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Farandole des pauv's P'tits fanfans morts

Farandole des pauv's P'tits fanfans morts
Poesia di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta che compose molte sue opere in lingua popolare (“bas langage”, “la langue de la crapule”). Jehan-Rictus fu vicino alle posizioni anarchiche per gran parte della sua vita ma alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra scivolò su posizioni militariste e monarchiche, deriva piuttosto comune all’epoca tra gli intellettuali.

Nella raccolta intitolata “..le Cœur populaire” (Poèmes, doléances, ballades, plaintes, complaintes, récits, chants de misère et d'amour. En Langue Populaire.) pubblicata nel 1914, integrata dall’autore nel 1920, in edizione definitiva nel 1949.

Versi posti in musica da Maurice-Pierre Barrier, in arte Ricet Barrier (1932-2011), cantante ed attore e cabarettista.

“Ce poème, toujours d'actualité puisqu'il évoque l'enfance maltraitée, la violence parentale et les assassinats d'enfants, a été... (continua)
Nous, on est les pauv’s tits fan-fans,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2015 - 20:52
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La canzone di Giovanni Passannante

La canzone di Giovanni Passannante
Dalla colonna sonora del film "Passannante".
Album "Passannante, 2011.

Su Giovanni Passanante vedi Ode al Passannante.

La trascrizione è stata fatta all'ascolto, chiedo scusa per le imprecisioni.
Mi chiamo Giovanni,
(continua)
inviata da Maria CRistina Costantini 13/6/2015 - 19:06

Le clairon

Le clairon
[1911]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 30 maggio al 6 giugno 1911), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel 2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria de “Le clairon”, canzone iperpatriottica con versi di Paul Déroulède, poeta e scrittore, boulangista, militante della destra ultranazionalista francese.

La canzone è introdotta da uno stralcio di un articolo pubblicato su L'Humanité a proposito della repressione di uino sciopero di braccianti agricoli nel dipartimento di Gard, in Linguadoca:

“Le capitaine Cayaba du 40e d'Infanterie, commande à son trompette d'artillerie de faire les sommations. Le soldat se met à pleurer et ne peut souffler... (continua)
Les tâcherons sont en grève,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2015 - 19:03
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Tutta colpa di Giuda

Tutta colpa di Giuda
2009
O.S.T. Tutta colpa di Giuda
Io lo confesso sono un bandito
(continua)
inviata da dq82 13/6/2015 - 09:45
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Canzone in prigione

Canzone in prigione
2009
"Tutta colpa di Giuda" O.S.T.

Tutta colpa di Giuda è una commedia con musica del 2009 scritta e diretta da Davide Ferrario.
Il film è interpretato da Kasia Smutniak e Fabio Troiano, con l'amichevole partecipazione di Luciana Littizzetto e numerosi musicisti della scena musicale torinese. Girato al carcere delle Vallette di Torino, il film vede la partecipazione di veri detenuti e personale del carcere, sezione VI, blocco A.
Nato in un rione
(continua)
inviata da dq82 13/6/2015 - 09:39
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Stefan Zweig

Stefan Zweig
2014
Earth Hotel


Il tuo ultimo album è concepito come un hotel. Una delle sue stanze è occupata da Stefan Zweig. Come mai?

Il perché è “Novella degli scacchi”, grande affresco del Novecento e dell’esplorazione dell’uomo verso se stesso e verso l’altro. In più, cosa che mi piace molto, Stefan Zweig incarna nella sua biografia il vero Novecento, ovvero un uomo che lascia il suo Paese per via delle leggi razziali e decide di farla finita insieme a sua moglie a quindicimila chilometri di distanza perché non riesce a tollerare una diversità così ampia rispetto alla sua radice. Praticamente, la stessa cosa che fa il suo carnefice, la stessa cosa che fa Hitler. Quindi, al di là del discorso prettamente letterario, di ciò che ho letto e di ciò che ho sentito specialmente in “Novella degli scacchi”, ma anche in alcuni brani di “Notte fantastica”, è proprio questo paradosso a colpirmi: nella mostruosità... (continua)
Inseguiti dai fulmini
(continua)
inviata da dq82 12/6/2015 - 20:59
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Per espassar l'ira e la dolor

1250 ca
in Manu Théron, Youssef Hbeisch,Grégory Dargent - Sirventés (Accords Croisés/Ducale, 2014)

Sirventese (autodesignazione ai vv. 3-4 e in tornada) dai toni fortemente anticlericali indirizzato contro i falsi chierici che nella città di Marsiglia generano forti tensioni con i laici. Tuttavia, come ben hanno evidenziato Contini, «Sept poésies», e Sergio Vatteroni, Falsa clercia. La poesia anticlericale dei trovatori, Alessandria 1999, pp. 83-85, i temi dell’invettiva scelti dal trovatore marsigliese non si discostano dai luoghi comuni della letteratura anticlericale. La strofe iniziale, infatti, si apre con l’immagine abusatissima dei chierici che predicano bene e razzolano male. – Secondo Contini, «Sept poésies», p. 22, il pus privat Proensal è Barral de Baux: Selon (Seillons), infatti, era un feudo della famiglia de Baux, i cui rapporti con Bertran Carbonel sono ampiamente attestati... (continua)
Per espassar l’ira e la dolor
(continua)
inviata da dq82 12/6/2015 - 18:16
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Il demonio

Il demonio
2012
Leandra

una sorta di giudizio universale moderno.
Il demonio dall’inferno
(continua)
inviata da dq82 12/6/2015 - 17:39
Percorsi: Il Diavolo

Berceuse du « dormant »

Berceuse du « dormant »
[1911]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 15 al 21 febbraio 1911), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria di “Le p'tit quinquin”, canzone in ch’ti (la lingua parlata nell'estremo nord della Francia, nel Nord-Pas-de-Calais e in Piccardia, nonché nell'ovest del Belgio francofono) scritta nel 1853 dal poeta Alexandre Desrousseaux.

Il testo della canzone è introdotto come segue:

“Dans toute la région du Nord, les mamans pauvres ont l'habitude de confier leurs bébés à une soigneuse. Puis elles s'en vont gagner leur vie à la fabrique, à l'usine, dans les tissages.
La soigneuse a beaucoup d'enfants à garder.... (continua)
Voyant pour l'usin' partir sa mère,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2015 - 11:18

Au 22e

Au 22e
[1911]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dall’8 al 14 febbraio 1911), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria di “Auprès de ma blonde” (altrimenti nota come “Le Prisonnier de Hollande”), una marcia militare settecentesca molto popolare in Francia.

Il testo della canzone è introdotto come segue:

“La 2e Batterie du 22e Régiment d'Artillerie, casernée au quartier Noailles, a refusé de monter à cheval en disant que la nourriture était insuffisante et que l’« ordinaire » faisait des économies exagérées au préjudice des hommes.”


La cronaca – tratta dal quotidiano parigino “L'Intransigeant” (boulangista,... (continua)
Quand j'étais chez mon père
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2015 - 09:56

Noël

Noël
[1910]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 21 al 27 dicembre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria di “Le Noël des Gueux” (canzone su testo di Jean Richepin e musica di Georges Fragerolle, 1904).

“Natale ! I lavoratori non fanno più affidamento sul Salvatore disceso dai cieli; Natale ! Il popolo esasperato, stanco di soffrire e di aspettare, sogna di liberarsi da solo.”
Noël ! Noël ! Voici la nuit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2015 - 09:18
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War Orphans

War Orphans
(1967)
Suonata da Coleman con Charlie Haden (non so se sia stata inserita in un LP) e poi incisa da Charlie Haden con la Liberation Music Orchestra nello storico album di debutto del 1969

Perry Robinson — clarinet
Gato Barbieri — tenor saxophone, clarinet
Dewey Redman — alto saxophone, tenor saxophone
Don Cherry — cornet, flute, Indian wood & bamboo flutes
Michael Mantler — trumpet
Roswell Rudd — trombone
Bob Northern — French horn, hand wood blocks, crow call, bells, military whistle
Howard Johnson — tuba
Sam Brown — guitar, Tanganyikan guitar, thumb piano
Carla Bley — piano, tambourine
Charlie Haden — bass
Paul Motian — drums, percussion



On Ornette Coleman's "War Orphans" from the Liberation Music Orchestra's debut recording, Haden and pianist/arranger/co-conductor Carla Bley engage in an extended conversation with delicate, guarded grace. The remaining players creep... (continua)
(strum)
inviata da CCG Staff 11/6/2015 - 23:25

Les loups

Les loups
[1910]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 30 novembre al 6 dicembre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria de Les gueux di Pierre-Jean de Béranger (1812), già utilizzata da Jean-Baptiste Clément nel 1884.

La canzone è introdotta da questa citazione:

«La classe bourgeoise nous traquant comme des fauves va nous obliger à nous défendre comme des loups. »

Si tratta probabilmente della dichiarazione di un familiare di Jules Durand (1880-1926), un sindacalista anarchico che nel settembre del 1910 fu arrestato, insieme ai due fratelli Boyer, con l’accusa di aver ucciso tal Louis Dongé nel corso... (continua)
Parce qu'on n'veut plus être
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 16:26

Nâzım Hikmet: L’Espagne

Nâzım Hikmet: L’Espagne
Nâzım Hikmet

Scritta a Mosca, in turco, nel maggio 1962, alla notizia degli scioperi nelle Asturie.
Pubblicata in francese su Les temps modernes, agosto-settembre 1963, pochi mesi dopo la morte del poeta.
Non avendo in mano il testo originale, trascrivo almeno la versione francese di Abidine (Abidin Dino, 1913-1993), da: Nazim Hikmet, Anthologie poétique, préface de Philippe Soupault, Paris, Les éditeurs français réunis, 1964, pag. 291.
Parmi nous, certains atteignent la soixantaine;
(continua)
inviata da Leonardo Licheri 11/6/2015 - 16:25

Il avait un tire-bouchon !

Il avait un tire-bouchon !
[1910]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 2 all’8 novembre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria de “La jambe en bois”, canzone comica di quegli anni.

La canzone è introdotta da questa citazione che sembra ripresa dalla cronache dell’epoca:

“On a traduit en correctionnelle à Paris, un homme, sous l'inculpation de port d'arme prohibée — on l'avait trouvé porteur d'un tire-bouchon.”

Pare quindi trattarsi di un episodio realmente accaduto, quello di un pericoloso “sabotatore incallito” tratto in arresto – forse proprio per un episodio di sabotaggio avvenuto durante lo sciopero dei lavoratori... (continua)
D'puis quéqu's jours la Police
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 15:02

La Carmagnole des cheminots

La Carmagnole des cheminots
[1910]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 5 all’11 ottobre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Presuntamente sull’aria de La Carmagnole, canzone rivoluzionaria del 1792.

Gli “cheminots” sono i lavoratori dei “chemins de fer”, tutte le varie figure professionali inpiegate nelle ferrovie.

All’inizio del secolo scorso in Francia il fatturato delle ferrovie aumentava considerevolmente di anno in anno, e parimenti i profitti delle compagnie concessionarie (per esempio quella dei banchieri Rothschild). Non altrettanto aumentavano i salari dei lavoratori delle ferrovie, che oltretutto erano inquadrati quasi... (continua)
Dans toute la société
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 13:58

Chanson pour la classe

Chanson pour la classe
[1910]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 5 all’11 ottobre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria de “La terre” di Jules Jouy

Povero coscritto di vent’anni, dì pure addio ai tuoi amori, d’ora innanzi saranno cazzi amari, amarissimi se non righerai dritto e finirai nei battaglioni di disciplina nelle colonie d’Africa! Docile pecora all’ombra della bandiera, ti potrà anche capitare di essere mandato a sparare sui tuoi stessi familiari in sciopero, come è successo tante volte, per esempio a Draveil e Villeneuve-Saint-Georges… Povero coscritto di vent’anni, “c'est ça l’Armée!”

Nella penultima strofa... (continua)
Petits conscrits de vingt ans,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 12:16

Printemps

Printemps
[1910-11]
Versi di Gaston Couté, da “Almanach de La Guerre Sociale, 1910-1911”, in appendice al quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel ‎‎2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Le printemps va bientôt naître. Les hirondelles
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 10:41

Les petits scouts

Les petits scouts
[2006]
Parole e musica di Matthieu Côte, bravo musicista e cantautore francese, scomparso prematuramente all’inizio della sua promettente carriera solista.
Nel suo unico album eponimo.

Gli allegri piccoli scout di Matthieu Côte mi ricordano troppo i ragazzini della Hitlerjugend...

... o i giovani sadici, aspiranti nazisti de “Il nastro bianco” di Haneke...

... o ancora alcuni dei sopravvissuti ne “Il signore delle mosche” di Brook...
Le jour se lève sur les champs, un bon gros soleil d’août,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 00:11
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Higgs Boson Blues

Higgs Boson Blues
Nie pamiętam, nic a nic
(continua)
inviata da Krzysiek 6/6/2015 - 04:08
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A Singer Must Die

A Singer Must Die
ŚMIERĆ POECIE
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/6/2015 - 01:40
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Ο]ἰ μεν ἰππήων στρότον [Ode ad Anattoria / Frammento 16 V. - Ode to Anactoria / Fragment 16 V.]

Ο]ἰ μεν ἰππήων στρότον [Ode ad Anattoria / Frammento 16 V. - Ode to Anactoria / Fragment 16 V.]
d'après la version italienne de Gian Piero Testa de la version en grec moderne d' Odysseas Elytis d'une chanson grecque - Ο]ἰ μὲν ἰππήων στρότον (Ode ad Anattoria /Frammento 16 V.) – s.d.

Célèbre chanson de la poétesse de Mytilène Σαπφώ, de Sappho de Lesbos, qui vécut entre de VII et VIᵉ siècle (avant Zéro).
Que dire ? Qu'ajouter ? Dans une époque où dominait la musculature guerrière des mâles, Sappho avait osé en affirmer la vacuité, la bêtise, l'inutilité, l'absurdité face à l'Amour, qui est le seul à pouvoir donner un sens aux actions des hommes, à leurs vies.
Même cette grande « truie » d'Hélène, exemple commun d'adultère et de déshonneur familial et de cause de tous les maux, guerre comprise, est par Sappho non seulement réhabilitée comme victime innocente d'Aphrodite (alias Vénus, alias Cypris), mais montrée comme responsable de son choix, comme femme courageuse parce que libre dans... (continua)
ODE À ANATTORIA – UNE COLONNE DE CAVALIERS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/6/2015 - 22:22
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
La versione di Gianfranco rimanda senza dubbio al dialetto ligure...l'ultima parola che ha abbreviato e' un termine volgare ma corrente per indicare un rimedio popolare e consigliato in tutti i casi, che veniva praticato da professioniste "licenziate" dalla Legge Merlin.
Luisa 5/6/2015 - 17:46
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The Rolling Stones: (I Can't Get No) Satisfaction

The Rolling Stones: (I Can't Get No) Satisfaction
Il testo della cover di Otis Redding

La celebre cover di Otis Redding (che restituiva alla canzone l'arrangiamento soul/blues inizialmente ideato da Keith Richards, che poi si convinse a registrare una versione più dura ed elettrica) ha un testo diverso dall'originale. Il chitarrista Steve Cropper che accompagnava Redding in studio racconta: "se ascolti l'incisione originale degli Stones fai fatica a capire le parole, allora ho preso un foglio e ho provato a trascrivere il testo per come lo capivo. L'ho dato a Otis, appena prima dell'incisione, lui l'ha gettato per terra e ha improvvisato il suo testo... ecco tutto".
SATISFACTION
(continua)
4/6/2015 - 23:51
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A Singer Must Die

A Singer Must Die
UN CANTANTE DEVE MORIRE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2015 - 16:16
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Knockin' on Joe

Knockin' on Joe
AUTOMUTILAZIONE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2015 - 15:29
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Respect

Respect
The importance of the song for the civil rights movement was summed up by activist Ben Chavis, who worked with Martin Luther King as a youth coordinator:

We always sang songs about things we didn’t have. We said, ‘We shall overcome.’ We hadn’t overcome, but we sang ‘We shall overcome‘. And when Aretha came out with ‘Respect,’ we weren’t getting any respect. Black folks were being disrespected, being beat down, killed trying to get the right to vote. It was like she was fulfilling not only an urgency of the movement of that time, but she made known through her song that we were going to get respect. And then in July of ’67, we have the rebellion in Detroit. Many people also thought ‘Dancing in the Streets’ or ‘Heat Wave’ was a call to action. And those are all great songs. But ‘Respect’ had a different tenor to it that really kind of made you pay attention, and it still does.


Songs of Freedom - The Selma Playlist
3/6/2015 - 23:58
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Clandestino

Clandestino
Version occitana / Versión al occitano / Occitan version / Version occitane / Okitaniankielinen versio:
Jean Bonnefont / Joan Bonafon(t)

Jean Bonnefont (o Joan Bonafon(t) in grafia occitana) è un musicista del gruppo Peiraguda. La versione occitana è cantabile; si tratta a rigore di una versione bilingue, perché contiene parte del testo originale spagnolo.

Clandestin
(continua)
inviata da dq82 3/6/2015 - 15:02
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Clandestino

tzynn (L. Trans.)


Nota. Il traduttore svedese ha qui reso Mano Negra ilegal con Illegal svart arbetskraft, vale a dire “forza lavoro illegale al nero”.
Hemlig
(continua)
inviata da dq82 3/6/2015 - 14:53
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Clandestino

Cristian Pirnog (L. Trans.)


Nota. Il testo originale della traduzione (e delle note) è redatto -come purtroppo oramai di consueto in Rete e altrove- senza nessun segno diacritico. Qui li abbiamo ripristinati tutti secondo la corretta ortografia della lingua romena. Abbiamo sciolto in una nota anche un'indicazione nel corpo della traduzione.
Clandestin [1]
(continua)
inviata da dq82 3/6/2015 - 14:52
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Clandestino

Ελληνική μετάφραση / Versión al griego / Versione greca / Greek version / Version en grec / Kreikankielinen versio:
Sisyphos Genikos [Σίσυφος Γενικός] – Peny Deligianni [Πένυ Δεληγιάννη]



Διασκευή στα ελληνικά, βασισμένη στο Clandestino του Manu Chao.
Ελληνικοί στίχοι, κάμερα: Σίσυφος Γενικός
Φωνή: Πένυ Δεληγιάννη
Κιθάρα: Ευθύμης Νικοζήσης
«Μετανάστες»: Osama Giasin, Μπάμπης Ραπτάκης

Remake in Greek based on Manu Chao's song Clandestino.
Greek lyrics, filming: Sisyphus Genikos
Singer: Peny D[eliyannis]
Guitar: Efthimis Nikozisis
«Immigrants»: Osama Giasin, Babis Raptakis
Translation (in English): Galatios Siganos
Μετανάστης [1]
(continua)
inviata da dq82 3/6/2015 - 14:39
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Deutschland

Deutschland
Chanson allemande – Deutschland – Bertolt Brecht – 1933

Texte de Bertolt Brecht tiré de “Svendborger Gedichte”, recueil de poèmes écrit durant la première phase de son exil au Danemark – 1933-1938.
Musique de Hanns Eisler, tiré de ‎‎“Deutsche ‎Symphonie op. 50 (1936-1958)”.‎
ALLEMAGNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/6/2015 - 22:43
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Clandestino

Clandestino
Versione bilingue inglese e spagnola / Versión bilingüe inglés-española / Bilingual version in English and Spanish / Version bilingue anglaise-espagnole / Kaksikielinen, englannin- ja espanjankielinen versio:
Stony McSorrow



La versione è formata da una prima parte in inglese (ottima) e da un'ultima tratta dall'originale spagnolo di Manu Chao. Una costante di un po' tutte le versioni di Clandestino è l'adattamento o modifica del ritornello, con inserimenti di nuovi clandestini; ed anche “mi vida” (sempre in spagnolo). Nulla si sa di “Stony McSorrow”, l'autore della versione: si tratta di un appellativo testimoniato solo da questa versione e dal relativo video YouTube (del 2015). [RV]
Clandestino
(continua)
inviata da dq82 2/6/2015 - 21:22
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Yo vi la sangre de un niño brotar

Yo vi la sangre de un niño brotar
I'VE SEEN THE BLOOD OF A CHILD SPROUTING
(continua)
inviata da Alice Bellesi 2/6/2015 - 21:06
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Tengo

Tengo
I HAVE
(continua)
inviata da Alice Bellesi 2/6/2015 - 18:12
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Clandestino

Clandestino
Versión integral italiana / Versione integrale italiana / Italian full version / Version intégrale en italien / Italiankielinen versio:
NoBraino [2015]



La cover italiana dei NoBraino (band originaria di Riccione formatasi già nel 1996) è del 2015; sfruttando il medesimo artificio grafico del proprio nome, si intitolata ClandestiNo. Nel medesimo 2015, la band viene invitata al concerto del 1° maggio da tenersi a Taranto, ma inciampa -come tanti- nei “social media” (si veda qui. Il chitarrista Néstor Fabbri pubblica infatti un “commento cinico e sarcastico” su Facebook (che compare a nome del leader del gruppo, Lorenzo Kruger, che non c'entra però niente) dopo una recente strage nel canale di Sicilia (700 migranti morti): neanche il peggior leghista avrebbe saputo fare di peggio. Questo vale alla band l'esclusione immediata dal concerto del 1° maggio, sancita da Roy Paci; e non valgono... (continua)
ClandestiNo
(continua)
inviata da Luca 'The River' + DQ82 2/6/2015 - 15:08
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Nelson Mandela, Sus Dos Amores

Nelson Mandela, Sus Dos Amores
NELSON MANDELA, I SUOI DUE AMORI
(continua)
inviata da Alice Bellesi 2/6/2015 - 13:13
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Clandestino

Clandestino
La versione dei Modena City Ramblers feat. La Pegatina
Version by Modena City Ramblers feat.La Pegatina
Version de Modena City Ramblers feat.La Pegatina
Modena City Ramblersin versio La Pegatinan kanssa

Album / Albumi: Tracce Clandestine [2015]



Per la versione interpretata dai MCR assieme a La Pegatina nel 2015 non è necessaria un'ulteriore traduzione: si tratta della versione originale di Manu Chao ripetuta per tre volte, seppure con alcuni “interventi” che estendono la clandestinità ad altri popoli, compreso quello italiano (forse per ricordare, opportunamente, quanto spesso siamo stati clandestini anche noialtri nella storia dell'emigrazione). Sicuramente, nel testo “ciscobellottizzato”, per quanto sopra e per altri motivi sono state prese alcune perdonabili libertà, come scrivere Philipino per “Filipino”, oppure “italianizzando” (Tunisino, Albanese; in sp. propriamente Tunecino, Albanés). Senz'altro dovuta a motivi ritmici la sgrammaticatura di ¡Todos somos ilegal!; va bene così. [RV]
Clandestino
(continua)
inviata da dq82 1/6/2015 - 21:34
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Kriegslied eines Kindes

Kriegslied eines Kindes
Chanson allemande - Kriegslied eines Kindes – Walter Benjamin – 1925-27
Musique et interprète : Hanns Eisler

Triple disque “Hanns Eisler”, édité en 1971 par l'éditeur discographique Wergo.
“Zeitungsausschnitte”, « Extraits de journaux », est un cycle de chansons constituées de parodies de nouvelles parues dans les journaux, revues et aux médias allemands de l'époque.

Un enfant est témoin de l'appel sous les drapeaux de sa mère (« O Deutschland, bleiche Mutter ! » écrira Bertolt Brecht quelques années plus tard) de son départ pour les tranchées de la Grande Guerre et de son retour dans un hôpital de campagne où l'attend un lit à baldaquin, qui n'est autre chose qu'un cercueil (troulalatroulala)...

Dis, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui viens de faire cette version française, comment comprends-tu cette drôle d'histoire d'une mère qui s'en va se battre dans les tranchées ? Il me semble à... (continua)
CHANSON DE GUERRE D'UN ENFANT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/6/2015 - 16:54
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Perché non ci vai tu

Perché non ci vai tu
RENZISTAN

Il presidente del Consiglio ha reso onore ai caduti: "Possa il loro sangue servire ed aiutare anche qui in Afghanistan nuove generazioni a conoscere bellezza libertà e pace".


Ma perché non ci vai tu?? e non solo per un giorno....
CCG Staff 1/6/2015 - 15:47




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