Povero Cristo
Chanson italienne – Povero Cristo – Nanni Svampa – 1969
Paroles de Nanni Svampa
Musique de Lino Patruno
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui se doit d'être interprétée et comprise au-delà de son titre. Un titre, à mon sens, déjà ambigu. Et à plus d'un titre. Au départ, je veux dire avant d'avoir lu et traduit la chanson, j'ai pensé qu'elle usait du mot Christ à l’italienne, soit que le mot Christ compris comme synonyme du mot homme. Ce pauvre christ étant alors un pauvre homme, un homme lamentable et la chanson une lamentation.
Je connais en effet ce sens du mot christ en Italie. Même s'il n'est jamais utilisé ainsi en français. Et selon toi, ce n'était pas cela…
Exactement. Il s'agit bien du personnage dont l'histoire légendaire est racontée dans ce texte connu sous le nom de nouveau testament – nouveau car il y en avait déjà un qui du coup, fut baptisé ancien. Mais, laissons... (continua)
Paroles de Nanni Svampa
Musique de Lino Patruno
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui se doit d'être interprétée et comprise au-delà de son titre. Un titre, à mon sens, déjà ambigu. Et à plus d'un titre. Au départ, je veux dire avant d'avoir lu et traduit la chanson, j'ai pensé qu'elle usait du mot Christ à l’italienne, soit que le mot Christ compris comme synonyme du mot homme. Ce pauvre christ étant alors un pauvre homme, un homme lamentable et la chanson une lamentation.
Je connais en effet ce sens du mot christ en Italie. Même s'il n'est jamais utilisé ainsi en français. Et selon toi, ce n'était pas cela…
Exactement. Il s'agit bien du personnage dont l'histoire légendaire est racontée dans ce texte connu sous le nom de nouveau testament – nouveau car il y en avait déjà un qui du coup, fut baptisé ancien. Mais, laissons... (continua)
PAUVRE CHRIST
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/8/2015 - 14:18
Vivere la vita
[2011]
Alessandro Mannarino - testo e musica
Alessandro Chimienti - chitarra classica
Mauro Menegazzi organo, fisarmonica e fischio
Nicolò Pagani - contrabbasso
Daniele Leucci - percussioni
Ruben Aprea - Voce
Produzione artistica: Alessandro Mannarino
Produzione esecutiva: Alberto Quartana (Leave Music)
Registrato allo studio FM records di Roma
Mixato da Emanuele Donnini
Vivere la vita è stato composto per l'istallazione artistica di Valerio Berruti "La rivoluzione terrestre" / www.larivoluzioneterrestre.it
Da http://www.lyricsmania.com
Alessandro Mannarino - testo e musica
Alessandro Chimienti - chitarra classica
Mauro Menegazzi organo, fisarmonica e fischio
Nicolò Pagani - contrabbasso
Daniele Leucci - percussioni
Ruben Aprea - Voce
Produzione artistica: Alessandro Mannarino
Produzione esecutiva: Alberto Quartana (Leave Music)
Registrato allo studio FM records di Roma
Mixato da Emanuele Donnini
Vivere la vita è stato composto per l'istallazione artistica di Valerio Berruti "La rivoluzione terrestre" / www.larivoluzioneterrestre.it
Da http://www.lyricsmania.com
Vivere la vita è una cosa veramente grossa
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/8/2015 - 20:12
Tecumseh
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Canzone dedicata a Tecumseh (Tekoomsē, che in lingua Shawnee significa “Stella cadente” oppure “Pantera accovacciata nel cielo”), leggendario capo di una confederazione di tribù native algonchine che occupavano territori oggi divisi tra Oklahoma, Kentucky, Ohio e West Virginia.
I nativi di lingua Shawnee si allearono con i britannici durante la guerra d’indipendenza, perché quelli avevano loro garantito una relativa autonomia, e anche dopo continuarono a combattere contro gli americani i quali, dal canto loro, li vedevano come traditori e avevano ancora meno scrupoli a massacrarli
Tecumseh era nato – si dice, di padre inglese - nel 1768 nella zona dello Scioto River in Ohio ed aveva capito molto presto che i nativi dovevano contrastare in armi l’avanzata dei bianchi se volevano... (continua)
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Canzone dedicata a Tecumseh (Tekoomsē, che in lingua Shawnee significa “Stella cadente” oppure “Pantera accovacciata nel cielo”), leggendario capo di una confederazione di tribù native algonchine che occupavano territori oggi divisi tra Oklahoma, Kentucky, Ohio e West Virginia.
I nativi di lingua Shawnee si allearono con i britannici durante la guerra d’indipendenza, perché quelli avevano loro garantito una relativa autonomia, e anche dopo continuarono a combattere contro gli americani i quali, dal canto loro, li vedevano come traditori e avevano ancora meno scrupoli a massacrarli
Tecumseh era nato – si dice, di padre inglese - nel 1768 nella zona dello Scioto River in Ohio ed aveva capito molto presto che i nativi dovevano contrastare in armi l’avanzata dei bianchi se volevano... (continua)
Crouching Panther made the fine old stand
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 15:35
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Damn Redskins
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Oh, it's trouble trouble trouble
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 14:51
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Look Again to the Wind
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Now we shall go forward
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 14:40
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Il lavoro rende liberi
assoluamente il testo dello spettacolo è di Daniele Biacchessi.
Le canzoni e i sottofondi musicali di Andrea Sigona
Le canzoni e i sottofondi musicali di Andrea Sigona
Andrea Sigona 6/8/2015 - 13:40
The Crimson Parson
Letter by Silas Soule to Walt Whitman
February 12, 1865.
To: Walter Whitman,
Paymaster Office
Washington City
Dear Walt,
The Cheyennes didn't get their lands. Or food. Or justice. What they got was slaughtered. Last November 29th the governor sent out Colonel Chivington and a regiment of Hundred Daysers just to kill the ones that camped under our protection at Sandy Creek. Along the way they managed to surround Fort Lyons, dragoon the Colorado First and me. The colonel cried for vengeance, said he'd string up any son-of-a-bitch who'd bury their bodies or their bones, quote unquote. It wasn't an army, it was a mob. I flat refused to order any of my men or open fire. I soon found out what's underneath that hide of Christian love. The colonel-preacher went at me like I was 666 itself. But I stuck fast; two days I testified before an Army board, the colonel shouting challenges, the works.... (continua)
Bernart Bartleby 6/8/2015 - 12:09
Hiroshima & Nagasaki (Is This Mankind?)
(2014)
Music & Lyrics: Alessio Gori
Album: "Terminate and Stay Resident"
Canzone che narra, con un ipotetico punto di vista in prima persona, parte della cronistoria dello sgancio delle due bombe su Hiroshima e Nagasaki.
Music & Lyrics: Alessio Gori
Album: "Terminate and Stay Resident"
Canzone che narra, con un ipotetico punto di vista in prima persona, parte della cronistoria dello sgancio delle due bombe su Hiroshima e Nagasaki.
Watching the sky
(continua)
(continua)
inviata da Alex 6/8/2015 - 11:52
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Radioactive Eskimo
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Hooray! I'm a radioactive eskimo with a radioactive mother
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 11:26
Percorsi:
Contro il Nucleare, Guerra alla Terra
Stamattina si va all’assalto
Chanson italienne - Stamattina si part all’assalto - I Gufi – 1965 (?)
ON PART À L'ASSAUT, CE MATIN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/8/2015 - 11:26
Half-Breed
[1973]
Scritta da Al Capps e Mary Dean
La canzone che dà il titolo all’album del 1973
Una delle canzoni più celebri di Cherilyn Sarkisian, in arte Cher, figlia di camionista di origine armena e di una attrice di second’ordine nelle cui vene scorreva anche sangue Cherokee.
Scritta da Al Capps e Mary Dean
La canzone che dà il titolo all’album del 1973
Una delle canzoni più celebri di Cherilyn Sarkisian, in arte Cher, figlia di camionista di origine armena e di una attrice di second’ordine nelle cui vene scorreva anche sangue Cherokee.
My father married a pure Cherokee
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:58
Johnny Half-Breed
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
“Half-breed”, “mongrel” = mezzosangue, meticcio, nè carne nè pesce, né questo né quello…
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
“Half-breed”, “mongrel” = mezzosangue, meticcio, nè carne nè pesce, né questo né quello…
I’ll tell you of a man, he was a half-breed too,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:45
I’m an Indian, I’m an Alien
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
I’m an Indian, I’m an alien
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:25
Hey, Mr. President
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Ehi, signor presidente, vediamo un po’ cosa succederebbe se le cose andassero al rovescio, se foste voi bianchi a stare nelle riserve…
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Ehi, signor presidente, vediamo un po’ cosa succederebbe se le cose andassero al rovescio, se foste voi bianchi a stare nelle riserve…
Hey, Mr. President, we’re going to charge you rent
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:10
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Ain't That News
[1964]
Parole e musica di Tom Paxton
Testo pubblicato su Broadside # 53 del 20 dicembre 1964
La canzone che dà il titolo all’album di Paxton del 1965
Due episodi chiave emergono da questa canzone: lo sciopero dei minatori della contea di Hazard, Kentucky (di cui Paxton si era già occupato in The High Sheriff of Hazard) ed il “New York Rent Strike” del 1963-64, quando ad Harlem gli inquilini si ribellarono in massa agli “slumlords”, i proprietari che imponevano affitti sempre più alti in alloggi fatiscenti privi di qualunque manutenzione.
Paxton sottolinea come la gente povera e sfruttata ormai sia stufa delle prediche domenicali – di aver pazienza, di stare buoni… - e della promessa della “pie in the sky”, del paradiso dopo la morte.
Parole e musica di Tom Paxton
Testo pubblicato su Broadside # 53 del 20 dicembre 1964
La canzone che dà il titolo all’album di Paxton del 1965
Due episodi chiave emergono da questa canzone: lo sciopero dei minatori della contea di Hazard, Kentucky (di cui Paxton si era già occupato in The High Sheriff of Hazard) ed il “New York Rent Strike” del 1963-64, quando ad Harlem gli inquilini si ribellarono in massa agli “slumlords”, i proprietari che imponevano affitti sempre più alti in alloggi fatiscenti privi di qualunque manutenzione.
Paxton sottolinea come la gente povera e sfruttata ormai sia stufa delle prediche domenicali – di aver pazienza, di stare buoni… - e della promessa della “pie in the sky”, del paradiso dopo la morte.
I've got news of the very best kind
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 09:32
Schiavi e liberi
Antiwar Songs Blog
Chi, sia pure sommariamente (come noi: tanto per mettere le mani avanti), conosce la storia dell’atomica, della bomba atomica, è in grado di fare questa semplice e penosa constatazione: che si comportarono liberamente, cioè da uomini liberi, gli scienziati che per condizioni oggettive non lo erano; e si comportarono da schiavi, e furono schiavi, coloro […]
Antiwar Songs Staff 2015-08-06 07:02:00
Amatevi
Ho ravvisato un errore nel testo originale che viene fornito,
alla frase ('a notti s'appuja) la parola usata è "s'abbuja" che tradotto sarebbe si oscura.
alla frase ('a notti s'appuja) la parola usata è "s'abbuja" che tradotto sarebbe si oscura.
AMATEVI
(continua)
(continua)
inviata da AngelBlack123 6/8/2015 - 01:54
No Sympathy From The Devil
(2015)
Appena pubblicato sul canale video della band il video del brano “No sympathy from the devil”, tratto da “Man plans, God laughs”, 13° album del leggendario gruppo hip hop Public Enemy.
E’ un clip molto duro con immagini violente in un montaggio molto serrato. Esplosioni, città in fiamme, maltrattamenti animali, linciaggi, fino alle immagini della morte per soffocamento di Eric Garner (il ragazzo di colore morto lo scorso anno durante l’arresto da parte della polizia di Staten Island).
“Man plans, God laughs” è uscito a luglio del 2015, a tre anni dal precedente “The evil empire of everything"
Appena pubblicato sul canale video della band il video del brano “No sympathy from the devil”, tratto da “Man plans, God laughs”, 13° album del leggendario gruppo hip hop Public Enemy.
E’ un clip molto duro con immagini violente in un montaggio molto serrato. Esplosioni, città in fiamme, maltrattamenti animali, linciaggi, fino alle immagini della morte per soffocamento di Eric Garner (il ragazzo di colore morto lo scorso anno durante l’arresto da parte della polizia di Staten Island).
“Man plans, God laughs” è uscito a luglio del 2015, a tre anni dal precedente “The evil empire of everything"
No sympathy.....
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 5/8/2015 - 23:27
Fuoco sulla collina
il testo è molto interessante e bellissimo fuori dai
soliti schemi,io interpreto questa canzone come un inno alla pace, solo illusione ? ricordo bellissimo in quel
di Sulmona dove ascoltai questo brano proprio durante
le esercitazioni sulla collina come militare ........
una struggente emozione e un nodo alla gola ogni volta che
la riascolta grazie ivan eccezionale e inimitabile med48
soliti schemi,io interpreto questa canzone come un inno alla pace, solo illusione ? ricordo bellissimo in quel
di Sulmona dove ascoltai questo brano proprio durante
le esercitazioni sulla collina come militare ........
una struggente emozione e un nodo alla gola ogni volta che
la riascolta grazie ivan eccezionale e inimitabile med48
MED 48 5/8/2015 - 23:07
La Bague de la Mère Morte
La Bague de la Mère Morte
Chanson française – La Bague de la Mère Morte – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 11
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que nous avions laissé notre Arlecchino tout à la joie du bel accord intervenu lors de la Paix d'Amiens. On était en 1802 et il était déserteur depuis deux ans déjà, à vagabonder au travers de l'Europe, tentant en réalité de rentrer chez lui en évitant de se faire remarquer. On l'avait laissé au sortir de la forêt, à l'entrée du village.
Mais quand -même on... (continua)
Chanson française – La Bague de la Mère Morte – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 11
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que nous avions laissé notre Arlecchino tout à la joie du bel accord intervenu lors de la Paix d'Amiens. On était en 1802 et il était déserteur depuis deux ans déjà, à vagabonder au travers de l'Europe, tentant en réalité de rentrer chez lui en évitant de se faire remarquer. On l'avait laissé au sortir de la forêt, à l'entrée du village.
Mais quand -même on... (continua)
Déserteurs, soldats
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2015 - 22:09
Liberiamo
45 giri uscito nel 76,e non nel 78, per raccogliere fondi a favore di soccorso rosso
tonife 5/8/2015 - 21:31
On the West Side of Town
Dall'album Homeland (1989)
La toccante e dura storia di una famiglia di immigranti messicani in Texas, fra sogni, povertà, figli, fatica, guerre, nostagia, malattie, fede (Tish è l'ultima di 13 figli di una famiglia di immigrati messicani. La canzone si riferisce alla storia della sua famiglia) Il West Side era (ed è ancora) il quartiere povero di San Antonio abitato principalmente da ispano-americani. Lì si trova il cimitero di San Fernando, citato nella canzone
La toccante e dura storia di una famiglia di immigranti messicani in Texas, fra sogni, povertà, figli, fatica, guerre, nostagia, malattie, fede (Tish è l'ultima di 13 figli di una famiglia di immigrati messicani. La canzone si riferisce alla storia della sua famiglia) Il West Side era (ed è ancora) il quartiere povero di San Antonio abitato principalmente da ispano-americani. Lì si trova il cimitero di San Fernando, citato nella canzone
Felipe was a young man when he crossed the Rio Grande
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 5/8/2015 - 18:31
Blind Fiddler
[1965]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato su Broadside # 54, 1965
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato su Broadside # 54, 1965
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
I lost my eyes in the Harlan pits in the year of '56
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:44
Champion at Keeping Them Rolling
[1965?]
Scritta da Ewan MacColl
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
“Voi cantate sempre dei vostri soldati e marinai così coraggiosi, ma ci sono tanti eroi di cui nessuno racconta, campioni a saltare sui treni in corsa…”
Scritta da Ewan MacColl
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
“Voi cantate sempre dei vostri soldati e marinai così coraggiosi, ma ci sono tanti eroi di cui nessuno racconta, campioni a saltare sui treni in corsa…”
I am an old-timer, I travel the road
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:34
War and Music
[1965]
Parole e musica di Billy Edd Wheeler
Testo trovato su Broadside # 62, Sept. 15, 1965
Parole e musica di Billy Edd Wheeler
Testo trovato su Broadside # 62, Sept. 15, 1965
Once I thought -
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:10
Carry It On
[1964]
Parole e musica di Gil Turner (1933-1974), cantautore, attore ed attivista politico, l’autore di Let Me Die In My Footsteps resa celebre da Dylan.
Testo pubblicato in Broadside # 45, 1964
Interpretata da The Broadside Singers (Len Chandler, Tom Paxton e altri) nella raccolta “ Broadside Ballads Vol. 3”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Siccome David Harris, il marito della Baez, fu arrestato per renitenza alla leva nel 1969, è evidente che questa canzone fu concepita per raccontare altro, cioè le violenze della polizia contro i manifestanti per i diritti civili. Il ripetuto richiamo all’uso dei cani durante la repressione ne è la prova.
Evidentemente più tardi la Baez la fece propria per raccontare la vicenda del compagno e passò ad essere considerata una canzone contro la guerra in Vietnam.
Parole e musica di Gil Turner (1933-1974), cantautore, attore ed attivista politico, l’autore di Let Me Die In My Footsteps resa celebre da Dylan.
Testo pubblicato in Broadside # 45, 1964
Interpretata da The Broadside Singers (Len Chandler, Tom Paxton e altri) nella raccolta “ Broadside Ballads Vol. 3”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Siccome David Harris, il marito della Baez, fu arrestato per renitenza alla leva nel 1969, è evidente che questa canzone fu concepita per raccontare altro, cioè le violenze della polizia contro i manifestanti per i diritti civili. Il ripetuto richiamo all’uso dei cani durante la repressione ne è la prova.
Evidentemente più tardi la Baez la fece propria per raccontare la vicenda del compagno e passò ad essere considerata una canzone contro la guerra in Vietnam.
CARRY IT ON
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 11:31
Francesco Guccini: Bologna
[1980]
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Metropolis”
Propongo la canzone come Extra perché il riferimento alla strage di Bologna è limitato ad una sola strofa, seppur molto chiaro e forte: “Bologna capace d' amore, capace di morte, […] che sa stare in piedi per quanto colpita, […] perchè sa la paura.”
Francesco Guccini, Bologna e il 2 Agosto, quel treno mancato 35 anni fa per un concerto saltato all'improvviso. E ancora la disillusione di oggi: "Non credo si arriverà alla verità".
Pur avendo raccontato Bologna molte volte e in molti modi, della strage del Due agosto non ha mai voluto scrivere, perché?
"A botta calda era impossibile farlo. E anche dopo mi è sempre stato difficile, il rischio era di cadere nella retorica. E non volevo correrlo. Ma ho inserito un verso nella canzone Bologna".
Una canzone uscita quasi subito dopo la strage
"Bologna capace d'amore,... (continua)
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Metropolis”
Propongo la canzone come Extra perché il riferimento alla strage di Bologna è limitato ad una sola strofa, seppur molto chiaro e forte: “Bologna capace d' amore, capace di morte, […] che sa stare in piedi per quanto colpita, […] perchè sa la paura.”
Francesco Guccini, Bologna e il 2 Agosto, quel treno mancato 35 anni fa per un concerto saltato all'improvviso. E ancora la disillusione di oggi: "Non credo si arriverà alla verità".
Pur avendo raccontato Bologna molte volte e in molti modi, della strage del Due agosto non ha mai voluto scrivere, perché?
"A botta calda era impossibile farlo. E anche dopo mi è sempre stato difficile, il rischio era di cadere nella retorica. E non volevo correrlo. Ma ho inserito un verso nella canzone Bologna".
Una canzone uscita quasi subito dopo la strage
"Bologna capace d'amore,... (continua)
Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 10:14
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
I’m Going to Get My Baby Out of Jail
[1964]
Parole di Len Chandler
Sulla melodia di un’altra sua canzone, “I Had To Stand And Stare”
Testo pubblicato su in Broadside #51, 1964
Interpretata da Bernice Johnson Reagon nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 6”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone scritta su uno dei tanti, quotidiani episodi di discriminazione e segregazione razziale contro cui in quegli anni era impegnato il movimento per i diritti civili…
A Orangeburg, South Carolina, Gloria Rackley, un’afroamericana in stato di gravidanza inoltrata, si presentò in ospedale e chiese di essere visitata ma si rifiutò di accedere all’area riservata alle persone di colore. Anziché ricevere assistenza fu arrestata. Lei rifiutò di pagare la pur esigua cauzione per... (continua)
Parole di Len Chandler
Sulla melodia di un’altra sua canzone, “I Had To Stand And Stare”
Testo pubblicato su in Broadside #51, 1964
Interpretata da Bernice Johnson Reagon nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 6”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone scritta su uno dei tanti, quotidiani episodi di discriminazione e segregazione razziale contro cui in quegli anni era impegnato il movimento per i diritti civili…
A Orangeburg, South Carolina, Gloria Rackley, un’afroamericana in stato di gravidanza inoltrata, si presentò in ospedale e chiese di essere visitata ma si rifiutò di accedere all’area riservata alle persone di colore. Anziché ricevere assistenza fu arrestata. Lei rifiutò di pagare la pur esigua cauzione per... (continua)
I’m goin’ to get my baby outa jail
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 09:28
Reapers
(2015)
Album: "Drones"
« Per me, i droni sono metaforicamente degli psicopatici che permettono comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano altri droni per trasformarci tutti in droni. Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, al suo indottrinamento dal sistema per divenire un drone umano, fino alla definitiva diserzione dal sistema creato dai suoi oppressori. »
(Matthew Bellamy)
Chiaramente il nuovo album dei Muse gioca con la metafora dei droni, degli aerei comandati a distanza. Nella società distopica descritta nell'album, i droni sono le persone controllate a distanza dal sistema. Tuttavia, almeno in questa canzone, i droni assumono anche il significato letterale di aerei senza pilota, utilizzati sempre più spesso soprattutto dall'aeronautica statunitense nelle... (continua)
Album: "Drones"
« Per me, i droni sono metaforicamente degli psicopatici che permettono comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano altri droni per trasformarci tutti in droni. Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, al suo indottrinamento dal sistema per divenire un drone umano, fino alla definitiva diserzione dal sistema creato dai suoi oppressori. »
(Matthew Bellamy)
Chiaramente il nuovo album dei Muse gioca con la metafora dei droni, degli aerei comandati a distanza. Nella società distopica descritta nell'album, i droni sono le persone controllate a distanza dal sistema. Tuttavia, almeno in questa canzone, i droni assumono anche il significato letterale di aerei senza pilota, utilizzati sempre più spesso soprattutto dall'aeronautica statunitense nelle... (continua)
Home, It's becoming a killing field
(continua)
(continua)
3/8/2015 - 23:06
Percorsi:
Droni di merda
La Maman Des Poissons
La Maman Des Poissons
Chanson française – La Maman Des Poissons – Boby Lapointe – 1969
On se souviendra, mon cher ami Lucien l'âne, qu'on s'était promis et qu'on avait promis d'insérer ici-même deux chansons dans le bestiaire, suite à la version française des Animaux (Gli animali) que j'avais proposée.
Bien sûr que je m'en souviens et tu avais même dit – je cite de mémoire, mais de mémoire d'âne (la Comtesse, vers 1860, y avait d’ailleurs consacré tout un livre, aux mémoires d'un âne ; ah oui, la comtesse, la bonne âme, avait d'ailleurs eut l'honnêteté d'écrire : « Vous verrez enfin que lorsqu’on aura lu ce livre, au lieu de dire : Bête comme un âne, ignorant comme un âne, têtu comme un âne, on dira : De l’esprit comme un âne, savant comme un âne... »). Donc, de mémoire d'âne :
« Moi, elle m'a remis en mémoire deux chansons que j'aime beaucoup et qui trouveraient place elles aussi... (continua)
Chanson française – La Maman Des Poissons – Boby Lapointe – 1969
On se souviendra, mon cher ami Lucien l'âne, qu'on s'était promis et qu'on avait promis d'insérer ici-même deux chansons dans le bestiaire, suite à la version française des Animaux (Gli animali) que j'avais proposée.
Bien sûr que je m'en souviens et tu avais même dit – je cite de mémoire, mais de mémoire d'âne (la Comtesse, vers 1860, y avait d’ailleurs consacré tout un livre, aux mémoires d'un âne ; ah oui, la comtesse, la bonne âme, avait d'ailleurs eut l'honnêteté d'écrire : « Vous verrez enfin que lorsqu’on aura lu ce livre, au lieu de dire : Bête comme un âne, ignorant comme un âne, têtu comme un âne, on dira : De l’esprit comme un âne, savant comme un âne... »). Donc, de mémoire d'âne :
« Moi, elle m'a remis en mémoire deux chansons que j'aime beaucoup et qui trouveraient place elles aussi... (continua)
Si l'on ne voit pas pleurer les poissons
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/8/2015 - 21:53
Plains of Nebrasky-O
[1964]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?…
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?…
Have you heard about a country where the rivers run free?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 14:54
Ballad of William Worthy
[1962]
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
It's of a bold reporter whose story I will tell
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 10:36
Gracias a la vida
ITALIANO / ITALIAN / ITALIANO [7] - Bruno Lomele
Versione italiana di Bruno Lomele
Italian version by Bruno Lomele
Versión italiana de Bruno Lomele
Propongo una mia traduzione alternativa di questa canzone. Il desiderio era di renderla maggiormente cantabile in italiano, pur cercando di rimanere più fedele possibile all'intenzione del testo.
Versione italiana di Bruno Lomele
Italian version by Bruno Lomele
Versión italiana de Bruno Lomele
Propongo una mia traduzione alternativa di questa canzone. Il desiderio era di renderla maggiormente cantabile in italiano, pur cercando di rimanere più fedele possibile all'intenzione del testo.
GRAZIE ALLA VITA
(continua)
(continua)
inviata da Bruno Lomele 3/8/2015 - 08:35
Cysorz (Ballada o cysorzu)
70'
Parole di Andrzej Waligórski
Musicate e cantate da Tadeusz Chyła
da http://www.waligorski.art.pl/liryka.ph...
Parole di Andrzej Waligórski
Musicate e cantate da Tadeusz Chyła
da http://www.waligorski.art.pl/liryka.ph...
Cysorz to ma klawe życie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/8/2015 - 00:34
Les Éléphants
Les Éléphants
Chanson française – Les Éléphants – Sttellla – 1990
On en parlait l'autre jour de ces éléphants quand on commentait une chanson italienne dont le titre était particulièrement net : Gli Animali – Les Animaux et j'évoquais l'idée d'un bestiaire.
Juste, juste. Un bestiaire, c'est là qu'on met les animaux, question de les retrouver en sortant, tout comme le vestiaire est l'endroit où l'on met les vêtements pour les retrouver en sortant.
On continue ainsi à folatrer, juste pour se souvenir de dada, du surréalisme louviérois et de Phantomas, la superbe revue de notre ami Théodore, auteur de l'inoubliable Locoémotive… Enfin, tout ça pour dire que ces éléphants n'ont rien d'étonnant dans nos régions, où par inadvertance, à l'évidence, ils n'ont jamais mis le pied.
On l'aurait remarqué, dit Lucien l'âne. Quoique dans les Pyrénées et dans les Alpes, il paraît qu'ils en ont déjà... (continua)
Chanson française – Les Éléphants – Sttellla – 1990
On en parlait l'autre jour de ces éléphants quand on commentait une chanson italienne dont le titre était particulièrement net : Gli Animali – Les Animaux et j'évoquais l'idée d'un bestiaire.
Juste, juste. Un bestiaire, c'est là qu'on met les animaux, question de les retrouver en sortant, tout comme le vestiaire est l'endroit où l'on met les vêtements pour les retrouver en sortant.
On continue ainsi à folatrer, juste pour se souvenir de dada, du surréalisme louviérois et de Phantomas, la superbe revue de notre ami Théodore, auteur de l'inoubliable Locoémotive… Enfin, tout ça pour dire que ces éléphants n'ont rien d'étonnant dans nos régions, où par inadvertance, à l'évidence, ils n'ont jamais mis le pied.
On l'aurait remarqué, dit Lucien l'âne. Quoique dans les Pyrénées et dans les Alpes, il paraît qu'ils en ont déjà... (continua)
J'aime bien les éléphants,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2015 - 23:02
Te bomby lecą na nasz dom
[1966]
Parole di Bogdan Loebl
Musica di Tadeusz Nalepa
Dal primo e l'unico album del gruppo "Blackout" (LP, Polskie Nagrania „Muza” XL 0437) 1967
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,blacko...
Il gruppo originalmente era composto da:
Tadeusz Nalepa (gitara, śpiew) chitarra, voce,
Mira Kubasińska (śpiew) voce,
Stanisław Guzek (Stan Borys)(śpiew) voce,
Krzysztof Dłutowski (pianino, organy) piano, organo Hammond,
Robert Świercz (gitara basowa) basso,
Józef Hajdasz (perkusja) batteria.
Parole di Bogdan Loebl
Musica di Tadeusz Nalepa
Dal primo e l'unico album del gruppo "Blackout" (LP, Polskie Nagrania „Muza” XL 0437) 1967
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,blacko...
Il gruppo originalmente era composto da:
Tadeusz Nalepa (gitara, śpiew) chitarra, voce,
Mira Kubasińska (śpiew) voce,
Stanisław Guzek (Stan Borys)(śpiew) voce,
Krzysztof Dłutowski (pianino, organy) piano, organo Hammond,
Robert Świercz (gitara basowa) basso,
Józef Hajdasz (perkusja) batteria.
Usnąć nie pozwól mi, połóż na czoło dłoń,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/8/2015 - 18:05
Time Table
a me risulta che il testo fosse di banks,del resto Gabriel aveva uno stile più immaginifico,ricordate The musical box?
Maria Vittoria
Maria Vittoria
2/8/2015 - 12:51
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TORINO. ANDREA, MORTO DI TSO. I TESTIMONI RACCONTANO: "LO HANNO PRESO PER IL COLLO FINCHÉ È CADUTO"
Amici e conoscenti dell'uomo arrivato cadavere in ospedale ricostruiscono gli ultimi minuti della vittima ammanettata dai vigili urbani. Sul caso aperta un'inchiesta: il pm Guariniello ordina l'autopsia
Da La Repubblica del 6 agosto 2015, a firma di Gabriele Guccione
Morto di Tso. Andrea Soldi, un “gigante buono” di 45 anni e 150 chili di peso, è morto così secondo le testimonianze degli amici del bar Ari’s di via Bari, non distante dal centro di Torino, che questa mattina ne hanno pianto la scomparsa. “Sono venuti con una macchina nera – racconta, arrabbiata e dolente, un’amica, Maria Terezia – sono scesi e si sono avvicinati alla panchina su cui era seduto Andrea. Un agente gli è andato dietro, l’ha afferrato per il collo, finché è diventato nero. La lingua gli usciva dalla bocca. Poi... (continua)