That Lucky Old Sun
Up in the mornin', out on the job
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 23:09
Watercress-O
Sono passati quasi 90 anni da quel grande Sciopero dei minatori ai quali altre categorie di lavoratori inglesi offrirono il loro appoggio e in seguito al quale l'anno seguente il Parlamento approvò una legge che decretò l’assoluta illegalità degli scioperi di solidarietà.
Ho ascoltato negli anni 70 per la prima volta questa meravigliosa canzone sullo sciopero generale del 1926 nell'interpretazione del trio vocale The Young Tradition
Roger Watson era un loro amico e l'aveva composta in quel periodo basandosi sui lontani ricordi d'infanzia della nonna, figlia di un minatore.
Ho ascoltato negli anni 70 per la prima volta questa meravigliosa canzone sullo sciopero generale del 1926 nell'interpretazione del trio vocale The Young Tradition
Roger Watson era un loro amico e l'aveva composta in quel periodo basandosi sui lontani ricordi d'infanzia della nonna, figlia di un minatore.
At five o'clock on a Sunday neet,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 16/7/2015 - 22:45
Il disait l'étranger
Album: Seul avec vous (1998)
Il disait, l'étranger
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 16/7/2015 - 21:34
Percorsi:
Esili e esiliati
Pod krwawą banderą
[2013]
testo e musica di karat napalm grupa
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,karat_...
in tema di Volinia
Massacres des Polonais en Volhynie
testo e musica di karat napalm grupa
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,karat_...
in tema di Volinia
Massacres des Polonais en Volhynie
Teraz o zbrodniach, o których niejeden zapomniał,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/7/2015 - 20:29
Il giorno di San Patrizio
Il fatto di accettare e postare tutti i commenti vi rende onore. Un atto democratico e divulgativo. Poi come dici tu , il vecchio Bobby me lo immagino proprio con l'AR10, molto incazzato e poco intellettuale ,lontano sicuramente da certi commenti .
Fabio 16/7/2015 - 18:59
Jack of All Trades
Inutile dire che amo Springsteen e soprattutto l'intensità della sua musica. A volte gli appassionati sono meglio dei critici di professione come ho letto nei commenti precedenti. Secondo me il Boss è una contraddizione in termini, in quanto si dichiara il contrario di quello che pensa. Non solo in questo brano ma anche in The Ghost of Tom joad, perché viene fuori il suo individualismo e, per quanto si sforzi di compiacere i meno fortunati, che, però, comprano i dischi, non ce la fa ad esprimere il suo vero pensiero politico. Insomma non riesce ad essere demagogo e populista come un Bob Dylano o altri di quel genere. Questa è una canzone che dovrebbe far riflettere molti Italiani, che non sanno far altro che piangersi addosso.
Alfonso Venosi 16/7/2015 - 18:51
Парус (Песня беспокойства)
nice compilation of Vladimir Semënovič Vysotskij (il monologo di Gamleto compreso)
https://www.youtube.com/watch?v=m7I0NzSSS_Y
https://www.youtube.com/watch?v=m7I0NzSSS_Y
Krzysiek Wrona 16/7/2015 - 18:44
Overalls and Snuff
anonimo
Trovata su Australian Folk Songs
THE BUTTON THAT HE WORE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 13:48
Solidarity Forever
[1914-15]
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers
Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers
Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
When the union's inspiration through the workers' blood shall run,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 13:23
Never Goes
anonimo
[1917]
Testo di anonimo autore australiano, sulla melodia dell’inno religioso “What A Friend We Have In Jesus”
Testo trovato su Australian Folk Songs
Da un opuscolo pubblicato nel 1917 nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes, il cui governo promosse ben due plebisciti sull’argomento, risultando sconfitto in entrambi. La gente in Australia disse NO, ma questo non impedì il macello di oltre 60.000 soldati australiani e neozelandesi in quel conflitto.
Leggo nell’introduzione al link sopra riportato che il foglio contenente questa e altre conzoni contro la coscrizione militare fu inviato a domicilio a chissà quanti australiani, infilato in mezzo alla guida telefonica stampata dal Government Printing Office…
Testo di anonimo autore australiano, sulla melodia dell’inno religioso “What A Friend We Have In Jesus”
Testo trovato su Australian Folk Songs
Da un opuscolo pubblicato nel 1917 nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes, il cui governo promosse ben due plebisciti sull’argomento, risultando sconfitto in entrambi. La gente in Australia disse NO, ma questo non impedì il macello di oltre 60.000 soldati australiani e neozelandesi in quel conflitto.
Leggo nell’introduzione al link sopra riportato che il foglio contenente questa e altre conzoni contro la coscrizione militare fu inviato a domicilio a chissà quanti australiani, infilato in mezzo alla guida telefonica stampata dal Government Printing Office…
Are you tired of fat's aggression ?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 12:04
Percorsi:
Disertori, La Grande Guerra (1914-1918)
God Save the People
[1916]
Canzone scritta – sulla melodia dell’inno ottocentesco “Commonwealth” composto da Josiah Booth - da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.
Testo trovato su Australian Folk Songs
Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…... (continua)
Canzone scritta – sulla melodia dell’inno ottocentesco “Commonwealth” composto da Josiah Booth - da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.
Testo trovato su Australian Folk Songs
Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…... (continua)
When wilt thou save the people?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 11:37
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Women's No-Conscription Song
[1916]
Canzone composta da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.
Testo trovato su Australian Folk Songs
Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…
E intanto oltre 60.000 ragazzi australiani morirono a Gallipoli e negli altri... (continua)
Canzone composta da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.
Testo trovato su Australian Folk Songs
Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…
E intanto oltre 60.000 ragazzi australiani morirono a Gallipoli e negli altri... (continua)
Every woman has got to have a say
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 10:54
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Банька по-белому
Audio link to the song performed by Mika and Turkka Mali: https://www.youtube.com/watch?v=PebC-MDXiFw
HEITÄ LÖYLYÄ
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/7/2015 - 08:25
Аисты
Audio link to the song performed by Mika and Turkka Mali: https://www.youtube.com/watch?v=oZAenC0ehfM
HAIKARAT
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/7/2015 - 08:22
Tommy Is Leaving for the War
Tommy is leaving for the war tells the story of a father saying goodbye to his son before he is deployed to Afghanistan. The song describes the anguish of a fathers struggle to remain strong while his heart is breaking inside.
Tommy is leaving for the war
(continua)
(continua)
inviata da Tony Aylward 16/7/2015 - 04:05
Elle n'est pas morte!
Canto e chitarra: Margot Galante Garrone
Traduzione: Salvo Lo Galbo
Traduzione: Salvo Lo Galbo
NON E' MORTA (E NON DORME)
(continua)
(continua)
inviata da Parvus 15/7/2015 - 17:23
Mahk Jchi
Sorry for the late reply.
"Our hearts are full and our minds are good. Our ancestors come and give us strength. Stand tall, sing, dance and never forget who you are or where you come from." - These are the full lyrics.
Bernart Bartleby - I'm sorry but I don't speak Italian. I can't tell if you were saying something to me or not. Apologies.
"Our hearts are full and our minds are good. Our ancestors come and give us strength. Stand tall, sing, dance and never forget who you are or where you come from." - These are the full lyrics.
Bernart Bartleby - I'm sorry but I don't speak Italian. I can't tell if you were saying something to me or not. Apologies.
Shawna Shananaquet 15/7/2015 - 04:26
Anna Lamberti Bocconi: Confessione di Alonso Chisciano
nn ci sono parole...le ha trovate lei
14/7/2015 - 22:06
Don’t Wanna Fight
NIE CHCĘ SIĘ JUŻ WIĘCEJ KŁÓCIĆ
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/7/2015 - 21:15
Rosso su verde
Traduzione di Allan Taylor dagli album Leaving At Dawn [2009] e In The Groove [2010]
RED ON GREEN
(continua)
(continua)
inviata da dq82 14/7/2015 - 18:45
And Why Did Wardell Gray Die?
Wardell Gray 1921 - May 25 1955. He probably died because of a racial murder. He was the first Bebop tenor saxophonist and this is the same thing to say that he was the first tenor saxophonist of modern jazz. Sadly, his death helps him to become an underrated musician. Thank you very much.
And why did Wardell Gray die?
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/7/2015 - 18:45
C'est la même chose
Je voulais écrire un tas de pléonasmes que je considérais vrais et au début cette chanson s'appelait pléonasmes mais j'ai changé le nom pour être plus compréhensible et moins pédant. Alors, maintenant cette chanson s'appelle C'est la même chose et les derniers vers sont en parenthèse parce que je ne les chante très souvent et sont très semblables aux vers qui parlent de l'obligation de la paix.
Un fredonnement d’illusion,
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/7/2015 - 18:15
A Ballad for Sophie Scholl
UNE BALLADE POUR SOPHIE SCHOLL
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/7/2015 - 17:41
Oh Beja, Terrível Beja
[1977]
Album "Os Malteses"
Rievocazione del servizio militare di leva che l'autore ha prestato nella cittadina di Beja.
Album "Os Malteses"
Rievocazione del servizio militare di leva che l'autore ha prestato nella cittadina di Beja.
Oh Beja, terrível Beja
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 14/7/2015 - 14:40
Le Cri du Front
Le Cri du Front
Canzone française – Le Cri du Front – Marco Valdo M.I. – 2015
Lucien l'âne, mon ami, il te souviendra que l'autre jour, j'avais traduit une chanson italienne, intitulée Natale 1914, que j'avais intitulée en français : Noël 1914. Elle racontait les épisodes de fraternisation qui avaient eu lieu sur le front à ce moment. Je voudrais te faire remarquer deux ou trois choses à ce propos. La première que c'est une chanson écrite par un Italien – Marco Chiavistrelli et que l'Italie n'était entrée en guerre qu'en 1915 et que de ce fait, il n'y a évidemment pas de troupes italiennes qui ont participé à ces embrassades. En fait, et c'est la seconde,de toute façon, c'étaient principalement des rencontres entre les troupes britanniques et allemandes dans ce qui est aujourd'hui le Nord-Pas-de-Calais. Ce sont des épisodes limités, autour du solstice d'hiver, à peine tolérés et qui... (continua)
Canzone française – Le Cri du Front – Marco Valdo M.I. – 2015
Lucien l'âne, mon ami, il te souviendra que l'autre jour, j'avais traduit une chanson italienne, intitulée Natale 1914, que j'avais intitulée en français : Noël 1914. Elle racontait les épisodes de fraternisation qui avaient eu lieu sur le front à ce moment. Je voudrais te faire remarquer deux ou trois choses à ce propos. La première que c'est une chanson écrite par un Italien – Marco Chiavistrelli et que l'Italie n'était entrée en guerre qu'en 1915 et que de ce fait, il n'y a évidemment pas de troupes italiennes qui ont participé à ces embrassades. En fait, et c'est la seconde,de toute façon, c'étaient principalement des rencontres entre les troupes britanniques et allemandes dans ce qui est aujourd'hui le Nord-Pas-de-Calais. Ce sont des épisodes limités, autour du solstice d'hiver, à peine tolérés et qui... (continua)
Soldats, votre conscience est nette,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/7/2015 - 21:12
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Rifiuto la guerra: intervista a Piero Purini
Antiwar Songs Blog
Migliaia e migliaia di uomini provarono ad evitare la guerra: chi cercando di resistere alla montante esaltazione patriottica e alla propaganda bellicista, chi cercando semplicemente di sfuggire al fronte attraverso la diserzione o la renitenza, chi ancora rifiutando di eseguire gli ordini ed ammutinandosi. E’ una storia poco conosciuta e nascosta, come nascosti dalla propaganda […]
Antiwar Songs Staff 2015-07-13 16:07:00
Flowers of Guatemala
The Flowers of Guatemala
In a nutshell, the CIA overthrew a democratically-elected government because it was restricting U.S. corporate interests (The United Fruit Company) there. That happened in the 1950s under Eisenhower. Since then, the CIA has supported and planted a succession of military dictators in power. Those dictators and the military machines they upheld have slaughtered a total of 110,000 Guatemalan peasants over the years. All documented by human rights groups, though not (surprise, surprise) by the U.S. press. [bery]
"Amanita is the name"
Amanita is a scientific name, the genus of the most poisonous mushrooms in the world.
I remember that one species of Amanita (A. muscaria) is used to induce hallucinations, tho these visions stem from the delirium induced by the severe illness ingesting these things cause.
Amanita (muscaria) is the name.
"The flowers cover everything"
According to Stipe, the flowers on graves of the dead killed by the government. [Ron Henry]
http://www.flim.com/remlafaq/lrp/fog.html
In a nutshell, the CIA overthrew a democratically-elected government because it was restricting U.S. corporate interests (The United Fruit Company) there. That happened in the 1950s under Eisenhower. Since then, the CIA has supported and planted a succession of military dictators in power. Those dictators and the military machines they upheld have slaughtered a total of 110,000 Guatemalan peasants over the years. All documented by human rights groups, though not (surprise, surprise) by the U.S. press. [bery]
"Amanita is the name"
Amanita is a scientific name, the genus of the most poisonous mushrooms in the world.
I remember that one species of Amanita (A. muscaria) is used to induce hallucinations, tho these visions stem from the delirium induced by the severe illness ingesting these things cause.
Amanita (muscaria) is the name.
"The flowers cover everything"
According to Stipe, the flowers on graves of the dead killed by the government. [Ron Henry]
http://www.flim.com/remlafaq/lrp/fog.html
dq82 13/7/2015 - 15:29
Uomo o Brigante
Male Bene 2009 - R. Usai
feat Fry Moneti - Violino (Modena City Ramblers)
feat Fry Moneti - Violino (Modena City Ramblers)
Sono qui seduto dentro un treno imbavagliato
(continua)
(continua)
inviata da dq82 13/7/2015 - 15:00
Disobbedisco
2015
Sentieri di libertà
Sentieri di libertà
Signor no non mi uniformo la mia voce fuori campo
(continua)
(continua)
inviata da dq82 13/7/2015 - 14:48
Percorsi:
Disertori
100 Anime
2015
Sentieri di libertà
Sentieri di libertà
100 Anime, in fuga da sud est
(continua)
(continua)
inviata da dq82 13/7/2015 - 14:46
Sentieri di libertà
2015
Sentieri di libertà
feat. Francesco Moneti (Modena City Ramblers)
«L’idea di unirci a Libera Comunità Terapeutica nasce durante una manifestazione di quattro giorni fatta di trekking e dibattiti sulla salute mentale insieme ai “guarenti” – racconta la band - Abbiamo registrato in quell’occasione il brano “Sentieri di libertà” (title track del cd) con un coro formato dai protagonisti di questo progetto. E’ stata per noi un’esperienza unica. Per noi è fondamentale che i nostri progetti e la nostra musica possano contribuire a sensibilizzare e dare voce a tematiche di cambiamento, di evoluzione culturale e sociale come questo meraviglioso “esperimento” sulle malattie mentali e sui suoi processi di guarigione. E’ stata una magia che solo la musica può regalare; abbiamo visto quel sentiero appartenerci perché il nostro percorso ha tracciato un’alternanza di sacrifici e soddisfazioni che oggi più che mai vogliamo condividere e dedicare a coloro che ci hanno aiutati a segnarlo».
Sentieri di libertà
feat. Francesco Moneti (Modena City Ramblers)
«L’idea di unirci a Libera Comunità Terapeutica nasce durante una manifestazione di quattro giorni fatta di trekking e dibattiti sulla salute mentale insieme ai “guarenti” – racconta la band - Abbiamo registrato in quell’occasione il brano “Sentieri di libertà” (title track del cd) con un coro formato dai protagonisti di questo progetto. E’ stata per noi un’esperienza unica. Per noi è fondamentale che i nostri progetti e la nostra musica possano contribuire a sensibilizzare e dare voce a tematiche di cambiamento, di evoluzione culturale e sociale come questo meraviglioso “esperimento” sulle malattie mentali e sui suoi processi di guarigione. E’ stata una magia che solo la musica può regalare; abbiamo visto quel sentiero appartenerci perché il nostro percorso ha tracciato un’alternanza di sacrifici e soddisfazioni che oggi più che mai vogliamo condividere e dedicare a coloro che ci hanno aiutati a segnarlo».
Non e' un sogno come altri
(continua)
(continua)
inviata da dq82 13/7/2015 - 14:41
Sud dei Sud
Chanson italienne – Sud dei Sud - Golaseca – 2015
SUD DES SUD
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/7/2015 - 19:37
Malaunità
La storia e' scritta dai vincitori. A noi popolo del Sud e' stato tolto l'avvenire..Siamo stati sacrificati sull'altare di un mito falso e cinico.. Nulla abbiamo a che spartire con coloro che hanno deoredato e messo a ferro e fuoco una terra bellissima e sfortunata. Viva le Due Sicilie.
Athos 12/7/2015 - 02:10
Algo inefable y trascendental
Algo trascendental, una guerra mundial;
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 11/7/2015 - 23:14
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Parole di Haven Gillespie (1888-1975), compositore e liricista considerato appartenente alla cerchia dei songwriters newyorchesi denominata “Tin Pan Alley”, dalla zona della città in cui quasi tutti loro vivevano, i più grandi creatori di musica popolare americana tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Musica di Beasley Smith (1901-1968) compositore originario del Tennessee.
Una bellissima canzone - credo che il vecchio GPT l’avrebbe riascoltata molto volentieri, e chissà che non l’ascolti proprio ora - che è uno standard pop tra i più famosi, celeberrima nell’esecuzione del crooner Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine (1913-2007), ma interpretata da innumerevoli artisti di calibro internazionale, da ultimo Bob Dylan nel suo ultimo album di cover intitolato “Shadows in the Night”.
Una canzone che fu sicuramente ispirata da uno dei temi costanti di molti blues... (continua)