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Tu voluntad más fuerte que el destierro

Tu voluntad más fuerte que el destierro
[1982]
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983

Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara
En estos días oscuros de nostalgia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 14:56

The Woman Cried

The Woman Cried
Versi di Bobby Sands, scritti in carcere e contenuti nella raccolta “Writings from Prison”
Musica dei Dublin City Ramblers, folk band irlandese fondata nel 1970
Un singolo del 1981 che si accompagna a The Ballad Of Bobby Sands e “Farewell Gallant Comrades”

Canzone dedicata alla fallita rivolta irlandese del 1798, quella capeggiata da Wolfe Tone.
The humble home in dead of night,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 14:29
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Whatever You Say, Say Nothing

Whatever You Say, Say Nothing
[1982]
Parole e musica di Colum Sands
Nel disco intitolato “Unapproved Road”

Una canzone molto originale sulla “freedom of speech and expression”…
You all know what I’m speaking of when I mention you-know-what,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 13:39
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Heaven Help the Working Girl

Heaven Help the Working Girl
[1967]
Parole e musica di Harlan Perry Howard (1927-2002), autore di celebri brani di musica country.
Singolo che diede il titolo all’album di Norma Jean del 1968.
“Good morning, sir, what'll you have?” That's how I start my day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 11:03

A.R.U.

anonimo
A.R.U.
[1894]
Parole di anonimo lavoratore licenziato e costretto ad una vita da “hobo”
Su di un qualche motivo popolare in seguito armonizzato da tal Henry Francis Parks
Testo trovato nella raccolta curata da Carl Sandburg ed intitolata The American Songbag, 1927.

L’acronimo “A.R.U.” sta per “American Railway Union”, un’organizzazione sindacale radicale leaderata da Eugene V. Debs, e l’autore - o gli autori – erano lavoratori che presero parte al grande sciopero che nel 1894 paralizzò il traffico ferroviario in tutto il nord-ovest degli States e che ebbe il suo epicentro nella città di Pullman, nell’Illinois.

“Mamma, guadda il pumman!”, è forse una delle prime frasi di senso compiuto pronunciate dai bimbetti.

E il signor George Pullman era un industriale, ‎costruttore di carrozze ferroviarie, tram e bus, che aveva avuto la geniale idea di costruire un’intera città, a sé stesso intitolata,... (continua)
Been on the hummer since ninety-four,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 10:19
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Plus rien ne m'étonne

Plus rien ne m'étonne
Album: Coup de gueule (2004)
Ils ont partagé le monde, plus rien ne m'étonne
(continua)
inviata da CCG Staff via Anita Tijoux 20/7/2015 - 21:11

Hammer Man

anonimo
Hammer Man
[XIX° secolo]
Canto ritmico degli operai afroamericani (e non) addetti alla posa dei binari ferroviari.
La fonte principale è la raccolta di canzoni e ballate realizzata tra il 1907 ed il 1930 dal reverendo metodista Gilbert Reynolds Combs nella contea di Madison, Kentucky. Ripresa da Carl Sandburg in una fondamentale raccolta da lui curata e intitolata The American Songbag, pubblicata nel 1927.
Al proposito si vedano anche John Henry e Jackhammer John
Drivin' steel, drivin' steel,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2015 - 16:56
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Jackhammer John

Jackhammer John
[1944]
Parole e musica di Woody Guthrie
Nelle raccolte “Woody Guthrie Sings Folk Songs”, con Leadbelly, Sonny Terry e Cisco Houston (Smithsonian Folkways Records, 1989) e “The Asch Recordings” (Smithsonian Folkways Records, 1997-99).




Oggi è stato per lo più sostituito dal braccio di una pala meccanica, ma quello del “martellista”, l’operaio addetto al martello pneumatico (sulle strade, sulle ferrovie, nelle miniere…), è stato fino a non molto tempo fa uno dei lavori più duri ed alienanti da che l’uomo ha inventato degli attrezzi meccanici per frantumare e perforare…

Le malattie professionali legate all’uso intensivo del martello pneumatico vanno da importanti disturbi uditivi a gravi sindromi articolari e vascolari.
Il testo della canzone restituisce in tutto e per tutto il suono e la vibrazione ripetitiva dell’attrezzo, ormai trasferitisi in permanenza nel corpo e nella vita del povero John…
Jackhammer John was a jackhammer man,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2015 - 16:36

Give Me Three Grains of Corn, Mother

Give Me Three Grains of Corn, Mother
[1848]
Versi di Amanda M. Corey Edmond (1824-1862), poetessa americana originaria del Massachusetts.
Musica di O.R. Gross (?)
Questa versione è tratta da “The World’s Best Poetry. Volume III. Sorrow and Consolation”, a cura di Bliss Carman, et al., 1904 (come riscontrata su Bartleby.com).
Un’altra versione è quella contenuta nella fondamentale raccolta curata da Carl Sandburg ed intitolata The American Songbag, 1927.

Una canzone sulla “Great Famine”, la terribile carestia che flagellò l’Irlanda (e anche le Highlands scozzesi) a metà dell’800, composta proprio mentre la strage stava avvenendo. Dovuta ad una parassitosi della patata che aveva distrutto i raccolti, gli effetti della carestia furono moltiplicati dalla soggezione politica e commerciale dell'Irlanda alla Corona inglese, tant'è che qualche storico (p.e. Francis A. Boyle) si spinge a dire che in quel periodo l'Inghilterra realizzò... (continua)
Give me three grains of corn, mother,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2015 - 15:20
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The Rising of the Moon

The Rising of the Moon
[186?]
Versi di John Keegan Casey, detto Leo (1846-1870), poeta irlandese e militante del movimento repubblicano “Bráithreachas Phoblacht na hÉireann”, l’Irish Republican Brotherhood
Sulla melodia de The Wearing Of The Green

La ballata per antonomasia della ribellione irlandese del 1798 scritta da John Keegan Casey (1846-1870) per il "The Nation" nel 1865 con lo pseudonimo di Leo e poi pubblicata in una sua raccolta di poesie dal titolo A wreath of shamrocks: ballads, songs, and legends (1867). Pur restando sul generico l'autore ha voluto comunque descrivere una battaglia realmente accaduta, quella che ha avuto luogo nei pressi di Granard (contea di Langford): un gruppo di ribelli (gli Irlandesi Uniti) armati solo di picche si sono scontrati con i soldati inglesi molto meglio armati e addestrati e sono stati sconfitti; nelle successive stesure della canzone però l'autore ha epurato ogni... (continua)
And come tell me Sean O'Farrell tell me why you hurry so
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2015 - 11:00
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Colony

Colony
Album: They Don't Teach This Shit in School (2000)

Una canzone che riassume la triste storia dell'Irlanda, e insieme un'accusa ai misfatti del colonialismo a livello mondiale.
I sing the song of the colony
(continua)
inviata da leoskini 19/7/2015 - 21:43

Je ne voudrais pas mourir (à Boris Vian)

Je ne voudrais pas mourir sans voir la paix dans le monde entier.
à Boris Vian
Je ne voudrais pas mourir
(continua)
inviata da Carles Viadel 19/7/2015 - 17:39
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Un fiore sul greto del Toce

[2015]

Il brano parla della tragica vicenda dei 42 martiri di Fondotoce (VB) I 42 partigiani vennero trucidati il 20 giugno del 1944 dai nazifascisti.

Il brano "Un fiore sul greto del Toce" composizione inedita con testo di Pier Gaido e musica di Andrea Lentullo, il 21 giugno 2015 ha vinto il primo premio del concorso NOTE DI MEMORIA organizzato dall' ANPI di Verbania, nella sezione dedicata ai 42 martiri.
Non esisteva fino ad oggi, nulla a livello compositivo e musicale che raccontasse della storia dell'eccidio.
Ora questa "lacuna " è stata colmata !
Nel lago il corteo s’è specchiato
(continua)
inviata da Piergiuseppe Gaido 19/7/2015 - 13:32
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Betri heimur

Betri heimur
[1970]
Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Óðmenn

Gli Óðmenn non ebbero, musicalmente, vita lunga. Formatisi nel 1966, pubblicarono tre 45 giri doppi tra il 1967 e il 1970, e, nello stesso 1970, l'unico loro vero album, "Óðmenn", contenente però ben sedici brani. La copertina dell'album testimonia la popolarità che avevano raggiunto in Islanda in quegli anni: una specie di "collage" di articoli di giornali che li riguardano. Tra le sedici canzoni, questa Betri heimur. Qualcuno potrebbe sicuramente dire che, leggendo la traduzione, si potrebbe ricordare dei Giganti e di "Mettete dei fiori nei vostri cannoni"; beninteso, non ci sono né fiori e né cannoni in questa canzone, ma le "atmosfere" sono le stesse: il mondo migliore, l'umanità non ha mai imparato niente dai suoi errori, fratelli e sorelle prendiamoci per mano e cambiamo il mondo assieme, cambiamo l'uomo "dal di dentro". Forse, adesso, possiamo anche sorridere, ma è un sorriso amaro. [RV]
Við, við viljum betri heim
(continua)
inviata da Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 19/7/2015 - 11:49
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Spilltur heimur

Spilltur heimur
[1970]
Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Spilltur heimur



Islanda. Cos'è l'Islanda, in musica? Björk, i Sigur Rós, i Sugarcubes. Mettiamoci anche Emilíana Torrini, con quel suo nome che di islandese ha assai poco. Già se si comincia a virare verso Bubbi Morthens, inizieranno i primi interrogativi; figurarsi quando si va a scovare una band progressive fondata nel 1966. Nel 1966, in Italia, si credeva generalmente che l'Islanda fosse soltanto una grossa isola sperduta tra i ghiacci boreali, abitata perlopiù da orsi polari, trichechi ed altri misteriosi animali detti saghe . Nel 1966, invece, in Islanda (che si accingeva a festeggiare il 1100° anniversario della sua colonizzazione, avvenuta nell'anno 874), c'erano dei giovani musicisti che formavano band di musica progressive: gli Óðmenn.

La storia degli... (continua)
Við lifum öll í spilltum heimi, sem gefur engum grið,
(continua)
inviata da Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 19/7/2015 - 00:26

La Moribonde

La Moribonde
La Moribonde

Chanson de langue française – La Moribonde – Marco Valdo M.I. – 2015
Parodie de la chanson – Le Moribond – Jacques Brel – 1961



Je vois, Marco Valdo M.I. mon ami, à son titre que ta chanson raconte des choses terribles et que c'est une femme ou une personne féminine qui en est la protagoniste. Et, comme je connais assez bien le répertoire de Jacques Brel, j'imagine que cette moribonde parle de sa fin, de sa disparition et de son enterrement. Je pense bien en outre qu'elle entend régler ses comptes avant de s'en aller. Mais, dis-moi, qui est-elle, cette moribonde ?

D’abord, Lucien l'âne mon ami, tu as raison, c'est bien une parodie… Tu connais mon goût et celui de la chanson populaire pour les parodies… Donc, c'est une parodie d'une chanson du Grand Jacques, comme on l'appelle ici chez nous. Une parodie du moribond… Chez Brel, elle raconte l'histoire d'un homme qui se... (continua)
Adieu Athènes, je t’aimais bien.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/7/2015 - 17:44

Mr Dizzy (the Funny Idol of a Generation of War)

The funny idol of a generation of war)
With a vest and with a little beret,
(continua)
inviata da Carles Viadel 18/7/2015 - 13:03
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Mohammed

Mohammed
[2000]

Album :En attendant les caravanes
As-tu eu le choix de ta naissance et là on s'avance avancé
(continua)
inviata da adriana 18/7/2015 - 10:57
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Vivre en ce pays

Vivre en ce pays
Vivre en ce pays
(continua)
inviata da adriana 18/7/2015 - 10:44
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Verdun

Paroles de A. Guiducci (1920)
Musique et interprétation de Jacques Culioli

On ne sait pas grand chose de A. Guiducci.
Il a écrit "Verdun" à Ajaccio en 1920.
Ce poème est chanté aujourd'hui par un chanteur corse Jacques Culioli

On peut trouver ici le texte, les accords de guitare, les vidéos de l'interprétation de Culioli qui est magnifique.
J'ai vu pendant trois ans tomber les feuilles mortes
(continua)
inviata da Jean Giovanazzi 17/7/2015 - 15:41

William Brown

William Brown
[1961]
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”

Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Well, a nice young man was William Brown,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 14:40

A Soldier's Life Is Sad

A Soldier's Life Is Sad
[1963]
Parole e musica di John Comley (?)
Ripresa da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, nel suo “Liverpool Lullabies, The Stan Kelly Songbook”
A soldier's life is sad
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 14:19

The Praties

The Praties
Canzone tradizionale irlandese
Arrangiamento di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, risalente al 1961.
Testo trovato sul sito dell’autore
La canzone , con il titolo più esteso di “The Praties They Grow Small”, è stata interpretata da molti altri artisti, come Carolyn Hester e Ron Kavana. Trovo anche una versione del gruppo italo-irlandese “Whisky Trail”, nell’album “Canzoni d'Amore e di Lotta del Popolo Irlandese” pubblicato in Italia nel 1976 per I Dischi dello Zodiaco.

Una canzone risalente alla “Great Famine” che flagellò l’Irlanda (e anche le Highlands scozzesi) a metà dell’800. Dovuta ad una parassitosi della patata, i suoi effetti furono moltiplicati dalla soggezione politica e commerciale dell'Irlanda alla Corona inglese, tant'è che qualche storico (p.e. Francis A. Boyle) si spinge a dire che in quel periodo l'Inghilterra realizzò di fatto un genocidio per fame della popolazione irlandese.
“The praties” sta per “potatoes”…
Oh the praties they are small, over here, [over here],
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 14:00
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The Old Mark II

The Old Mark II
[1961]
Parole di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito dell’autore
Nel disco collettivo “Revival In Britain Volume 1”, prodotto da Ewan MacColl e pubblicato dalla Folkways Records nel 1962, dove Stan Kelly è accompagnato da Peggy Seeger.

Non ho trovato riscontri precisi ma “Mark II” dovrebbe indicare un fucile da guerra britannico.
Nelle note al brano Stan Kelly riferisce che un suo conoscente, congedato da militare dopo una lunghissima ferma, gettò il suo “Mark II” dal finestrino del treno che lo riportava a casa: fu multato di tre sterline a settimana fino a concorrenza del costo dell’arma.
L’NCO nel postscriptum è l’acronimo per “non-commissioned officer”, ossia i sottoufficiali come caporali e sergenti.
Oh, there's sorrow in me heart, oh me old Mark Two
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 13:20
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Kelly's Prayer

Kelly's Prayer
[1961]
Parole e musica tradizionali, con aggiunte di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Si tratta di una versione di una canzone tradizionale inglese nota con i titoli di “The Soldier’s Prayer” o “The Soldier and The Sailor”, esistente in innumerevoli versioni – e anche parodie “da caserma” o “da trincea” – riscontrabili sul solito, ottimo Mudcat Café. Penso soprattutto a quelle di Hamish Imlach e di Mike Seeger, ma anche a quella musicata da Benjamin Britten.

Ho scelto però la versione di Kelly intanto per introdurre l’autore nelle CCG/AWS e poi perché è parecchio interpolata, attualizzata e personale, con riferimenti non solo al nazionalismo irlandese (nelle citate figure di John Dillon e Charles Stewart Parnell, il riformatore agrario) ma addirittura con una strofa, sicuramente aggiunta negli anni 90, in cui l’autore... (continua)
Well, a soldier and a sailor was a-walking one day.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 11:54
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Kelly the Boy From Killanne

Kelly the Boy From Killanne
Parole di P. J. McCall, un antenato di [Stan Kelly, nome d’arte di Stanley Bootle (1929-2014), songwriter di Liverpool, nonché importante scienziato informatico
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito di Stan Kelly
Interpretata da The Clancy Brothers con Tommy Makem nel loro disco “The Rising Of The Moon: Irish Songs Of Rebellion” del 1956

Stan Kelly sostiene che le parole di questa canzone furono scritte da un suo avo che fu testimone della sfortuna rivolta di Wolfe Tone contro gli inglesi nel 1798.
Stan Kelly incise lui stesso il brano, con un proprio arrangiamento, nel 1961.
What's the news? What's the news? O my bold Shelmalier,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 11:03
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Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)

Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)
[1975]
Scritta da Gilberto Gil e José Domingos de Morais, in arte Dominguinhos (1941-2013), compositore, cantante e fisarmonicista del Pernambuco.
Nell’album di Gilberto Gil intitolato “Refazenda”
Por ser de lá
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 10:18
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Mahk Jchi

Mahk Jchi
Sorry for the late reply.

"Our hearts are full and our minds are good. Our ancestors come and give us strength. Stand tall, sing, dance and never forget who you are or where you come from." - These are the full lyrics.

Bernart Bartleby - I'm sorry but I don't speak Italian. I can't tell if you were saying something to me or not. Apologies.
Shawna Shananaquet 15/7/2015 - 04:26
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Don’t Wanna Fight

Don’t Wanna Fight
NIE CHCĘ SIĘ JUŻ WIĘCEJ KŁÓCIĆ
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/7/2015 - 21:15
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Rosso su verde

Traduzione di Allan Taylor dagli album Leaving At Dawn [2009] e In The Groove [2010]
Rosso su verde
RED ON GREEN
(continua)
inviata da dq82 14/7/2015 - 18:45

A Ballad for Sophie Scholl

A Ballad for Sophie Scholl
UNE BALLADE POUR SOPHIE SCHOLL
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/7/2015 - 17:41
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La hoguera

La hoguera
adriana 14/7/2015 - 08:36
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Flowers of Guatemala

Flowers of Guatemala
The Flowers of Guatemala
In a nutshell, the CIA overthrew a democratically-elected government because it was restricting U.S. corporate interests (The United Fruit Company) there. That happened in the 1950s under Eisenhower. Since then, the CIA has supported and planted a succession of military dictators in power. Those dictators and the military machines they upheld have slaughtered a total of 110,000 Guatemalan peasants over the years. All documented by human rights groups, though not (surprise, surprise) by the U.S. press. [bery]

"Amanita is the name"
Amanita is a scientific name, the genus of the most poisonous mushrooms in the world.
I remember that one species of Amanita (A. muscaria) is used to induce hallucinations, tho these visions stem from the delirium induced by the severe illness ingesting these things cause.

Amanita (muscaria) is the name.
"The flowers cover everything"
According to Stipe, the flowers on graves of the dead killed by the government. [Ron Henry]

http://www.flim.com/remlafaq/lrp/fog.html
dq82 13/7/2015 - 15:29
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The Sands of Mexico

The Sands of Mexico
Per chi volesse approfondire, e leggere un bel libro:
dq82 13/7/2015 - 14:36
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How Many Women

How Many Women
NIIN MONI NAINEN
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/7/2015 - 12:18
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Kažu

Kažu
SI DICE
(continua)
inviata da Pippo 13/7/2015 - 11:55
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Sud dei Sud

Sud dei Sud
Chanson italienne – Sud dei Sud - Golaseca – 2015
SUD DES SUD
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/7/2015 - 19:37
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Malaunità

Malaunità
La storia e' scritta dai vincitori. A noi popolo del Sud e' stato tolto l'avvenire..Siamo stati sacrificati sull'altare di un mito falso e cinico.. Nulla abbiamo a che spartire con coloro che hanno deoredato e messo a ferro e fuoco una terra bellissima e sfortunata. Viva le Due Sicilie.
Athos 12/7/2015 - 02:10
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Brigante se more

Brigante se more
la band rock sulcitana, reintrepreta il noto brano lucano.
I Golaseca firmano l'arrangiamento delle musiche e l'arrangiamento del testo. nel brano il featuring di Sergio Piras ,cantante dei Tamurita e di Pierpaolo Meloni al flauto traverso.
La regia del video è affidata ad Alessio Zara e la fotografia a Daniele Atzori.
BANDITI SI MUORE
(continua)
inviata da dq82 11/7/2015 - 22:00
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Natale 1914

Natale 1914
Version française – NOËL 1914 – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson italienne – Natale 1914 – Marco Chiavistrelli – 2015
NOËL 1914
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/7/2015 - 21:13
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Non ho che te

Non ho che te
Molto bella e anche commovente questa canzone (Grazie Ligabue!).
Credo che il testo meriti una formattazione migliore e le e accentate senza l'apostrofo.
Andrebbe poi messa anche nel percorso delle C(d'Amore)CG.
C'è poi anche un video ufficiale piuttosto bello.
Bernart Bartleby 11/7/2015 - 20:11
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Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto

Pietro Cini
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, <i>o</i> Aria di Caserio, <i>o</i> Il sedici di agosto
immaginavo una cosa del genere.. beh grazie comunque. Spero più in là di scoprire qualcosa. Ovviamente in tal caso vi girerò subito un link funzionante :)
claudia 10/7/2015 - 21:50
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Campagna

Campagna
Chanson napolitaine – Campagna – Napoli Centrale – 1975
Écrite par Franco del Prete et James Senese
Album: Napoli Centrale
Reproposée en 2010 par Daniele Sepe
Dans l'album Fessbuk
CAMPAGNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/7/2015 - 21:39

Marching 'Round Selma

anonimo
Marching 'Round Selma
James Bonard Fowler, il poliziotto che il 26 febbraio 1965 uccise l'attivista afroamericano Jimmie Lee Jackson durante una marcia per i diritti civili a Marion, Alabama, è morto il 5 luglio scorso all'età di 81 anni.
Di quell'omicidio, che provocò la famosa marcia di protesta da Selma alla capitale dell'Alabama, Montgomery, James Bonard Fowler fu chiamato a rispondere solo 42 anni dopo e nel 2010 fu condannato alla pena simbolica di 6 mesi di prigione. Ne scontò solo 5, visto l'aggravamento delle sue condizioni di salute.
Bernart Bartleby 10/7/2015 - 21:16




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