Fuoco sulla collina
il testo è molto interessante e bellissimo fuori dai
soliti schemi,io interpreto questa canzone come un inno alla pace, solo illusione ? ricordo bellissimo in quel
di Sulmona dove ascoltai questo brano proprio durante
le esercitazioni sulla collina come militare ........
una struggente emozione e un nodo alla gola ogni volta che
la riascolta grazie ivan eccezionale e inimitabile med48
soliti schemi,io interpreto questa canzone come un inno alla pace, solo illusione ? ricordo bellissimo in quel
di Sulmona dove ascoltai questo brano proprio durante
le esercitazioni sulla collina come militare ........
una struggente emozione e un nodo alla gola ogni volta che
la riascolta grazie ivan eccezionale e inimitabile med48
MED 48 5/8/2015 - 23:07
La Bague de la Mère Morte
La Bague de la Mère Morte
Chanson française – La Bague de la Mère Morte – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 11
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que nous avions laissé notre Arlecchino tout à la joie du bel accord intervenu lors de la Paix d'Amiens. On était en 1802 et il était déserteur depuis deux ans déjà, à vagabonder au travers de l'Europe, tentant en réalité de rentrer chez lui en évitant de se faire remarquer. On l'avait laissé au sortir de la forêt, à l'entrée du village.
Mais quand -même on... (continua)
Chanson française – La Bague de la Mère Morte – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 11
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que nous avions laissé notre Arlecchino tout à la joie du bel accord intervenu lors de la Paix d'Amiens. On était en 1802 et il était déserteur depuis deux ans déjà, à vagabonder au travers de l'Europe, tentant en réalité de rentrer chez lui en évitant de se faire remarquer. On l'avait laissé au sortir de la forêt, à l'entrée du village.
Mais quand -même on... (continua)
Déserteurs, soldats
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2015 - 22:09
Liberiamo
45 giri uscito nel 76,e non nel 78, per raccogliere fondi a favore di soccorso rosso
tonife 5/8/2015 - 21:31
On the West Side of Town
Dall'album Homeland (1989)
La toccante e dura storia di una famiglia di immigranti messicani in Texas, fra sogni, povertà, figli, fatica, guerre, nostagia, malattie, fede (Tish è l'ultima di 13 figli di una famiglia di immigrati messicani. La canzone si riferisce alla storia della sua famiglia) Il West Side era (ed è ancora) il quartiere povero di San Antonio abitato principalmente da ispano-americani. Lì si trova il cimitero di San Fernando, citato nella canzone
La toccante e dura storia di una famiglia di immigranti messicani in Texas, fra sogni, povertà, figli, fatica, guerre, nostagia, malattie, fede (Tish è l'ultima di 13 figli di una famiglia di immigrati messicani. La canzone si riferisce alla storia della sua famiglia) Il West Side era (ed è ancora) il quartiere povero di San Antonio abitato principalmente da ispano-americani. Lì si trova il cimitero di San Fernando, citato nella canzone
Felipe was a young man when he crossed the Rio Grande
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 5/8/2015 - 18:31
Blind Fiddler
[1965]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato su Broadside # 54, 1965
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato su Broadside # 54, 1965
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
I lost my eyes in the Harlan pits in the year of '56
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:44
Champion at Keeping Them Rolling
[1965?]
Scritta da Ewan MacColl
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
“Voi cantate sempre dei vostri soldati e marinai così coraggiosi, ma ci sono tanti eroi di cui nessuno racconta, campioni a saltare sui treni in corsa…”
Scritta da Ewan MacColl
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
“Voi cantate sempre dei vostri soldati e marinai così coraggiosi, ma ci sono tanti eroi di cui nessuno racconta, campioni a saltare sui treni in corsa…”
I am an old-timer, I travel the road
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:34
War and Music
[1965]
Parole e musica di Billy Edd Wheeler
Testo trovato su Broadside # 62, Sept. 15, 1965
Parole e musica di Billy Edd Wheeler
Testo trovato su Broadside # 62, Sept. 15, 1965
Once I thought -
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:10
Carry It On
[1964]
Parole e musica di Gil Turner (1933-1974), cantautore, attore ed attivista politico, l’autore di Let Me Die In My Footsteps resa celebre da Dylan.
Testo pubblicato in Broadside # 45, 1964
Interpretata da The Broadside Singers (Len Chandler, Tom Paxton e altri) nella raccolta “ Broadside Ballads Vol. 3”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Siccome David Harris, il marito della Baez, fu arrestato per renitenza alla leva nel 1969, è evidente che questa canzone fu concepita per raccontare altro, cioè le violenze della polizia contro i manifestanti per i diritti civili. Il ripetuto richiamo all’uso dei cani durante la repressione ne è la prova.
Evidentemente più tardi la Baez la fece propria per raccontare la vicenda del compagno e passò ad essere considerata una canzone contro la guerra in Vietnam.
Parole e musica di Gil Turner (1933-1974), cantautore, attore ed attivista politico, l’autore di Let Me Die In My Footsteps resa celebre da Dylan.
Testo pubblicato in Broadside # 45, 1964
Interpretata da The Broadside Singers (Len Chandler, Tom Paxton e altri) nella raccolta “ Broadside Ballads Vol. 3”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Siccome David Harris, il marito della Baez, fu arrestato per renitenza alla leva nel 1969, è evidente che questa canzone fu concepita per raccontare altro, cioè le violenze della polizia contro i manifestanti per i diritti civili. Il ripetuto richiamo all’uso dei cani durante la repressione ne è la prova.
Evidentemente più tardi la Baez la fece propria per raccontare la vicenda del compagno e passò ad essere considerata una canzone contro la guerra in Vietnam.
CARRY IT ON
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 11:31
Francesco Guccini: Bologna
[1980]
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Metropolis”
Propongo la canzone come Extra perché il riferimento alla strage di Bologna è limitato ad una sola strofa, seppur molto chiaro e forte: “Bologna capace d' amore, capace di morte, […] che sa stare in piedi per quanto colpita, […] perchè sa la paura.”
Francesco Guccini, Bologna e il 2 Agosto, quel treno mancato 35 anni fa per un concerto saltato all'improvviso. E ancora la disillusione di oggi: "Non credo si arriverà alla verità".
Pur avendo raccontato Bologna molte volte e in molti modi, della strage del Due agosto non ha mai voluto scrivere, perché?
"A botta calda era impossibile farlo. E anche dopo mi è sempre stato difficile, il rischio era di cadere nella retorica. E non volevo correrlo. Ma ho inserito un verso nella canzone Bologna".
Una canzone uscita quasi subito dopo la strage
"Bologna capace d'amore,... (continua)
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Metropolis”
Propongo la canzone come Extra perché il riferimento alla strage di Bologna è limitato ad una sola strofa, seppur molto chiaro e forte: “Bologna capace d' amore, capace di morte, […] che sa stare in piedi per quanto colpita, […] perchè sa la paura.”
Francesco Guccini, Bologna e il 2 Agosto, quel treno mancato 35 anni fa per un concerto saltato all'improvviso. E ancora la disillusione di oggi: "Non credo si arriverà alla verità".
Pur avendo raccontato Bologna molte volte e in molti modi, della strage del Due agosto non ha mai voluto scrivere, perché?
"A botta calda era impossibile farlo. E anche dopo mi è sempre stato difficile, il rischio era di cadere nella retorica. E non volevo correrlo. Ma ho inserito un verso nella canzone Bologna".
Una canzone uscita quasi subito dopo la strage
"Bologna capace d'amore,... (continua)
Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 10:14
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
I’m Going to Get My Baby Out of Jail
[1964]
Parole di Len Chandler
Sulla melodia di un’altra sua canzone, “I Had To Stand And Stare”
Testo pubblicato su in Broadside #51, 1964
Interpretata da Bernice Johnson Reagon nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 6”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone scritta su uno dei tanti, quotidiani episodi di discriminazione e segregazione razziale contro cui in quegli anni era impegnato il movimento per i diritti civili…
A Orangeburg, South Carolina, Gloria Rackley, un’afroamericana in stato di gravidanza inoltrata, si presentò in ospedale e chiese di essere visitata ma si rifiutò di accedere all’area riservata alle persone di colore. Anziché ricevere assistenza fu arrestata. Lei rifiutò di pagare la pur esigua cauzione per... (continua)
Parole di Len Chandler
Sulla melodia di un’altra sua canzone, “I Had To Stand And Stare”
Testo pubblicato su in Broadside #51, 1964
Interpretata da Bernice Johnson Reagon nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 6”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone scritta su uno dei tanti, quotidiani episodi di discriminazione e segregazione razziale contro cui in quegli anni era impegnato il movimento per i diritti civili…
A Orangeburg, South Carolina, Gloria Rackley, un’afroamericana in stato di gravidanza inoltrata, si presentò in ospedale e chiese di essere visitata ma si rifiutò di accedere all’area riservata alle persone di colore. Anziché ricevere assistenza fu arrestata. Lei rifiutò di pagare la pur esigua cauzione per... (continua)
I’m goin’ to get my baby outa jail
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 09:28
Reapers
(2015)
Album: "Drones"
« Per me, i droni sono metaforicamente degli psicopatici che permettono comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano altri droni per trasformarci tutti in droni. Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, al suo indottrinamento dal sistema per divenire un drone umano, fino alla definitiva diserzione dal sistema creato dai suoi oppressori. »
(Matthew Bellamy)
Chiaramente il nuovo album dei Muse gioca con la metafora dei droni, degli aerei comandati a distanza. Nella società distopica descritta nell'album, i droni sono le persone controllate a distanza dal sistema. Tuttavia, almeno in questa canzone, i droni assumono anche il significato letterale di aerei senza pilota, utilizzati sempre più spesso soprattutto dall'aeronautica statunitense nelle... (continua)
Album: "Drones"
« Per me, i droni sono metaforicamente degli psicopatici che permettono comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano altri droni per trasformarci tutti in droni. Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, al suo indottrinamento dal sistema per divenire un drone umano, fino alla definitiva diserzione dal sistema creato dai suoi oppressori. »
(Matthew Bellamy)
Chiaramente il nuovo album dei Muse gioca con la metafora dei droni, degli aerei comandati a distanza. Nella società distopica descritta nell'album, i droni sono le persone controllate a distanza dal sistema. Tuttavia, almeno in questa canzone, i droni assumono anche il significato letterale di aerei senza pilota, utilizzati sempre più spesso soprattutto dall'aeronautica statunitense nelle... (continua)
Home, It's becoming a killing field
(continua)
(continua)
3/8/2015 - 23:06
Percorsi:
Droni di merda
La Maman Des Poissons
La Maman Des Poissons
Chanson française – La Maman Des Poissons – Boby Lapointe – 1969
On se souviendra, mon cher ami Lucien l'âne, qu'on s'était promis et qu'on avait promis d'insérer ici-même deux chansons dans le bestiaire, suite à la version française des Animaux (Gli animali) que j'avais proposée.
Bien sûr que je m'en souviens et tu avais même dit – je cite de mémoire, mais de mémoire d'âne (la Comtesse, vers 1860, y avait d’ailleurs consacré tout un livre, aux mémoires d'un âne ; ah oui, la comtesse, la bonne âme, avait d'ailleurs eut l'honnêteté d'écrire : « Vous verrez enfin que lorsqu’on aura lu ce livre, au lieu de dire : Bête comme un âne, ignorant comme un âne, têtu comme un âne, on dira : De l’esprit comme un âne, savant comme un âne... »). Donc, de mémoire d'âne :
« Moi, elle m'a remis en mémoire deux chansons que j'aime beaucoup et qui trouveraient place elles aussi... (continua)
Chanson française – La Maman Des Poissons – Boby Lapointe – 1969
On se souviendra, mon cher ami Lucien l'âne, qu'on s'était promis et qu'on avait promis d'insérer ici-même deux chansons dans le bestiaire, suite à la version française des Animaux (Gli animali) que j'avais proposée.
Bien sûr que je m'en souviens et tu avais même dit – je cite de mémoire, mais de mémoire d'âne (la Comtesse, vers 1860, y avait d’ailleurs consacré tout un livre, aux mémoires d'un âne ; ah oui, la comtesse, la bonne âme, avait d'ailleurs eut l'honnêteté d'écrire : « Vous verrez enfin que lorsqu’on aura lu ce livre, au lieu de dire : Bête comme un âne, ignorant comme un âne, têtu comme un âne, on dira : De l’esprit comme un âne, savant comme un âne... »). Donc, de mémoire d'âne :
« Moi, elle m'a remis en mémoire deux chansons que j'aime beaucoup et qui trouveraient place elles aussi... (continua)
Si l'on ne voit pas pleurer les poissons
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/8/2015 - 21:53
Plains of Nebrasky-O
[1964]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?…
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?…
Have you heard about a country where the rivers run free?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 14:54
Ballad of William Worthy
[1962]
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
It's of a bold reporter whose story I will tell
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 10:36
Gracias a la vida
ITALIANO / ITALIAN / ITALIANO [7] - Bruno Lomele
Versione italiana di Bruno Lomele
Italian version by Bruno Lomele
Versión italiana de Bruno Lomele
Propongo una mia traduzione alternativa di questa canzone. Il desiderio era di renderla maggiormente cantabile in italiano, pur cercando di rimanere più fedele possibile all'intenzione del testo.
Versione italiana di Bruno Lomele
Italian version by Bruno Lomele
Versión italiana de Bruno Lomele
Propongo una mia traduzione alternativa di questa canzone. Il desiderio era di renderla maggiormente cantabile in italiano, pur cercando di rimanere più fedele possibile all'intenzione del testo.
GRAZIE ALLA VITA
(continua)
(continua)
inviata da Bruno Lomele 3/8/2015 - 08:35
Cysorz (Ballada o cysorzu)
70'
Parole di Andrzej Waligórski
Musicate e cantate da Tadeusz Chyła
da http://www.waligorski.art.pl/liryka.ph...
Parole di Andrzej Waligórski
Musicate e cantate da Tadeusz Chyła
da http://www.waligorski.art.pl/liryka.ph...
Cysorz to ma klawe życie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/8/2015 - 00:34
Les Éléphants
Les Éléphants
Chanson française – Les Éléphants – Sttellla – 1990
On en parlait l'autre jour de ces éléphants quand on commentait une chanson italienne dont le titre était particulièrement net : Gli Animali – Les Animaux et j'évoquais l'idée d'un bestiaire.
Juste, juste. Un bestiaire, c'est là qu'on met les animaux, question de les retrouver en sortant, tout comme le vestiaire est l'endroit où l'on met les vêtements pour les retrouver en sortant.
On continue ainsi à folatrer, juste pour se souvenir de dada, du surréalisme louviérois et de Phantomas, la superbe revue de notre ami Théodore, auteur de l'inoubliable Locoémotive… Enfin, tout ça pour dire que ces éléphants n'ont rien d'étonnant dans nos régions, où par inadvertance, à l'évidence, ils n'ont jamais mis le pied.
On l'aurait remarqué, dit Lucien l'âne. Quoique dans les Pyrénées et dans les Alpes, il paraît qu'ils en ont déjà... (continua)
Chanson française – Les Éléphants – Sttellla – 1990
On en parlait l'autre jour de ces éléphants quand on commentait une chanson italienne dont le titre était particulièrement net : Gli Animali – Les Animaux et j'évoquais l'idée d'un bestiaire.
Juste, juste. Un bestiaire, c'est là qu'on met les animaux, question de les retrouver en sortant, tout comme le vestiaire est l'endroit où l'on met les vêtements pour les retrouver en sortant.
On continue ainsi à folatrer, juste pour se souvenir de dada, du surréalisme louviérois et de Phantomas, la superbe revue de notre ami Théodore, auteur de l'inoubliable Locoémotive… Enfin, tout ça pour dire que ces éléphants n'ont rien d'étonnant dans nos régions, où par inadvertance, à l'évidence, ils n'ont jamais mis le pied.
On l'aurait remarqué, dit Lucien l'âne. Quoique dans les Pyrénées et dans les Alpes, il paraît qu'ils en ont déjà... (continua)
J'aime bien les éléphants,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2015 - 23:02
Te bomby lecą na nasz dom
[1966]
Parole di Bogdan Loebl
Musica di Tadeusz Nalepa
Dal primo e l'unico album del gruppo "Blackout" (LP, Polskie Nagrania „Muza” XL 0437) 1967
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,blacko...
Il gruppo originalmente era composto da:
Tadeusz Nalepa (gitara, śpiew) chitarra, voce,
Mira Kubasińska (śpiew) voce,
Stanisław Guzek (Stan Borys)(śpiew) voce,
Krzysztof Dłutowski (pianino, organy) piano, organo Hammond,
Robert Świercz (gitara basowa) basso,
Józef Hajdasz (perkusja) batteria.
Parole di Bogdan Loebl
Musica di Tadeusz Nalepa
Dal primo e l'unico album del gruppo "Blackout" (LP, Polskie Nagrania „Muza” XL 0437) 1967
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,blacko...
Il gruppo originalmente era composto da:
Tadeusz Nalepa (gitara, śpiew) chitarra, voce,
Mira Kubasińska (śpiew) voce,
Stanisław Guzek (Stan Borys)(śpiew) voce,
Krzysztof Dłutowski (pianino, organy) piano, organo Hammond,
Robert Świercz (gitara basowa) basso,
Józef Hajdasz (perkusja) batteria.
Usnąć nie pozwól mi, połóż na czoło dłoń,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/8/2015 - 18:05
Time Table
a me risulta che il testo fosse di banks,del resto Gabriel aveva uno stile più immaginifico,ricordate The musical box?
Maria Vittoria
Maria Vittoria
2/8/2015 - 12:51
When Soldiers Die on Battlefields
[1982]
Parole e musica di Ed McCurdy (1919-2000), folk singer americano noto soprattutto per Last Night I Had The Strangest Dream
Testo trovato su “The CooP” (1982, Vol. 1, No. 1), rivista musicale edita dalla Fast Folk Musical Magazine e ripresa dalla Smithsonian Folkways Recordings
Parole e musica di Ed McCurdy (1919-2000), folk singer americano noto soprattutto per Last Night I Had The Strangest Dream
Testo trovato su “The CooP” (1982, Vol. 1, No. 1), rivista musicale edita dalla Fast Folk Musical Magazine e ripresa dalla Smithsonian Folkways Recordings
When soldiers die on battlefields
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 13:21
Four Minutes
[1987]
Parole e musica di Roger Waters
Da “Radio K.A.O.S.”, secondo album solista di Roger Waters, un concept album che racconta le vicende di un ragazzo gallese diversamente abile, Billy, che grazie alle sue particolari capacità telepatiche scoprirà il modo di collegarsi mentalmente ad una stazione radio di Los Angeles e a dare il segnale di lancio a tutte le basi missilistiche del pianeta che si distruggeranno a vicenda, liberando il mondo dall'oppressione militare.
“Four-Minute Warning” era il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.
Parole e musica di Roger Waters
Da “Radio K.A.O.S.”, secondo album solista di Roger Waters, un concept album che racconta le vicende di un ragazzo gallese diversamente abile, Billy, che grazie alle sue particolari capacità telepatiche scoprirà il modo di collegarsi mentalmente ad una stazione radio di Los Angeles e a dare il segnale di lancio a tutte le basi missilistiche del pianeta che si distruggeranno a vicenda, liberando il mondo dall'oppressione militare.
“Four-Minute Warning” era il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.
[Billy:] Four minutes and counting.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 11:34
Percorsi:
Contro il Nucleare
Four-Minute Warning
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl
“Four-Minute Warning” è il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.
La Guerra Fredda ed il terrore nucleare (!) sono rimasti impressi nella cultura popolare inglese fino ai giorni nostri e ai “4 minuti” hanno fatto riferimento molti artisti nelle loro canzoni, dai Chaos UK a Roger Waters, da Brian Eno ai Radiohead.
Si veda anche, già presente sul sito, Four Minutes to Midnight.
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl
“Four-Minute Warning” è il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.
La Guerra Fredda ed il terrore nucleare (!) sono rimasti impressi nella cultura popolare inglese fino ai giorni nostri e ai “4 minuti” hanno fatto riferimento molti artisti nelle loro canzoni, dai Chaos UK a Roger Waters, da Brian Eno ai Radiohead.
Si veda anche, già presente sul sito, Four Minutes to Midnight.
Estimation of distance and effect were taken from a small report in The Guardian. The places are in and around London.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 10:34
Percorsi:
Contro il Nucleare
The Vandals
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
The wind is so hot and it blows with such fury
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 09:26
Percorsi:
Contro il Nucleare, Guerra alla Terra
Lullabye for a Very New Baby
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl
Una ninna nanna che nel suo tragico epilogo mi ha subito ricordato Dormi, piccolo amore mio di Jóhann Sigurjónsson, magistralmente introdotta e tradotta di recente dal nostro Ríkarður V. Albertsson (Riccardo Venturi)
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl
Una ninna nanna che nel suo tragico epilogo mi ha subito ricordato Dormi, piccolo amore mio di Jóhann Sigurjónsson, magistralmente introdotta e tradotta di recente dal nostro Ríkarður V. Albertsson (Riccardo Venturi)
Oh the summer was long and the autumn too
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 09:13
Seven Days of the Week
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Una canzone che non può non ricordare la Domande di un lettore operaio di Brecht.
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Una canzone che non può non ricordare la Domande di un lettore operaio di Brecht.
My old man got up on Monday morning,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 08:59
Come un cammello in una grondaia
Il titolo del brano è una citazione di Al-Biruni, scienziato persiano vissuto nel XII secolo, che era solito pronunciare tale frase per indicare l'inadeguatezza della propria lingua nel descrivere argomenti di carattere scientifico.
Mentre il "paio d'ali" per "abbandonare il pianeta" è un'altro preciso riferimento che vi lascio il piacere di ricercare e cogliere da voi stessi.
Dunque, per chi ne sa cogliere il significato, ciò che si ammira in questo testo è proprio LA SEMPLICITÀ con cui il Maestro è riuscito a racchiudere in poche CHIARISSIME righe alcuni profondissimi concetti filosofici.
Uno per ogni riga, in effetti. Tutti distinti, ma tutti concatenati.
in questo bellissimo testo la Sapienza si trasforma in Poesia!!!
In epoche diverse da questa la Cultura era il più prezioso degli ornamenti, perché si poteva sfoggiarlo sempre e ovunque, senza tema che si sporcasse, che si rovinasse... (continua)
Mentre il "paio d'ali" per "abbandonare il pianeta" è un'altro preciso riferimento che vi lascio il piacere di ricercare e cogliere da voi stessi.
Dunque, per chi ne sa cogliere il significato, ciò che si ammira in questo testo è proprio LA SEMPLICITÀ con cui il Maestro è riuscito a racchiudere in poche CHIARISSIME righe alcuni profondissimi concetti filosofici.
Uno per ogni riga, in effetti. Tutti distinti, ma tutti concatenati.
in questo bellissimo testo la Sapienza si trasforma in Poesia!!!
In epoche diverse da questa la Cultura era il più prezioso degli ornamenti, perché si poteva sfoggiarlo sempre e ovunque, senza tema che si sporcasse, che si rovinasse... (continua)
Francesco 31/7/2015 - 00:49
Ladybird
Parole e musica di Ted Edwards, folksinger del Lancashire
Alcuni termini sono in “lanky”, il dialetto della regione (childer per children, telly per TV, tha per you, thi per your, wom per home, ecc.)
Nel disco di Ewan MacColl del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Un ritornello che più recentemente è stato ripreso dai Tears For Fears nella loro “Ladybird” contenuta nell’album “Everybody Loves a Happy Ending” del 2004.
“Ladybird” è il nome inglese della “Coccinella Magnifica”…
Alcuni termini sono in “lanky”, il dialetto della regione (childer per children, telly per TV, tha per you, thi per your, wom per home, ecc.)
Nel disco di Ewan MacColl del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Un ritornello che più recentemente è stato ripreso dai Tears For Fears nella loro “Ladybird” contenuta nell’album “Everybody Loves a Happy Ending” del 2004.
“Ladybird” è il nome inglese della “Coccinella Magnifica”…
Ladybird sat on me hand
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/7/2015 - 15:14
In Praise of Famous Men (and Women)
[1979-80]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Canzone in “lode” dei grandi uomini che alla fine degli anni 70 si apprestavano a guidare la “perfida Albione” per oltre un decennio, i Tories di “Attila The Hen” (Attila la Gallina), di “Mag The Knife” (al posto del personaggio brechtiano Mackie Messer / Mack The Knife), della “Cast-Iron Lady” amica di Pinochet, della “Hitler in drag”, ossia – come sarà capito – “The Right Honourable The Baroness Margaret Thatcher”.
A far da paggetti alla Lady di Ferro una corte di “grandi uomini”, come Sir Edward Heath, altro pezzo grosso dei conservatori negli anni 60 e 70, e tutta la “press-gang” del Conservative Monday Club, la lobby incaricata di essere “The Guardian of the Tory Conscience”, gente come Lord Soames (ultimo governatore della Rhodesia prima che diventasse indipendente come... (continua)
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
Canzone in “lode” dei grandi uomini che alla fine degli anni 70 si apprestavano a guidare la “perfida Albione” per oltre un decennio, i Tories di “Attila The Hen” (Attila la Gallina), di “Mag The Knife” (al posto del personaggio brechtiano Mackie Messer / Mack The Knife), della “Cast-Iron Lady” amica di Pinochet, della “Hitler in drag”, ossia – come sarà capito – “The Right Honourable The Baroness Margaret Thatcher”.
A far da paggetti alla Lady di Ferro una corte di “grandi uomini”, come Sir Edward Heath, altro pezzo grosso dei conservatori negli anni 60 e 70, e tutta la “press-gang” del Conservative Monday Club, la lobby incaricata di essere “The Guardian of the Tory Conscience”, gente come Lord Soames (ultimo governatore della Rhodesia prima che diventasse indipendente come... (continua)
Praise famous men and Attila the Hen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/7/2015 - 14:15
Percorsi:
Miss Maggie Thatcher
Gli animali
Chanson italienne – Gli animali – Alessandro Mannarino – 2014
Paroles et musique : Alessandro Mannarino
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui devrait bien te plaire. Elle raconte des histoires d'animaux ; On dirait un vrai zoo, ou à tout le moins une ménagerie. Elle devrait figurer dans un bestiaire.
Merci bien, j'aime beaucoup les chansons où il est question des animaux et j'aime aussi les bestiaires. De quels animaux parle-t-elle, celle-ci ?
Elle parle du chien, de l'âne, des chiroptères (plus connus sous le nom de chauves-souris, mais ça n'allait, pas pour la rime), du mulet, du crocodile, des serpents, de l'agnelet, du singe et des poissons…
Ça fait du monde et ce serait peut-être le moment de rappeler aux humains les droits des animaux et spécifiquement, ceux de l'âne par le biais de cette Déclaration Universelle des droits de l'âne que tu publias ici-même, il y a quelques... (continua)
Paroles et musique : Alessandro Mannarino
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui devrait bien te plaire. Elle raconte des histoires d'animaux ; On dirait un vrai zoo, ou à tout le moins une ménagerie. Elle devrait figurer dans un bestiaire.
Merci bien, j'aime beaucoup les chansons où il est question des animaux et j'aime aussi les bestiaires. De quels animaux parle-t-elle, celle-ci ?
Elle parle du chien, de l'âne, des chiroptères (plus connus sous le nom de chauves-souris, mais ça n'allait, pas pour la rime), du mulet, du crocodile, des serpents, de l'agnelet, du singe et des poissons…
Ça fait du monde et ce serait peut-être le moment de rappeler aux humains les droits des animaux et spécifiquement, ceux de l'âne par le biais de cette Déclaration Universelle des droits de l'âne que tu publias ici-même, il y a quelques... (continua)
LES ANIMAUX
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/7/2015 - 13:18
Stranizza d'amuri
Ho ascoltato questa canzone per la prima volta casualmente mentre guidavo per il mare con il CD di Battiato acquistato anni prima. Ne sono rimasto estasiato.
Paolo Torino
Paolo Torino
30/7/2015 - 07:32
El pueblo unido jamás será vencido
Turkish translation by Kağan Demir da lyrics translate
Birleşmiş bir halkı hiçbir kuvvet yenemez!
(continua)
inviata da Krzysiek 29/7/2015 - 16:47
Lotto marzo
Secondo Volume
feat. Lucio Battisti (da "Un uomo che ti ama" in Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera [1976])
feat. Lucio Battisti (da "Un uomo che ti ama" in Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera [1976])
A voi che venite deportate dall'Albania
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/7/2015 - 13:40
I Bombed Korea
Every day, I have bombed Sidon\Zidon
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/7/2015 - 12:41
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Appena pubblicato sul canale video della band il video del brano “No sympathy from the devil”, tratto da “Man plans, God laughs”, 13° album del leggendario gruppo hip hop Public Enemy.
E’ un clip molto duro con immagini violente in un montaggio molto serrato. Esplosioni, città in fiamme, maltrattamenti animali, linciaggi, fino alle immagini della morte per soffocamento di Eric Garner (il ragazzo di colore morto lo scorso anno durante l’arresto da parte della polizia di Staten Island).
“Man plans, God laughs” è uscito a luglio del 2015, a tre anni dal precedente “The evil empire of everything"