Człowiek spotęgowany człowiekiem
Parole di Witold Gombrowicz
Musica di Marek Grechuta e Jan Kanty Pawluśkiewicz
Dall'album intitolato "Szalona lokomotywa" (La locomotiva forsennata) ispirato ai testi di Stanisław Ignacy Witkiewicz del 1977 nella sua versione ampliata del 2000.
Da http://www.tekstowo.pl/
Musica di Marek Grechuta e Jan Kanty Pawluśkiewicz
Dall'album intitolato "Szalona lokomotywa" (La locomotiva forsennata) ispirato ai testi di Stanisław Ignacy Witkiewicz del 1977 nella sua versione ampliata del 2000.
Da http://www.tekstowo.pl/
Największym rozczarowaniem jakie oczekuje ludzkość w przyszłości,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 18/2/2015 - 22:35
Dis, Quand Reviendras-tu ?
Dis, Quand Reviendras-tu ?
Chanson française – Dis, Quand Reviendras-tu ? – Barbara – 1962
Autres interprètes: Martha Wainwright
Voici, Lucien l'âne mon ami, la chanson dont je t'avais entretenu l'autre jour, quand je déposais ici-même la version française du « Train de Soldats », le Soldatenzug de Juliane Werding et où je proposais :
« de lui adjoindre, la chanson de la femme qui attend depuis longtemps… C'est en quelque sorte la suite. Une suite possible, il en est d'autres… Je te le dis tout net : pour moi, il n'est pas possible que les Chansons contre la Guerre (CCG) passent à côté de cette merveille : « Dis, quand reviendras-tu ? » et d'ailleurs, je m'en vais leur envoyer prochainement. » C'est donc ce que je fais .
Et j'en suis bien content, car j'ai toujours eu un faible pour cette chanteuse sentimentale. Pour tout t'avouer, elle me fait souvent pleurer sans que je sache trop... (continua)
Chanson française – Dis, Quand Reviendras-tu ? – Barbara – 1962
Autres interprètes: Martha Wainwright
Voici, Lucien l'âne mon ami, la chanson dont je t'avais entretenu l'autre jour, quand je déposais ici-même la version française du « Train de Soldats », le Soldatenzug de Juliane Werding et où je proposais :
« de lui adjoindre, la chanson de la femme qui attend depuis longtemps… C'est en quelque sorte la suite. Une suite possible, il en est d'autres… Je te le dis tout net : pour moi, il n'est pas possible que les Chansons contre la Guerre (CCG) passent à côté de cette merveille : « Dis, quand reviendras-tu ? » et d'ailleurs, je m'en vais leur envoyer prochainement. » C'est donc ce que je fais .
Et j'en suis bien content, car j'ai toujours eu un faible pour cette chanteuse sentimentale. Pour tout t'avouer, elle me fait souvent pleurer sans que je sache trop... (continua)
Voilà combien de jours, voilà combien de nuits,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/2/2015 - 22:31
Sotto i portici di marmo
[1969]
Scritta da Claudio Rocchi e Franco Fabbri
Nell’album d’esordio degli Stormy Six (l’unico con Claudio Rocchi) intitolato “Le idee di oggi per la musica di domani”
Forse una scrittura ancora un po’ acerba, incerta... Eppure questa canzone mi sembra che in tre strofe sintetizzi la parabola di un’epoca intera, quella della Contestazione, dell’opposizione al genocidio in Vietnam, quella in cui apparati dello Stato e neofascisti preparavano la stagione delle bombe - adombrata nella prima strofa profeticamente, visto che il disco uscì diversi mesi prima della strage di Piazza Fontana - per soffocare nel sangue le istanze di cambiamento, di rivoluzione sociale.
Scritta da Claudio Rocchi e Franco Fabbri
Nell’album d’esordio degli Stormy Six (l’unico con Claudio Rocchi) intitolato “Le idee di oggi per la musica di domani”
Forse una scrittura ancora un po’ acerba, incerta... Eppure questa canzone mi sembra che in tre strofe sintetizzi la parabola di un’epoca intera, quella della Contestazione, dell’opposizione al genocidio in Vietnam, quella in cui apparati dello Stato e neofascisti preparavano la stagione delle bombe - adombrata nella prima strofa profeticamente, visto che il disco uscì diversi mesi prima della strage di Piazza Fontana - per soffocare nel sangue le istanze di cambiamento, di rivoluzione sociale.
Noi invece
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 21:17
La Locomotiva
Guccini e la sua “Locomotiva”: stasera si “lanciano” contro la Tav
da notav.info
da repubblica (si da repubblica!) - Il cantautore emiliano alle 21 ad Almese assieme a Marco Aime per raccogliere fondi a favore di un “Tribunale Permanente dei Popoli sulla repressione in Valsusa”. “Non sono informato sulle questioni tecniche, ma se qualcuno si oppone a chi vuole bucare una montagna mi sento dalla sua parte”, aveva dichiarato tempo fa
di JACOPO RICCA
Francesco Guccini sposa la battaglia No Tav. “Sembrava il treno anch’esso un mito di progresso”, recita la sua “Locomotiva”, la canzone che l’ha reso famoso e che chiudeva i suoi concerti, ma per il cantautore emiliano il Tav in Valsusa non c’entra nulla con il progresso e, insomma, non s’ha da fare. E allora non lancerà una locomotiva contro “un treno di lusso e pieno di signori”, come il ferroviere anarchico della sua ballata, ma ha scelto... (continua)
da notav.info
da repubblica (si da repubblica!) - Il cantautore emiliano alle 21 ad Almese assieme a Marco Aime per raccogliere fondi a favore di un “Tribunale Permanente dei Popoli sulla repressione in Valsusa”. “Non sono informato sulle questioni tecniche, ma se qualcuno si oppone a chi vuole bucare una montagna mi sento dalla sua parte”, aveva dichiarato tempo fa
di JACOPO RICCA
Francesco Guccini sposa la battaglia No Tav. “Sembrava il treno anch’esso un mito di progresso”, recita la sua “Locomotiva”, la canzone che l’ha reso famoso e che chiudeva i suoi concerti, ma per il cantautore emiliano il Tav in Valsusa non c’entra nulla con il progresso e, insomma, non s’ha da fare. E allora non lancerà una locomotiva contro “un treno di lusso e pieno di signori”, come il ferroviere anarchico della sua ballata, ma ha scelto... (continua)
daniela -k.d.- 18/2/2015 - 20:26
Canzone del padre
visto che nessuno ha ancora fatto gli auguri, mi permetto di farli io a nome di tutti:
Oggi Fabrizio compie 75 anni!
(utilizzo "La Canzone del Padre" che mi emoziona fin da quando ero ragazzo e che su queste pagine ha goduto tanti ottimi onori)
Oggi Fabrizio compie 75 anni!
(utilizzo "La Canzone del Padre" che mi emoziona fin da quando ero ragazzo e che su queste pagine ha goduto tanti ottimi onori)
Flavio Poltronieri 18/2/2015 - 16:15
Die Mäuler auf!
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 26 agosto 1930
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco intitolato “Ist Das Von Gestern?” del 1969 (ristampato in CD nel 2005).
Brano presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn intitolato “Antifaschistische Lieder”
Il 1930 fu per Kurt Tucholsky un anno fatidico. Il suo irridente e velenoso “Deutschland, Deutschland über alles” non era uscito che da qualche mese e, durante una conferenza a Wiesbaden, Tucholsky scampò per miracolo ad un agguato tesogli dalle SA. Decise così di lasciare la Germania per trasferirsi in Svezia, a Göteborg, dove nel 1933 fu raggiunto dalla notizia che i nazisti bruciavano anche i suoi libri e che gli avevano confiscato ogni cosa e revocato la cittadinanza. Come sappiamo, Tucholsky non resse alla disperazione... (continua)
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 26 agosto 1930
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco intitolato “Ist Das Von Gestern?” del 1969 (ristampato in CD nel 2005).
Brano presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn intitolato “Antifaschistische Lieder”
Il 1930 fu per Kurt Tucholsky un anno fatidico. Il suo irridente e velenoso “Deutschland, Deutschland über alles” non era uscito che da qualche mese e, durante una conferenza a Wiesbaden, Tucholsky scampò per miracolo ad un agguato tesogli dalle SA. Decise così di lasciare la Germania per trasferirsi in Svezia, a Göteborg, dove nel 1933 fu raggiunto dalla notizia che i nazisti bruciavano anche i suoi libri e che gli avevano confiscato ogni cosa e revocato la cittadinanza. Come sappiamo, Tucholsky non resse alla disperazione... (continua)
Heilgebrüll und völksche Heilung,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 15:11
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Spartakus 1919
[1919]
Versi di sconosciuto militante spartachista
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nell’EP intitolato “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.
In seguito in “Liedertheater”, un disco di Vera Oelschlegel (1979), più nota come attrice e direttrice teatrale
Poi interpretata da Dagmar Krause nel suo “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (1988)
Infine presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn intitolato “Antifaschistische Lieder”
“Atene sulla Sprea” è uno dei modi con cui viene chiamata Berlino. L’espressione altisonante fu coniata in relazione alla politica culturale promossa tra fine 600 ed inizio 700 da Federico I di Prussia, il quale, per esempio, a Berlino fondò l’Akademie der Künste, l’Accademia delle Belle Arti. “Atene sulla Sprea” divenne poi di uso comune con la fondazione nel 1809/10 dell’Humboldt-Universität zu... (continua)
Versi di sconosciuto militante spartachista
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nell’EP intitolato “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.
In seguito in “Liedertheater”, un disco di Vera Oelschlegel (1979), più nota come attrice e direttrice teatrale
Poi interpretata da Dagmar Krause nel suo “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (1988)
Infine presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn intitolato “Antifaschistische Lieder”
“Atene sulla Sprea” è uno dei modi con cui viene chiamata Berlino. L’espressione altisonante fu coniata in relazione alla politica culturale promossa tra fine 600 ed inizio 700 da Federico I di Prussia, il quale, per esempio, a Berlino fondò l’Akademie der Künste, l’Accademia delle Belle Arti. “Atene sulla Sprea” divenne poi di uso comune con la fondazione nel 1809/10 dell’Humboldt-Universität zu... (continua)
Oh, Spree-Athen, oh, Spree-Athen,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 13:11
Claudio Rocchi: Ho girato ancora
[1977]
Parole e musica di Claudio Rocchi
Nell’album intitolato “a fuoco”, Cramps Records
Io ero ancora piccolo nei ’70 e questa mi pare già una canzone da riflusso (non intendo quello gastroesofageo), però forse contiene qualche verità... A chi c’era l’ardua sentenza.
Parole e musica di Claudio Rocchi
Nell’album intitolato “a fuoco”, Cramps Records
Io ero ancora piccolo nei ’70 e questa mi pare già una canzone da riflusso (non intendo quello gastroesofageo), però forse contiene qualche verità... A chi c’era l’ardua sentenza.
Ho girato ancora ed ho visto te che mi hai detto che
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 22:35
Песня про Путина
Testo e musica di Yuliy Chersanovich Kim
Trovato su YT
Trovato su YT
Встал с утра, попил ситра из античной вазы,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 17/2/2015 - 21:09
Universal Soldier
La versione tedesca di Max Colpet (1965)
Fu interpretata per prima da una giovane cantante scoperta da Max Colpet stesso, Dominique:
La canzone non ebbe però molto successo, al pari della cantante. Fu poi reinterpretata da Juliane Werding nel suo disco intitolato “Mein Name ist Juliane”, pubblicato nel 1973.
Ricordiamo anche che Max Colpet è l'autore della celeberrima traduzione tedesca di Where Have all the Flowers Gone, interpretata da Marlene Dietrich.
La canzone non ebbe però molto successo, al pari della cantante. Fu poi reinterpretata da Juliane Werding nel suo disco intitolato “Mein Name ist Juliane”, pubblicato nel 1973.
Ricordiamo anche che Max Colpet è l'autore della celeberrima traduzione tedesca di Where Have all the Flowers Gone, interpretata da Marlene Dietrich.
DER EWIGE SOLDAT
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 10:29
Großstadt-Indianer
[1972]
Parole di Wolfgang “Jack” Asam e Niebusch
Musica di Jack Asam
Nell’album d’esordio di Juliane Werding intitolato “In tiefer Trauer”
Parole di Wolfgang “Jack” Asam e Niebusch
Musica di Jack Asam
Nell’album d’esordio di Juliane Werding intitolato “In tiefer Trauer”
Das Land war groß genug für ein freies Leben,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 10:08
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Bangladesh
Versione tedesca di Hans-Ulrich Weige interpretata da Juliane Werding nel suo disco d’esordio, “In tiefer Trauer”, pubblicato nel 1972.
BANGLA-DESH
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 09:57
Nein, meine Söhne geb' ich nicht!
Chanson allemande – Nein, meine Söhne geb' ich nicht ! – Reinhard Mey – 1986
Sûrement la chanson pacifiste la plus connue de Reinhard Mey, le grand auteur-compositeur allemand malheureusement généralement méconnu en dehors de l'Allemagne. La même grande force rebelle et antimilitariste que le Déserteur, mais cette fois vue du point de vue d'un père qui se refuse de délivrer ses fils à l'armée et à la guerre et les fait déserter en se déclarant disponible à fuir avec eux (et il ne faudrait jamais oublier que la chanson a été écrite en Allemagne ; laquelle, contrairement à l'image stéréotypée qu'on en a, est très probablement, actuellement et depuis la fin de la IIième guerre mondiale, le pays où le pacifisme et l'antimilitarisme sont le plus répandus). Vraiment une chanson à encadrer.
Sûrement la chanson pacifiste la plus connue de Reinhard Mey, le grand auteur-compositeur allemand malheureusement généralement méconnu en dehors de l'Allemagne. La même grande force rebelle et antimilitariste que le Déserteur, mais cette fois vue du point de vue d'un père qui se refuse de délivrer ses fils à l'armée et à la guerre et les fait déserter en se déclarant disponible à fuir avec eux (et il ne faudrait jamais oublier que la chanson a été écrite en Allemagne ; laquelle, contrairement à l'image stéréotypée qu'on en a, est très probablement, actuellement et depuis la fin de la IIième guerre mondiale, le pays où le pacifisme et l'antimilitarisme sont le plus répandus). Vraiment une chanson à encadrer.
NON, JE NE DONNERAI PAS MES FILS !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/2/2015 - 23:13
Siamo al guinzaglio del capitale
[1969]
Come per tutti i brani del Canzoniere Pisano, anche questo potrebbe essere stato scritto da Pino Masi; ma notizie più precise su di esso sono del tutto assenti in rete. E' riportato sia da Canti di lotta, sia dal [[|Deposito]]; è stato inciso anche da Leoncarlo Settimelli in Ogni giorno in piazza. Da qui anche su WikiTesti. [RV]
Come per tutti i brani del Canzoniere Pisano, anche questo potrebbe essere stato scritto da Pino Masi; ma notizie più precise su di esso sono del tutto assenti in rete. E' riportato sia da Canti di lotta, sia dal [[|Deposito]]; è stato inciso anche da Leoncarlo Settimelli in Ogni giorno in piazza. Da qui anche su WikiTesti. [RV]
Tu che sei stato per otto ore
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 23:10
Eine Frage
[1931]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis
Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis
Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Da stehn die Werkmeister - Mann für Mann.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 23:08
Marcia di Punkow
anonimo
Una "canzone urbana" di ambiente punk testimoniata esclusivamente da Canti di Lotta. Si ignora su quale aria debba essere cantata; dal primo verso parrebbe quella dei "Morti di Reggio Emilia", ma la melodia non si adatta. "Punkow" sembra riprendere il nome di Pankow, il quartiere di Berlino Est che fu sede della presidenza della DDR (da alcuni Pankow era declinata tout court come capitale della DDR).
Compagni cittadini fratelli partigiani,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 22:47
Malga Lunga
Secondo "Canti di Lotta": È la canzone della 53a Brigata Garibaldi, che operò tra il lago d'Iseo e l'alta Val Seriana, e va cantata sull'aria di Non ti ricordi quel mese di aprile (Monte Canino). Essa, secondo la testimonianza di Giuseppe Brighenti (nome di battaglia "Brach"), sarebbe stata scritta nell'inverno 1944 e si riferisce alla fucilazione da parte dei fascisti di 13 patrioti avvenuta a Lovere tra novembre e dicembre 1943. II 17 novembre di quello stesso anno alla Malga Lunga la prima brigata della 53a venne catturata e il suo comandante, la medaglia d'oro Giorgio Paglia, trattò la resa con la promessa che sarebbe stata risparmiata la vita ai suoi uomini. Tradendo i patti, i fascisti uccisero a pugnalate due partigiani feriti e poi tradussero a Costa Volpino i sei superstiti dove li fucilarono davanti al cimitero. Al Paglia i fascisti offrirono la grazia in quanto figlio di una medaglia... (continua)
Riccardo Venturi 16/2/2015 - 22:43
Il general Cadorna
anonimo
il mio nonno era un ragazzo del 99 e cantava.
il general cadorna ha fatto una avanzata
(continua)
(continua)
inviata da anna 16/2/2015 - 16:27
Der Krieg
[1911]
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Aufgestanden ist er, welcher lange schlief,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 15:42
Strontium 90
di Figen Bingül, da questa pagina
English translation of Nâzim Hikmet's poem
by Figen Bingül, from This page
English translation of Nâzim Hikmet's poem
by Figen Bingül, from This page
STRONTIUM 90
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 14:26
Strontium 90
Si tratta della traduzione italiana del testo inglese proposta da Canzoni per la pace, a cura di Chiara Murtas, Editore Napoleone, 1984. La traduzione si trova a pag. 61.
STRONZIO 90
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 14:14
Empört euch
[2011]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”
Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”
Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Sie sind wie wir, doch sind sie es nicht gerne,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 14:01
Justicia
(Feat. Ariana Puello)
Vidas perdidas porque se les da la gana
(continua)
(continua)
inviata da Giorgia 16/2/2015 - 11:49
Povera mamma
geniale canzone della meravigliosa gabriella ferri, la piu grande canzone antibellicista che io abbia mai sentito.
ALBERTO BASSI 16/2/2015 - 06:49
Mendacity
Io non direi che sono i tamburi che parlano... piuttosto son esercizi di un tamburista provetto ;)
krzyś 16/2/2015 - 06:01
Budowa pasa startowego Breslau 1945
Wrocław? Breslau? Breslavia?
Chi siamo???
Chi siamo???
krzyś 16/2/2015 - 03:29
Wojna w 3D
Testo e musica di Przemek Mazurek
Testo all'orecchio da YT
Testo all'orecchio da YT
Hej wojenko, wojenko,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 03:06
Il testamento di Tito
Esagerato, come sempre, Riccardo. Ma perspicace nell'azione di una lusinga mirata a far risvegliare l'amor proprio del sottoscritto. Niente da fà. Son ben conscio dei miei limiti, ma ovviamente cedo alla lode, umanamente. D'altro canto sono passati oramai svariati mesi da quando volevo tornare a questa mia traduzione per cerchare di correggere certi abbagli che mi sono preso al tempo di stenderla in una giornata d'autunno, praticamente di getto.
Nonostante il fatto che io stesso fosse ritenuto uno dei miei migliori lavori da traduttore di canzoni (che, diciamocelo onestamente, sono ben pochi, visto che non superano una trentina), esaminandolo dopo qualche tempo, ho scoperto non poche mancanze e inesatezze. "L'arrosto" più evidente lo si può trovare nella quarta strofa, dove ho scambiato "i salmi" con "le salme", anche se la visione degli templi "che rigurgitan le spoglie / salme / resti... (continua)
Nonostante il fatto che io stesso fosse ritenuto uno dei miei migliori lavori da traduttore di canzoni (che, diciamocelo onestamente, sono ben pochi, visto che non superano una trentina), esaminandolo dopo qualche tempo, ho scoperto non poche mancanze e inesatezze. "L'arrosto" più evidente lo si può trovare nella quarta strofa, dove ho scambiato "i salmi" con "le salme", anche se la visione degli templi "che rigurgitan le spoglie / salme / resti... (continua)
Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 01:18
Alles o.k. in Guantánamo Bay
Nell’album intitolato “Frédérik Mey. Edition française vol.7 - Douce France”, pubblicato nel 2005
TOUT EST O.K. À GUANTÁNAMO BAY
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 21:32
Der Bär, der ein Bär bleiben wollte
Nell’album intitolato “Frédérik Mey. Edition Française Vol.5”, pubblicato nel 1979
L’OURS QUI VOULAIT RESTER UN OURS
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 21:18
Dans les rues de Varsovie
Dans les rues de Varsovie
Chanson française – Dans les rues de Varsovie – Jean Arnulf – 1966
Il faut juste rappeler (rue du Souvenir) que Varsovie ( et sa population) avait été détruite quasi complètement au cours de la guerre. Elle fut rebâtie – pour une part, pour une part seulement à l'identique. Mais en grande partie, Varsovie des années 60 ne se ressemblait plus ; elle n'avait plus les charmes de la Varsovie d'avant-guerre. Les rues se regrettaient elles-mêmes ; elles pleuraient leur ancien visage.
Chanson française – Dans les rues de Varsovie – Jean Arnulf – 1966
Il faut juste rappeler (rue du Souvenir) que Varsovie ( et sa population) avait été détruite quasi complètement au cours de la guerre. Elle fut rebâtie – pour une part, pour une part seulement à l'identique. Mais en grande partie, Varsovie des années 60 ne se ressemblait plus ; elle n'avait plus les charmes de la Varsovie d'avant-guerre. Les rues se regrettaient elles-mêmes ; elles pleuraient leur ancien visage.
Un soir, je marchais dans les rues de Varsovie ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2015 - 21:08
Kaspar
Nell’album intitolato “Reinhard Frédérik Mey. Edition Française Vol.3”, pubblicato nel 1975
GASPARD
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 21:01
In Tyrannis [Von Wand zu Wand sind es vier Schritte]
TYRANNIE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 19:16
Kai
[2007]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”
Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”
Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Ein Schreiben in einfühlsamen, klaren Worten,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:56
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[1989]
מילים: חיים חפר
לחן: קובי אושרת
קיים ביצוע נוסף לשיר זה
Testo di Chaim Khefer
Musica di Kobi Oshrat
Album: שלושים שנים דודאים (The Dudaim 30th Anniversary)
Una canzone per Emil Grunzweig
di Riccardo Venturi
Questa canzone fu scritta diversi anni dopo gli avvenimenti, quando il principale movimento pacifista israeliano, noto internazionalmente come Peace Now (in ebraico si chiamava Shalom 'Akhshav), era già morto e sepolto con la prima Intifada. Forse il suo atto di morte fu proprio la manifestazione che si tenne a Gerusalemme la sera del 10 febbraio 1983, e durante la quale trovò la morte l'attivista e militante pacifista Emil Grunzweig.
Emil Grunzweig (in ebraico: אמיל גרינצווייג, traslitterato Emil Grintsveyg, da cui anche la traslitterazione Emil Greenzweig) era un insegnante e attivista pacifista di estrema sinistra. Era nato a Cluj-Napoca, in Romania,... (continua)