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Prima del 2015-4-12

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La dichiarazione universale dei diritti dell'uomo? La sua universalità fa acqua. Per questo motivo, le CCG/AWS, per mano di Marco Valdo M.I. e di Lucien Lane si fanno estensori della Déclaration universelle des droits de l'âne (qui in italiano e qui in inglese). La vera universalità nel nome dell'Asino ha oggi inizio.
Riccardo Venturi 9/4/2015 - 15:54
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The Ballad of Martin Luther King

The Ballad of Martin Luther King
1968

Covered by Pete Seeger e F.D.Kirkpatrick
Come gather round me, people
(continua)
inviata da Donquijote82 3/4/2015 - 15:40
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Laudate Hominem

Laudate Hominem
[1970]
Versi di Fabrizio De André, con Roberto Dané (1937-2003), produttore , arrangiatore, paroliere, autore e regista televisivo, originario di La Spezia.
Musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi (1939-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, nativo di Genova.
Il coro che chiude “La Buona Novella”

Non voglio pensarti… non posso pensarti… non devo pensarti figlio di dio, per tutto ciò che il dio dei potenti ha fatto agli uomini come me, alla moltitudine degli umili, degli straccioni, in quella infinita guerra che i ricchi fanno ai poveri… Ma se posso pensarti figlio dell’uomo, allora – e solo allora – potrò chiamarti fratello….



Album reinciso dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "A.D. 2010 - La buona novella"
A.D. 2010 - La buona novella"
Laudate dominum
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/4/2015 - 15:37
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Tienime tata

Tienime tata
[2015]
Album:Quaranta
Tata nu basta chiui
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 14:38
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No TAP

No TAP
[2015]
Album:Quaranta

Lyrics and music by D. Durante / arr.: M. Durante
Vi racconto una storia
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 14:10
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Di quali notti

Di quali notti
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla al mondo, non... (continua)
Isunu turri
(continua)
3/4/2015 - 11:01
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Franchina

Franchina
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla al mondo, non... (continua)
Stu quarteri è tuttu petri
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 10:39
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Ciuri

Ciuri
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla al mondo, non... (continua)
Ciuri, ciuri i gramigna
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 10:33
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Filastrocca di Jacob detto il ladro

Filastrocca di Jacob detto il ladro
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla al mondo, non... (continua)
Cunnutudorrè
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 10:26
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U chiamunu travagghiu

U chiamunu travagghiu
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla al mondo, non... (continua)
Omini ppi piatiari
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 10:12
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La vostra misera cambiale

La vostra misera cambiale
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

Feat- Lilith Rita Oberti

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla... (continua)
Sono colpevole certamente
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 09:41
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Tu prenditi l'amore che vuoi

Tu prenditi l'amore che vuoi
[2015]
Album :Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

“Scrivere delle note introduttive per le proprie canzoni è sempre compito grave - spiega l'autore -. Non bisognerebbe mai farlo a disco finito, perchè a quel punto il discorso è chiuso, esaurito, riversato in ognuna delle canzoni e nell'unica canzone che il disco stesso rappresenta: non hai più niente da dire e, soprattutto, non vuoi dire più niente; le storie sono lì e da sole dovrebbero raccontarsi. Si dovrebbe scriverle all'inizio le note, quando l'idea ti ha sfiorato il cuore e la mente, quando hai incrociato per la prima volta i personaggi, la splendida nebulosa che si fa canzone, disarticolata, l'intima cronaca di una scoperta,la timidezza del primo incontro, ma anche lì c'è bisogno di silenzio. Un nome non va sviscerato troppo a fondo per narrarne la storia. Organizzare un'idea, spiegarla, giustificarla al mondo, non... (continua)
La carrozza del senato
(continua)
inviata da adriana 3/4/2015 - 09:29

Inno dei socialisti còrsi

anonimo
Inno dei socialisti còrsi
[1848-49]
Testo trovato su “Noi chiamammo libertà - Canti di lotta sociale e politica livornesi”, una ricerca del 1992 a firma di Paolo Edoardo Fornaciari.
La canzone è ripresa anche da Il Deposito, dove viene attribuita a tal Luigia (o Luigi?) Piras, esule sardo-piemontese ad Ajaccio. Siccome però non ho trovato altri riscontri in Rete, ho preferito lasciare l’attribuzione ad anonimo.
Più certa dovrebbe essere invece la melodia, quella del canto giacobino di primo Ottocento "Benedetta la Repubblica". Anche qui non ho trovato riscontri precisi ma Il Deposito cita la fonte dell’informazione, il volume “Storia d'Italia nel canto popolare” a cura di Nunzia Manicardi, 1996.

Va ricordato che già negli anni della Rivoluzione francese proprio in Corsica operò il rivoluzionario egualitarista “proto-socialista” Filippo Buonarroti (1761-1837), italiano naturalizzato francese, che a Bastia fondò nel 1790 “Il Giornale Patriottico della Corsica”, la prima pubblicazione rivoluzionaria in lingua italiana.
Prodi figli della Corsica
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2015 - 13:45

In questa oscura cella

anonimo
In questa oscura cella
[seconda metà dell’800]
Versi di autore anonimo.
E’ sull’aria di questa canzone toscana che Pietro Gori compose poi il suo Canto dei coatti
Trovo la canzone nella terza sezione (“La condizione politica del carcere”) del disco “Canti e racconti di prigione” raccolti da Sergio Boldini (coordinatore della sezione culturale centrale del PCI) negli anni 60 e pubblicati nel 1969 dall’etichetta I Dischi del Sole.
In questa oscura cella
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2015 - 09:59
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Salaam, Shalom

Salaam, Shalom
Salaam, Shalom - Salaam, Shalom
(continua)
inviata da Daria 1/4/2015 - 23:18
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Stempellied (oder Lied der Arbeitslosen)

Stempellied (<em>oder</em> Lied der Arbeitslosen)
[1929]
Parole di David Weber, pseudonimo di Robert Gilbert, a sua volta nome d’arte di Robert David Winterfeld (1899-1978), compositore, autore, cantante ed attore tedesco



Musica di Hanns Eisler
Brano interpretato da Ernst Busch in molti suoi dischi, a partire dal Lato B del singolo “Lied der Bergarbeiter” pubblicato nel 1931 e poi nella raccolta “Die goldenen zwanziger Jahre” pubblicata nella RDT nel 1964.

“Non un soldo in tasca, solo il buono con il timbro per ricevere il sussidio di disoccupazione…”

Una canzone molto celebre, “leggera” al modo di Gilbert, ma suprema descrizione e sintesi degli effetti della crisi del 1929 in Germania, certo non meno devastanti di quelli prodottisi negli USA, allora come oggi terra di origine del dissesto.
E allora come oggi identiche le cause, individuate e sintetizzate in particolare dall’economista americano John Kenneth Galbraith (1908-2006):... (continua)
Keenen Sechser in der Tasche,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2015 - 15:10
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La voix des sages (No More Fighting)

La voix des sages (No More Fighting)
dall'album Yannick Noah (2000)
Testo e musica di J. Kapler, pseudonimo di Robert Goldman, fratello di Jean-Jacques Goldman
Quand je ne crois plus à mes rêves
(continua)
31/3/2015 - 22:51
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Uyan Berkin'im

Uyan Berkin'im
[2014]
Parole e musica del Grup Yorum

Oggi a Istanbul due militanti del Devrimci Halk Kurtuluş Partisi-Cephesi (DHKP/C), formazione armata di estrema sinistra, sono penetrati nel palazzo di giustizia e hanno sequestrato un magistrato, tal Mehmet Selim Kiraz, il procuratore incaricato delle indagini sulla morte di Berkin Elvan, un ragazzino di 15 anni che nel giugno del 2013, durante le proteste antigovernative al Gezi Park, fu colpito alla testa da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, da distanza ravvicinata, e che morì molti mesi dopo, nel marzo dello scorso anno, senza aver mai ripreso conoscenza.

Si disse che Berkin Elvan non c’entrava nulla con le proteste, che fosse uscito di casa per andare a comprare il pane. L’allora Primo Ministro Erdoğan, oggi Presidente, dichiarò invece che Berkin Elvan era "membro di un’organizzazione terrorista" e che aveva preso parte agli scontri a volto... (continua)
Bıyıkları yeni terlemiş daha
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 22:46

Mille e una notte

Roma 2005

Roberto De Simone
Scese il silenzio sulla Macao, la grande caserma dormiva ma io..
(continua)
inviata da Roberto De Simone 31/3/2015 - 22:37
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Lied der Bergarbeiter

Lied der Bergarbeiter
[1927]
Versi di Anna Gmeyner (1902-1991), scrittrice e drammaturga viennese, nella sua opera “Heer ohne Helden. Bergarbeiterschauspiel in 8 Bildern”, dalla quale nel 1931 il regista Georg Wilhelm Pabst trasse il film “Kameradschaft”, coproduzione franco-tedesca (in Francia uscì con il titolo “La tragédie de la mine”).

Musica di Hanns Eisler, composta nel 1929.
Interpretata da Ernst Busch in molti suoi dischi, compresi “Der Barrikaden-Tauber” e “Historische Aufnahmen”

Anna Gmeyner era austriaca ed era ebrea. Nel 1926 si trasferì in Scozia, perché il marito (lo scienziato Berthold P. Wiesner) aveva ricevuto un incarico all’Università di Edimburgo. Fu lì che la Gmeyner potè seguire le lotte dei minatori scozzesi, su cui scrisse l’opera da cui Ernst Busch e Hanns Eisler trassero poi questo brano. Nel 1928 la famiglia Wiesner si trasferì nella Berlino già tormentata dal nazismo e nel 1933 fecero appena in tempo a scappare, prima a Parigi e poi in Inghilterra. Anna Gmeyner è morta a York nel 1991.
Wir graben unsre Gräber,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 17:11
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Ballade Von Den Baumwollpflückern

Ballade Von Den Baumwollpflückern
[1925/1929]
Testo rielaborato da Ernst Busch a partire dal racconto di B. Traven, misterioso scrittore tedesco trapiantato in Messico, intitolato “Die Baumwollpflücker”, pubblicato nel 1925.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1929.
Nei dischi “Der Barrikaden-Tauber” e “Historische Aufnahmen”

B. Traven è il nome di penna di uno scrittore misterioso, certamente tedesco, quasi certamente militante anarchico o spartachista durante la fase rivoluzionaria del 1918-19, che poi emigrò/fuggì in America, stabilendosi in Messico, quasi certamente in Chiapas, benchè l’unico suo contatto col mondo fosse una casella postale a Città del Messico. Beh, di certo vi è molto poco nella biografia di B. Traven: Erich Mühsam riteneva che si trattasse di tal Ret Marut, suo omologo in scrittura ed anarchia; due giornalisti investigatori inglesi scoprirono che il vero nome era Otto Feige, ospite per qualche... (continua)
Es trägt der Bürger meine Gabe,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 15:33
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La storia di Elena

La storia di Elena
2014
Bertoli
Hanno il vizio della storia di Elena
(continua)
inviata da dq82 31/3/2015 - 15:16
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Safà

Safà
2012
Safà

Marco Lai e Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, interpretano la storia di una bimba irachena, Safa’, in un brano dedicato ai bambini violati dalla guerra. Sullo sfondo, la Nassirya descritta dal Tenente Dott. Giorgio Alagna, ufficiale medico del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.

Il suo nome è Safa’, della guerra non sa
Con il cuore malato nel deserto lei va
Il suo sogno più grande è soltanto una vita senza bombe e mitraglie, con una via d’uscita...

Siamo nel 2005 a Nassirya, Iraq. Il Tenente Dott. Giorgio Alagna, fra gli altri compiti, ha quello di svolgere il servizio di triage per la popolazione civile. Si tratta di visitare gli abitanti del posto, smistarli nelle strutture mediche adeguate, talvolta saper dire di no. Safà ha 12 anni, grandi occhi neri, ed “il suo sorriso avrebbe intenerito anche il cuore più duro”. Con la mano stretta in quella del padre, la... (continua)
Il suo nome è Safà,
(continua)
inviata da dq82 31/3/2015 - 15:10

Un canto di pace, un canto di libertà dal Kurdistan

Antiwar Songs Blog
Un canto di pace, un canto di libertà dal Kurdistan
Dalla lotta del PKK e di Kobanê ci viene la splendida Egît, nota anche come Dûr neçe heval. “Non andar via lontano, compagno” è una canzone di lotta militante che non rinuncia, anzi rivendica, la sua natura di canto di libertà e di pace. Scritta da Nuray Şen, Nail Yurtsever e Nuro Aksoy per il […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-30 19:05:00
Dalla lotta del PKK e di Kobanê ci viene la splendida Egît, nota anche come Dûr neçe heval. “Non andar via lontano, compagno”; scritta in lingua curda da Nuray Şen, Nail Yurtsever e Nuro Aksoy per Îbrahim Rojhilat, è una canzone di lotta militante che non rinuncia, anzi rivendica, la sua natura di canto di libertà e di pace. Heval è una parola curda nella quale coincidono, in maniera fortissima, i significati di “amico”, “compagno” e “fratello”.
Riccardo Venturi 30/3/2015 - 18:44
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Egît [Dûr neçe heval]

Egît [Dûr neçe heval]
[2006]
Testo di Nuray Şen
Musica di Nail Yurtsever
Arrangiamento di Nuro Aksoy
Lyrics by Nuray Şen
Music by Nail Yurtsever
Arrangement by Nuro Aksoy
Helbest: Nuray Şen
Muzîk: Nail Yurtsever
Derliêner: Nuro Aksoy
Album: Bengî



Per una di quelle strane e frequenti alchimie di questo sito, Adriana ha segnalato questa canzone, suonata e cantata da Serhat Akbal a Fosdinovo nel novembre scorso, proprio mentre il qui presente e Daniela -k.d.- la ascoltavano cantata dallo stesso Serhat Akbal a Piadena (CR) in occasione del festival di musica popolare della Lega di Cultura (che, fortunatamente, non ha assolutamente nulla a che vedere con altre "leghe") circa due settimane fa. Scritta da Nuray Şen, Nail Yurtsever e Nuro Aksoy per il cantautore militante curdo Îbrahim Rojhilat nel 2006 (e pubblicata nell'album Bengî), questa splendida canzone si chiama, propriamente, Egît; è un termine,... (continua)
Dûr neçe heval
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 30/3/2015 - 17:07
Percorsi: Dal Kurdistan
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Das Lied von der Suppe (oder Lied vom Ausweg)

Das Lied von der Suppe (<em>oder</em> Lied vom Ausweg)
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht, originariamente nel dramma “Die Mutter. Leben der Revolutionärin Pelagea Wlassowa aus Twer”, scritto - a partire da un racconto di Maksim Gorky (1906) - in collaborazione con Hanns Eisler, Slatan Dudow e Günther Weisenborn e rappresentato per la prima volta nel 1932.
Musica di Hanns Eisler, che nel 1935 trasformò l’opera in una cantata (“Die Mutter”, Op. 25, per coro, voci soliste e due pianoforti)
Nel 1951 fu Brecht stesso a dirigere il dramma con i Berliner Ensemble al Deutsches Theater di Berlino.

Mentre Renzie ed il suo Governo “mietono successi” e si autocelebrano onanisticamente ad ogni piè sospinto, a noi ci stanno per togliere anche i buoni pasto (il servizio mensa l’hanno liquidato già molti anni fa)… La crisi, dicono. E intanto sono altri 100 euro al mese che s’involeranno, qualche decina di euro in meno che da domani, per giunta, saremo noi... (continua)
Wenn du keine Suppe hast
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2015 - 14:24
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غريب في بلادي

غريب في بلادي
Ihda2 - Dedication (2007)

The intro is a sample of Tawfiq Ziad's poem أناديكم (Unadikum)
: توفيق زياد
(continua)
inviata da dq82 30/3/2015 - 10:22
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The trumpets of Jericho

The trumpets of Jericho
2015
Tracce Clandestine

L’unico brano di nuova composizione, arrangiato e registrato assieme a Terry Woods (Pogues) nel corso di tre giorni di live sessions in uno studio sperduto nella campagna irlandese. Quante canzoni ancora si dovranno cantare prima che ogni muro diventi semplice riparo e non serva invece a dividere gli uomini?
History should teach us something
(continua)
inviata da dq82 30/3/2015 - 09:41

Sempre i primi

Sempre i primi
[30 marzo 2014]
Scritta da Ahmed il Lavavetri
sull'aria di Poveri partigiani di Ascanio Celestini



“Occorre constatare”, scrive Ahmed il Lavavetri, “che noialtre persone comuni, che magari non abbiamo vite interessanti, non occupiamo posti ragguardevoli nella società, non abbiamo ricchezze e magari neppure tanti grandi sogni -tipo quello di volare-, va a finire praticamente sempre che siamo i primi a volare per davvero: da finestrini di treni saltati in aria, da finestre al quarto piano della questura, da undicimila metri su un aeroplano con il copilota depresso, dai cazzotti e dalle prese d'ingaggio di solerti tutori dell'ordine...così ho pensato di prendere una bella canzone (che, in fondo, parla pure di persone ordinarie come noi, tipo quei vecchi partigiani che oramai sono quasi tutti morti) e di scriverci sopra delle parole diverse. O forse uguali, chissà.”
Noi che vorremmo vivere, o avremmo voluto
(continua)
30/3/2015 - 00:43

Les Coquets Lieutenants

Les Coquets Lieutenants
Les Coquets Lieutenants

Chanson française – Les Coquets Lieutenants – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 2

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.



Revoici donc une canzone qui raconte la suite de l'histoire de ce Matĕj, alias Matthias, Matys, Matysek, Mathieu, qui n'est pas sans rappeler d'ailleurs, mon cher ami Lucien l'âne, un certain Fabrice del Dongo – tous deux assistant à une bataille napoléonienne en tant que simple soldat. Cependant, à part ça, tout les oppose : Fabrice est supposé beau, aristo, jeune et séduisant, séducteur, enthousiaste... (continua)
Doucement, très doucement, je grimpe dans la paille
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/3/2015 - 22:28
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Nutri la memoria

Nutri la memoria
Nutri la memoria
(continua)
inviata da mainardi patrizia 29/3/2015 - 08:50
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Wojna

Wojna
[2014]
Testo di Przemek Paśko
Musica di Paśko i zespół Co To
Dall'album "Błędne koło"
Mówię ja
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 28/3/2015 - 23:42
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كلمات أغنية "بدي سلام

كلمات أغنية
(2008)
Badi Salam / I want Peace / Voglio la pace
Album: Slingshot hiphop (2008)

feat. Shadia Mansour / شادية منصور
صحيت اليوم لقيت حالي بَصْفن بمراسيم جنين
(continua)
28/3/2015 - 23:14
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Frédéric

Frédéric
Frédéric

Chanson française – Frédéric – CLAUDE LEVEILLEE – 1962
Paroles et Musique: Claude Léveillée 1962



Québec, 1962. Claude Léveillée avait écrit cette chanson en s'inspirant de son idole au piano: Frédéric Chopin. En 2004, il fut terrassé par un ACV, suivi d'un autre l'automne de la même année, ce qui l'a paralysé en mettant fin à son grand talent de pianiste, ce qui est un deuil épouvantable pour lui. Il nous a hélas quittés le matin du 9 juin 2011, victime d'un problème cardio-vasculaire à l'âge de 78 ans, laissant derrière lui plus de 400 chansons.

Ah, enfin ! La voilà ta chanson de paix… dont tu me rebattais les oreilles l'autre soir dit Lucien l'âne en redressant le front. Je croyais que tu l'avais oubliée…

Mais pas du tout, comme tu vois, Lucien l'âne mon ami. D'ailleurs, tu sais bien que cette chanson de Frédéric, elle hante les têtes et les oreilles de tous ceux qui l'ont... (continua)
Je me fous du monde entier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2015 - 22:00
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The Emperor's Clothes

The Emperor's Clothes
(2009)

Un altro testo della rapper di Detroit di origine israeliana, scritto nel 2009 durante l'operazione "Piombo fuso" contro Gaza, che attacca frontalmente Israele.

In January 2009, Israel launched an assault on the Gaza Strip, causing massive damage to civilian infrastructure, killing more than 1,300 Palestinians and wounding 5,300. Israel has held Gaza under siege, controlling the borders, air and water space, preventing even the most basic humanitarian goods from entering.

The Emperors Clothes is a call to action. One of the most effective strategies we can pursue right now is boycott, divestment and sanctions (BDS) campaigns against Israel, as we demand an end to Israel's 60-plus years of occupation and war on Palestinian life.

First they hit with phase one
(continua)
28/3/2015 - 20:11
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No Compromises

No Compromises
Invincible (Ilana Weaver) è una rapper che vive a Detroit. Ha passato l'infanzia in Israele e si è trasferita in Michigan con la famiglia nel 1988.

A sette anni ha imparato l'inglese ascoltando l'hip hop. Nel giro di due anni ha cominciato a scrivere canzoni in inglese.

Nonostante le origini israeliane, Invincible è una convinta sostenitrice della causa palestinese e in questa canzone canta della necessità della resistenza "fino al giorno in cui non ci sarà più bisogno di combattere".
Free The P!
(continua)
inviata da CCG Staff 28/3/2015 - 19:55
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Wir sind überall

Wir sind überall
Parole / Lyrics / Text: Reinhold Andert & Hartmut König
Wir sind überall auf der Erde
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/3/2015 - 12:38
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Siionin tyttäret

Siionin tyttäret
Here's another view of the Middle East madness by Tuomari Nurmio from his 1982 album »Punainen planeetta« (The Red Planet).
Herra Varma asustaa
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/3/2015 - 10:54
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The Twa Sisters, or The Cruel Sister

The Twa Sisters, <i>or</i> The Cruel Sister
Child #10
Recorded by: Pentangle, Cruel Sister, 1970
Child #10
Incisa da: Pentangle, Cruel Sister, 1970
In memory of John Renbourn, 1944-2015
In memoria di John Renbourn, 1944-2015

John Renbourn si è spento ieri, all'improvviso, per un attacco cardiaco; aveva 71 anni. Ieri, in un brevissimo ricordo a caldo, l'ho definito un compagno di strada assieme ai “suoi” Pentangle; tra le altre cose, proprio ieri ho appreso che anche Bert Jansch se ne era andato, nel 2011, senza che lo avessi saputo. Non so quanto “diranno” ancora questi nomi, quello di John, di Bert, di Jacqui McShee dalla straordinaria voce; per me sono stati coloro che mi hanno aperto il mondo della balladry tradizionale angloscozzese quando avevo poco più di quindici anni. Non riesco neppure a dire quanti ricordi siano, per me, legati ai Pentangle e a John Renbourn; basti quello di The Cuckoo. In memoria di John Renbourn,... (continua)
There was twa sisters in a bow’r,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/3/2015 - 10:47
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Fiume Sand Creek

Fiume Sand Creek

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2. The new translation... (continua)
CCG/AWS Staff 27/3/2015 - 16:38
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Aqualung

Aqualung
molto interessante complimenti
27/3/2015 - 15:44

Protesto [Canção de Coimbra]

Protesto [Canção de Coimbra]
Ary dos Santos é o autor do poema (letra) da canção
27/3/2015 - 14:47
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Wars for Nothing

Wars for Nothing
(2015)

Canzone che rappresenterà l'Ungheria all'Eurovision contest di quest'anno. Una canzone abbastanza generica e innocua, ma che ha scatenato le ire dell'ambasciatore israeliano per una didascalia nel videoclip della canzone che recita "2014 – Gaza – two-thirds of the victims were civilians, including more than 500 children.".
Do you know our earth is a mess
(continua)
27/3/2015 - 12:47
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Franco Battiato e Manlio Sgalambro: La cura

Franco Battiato e Manlio Sgalambro: La cura
Ma come si fa a dire poi se "di filosofi ce ne siano di meglio....
Lukàs Karpathos 27/3/2015 - 12:03
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El pover Luisin

anonimo
El pover Luisin
Castelin potrebbe indicare il colle e la torre di Castellino Tanaro, in provincia di Cuneo, ricordati anche dal Carducci nell’ode Bicocca di San Giacomo a proposito di un altro evento bellico:

là da quel varco, onde sfidando vibra
l’esile torre il Castellino, urlando
arabe torme dilagâr fin dove
Genova splende.


La torre era stata eretta a difesa contro le incursioni saracene: v. la nota di Giambattista Salinari nell’ed. commentata di Rime e ritmi a cura di Manara Valgimigli e dello stesso Salinari (Bologna, Zanichelli, 1964, pag. 49).
L.L. 27/3/2015 - 11:20
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Il prete visionario

Il prete visionario
Antonio Silvestri è nato a Cugnoli (PE) nel 1934.
Ha studiato teologia al seminario di Chieti. E' stato ordinato sacerdote nel 1960.
E' stato parroco in diverse parrocchie dell'Abruzzo. Ad un certo punto del suo ministero ha deciso di approfondire la sua conoscenza biblica per vivere con più consapevolezza il sacerdozio.
 
Studiando a fondo la Bibbia ha rivelato molteplici incoerenze della Chiesa Cattolica Romana, la quale subordinata l'interpretazione delle scritture alla tradizione clericale.
 
Ha rivelato che: il battessimo dei neonati, celibato, papato e altre pratiche e insegnamenti del Cattolicesimo sono in evidente antitesi con la Sacra Bibbia. Deludente è stato ogni tentativo di far rilevare tali incongruenze ai suoi superiori, dai quali ha ricevuto solo lusinghe che lo persuadessero a mettere tutto a tacere. Infine tale studio approfondito delle Sacre Scritture e l'atteggiamento... (continua)
Clementina 27/3/2015 - 11:06
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Last Train To Nuremberg

Last Train To Nuremberg

My Lai, anniversario di un massacro
di Lorenzo Mazzoni

Il soldato americano che l’11 marzo in preda a un raptus ha ucciso sedici civili nel distretto di Panjwai nella provincia di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, mi ha riportato alla mente il massacro, il cui anniversario cade in questi giorni, commesso da altri soldati americani quarantaquattro anni fa in Vietnam.

Il 16 marzo del 1968 i ragazzi della compagnia Charlie, al comando del capitano Ernst Medina, entrarono dalla parte settentrionale del villaggio di My Lai, dove ora sorge un grandissimo, giovane albero, e dove, allora, giocavano i bambini.

Svuotarono i caricatori. Buttarono le bombe a mano nelle capanne. Violentarono le ragazzine in branco, da veri boy-scout, poi le trucidarono con le baionette.

I più pericolosi esponenti del villaggio: vecchi e donne, vennero raccolti in gruppi e falciati con le mitragliatrici. Lo stomaco... (continua)
CCG Staff 26/3/2015 - 22:48

Marengo

Marengo
Marengo

Chanson française – Marengo – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 1

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.

Voici donc, Lucien l'âne mon ami, une nouvelle série de canzones qui s'en vont te raconter l'histoire d'un Arlequin amoureux, ci-devant fantassin de l'Empereur autrichien François. Enrôlé de force, déserteur par vocation, il passera sa vie à fuir, fuir et à se réfugier en songe dans les bras imaginaires de son Arlecchina. On verra bien à la fin comment tout cela finira. Oui, Monsieur Po, oui, Monsieur Li, Oui, Monsieur Chi, Oui, Monsieur... (continua)
Au printemps de dix-huit cent
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/3/2015 - 21:17

The Babies of My Lai

Norm Burns
Another song-poem about My Lai, released in Boston, Massachusetts - these are song lyrics, sent to specialist publishing and recoding companies, usually in response to an advertisement, that have been set to music for a fee (around $200-400). (1) Composed by Ann Parks and Lew Tobin (he co-founded the label with Shelley Stuart, and he presumably took the writing credit for the music side). Performed by Norm Burns & The Satelites. The track, called "The Babies of My Lai" (Sterling Records # S-547), probably released in either late 1971 or early 1972 (based on the label discography), focused on the death of the children at the massacre. The narrator sarcastically said that "a little baby raised it gun" and so a soldier "raised his weapon in defense". The narrator mourned the deaths: "sleep baby sleep", and declared to "never forget what has been done". The lyrics did not mention or comment on William Calley's trial, but it leaned towards criticising his actions, and therefore it fell into the anti-Calley camp.

Justin Brummer
Sleep baby sleep, sleep baby sleep
(continua)
inviata da dq82 26/3/2015 - 18:10
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Will There Ever Be a Time?

Will There Ever Be a Time?
The song "Will There Ever Be a Time?" (Bold Records # 377 / 358), probably released around 1969-1971 by Captain Foam, an obscure psychedelic folk group, based in Ohio, took a general anti-war position, while referencing the My Lai massacre. Written and sung by Richard Bertram, produced by Nick Boldi, and engineered by Gary Rhamy, the song was recorded in Peppermint Productions Studios, in Youngstown, Ohio. (1) Firstly, it expressed opposition to war, counting the dead, and questioning why they had to "see them fall". The narrator accused presidents of "trying to play god". He then called for the "money that they spend to build the guns and bombs", to be redirected towards clearing the "world of hunger", which would contribute towards "peace and equality". Then onto the subject of Calley and the massacre, the narrator argued that the "guns of...My Lai" represented a "curse upon the world".... (continua)
Will there ever be a time, a time so real...
(continua)
inviata da dq82 26/3/2015 - 18:07
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Were You There?

The country rock band Mason Proffit formed in 1968 in Indianapolis, Indiana, led by The Talbot Brothers - John Michael Talbot and Terry Talbot. While their two previous records made the charts, this one failed commercially. The song "Were You There" (Warner Bros. Records # BS 2657) contained socially conscience lyrics, running through several injustices throughout history - from slavery, to the Holocaust: "you cried when Hitler killed the Jews". It then moved to Vietnam, posing the question "were you there at My Lai?", and then entering into a plea for people to protest: "come all of you, it's time to take a stand".
You said something should be done
(continua)
inviata da dq82 26/3/2015 - 17:58
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Lieutenant (Had Any Lately)

Lieutenant (Had Any Lately)
(1971)

The soulful track "Lieutenant (Had Any Lately?)" (Stang Records # ST-5027), out of New Jersey, took an anti-war line and condemned Calley - one of the few to do so.

Is this record performed by Sylvia Robinson?

A year earlier she released the single Have You Had Any Lately (Stang # 5015) - the same melody and with almost identical lyrics, without the Calley references, written by Robinson.
(1) Robinson did in fact have three children.
(2) The song later appeared on the 1973 album Pillow Talk (Vibration Records # VI-126).

Anyhow, the structure of the verses, formed by repeating questions ('how long' and 'how many') took a similarly effective approach to Bob Dylan's "Blowin' in the Wind" - the narrator wanted to know "how many children did you kill" and "how much...of their blood did you spill". She declared that Calley's actions made him "inhuman" and "not fit for society".
Vietnam War: My Lai & Lt. William Calley Songs
How long has it been lieutenant since you made a friend
(continua)
inviata da dq82 26/3/2015 - 17:51
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The Cry of My Lai

Ivan Lee
The Cry of My Lai
The Cry of "My Lai" / It Makes No Difference (1971) [Single]

The traditional country song "The Cry of My Lai" (Gold Standard Records # GS-310) - one of the few songs that condemns the massacre, with the narrator telling Calley that "the devil possesses your soul", against the background sound-effect of an infant crying. He asked: "hey lieutenant, can you still hear the small babies cry?". He also wondered if Calley had acted as if in a childhood game: "did the frightened child remind you of a smiling boy, who plays war at home and the gun is only a toy". Released in Nashville, Tennessee, written by Johnny Adams and Ivan Meece.
There in a ditch in My Lai, a small baby cried
(continua)
inviata da dq82 26/3/2015 - 17:46
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The War Crimes

The War Crimes
album: Massacre at My Lai (1970)

A spoken word release (Flying Dutchman # FDS-118) in which Rosko narrated the newspaper articles of Pete Hamill - an American journalist who in the 1960s wrote for the New York Post, reporting from Vietnam. (1) It took a highly critical view of the Vietnam War, the military, and the politicians of the era, such as President Eisenhower and President Nixon. Produced by Bob Thiele, founder of Flying Dutchman, it featured background music from Ron Carter (bass) and James Spaulding (flute). Nat Hentoff, music critic and historian, wrote the linear notes to the record. Hamill also wrote the words for the 1970 record Murder at Kent State University (Flying Dutchman # FDS-127).

Billboard noted the album on 28 February 1970, saying that "Bob Thiele's Flying Dutchman label again collaborated with WNEW-FM's Rosko...to spotlight writer Peter Hamill's description of... (continua)
Poor, lost America, clean, honorable, decent, even naive
(continua)
inviata da dq82 26/3/2015 - 17:31




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