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Prima del 2015-2-27

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Avevamo iniziato a seguire i Fratelli Severini nella produzione dell'ultimo album dall'estate scorsa, quando avevano lanciato una raccolta fondi e Marino aveva cominciato a raccontare le storie che avevano originato le canzoni e regalato qualche verso. Finalmente il disco è stato pubblicato, ed è ascoltabile online. Noi abbiamo completato i testi, uno più bello dell'altro: Sangue e cenere - Non finisce qui - Alle barricate - Ottavo chilometro - Marenostro - Perché Fausto e Iaio - Nino - Gli angeli di Novi Sad - Più forte della Morte è l’Amore - Nel mio giardino - Mia figlia ha le ali leggere. Ora e sempre Gang!
DonQuijote82 25/2/2015 - 10:21

Marcia di Punkow

anonimo
Una "canzone urbana" di ambiente punk testimoniata esclusivamente da Canti di Lotta. Si ignora su quale aria debba essere cantata; dal primo verso parrebbe quella dei "Morti di Reggio Emilia", ma la melodia non si adatta. "Punkow" sembra riprendere il nome di Pankow, il quartiere di Berlino Est che fu sede della presidenza della DDR (da alcuni Pankow era declinata tout court come capitale della DDR).
Compagni cittadini fratelli partigiani,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 22:47
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Nach der Schlacht

Nach der Schlacht
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 29 maggio 1924
Tra il 1959 ed il 1961 questa poesia di Tucholsky, come molte altre sue, fu messa in musica da Hanns Eisler. L’interpretazione - ad opera del solito Ernst Busch - si trova nel disco “Rosen Auf Den Weg Gestreut - Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky” pubblicato nel 1981.
Del 1984 la versione offerta da Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock”
Più recentemente la poesia è stata ripresa da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.



Se ho capito bene, il protagonista di questa poesia di Tucholsky se la passa male e, come accade in certe circostanze, gli amici lo schienano... Ma comunque si consola, pensando che ad altri è andata anche peggio, per esempio a quelli che son tornati dalla guerra con una... (continua)
Wenns mir mal schlecht geht, wird mich keiner kennen.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 22:09
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Der Krieg

Der Krieg
[1911]
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Aufgestanden ist er, welcher lange schlief,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 15:42
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Empört euch

Empört euch
[2011]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”

Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Sie sind wie wir, doch sind sie es nicht gerne,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 14:01
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Diplomatenjagd

Diplomatenjagd
[1968]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ankomme Freitag Den 13.”
Auf Schloß Hohenhecke zu Niederlahr
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 13:23
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Justicia

Justicia
(Feat. Ariana Puello)
Vidas perdidas porque se les da la gana
(continua)
inviata da Giorgia 16/2/2015 - 11:49
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Ballad of the Student Sit-Ins

Ballad of the Student Sit-Ins
[1960]
Words and music by Guy Carawan, Eve Merriam and Norma Curtis
Parole e musica di Guy Carawan, Eve Merriam e Norma Curtis
From/Da: Sing for Freedom, Ed. By Guy and Candie Carawan, A Singout Publication, Bethlehem, Pa. (1990)
Interpretata anche da Sweet Honey in the Rock



La canzone si trova (alle pagine 46-49) nel prodigioso e introvabile volumetto "Canzoni per la pace - Dagli anarchici a Bob Dylan, da De André a John Lennon: contro la guerra e la violenza", a cura di Chiara Murtas e edito nel 1984 dall'editore Napoleone. Un editore popolare, specializzato in libri di barzellette e manuali per giocare a carte, che inserì nel suo catalogo una pubblicazione del genere, trovata da me per caso su una bancarella di libri usati. Un vero e proprio precursore di questo sito risalente a più di trent'anni fa. Nel volume, certo, ci sono alcune imprecisioni; ma occorre pensare che, nei primi... (continua)
The time was nineteen sixty, the place the USA,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 11:07
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Wojna w 3D

Wojna w 3D
Testo e musica di Przemek Mazurek
Testo all'orecchio da YT
Hej wojenko, wojenko,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 03:06
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Dans les rues de Varsovie

Dans les rues de Varsovie
Dans les rues de Varsovie

Chanson française – Dans les rues de Varsovie – Jean Arnulf – 1966

Il faut juste rappeler (rue du Souvenir) que Varsovie ( et sa population) avait été détruite quasi complètement au cours de la guerre. Elle fut rebâtie – pour une part, pour une part seulement à l'identique. Mais en grande partie, Varsovie des années 60 ne se ressemblait plus ; elle n'avait plus les charmes de la Varsovie d'avant-guerre. Les rues se regrettaient elles-mêmes ; elles pleuraient leur ancien visage.
Un soir, je marchais dans les rues de Varsovie ;
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2015 - 21:08
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Kai

Kai
[2007]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”

Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Ein Schreiben in einfühlsamen, klaren Worten,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:56
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Und Der Wind geht allezeit über das Land

Und Der Wind geht allezeit über das Land
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”

Non era facile fare una Blowin' in the Wind originale in tedesco: Reinhard Mey mi pare ci sia riuscito egregiamente.
Der Wind geht allezeit über das Land,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:19
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Es ist doch ein friedlicher Ort

Es ist doch ein friedlicher Ort
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”

Una canzone da accostare ad altre già presenti sulle CCG, come Sky Pilot, Il pilota di Hiroshima e Enola Gay degli Orchestral Manoeuvres In The Dark, e ancora Pilota di guerra, Ad un giovine pilota e Il rondone.
Wenn ich die Schreckensbilder seh‘ von Coventry und Rotterdam,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:01
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Der Bär, der ein Bär bleiben wollte

Der Bär, der ein Bär bleiben wollte
[1977]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Menschenjunges”

Storia di un orso che viveva felice nel suo bosco ma un brutto giorno, al risveglio dal letargo, trovò che la sua caverna era stata inglobata in un nuovo stabilimento industriale, costruito mentre lui dormiva della grossa. Il fatto incredibile è che una volta uscito l’orso fu scambiato per un essere umano, per un operaio poco curato e lavativo. E non ci fu verso. L’orso fu messo ad una macchina, a fare un lavoro alienante di quelli da catena di montaggio. Se non che, alle porte dell’inverno successivo, il plantigrado cominciò ad accusare - com’è naturale - una grande sonnolenza e fu licenziato per essersi addormentato di brutto in servizio.

Fuori già infuriava una tempesta di neve e l’orso, cacciato dalla fabbrica, cercò riparo in un motel. Ma lì finalmente lo riconobbero come orso e lo cacciarono. Lui corse nel bosco e, ormai esausto, trovò finalmente l’ingresso di una caverna, dove potè finalmente addormentarsi in pace o, forse, morire.
Er lebte in den Wäldern und lebte frei und allein,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 16:50
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Alles o.k. in Guantánamo Bay

Alles o.k. in Guantánamo Bay
[2004]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Nanga Parbat”

Nel GTMO - così viene chiamato il Guantanamo Bay detention camp - sono rinchiusi ancora 122 prigionieri e nulla lascia presagire (alla luce del vaso di Pandora che è stato scatenato dalle guerre americane e dalle “primavere arabe”) una sua prossima chiusura.

Non è certo un caso se tutti i prigionieri che finora sono stati assassinati dai terroristi dello Stato Islamico fossero costretti a vestire una divisa arancione simile a quella adottata per i prigionieri degli USA rinchiusi a Guantanamo...
Wir sagen schwarz ist schwarz und weiß ist weiß
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 16:09
Percorsi: Guantanamo Bay
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Die Mauern meiner Zeit

Die Mauern meiner Zeit
[1988]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Balladen”
Erinn‘rungen verblassen, und des Tages Ruhm vergeht,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 15:32
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3. Oktober '91

3. Oktober '91
[1992]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Alles Geht!”

Non so se Reinhard Mey si riferisse ad un episodio specifico... Certamente in “3. Oktober '91” - primo anniversario della riunificazione tedesca - parla della violenza neonazista, razzista e xenofoba nella Germania postunitaria.
Dopo il macello nazista e fino al 1980 in Germania Ovest cadde una spessa coltre di silenzio sulle azioni dei gruppi neonazisti, anche perchè per anni l’attenzione dell’opinione pubblica fu artatamente dirottata sul terrorismo di sinistra e della Rote Armee Fraktion (RAF), gruppo Baader-Meinhof, in particolare. Eppure tra il 1980 - quando il problema entò nelle statistiche ufficiali - e la riunificazione, non furono meno di 20 gli attentati e gli agguati mortali portati da neonazisti contro militanti di sinistra, immigrati, omosessuali e senzatetto.

Dopo la riunificazione - così come testimoniava... (continua)
Ein ungewohnter Hauch von Feiertag liegt auf der Stadt.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 12:17
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Gegen den Wind

Gegen den Wind
[2010]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Mairegen”
Was kann ich dir mitgeben?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 23:50
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Bevor ich mit den Wölfen heule

Bevor ich mit den Wölfen heule
[1972]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Mein achtel Lorbeerblatt”
Bevor ich mit den Wölfen heule,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 23:34
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Maskerade

Maskerade
[1971]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ich bin aus jenem Holze”
Harlekin ist in sein Festkleid geschlüpft
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 23:23
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יורים ובוכים

יורים ובוכים
Yorìm ubokhìm
[1988]
Scritta da Shalom Hanoch
Written by Shalom Hanoch
Album: התקליט השני
[Hataklìt hashenì "Il secondo album" / "The 2nd Album"]

Una canzone datata. Pensare che pure in Israele, al tempo della Prima Intifada, c'era qualcuno cui non importava chi fosse il più forte, che voleva soltanto vivere in pace e che si chiedeva quando si era imparato a seppellire viva la gente e a ammazzare “anche bambini” (anche se Sabra e Chatila c'erano già state, ma le bombe a grappolo di Gaza ancora non erano arrivate), può sembrare quasi uno scherzo, una cosa impossibile. Si Heyman, nata nel 1961 e appartenente alla stessa casa discografica (la NMC) di Shalom Hanoch, si fece da quest'ultimo scrivere questa canzone e la inserì nel suo “Secondo Album”, Hataklìt hashenì; la ha cantata, pare, pure Joan Baez. [RV]
מנקה הרחובות סיפר לי,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2015 - 23:08
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Von heiligen Kriegen

Von heiligen Kriegen
[1967]
Parole e musica di Reinhard Mey
La canzone che chiude l’album “Ich Wollte Wie Orpheus Singen”

Canzone risalente a quasi mezzo secolo fa ma - ne converrete - ancora piuttosto attuale...
Man rief zum Djihad, zu heiligen Kriege
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 22:56
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Mendacity

Mendacity
[1961]
Scritta da Max Roach e Chips Bayen
Nell’album intitolato “Percussion Bitter Sweet”, pubblicato dalla Impulse! Records nel 1961
Con alcuni mostri sacri del Jazz, come Booker Little (tromba), Eric Dolphy (sax alto, flauto e clarinetto), Clifford Jordan (sax tenore), Mal Waldron (pianoforte), Art Davis (contrabbasso) e l’immancabile splendida voce di Abbey Lincoln.
Mendacity, mendacity, it makes the world go round
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 21:21

Sois islamique !

Sois islamique !
Sois islamique !

Chanson française – Sois islamique – Marco Valdo M.I. - 2015


Aujourd'hui, Lucien l'âne mon ami, ils ont remis ça. À Copenhague, cette fois ! Alors, je me suis dit, écrivons une chanson. Car nous, notre façon de dire les choses, c'est la chanson. Et aussi, de dire les choses sans détour.

D'accord, excellentes manières. Mais, qui a remis ça ?

Des tueurs se référant à je ne sais quel prophète ou à je ne sais quel Dieu que personne, à part les croyants eux-mêmes dans leur croyance, n'a jamais vu, ni entendu, ni rien. Néant absolu. Donc, ces tueurs ont été mitrailler une réunion où on discutait de la liberté d'expression. Ces gens-là se réclament, disent-ils, de l'Islam. C'est leur choix, c'est leur propre détermination. Dès lors, on ne saurait éluder pareille appartenance, qui est le premier moteur de leurs actions. D'autres qui se réclament tout autant de l'Islam, prétendent... (continua)
Je ne sais pas ce qui arrive à la vie
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/2/2015 - 21:16
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Controguerra

Controguerra
2006
Virus de rebelion
Chiediti quanto si può vivere.
(continua)
inviata da dq82 14/2/2015 - 18:46
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Madri di maggio

Madri di maggio
Testo di Stefano Montello
Musica di Cristina Mauro e FLK
da "Dancing Calipso" (2007)
Vergine il mio ventre che ha figliato
(continua)
14/2/2015 - 16:58

Vivre ce temps

Vivre ce temps
Vivre ce temps

Chanson française – Vivre ce temps – Jean Arnulf – 1963


Encore une chanson de Jean Arnulf . Je finirai par penser que tu as un faible pour lui, dit Lucien l'âne en faisant un pas de côté pour saisir une branche de saule… et la goinfrer.

Oh, tu sais Lucien l'âne mon ami, Jean Arnulf, Jean Arnulf, Jean Arnulf… D'abord et avant tout, c'est une voix magique. Il vient d'une époque où dans la chanson, on trouvait d'abord un chanteur ou une chanteuse ou plusieurs, et une mélodie qui parfois faisait corps avec le texte, parfois servait simplement de support. Donc, principalement, il y avait de la musique en accompagnement, on parlait d'accompagnement musical. Ce qui permettait d'écouter et de comprendre et le cas échéant, d'apprécier et le chanteur ou la chanteuse ou le groupe vocal et accessoirement, la musique. Pour bien me faire comprendre, l'accompagnement musical, c'était... (continua)
Pour vivre juste le temps
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/2/2015 - 16:16
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Lovers and Friends

Lovers and Friends
Ah, battles and wars
(continua)
14/2/2015 - 04:21

La festa

La festa
[1981]

Moreno Ciandri è un musicista, bluesman e cantore popolare della provincia di Firenze. Detto "Bube", ha scritto anche una canzone proprio su "Nada, la ragazza di Bube" ripresa dal famoso romanzo di Carlo Cassola. Non mi è dato sapere se l'episodio ricordato in questa canzone sia avvenuto effettivamente (cosa che, ovviamente, non spero affatto) o se sia frutto della fantasia dell'autore; ma "fantasia" fino a un certo punto, in ogni caso. Le aggressioni fasciste sono forse mai venute meno? "Casapound" e "Forza Nuova" sono cose del passato? Il testo è ripreso da Canti di Lotta, ma in questo caso si è fatto strada anche su WikiTesti. Moreno Ciandri ha anche un suo canale YouTube. [RV]
Tutto è calmo alla festa in paese
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2015 - 22:24

La famiglia

La famiglia
E' vero: ho sperato a lungo di trovare una canzone del genere. Quando, finalmente, la trovo, mi trovo pure davanti ad un testo di cui non si sa nulla. Ignoto l'autore, ignota la musica, ignota la provenienza, ignoto tutto. Canti di Lotta, che la riporta, è un sito del tutto “popolare” nell'accezione più vasta del termine: notizie spesso essenziali, grafica alla bell'e meglio, spesso testi scarni senza nient'altro (come in questo caso). Si tratta di un sito che esiste fin dal 1997, ben più antico del nostro, e merita comunque il più grande rispetto; naturalmente, chi possedesse eventualmente maggiori notizie su questa canzone è pregato di farsi vivo. Per ora viene presentata così com'è.

Speravo di trovarla, e di trovarla con le cose che dice. Chiunque le abbia scritte. Da quel che dice, è quasi indubbio che provenga dagli anni '70 e, probabilmente, dal femminismo militante; opportuno quindi... (continua)
Quanti sposi ben vestiti s'inginocchiano all'altare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2015 - 21:50

Lullaby for a Soldier’s Daugther

Cecilia Bravo Mittmann
This song was written by Cecilia Bravo Mittmann, and it is part of her antiwar Poetry Book Sandstorm and Mirages. The song was produced by hire in an independant studio in CA. Cecilia Bravo Mittmann has all the rights to the song.

This song was written by a grandmother when she wittness the pain of separation when her son in Law was leaving for the battlefield and said goodbye to his daugther.
The moon high up may not hear
(continua)
inviata da Cecilia Bravo Mittmann 12/2/2015 - 15:47
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Jama

Jama
[1942-43]
Versi del poeta croato Ivan “Goran” Kovačić (1913-1943)
Interpretati da Dubravka Ostojić, Mirko Švec, Vili Matula e Zvonko Novosel su base musicale di Davor Rocco (compositore e produttore musicale croato) nel disco intitolato “Jama”, pubblicato dalla yugoslava Jugoton nel 1989

Ivan “Goran” Kovačić era del villaggio croato di Lukovdol, nella regione montuosa del Gorski Kotar. Il suo soprannome Goran credo corrisponda al nostro “montagnino”, uomo che viene dai monti. Studiò a Karlovac e Zagabria. Cominciò a scrivere poesie, novelle e saggi fin dal 1929 e dal 1936 esercitò la professione di giornalista.

Antifascista, di madre ebrea, nell’inverno del 1942 decise di unirsi ai partigiani di Tito, benchè la sua salute fosse già compromessa dalla tubercolosi.
Come si sa, la guerra nei Balcani è sempre stata una faccenda incasinata… Anche allora gli attori in campo erano molti, e... (continua)
I.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2015 - 15:18

Addio Riccardo

anonimo
[1945]

Come Bounaneuit 1945, scritta in occitano ed alla quale si rimanda per le notizie biografiche, la canzone è dedicata al partigiano Riccardo Gatto, di Giustizia e Libertà, che operava tra le valli Pellice, Germanasca e Angrogna con la 5a divisione alpina GL "Sergio Toja". Le formazioni Giustizia e Libertà erano collegate al Partito d'Azione. [RV]
Era il quattro di febbraio,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2015 - 12:32
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Colombo che sul poggio sei volato

anonimo
Colombo che sul poggio sei volato
Canzone popolare toscana ("Rispetto")
A Tuscan folksong ("Rispetto")


Il rispetto originale nell'interpretazione del gruppo Vincanto. Castelfranco di Sotto (Pisa), 22 marzo 2014.


Colombo che sul poggio sei volato è il primo dei “rispetti” che Caterina Bueno andò raccogliendo in varie zone della Toscana, e dei quali fa parte anche Maremma amara. Il materiale storico è evidentemente lo stesso, nonostante la Maremma non vi sia nominata espressamente; ma si tratta di un componimento che può avere valore più generale. L'innamorata che, disperata, chiede notizie a un colombo o a qualsiasi altro uccello (un uccello vola, e quindi vede tutto) è un τόπος popolare assai diffuso in ogni cultura. Per che cosa si allontana, un innamorato, dalla sua bella? Per lavorare, per emigrare, per andare a fare la guerra. Il mondo rurale questo ha visto per millenni. Il rispetto, nel testo fornito e cantato... (continua)
Colombo che sul poggio sei volato,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2015 - 12:11
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This Ain't Hollywood

This Ain't Hollywood
I've the fresh young faces
(continua)
12/2/2015 - 04:38
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Bora

Bora
[2009]
Nell’album “Italia: ultimo atto”

“1944-1948. La tragedia degli Italiani di Istria e Dalmazia, la pulizia etnica sulla porta di casa, gli entusiasti sostenitori nostrani della ‘soluzione foiba’, l’interdizione a parlarne. L’Italia che abbiamo ereditato ha più d’una radice affondata in quel terreno carsico…” (Ianva)

Canzone su tema delicatissimo, controverso, di cocente attualità (10 febbraio, giorno del Ricordo), proveniente da band altrettanto discussa (anche su queste pagine). Penso che si possa tranquillamente ascriverla al percorso (discusso, pure questo) “Destra e Reazionarismo contro e nella guerra”, ma leggendone il testo non mi è parso che sia accostabile a quello di altre canzoni sul tema provenienti, queste sì, da gruppi musicali senz’altro appartenenti all’estrema destra (Compagnia dell’Anello, Gesta Bellica, Ultima Frontiera, per esempio). Oltre ad essere dei musicisti... (continua)
Sento echi d’un festeggiamento
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/2/2015 - 22:31
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Marenostro

Marenostro
"Le canzoni servono per sederci intorno al fuoco e tornare umani" ha esordito Marino Severini presentando il brano 'Mare Nostro'. "La canzone è nata anni addietro quando fu votata la legge Bossi Fini prendendo spunto dalle parole di padre Alex Zanotelli, dobbiamo smettere - ha continuato Severini - di trattare gli altri come fossero merci".

2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele... (continua)
Marenostro ascolta ti prego
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2015 - 18:26

Fils de la Casbah

Fils de la Casbah
Scritta nella prigione di Serkadji nel 1957.
Testo orig. da: Poeti algerini, con testo a fronte introduzione e versioni di Walter Mauro, Parma, Guanda, 1966, pagg. 62-66.
Casbah des dockers
(continua)
inviata da Leonardo Licheri 11/2/2015 - 16:10
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Kaspar

Kaspar
[1968]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ankomme Freitag Den 13.”

Il mistero dell’apparizione, della vita e della morte di Kaspar Hauser hanno alimentato un mito che, assumendo di volta in volta sfumature diverse, ha attraversato il tempo giungendo intatto fino a noi.
Da Anselm von Feuerbach (uno dei padri del diritto moderno) a Georg Trakl a Werner Herzog, in molti sono rimasti affascinati dal “fanciullo d’Europa” e da molti la vicenda di Kaspar Hauser è stata letta come una parabola anti-autoritaria.
Per esempio da Reinhard Mey, in questa sua canzone sessantottina, ma anche più recentemente dal nostro Davide Manuli che nel 2012 ha diretto “La leggenda di Kaspar Hauser”, una rilettura del mito in chiave libertaria, sovversiva, inondata di musica electro house.
Sie sagten, er käme von Nürnberg her und er spräche kein Wort.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/2/2015 - 11:17
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Je ne suis fils de personne

Je ne suis fils de personne
Je ne suis fils de personne

Chanson française – Je ne suis fils de personne – Jean Arnulf – 1976
Paroles : Serge Rezvani
LES PLUS BELLES CHANSONS CONTRE LA GUERRE SONT DES CHANSONS DE PAIX.

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Je ne suis fils de personne.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/2/2015 - 11:09
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Кумушки

Кумушки
Un bel concerto di Pelageja
https://www.youtube.com/watch?v=VDHHjFydykg
Forse qualche alternativa alla onniscente cultura di massa "ufficiale"? Per di più di stampo angloamericano e invadente...
krzyś 10/2/2015 - 21:24
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Solo andata

Solo andata
Manrico Gammarota, attore, protagonista del bel video che accompagna questa bella canzone, è morto oggi, suicida.
Aveva 60 anni.
Il suo amico Alessandro Gassmann - che della clip è il regista - ha detto che "Manrico era un grande essere umano, aveva il cuore troppo fragile per affrontare l’avventura della vita."
Bernart Bartleby 10/2/2015 - 20:56

L'émigré

L'émigré
L'émigré

Chanson française – L'émigré – Jean Arnulf - 1976
Paroles : Serge Rezvani
Il venait tout droit, son violon sous le bras
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2015 - 16:25

Il siluramento dello Sgarallino

Il siluramento dello Sgarallino
Andrea Sgarallino
La storia e l'affondamento della nave dal blog Con la pelle appesa a un chiodo
28 ottobre 2013
Si tratta della ricostruzione storica più particolareggiata e bella che sia reperibile in Rete. Particolare piacere fa quindi che comprenda il testo di questa ballata popolare che questo sito ha fatto conoscere. [RV]

Tra le 8.30 e le 9 del mattino del 22 settembre 1943 il piroscafo misto Andrea Sgarallino (731 tsl, costruito nel 1930), della Società Anonima di Navigazione Toscana di Livorno, partì da Piombino diretto a Portoferraio per un viaggio di collegamento locale. Catturato dai tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre, il piroscafo aveva ripreso il servizio civile solo il 21 settembre, per ripristinare i collegamenti tra Piombino e Portoferraio, e questo era il suo secondo viaggio per Portoferraio: in molti, civili e militari smobilitati, attendevano a Piombino per... (continua)
Riccardo Venturi 10/2/2015 - 15:38
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Sui monti di Piacenza

anonimo
Sui monti di Piacenza
[1945]

Il canto fu registrato il 5 maggio 1974 da Mario Di Stefano dalla voce di tale Carlo Picozzi, a Cicogni di Pecorara, in Val Tidone. Secondo Di Stefano, "La canzone vive[va] ancora nella memoria della popolazione della Val Tidone" ed è "dedicata alla memoria del partigiano Giovanni Lazzetti ("Ballonaio") di Castelsangiovanni, appartenente alla Divisione Piacenza, fucilato nel gennaio 1945". (Ricavato da Canti di Lotta).

Giovanni Lazzetti, "Il Balonàio", nacque a Borgonovo Val Tidone il 16 gennaio 1920 e fu fucilato nel 1945. E' stato uno dei più famosi partigiani italiani. Si legge dal Museo della Resistenza Piacentina (a cura di Ermanno Mariani): "Giovanni Lazzetti, detto il Ballonaio, fu uno dei più famosi partigiani italiani.; la sua fine fu annunciata dal Colonnello Stevens a Radio Londra. Un personaggio straordinario: da capobanda dei ladri di frutta della sua citta' a volontario... (continua)
Sui monti di Piacenza,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/2/2015 - 11:30
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Canto dei coscritti, o Partirò, partirò

Canto dei coscritti, <i>o</i> Partirò, partirò
Il Canto dei Coscritti nella testimonianza dell'abate Giuseppe Tigri (1856)

Da: Canti popolari toscani, Rispetti. — Lettere. — Stornelli — Poemetto Rusticale, raccolti e annotati da Giuseppe Tigri, volume unico, Barbera, Bianchi e Comp., Tipografi-Editori. Via Faenza. 4765. Firenze, 1856.

Aggiungi la liberazione di Vienna, la regina Uliva, la Regina sfortunata di Cipro, le sette galere di Spagna, il Castellano, il Cavalier d’Olanda, Paris e Vienna, Manetta cortigiana, Piramo e Tisbe, la dolce Chiarina, e altre canzonette d’amore; e infine, Napoleone a Mosca, e Alessandro a Parigi, ottave del Menchi, improvvisatore famoso della montagna pistoiese, ultimo fra i cantastorie e i giullari della Toscana. Queste, con molte leggende di vite di santi, e di miracoli d’ogni maniera, costituiscono il subietto di siffatte canzoni. Le quali il popolo legge sì, perchè ama lo strano e il maraviglioso,... (continua)
Riccardo Venturi 10/2/2015 - 10:57
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La tempesta

La tempesta
Version française – LA TEMPÊTE – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson italienne – La tempesta – Lorenzo Monguzzi – 2013

« Je n'ai plus de mots de paix pour votre guerre... »
LA TEMPÊTE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2015 - 09:34

Spam Song [CtkrqDaYJyofWoSWg]

Spam Song [CtkrqDaYJyofWoSWg]
Uno spam su Spam Song!

Di spam continuano a arrivarcene a carrettate, neutralizzati dagli efficaci antispam approntati dal Retemaestro. Però, vista la "canzone" dove ci è arrivato questo, abbiamo pensato di pubblicarlo, col suo Aciclovir Cold Sore e tale Victor Moses:

When can you start? http://www.milliput.com/about.html Aciclovir Cold Sore Chelsea want to keep Mata – for now – with their intention being to loan out Victor Moses. However Mata is unlikely to be happy at the club if his first-team opportunities are restricted, particularly in a season that ends with a World Cup.
When can you start? http://www.milliput.com/about.html Aciclovir Cold Sore Chelsea want to keep Mata – for now – with their intention being to loan out Victor Moses. However Mata is unlikely to be happy at the club if his first-team opportunities are restricted, particularly in a season that ends with a World Cup.
inviata da CjwoOqFncEsTM 10/2/2015 - 00:48
È senz'altro la canzone popolare toscana più famosa del mondo, Maremma amara; talmente famosa, che, qua dentro nel nostro sito, non c'era. Una delle famose dimenticanze delle CCG, nonostante fosse stata nominata qua e là e, soprattutto, nonostante la bella rivisitazione dei Del Sangre, Maremma, che ne riporta il (breve) testo integrale come ritornello. È arrivato il momento di dedicare una pagina a questa canzone di duro lavoro, di dolore e di morte, risalente al primo '800 e riscoperta negli anni '60 dalla grande Caterina Bueno.
Riccardo Venturi 9/2/2015 - 23:48




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