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Inno dei socialisti còrsi

anonimo
Inno dei socialisti còrsi
[1848-49]
Testo trovato su “Noi chiamammo libertà - Canti di lotta sociale e politica livornesi”, una ricerca del 1992 a firma di Paolo Edoardo Fornaciari.
La canzone è ripresa anche da Il Deposito, dove viene attribuita a tal Luigia (o Luigi?) Piras, esule sardo-piemontese ad Ajaccio. Siccome però non ho trovato altri riscontri in Rete, ho preferito lasciare l’attribuzione ad anonimo.
Più certa dovrebbe essere invece la melodia, quella del canto giacobino di primo Ottocento "Benedetta la Repubblica". Anche qui non ho trovato riscontri precisi ma Il Deposito cita la fonte dell’informazione, il volume “Storia d'Italia nel canto popolare” a cura di Nunzia Manicardi, 1996.

Va ricordato che già negli anni della Rivoluzione francese proprio in Corsica operò il rivoluzionario egualitarista “proto-socialista” Filippo Buonarroti (1761-1837), italiano naturalizzato francese, che a Bastia fondò nel 1790 “Il Giornale Patriottico della Corsica”, la prima pubblicazione rivoluzionaria in lingua italiana.
Prodi figli della Corsica
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2015 - 13:45

In questa oscura cella

anonimo
In questa oscura cella
[seconda metà dell’800]
Versi di autore anonimo.
E’ sull’aria di questa canzone toscana che Pietro Gori compose poi il suo Canto dei coatti
Trovo la canzone nella terza sezione (“La condizione politica del carcere”) del disco “Canti e racconti di prigione” raccolti da Sergio Boldini (coordinatore della sezione culturale centrale del PCI) negli anni 60 e pubblicati nel 1969 dall’etichetta I Dischi del Sole.
In questa oscura cella
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2015 - 09:59
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Salaam, Shalom

Salaam, Shalom
Salaam, Shalom - Salaam, Shalom
(continua)
inviata da Daria 1/4/2015 - 23:18
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Stempellied (oder Lied der Arbeitslosen)

Stempellied (<em>oder</em> Lied der Arbeitslosen)
[1929]
Parole di David Weber, pseudonimo di Robert Gilbert, a sua volta nome d’arte di Robert David Winterfeld (1899-1978), compositore, autore, cantante ed attore tedesco



Musica di Hanns Eisler
Brano interpretato da Ernst Busch in molti suoi dischi, a partire dal Lato B del singolo “Lied der Bergarbeiter” pubblicato nel 1931 e poi nella raccolta “Die goldenen zwanziger Jahre” pubblicata nella RDT nel 1964.

“Non un soldo in tasca, solo il buono con il timbro per ricevere il sussidio di disoccupazione…”

Una canzone molto celebre, “leggera” al modo di Gilbert, ma suprema descrizione e sintesi degli effetti della crisi del 1929 in Germania, certo non meno devastanti di quelli prodottisi negli USA, allora come oggi terra di origine del dissesto.
E allora come oggi identiche le cause, individuate e sintetizzate in particolare dall’economista americano John Kenneth Galbraith (1908-2006):... (continua)
Keenen Sechser in der Tasche,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2015 - 15:10
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La voix des sages (No More Fighting)

La voix des sages (No More Fighting)
dall'album Yannick Noah (2000)
Testo e musica di J. Kapler, pseudonimo di Robert Goldman, fratello di Jean-Jacques Goldman
Quand je ne crois plus à mes rêves
(continua)
31/3/2015 - 22:51
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Uyan Berkin'im

Uyan Berkin'im
[2014]
Parole e musica del Grup Yorum

Oggi a Istanbul due militanti del Devrimci Halk Kurtuluş Partisi-Cephesi (DHKP/C), formazione armata di estrema sinistra, sono penetrati nel palazzo di giustizia e hanno sequestrato un magistrato, tal Mehmet Selim Kiraz, il procuratore incaricato delle indagini sulla morte di Berkin Elvan, un ragazzino di 15 anni che nel giugno del 2013, durante le proteste antigovernative al Gezi Park, fu colpito alla testa da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, da distanza ravvicinata, e che morì molti mesi dopo, nel marzo dello scorso anno, senza aver mai ripreso conoscenza.

Si disse che Berkin Elvan non c’entrava nulla con le proteste, che fosse uscito di casa per andare a comprare il pane. L’allora Primo Ministro Erdoğan, oggi Presidente, dichiarò invece che Berkin Elvan era "membro di un’organizzazione terrorista" e che aveva preso parte agli scontri a volto... (continua)
Bıyıkları yeni terlemiş daha
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 22:46

Mille e una notte

Roma 2005

Roberto De Simone
Scese il silenzio sulla Macao, la grande caserma dormiva ma io..
(continua)
inviata da Roberto De Simone 31/3/2015 - 22:37
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Lied der Bergarbeiter

Lied der Bergarbeiter
[1927]
Versi di Anna Gmeyner (1902-1991), scrittrice e drammaturga viennese, nella sua opera “Heer ohne Helden. Bergarbeiterschauspiel in 8 Bildern”, dalla quale nel 1931 il regista Georg Wilhelm Pabst trasse il film “Kameradschaft”, coproduzione franco-tedesca (in Francia uscì con il titolo “La tragédie de la mine”).

Musica di Hanns Eisler, composta nel 1929.
Interpretata da Ernst Busch in molti suoi dischi, compresi “Der Barrikaden-Tauber” e “Historische Aufnahmen”

Anna Gmeyner era austriaca ed era ebrea. Nel 1926 si trasferì in Scozia, perché il marito (lo scienziato Berthold P. Wiesner) aveva ricevuto un incarico all’Università di Edimburgo. Fu lì che la Gmeyner potè seguire le lotte dei minatori scozzesi, su cui scrisse l’opera da cui Ernst Busch e Hanns Eisler trassero poi questo brano. Nel 1928 la famiglia Wiesner si trasferì nella Berlino già tormentata dal nazismo e nel 1933 fecero appena in tempo a scappare, prima a Parigi e poi in Inghilterra. Anna Gmeyner è morta a York nel 1991.
Wir graben unsre Gräber,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 17:11
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Ballade Von Den Baumwollpflückern

Ballade Von Den Baumwollpflückern
[1925/1929]
Testo rielaborato da Ernst Busch a partire dal racconto di B. Traven, misterioso scrittore tedesco trapiantato in Messico, intitolato “Die Baumwollpflücker”, pubblicato nel 1925.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1929.
Nei dischi “Der Barrikaden-Tauber” e “Historische Aufnahmen”

B. Traven è il nome di penna di uno scrittore misterioso, certamente tedesco, quasi certamente militante anarchico o spartachista durante la fase rivoluzionaria del 1918-19, che poi emigrò/fuggì in America, stabilendosi in Messico, quasi certamente in Chiapas, benchè l’unico suo contatto col mondo fosse una casella postale a Città del Messico. Beh, di certo vi è molto poco nella biografia di B. Traven: Erich Mühsam riteneva che si trattasse di tal Ret Marut, suo omologo in scrittura ed anarchia; due giornalisti investigatori inglesi scoprirono che il vero nome era Otto Feige, ospite per qualche... (continua)
Es trägt der Bürger meine Gabe,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 15:33
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La storia di Elena

La storia di Elena
2014
Bertoli
Hanno il vizio della storia di Elena
(continua)
inviata da dq82 31/3/2015 - 15:16
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Safà

Safà
2012
Safà

Marco Lai e Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, interpretano la storia di una bimba irachena, Safa’, in un brano dedicato ai bambini violati dalla guerra. Sullo sfondo, la Nassirya descritta dal Tenente Dott. Giorgio Alagna, ufficiale medico del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.

Il suo nome è Safa’, della guerra non sa
Con il cuore malato nel deserto lei va
Il suo sogno più grande è soltanto una vita senza bombe e mitraglie, con una via d’uscita...

Siamo nel 2005 a Nassirya, Iraq. Il Tenente Dott. Giorgio Alagna, fra gli altri compiti, ha quello di svolgere il servizio di triage per la popolazione civile. Si tratta di visitare gli abitanti del posto, smistarli nelle strutture mediche adeguate, talvolta saper dire di no. Safà ha 12 anni, grandi occhi neri, ed “il suo sorriso avrebbe intenerito anche il cuore più duro”. Con la mano stretta in quella del padre, la... (continua)
Il suo nome è Safà,
(continua)
inviata da dq82 31/3/2015 - 15:10
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Deserto

Deserto
Chanson italienne – Deserto – Davide Giromini – 2014
Texte de Luca Rapisarda

Les énormes sacs de plastic de cette brève, mais très dense chanson écrite par Luca Rapisarda pour « Rivoluzioni sequestrate » (Révolutions séquestrées), nous les voyons tous les jours, dans nos villes. Ce sont les conteneurs de tout ce qui reste à des êtres humains de leur invisible quotidien. Des sacs qui ont traversé le désert, ont traversé la Libye que maintenant on voudrait envahir après l'avoir livrée au chaos et à l'exquise création néocolonialiste appelée ISIS, et qui traversent l'Italie, pays toujours plus hostile et froid. Une chanson faite de peu d'images, mais toutes terriblement exactes et glaçantes. Il n'y aurait pas de raison de se défendre et s'enfuir, pourtant il y en a mille, aucune que nous sommes en mesure de comprendre quoique nous aussi, un temps, nous avons voyagé par les déserts du monde avec des valises liées avec la ficelle. La mémoire s'en est allée, et nos yeux sont fermés. [RV].
DÉSERT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/3/2015 - 21:21
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Primavera di Praga

Primavera di Praga
Salve a tutti,

la scorsa settimana sono stato in gita con la scuola e ho visitato il museo del comunismo di Praga: sono rimasto veramente incantato dal video che viene fatto vedere nella piccola saletta a metà percorso della primavera di Praga. Qualcuno di voi ci è mai stato? Se la risposta fosse si si ricorda del video (circa 10/15 minuti) che viene mostrato? Perché mi piacerebbe recuperare le canzoni che vengono riprodotte nel filmato e non so come recuperarle.

Grazie a tutti in anticipo

Giovanni
Giovanni 30/3/2015 - 18:52
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Von der Kindsmörderin Marie Farrar

Von der Kindsmörderin Marie Farrar
あかんぼ殺しのマリー・ファラーについて
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2015 - 16:21
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Almost Cut My Hair

Almost Cut My Hair
Voglio lasciare un mio commento personale, magari non condivisibile.
In realtà credo che la frase "I'm going to find a place inside to laugh"
intenda "Troverò un posto dentro cui ridere", probabilmente "un posto" nel senso di "un posto dentro di me".
Io l'ho sempre intesa come se fosse

"I'm going to find a place inside to laugh,
(to) separate the wheat from the chaff"

Quindi
"Troverò un posto dentro me in cui ridere,
in cui separare il grano dal loglio"

Quest'ultima espressione, poi, è idiomatica, e sta a significare distinguere ciò che è realmente importante da ciò che non lo è; così come il loglio (o zizzania, da cui probabilmente l'espressione "seminare zizzania"), che infesta il grano, viene scartato all'atto della mietitura.
Rob 30/3/2015 - 15:35
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Prega Crest

Prega Crest
PREGA CRISTO
(continua)
inviata da dq82 30/3/2015 - 10:12
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The trumpets of Jericho

The trumpets of Jericho
2015
Tracce Clandestine

L’unico brano di nuova composizione, arrangiato e registrato assieme a Terry Woods (Pogues) nel corso di tre giorni di live sessions in uno studio sperduto nella campagna irlandese. Quante canzoni ancora si dovranno cantare prima che ogni muro diventi semplice riparo e non serva invece a dividere gli uomini?
History should teach us something
(continua)
inviata da dq82 30/3/2015 - 09:41
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
Versione dei Modena City Ramblers da Tracce clandestine (2015)

dq82 30/3/2015 - 09:25
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Saluteremo il signor padrone

Versione dei Modena City Ramblers da Tracce clandestine (2015) con Eugenio Finardi
Saluteremo il signor padrone



(in corsivo le modifiche rispetto al testo di Finardi)
Saluteremo il signor padrone
(continua)
inviata da dq82 30/3/2015 - 09:16
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Prega Crest

Prega Crest
Versione dei Modena City Ramblers da Tracce clandestine (2015) con Alberto Bertoli
dq82 30/3/2015 - 09:09
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Guiltiness

Guiltiness
Il testo originario un po' meno asettico e un po' più reggaeggiante di quello a suo tempo contribuito da Parva Securis.

GUILTINESS

Guiltiness, (talkin' 'bout guiltiness)
Pressed on their conscience, oh yeah.
And they live their lives, (they live their lives)
On false pretence, every day,
Each and every day, yeah.

These are the big fish,
Who always try to eat down, the small fish,
Just the small fish.
I tell you what, they would do anything,
To materialize their every wish, oh yeah-eah-eah-eah.

Say, woe to the downpressors,
They'll eat the bread of sorrow!
Woe to the downpressor,
They'll eat the bread of sad tomorrow!
Woe to the downpressors,
They'll eat the bread of sorrow!
Oh, yeah-eah! oh, yeah-eah-eah-eah!

Guiltiness.. (talkin' 'bout guiltiness)
Pressed on their conscience, oh yeah, oh yeah.
These are the big fish, (these are the big fish)
Who always try to eat down... (continua)
Bernart Bartleby 29/3/2015 - 21:03
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Joska la Rossa

Joska la Rossa
io la storia non la so precisamente, ma secondo me è piu' una figura ideale che altro. Perchè è gran fatica che una famiglia russa sia arrivata in italia... Poi essendo in dialetto parla di guerra, di bambini, diciamo che la canzone racconta la situazione allora
nina 29/3/2015 - 17:54
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Divide et Impera!

Divide et Impera!
Fino a poco tempo fa quasi tutte le canzoni erano ascoltabili...
Silvia 29/3/2015 - 14:33
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Antipatriarca

Antipatriarca
à partir de la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une chanson chilienne de langue espagnole – Antipatriarca – Ana Tijoux – 2014

Antipatriarche est une chanson qui est née, je dois être extrêmement honnête, je me suis toujours sentie extrêmement ignorante en ce qui concerne le féminisme, car nous avons un machisme social intrinsèque. Sans nous en rendre compte, nous répétons des modèles de machisme, car ils nous sont imposés dans l'éducation dès le jeune âge, à travers la télé, et l'école. Et il m'a toujours semblé que le féminisme était quelque chose d'éloigné, et honnêtement, je me suis mis à lire Gabriela Mistral et Simone de Beauvoir. Gabriela Mistral, poétesse chilienne, prix Nobel et formidable féministe, libertaire. Et je suis tombé amoureuse de son œuvre, de sa poésie. Et cela aussi a fait une sorte de déclic, de mise en question et de réflexion en ce qui concerne la condition... (continua)
ANTIPATRIARCHE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2015 - 18:06
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
The above Finnish version (number 34) of Bella ciao is performed by Raahen Laulutoverit Choir to lyrics written by Pentti Saaritsa. It's included in their 1982 album »Toverille« (To A Comrade). Arja Saijonmaa has recorded the song to these lyrics in 1972:



There's also an Italian (combined number 1a & 2) version of Bella ciao by her from 1977:



Furthermore, Finnish recordings of the song include a schlager version by Kai Hyttinen to lyrics written by Juha Vainio and even a punk version.
Juha Rämö 28/3/2015 - 15:38
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Wir sind überall

Wir sind überall
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
MAAILMAN ÄÄRIIN
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/3/2015 - 12:40
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Siionin tyttäret

Siionin tyttäret
English translation by Juha Rämö
Englanninkielinen käännös Juha Rämö
THE DAUGHTERS OF ZION
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/3/2015 - 10:55
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My Ladie Careys Dompe

My Ladie Careys Dompe
FAREWELL JOHN
ADDIO A JOHN RENBOURN

"È morto, per un attacco cardiaco, John Renbourn, chitarrista e compositore folk conosciuto soprattutto per il suo lavoro con i Pentangle. Aveva 70 anni. La notizia della sua morte è stata diffusa dal manager che ha lavorato con lui negli ultimi 25 anni, Dave Smith, il quale ha voluto ricordare la grande passione per la chitarra di Renbourn, che lo spingeva a tenere ogni fine settimana dei workshop per studenti in tutta europa. Nato nel quartiere Marylebone di Londra l'8 agosto 1944, Renbourn fondò nel 1967 i Pentangle insieme a un altro chitarrista, il geniale Bert Jansch, scomparso anche lui di recente, nel 2011, alla cantante Jacqui McShee, la cui voce sognante era accompagnata al contrabbassista Danny Thompson e al batterista Terry Cox. Tutti musicisti dotati di grande tecnica, riuscirono a dare vita a una miscela di musica folk anglosassone, blues... (continua)
Riccardo Venturi 27/3/2015 - 21:43
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Lob des Revolutionärs

Lob des Revolutionärs
Chanson allemande – Lob des Revolutionärs – Bertolt Brecht – 1932

Texte : Bertolt Brecht
Musique : Hanns Eisler
Interprétation: Ernst Busch
ÉLOGE DU RÉVOLUTIONNAIRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/3/2015 - 21:41
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Antipatriarca

Antipatriarca
ANTIPATRIARCA
(continua)
27/3/2015 - 21:19
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Fordította Adolfo Salomone
TITO VÉGRENDELETE
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/3/2015 - 19:48
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Fiume Sand Creek

Fiume Sand Creek

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2. The new translation... (continua)
CCG/AWS Staff 27/3/2015 - 16:38
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Aqualung

Aqualung
molto interessante complimenti
27/3/2015 - 15:44

Protesto [Canção de Coimbra]

Protesto [Canção de Coimbra]
Ary dos Santos é o autor do poema (letra) da canção
27/3/2015 - 14:47




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