Si tratta della versione finora rimasta come unica in questa pagina del sito. Ripresa, come già specificato, dai fogli volanti pubblicati nel 1876 a Morlaix da J. Herlé, è la versione generalmente accettata della canzone in tempi moderni. Su di essa è basata la traduzione italiana.
Pubblicata nell'album Chemins de terre del 1973 e intitolata semplicemente Kimiad, consta solo delle prime due strofe del lunghissimo originale. Di converso, l'arrangiamento è considerato unanimemente tra i più belli dell'intera produzione del sig. Cochevelou, o Kozh Stivelloù, e ne costituisce tuttora un punto fermo nei concerti. Ripresa in Again del 1993 assieme a Kate Bush. Segue immediatamente una versione italiana di rimando; la versione abbreviata è però una sorta di generico "Addio alla Bretagna" e perde interamente la sua componente originaria della coscrizione.
Quando mi dedico al rifacimento completo di una sezione del sito, usualmente opero una vera e propria “full immersion” per tutta la sua durata, dato che ho bisogno di stare a contatto diretto e costante con ciò che sto facendo. Così ieri sera, andando a letto, sfogliavo le pagine di un volumentto della collezione “Que sais-je?” delle Presses Universitaires de France, Langue et littérature bretonnes di Francis Gourvil (ho la 3a edizione del 1968, la 1a è del 1952). Dalla pagina 122 di detto volume riporto il paragrafo dedicato a Prosper Proux:
Le cas de Prosper Proux, le mieux doué sans conteste de tous ceux qui composaient cette phalange poétique, est à mettre à part. Ses “Canaouennou gret gant eur C'hernewod” (Chansons composées par un Cornouaillais) sont en fait antérieures à la publication du Barzaz-Breiz. Leur langue et leur ortographe témoignent d'une ignorance complete de l'œuvre de... (continua)
La versione dei Bleizi Ruz è strumentale, mentre quella degli An Triskell ripropone le due quartine di Stivell e la predominanza del suono della bombarda la fa preferire musicalmente alle altre. Nota curiosa è che queste tre versioni sono tutte del 1973. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che anche Les Frères Morvan e Les Sœurs Goadeg abbiano proposto il brano in forma kan ha diskan...in tempi più recenti lo ha inciso il gruppo russo Mervent.
Chanson italienne – Ho ancora la forza – Francesco Guccini – 2000
Interprètes : Francesco Guccini ; Luciano Ligabue
Lucien l’âne mon ami, comme tu le vois, cette chanson s’intitule : « J’AI ENCORE LA FORCE ». Elle de Francesco Guccini.
Quand il l’a écrite, j’imagine qu’il devait se dire : « Je voudrais par cette chanson, rassurer les amis.
Sans doute ; mais, je vois à ton œil frétillant, que tu te dis que je devrais avoir le même désir. Et après tout, pourquoi pas ? Je serais en bonne compagnie avec rien moins que Guccini, Brassens, Rutebeuf et Ferré. Le premier pour cette canzone-ci - en italien, « Ho ancora la forza » (2000) ; le deuxième, pour sa chanson « Le bulletin de santé » (1966) et le troisième et le quatrième, ensemble, pour la complainte de Rutebeuf, intitulée : Pauvre Rutebeuf (1955). Au passage, je signale que si Rutebeuf, dans ses Poèmes de l’Infortune, se lamentait de... (continua)