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Prima del 2015-3-5

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Oh, Jerusalem

Oh, Jerusalem
[1978]
Parole di Dean Reed
Musica di Jaromír Klempíř, compositore ceco

Singolo del 1978 (lato A, sul lato B Hey Biladi) poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in RDT e Cecoslovacchia nel 1979. In unione Sovietica nel 1980 (“Моя Песня Для Тебя”)

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare... (continua)
My land I've not seen for years
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 15:38
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Values

Values
[1975]
Parole di Dean Reed
Musica di Карел Свобода / Karel Svoboda
Nell’album intitolato “My Song For You”, pubblicato in RDT e Cecoslovacchia nel 1979
Poi in Unione Sovietica con il titolo “Моя Песня Для Тебя” (1980)
I know a man,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 15:13

Yo quiero que sepas

Yo quiero que sepas
[196?]
Parole e musica di Dean Reed.
La versione in spagnolo è di Maria Vegas
Nell’album intitolato “Mas simpatia”, pubblicato in Argentina dove Dean Redd risiedette fino alla sua espulsione, come indesiderato, nel 1966.
"Papá, quiero saber"
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 14:31
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Пусть всегда будет солнце!

Пусть всегда будет солнце!
Pust' vsegda budet solnce
[1962]
Versi di Lev Oshanin / Лев Иванович Ошанин (1912-1996), poeta e scrittore
Musica di Arkadij Ostrovskij / Аркадий Островский (1914-1967), compositore e cantautore

Ho attribuito la canzone a Maya Kristalinskaya solo perché ne fu la prima interprete nel 1962.

“Che ci sia sempre il sole!” è una canzone per bambini, il cui ritornello fu forse composto negli anni 20 proprio da un bimbo sovietico. Divenne subito l’inno dello scoutismo socialista, i Giovani Pionieri.

La versione inglese (“May There Always Be Sunshine”) è opera di tal Tom Botting ed è stata interpretata da Pete Seeger (insieme ad Arlo Guthrie, in un concerto del 1975) e anche da Dean Reed, che la cantava in russo, in tedesco, in inglese e non so se in qualche altra lingua.

La canzone è stata popolare anche in Israele (quando ancora qualcuno lì ci teneva a rimarcare che la patria degli ebrei è stata fondata da dei socialisti…) nella versione di Gideon “Gidi” Koren, celebre medico pediatra, scienziato e compositore.
Солнечный круг,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 13:43
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Morir a Ravensbrück

Morir a Ravensbrück
Bruixes i maduixes [1980]

(Montserrat Roig - Marina Rossell)

Carme Bartolí, pagesa del Pirineu, morí al camp nazi de Ravensbrück; perquè no morís sola, la lleidatana Coloma Serés, s'arrossegà per sota dels reflectors i, arriscant la seva pròpia vida, l'ajudà a complir el seu últim desig: morir mentre escoltava parlar en català.

Així canta la Marina Rossell a les dones que les van portar a Ravensbrück, camp d’extermini internacional per a dones. Després de llargs mesos de presó, de tortures viscudes en uns terribles interrogatoris i els cinc corresponents dies de viatge amb tren, s’arribava a la mort. En uns minuts la boca de l’infern de Ravensbrück tancaria les portes i s’apoderaria amb el seu engranatge fatal de dones heroiques que aviat serien cendres. A Ravensbrück els carrers eren negres, les barraques verd fosc amb sostres negres, el cel de plom amb innumerables corbs atrets per l’olor... (continua)
El camp era un glop de nit
(continua)
inviata da dq82 5/3/2015 - 12:06
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Имала майка едно ми чедо

Имала майка едно ми чедо
Imala majka edno mi čedo
[1943-?]
Testo di / Lyrics by Nikola Kostadinov Parapunov (1909-1943)
Musica / Music: Tradizionale / Traditional (?)

Una delle più famose canzoni della guerriglia partigiana bulgara durante la seconda guerra mondiale.
Forse non mi sarei mai imbattuto in questa canzone se non fosse stata interpretata da Dean Reed, anomalo belloccione americano che invece di una sfolgorante carriera hollywoodiana scelse il socialismo, visse per anni in Argentina (da dove i militari lo espulsero) e nel Cile di Allende e poi lavorò molto (come cantante, attore e regista) nella DDR, dove morì suicida nel 1986.
Secondo l’autore della nota che accompagna il testo - tal Dobromir – Reed s’innamorò della canzone durante un suo tour in Bulgaria nel 1976, la imparò in poche ore e la eseguì durante i concerti.

Il testo parla del giovane Nikola che, per combattere i fascisti, si unisce... (continua)
Имала майка едно ми чедо [1]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 10:57
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Come agnelli in mezzo ai lupi

Come agnelli in mezzo ai lupi
2015
Matrimoni e funerali

Gli 11 brani di “Matrimoni e funerali” ci portano nel mondo, o meglio nei mondi, di Cisco: "a 46 anni e 64 giorni" raggiunge la sua piena maturità artistica e di contenuto, tracciando solchi melodici, ritmici e verbali che sorprendono ad ogni ascolto. Nella composizione di testo e musica dell’intero lavoro si colgono pensieri, concetti e strutture che tornano tra un brano e l’altro riemergendo come dei segnavia

Si parte col vagito di un neonato di “Come agnelli in mezzo ai lupi”, si culmina nella traccia centrale con “Marasma” e si finisce (o no?) con la cenere, con la netta impressione che il cerchio, il disco, la vita possa con naturalezza ripartire, coi suoi difetti, ma anche con il suo irresistibile misterioso fascino.

Il brano di apertura parte da dove siamo partiti tutti nel venire alla luce: il dolore del pianto e l’innocente debolezza di chi è piccolo e disarmato, buttato, abbandonato senza intermediazioni nel mondo.
bluradio.it
(Pianto di un neonato)
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/3/2015 - 10:43
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Robespierre

Robespierre
[2013]
Testo e musica di Davide Giromini
Lyrics and music by Davide Giromini
Paroles et musique de Davide Giromini
Libro/album: Rivoluzioni sequestrate [2015]


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto e decadente, interpretava il ruolo di un intellettuale anarchico... (continua)
Caduto fu l'ultimo re
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/3/2015 - 02:46
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Love Your Brother

Love Your Brother
[1975]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Canzone interpretata dall’autore anche in tedesco e russo.
Singolo edito nella DDR, poi nella colonna sonora del film “Blutsbrüder” diretto da Werner W. Wallroth, un western pro-pellerossa in salsa comunista interpretato dallo stesso Dean Reed (che ne scrise pure la sceneggiatura) con Gojko Mitic, un attore jugoslavo che spesso rivestiva il ruolo di nativo americano.
Nel 1977 fu pubblicata la versione in russo, all’interno dell’album intitolato “Поет Дин Рид”

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben... (continua)
Love your brother, but hate your enemies.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 16:12

Historia Llama (O Siento Que La Historia Llama)

Historia Llama (<Em>O</Em> Siento Que La Historia Llama)
[1971]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Un singolo pubblicato in Cile nel 1971. Presente anche in un EP stampato in Unione Sovietica nel 1973.

Ogni artista engagé che si rispetti ha prodotto un suo manifesto politico ed è stato mollato almeno una volta da una moglie o compagna, e “The Red Elvis” non ha fatto eccezione…
Nel 1971 Dean Reed fu piantato dalla moglie Patricia Hobbs, sposata nel 1964, la quale, evidentemente stufa del comunismo e dell’impegno politico ad oltranza del marito, se ne tornò negli States con la figlia che la coppia aveva avuto…
Dedicado a mi esposa Patricia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 15:41
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Hey Biladi

Hey Biladi
[1978]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Un singolo del 1978 poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in Cecoslovacchia nel 1979.

Credo che in arabo “Biladī” o “Bi’arḍī” significhi “mia terra” o “mia patria”…

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro... (continua)
Hey Biladi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 13:52

Frieden

Frieden
[1974]
Parole di Dieter Schneider (1937-), paroliere berlinese
Musica di Ralf Petersen (1938-), nome d’arte di Horst Fliegel, compositore, arrangiatore e produttore musicale ceco
Una canzone “beat” presente nella compilation intitolata “Rhythmus '74”, pubblicata in DDR nel 1975.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation... (continua)
Frieden, in den Häusern überall, Frieden,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 13:13

Freedom (Is the Word of Today)

Freedom (Is the Word of Today)
[1969]
Parole e musica di Dean Reed, detto “The Red Elvis”, e non perché fosse rosso di pelo ma perché già alla fine degli anni 60 aderì all’ideologia marxista e si stabilì prima in America Latina e poi nella DDR, a Berlino Est, dove morì (suicida?) nel 1986, all’età di 48 anni.

Questa “Freedom” fu scritta da Read di passaggio in Italia dove – chissà – fu forse testimone dell’“autunno caldo”, dedicando una strofa alle lotte di operai e studenti.
Nel disco intitolato “Дин Рид” realizzato in Unione Sovietica nel 1970 o 1971.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour... (continua)
Freedom... la la la
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 11:49
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Víctor Jara: Ni chicha ni limoná

Víctor Jara: Ni chicha ni limoná
[1971]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato El derecho de vivir en paz, pubblicato nell’aprile del 1971
Nella sua copertina interna l’album contiene il seguente sottotitolo: “Con los brazos de los que ya no viven y con manos que no han nacido ahora”

Due note curiose:
- la canzone è stata interpretata dal cantautore neerlandese Cornelis Vreeswijk con il titolo “Noch Dit, Noch Dat”, nel suo disco del 1978 intitolato “Het Recht Om In Vrede Te Leven”
- ne “El cantor” (1978), film dedicato a Víctor Jara, diretto, interpretato e musicato da Dean Reed – attore, songwriter e regista americano che scelse il marxismo, il Cile di Allende e la Germania Est, dove morì suicida nel 1986 – la canzone è cantata dallo stesso Reed nella parte di un cantautore chiaramente ispirato alla figura del grande artista cileno assassinato durante il golpe del 1973.

Una canzone che Víctor Jara scrisse... (continua)
Arrímese mas pa' ca
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 16:21
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El hombre es un creador

El hombre es un creador
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “La población”

Incrèdibol bat trù!

Questa bella canzone di Jara mi era completamente sfuggita. L’ho scoperta grazie a Dean Reed, un attore americano molto sui generis, un bellone che aveva recitato il film di second’ordine e spaghetti-western come “Dio li crea... Io li ammazzo!”, o “Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di...” e ancora “Sotto a chi tocca!” e che poi, dopo un viaggio in America Latina e in Cile in particolare, aveva sviluppato una sua visione politica socialista che lo aveva portato a trasferirsi a Berlino Est, dove è morto nel 1986 in circostanze non molto chiare, inseguito dalla fama di traditore della patria e visto al tempo stesso con sospetto dal regime comunista.

Dean Reed era anche musicista e cantautore (“The Red Elvis”, o “The Czar of Rock ‘n’ Roll”, o “Comrade Rockstar” era soprannominato)... (continua)
Igualito que otros tantos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 11:46
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Der schlimmste Feind

Der schlimmste Feind
[1926]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 28 dicembre 1926. Poi nell’antologia di scritti e poesie intitolata “Das Lächeln der Mona Lisa” pubblicata nel 1929.

Musica di Hanns Eisler, in “Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky” (1959)
In “Brecht - Eisler - Tucholsky - Weinert: Lieder Gegen Den Krieg”, nell’interpretazione di Elke Petri e Michael König con l’Erich-Weinert-Chor (1976)

Poesia interpretata anche da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler - Merkt Ihr Nischt”, ristampato nel 1997.
Più recentemente rimusicata da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia

La versione poetica di “Per che cosa?” (“Das Andere Deutschland”), un articolo che Tucholsky aveva pubblicato giusto un anno prima su “Die Weltbühne” sotto lo pseudonimo di Ignaz Wrobel,... (continua)
Für Ernst Toller

(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 09:36
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Wiegenlieder einer proletarischen Mutter

Wiegenlieder einer proletarischen Mutter
[1930]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
In “Historische Recordings 1931-1933”
Poi anche nel repertorio di Gisela May, a cominciare dal disco “Gisela May Singt Brecht – Eisler - Dessau”, pubblicato nel 1968
Trovo il brano anche in un’interessante raccolta intitolata “Lieder Gegen Den Imperialistischen Krieg - Tucholsky, Weinert, Brecht, Eisler”
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2015 - 16:39
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Ballade vom Paragraphen 218

Ballade vom Paragraphen 218
[1929]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler e poi anche di Gustavo Beccerra-Schmidt (1925-2010), compositore cileno, esule in Germania da 1973 e naturalizzato tedesco.

Forse la prima canzone al mondo in difesa dell’interruzione di gravidanza e contro le leggi fatte contro le donne…

L’aborto è sempre stato ed è ancora illegale in Germania, anche se dal 1995 la legge è stata modificata con la previsione di eccezioni e condizioni al verificarsi delle quali viene meno la punibilità.

“Nella Germania pre-nazista l'aborto era regolato dall'articolo 218 del Codice introdotto dalla Repubblica di Weimar. In esso si prevedeva la liceità dell'aborto nel caso in cui il parto avesse messo in pericolo la vita della madre.

“I nazisti non modificarono la legge se non consentendo l'aborto nel caso in cui la nascita del bambino fosse un pericolo per l'igiene razziale tedesca. In altri termini... (continua)
Herr Doktor, die Periode...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2015 - 14:07
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Ruhe und Ordnung

Ruhe und Ordnung
[1925]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicato con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 13 gennaio 1925. Poi nell’antologia di scritti e poesie intitolata “Das Lächeln der Mona Lisa” pubblicata nel 1929.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1959
In “Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky für singstimme und klavier”
Poi anche nel disco di Claus Boysen e Rainer Abraham intitolato “Tucholsky Und Genossen”

Legge e Ordine, un binomio spesso invocato, a destra come a sinistra, specie nei momenti di crisi e di trasformazione. Siccome però in genere nessuno si sogna di coniugarlo con Giustizia, ecco che puntualmente si rivela sempre per quel che è: Fascismo e Repressione.

A proposito di Ernst Ottwalt, nome di penna di Ernst Gottwalt Nicolas: tedesco, nato nel 1901, scrittore, comunista… La data di morte – agosto 1943 – potrebbe farci pensare che sia morto in qualche campo di concentramento... (continua)
Wenn Millionen arbeiten, ohne zu leben,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2015 - 11:35
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Avant le départ

Avant le départ
dall'album "14-18 - Une vie d' bonhomme" pubblicato nel 2008.
{Parlé:}
(continua)
1/3/2015 - 23:07
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Le champ d'honneur

Le champ d'honneur
dall'album "14-18 - Une vie d' bonhomme" pubblicato nel 2008 nel quale il trio francese mette in musica testi originali scritti durante la Grande Guerra. Nel disco compare anche una versione della celebre Chanson de Craonne
Ayant obligé l'homme de la terre
(continua)
1/3/2015 - 22:57
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1916

1916
dall'album Approchez (2004)
23 janvier 1916
(continua)
1/3/2015 - 22:49
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Bleuet

Bleuet
Poesia di Guillaume Apollinaire (1916), dalla raccolta “Calligrammes, poèmes de la paix et de la guerre 1913-1916” pubblicata nel 1918
Musica di Francis Poulenc (1939)

Il bleuet (fiordaliso) è in Francia il fiore della memoria per i reduci di guerra come il papavero nei paesi anglosassoni. La parola comunque indicava comunemente i soldati francesi nella Prima Guerra Mondiale per via del colore delle divise.

Chez Poulenc comme chez Apollinaire, la verve peut tojours le céder brusquement à la plus profonde émotion. Bleuet, le titre de la mélodie suivante, est un tendre diminutif de «bleu», terme argotique désignant un jeune soldat. Ce soldat va mourir; à cinq heures, il faut quitter les tranchées pour affronter le feu ennemi. Mais il n’y a ni héroïsme ni patriotisme exacerbés dans cette mélodie. Et Poulenc d’écrire: «L’humilité, qu’il s’agisse de la prière ou du sacrifice d’une vie,... (continua)
Jeune homme de vingt ans
(continua)
1/3/2015 - 22:15
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Voici la mort

Voici la mort
(2002)
Voici la mort
(continua)
1/3/2015 - 21:16
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Travailler Plus

Travailler Plus
On n'a pas voté pour travailler plus.
(continua)
inviata da adriana 1/3/2015 - 10:23
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Небасхіл Еўропы

Небасхіл Еўропы
Testo in bielorusso di Глеб Лабадзенка [Hleb Labadzenka]
Musica di Александр Рыбак [Aleksandr Rybak]
Супакой мяне на небе душы
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/3/2015 - 00:09
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Viva la democrazia

Viva la democrazia
[1975]
Testo di Beppe Chierici
Musica di Beppe Chierici e Daisy Lumini
Album: Il paese dei bambini con la testa"
I Dischi dello Zodiaco VPA 8248
"C'è un'idea differente
(continua)
inviata da dq82 27/2/2015 - 10:30
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Cult

Cult
Album: Christ Illusion (2006)
Oppression is the Holy Law
(continua)
27/2/2015 - 04:30
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Don’t Wanna Fight

Don’t Wanna Fight
[2015]
Singolo che anticipa l’uscita, il prossimo 21 aprile, di “Sound & Color”, secondo album degli Alabama Shakes, band di Athens, Alabama (giustappunto)

Come al solito, intensa e potente la voce di Brittany Howard, originale compendio di Janis Joplin, Aretha Franklin e anche qualcosa di maschile, maybe Mick Jagger...
My life, your life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2015 - 22:10

Das Lied vom täglichen Brot

Das Lied vom täglichen Brot
[1923?]
Versi di Bruno Schönlank (1891-1965).
Musica per baritono e pianoforte di Emil Petschnig (1877-1939), compositore viennese.

Bruno Schönlank è stato uno scrittore e poeta di idee socialiste.
Nel 1915 fu arrestato e detenuto per aver preso parte ad una maifestazione contro la guerra.
Negli anni successivi fu vicino agli ambienti spartachisti e partecipò, forse solo marginalmente, alla Rivoluzione del novembre 1918.
Nel 1933, all’avvento di Hitler, fuggì a Zurigo, dove rimase fino alla morte.
Das ist das Lied vom täglichen Brot
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2015 - 16:56

Maykäfer, flieg!

anonimo
Maykäfer, flieg!
[prima metà del 600]

Una tetra ninna nanna che arriva dalla terribile Guerra dei Trent’anni, combattuta tra il 1618 ed il 1648 soprattutto nell’Europa centrale, nei territori allora appartententi al Primo Reich, il Sacro Romano Impero germanico. Le stime degli storici sulle vittime di quel prolungato conflitto sono discordi, ma vanno da un minimo di 3-4 milioni ad un massimo di 12-13 milioni di morti.
La melodia oggi nota è quella della tardo settecentesca “Schlaf, Kindlein, schlaf” di Johann Friedrich Reichardt.
Il testo ha, com’è naturale, numerose varianti succedutesi nel tempo. Quella presentata è la versione
più antica di cui vi sia testimonianza scritta e risale ai primissimi anni dell’800.

Difficile dire a cosa alluda il riferimento al volo del coleottero maggiolino… Forse la natura che ostinatamente ogni anno si rinnova nonostante la distruzione prodotta dall’uomo… Forse il... (continua)
Maykäfer, flieg!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2015 - 15:37
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No Escape (From Balkan)

No Escape (From Balkan)
DUBBIOSA
Yes I left my motherland and went so far
(continua)
inviata da krzyś 24/2/2015 - 23:54
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Volio BiH

Volio BiH
(2013)
Album: "Apsurdistan"

Vorrei che Ronaldo giocasse nella Bosnia e che i palestinesi potessero vivere in pace...
Volio bi' da za Bosnu zaigra Ronaldo
(continua)
24/2/2015 - 22:34
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Niko nije kriv

Niko nije kriv
Album: "5 do 12" (2010)
Rat je profit, puni kase vladajuće klase,
(continua)
24/2/2015 - 22:24
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Özgecan anısına şarkı

Özgecan anısına şarkı
[2015]
Parole e musica di Murat Kekilli (1968-), cantautore turco originario di Adana, l’antica Antiochia di Cilicia.

Una canzone in memoria di Özgecan Aslan, una ragazza di 20 anni, studentessa universitaria, che lo scorso 11 febbraio, a Mersin, città del distretto di Adana, è stata ferocemente assassinata perché ha resistito ad un tentativo di stupro. Il suo assassino – l’autista del minibus su cui Özgecan era salita – l’ha uccisa perché si sarebbe difesa con una bomboletta di spray al peperoncino che aveva con sé. L’ha selvaggiamente picchiata e finita con una sbarra di ferro. Poi ha chiesto aiuto a due parenti per far sparire il corpo. Le hanno mozzato le mani, forse per impedire l’identificazione dalle impronte, e poi hanno bruciato il cadavere. Sono stati arrestati, ma solo per un caso: un poliziotto più attento di altri che a un posto di blocco ha riscontrato macchie di sangue sospette... (continua)
Gül düştü yüzüne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2015 - 16:58
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Aus dem Dunkel

Aus dem Dunkel
[1937]
Versi di Gertrud Chodziesner, in arte Gertrud Kolmar, nella raccolta intitolata “Welten” (poesie composte tra agosto e dicembre del 1937) pubblicata postuma nel 1947.
Musica del compositore inglese Julian Marshall nella sua cantata intitolata “Out of Darkness”, 2009

La vita adulta di Gertrud Käthe Sara Chodziesner, ebrea, nata a Berlino nel 1894, iniziò e terminò nella tragedia.
Poco più che ventenne Gertrud si innamorò di un ufficiale, sposato, che la mise incinta, poi la indusse ad abortire (con il sostegno della famiglia di lei) e quindi la abbandonò. Gertrud cadde in una profonda depressione, tentò anche il suicidio e si riprese faticosamente solo grazie alla scrittura poetica (la sua prima raccolta fu pubblicata nel 1917) e al lavoro con i bimbi sordomuti svolto negli anni successivi tra Parigi e Digione.
Nel 1928 fu costretta a tornare a Berlino per assistere la madre... (continua)
Aus dem Dunkel komme ich, eine Frau.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2015 - 11:09
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The General's Fast Asleep

The General's Fast Asleep
The General's Fast Asleep

Chanson anglaise (Military fox trot)– The General's Fast Asleep – Vera Lynn – 1935

Pour le commentaire voir : Le général dort debout
You won't see any big parade
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/2/2015 - 21:02
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Das neue Deutschland

Das neue Deutschland
[1919]
Parole di Erich Mühsam, nella raccolta “Revolution. Kampf-, Marsch- und Spottlieder” pubblicata a Berlino nel 1925
Originariamente pensata sulla melodia di “Preisend mit viel schönen Reden”, verso di apertura de “Der reichste Fürst” del poeta tesesco Justinus Kerner (1786-1862), divenuta poi inno del Württemberg.
Il testo di Mühsam è stato più recentemente ripreso dal solito Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.

Canzone satirica indirizzata alla dirigenza socialdemocratica delle Repubblica di Weimar, responsabile della feroce repressione della Novemberrevolution. Due su tutti: Friedrich Ebert, allora Cancelliere, e Gustav Noske, ministro della Difesa, mandante ed esecutore della reazione, coloro che diedero mano libera ad esercito e paramilitari (Freikorps) per fare a pezzi i lavoratori e i militanti rivoluzionari, comunisti, socialisti ed anarchici.
Sich empfehlend den Genossen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2015 - 13:21
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Lied des Gefangenen

Lied des Gefangenen
[1817-21]
Versi di Heinrich Heine, nella raccolta “Buch der Lieder” (sezione “Junge Leiden”, capitolo “Romanzen”), pubblicata nel 1827.
Questa poesia è già strutturata di per sé come canto, ma è stata comunque musicata da diversi compositori quali Bernhard Jestl, Wilhelm Kempff, Franz Theodor Kugler ed Eduard Steuermann (si veda The LiederNet Archive)

Un condannato a morte, nelle sue ultime ore di vita, ricorda il destino della nonna processata per stregoneria e messa al rogo. Trasformatasi in corvo nel momento del trapasso, la vecchia indomita che rifiutò di confessare è invocata dal prigioniero alla vigilia della sua impiccagione. (Stefania Sbarra)
Als meine Großmutter die Lise behext,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2015 - 11:08

In der Zelle

In der Zelle
[1920?]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Musica del gruppo Der Singende Tresen ‎nel loro album intitolato “Mühsamblues”, dedicato interamente ad Erich Mühsam, pubblicato nel 2014.

Erich Mühsam - l’“Anarchisterich” come lui stesso si definiva in un’altra sua poesia – aveva già conosciuto il carcere nel 1918 quando, dopo l’iniziale fase interventista quasi subito abortita, aveva preso parte a scioperi e manifestazioni, anche violente, contro la guerra. Il governo bavarese aveva proceduto ad arresti di massa e anche Erich Mühsam era stato buttato in gattabuia per qualche mese, giusto fino al termine della guerra.

Ma il nostro non si perse d’animo e, tornato a Monaco, lì subito... (continua)
Scheu glitt ein Tag vorbei – wie gestern heut.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2015 - 10:47
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Raffaella Carrà: Il presidente

Raffaella Carrà: Il presidente
[1977]
Parole di Gianni Boncompagni (1932-), conduttore radiofonico, paroliere, autore televisivo e regista televisivo italiano.
Musica di [[|Franco Bracardi]] (1937-2005), sceneggiatore, musicista e attore italiano.
Nell’album della Carrà intitolato “Fiesta”

1977. La Carrà era già un’icona nazionale, Boncompagni approdava alla RAI per condurre Discoring, di cui era autore pure Franco Bracardi (il fratello del comico e cabarettista Giorgio nonchè pianista residente del Maurizio Costanzo Show)...

E fu pure l’anno della prima discesa in campo di Silvio Berlusconi, che proprio allora emise i suoi primi vagiti politici conquistandosi l’amicizia con Craxi, rivelatasi negli anni successivi molto fruttuosa per le emittenti televisive del gruppo Fininvest. Parlo ovviamente dei decreti Berlusconi uno, bis e ter, con cui iniziò lo stupro della democrazia e della cultura ancora in atto nel Belpaese.

Si può quindi considerarla una canzonetta inquietantemente premonitrice...
Una festa in grande stile
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2015 - 22:31
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Wilde Love

2012
Loveblood

liberamente ispirata a The Ballad of Reading Gaol
All men kill the thing they love
(continua)
inviata da dq82 22/2/2015 - 20:44
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De Profundis

De Profundis
De Profundis è una lunga lettera che Oscar Wilde (1854-1900) scrisse, dopo essere stato processato per omosessualità, al suo compagno, Alfred Douglas, proprio durante il periodo della carcerazione.

Il titolo dell’opera preannuncia in un certo senso che lo scrittore scaverà profondamente nella sua anima per esternare pensieri, rimembranze, ossessioni ed evoluzioni intellettuali che caratterizzarono ed accompagnarono la sua permanenza in carcere. Attraverso l'accuratezza e l'erudizione dei periodi wildeiani, è inevitabile tra l'altro, nella lettura della lettera, ripercorrere passo passo gli avvenimenti della vita dello scrittore, dall'incipit della sua amicizia con il narciso Alfred Douglas, passando per le sue esperienze processuali durante lo scandalo che lo fece condannare per omosessualità, sino alla sua denigrante esperienza carceraria.

La lettera risale ai primi mesi del 1897, anno... (continua)
DE PROFUNDIS
(continua)
inviata da dq82 22/2/2015 - 15:41
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Il prossimo disco dei Clash

Il prossimo disco dei Clash
2015
La prima volta
feat. Linea

Filippo Andreani è membro degli Atarassia Gröp. E così come per un'intera generazione punk Joe Strummer e i Clash non sono solo stati idoli musicali, fonte d'ispirazione, ma anche una "scuola di politica". (Marino Severini dedica a "Joe lo strimpellatore" Bandito senza tempo ogni qulavolta la canti). E questa è una canzone sui tempi moderni, e sullo smarrimento di una sinistra che non esiste più, in attesa che Joe Strummer torni ad indicare la via
Il sindacato ha firmato: vendesi scarpe da ballo
(continua)
inviata da dq82 22/2/2015 - 12:22
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Expo 2015

Expo 2015
[2015]
Album :iPorn
“Altro che I lavoretti alla Vallanzasca”
(continua)
inviata da adriana 22/2/2015 - 10:11
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Mojado

Mojado
[2007]
Parole e musica di Édgar Ricardo Arjona Morales, in arte Ricardo Arjona, cantautore e musicista guatemalteco.
Nell’album intitolato “Adentro”.
Il brano si avvale della partecipazione straordinaria di (feat.) della band tex/mex Intocable

“Mojado”: migrante senza documenti, che ha provato più volte ad attraversare clandestinamente la frontiera tra Messico e USA... Letteralmente, “bagnato”, in inglese “wetback”, con riferimento al fatto che in molti cercano di attraversarla a nuoto immergendosi nelle acque del Rio Grande... Il termine, dispregiativo, è stato coniato negli anni 20 del secolo scorso ed è utilizzato con significato immutato ancora oggi...
... es muy triste, es, hay palabras ya para decirlas, pero hay problemas, pero, pues, todo lo que uno ha vivido no lo puede platicar en unos cinco o diez minutos...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2015 - 23:06
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Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker)

Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker)
[1972-73]
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards
Nell’album degli Stones intitolato “Goats Head Soup”, pubblicato nell’estate del 1973.
Testo ripreso da [[|Keno's Rolling Stones Web Site]]




Heartbreaker è il poliziotto che spara a un ragazzo senza ragione, è lo spacciatore che vende la dose ad una ragazzina di 10 anni, è la madre della piccola tossica che non l’ha protetta, convinta che quello fosse il suo destino inelluttabile... Heartbreaker è la violenza e l’indifferenza...

Una piccola nota sul verso di apertura del brano: se “police” davvero fosse stato scritto originariamente “po-lice” - come suggerito dal sito Keno citato - allora dovrebbe tradursi come “po-pidocchi” o “po-vermi”, il che non è dettaglio di poco conto...
The po-lice in New York City
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2015 - 15:32
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Fingerprint File

Fingerprint File
[1973-74]
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards
La traccia che chiude l’album degli Stones intitolato “It's Only Rock 'n Roll”, pubblicato nell’ottobre del 1974

“Fingerprint File” (1974) e “Undercover Of The Night” (1983), due testi degli Stones che hanno in comune una brutta parola: dittatura.
Non c'è amore, sesso, ne droga in queste due canzoni, se vogliamo apostrofarle in questo modo un po' riduttivo, direi che sono due canzoni che parlano del sociale.
Una, mostra una forma di violenza nascosta usata dalle cosiddette "democrazie" dove appunto, dietro ad una facciata benevole e di falsa eguaglianza, i personaggi piu' indesiderati e potenzialmente sovversivi vengono controllati e schedati. Ma non solo forse tutti noi cittadini siamo costantemente tenuti sottocontrollo in ogni nostro gesto e forse anche in ogni nostro pensiero manifesto.
L'altra vede il potere svelare impudicamente... (continua)
Oh Yeah!...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2015 - 13:56
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I Can't Breathe

I Can't Breathe
[2014]

Singolo

Pussy Riot's first song in English is dedicated to Eric Garner and the words he repeated eleven times before his death. This song is for Eric and for all those from Russia to America and around the globe who suffer from state terror - killed, choked, perished because of war and state sponsored violence of all kinds - for political prisoners and those on the streets fighting for change. We stand in solidarity.
He's become his death
(continua)
inviata da adriana 20/2/2015 - 18:00

Brudermord

anonimo
Brudermord
[1848]
Canzone di anonimo soldato dell’esercito imperiale austriaco, inorridito dall’ordine di sparar sulla sua gente ricevuto durante la repressione della rivoluzione del 1848. In quel periodo accadde effettivamente – specie durante le rivolte del 1849 nel Baden-Palatinato - che reparti dell’esercito si rifiutassero di sparare e passassero con gli insorti, ma fu un fenomeno sporadico e comunque irrilevante per l’esito finale.
Testo trovato su Volkslieder Archive
Brudermord, Brudermord!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 14:27
Percorsi: Disertori
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Lied Der Verfolgten

Lied Der Verfolgten
[183?]
Versi di Friedrich von Sallet (1812-1843), scrittore e poeta tedesco, che in molte opere ha satirizzato la casta militare della sua epoca.
Musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album “1848, Lieder Der Deutschen Revolution” pubblicato nel 1973.
Ulteriore musicalizzazione ad opera del compositore Sergio Vesely, nell’album intitolato “Schlafe, mein Deutschland. Alte Dichter, 1848 - neue Lieder, 1998 - Politische Lieder von heute zur Vormärz-Lyrik der 48er Revolution”, pubblicato nel 1998 in occasione dei 150 anni dalla Rivoluzione del 1848.
1830, nach der Julirevolution in Frankreich, wächst in Deutschland die antifeudale Opposition.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 13:12
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Der General

Der General
[1964]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel disco intitolato “Fröhlich Ißt Du Wiener Schnitzel”
Was macht der General am Feierabend?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 11:48
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Oh welche Lust Soldat zu sein

Oh welche Lust Soldat zu sein
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo si tratti di parodia della militare ottocentesca “Auf Brüder stimmet alle ein wie schön es ist Soldat zu sein
Poesia messa in musica da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995
Soldat sein heißt zu Zeit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 11:33
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Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]

Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]
[März 1917]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Nella raccolta intitolata “Brennende Erde. Verse eines Kämpfers” pubblicata a Monaco nel 1920.
Questa poesia è già di per se stessa una canzone, come dal titolo.
In ogni caso è stata messa in musica da diversi artisti, come Gerhard Stäbler ‎(in “Für Später: Jetzt” del 1984), dai gruppi punk Blockade (nel loro disco omonimo del 1989) e Kaltfront ‎(nel loro “Zieh Dich Warm An” del 2006), dai Der Singende Tresen ‎(nel loro “Mühsamblues” del 2014) e da Claus Boysen e Rainer Abraham ‎(nel loro “Tucholsky Und Genossen”, data imprecisata)…
Oltre all’immancabile, prolificissimo Christoph Holzhöfer.
Sengen, brennen, schießen, stechen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:55
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Kalender 1913

Kalender 1913
[1913]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo che la poesia faccia parte della raccolta intitolata “Kain-Kalender für das Jahr 1913”, pubblicata a Monaco
Poesia musicata da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995.
Più recentemente è stata messa in musica da Christoph Holzhöfer

Una poesia che intuisco molto attinente al percorso, non formalizzato ma trasversale, de La Guerre de Cent mille ans che i ricchi hanno fatto, fanno e faranno ai poveri.
Urgerebbe quindi un intervento traduttorio degli ottimi Marco Valdo M.I. e il suo inseparabile amico Lucien Lane, che ringrazio anticipatamente.
Januar:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:21
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Großstadt-Indianer

Großstadt-Indianer
Chanson allemande – Großstadt-Indianer – Juliane Werding – 1972



Il existe dans les Chansons contre la Guerre, comme tu le sais, Lucien l'âne mon ami, rassemblent des milliers et des milliers de chansons et plus encore de traductions d'icelles dans des dizaines et des dizaines de langues et d'idiomes ; il s'agit bien entendu, car on peut les entendre à l'unique condition qu'elles aient été enregistrées, des chansons contre la guerre. La guerre versus la paix en donc est le thème général et il s'agit de la guerre considérée, non comme un des beaux-arts… Quoique on verrait bien se développer une esthétique de la guerre et de la paix, comme le regretté Thomas de Quincey le fit au milieu du dix-neuvième siècle pour l'assassinat, sous le titre original de Murder considered as one of the fine arts, en français : De l'assassinat considéré comme un des beaux-arts et en italien : L'assassinio come... (continua)
INDIEN DE VILLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/2/2015 - 22:06
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Wiegenlied

Wiegenlied
[2005]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Am Flußufer”
Du hattest nie eine Kindheit, mein Kind.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 20:56
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Waffenhändler-Tango

Waffenhändler-Tango
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Una canzone che trovo pubblicata come singolo, significativamente sul lato B di “Amerika”, e poi anche in una compilation del 2006 intitolata “Politische Lieder”
Erst baun wir Waffen, dann verkaufen wir sie weiter,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 20:18
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El Fiscal Nisman

El Fiscal Nisman
[2015]
Parole e musica di Mauro Lecornel, musicista argentino originario di Rufino, Santa Fe

Beh, non siamo certo qui al livello artistico di un León Gieco o di un Charly García, però questa grezza cumbia popolare è quanto di più recente, musicalmente parlando, sulla misteriosa morte di Natalio Alberto Nisman, il procuratore generale che si è occupato delle complesse indagini sull’attentato contro l'Asociación Mutual Israelita Argentina (A.M.I.A.) avvenuto il 18 luglio 1994 a Buenos Aires, quando un'auto carica di esplosivo fu fatta saltare in aria davanti alla sede dell’associazione ebraica, uccidendo 86 persone, il più grave atto terrorista contro una comunità di religione ebraica dalla fine della seconda guerra mondiale.

Come sappiamo, lo scorso 18 gennaio, alla vigilia della sua comparizione al Congresso per esplicitare i risultati dell’inchiesta, Nisman è stato trovato morto nel suo... (continua)
Él es Nisman
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 14:33

Hallo, Mister General

Hallo, Mister General
[1982]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel disco collettivo intitolato “Wir Wollen Leben - Lieder Gegen Den Untergang”

Una canzone dedicata ad Alexander Haig (1924-2010), gran generale USA e politico di spicco nelle amministrazioni Nixon, Ford e Reagan (di cui fu Segretario di Stato), famoso non solo (e non tanto) per il cognome in comune con una nota marca di scotch whisky (il cui motto era ed è “Don't be vague, ask for Haig”) ma soprattutto per una “felice” ed imitata frase a proposito della necessità di intensificare i bombardamenti per vincere la guerra in Vietnam: “Bombing the North [Vietnam] back to the Stone Age.” Forse la frase non era proprio farina del suo sacco ma di uno dei suoi collaboratori, il gen. Curtis Lemay… Fatto sta che Haig la fece sua e viene ancora oggi comunemente utilizzata sia dai gerarchi israeliani che da quelli americani. Recentemente è stata utilizzata... (continua)
Hallo, Mister General mit dem klangvollen Whisky-Namen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 11:57
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Ricordati di Chico

Ricordati di Chico

COLOMBIA. PARLANO LE VITTIME
(Gianni Sartori)

Intervista con Enrique Cabeza. Insieme a Yomaira Mendoza, ha recentemente portato a conoscenza dell’opinione pubblica europea le esperienze di una comunità afro-colombiana che ormai da venti anni cerca di tener fuori dal proprio territorio la violenza e le minacce dei latifondisti. Nel 1996 erano iniziati attacchi e massacri contro le comunità che di conseguenza erano state costrette a fuggire e nascondersi. Nei campi di rifugio hanno cominciato a organizzarsi per ritornare, si è trattato di un processo organizzativo lungo e difficile dato il persistere della violenza. Nel 2006 è stata realizzata la prima Zona Humanitaria del Curvaradò.

D. Cominciamo con un riepilogo della vostra vicenda nel contesto colombiano attuale…

R. Anzitutto devo dire che lo Stato colombiano, il governo attuale( presidente J.Manuel Santos) ha compiuto passi importanti... (continua)
Gianni Sartori 19/2/2015 - 11:04

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli ani 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Zwischen zwei Kriegen krächzen drei Krähen –
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 10:21
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Mister Kapital

Mister Kapital
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli anni 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Sagt mich tot und schreibt mich krank, Totgesagte leben lang
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 09:40
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Aquarius

Aquarius
Forse è giunto il momento, visto i tempi che corrono, di rispolverare questo stupendo messaggio di pace e amore, ai visto mai che l'Arte, quella vera, riesca dove la politica connivente dei nostri giorni fallisce miseramente!
Americo Palelli 19/2/2015 - 02:54
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Aoooouh, forse come il mio solito non mi sono spiegato bene, ma secondo me, nella quarta strofa Fabrizio non dice proprio che un ladro non può entrare nel tempio, anzi, dice, ritenendosi alle parole della canzone che ce ne può entrare facilmente. Cioè, dalle partole del testo non si evince tutto quel senso che sia dato dagli folti "spiegazionisti" di questo passaggio. Se io riuscissi a chiarirmi per bene questi versi, potrei magari fornire una traduzione definitiva del pezzo, che sì, è un buon lavoro secondo me, ma non è privo di qualche "slittata" involontaria. Insomma, mi rode proprio la mia l'incertezza riguardo il punto, e credo vivamente, che solo Riccardo fosse unico a poter darmi un parere decisivo nel merito della questione.
Fiduciosissimo
Krzysiosissimo
Saludissimo,
Ciau!
Krzysiek Wrona 19/2/2015 - 02:10




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