La Poésie Fout Le Camp, Villon !
La Poésie Fout Le Camp Villon !
Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .
Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.
Et bien, c'est... (continua)
Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .
Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.
Et bien, c'est... (continua)
Tu te balances compagnon
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/3/2015 - 21:02
War Pigs
La cover di War Pigs con arrangiamento arabeggiante di Victoria Faiella ha meritato i complimenti del chitarrista dei Black Sabbath Tony Iommi.
Sulla scelta di registrare una cover della famosa canzone contro la guerra, la cantante ha dichiarato:
"In choosing to cover BLACK SABBATH's 'War Pigs', I wanted to underscore the sad, sad fact that the lyrics to an anti-war song written four decades ago were still completely and devastatingly relevant to our modern times. The years go by, the trenches we find ourselves in get deeper and deeper and deeper, the war machine keeps churning and any hope of climbing out of this monumental entrenchment is bleak at best. Let us all pray for peace, for rainfalls of enlightenment to shower down upon the powers that be and for a swift end to all of this madness."
da Blabbermouth
Sulla scelta di registrare una cover della famosa canzone contro la guerra, la cantante ha dichiarato:
"In choosing to cover BLACK SABBATH's 'War Pigs', I wanted to underscore the sad, sad fact that the lyrics to an anti-war song written four decades ago were still completely and devastatingly relevant to our modern times. The years go by, the trenches we find ourselves in get deeper and deeper and deeper, the war machine keeps churning and any hope of climbing out of this monumental entrenchment is bleak at best. Let us all pray for peace, for rainfalls of enlightenment to shower down upon the powers that be and for a swift end to all of this madness."
da Blabbermouth
14/3/2015 - 20:40
L'oiseau et l'enfant
Finnish translation by Pertti Reponen
Suomennos Pertti Reponen
A link to the song performed by Katri Helena:
Suomennos Pertti Reponen
A link to the song performed by Katri Helena:
LINTU JA LAPSI
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:25
Was gesagt werden muss
Norwegian translation by Erik Fosnes Hansen
Norsk oversettelse av Erik Fosnes Hansen
Fonte / source / kilde: Aftenposten, April 8, 2012
Norsk oversettelse av Erik Fosnes Hansen
Fonte / source / kilde: Aftenposten, April 8, 2012
DET SOM MÅ SIES
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:02
Was gesagt werden muss
Spanish translation by Miguel Saénz
Traducción español de Miguel Saénz
Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
Traducción español de Miguel Saénz
Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
LO QUE HAY QUE DECIR
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:01
Was gesagt werden muss
French translation by Olivier Mannoni
Traduction français par Olivier Mannoni
Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
Traduction français par Olivier Mannoni
Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
CE QUI DOIT ÊTRE DIT
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:00
Was gesagt werden muss
Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
SE MIKÄ ON SANOTTAVA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 15:58
Cançó del comte l'Arnau
PAGINA IN COSTRUZIONE
THIS PAGE IS UNDER CONSTRUCTION
PAGE EN CONSTRUCTION
[XVI segle / XVI secolo]
Canzone tradizionale catalana
Cançó tradicional catalana
A Catalan folksong
Signore e signori, adepti delle infernali leggende (e anche delle infernali realtà), le CCG/AWS sono oltremodo liete, nell'ambito del percorso sul nostro amico Satana seppur negli Extra, di farvi piombare in qualcosa d'altamente insolito e improbabile, vale a dire in pieno Medioevo catalano. Di Medi Evi, qua dentro, ne abbiamo visti parecchi, a dir la verità; ma quello catalano, no, ancora non lo avevamo toccato. E lo tocchiamo adesso con una figura il cui tatto fa davvero accapponar la pelle: il Conte Arnau, o Comte l'Arnau come recita la più famosa e celebrata canzone popolare catalana, che qui presentiamo. Siate, quindi, pronti a ricevere questo personaggio proveniente dai più profondi pozzi degli Inferi,... (continua)
Tota sola feu la vetlla, muller lleial?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2015 - 15:27
Percorsi:
Il Diavolo
Server sotto attacco!
Antiwar Songs Blog
Come avrete notato in questi ultimi due giorni il sito e il blog delle Canzoni contro la guerra, ospitati dai server del collettivo Autistici/Inventati non sono stati raggiungibili. E non per colpa di problemi tecnici o di normale manutenzione ma a causa di un vero e proprio attacco informatico. Si è trattato di un DDoS […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-14 13:26:00
Glory
[2014]
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)
Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.
Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.
E la lotta non è finita...
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)
Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.
Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.
E la lotta non è finita...
One day when the glory comes
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2015 - 12:50
Marching 'Round Selma
anonimo
[1965]
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan
E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (continua)
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan
E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (continua)
Marching ‘round Selma like Jericho,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2015 - 22:49
Was gesagt werden muss
English translation by Breon Mitchell
Source: The Guardian, April 5, 2012
Source: The Guardian, April 5, 2012
WHAT MUST BE SAID
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/3/2015 - 12:51
Li vidi tornare
Tenco fu ucciso perché stava facendo saltare la gallina dalle uova d'oro delle scommesse clandestine che controllavano il Festival di Sanremo. Basta ascoltare l'intervista del Commissario Molinari rilasciata a Bonolis a "Domenica In". Renzo Zannardi
11/3/2015 - 22:57
E se ci diranno
Questa canzone di Luigi Tenco sembra sia stata scritta un paio di ore fa...
11/3/2015 - 22:36
Cara maestra
Vi segnalo che "cara Maestra" non è del 1963 ma è già presente nel primo LP di Tenco. Renzo Zannardi
11/3/2015 - 22:32
La Badoglieide
Da notare che la canzone popolare "E non vedi che sono toscano" sulla cui aria sono cantate le strofe della Badoglieide non è altro che la canzoncina che poi Riccardo Marasco ha riadattato nella sua celebre "La lallera".
Se ne trovano alcune strofe in Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia
E non vedi che sono toscano
e mi piace la carne cruda
io vorrei baciarti nuda
sulla sponda del sofà
E non vedi che l'albero pende
e le foglie che cadono giù
e per contentare le donne
qui ci vuole la gioventù...
Sono stato sulle alte montagne
a vedere gli uccelli a volare
per le vie, le piazze e le strade
quanti uccelli in quantità
Se ne trovano alcune strofe in Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia
E non vedi che sono toscano
e mi piace la carne cruda
io vorrei baciarti nuda
sulla sponda del sofà
E non vedi che l'albero pende
e le foglie che cadono giù
e per contentare le donne
qui ci vuole la gioventù...
Sono stato sulle alte montagne
a vedere gli uccelli a volare
per le vie, le piazze e le strade
quanti uccelli in quantità
CCG Staff 11/3/2015 - 21:34
1984
[1984]
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984
Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984
Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
Britains in trouble, country’s bled dry
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 21:04
Ella’s Song
[1983]
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”
“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”
Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.
Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…
Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (continua)
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”
“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”
Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.
Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…
Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (continua)
We who believe in freedom cannot rest
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 16:07
Журавли
Finnish translation by Arnold Hiltunen
Arnold Hiltusen suomennos
Arnold Hiltusen suomennos
KURJET
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/3/2015 - 15:10
Certainly, Lord!
anonimo
[196?]
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.
Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.
Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Have you been to the jail?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 14:16
Turning Point
[1967]
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”
La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”
La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
See the little brown girl
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 10:08
Come Ye
[1966]
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Come ye ye who would have peace
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 09:13
Sognando
È venuto, oggi, un amico a pranzo a casa mia, ed è successa una cosa che merita di essere raccontata sia pure per sommi capi. Praticamente: pochi minuti prima era stato al bar qui all'angolo a comprare le sigarette, e il tabaccaio stava canterellando una data canzone, di cui non ricordava il titolo. "Sai, quella canzone di Don Backy...e di Mina..."; al che, ha cominciato a cantarne la musica -diciamo qualcosa del genere, perché il mio amico è un bravissimo e capace ragazzo, ma non è stato mai sfiorato in vita sua dalla benché minima dote canora. Ci ho messo infatti un attimo a riconoscere "Sognando", andando in soccorso al mio amico che, comunque, era visibilmente emozionato di aver risentito quella canzone, questa canzone che continua a girare, girare e girare in modo pressoché sotterraneo fino ad affiorare, ad esempio, in un tabaccaio che la canta mentre consegna un pacchetto di MS da dieci.... (continua)
Riccardo Venturi 10/3/2015 - 16:22
In den Ruinen von Berlin
Questo è il testo esatto
Amidst the ruins of Berlin
Trees are in bloom as they have never been.
Sometimes at night you feel in all your sorrow
A perfume as soft as sweet tomorrow.
That's when you realize at last
They won't return – those phantoms of the past
A brand new spring is to begin
Out of the ruins of Berlin!
Amidst the ruins of Berlin
Trees are in bloom as they have never been.
A perfume as soft as sweet tomorrow.
That's when you realize at last
They won't return – those phantoms of the past
A brand new spring is to begin
Out of the ruins of Berlin!
In den Ruinen von Berlin,
Fangen die Blumen wieder anzublühn,
Und in der Nacht spürst du von allen Seiten,
Einen Duft als wie aus alten Zeiten.
Dans les ruines de Berlin
Les avant-fleurs parfumées tant jamais!
In den Ruinen von Berlin,
Fangen die Blumen wieder anzublühn,
Und in der Nacht spürst du von allen Seiten,
Einen Duft als wie aus alten Zeiten.
Dans les ruines de Berlin
Les avant-fleurs parfumées tant jamais!
Amidst the ruins of Berlin
Trees are in bloom as they have never been.
Sometimes at night you feel in all your sorrow
A perfume as soft as sweet tomorrow.
That's when you realize at last
They won't return – those phantoms of the past
A brand new spring is to begin
Out of the ruins of Berlin!
Amidst the ruins of Berlin
Trees are in bloom as they have never been.
A perfume as soft as sweet tomorrow.
That's when you realize at last
They won't return – those phantoms of the past
A brand new spring is to begin
Out of the ruins of Berlin!
In den Ruinen von Berlin,
Fangen die Blumen wieder anzublühn,
Und in der Nacht spürst du von allen Seiten,
Einen Duft als wie aus alten Zeiten.
Dans les ruines de Berlin
Les avant-fleurs parfumées tant jamais!
In den Ruinen von Berlin,
Fangen die Blumen wieder anzublühn,
Und in der Nacht spürst du von allen Seiten,
Einen Duft als wie aus alten Zeiten.
Dans les ruines de Berlin
Les avant-fleurs parfumées tant jamais!
Gianluca 10/3/2015 - 16:18
Sighi tui
Un brano composto ed eseguito da Marcello Ledda, per un testo dedicato al dramma immigrazione , scritto da Maria Gabriela Ledda Continua tu... ( SIGHI TUI ..)
Questa canzone è dedicata a quelli che ogni giorno sfidano la sorte seguendo un sogno di dignità e libertà.
Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Questa canzone è dedicata a quelli che ogni giorno sfidano la sorte seguendo un sogno di dignità e libertà.
Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Sei partito attraversando mari
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2015 - 13:24
Fortzis
Brano composto ed eseguito da Marcello Ledda ; Il testo, dedicato al dramma degli immigrati clandestini , è di Maria Gabriela Ledda
Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Forse sotto un cielo senza nuvole
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2015 - 13:22
Yo soy de un pueblo sencillo
ICH BIN AUS EINEM KLEINEN VOLK
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:48
Wounded Knee 73
Parole e musica di Dean Reed
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980
Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.
Per... (continua)
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980
Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.
Per... (continua)
Wounded Knee 73
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:22
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.
Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.
Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 10:42
Si se calla el cantor
Traduzione tedesca di Ilga Röder, trovata sul sito dedicato a Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
WENN DER SÄNGER SCHWEIGT
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 08:34
Auferstanden aus Ruinen
Swedish translation by E. Zara Dillion
Svensk översättning av E. Zara Dillion
Svensk översättning av E. Zara Dillion
FRÅN RUINER STÅR DET ÅTER
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/3/2015 - 19:31
Пусть всегда будет солнце!
Testo finlandese
Finnish lyrics
Suomenkieliset sanat
Finnish lyrics
Suomenkieliset sanat
There are several Finnish recordings and versions of this song. Perhaps the most beloved one is this peformed by Estonian Georg Ots
PAISTAA AURINKO AINA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/3/2015 - 17:25
Le déserteur
Ecco il testo completo della versione finlandese di Tuula Saarikoski
Un ringraziamento speciale a Juha Rämö per questo contributo [CCG/AWS Staff]
Juha Rämö 9/3/2015 - 10:08
Nino
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Nino dicono non c’è verso
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 9/3/2015 - 09:20
Ramona
(1980)
Letra: Alejandro Stuart
Música: Alejandro y Amparo Ochoa
Scritta in ricordo di una donna povera lasciata morire per le conseguenze di un aborto illegale, sulla porta di un ospedale, in Messico. Interpretata anche dalla figlia di Amparo Ochoa, Maria Ines.
Letra: Alejandro Stuart
Música: Alejandro y Amparo Ochoa
Scritta in ricordo di una donna povera lasciata morire per le conseguenze di un aborto illegale, sulla porta di un ospedale, in Messico. Interpretata anche dalla figlia di Amparo Ochoa, Maria Ines.
Ramona pasa los días
(continua)
(continua)
8/3/2015 - 23:14
Il panorama di Betlemme
La mosca rappresenta le tragiche atrocità della nostra esistenza che non ci abbandonano mai, esercitando il loro vilipendio sull'umano anelito di divina giustizia. Anche nei momenti di più estrema sofferenza.
Giovanni 7/3/2015 - 16:34
The Sidney Carton's Final Speech
Let's not forget that these are the words of a renowned Victorian English author, intent on ennobling a countryman. The subtext is the moral supremacy of the English over 'Les Froggies'.
Harry Koetser 7/3/2015 - 10:26
Le Danseur de Nikowikwanda
Le Danseur de Nikowikwanda
Chanson française – Le Danseur de Nikowikwanda – Marco Valdo M.I. – 2015
Tirée d'une nouvelle d'Oskar Panizza, intitulée « Une Histoire de Nègre », dans la traduction française de Jean Bréjoux, La Différence, Paris (1979)
Encore une chanson inquiétante, mais où cette fois, le protagoniste est un nègre.
Ça me rappelle la chanson de Caussimon, Monsieur William:
Oui, mais le nègre dans le noir
Lui a coupé le cou
En deux coups
De rasoir…
De fait, si le docteur, car c'est le même docteur qu'avec l'Indien, a pensé une seconde, une seconde seulement, à Caussimon, il a dû avoir peur, très peur.
Et il aurait eu raison, car à la fin de l'entretien, le nègre – une force de la nature, un géant – se jette sur lui et commence à l'étrangler. Le docteur ne devra la vie sauve qu'à l'intervention de deux infirmiers musclés, qui finiront par ligoter le forcené. Mais... (continua)
Chanson française – Le Danseur de Nikowikwanda – Marco Valdo M.I. – 2015
Tirée d'une nouvelle d'Oskar Panizza, intitulée « Une Histoire de Nègre », dans la traduction française de Jean Bréjoux, La Différence, Paris (1979)
Encore une chanson inquiétante, mais où cette fois, le protagoniste est un nègre.
Ça me rappelle la chanson de Caussimon, Monsieur William:
Oui, mais le nègre dans le noir
Lui a coupé le cou
En deux coups
De rasoir…
De fait, si le docteur, car c'est le même docteur qu'avec l'Indien, a pensé une seconde, une seconde seulement, à Caussimon, il a dû avoir peur, très peur.
Et il aurait eu raison, car à la fin de l'entretien, le nègre – une force de la nature, un géant – se jette sur lui et commence à l'étrangler. Le docteur ne devra la vie sauve qu'à l'intervention de deux infirmiers musclés, qui finiront par ligoter le forcené. Mais... (continua)
Docteur, hello, vous docteur ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/3/2015 - 22:01
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Testo di Rocco Scotellaro – 1954