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Prima del 2015-5-29

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Menschenjäger

Menschenjäger
[1972]
Scritta da Rio Reiser, nome d’arte di Ralph Möbius, e Ralph Steitz.
Nell’LP intitolato “Keine Macht für Niemand
Sie würden uns gern im Knast begraben
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2015 - 13:30
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Sklavenhändler

Sklavenhändler
[1971]
Parole e musica di Ralph Möbius (vero nome di Rio Reiser, leader della band, morto a soli 46 anni nel 1996)
Nel disco d’esordio di questa rock band tedesca, “Warum geht es mir so dreckig?”
Zwo, Drei, Vier
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2015 - 11:46
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Mein Name ist Mensch

Mein Name ist Mensch
[1971]
Parole e musica di Ralph Möbius (vero nome di Rio Reiser, leader della band, morto a soli 46 anni nel 1996)

Nel disco d’esordio di questa rock band tedesca, “Warum geht es mir so dreckig?”

Ehi, non vorrei dire una minkiata (io non parlo il tedesco, scusami, pardon) ma questo è proprio il manifesto contro la “Guerra dei 10.000 anni che i ricchi fanno ai poveri”!
Marco Valdooo, pensaci tuuu!!!
Ich habe viele Väter.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2015 - 11:36
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The Factory Girl

anonimo
The Factory Girl
[XIX° sec.]
Una ballata risalente all’ultima fase della cosiddetta “Prima rivoluzione industriale”
Le radici del brano sono comunque ancora più antiche e affondano nell’Irlanda del 600.
“The Factory Girl” è stata incisa da molti artisti a partire dagli anni 50 del secolo scorso: Sarah Makem, The Critics Group, The Bothy Band, Frankie Armstrong, Louis Killen, Margaret Barry e molti altri.

Classico tema d’amore non corrisposto in cui il nobile s’invaghisce della bella operaia (o, nelle varianti, della pastorella, della mugnaia, della lattaia…) e questa lo manda, con grazia, a cagare. Infatti la bella popolana lo sa che il riccastro o se la vuole spassare oppure, se anche di vero amor si trattasse (ma c’è da dubitarne comunque), non c’è possibilità di quagliare tra un “noble rich man” e una “hard working factory girl”… Quella di Cenerentola è solo una fiaba, nella realtà ognuno deve sapere... (continua)
As I went a-walking one fine summer's morning
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2015 - 10:39
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Poteri forti

Poteri forti
Poteri Forti
Mr Phil ft. Masito, Danno, Primo, Il Turco
Masito 
(continua)
inviata da dq82 28/5/2015 - 10:11
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Lotta al potere

feat. Giudafellas

Dall'album "Poteri Forti"
Febbraio 2013
Non vedi come cazzo gira? Brutto stronzo parlo chiaro, la tua faccia esplode, succhia il trip, damme il mic, scambia le tue banconote, vivo ai bordi, professo l'anarchia pe tutti i giorni, tutti i giorni, pensando bene a che fare dei sogni, vita a rate tutta merda pronta Ghighen, quella che iniettate è doppia merda che inibisce le troppe ferite, studiata già dal terzo regno (terzo Reich) pe abbattere vite, per il controllo globale, senti sto schiavo che ride, sto fuori, no microcippato stronzo, non c'è domicilio pe sta merda che distrugge il mondo, capovolgo la mia vita fino a quando percepisci il rischio, so' una falla nel sistema senza il visto come l'anticristo, occhio o piramide, Obama Skull e Bones brama, N doppia W, O, (New World Order) controllo ma oscura la trama, sento l'istinto ch... (continua)
inviata da dq82 28/5/2015 - 09:41

Rights of Woman

anonimo
Rights of Woman
[1792]
Versi di anonima autrice che sul settimanale Philadelphia Minerva, il giornale su cui la poesia fu pubblicata nel 1795, si firmava “A Lady”
Sull’aria di “God Save The King”
Il testo fu ispirato al volume “A Vindication of the Rights of Woman” di Mary Wollstonecroft (1759-1797), scrittrice, filosofa e femminista britannica che fu anche testimone della Rivoluzione francese.

Sulla figura di Mary Wollstonecroft si legga “Mary Wollstonecraft, Tempo di rivoluzioni. Sui diritti degli uomini e delle donne”, raccolta a cura di Claudia Baldoli e Giannarosa Vivian, Edizioni Spartaco 2004. Su A-Rivista Anarchica se ne può leggere un estratto, “Estranea ai suoi tempi”, un profilo della Wollstonecroft fatto da Emma Goldman.
God save each female's right,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2015 - 09:23

1.3.1.2. (A Carlo)

1.3.1.2. (A Carlo)
2012
dall'album "Babylondon"
feat. Radio Riot
Piazza Alimonda trema, Piazza Alimonda,
(continua)
inviata da dq82 28/5/2015 - 09:19
Percorsi: Genova - G8
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Ci sono giorni (Genova 2001)

Ci sono giorni (Genova 2001)
Dall'album "ORA"
Anno 2005
Ci sono giorni
(continua)
inviata da dq82 28/5/2015 - 09:10
Percorsi: Genova - G8
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Europa

Europa
2012
Ballast der Republik

Canzone del gruppo tedesco Die Toten Hosen, che parla della difficile traversata dei migranti nel mediterraneo per raggiungere l'europa e della morte che molti di loro trovano in fondo al mare.
Unten im Hafen setzten sie die Segel
(continua)
inviata da leoskini 27/5/2015 - 17:38
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Pablo Neruda: La lámpara marina

Pablo Neruda: La lámpara marina
La lámpara marina (La lampada marina) dà il titolo a un gruppo di cinque poesie dedicate al Portogallo, soffocato dalla dittatura di Salazar. Costituisce il libro XV del volume nerudiano Las uvas y el viento (Santiago de Chile, Nascimento, 1954).
Trascrivo dalle Obras completas di Pablo Neruda, 4a ed. aumentada, Buenos Aires, Losada, 1973, vol. I, pagg. 871-876.
I
(continua)
inviata da Leonardo Licheri 27/5/2015 - 15:35
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Kèlè

Kèlè
[2011]
Parole e musica di Fatoumata Diawara (1982-), cantautrice, compositrice ed attrice maliana che vive tra Bamako e Parigi.
Nel suo album d’esordio, “Fatou”

Io AMO questa donna!

“Je demande aux chefs d’État africains de cesser de faire la guerre. Je demande aux dirigeants du monde entier de cesser de faire la guerre. Elle n'a profité qu'aux dirigeants et à leurs clans. Tout ce sang qui coule et tous ces innocents qui meurent pour rien !” - Fatoumata Diawara
Ni n’ye n’miri ne bè kasila
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/5/2015 - 14:02
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Por la libertad

Por la libertad
(2009)

Album: "La tierra está sorda"

I morti e gli assassinati nel carcere franchista di San Cristóbal in Navarra venivano sepolti con una bottiglia tra le gambe. Dentro, un foglio riportava il nome e la condanna. Questo pezzo di terra è conosciuto come "il cimitero delle bottiglie".
La tarde huele a ganas de llover y el corazón late
(continua)
26/5/2015 - 20:46

Józef Wittlin: Grzebanie wroga

Józef Wittlin: Grzebanie wroga
[1920]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni)
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritte nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1920). Il titolo si potrebbe tradurre come "La sepoltura di un nemico".
Edizione della casa editrice Wydawnictwa J. Mortkowicz,
Warszawa 1929.
Segnali di memoria

Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia


GRZEBANIE WROGA
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 26/5/2015 - 19:05
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ダッ!ダッ!脱・原発の歌

ダッ!ダッ!脱・原発の歌
Da~tsu! Da~tsu! Datsu genpatsu no uta
[2011]
Autore: Seifuku Kojo Iinkai (SKI, School Uniform Improvement Committee) o una delle sue componenti.
Sul lato B di questo singolo si trova 原発さえなければ / Genpatsu sae nakereba
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Ancora una canzone dal Giappone “post-post-atomico”, intendo dire quello del dopo Hiroshima-dopo Fukushima…
ダッ!ダッ!脱・原発 ダッ!ダッ!脱・原発
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 14:49
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Jeanne

Jeanne
[1962]
Paroles et musique de Georges Brassens
Parole e musica di Georges Brassens
Lyrics and music by Georges Brassens
Album: Les trompettes de la rénommée

"La deuxième partie très bouleversante de la Chanson pour l'auvergnat. À mon avis, la meilleure chanson de l'histoire de l'humanité sans aucun doute." [Carles Viadel]
Chez Jeanne, la Jeanne,
(continua)
inviata da Carles Viadel 26/5/2015 - 13:18

Nanking! Nanking!

Nanking! Nanking!
[2000]
Concerto per pipa (琵琶, liuto cinese a quattro corde) ed orchestra opera del compositore sino-americano Bright Sheng / 盛宗亮 (1955-)

Una composizione dedicata al massacro di Nanchino, antica capitale della Repubblica cinese, avvenuto tra il dicembre del 1937 ed il febbraio 1938 durante l’occupazione giapponese. A città espugnata, l’esercito imperiale nipponico si abbandonò ad ogni sorta di atrocità: stupri, saccheggi, incendi, esecuzioni di massa di prigionieri di guerra e civili. Le stime dei morti vanno da 50.000 fino a 300.000: quelle più caute sono degli storici giapponesi, quello più alto (oltre 300.000 morti) è il calcolo accolto dal governo cinese. Gli storici non di parte ritengono comunemente che nella città e nel distretto di Nanchino gli occupanti giapponesi causarono in poche settimane non meno di 200.000 morti.

“The work is jointly commissioned by Norddeutscher Rundfunk... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 12:11
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一握り人の罪

一握り人の罪
[2014]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Ōyama Taiki /大山泰輝
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
昔、海辺の小さな寂れかけてた村に
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 10:11

F.A.P.P. フクシマ・アトミック・パワー・プラント [Fukushima Atomic Power Plants]

F.A.P.P. フクシマ・アトミック・パワー・プラント [Fukushima Atomic Power Plants]
[2012]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Shibayama Kazuhiko /柴山和彦
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
太陽と放射線、冷たいね
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 09:52
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今こそ流れを変える時 (Now's the Time to Change)

今こそ流れを変える時 (Now's the Time to Change)
[2013]
Nell’album intitolato “Imakoso” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
今逃げるのかよ どこへ行くのか
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 08:38
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Crv

Crv
[1994]
Testo / Lyircs / Tekst: Milan Mladenović
Musica / Music / Muzika: Milan Mladenović - Mitar Subotić "Suba"
Album: Angel's Breath



"Ovaj album predstavlja nastavak mog rada u borbi protiv primitivizma u današnjoj kulturi, koji je uzeo maha uglavnom zbog nemilosrdnih političkih igara moći, koje su prouzrokovale sveopšte udaljavanje od spiritualnog."

"This album represents a continuation of my work in fighting against primitivism in today's culture, which had taken its toll mostly due to the ruthless political power games, causing an overall departure from the spiritual"

“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” - Milan Mladenović.

La storia degli Angel's Breath... (continua)
Vi slepi, vi gluvi, vi sebični ljudi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2015 - 15:54
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傷痍軍人の歌 (Did The War Really End?)

傷痍軍人の歌 (Did The War Really End?)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Una canzone dedicata ad alcuni “effetti collaterali” della guerra, ai reduci mutilati ed invalidi e alle cosiddette “donne di conforto” (ianfu / 慰安婦), decine, forse centinaia, di migliaia di giovani cinesi e coreane (ma anche da Filippine, Burma, Tailandia, Vietnam, Malesia, Taiwan, Indonesia e Timor Est) che prima e durante la Seconda guerra mondiale vennero ridotte a schiave sessuali ad uso dell’esercito imperiale giapponese.

Nel ritornello del brano l’autore fa anche riferimento al “Matsushiro Daihon'ei Ato”, il quartier generale imperiale sotterraneo di Matsushiro, vicino a Nagano, un sistema di rifugi scavato nella montagna e destinato alla protezione dell’Imperatore e dei vertici dell’esercito. La sua costruzione iniziò tardivamente,... (continua)
子供のころのお祭りだった
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 15:43

Il respiro dell’Angelo e il Verme

Antiwar Songs Blog
Il respiro dell’Angelo e il Verme
“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” – Milan Mladenović La storia degli Angel’s Breath è tragica come tragico è il periodo del […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-25 15:41:00

Hiroshima (Never Again)

Hiroshima (Never Again)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs


Hiroshima, Hiroshima
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 14:43
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1985

1985
[1985]
Scritta da 甲本ヒロト / Hiroto Kōmoto.
Il primo singolo della punk rock band giapponese costituitasi proprio quell’anno.
Brano registrato dal vivo, durante un concerto alla fine del 1985, e mai incluso in alcun LP.
Una riflessione sull’olocausto nucleare a 40 anni da Hiroshima e Nagasaki.
1985 国籍不明の
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 13:53
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Which Side

Which Side
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”

La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’avidità delle corporations, i piani di salvataggio delle banche (autrici dei dissesti globali) mentre la gente muore di fame, la politica al soldo di ricchi e potenti, la distruzione progressiva del pianeta… E tu, Da che parte stai?
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. I due scampati che attraversano le macerie tenendosi per mano descrivono il messaggio di fondo di questo ultimo lavoro del vecchio Browne: tutta la morte, il deserto, la distruzione che ci circondano rendono l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
You might be a young man with the mountain in his step
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 13:11
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Muros y puertas

Muros y puertas
[2000]
Parole e musica di Carlos Varela, cantautore cubano
Nell’album intitolato “Nubes”
Desde que existe el Mundo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 12:52
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Un pregiudizio

Un pregiudizio
2015

Ventruto, dopo il featuring con i Modena City Ramblers giunge ad un’altra preziosa collaborazione: il nuovo brano “Un pregiudizio” vede infatti la partecipazione straordinaria dei Gang, storica band combat folk recentemente tornata sulla scena con un nuovo album di inediti.

Un pregiudizio è una canzone che presenta una melodia molto coinvolgente tinta da forti venature rock folk, un'accusa in musica alle barriere sociali innalzate verso chi presenta qualsiasi tipo di diversità, sia essa di natura fisica, psichica, etnica, o sessuale).

«Conosco bene il problema del pregiudizio - afferma il cantautore - spesso causa di discriminazione ed isolamento e di un conseguente stato di stress. Occorre sempre evitare giudizi a priori o disfattisti soprattutto se non si ha avuto modo di conoscere a fondo le persone in questione. Si tratta di una delle principali battaglie sociali».

L’intervento... (continua)
Cammina d'un passo distratto
(continua)
inviata da dq82 25/5/2015 - 12:11
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If I Could Be Anywhere

If I Could Be Anywhere
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”

La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’Impero statunitense (solo l’ultimo in ordine di tempo), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. Ed il terremoto è visto da Browne come un segno funesto dell’insofferenza del nostro Pianeta per tutte le offese che, imperterriti, continuiamo ad infliggergli…
Sliding on the shimmering surface between two worlds
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 11:44
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Ulrike

Ulrike
[1990]
Slap!

Ulrike Meinhof was Red Army Faction founder and left wing author; Contains a sample from the song "Can't Help Falling in Love With You" performed by Elvis
You sometimes wonder and you sometimes wonder
(continua)
inviata da dq82 25/5/2015 - 11:40
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The Long Way Around

The Long Way Around
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”

La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista (il Project for the New American Century), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010.
I don't know what to say about these days
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 11:34
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Incubo numero zero

Incubo numero zero
[1977]
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le Strade dai Sogni

Canzone dedicata a Ulrike Meinhof

Nella canzone Incubo numero zero, Lolli enunciò con le seguenti parole il convincimento che fosse ormai svanita la prospettiva di trasformare la società italiana: «Disoccupate le strade dai sogni, / ed arruolatevi nella polizia, / ci sarà bisogno di partecipare / ed è questo il modo / al nostro progetto di democrazia».

9 maggio 1976, il corpo di Ulrike Meinhof viene trovato senza vita, appeso alla finestra della sua cella nel braccio speciale del carcere di Stoccarda Stammheimer. Le perizie legali, sempre molto lacunose ed incomplete, si orientano tutte verso l’ipotesi del suicidio della militante rivoluzionaria. Ma ci sono elementi che non convincono; gli altri detenuti non credono alla versione ufficiale in cui poliziotti e medici legali si contraddicono senza pudore. E... (continua)
Il giorno di solito comincia sporco
(continua)
inviata da dq82 25/5/2015 - 11:33
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Information Wars

Information Wars
[1996]
Scritta da Jackson Browne, Jeffrey Cohen, Mark Goldenberg, Kevin McCormick, Scott Thurston e Jeff Young.
Nell’album di Jackson Browne intitolato “Looking East”
Give us twenty minutes and we'll give you the world
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 10:41

Gesang der Reiskahnschlepper

Gesang der Reiskahnschlepper
[1930]
Ein Song von Bert Brecht mit Musik von Hanns Eisler
Aus dem Lehrstück Die Maßnahme
Un Song di Bert Brecht con musica di Hanns Eisler
Dal dramma didattico La linea di condotta

Se nel Lied des Händlers si sono visti i meccanismi bruti del capitalismo espressi, appunto nella maniera più chiara e brutale, da un capitalista (si conosce soltanto il prezzo della merce inanimata e animata, perché anche il lavoratore è merce), in questo Canto dei battellieri del riso gli stessi meccanismi sono espressi, in modo dolente ma altrettanto brutale, dal lavoratore-merce. Come nella Canzone del commerciante Brecht si serve ancora dei “Battellieri del riso” cinesi, gli ultimi degli ultimi in quanto pura merce addetta al durissimo trasporto di una merce di base ottenuta a sua volta con la schiavitù contadina. I battellieri sono dei “sottoschiavi”, se si può usare il termine. Sottoschiavi che tirano... (continua)
In der Stadt oben am Fluß
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2015 - 10:38
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Mean Things Happening in This Land

Mean Things Happening in This Land
[1930s]
Parole e musica di John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano dell’Arkansas, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café

La traccia che apre la raccolta intitolata “John L. Handcox: Songs, Poems, And Stories of the Southern Tenant Farmers Union”, WVU Press, 2005.

Una canzone che ebbe molta fortuna anche in seguito, ripresa – di volta in volta con contenuti anche diversi - da Pete Seeger, Sister Rosetta Tharpe, Agnes “Sis” Cunningham, Woody Guthrie. John Handcox si riferiva qui alle condizioni di lavoro e di lotta dei braccianti di alcuni Stati del sud ma c’è pure una strofa che s’interroga sull’inutilità della partecipazione degli USA alla Grande Guerra...
There is mean things happening in this land
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 09:45
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You Can (Mass Trespass, 1932)

You Can (Mass Trespass, 1932)
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

Per il ramblers mass trespass si veda The Manchester Rambler
For all those feet in ancient times
(continua)
inviata da dq82 24/5/2015 - 20:32
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Fields of St. Etienne

Fields of St. Etienne
Testo / Lyrics: Graham Lyle
Through the fields of St. Etienne
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/5/2015 - 17:05
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John Golden and the Lawrence Strike

John Golden and the Lawrence Strike
JOHN GOLDEN OCH STREJKEN I LAWRENCE
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/5/2015 - 13:29
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La luna di Ferrara

La luna di Ferrara
Bellissima canzone, però in questo testo ci sono numerosi errori. "Canta la strada elegante"??? Taglia la strada e le gambe. "Su com'è capitato", non sul "movente arbitrato" (??!). "Non guarda mai in faccia", non "non manda mai in pace".
(Alessia)

Grazie Alessia, con un ampio ritardo abbiamo corretto il testo [CCG Staff]
24/5/2015 - 12:13
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Liberare tutti

Liberare tutti
Pino Masi: Liberare tutti + tipico comizio pinomasiano al Fondo Comunista (Case Minime di Rovezzano, Firenze) il 1° luglio 2011



NB. A 1'10" si nota il passaggio di un amministratore di questo sito in pantaloncini corti. In background una sconosciuta voce femminile canta la canzone assieme a Pino Masi, mentre imperversano i celebri e terribili bambini delle Minime.
Riccardo Venturi 23/5/2015 - 20:04
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Stazioni

Stazioni
English translation by Alice Bellesi
STATIONS
(continua)
inviata da Alice Bellesi 23/5/2015 - 18:11
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Perché non dormi fratello

Perché non dormi fratello
English translation by Alice Bellesi
WHY AREN'T YOU SLEEPING, BROTHER?
(continua)
inviata da Alice Bellesi 23/5/2015 - 17:19
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Creemos el hombre nuevo

Creemos el hombre nuevo
English translation by Alice Bellesi
LET'S CREATE THE NEW MAN
(continua)
inviata da Alice Bellesi 23/5/2015 - 16:19
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L'hana mortu cantande

L'hana mortu cantande
Confermo che l'armonizzazione di Tonino Puddu è completamente differente da quella di piero marras, ed è per coro. La potete trovare qui:

https://www.youtube.com/watch?v=gC4qYWDU72Y

Una versione ancora diverse è quella del coro Barbagia, qui:
https://www.youtube.com/watch?v=kZ2oDrg6L58
Salvatore 22/5/2015 - 20:27
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Monte Pasubio

Monte Pasubio
@Nipote di un reduce Alpino: Il canto "Monte Pasubio" è un canto d'autore, parole di Carlo Gemignani e musica di Bepi de Marzi, con questo non voglio dire che non sia un canto ispirato al periodo della ritirata dal Pasubio. E anzi è uno dei pochissimi canti che si sono ispirati alle vicende del Pasubio.
Ma quello che tendo a sottolineare è che essendo d'autore, e l'autore nato nel 1935, non può essere considerato un Canto della Prima Guerra Mondiale (e neppure della seconda)... ovvero nato tra i soldati (alpini) in quel periodo.
Senza dubbio un gran bel canto "ispirato" alla Grande Guerra, inciso nel 1968 da "I Crodaioli" di De Marzi.
Non mi risulta quindi non potesse essere cantata in presenza di ufficiali, tanto che il Coro della Brigata Alpina Julia lo ha sempre avuto in repertorio fin dal 1979...
Vedo! :-)
Ivan Fozzer 22/5/2015 - 16:43
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Ambaradan

Ambaradan
Chanson italienne – Ambaradan – Alessio Lega – 2015
Texte et musique de Alessio Lega



Le sympathique mot « ambaradan » (ou « ambaradam »), qui en italien familier signifie « bordel, confusion, confusion », n'a pas une origine très sympathique, comme déjà nous avons eu le moyen de dire dans l'introduction à une homonyme chanson de Yo Yo Mundi, « Ambaradan » (de 2002). La bataille pour la conquête de l'Amba Aradam (dans l'Éthiopie Septentrionale) de la part des troupes italiennes pendant la guerre abyssine se déroula à partir du 12 février 1936 et fut un massacre aux aspects, cependant, un peu particuliers. Dans la bataille de l'Amba Aradam, en effet, les troupes italiennes étaient alliées à des tribus locales qui, à leur tour, avaient noué des liens même avec les Éthiopiens. Dans l'affrontement se créa à un certain point une telle confusion de sorte que personne n'était plus en mesure de... (continua)
AMBARADAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/5/2015 - 14:31

Sundown

Sundown
[1937]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham
Nella raccolta intitolata “Sis Cunningham - Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976.

Una canzone dai campi di cotone nel Missouri degli anni 30.
Per combattere la depressione e l’inaridimento dei terreni agricoli, l’Agricultural Adjustment Administration (AAA) di Roosevelt fece applicare nuovi metodi di coltivazione e abbassare drasticamente la produzione, in modo che i prodotti raggiungessero un prezzo di mercato minimo significativo. Per fare questo il settore agricolo fu fortemente sovvenzionato con assegni federali, che però s’intascarono interamente i proprietari. Come al solito furono i ricchi ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi ulteriormente.

Sfruttati come sempre e, per di più, presi per il culo, gli “sharecroppers” si organizzarono in sindacato, la Southern Tenant Farmers' Union (STFU),... (continua)
Down in the cotton row, pickin in the sun
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2015 - 13:12
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Unemployment Stomp

Unemployment Stomp
[1938]
Parole e musica di William Lee Conley (“Big Bill”) Broonzy (1893–1959), uno dei 17 figli di un “sharecropper”, un mezzadro di Scott, Mississippi.
Trovo il brano nelle raccolte “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (New World Records, 1977) e “Complete Recorded Works, Vol. 7 (1937-1938)”, pubblicata dalla Document Records nel 1992.

“When you work twelve months of the year as a farmer and don’t come out of debt, and the boss has to give you food on credit ’til the crop is sold, you can’t do nothing but get the blues.”, scriveva Big Bill Broonzy nella sua autobiografia intitolata “Big Bill’s Blues”.
Negli anni 20, come molti altri giovani neri, anche Big Bill prese la via del nord e a Chicago, nel 1927, incise la sua prima canzone, “House Rent Stomp”.
Molte delle sue canzoni raccontano della vita difficile degli afroamericani negli anni 30:... (continua)
I'm a law abiding citizen, and my debts I sure will pay,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2015 - 10:15

Et quand ma vie parait une jachère vide

Ça pourrait avoir l'influence de la chanson courageuse de Pauvre Martin.
Et quand ma vie parait une jachère vide
(continua)
inviata da Carles Viadel 22/5/2015 - 04:52

Good Music Against Grief

Goodbye grief!
(continua)
inviata da Carles Viadel 22/5/2015 - 04:46




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