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Un canto di pace, un canto di libertà dal Kurdistan

Antiwar Songs Blog
Un canto di pace, un canto di libertà dal Kurdistan
Dalla lotta del PKK e di Kobanê ci viene la splendida Egît, nota anche come Dûr neçe heval. “Non andar via lontano, compagno” è una canzone di lotta militante che non rinuncia, anzi rivendica, la sua natura di canto di libertà e di pace. Scritta da Nuray Şen, Nail Yurtsever e Nuro Aksoy per il […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-30 19:05:00
Dalla lotta del PKK e di Kobanê ci viene la splendida Egît, nota anche come Dûr neçe heval. “Non andar via lontano, compagno”; scritta in lingua curda da Nuray Şen, Nail Yurtsever e Nuro Aksoy per Îbrahim Rojhilat, è una canzone di lotta militante che non rinuncia, anzi rivendica, la sua natura di canto di libertà e di pace. Heval è una parola curda nella quale coincidono, in maniera fortissima, i significati di “amico”, “compagno” e “fratello”.
Riccardo Venturi 30/3/2015 - 18:44

Mezzo pane e un libro

Antiwar Songs Blog
Mezzo pane e un libro
Non solo di pane vive l’uomo. Io, se avessi fame e fossi senza forze per la strada, non chiederei un pane; ma chiederei mezzo pane e un libro. Ed io attacco da qui violentemente quanti parlano soltanto di rivendicazioni economiche senza nominare mai le rivendicazioni culturali che è poi quel che richiedono gridando i cittadini. […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-24 22:24:00

Enormi buste di plastica

Antiwar Songs Blog
Enormi buste di plastica
Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito. E così attraversiamo la sabbia, E siamo già miraggio in questo deserto […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-23 21:54:00
Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito.
Riccardo Venturi 23/3/2015 - 16:35
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LIBeRI

LIBeRI
2014
Apnea

Testo di Sussanna Parigi liberamente tratto da García Lorca
Musica di Parigi/Zimei

Correva l’anno 1931 e per precisione uno dei primi giorni del mese di settembre di quell’anno, non è ben chiaro se il 1°, il 2 o il 3 del mese, quando Federico García Lorca, una delle voci più grandi e libere della poesia del Novecento, non solo spagnola, tiene un discorso nel proprio paese natale, Fuente Vaqueros, discorso poi riversato nelle pagine dell’agile libricino “Libri, libri! Discorso al paese di Fuente Vaqueros“. L’occasione di questo discorso è data dall’apertura a Fuente Vaqueros di una biblioteca. Il discorso inizia con un “cappello introduttivo” nel quale Federico Garcia Lorcaammette di essere emozionato di poter tenere quel discorso proprio lì nel suo paese natale, paese al quale deve molto ed è molto affezionato, tanto da ammettere che, allorquando qualcuno gli chieda, per un’intervista... (continua)
Prima gli uomini segnarono le rocce...
(continua)
inviata da dq82 23/3/2015 - 15:59
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Venivamo tutte dal mare

Venivamo tutte dal mare
2014
Apnea
Parigi/Kaballà – Parigi 

Finalista premio amnesty International Italia 2015
Venivamo tutte dal mare
(continua)
inviata da Donquijote82 23/3/2015 - 15:54
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Deserto

Deserto
[2014]
Scritta da Luca Rapisarda
Interpretata da Davide Giromini
Luca Rapisarda (chitarra e voce)
Tiziano Ferri (voce spettro)
Written by Luca Rapisarda
Performed by Davide Giromini
Luca Rapisarda (Guitar and voice)
Tiziano Ferri (Ghost voice)
Album: Rivoluzioni sequestrate


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si... (continua)
E così attraversiamo la sabbia,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2015 - 15:37
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Anedota búlgara

Anedota búlgara
[1930?]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.

C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Era uma vez um czar naturalista
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 15:10

Além da Terra, além do Céu

Além da Terra, além do Céu
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano. La poesia si trova in “Poésia completa” del 2002 (1.600 pagine!) ma ignoro di quale raccolta originaria faccia parte. Quindi non sono riuscito a datarla.
Musica di Sérgio di Sabbato, compositore di Rio de Janeiro, per voce e pianoforte.
Além da Terra, além do Céu,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 14:35
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A Federico

A Federico
[1946]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)

dedicata a Federico Garcia Lorca
Sobre teu corpo, que há dez anos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 14:07
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Domek z kart

Domek z kart
[1946]
Parole di Janina Gillowa
Musica di Julio Blanco
Incisa dal grande baritono polacco Mieczysław Fogg con l’orchestra di Władysława Kabalewskiego.
Testo trovato qui

Castello di carte, distrutto da qualcuno senza cuore. E quanto è difficile costruirne uno nuovo, la vita è inutile dopo il disastro...

Sicuramente una canzone d’amor perduto, ma nel 1946 non poteva non essere intesa come un omaggio al martirio di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti tra agosto e settembre del 1944 mentre i sovietici, attestati poco lontano sulla riva destra della Vistula, restarono a guardare lo scempio senza intervenire, vuoi per i postumi dei duri scontri con le unità corazzate tedesche, vuoi perchè Stalin non voleva essere co-protagonista di un’iniziativa tutta polacca. E, paradossalmente, tra le fila naziste operava invece un’intera brigata di collaborazionisti russi, la famigerata brigata Kaminski... (continua)
Mój domek z kart
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 22:48
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Stop the Fussing and Fighting

Stop the Fussing and Fighting
Stop the fussing and the fighting brothers
(continua)
22/3/2015 - 18:52
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Let Peace Reign

Let Peace Reign
feat. Etana and Duane Stephenson

Whether the violence is domestic, perpetrated by gang warfare or prompted by battling religious factions, its toxicity is counteracted on the sublime Let Peace Reign with Tarruss earnest tenor complemented by the stunning voices of Etana and Duane Stephenson on this inspiring call to unity.
We are confident
(continua)
22/3/2015 - 17:26
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America

America
Album: Escape from Babylon (2009)
America come to fyah di big gun
(continua)
22/3/2015 - 16:37
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Mr. President

Mr. President
Alborosie vs. Silvio Berlusconi
Album: Escape from Babylon (2009)

Non c'è da stupirsi di questo reggae giamaicano dedicato a Maffia Maccaroni Silvio Berlusconi... infatti Alborosie è il nome d'arte di Alberto D'Ascola, ex cantante dei Reggae National Ticket, che ha costruito in Giamaica una brillante carriera solista.
watch out Babylonian Maffia Maccaroni
(continua)
22/3/2015 - 16:13
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Global War

Global War
Album: Escape from Babylon (2009)
mi neva have much money inna mi pocket
(continua)
22/3/2015 - 16:07
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Tuntematon sotilas

Tuntematon sotilas
(1978)

Musica / music / sävel: Kaj Westerlund
Testo / lyrics / sanat: Hector

This is a story - one of millions - about the misery of forgotten war veterans.
Mä tänään voisin olla kunnon kansalainenkin
(continua)
inviata da Juha Rämö 22/3/2015 - 15:59
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Дай бог!

Дай бог!
[1990]
Versi di Evgenij Evtušenko
Musica di Ojārs Raimonds Pauls / Ояр Раймонд Паулс (1936-), compositore, pianista e politico lettone.
Trovo la canzone nel repertorio di artisti pop russi come Aleksandr Malinin e Valeriya (Alla Yurievna Perfilova)
Дай бог слепцам глаза вернуть
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 15:11
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Znamení doby

Znamení doby
[1967-68]
Parole e musica di Karel Kryl
Nel disco d’esordio dell’autore, il famoso Bratříčku, zavírej vrátka, pubblicato nel 1969 ma composto tra le ultime fasi della Primavera di Praga e l’invasione sovietica.
La fotografia in copertina è di Josef Koudelka
Před okny sloup
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 13:58
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Gente di frontiera

Gente di frontiera
[2001]
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Siam tutti gente di frontiera
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 10:12

Siamo gente di Molinella

anonimo
Siamo gente di Molinella
[192?]
Canzone delle mondine della zona di Molinella, Bologna. Vi riecheggia un verso de La Lega (Sebben che siamo donne)
Testo trovato in “Il coro delle mondine. Immagini e canti dalle risaie padane”, a cura di Nunzia Manicardi, casa editrice Il Fiorino, Modena, 1998.

Molinella è stata una località importante nella storia del movimento operaio, luogo simbolo delle lotte delle mondine e dove vennero create le prime associazioni sindacali, soprattutto ad opera di Giuseppe Massarenti (1867–1950), sindacalista, socialista e antifascista, a lungo perseguitato dalle squadracce fasciste e degli agrari, per molti anni al confino e poi recluso in ospedale psichiatrico, da dove uscì solo dopo la fine della guerra. Morì nella sua natale Molinella il 31 marzo del 1950.

Sempre a Molinella, nel 1949, si tenne un grande sciopero dei braccianti contro la Confagricoltura che non voleva trattare sul miglioramento... (continua)
Siamo gente di Molinella
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/3/2015 - 23:01
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Countdown to Zero

Countdown to Zero
"Countdown to Zero" è il primo brano del secondo lato del terzo LP degli Asia, "Astra", uscito nel 1983, quindi in pieno periodo "guerra fredda". Il testo di questo pezzo è una denuncia molto diretta ed esplicita alla situazione, illustrando le conseguenze di una possibile guerra tra USA e URSS.
The night is cold, the sun is down
(continua)
inviata da Galeans 21/3/2015 - 17:03
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Käenpoika (Laulu fasismista)

Käenpoika (Laulu fasismista)
Musica / Music / Sävel: Shawn Phillips
Testo / Lyrics / Sanat: Hector

With this 1978 version of his Hector has brought the original sensitive love song by Shawn Phillips titled »Woman« into a completely new sphere by turning it to a powerful expression against fascism. It's a wonderful example of how music can be interpreted in ways completely different from each other.
On vaiti käenpoika, kun se ahmii osaa toisten
(continua)
inviata da Juha Rämö 21/3/2015 - 15:53
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Прощание с красным флагом

Прощание с красным флагом
[1992]
Versi di Evgenij Evtušenko, trovati qui
Ignoro se la poesia originale sia mai stata messa in musica. Una versione in italiano viene recitata (in modo, invero, non molto esaltante), sulle note di un rallentato inno sovietico, da Moni Ovadia nel suo spettacolo musicale "La bella utopia", andato in scena nella stagione 2008/2009.
Прощай, наш красный флаг.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/3/2015 - 15:07
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Sången om reaktionen

Anders Källström
Sången om reaktionen
[1968]
Testo / lyrics / text: Anders Källström
Musica / music / musik: trad.
Album: Freedom Singers 68



This song titled »A Song of Reaction« is a story of incidents that have changed the world all the way from the Holy Alliance of 1815 to the Indochina Wars. It's message is simple: you can never turn back history, and tyrants will always have to reap what they sow.

According to the Swedish Song Archive, the lyrics of the song are written by Anders Källström to a traditional melody. The song was first performed by the Freedom Singers - obviously the Swedish ones - and published on their 1968 record titled »68«. [JR]

68 o Freedom Singers 68 è un album musicale pubblicato in Svezia nel 1968 da De förenade FNL-grupperna, il primo da Befria Södern, la casa discografica dei gruppi.

Durante la guerra del Vietnam, i gruppi FNL svedesi lavoravano per sviluppare il sostegno ai Viet Cong e... (continua)
År adertonhundrafemton då bildade Furst Metternicht
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/3/2015 - 23:39
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The Trees

The Trees
There is unrest in the forest
(continua)
20/3/2015 - 04:01

The Worker

The Worker
[196?]
Versi di Richard W. Thomas (1939-), storico, poeta e docente universitario afroamericano.
Nella raccolta intitolata “Black Fire: An Anthology of Afro American Writing”, a cura di LeRoi Jones (Amiri Baraka) e Larry Neal, prima edizione 1968.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
My father lies black and hushed
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 22:39
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Recht und billig

Recht und billig
[1970]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “Unter Nebenfeinden”, 1970.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

La poesia si riferisce certamente alle stragi di civili compiute dai nordamericani in Vietnam, ma può benissimo riferirsi ai cosiddetti “condolence payments” (o “solatia payments”, in gergo militare), i risarcimenti ai familiari delle vittime... (continua)
Für jeden von ihnen getöteten Zivilisten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 16:28
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42 Schulkinder

42 Schulkinder
[1966]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “und Vietnam und” (“and Vietnam and”), 1966.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

Erich Fried, viennese, ebreo, era poco più che adolescente quando, a causa dell’Anschluss, l’annessione nazista del 1938, dovette fuggire dall’Austria con i suoi familiari. Ripararono in Gran Bretagna, dove divenne scrittore... (continua)
Wie weit ist es von Guernica nach Mang Quang
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 14:55
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Caino

Caino
[1944-45]
Versi di Gino De Sanctis, in “Antologia poetica della Resistenza italiana”, a cura di Elio Filippo Accrocca e Valerio Volpini, Luciano Landi editore, 1955.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzosoprano, tenore e gruppo strumentale pubblicata nella RDT nel 1973.

Gino De Sanctis (1912-2001), pugliese, scrittore, giornalista e sceneggiatore, finì a combattere le guerre fasciste in Etiopia, Albania e Grecia. Nel 1944 si unì ad una formazione partigiana nel nord Italia. Dopo la guerra fu giornalista a Il Messaggero e soggettista e sceneggiatore di alcune produzioni cinematografiche per registi come Comencini, Bolognini e Dieterle.
A un giovane soldato tedesco morto sulla sponda di un torrente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 14:11

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)
[1978]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, da “Der Untergang der Titanic. Eine Komödie”, un’opera costituita da 33 canzoni alternate a 16 poesie.

“Ci fu un episodio che dai contemporanei venne sentito come una prova generale della fine del mondo in atto unico: il naufragio del Titanic la mattina del 13 maggio 1912 per la collisione con un iceberg. La nave era, allora, il non plus ultra della tecnica, e a bordo c'erano molti milionari autentici (i miliardari erano probabilmente di là da venire). Fu la fine della belle époque. Quel che venne dopo non fu la fine del mondo, ma la prima rata, la Prima guerra mondiale. L'argomento era già stato largamente sfruttato in libri e film. Enzensberger lo riprende nel quadro della sua analisi negativa del progresso: analisi negativa non in quanto escluda la possibilità di inquadrare il progresso in... (continua)
Raubt, was man euch geraubt hat,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 11:37
Percorsi: Naufragi

Der Krieg, wie

Der Krieg, wie
[1995]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, nella raccolta “Kiosk, Neue Gedichte” pubblicata nel 1995.

Musica di Wolfgang Nening (1966-), compositore austriaco, nella sua opera “4 Lieder nach Texten von Hans Magnus Enzensberger, no. 1.” Per soprano e pianoforte preparato.
Er glitzert wie die zerbrochene Bierflasche in der Sonne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 10:19
Riccardo Venturi 18/3/2015 - 21:19
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Natalia

Natalia
Musica / music / sävellys: Caj Chydenius
Testo / lyrics / sanat: Elvi Sinervo

Elvi Sinervo (1912 - 1986), a Finnish writer and prolific translator, wrote this poem about her cellmate while in political inprisonment during World War II. Back then, Ukraine was occupied by Nazi Germany. Today, more than 70 years later, the message of the poem seems to be timely again.

The poem was composed by Kaj Chydenius and recorded by Agit Prop in the early 1970s.
Maa vieras on ja kylmä kevät sen
(continua)
inviata da Juha Rämö 18/3/2015 - 17:09

Vom François Villon

Vom François Villon
[1918]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.

Una ballata (“canzonetta”, come Brecht stesso scrive nell’ultima strofa) dedicata a François Villon (1431 o 1432 – dopo il 1463), laureato in lettere a Parigi a 21 anni, continuamente implicato in risse, furti ed omicidi, bandito dalla città nel 1463 e da quel momento sparito per sempre nel nulla, di professione poeta e maledetto...
François Villon war armer Leute Kind
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/3/2015 - 11:36

Über Die Bezeichnung Emigranten

Über Die Bezeichnung Emigranten
[1937]
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio a Svendborg. Nella raccolta “Svendborger Gedichte” (1939)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Katja Ebstein ‎nel suo “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” del 1999.
Immer fand ich den Namen falsch, den man uns gab:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/3/2015 - 08:29
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Grabschrift 1919

Grabschrift 1919
Versi di Bertolt Brecht, in onore e memoria di Rosa Luxemburg e dei protagonisti della Rivoluzione Tedesca del novembre 1918 e della Rivolta del Gennaio 1919.
Musica di Kurt Weill

Trovo la poesia interpretata da Milva nel suo disco “Milva ‎canta un nuovo Brecht” del 1996
La canzone si può anche trovare in inglese nell'album del 1986 di Dagmar Krause - Supply & Demand e in tedesco nell'album Angebot & Nachfrage: Lieder von Brecht / Weill & Eisler.

Il 15 gennaio Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme a Karl Liebknecht, da uomini dei Freikorps, i gruppi paramilitari ai comandi dell’esercito e agli ordini del governo socialdemocratico. Il corpo delle Luxemburg venne gettato in un canale e fu recuperato e sepolto solo alla fine di maggio. Nel 1926, a lei, a Liebknecht e ad altri protagonisti della rivolta spartachista trucidati venne dedicato un monumento... (continua)
Die rote Rosa nun auch verschwand.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2015 - 13:39

In finsteren Zeiten

In finsteren Zeiten
[1938?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Gedichte 1933-1938” pubblicata a Frankfurt am Main nel 1967.
Trovo il brano interpretato da Hilmar Thate in “Hilmar Thate Singt Brecht In Kompositionen von Brecht, Dessau, Eisler, Hosalla”, 1968.

Come già in An die Nachgeborenen ecco un’altra descrizione dei “tempi bui”. Il poeta presagisce che al ritorno della luce saranno in molti – quelli “emersi dai gorghi dove fummo travolti” – a chiedere “perché i loro poeti anno taciuto?”. La risposta la diede lo stesso Brecht nella stessa “A coloro che verranno”: “pensate quando parlate delle nostre debolezze anche ai tempi bui cui voi siete scampati… pensate a noi con indulgenza.”
La diede – e forse anche meglio di Brecht – Salvatore Quasimodo nella sua Alle fronde dei salici
Man wird nicht sagen: Als da der Nussbaum sich im Wind schüttelte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2015 - 09:56
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Ya basta! - Tierra y Libertad

Ya basta! - Tierra y Libertad
2013
7
(G.Ferrante/A.Conti alias “Sigaro” de la Banda Bassotti)
Political powers dem a hide demselves
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/3/2015 - 15:35
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Gründungssong der National Deposit Bank

Gründungssong der National Deposit Bank
[1931]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Kurt Weill
Una canzone inserita ex novo da Brecht nella sceneggiatura de “Die Dreigroschenoper” (“L'opera da tre soldi”) predisposta per la trasposizione cinematografica di Georg Wilhelm Pabst. Non compare comunque nel film perché Pabst decise di utilizzare solo le parti musicali dell’opera originale.
Nicht wahr, eine Bank zu gründen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/3/2015 - 12:01
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La giornata del soldato

anonimo
La giornata del soldato
Chanson italienne – La giornata del soldato – anonimo – 1915-18
LA JOURNÉE DU SOLDAT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/3/2015 - 22:22
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L'oiseau et l'enfant

L'oiseau et l'enfant
Trovata qui tekstowo.pl
[DZIECKO I PTAK]
(continua)
inviata da Krzysiek 15/3/2015 - 20:57
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Una questione politica

Una questione politica
[2010]
Nell’album “Fuori”

È una questione politica, ovvero di come abbiano (o forse abbiamo) lasciato morire il bello e il buono per nutrire l’orrore e l’odio...
I primi scontri non lasciarono niente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 17:34
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Noi fuori

Noi fuori
[2010]
Nell’album “Fuori”
Noi fuori
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 17:06
Percorsi: Disertori
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Non si può dividere il cielo

Non si può dividere il cielo
[2013]
Nell’EP intitolato “Il futuro ci mastica”, ultimo lavoro degli Anteo di Verona.
Guarda in alto e scopre che
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 16:47
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Meglio se non lo sai

Meglio se non lo sai
[2008]
Dall’EP intitolato “La piazza EP”
Poi nella ristampa del primo album “I soldi sono finiti” del 2006 (rimasterizzato nel 2011)
Meglio se non lo sai come si fan crollare i governi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 16:44
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Lo sporco della Grecia

Lo sporco della Grecia
[2006]
Nell’album d’esordio della band milanese, “I soldi sono finiti” (su ogni copertina c’era appiccicata una vera moneta da 1 Euro!)

“Non ce ne vogliano gli Achei: la Grecia di cui si parla qui è l'Occidente tutto, la tradizione di pensiero che vede l'antica Grecia come sua culla. Il germe - o lo sporco appunto - che l'ha infettato fino alla cancrena è il suo credersi l'unico pensiero possibile. E ora che si sente debole e in pericolo, mostra il lato peggiore di sé: l'orgoglio, i muscoli, la retorica e il trionfalismo. Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è assolutamente voluto. A cominciare dal caso Quattrocchi.” (Intervista ai Ministri su kdcobain.it)

Ve lo ricordate Fabrizio Quattrocchi? Sembra che sia passato un secolo...
Era il mercenario italiano che fu rapito ed ucciso in Iraq nel 2004 da un gruppo di fedelissimi di Saddam Hussein... "Adesso vi faccio vedere... (continua)
Lo sporco della Grecia arriva fino a qua
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 15:36
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I lupi

I lupi
C'è un errore nella parte di presentazione. Ivan Graziani è andato ben due volte al Festival di Sanremo. La prima nel 1985 con "Franca ti amo" e nel 1994 con "Maledette malelingue"...
Gianni 15/3/2015 - 11:37
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La tua libertà

La tua libertà
Canzone stupenda, una vera poesia; poi con uno sfondo del genere, quello della Riviera del Conero nel '71.
Una vera dimostrazione della musica italiana.
Anonimo 15/3/2015 - 11:31
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La Poésie Fout Le Camp, Villon !

La Poésie Fout Le Camp, Villon !
La Poésie Fout Le Camp Villon !

Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958



Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .

Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.

Et bien, c'est... (continua)
Tu te balances compagnon
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/3/2015 - 21:02
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War Pigs

War Pigs
La cover di War Pigs con arrangiamento arabeggiante di Victoria Faiella ha meritato i complimenti del chitarrista dei Black Sabbath Tony Iommi.

Sulla scelta di registrare una cover della famosa canzone contro la guerra, la cantante ha dichiarato:

"In choosing to cover BLACK SABBATH's 'War Pigs', I wanted to underscore the sad, sad fact that the lyrics to an anti-war song written four decades ago were still completely and devastatingly relevant to our modern times. The years go by, the trenches we find ourselves in get deeper and deeper and deeper, the war machine keeps churning and any hope of climbing out of this monumental entrenchment is bleak at best. Let us all pray for peace, for rainfalls of enlightenment to shower down upon the powers that be and for a swift end to all of this madness."


da Blabbermouth

14/3/2015 - 20:40
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L'oiseau et l'enfant

L'oiseau et l'enfant
Finnish translation by Pertti Reponen
Suomennos Pertti Reponen

A link to the song performed by Katri Helena:
LINTU JA LAPSI
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:25
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Was gesagt werden muss

Was gesagt werden muss
Norwegian translation by Erik Fosnes Hansen
Norsk oversettelse av Erik Fosnes Hansen

Fonte / source / kilde: Aftenposten, April 8, 2012
DET SOM MÅ SIES
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:02
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Was gesagt werden muss

Spanish translation by Miguel Saénz
Traducción español de Miguel Saénz

Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
LO QUE HAY QUE DECIR
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:01
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Was gesagt werden muss

French translation by Olivier Mannoni
Traduction français par Olivier Mannoni

Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
CE QUI DOIT ÊTRE DIT
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:00
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Was gesagt werden muss

Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
SE MIKÄ ON SANOTTAVA
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 15:58

Server sotto attacco!

Antiwar Songs Blog
Server sotto attacco!
Come avrete notato in questi ultimi due giorni il sito e il blog delle Canzoni contro la guerra, ospitati dai server del collettivo Autistici/Inventati non sono stati raggiungibili. E non per colpa di problemi tecnici o di normale manutenzione ma a causa di un vero e proprio attacco informatico. Si è trattato di un DDoS […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-14 13:26:00
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Glory

Glory
[2014]
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)

Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.

Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.

E la lotta non è finita...
One day when the glory comes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2015 - 12:50

Marching 'Round Selma

anonimo
Marching 'Round Selma
[1965]
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan

E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (continua)
Marching ‘round Selma like Jericho,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2015 - 22:49
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Was gesagt werden muss

Was gesagt werden muss
English translation by Breon Mitchell

Source: The Guardian, April 5, 2012
WHAT MUST BE SAID
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/3/2015 - 12:51




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