Hymn 43
Our father high in heaven-smile down upon your son.
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/8/2015 - 23:29
Muerte de Antonio Machado
La Hoguera: Cantata del Exilio
Mesa redonda con Antonio Gómez, Gonzalo García Pelayo y Manuel Gerena, en torno al épico disco "Cantata del exilio", que en su día quiso ser un homenaje a los exiliados españoles que lucharon por la liberación de Francia en la División Leclerc o en la Resistencia Francesa, o bien sufrieron presidio en los campos de concentración nazi y hasta la muerte
L'amico Gustavo Sierra Fernandez ha dedicato un'intera puntata del suo programma radiofonico a questo disco dimenticato che anche noi abbiamo contribuito a fare riscoprire. In coda al programma (in cui si possono ascoltare diversi brani della cantata) viene citato il nostro sito.
Mesa redonda con Antonio Gómez, Gonzalo García Pelayo y Manuel Gerena, en torno al épico disco "Cantata del exilio", que en su día quiso ser un homenaje a los exiliados españoles que lucharon por la liberación de Francia en la División Leclerc o en la Resistencia Francesa, o bien sufrieron presidio en los campos de concentración nazi y hasta la muerte
L'amico Gustavo Sierra Fernandez ha dedicato un'intera puntata del suo programma radiofonico a questo disco dimenticato che anche noi abbiamo contribuito a fare riscoprire. In coda al programma (in cui si possono ascoltare diversi brani della cantata) viene citato il nostro sito.
CCG Staff 10/8/2015 - 23:05
Economical Slavery
Comunque il record è stato battuto il 8 agosto del 2015, tanto per corettezza, ha, ha :)
krzyś 10/8/2015 - 19:54
Last Orders
[1978]
Scritta da Tony Friel
Outtake dell’album d’esordio della celebre band post punk inglese, intitolato “Live at the Witch Trials”, 1979
Testo e nota tratti da The Annotated Fall
“Apparently the most straightforward lyrics Mark E. Smith ever wrote, which may be explained by the fact that Tony Friel wrote them. it could easily be by any punk band of the time. Nevertheless, it's a fun little song.”
Scritta da Tony Friel
Outtake dell’album d’esordio della celebre band post punk inglese, intitolato “Live at the Witch Trials”, 1979
Testo e nota tratti da The Annotated Fall
“Apparently the most straightforward lyrics Mark E. Smith ever wrote, which may be explained by the fact that Tony Friel wrote them. it could easily be by any punk band of the time. Nevertheless, it's a fun little song.”
Everybody's telling me to listen up
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2015 - 14:13
Hey! Fascist
[1977]
Canzone proposta durante un concerto allo Stretford Civic Centre il 23 dicembre del 1977
Quell’esibizione dal vivo è stata riproposta in CD nel 2000 con il titolo “Live 1977”
Testo tratto da The Annotated Fall
Questa l’introduzione alla canzone che Mark E. Smith era solito fare: “This next number is for brain fascists and musical fascists.”
Probabilmente il brano era dedicato in particolare a Karl Ridderbusch (1932-1997), cantante lirico, di repertorio essenzialmente wagneriano, allora assai celebre anche in Gran Bretagna il quale si dice avesse fatto rivestire il fondo della sua piscina con una mosaico raffigurante un’enorme svastica…
Canzone proposta durante un concerto allo Stretford Civic Centre il 23 dicembre del 1977
Quell’esibizione dal vivo è stata riproposta in CD nel 2000 con il titolo “Live 1977”
Testo tratto da The Annotated Fall
Questa l’introduzione alla canzone che Mark E. Smith era solito fare: “This next number is for brain fascists and musical fascists.”
Probabilmente il brano era dedicato in particolare a Karl Ridderbusch (1932-1997), cantante lirico, di repertorio essenzialmente wagneriano, allora assai celebre anche in Gran Bretagna il quale si dice avesse fatto rivestire il fondo della sua piscina con una mosaico raffigurante un’enorme svastica…
When I'm walking down the street
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2015 - 14:01
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Industrial Estate
[1979]
Scritta da Mark E. Smith, Tony Friel e Martin Bramah
Nel disco d’esordio della celebre band post punk inglese, intitolato “Live at the Witch Trials”
Testo tratto da The Annotated Fall
Scritta da Mark E. Smith, Tony Friel e Martin Bramah
Nel disco d’esordio della celebre band post punk inglese, intitolato “Live at the Witch Trials”
Testo tratto da The Annotated Fall
Get off the Ind. Est.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2015 - 13:39
Race Hatred
[1977]
Canzone inedita, eseguita soltanto in alcuni concerti, della celebre band post punk inglese
Il testo comparve per la prima volta nel 1977 su di una fanzine intitolata “Jolt”
Si tratta di un outtake del primo disco dei The Fall, “Live at the Witch Trials” del 1979
Testo tratto da The Annotated Fall
Canzone inedita, eseguita soltanto in alcuni concerti, della celebre band post punk inglese
Il testo comparve per la prima volta nel 1977 su di una fanzine intitolata “Jolt”
Si tratta di un outtake del primo disco dei The Fall, “Live at the Witch Trials” del 1979
Testo tratto da The Annotated Fall
What yer gonna do when the blacks get you
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2015 - 13:27
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Obediencia Ciega
Album: El Lado de los Rebeldes - 2011
Hoy pensaré solo en la contienda,
(continua)
(continua)
inviata da Estel 9/8/2015 - 23:12
Tecumseh
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Canzone dedicata a Tecumseh (Tekoomsē, che in lingua Shawnee significa “Stella cadente” oppure “Pantera accovacciata nel cielo”), leggendario capo di una confederazione di tribù native algonchine che occupavano territori oggi divisi tra Oklahoma, Kentucky, Ohio e West Virginia.
I nativi di lingua Shawnee si allearono con i britannici durante la guerra d’indipendenza, perché quelli avevano loro garantito una relativa autonomia, e anche dopo continuarono a combattere contro gli americani i quali, dal canto loro, li vedevano come traditori e avevano ancora meno scrupoli a massacrarli
Tecumseh era nato – si dice, di padre inglese - nel 1768 nella zona dello Scioto River in Ohio ed aveva capito molto presto che i nativi dovevano contrastare in armi l’avanzata dei bianchi se volevano... (continua)
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Canzone dedicata a Tecumseh (Tekoomsē, che in lingua Shawnee significa “Stella cadente” oppure “Pantera accovacciata nel cielo”), leggendario capo di una confederazione di tribù native algonchine che occupavano territori oggi divisi tra Oklahoma, Kentucky, Ohio e West Virginia.
I nativi di lingua Shawnee si allearono con i britannici durante la guerra d’indipendenza, perché quelli avevano loro garantito una relativa autonomia, e anche dopo continuarono a combattere contro gli americani i quali, dal canto loro, li vedevano come traditori e avevano ancora meno scrupoli a massacrarli
Tecumseh era nato – si dice, di padre inglese - nel 1768 nella zona dello Scioto River in Ohio ed aveva capito molto presto che i nativi dovevano contrastare in armi l’avanzata dei bianchi se volevano... (continua)
Crouching Panther made the fine old stand
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 15:35
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Damn Redskins
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Oh, it's trouble trouble trouble
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 14:51
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Look Again to the Wind
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Now we shall go forward
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 14:40
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Il lavoro rende liberi
assoluamente il testo dello spettacolo è di Daniele Biacchessi.
Le canzoni e i sottofondi musicali di Andrea Sigona
Le canzoni e i sottofondi musicali di Andrea Sigona
Andrea Sigona 6/8/2015 - 13:40
The Crimson Parson
Letter by Silas Soule to Walt Whitman
February 12, 1865.
To: Walter Whitman,
Paymaster Office
Washington City
Dear Walt,
The Cheyennes didn't get their lands. Or food. Or justice. What they got was slaughtered. Last November 29th the governor sent out Colonel Chivington and a regiment of Hundred Daysers just to kill the ones that camped under our protection at Sandy Creek. Along the way they managed to surround Fort Lyons, dragoon the Colorado First and me. The colonel cried for vengeance, said he'd string up any son-of-a-bitch who'd bury their bodies or their bones, quote unquote. It wasn't an army, it was a mob. I flat refused to order any of my men or open fire. I soon found out what's underneath that hide of Christian love. The colonel-preacher went at me like I was 666 itself. But I stuck fast; two days I testified before an Army board, the colonel shouting challenges, the works.... (continua)
Bernart Bartleby 6/8/2015 - 12:09
Hiroshima & Nagasaki (Is This Mankind?)
(2014)
Music & Lyrics: Alessio Gori
Album: "Terminate and Stay Resident"
Canzone che narra, con un ipotetico punto di vista in prima persona, parte della cronistoria dello sgancio delle due bombe su Hiroshima e Nagasaki.
Music & Lyrics: Alessio Gori
Album: "Terminate and Stay Resident"
Canzone che narra, con un ipotetico punto di vista in prima persona, parte della cronistoria dello sgancio delle due bombe su Hiroshima e Nagasaki.
Watching the sky
(continua)
(continua)
inviata da Alex 6/8/2015 - 11:52
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Radioactive Eskimo
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Hooray! I'm a radioactive eskimo with a radioactive mother
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 11:26
Percorsi:
Contro il Nucleare, Guerra alla Terra
Stamattina si va all’assalto
Chanson italienne - Stamattina si part all’assalto - I Gufi – 1965 (?)
ON PART À L'ASSAUT, CE MATIN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/8/2015 - 11:26
Half-Breed
[1973]
Scritta da Al Capps e Mary Dean
La canzone che dà il titolo all’album del 1973
Una delle canzoni più celebri di Cherilyn Sarkisian, in arte Cher, figlia di camionista di origine armena e di una attrice di second’ordine nelle cui vene scorreva anche sangue Cherokee.
Scritta da Al Capps e Mary Dean
La canzone che dà il titolo all’album del 1973
Una delle canzoni più celebri di Cherilyn Sarkisian, in arte Cher, figlia di camionista di origine armena e di una attrice di second’ordine nelle cui vene scorreva anche sangue Cherokee.
My father married a pure Cherokee
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:58
Johnny Half-Breed
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
“Half-breed”, “mongrel” = mezzosangue, meticcio, nè carne nè pesce, né questo né quello…
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
“Half-breed”, “mongrel” = mezzosangue, meticcio, nè carne nè pesce, né questo né quello…
I’ll tell you of a man, he was a half-breed too,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:45
I’m an Indian, I’m an Alien
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
I’m an Indian, I’m an alien
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:25
Hey, Mr. President
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Ehi, signor presidente, vediamo un po’ cosa succederebbe se le cose andassero al rovescio, se foste voi bianchi a stare nelle riserve…
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Ehi, signor presidente, vediamo un po’ cosa succederebbe se le cose andassero al rovescio, se foste voi bianchi a stare nelle riserve…
Hey, Mr. President, we’re going to charge you rent
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:10
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Ain't That News
[1964]
Parole e musica di Tom Paxton
Testo pubblicato su Broadside # 53 del 20 dicembre 1964
La canzone che dà il titolo all’album di Paxton del 1965
Due episodi chiave emergono da questa canzone: lo sciopero dei minatori della contea di Hazard, Kentucky (di cui Paxton si era già occupato in The High Sheriff of Hazard) ed il “New York Rent Strike” del 1963-64, quando ad Harlem gli inquilini si ribellarono in massa agli “slumlords”, i proprietari che imponevano affitti sempre più alti in alloggi fatiscenti privi di qualunque manutenzione.
Paxton sottolinea come la gente povera e sfruttata ormai sia stufa delle prediche domenicali – di aver pazienza, di stare buoni… - e della promessa della “pie in the sky”, del paradiso dopo la morte.
Parole e musica di Tom Paxton
Testo pubblicato su Broadside # 53 del 20 dicembre 1964
La canzone che dà il titolo all’album di Paxton del 1965
Due episodi chiave emergono da questa canzone: lo sciopero dei minatori della contea di Hazard, Kentucky (di cui Paxton si era già occupato in The High Sheriff of Hazard) ed il “New York Rent Strike” del 1963-64, quando ad Harlem gli inquilini si ribellarono in massa agli “slumlords”, i proprietari che imponevano affitti sempre più alti in alloggi fatiscenti privi di qualunque manutenzione.
Paxton sottolinea come la gente povera e sfruttata ormai sia stufa delle prediche domenicali – di aver pazienza, di stare buoni… - e della promessa della “pie in the sky”, del paradiso dopo la morte.
I've got news of the very best kind
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 09:32
Schiavi e liberi
Antiwar Songs Blog
Chi, sia pure sommariamente (come noi: tanto per mettere le mani avanti), conosce la storia dell’atomica, della bomba atomica, è in grado di fare questa semplice e penosa constatazione: che si comportarono liberamente, cioè da uomini liberi, gli scienziati che per condizioni oggettive non lo erano; e si comportarono da schiavi, e furono schiavi, coloro […]
Antiwar Songs Staff 2015-08-06 07:02:00
Amatevi
Ho ravvisato un errore nel testo originale che viene fornito,
alla frase ('a notti s'appuja) la parola usata è "s'abbuja" che tradotto sarebbe si oscura.
alla frase ('a notti s'appuja) la parola usata è "s'abbuja" che tradotto sarebbe si oscura.
AMATEVI
(continua)
(continua)
inviata da AngelBlack123 6/8/2015 - 01:54
No Sympathy From The Devil
(2015)
Appena pubblicato sul canale video della band il video del brano “No sympathy from the devil”, tratto da “Man plans, God laughs”, 13° album del leggendario gruppo hip hop Public Enemy.
E’ un clip molto duro con immagini violente in un montaggio molto serrato. Esplosioni, città in fiamme, maltrattamenti animali, linciaggi, fino alle immagini della morte per soffocamento di Eric Garner (il ragazzo di colore morto lo scorso anno durante l’arresto da parte della polizia di Staten Island).
“Man plans, God laughs” è uscito a luglio del 2015, a tre anni dal precedente “The evil empire of everything"
Appena pubblicato sul canale video della band il video del brano “No sympathy from the devil”, tratto da “Man plans, God laughs”, 13° album del leggendario gruppo hip hop Public Enemy.
E’ un clip molto duro con immagini violente in un montaggio molto serrato. Esplosioni, città in fiamme, maltrattamenti animali, linciaggi, fino alle immagini della morte per soffocamento di Eric Garner (il ragazzo di colore morto lo scorso anno durante l’arresto da parte della polizia di Staten Island).
“Man plans, God laughs” è uscito a luglio del 2015, a tre anni dal precedente “The evil empire of everything"
No sympathy.....
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 5/8/2015 - 23:27
Fuoco sulla collina
il testo è molto interessante e bellissimo fuori dai
soliti schemi,io interpreto questa canzone come un inno alla pace, solo illusione ? ricordo bellissimo in quel
di Sulmona dove ascoltai questo brano proprio durante
le esercitazioni sulla collina come militare ........
una struggente emozione e un nodo alla gola ogni volta che
la riascolta grazie ivan eccezionale e inimitabile med48
soliti schemi,io interpreto questa canzone come un inno alla pace, solo illusione ? ricordo bellissimo in quel
di Sulmona dove ascoltai questo brano proprio durante
le esercitazioni sulla collina come militare ........
una struggente emozione e un nodo alla gola ogni volta che
la riascolta grazie ivan eccezionale e inimitabile med48
MED 48 5/8/2015 - 23:07
La Bague de la Mère Morte
La Bague de la Mère Morte
Chanson française – La Bague de la Mère Morte – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 11
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que nous avions laissé notre Arlecchino tout à la joie du bel accord intervenu lors de la Paix d'Amiens. On était en 1802 et il était déserteur depuis deux ans déjà, à vagabonder au travers de l'Europe, tentant en réalité de rentrer chez lui en évitant de se faire remarquer. On l'avait laissé au sortir de la forêt, à l'entrée du village.
Mais quand -même on... (continua)
Chanson française – La Bague de la Mère Morte – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 11
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que nous avions laissé notre Arlecchino tout à la joie du bel accord intervenu lors de la Paix d'Amiens. On était en 1802 et il était déserteur depuis deux ans déjà, à vagabonder au travers de l'Europe, tentant en réalité de rentrer chez lui en évitant de se faire remarquer. On l'avait laissé au sortir de la forêt, à l'entrée du village.
Mais quand -même on... (continua)
Déserteurs, soldats
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2015 - 22:09
Liberiamo
45 giri uscito nel 76,e non nel 78, per raccogliere fondi a favore di soccorso rosso
tonife 5/8/2015 - 21:31
On the West Side of Town
Dall'album Homeland (1989)
La toccante e dura storia di una famiglia di immigranti messicani in Texas, fra sogni, povertà, figli, fatica, guerre, nostagia, malattie, fede (Tish è l'ultima di 13 figli di una famiglia di immigrati messicani. La canzone si riferisce alla storia della sua famiglia) Il West Side era (ed è ancora) il quartiere povero di San Antonio abitato principalmente da ispano-americani. Lì si trova il cimitero di San Fernando, citato nella canzone
La toccante e dura storia di una famiglia di immigranti messicani in Texas, fra sogni, povertà, figli, fatica, guerre, nostagia, malattie, fede (Tish è l'ultima di 13 figli di una famiglia di immigrati messicani. La canzone si riferisce alla storia della sua famiglia) Il West Side era (ed è ancora) il quartiere povero di San Antonio abitato principalmente da ispano-americani. Lì si trova il cimitero di San Fernando, citato nella canzone
Felipe was a young man when he crossed the Rio Grande
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 5/8/2015 - 18:31
Blind Fiddler
[1965]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato su Broadside # 54, 1965
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato su Broadside # 54, 1965
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.
I lost my eyes in the Harlan pits in the year of '56
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:44
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dall'album Aqualung
Parole e musica di Ian Anderson
Mascherata da preghiera, la canzone è in realtà un attacco all'utilizzo strumentale della religione per giustificare le proprie malefatte. La prima strofa è molto esplicita. Ci sono persone che nella preghiera chiedono a Dio di aiutarli per cose profane come gli affari, le relazioni sentimentali o persino la guerra.
Nella seconda strofa addirittura il "nostro Dio" dà il permesso di colonizzare l'intero continente uccidendo i nativi americani per far posto agli studios di Hollywood.
Se Gesù salva, farebbe bene a salvare se stesso da chi utilizza il suo nome... Nell'ultima strofa Gesù è presentato infine come un uomo, libero da tutto quello che gli uomini hanno fatto in suo nome.
Vengono in mente le pagine di Saramago dal Vangelo secondo Gesù Cristo quando Gesù ascolta le parole di un Dio preveggente e compiaciuto che gli elenca... (continua)