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Prima del 2015-12-29

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Coal Tattoo

Coal Tattoo
[1964]
Parole e musica di Billy Edd Wheeler
Nel suo disco intitolato “Memories Of America / Ode To The Little Brown Shack Out Back”
Nello stesso anno fu incisa anche dal Kingston Trio e in seguito da Judy Collins, Jim Croce e altri.
Travelin' down that coal-town road,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 13:11
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Black Sky

Black Sky
[1994]
Parole e musica di Sam Phillips
Nell’album intitolato “Martinis & Bikinis”
The trees are listening each time a missile's made.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 09:33
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Black Moon

Black Moon
[1992]
Scritta da Keith Emerson, Greg Lake e Carl Palmer
Title track dell’album degli ELP pubblicato nel 1992
Everyday I see a new cloud coming
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 09:16
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Air Play - Smog Music Created With Beijing Air Quality Data

Air Play - Smog Music Created With Beijing Air Quality Data
[2015]
This song was generated using three years of air quality data in Beijing. The daily measurements of air pollutants alter the sounds and visuals over the duration of the song.

Read more about the composition and process of creating this song here:
datadrivendj.com/tracks/smog

Data-Driven DJ by Brian Foo (brianfoo.com) is a series of music experiments that combine data, algorithms, and borrowed sounds.

Brian Foo è programmatore, artista e dispensatore di gioia.
Uno dei suoi progetti si chiama Data-Driven DJ e consiste in una serie di esperimenti musicali che combinano dati, algoritmi e suoni campionati.
Questa traccia è stata generata usando tre anni di dati sulla qualità dell’aria nella capitale cinese Pechino. Le misure quotidiane dei veleni nell’aria alterano suoni e immagini durante il progresso del brano.
Per maggiori informazioni sulle modalità con cui Brian realizza le sue tracce: datadrivendj.com
[Instrumental]
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 21:58
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Stony Broke in No Man's Land

anonimo
Stony Broke in No Man's Land
[dopo il 1918]
Testo trovato su firstworldwar.com
Interpretata nel primo dopoguerra da artisti ormai sconosciuti, come tal Frank Miller o tal Albert Edward (Red) Newman, cantante inglese trapiantato in Canada e membro del gruppo d’intrattenimento per le truppe chiamato The Dumbells.

A Grande Guerra finita i sopravvissuti, vinti e vincitori, sprofondarono nella crisi economica, che anche nel Regno Unito portò ad un’importante inflazione, ad una severa crisi produttiva nonché al grande sciopero generale del 1926 ed al radicalizzarsi delle istanze indipendentiste irlandesi.
Per moltissimi reduci la vita divenne più difficile che in trincea…
In 1914 a hundred year's ago it seems
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 16:07
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A Soldier's Reminiscences

A Soldier's Reminiscences
[1915]
Scritta da Bert Lee ed Ernest Hastings
Testo trovato qui ma alquanto mal messo, sicchè ho provato a sistemarlo un po’ benchè il mio inglese sia abbastanza scarso (se qualcuno sa fare di meglio, si faccia avanti)

Uno dei cavalli di battaglia di Ernest Hastings, il cabarettista che abbiamo già trovato interprete di The Military Representative.
Anche qui il protagonista è una sorta di “Rip van Winkle”, un vegliardo ormai affetto da alzheimer o demenza senile ma spedito comunque in trincea a combattere.
In Gran Bretagna, dopo l’introduzione della coscrizione obbligatoria nel 1916, l’età massima per divenire carne da cannone fu progressivamente innalzata, dai 41 fino ai 51 e addirittura ai 56 anni… Vi rendete conto cosa volesse dire aver 50 anni nell’Europa di 100 anni fa?!? L’aspettativa media di vita in tempo di pace non era tanto più alta! E, non contenti, i macellai inglesi sprofondarono nella Grande Guerra anche 250.000 ragazzini sotto i 19 anni, il limite inferiore previsto dalla legge per andare a combattere overseas
I am an old Soldier with hair iron grey
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 15:21
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Un hombre en general

Un hombre en general
Un hombre en General

testo: Patricio Manns
musica: José Seves

da "Palimpsesto"
registrazione effettuata a Roma nella primavera del 1981

Omaggio degli Inti Illimani alla rivoluzione sandinista che nel 1980 stava trionfando su un testo di Patricio Manns che una volta disse "la musica è matematica affranta dall'emozione".
Fue un girasol en tren de cabalgar,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 28/12/2015 - 15:09
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Lloyd George’s Beer

Lloyd George’s Beer
[1915]
Scritta da R. P. Weston e Bert Lee
Interpretata da Ernie Mayne, celebre cantante del music-hall dell’epoca.
Testo trovato su The Western Front Association

Nonostante l’introduzione patriottarda, questa canzone è uno sfogo contro le misure che il governo inglese prese sul “fronte interno” durante la Grande Guerra. Tra le più antipatiche, e a tutto discapito di una working class che già stava dando letteralmente il sudore, il sangue e la vita, il provvedimento che abbassava drasticamente la gradazione alcolica della bevanda nazionale e limitava gli orari d’apertura dei pub. Certo, l’alcolismo era una piaga ma la “temperance” quando non il moralismo proibizionista venivano abbracciati proprio mentre si costringevano i lavoratori a costruire cannoni e spolette e si mandavano i loro figli a provarli sul campo nel più grande macello mai escogitato prima. Inoltre, quanto più diminuiva... (continua)
We shall win the war, we shall win the war,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 11:34

La Théière Céleste

La Théière Céleste
La Théière Céleste

Chanson française – La Théière Céleste – Marco Valdo M.I. – 2015



Voici, Lucien l’âne mon ami, l’histoire de la théière céleste.

Quoi ? De quoi tu me parles, Marco Valdo M.I., mon ami ? D’une théière céleste, et il faudrait y croire.

Bien évidemment qu’on doit y croire et qu’on ne saurait la nier sous peine de sévère réprobation. Mais je ne t’en veux pas de ta stupéfiante ignorance ; dans le fond, tu es un âne. Écoute bien, Lucien l’âne mon ami, la théière céleste est attestée par les plus grandes écritures, par les livres les plus saints, par les saints les plus ivres. Mordicus d’Athènes, philosophe éminent, inspirateur de l’école éthylique, l’attestait déjà de toute son autorité. T’ai-je dit que c’était une planète, du moins en apparence, mais c’est bien plus que ça. Elle date d’avant le big-bang et ce serait elle qui l’aurait provoqué en laissant couler sur le monde... (continua)
Beaucoup de croyants disent
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/12/2015 - 09:19

Procès et condamnation

Procès et condamnation
Procès et condamnation

Chanson française – Procès et condamnation – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 18

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXIX)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous... (continua)
On sut bientôt dans tous les alentours
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/12/2015 - 23:00
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Take Me Back to Dear Old Blighty

Take Me Back to Dear Old Blighty
[1916]
Scritta da Arthur J. Mills, Fred Godfrey e Bennett Scott
L’interpretazione forse più famosa è quella offerta nel 1917 dall’australiana Florrie Ford (1875-1940), una delle star del music-hall dell’epoca
Testo trovato su firstworldwar.com

Allegra canzonetta di varietà sulla follia della guerra e insieme sull’insopprimibile nostalgia di casa del soldato. La follia sta nelle diverse tipologie umane, dall’intrepido soldato che dopo ogni furiosa battaglia tira fuori il grammofono e si commuove, all’asso dell’aviazione che patisce l’aeroplano, al trincerato che sorseggiando il tè sogna la marmellata di more della zia, al tipo che si fà la barba sotto attacco nemico e pensa che i “Crystal Palace Brock's Benefits” - i fuochi artificiali della londinese Brock's Fireworks Ltd - siano molto meglio... Ma tutti immancabilmente sognano di tornare a casa, nella “dear old Blighty”, la cara vecchia... (continua)
Jack Dunn, son of a gun, over in France today,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2015 - 21:53

I’m Glad I've Got a Bit of a Blighty One

I’m Glad I've Got a Bit of a Blighty One
[1916]
Scritta da Herman Darewski & Arthur Wimperis
Cavallo di battaglia di Matilda Alice Powles (1864-1952), in arte Vesta Tilley, cantante inglese di music-hall, assai famosa in quegli anni. Nei suoi numeri si presentava travestita da uomo.
Testo trovato su Monologues - Music Hall

Sebbene Vesta Tilley, come tanti altri artisti, fosse subito divenuta un megafono per la propaganda volta all’arruolamento, nonchè un’affezionata degli spettacoli per le truppe, questa canzone da lei interpretata non racconta una storia di eroismo, tutt’altro.

Qui ad un “Tommy” è riuscito il colpaccio di togliersi dalle trincee e da morte quasi sicura grazie ad una ferita nè troppo lieve nè troppo grave, una cosiddetta “blighty wound”, dove - according to en.wikipedia - “blighty” è termine che non deriva dal negativo “blight” - ruggine, degrado, rovina, morìa - ma da bilayati, o vilayati, parola in lingua... (continua)
Here I am, here I am,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2015 - 20:48
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Kalonkadour

Kalonkadour
[1983]
Testo / Lyrics / Testenn / Paroles: Chocun / Corbineau / Jossic
Musica / Music / Sonerezh / Musique:
Tradizionale irlandese ("Planxty Irwin")
Irish traditional tune ("Planxty Irwin")
Album: 1. Café du bon coin [1983]
2. Ar gwellañ gant Tri Yann - La légende [2001]

Il lago fatato di Kalonkadour, o Kalondour (nel cui nome si riconoscono le parole bretoni kalon “cuore” e dour “acqua”; vorrebbe quindi dire “cuore d'acqua”) dovrebbe, se la memoria non mi falla, trovarsi in mezzo all'altrettanto fatata foresta di Brocéliande, nell'epos arturiano. Nel particolare stile dei Tri Yann, non di rado il passato (anche leggendario) serve per raccontare il presente, intrecciandovisi strettamente: così fu che, nel 1983, in un album parecchio “irlandese” comparve anche questa canzone divenuta poi veramente leggendaria, giustappunto su di un'aria irlandese rielaborata (quella tradizionale di... (continua)
Au bord du lac de Kalonkadour
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 27/12/2015 - 20:11
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Questione Meridionale

Questione Meridionale
testo originale Rina Durante.
Il nonno di mio padre era brigante
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:09
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Luci basse

Luci basse
2015
La Rocha

a tutte le popolazioni che cercano rifugio e fortuna nei paesi occidentali anche quando quei paesi distano solo una frontiera. Immigrazione messico usa, a tutta quella moltitudine.
Rock word in my mind/sand word on my tongue
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:05
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La decisione

La decisione
2015
La Rocha
Resto qui ad aspettare contando le onde del mare
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:03
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La Gioventù

La Gioventù
2015
La Rocha

La Gioventù è la settima traccia del cd dei La Rocha
il brano è un'esortazione ad alzarsi, a ribellarsi a credere nel proprio pensiero, ad agire. E' dedicato a tutti i movimenti che lottano nei territorio interessati dal passaggio di grandi opere inutili, a tutti quei movimenti che lottano per un sistema di sviluppo più umano e diverso da quello del profitto, a tutti i movimenti presenti a Genova nel 2001.
Sono arrivati con le tasche piene
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:01
Percorsi: Genova - G8
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Città di Dio

Città di Dio
2015
La Rocha

Città di Dio, brano dai connotati lievemente punk, che prende il nome dall’omonimo libro di Paulo Lins e il successivo film di Meirelles e, come nelle due opere degli artisti brasiliani, affronta la realtà delle favela brasiliane.

testo ispirato dall'omonimo libro di Paulo Lins e del film di Fernando Meirelles Cidade de Deus
Nella città di dio non si balla più la samba
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 16:59
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Fumi e canzoni

Fumi e canzoni
2015
La Rocha

Taranto e l’ILVA e tutte le città sotto ricatto, invece, sono al centro di Fumi e Canzoni, struggente ballata folk che denuncia il ricatto occupazionale e sociale di questo scorcio di industrialità del meridione.
Dormi sul fondo del bicchiere
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 16:57
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Luglio

Luglio
2015
La Rocha

scritta per la strage di via D'amelio Luglio 1992.

Nell’omonimo primo album “La Rocha” (Kurumuny, 2015) i protagonisti sono gli ultimi, gli emarginati, quelli che abitano le periferie della città o in senso più ampio le periferie del mondo. Non a caso il primo singolo tratto dal disco, “Un Re”, descrive la malinconica e paradossale figura di un clochard intellettuale - «prima di dormire ripeteva la lezione per alunni di passaggio davanti alla stazione» - e del suo cane Napoleone (nome quanto mai singolare in questo contesto!) che percorrono la città nella totale noncuranza della gente, temendo soltanto le ingiurie della notte. Se l’obiettivo è quello di dar voce musicale a una riflessione socio-politica, se si vogliono cantare le brutture del mondo come le favelas brasiliane (“Città di Dio”), l’Ilva di Taranto (“Fiumi e Canzoni”), gli omicidi di mafia (“Luglio”), il gasdotto... (continua)
Un boato ad annunciare un fumo nero che lento sale
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 16:53
Percorsi: Mafia e mafie
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30 Giugno 1960

30 Giugno 1960
[1977]

Album :E Non Si Arrende!
Era il 29 Giugno nel '60 a Genova.
(continua)
inviata da adriana 27/12/2015 - 15:33
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Barricata rossa

Barricata rossa
[1977]

Album :E Non Si Arrende!
Esplode nelle orecchie un grido prepotente
(continua)
inviata da adriana 27/12/2015 - 08:48
Percorsi: Barricate

The Military Representative

The Military Representative
[1916]
Scritta da R.P. Weston e Bert Lee
Testo trovato nello studio di John Mullen intiolato “Propaganda and Dissent in British Popular Song during the Great War”, pubblicato su HAL, 2011.

In Gran Bretagna fino al 1915 i soldati mandati a combattere erano tutti volontari. Per quanto inizialmente l’adesione fu massiccia, tuttavia parecchi di coloro che si offrivano erano occupati in mansioni lavorative ritenute essenziali e molti non erano fisicamente in grado di combattere, a causa soprattutto delle conseguenze della diffusissima malnutrizione. E intanto la guerra feroce si mangiava più uomini di quanti ne venissero spediti al fronte, sicchè alla fine del 1915 le autorità decisero per la coscrizione obbligatoria. Vennero così allestite delle commissioni locali in cui chi riteneva di avere una causa di esenzione poteva presentare domanda di congedo. Ma in commissione c’era un rappresentante... (continua)
The Muckemdyke Tribunal sat in state the other day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/12/2015 - 22:27
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Vad Vuc: Caro Dottore

Vad Vuc: Caro Dottore
2010
Vad Vuc
La parata dei secondi

Questa canzone è stata scritta dal cantante Cerno dopo un intervento di cardiochirurgia. La inserisco per dedicarla ad un Cardiochirurgo che a noi è molto caro Gino Strada. E visto che anch'io faccio il medico, userò questa pagina per inserire altre canzoni dedicate ai dottori, pensando che ce ne sono tanti in mezzo alle guerre di questa terra e che, oltre a fare il loro mestiere, già difficile, talvolta anche lontano da casa, vengono anche ammazzati, sequestrati e bombardati.
E anche facendo il medico nelle nostre città abbiamo spesso a che fare con la guerra dei 10, 100, 1000 anni, cui prima o poi dovremo anche dedicare un percorso.
Caro dottore, solo ora le scrivo
(continua)
inviata da dq82 26/12/2015 - 20:44
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Migrantes

Migrantes
2004
Al di là degli alberi
L'ultima speranza
(continua)
inviata da dq82 26/12/2015 - 17:33
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L'infanzia di Maria

L'infanzia di Maria
[1970]
Versi e musica di Fabrizio De André
Dall'album "La buona novella'
Lyrics and music by Fabrizio De André
Album: La buona novella
Paroles et musique de Fabrizio De André
Album: La buona novella
Coro / Choir: I Cantori Moderni di Alessandroni

Le didascalie in corsivo sono citazioni del protovangelo di Giacomo desunte da un volume del 1867 con traduzioni di L. Scarabelli.




Album reinciso dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "A.D. 2010 - La buona novella"
A.D. 2010 - La buona novella"
[...e Gioacchino disse:
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 26/12/2015 - 15:15

Hérétique le Bonhomme

Hérétique le Bonhomme
Hérétique le Bonhomme

Chanson française – Hérétique le Bonhomme – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 17

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXVII)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.



Nous... (continua)
Quand roulait la procession du Saint Sang,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/12/2015 - 23:33
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Alice Annie Wheeldon

Alice Annie Wheeldon
[2013]
Parole e musica di Robb Johnson
Testo trovato su questo sito dedicato alla riabilitazione di Alice Wheeldon, della figlia Winnie e del compagno di lei Alf Mason.

Quella di Alice Wheeldon (1866-1919), coi suoi quattro figli, era una delle tante famiglie operaie di Derby, Inghilterra. Ma loro erano un po’ speciali, perchè militanti socialisti, suffragisti, pacifisti e anti-coscrizione. William Wheeldon ed il cognato Alf Mason erano obiettori di coscienza. Gente come i Wheeldon davano fastidio al Governo, tanto più all’alba di una nuova guerra. Qualcuno molto in alto decise che dovevano essere messi a tacere ed il servizio segreto MI5 li incastrò incolpandoli di un inesistente progetto di attentato al cancelliere David Lloyd George. Alice, Winnie e suo marito furono buttati in galera dopo un processo farsa. Loro non si diedero per vinti e intrapresero diversi scioperi della fame. Così... (continua)
Hard times in Derby no work for working men
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2015 - 18:55

Anonymous

Dan Kennedy
Anonymous
[2015]
Parole e musica di Dan Kennedy (non ho purtroppo notizie circa l’autore))
Una canzone scritta appositamente per The World Is My Country, progetto inglese nato per celebrare gli obiettori di coscienza della Grande Guerra.

Nel brano viene citata Emmeline Goulden Pankhurst, leader del movimento suffragista femminile britannico, che però fu anche un’ardente anti-comunista e anti-tedesca, tanto da dichiarare nel 1914 che la causa suffragista era sospesa per non intralciaree lo sforzo bellico...

James Keir Hardie, anche lui citato, fu invece un leader socialista, fondatore del Labour Party in Scozia. Al contrario della Pankhurst, Keir Hardie fu un fiero oppositore alla Grande Guerra, tanto da cercare di organizzare uno sciopero generale per mostrare la contrarietà dei lavoratori all’ennesima guerra voluta dai ricchi e dai potenti. Il suo sforzo non ebbe però successo, perchè all’epoca... (continua)
Oh me and my baby resist
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2015 - 18:01
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Paria

Paria
"Paria" de Tristan Corbière (Extrait des Amours jaunes) cantata da Serge Kerguiduff

L'amico Serge Kerguiduff che oggi vive ritirato dedicandosi allo studio del liuto rinascimentale ha consacrato un intero ellepi negli anni 70 ai testi di Tristan Corbière chez Velia, musicando alcune delle sue poesie, negli anni 80 lo stesso ha fatto anche Glenmor. .
Qu'ils se payent des républiques
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 25/12/2015 - 00:20
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Con el sudor de tu frente

Con el sudor de tu frente
José Antonio Labordeta - Joaquín Carbonell
Pascual se crió menudo
(continua)
inviata da adriana 24/12/2015 - 16:23
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Zapata non è morto

Zapata non è morto
2002
Pane e rose
Nemmeno un giorno di più
(continua)
inviata da dq82 24/12/2015 - 15:57
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Circus la pauvreté

Circus la pauvreté

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto e gli altri portavoce del Social Forum si è deciso di proporre anche qualcosa di musicalmente significativo per il movimento; ecco allora i due brani che la band di Arezzo aveva scritto subito... (continua)
Va, che il tempo non da
(continua)
inviata da dq82 24/12/2015 - 15:52
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Hurriya

Hurriya
2012
giorni dell'eden

feat. Youss Yakuza
Dalle antiche corde
(continua)
inviata da dq82 24/12/2015 - 15:31
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Beg ar Van

Beg ar Van
[1980]
Testo / Testenn / Paroles / Lyrics: Alan Stivell
Musica / Sonerezh / Musique / Music: Alan Stivell
Album: Terre des vivants / Bed an dud vew [1981]


"Ma l'anno prima anche Alan Stivell(che era allora la vedette francese per eccellenza della Regione) compose e pubblicò in "Terre des Vivants" il suo epico resoconto musicale dell'avvenimento".

La scarna nota di Flavio Poltronieri inserita in un suo commento a Keleier Plogoff degli Storlok fa comunque capire quanto gli avvenimenti di Plogoff (si rimanda alla pagina di Keleier Plogoff per il loro resoconto dettagliato) siano stati rilevanti. Anche Alan Stivell se ne occupò con una canzone, questa Beg ar Van, nel suo album degli inizi del 1981 Terre des vivants / Bed and dud vew. E' anch'essa una canzone incentrata su tali avvenimenti, vale a dire il progetto di costruzione di una centrale nucleare a Plogoff, paese situato accanto alla... (continua)
Goursaw-heol gouañv gant gouloù loar 'dreus red ar c'houmoul loued
(continua)
inviata da Flav Kadorvrec'her ha Richard Gwenndour 23/12/2015 - 23:26
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Silent Homecoming

Silent Homecoming
Parole e musica di Sorrels Pickard
dall'album "Beaucoups of Blues" (1970), il secondo album solista del batterista dei Beatles
Patiently she stares down the runway
(continua)
23/12/2015 - 22:24

Emily’s Bridge

Emily’s Bridge
[2015]
Parole e musica della cantante, compositrice ed attrice australiana Krysia Mansfield
Una canzone scritta appositamente per The World Is My Country, progetto inglese nato per celebrare gli obiettori di coscienza della Grande Guerra.

Il brano è dedicato alla figura di Emily Hobhouse (1860-1926), socialista e pacifista inglese che prima scandalizzò la “candida” opinione pubblica del suo paese rivelando le atrocità commesse - soprattutto nei campi di concentramento e sui civili - dall’esercito di Sua Maestà nella guerra contro i Boeri in Sudafrica (1899-1902), e poi si oppose strenuamente alla Prima guerra mondiale essendo fra le promotrici della Open Christmas Letter, una lettera pubblica che le donne suffragiste inglesi spedirono nel dicembre 1914 alle loro corrispettive tedesche ed austriache in cui si sollecitavano tutti i governanti ad evitare altri spargimenti di sangue, dopo quelli delle guerre boere e balcaniche.
Oo, Oo-oo-oo, aah, a-a-aah
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2015 - 22:22
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Ku chwale ojczyzny

Ku chwale ojczyzny
[2015]
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Trascritto dal TuoTubo all'orecchio.
Na pogrzebie Tomka było sporo ludzi
(continua)
inviata da Krzysiek 23/12/2015 - 18:41
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Mezzo angolo di cielo

Mezzo angolo di cielo
(1992)
Album: Di questa vita
Testo di Fabrizio Berlincioni
Musica di Gianni Belleno
Io non capisco quante anime ho
(continua)
23/12/2015 - 15:10
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Пацаны

Пацаны
Patsany
[1994-96]
Scritta da Yuri Shevchuk / Юрий Шевчук, fondatore e leader dei DDT
Nell’album intitolato “Рожденный В СССР”, ossia “Born in USSR”

La canzone fu scritta all’epoca della Prima guerra di Cecenia (1994-1996), condotta da Boris Eltsin (bilancio: circa 100.000 morti di cui 80.000 civili) e di lì a poco ripresa dallo czar Vladimir Putin, che nel Caucaso per 10 anni (1999-2009) allestì il suo personale laboratorio per la rinascita della Grande Madre Russia, con oltre 65.000 morti di cui 50.000 civili…
Умирали пацаны страшно,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2015 - 14:33
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Черный тюльпан

Черный тюльпан
Čërnyj tjul’pan
[1986]
Слова и музыка: Александр Розенбаум
Parole e musica: Alexander Rosenbaum
Testo trovato qui e qui

Alexander Rosenbaum è cantautore famoso in Russia soprattutto per la sue interpretazioni nel genere musicale “Блатнaя пeсня”, che qui da noi sarebbero le “canzoni della mala”. Nell’ultimo decennio Rosenbaum ha usato la sua popolarità per fare carriera politica nelle fila del partito di Putin e di Medvedev, il nazionalista, mafioso, bellicoso e destrorso Единая Россия (che non per nulla ha come simbolo un orso che si muove verso destra, sormontato dai colori della Madre Russia!)...
Ce ne sarebbe già abbastanza per non accogliere le sue canzoni sulle CCG…

Se non che questa canzone, pure a suo modo patriottica, parla di tutti quei giovani che tra il 1979 ed il 1989 dall’URSS furono mandati a morire in Afghanistan, il “Vietnam sovietico”, anzi, qualcosa di più... (continua)
В Афганистане в "Черном тюльпане"
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2015 - 11:35
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Keleier Plogoff

Keleier Plogoff
[1979]
Testo e musica: Denez Abernot
Testenn ha sonerezh: Denez Abernot
Lyrics and music: Denez Abernot
Paroles et musique: Denez Abernot
Canto / Kan / Chant / Singing: Mona Jaouen
Album: Stok ha stok

E' il 1975, quando un accordo di progetto viene stilato tra i Conseils Généraux e il Consiglio Economico e Sociale nel quadro della nuclearizzazione del territorio francese: stavolta tocca alla Bretagna. E' l'inizio di una lotta epica della popolazione, che avrà il suo apice tra il 1978 e il 1981 quando, dopo l'elezione a presidente di François Mitterrand, il progetto verrà definitivamente abbandonato. Per la prima volta, gli abitanti di un piccolo comune (Plogoff ha poco più di 1200 abitanti) riescono a bloccare un progetto infrastrutturale “di pubblico interesse” portato avanti dallo Stato; ma la mobilitazione che riescono a mettere in atto è generale e coinvolge l'intera Francia. Un... (continua)
Diouzh ar mintin pa zav ar glizh
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/12/2015 - 01:31
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Naita na

Naita na
Yo, no quiero trabajar en una mina de sal y mendigar por tu dinero.
(continua)
inviata da leoskini 22/12/2015 - 21:06
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Gwerz marv Jorj Jackson

Gwerz marv Jorj Jackson
[1978]
Testo e musica: Bernez Tangi
Testenn ha sonerezh: Bernez Tangi
Paroles et musique: Bernez Tangi
Lyrics and music: Bernez Tangi
45 giri / 45 tours: Gwerz an dilabour/Gwerz marv Jorj Jackson [1978]

Gli Storlok (parola che significa “urto”, “rumore di una botta”), in questo sito, c'erano e non c'erano. C'era già il suo leader, Denez Abernot, con la sua famosissima Gwerz ar vezhinerien ripresa poi anche da un altro Denez, Prigent di cognome. E c'era Bernez Tangi, che degli Storlok era stato un fondatore, che questa canzone la ha scritta (come messo in luce da Flavio Poltronieri). La si trova inserita nell'unico e storico album degli Storlok, Stok ha stok del 1979. Nell'introduzione al Gwerz ar vezhinerien avevo già nominato la canzone di questa pagina, il Gwerz marv (o maro) Jorj Jackson; ma allora (31 maggio 2012) in Rete non si trovava nulla, né un video e né il testo. Ora c'è... (continua)
Skrivet gant da zaouarn
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/12/2015 - 20:54
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Get Down Moses

Get Down Moses
(2001 o 2002)

dall'ultimo album postumo di Joe Strummer, Streetcore pubblicato nel 2003.

Sono tredici anni che il grande Joe Strummer ci ha lasciato, e vogliamo ricordarlo con uno dei suoi pezzi più belli dall'ultimo album, pubblicato dopo la sua morte pur non essendo interamente completato. In Streetcore i Mescaleros ritornano ad un rock con influenze reggae più vicino al sound Clash rispetto alla "patchanka" di Global a go-go.

Get Down Moses si ispira nel testo al famoso spiritual Go down, Moses ma il mondo in cui deve scendere Mosè è il nostro mondo moderno fatto di oppressione, di droga, di periferie, di ghetti e di campi di battaglia. E al posto delle tavole della Legge troviamo le tavolette di LSD...
Once I got to the mountain top, tell you what I could see
(continua)
22/12/2015 - 19:30
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Stourmoù Breizh

Lama Meur ha Yann Ber
Stourmoù Breizh
[1972]
Testo / Paroles / Testenn: Lama Meur
Musica / Musique / Sonerezh:
Tradizionale bretone / Traditionnel breton / Hengounel
Album: Lama Meur ha Yann Ber - Kan ha Diskan

La tecnica tradizionale bretone del Kan ha diskan (“canto e ricanto”), di cui abbiamo un bell'esemplare in questo sito con Ne bado ket atao, prevede che due cantori, posti uno davanti all'altro, interpretino il testo “a cappella” ripetendo più volte i versi in uno schema assai complicato, con la cesura di un gorgheggio. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, quando le mille lotte che erano allora in atto nella Bretagna del sogno indipendentista e socialista, e che si inserivano in una situazione socioeconomica di autentica colonizzazione francese e di eliminazione della cultura e della lingua bretone, anche il kan ha diskan fu impiegato per accompagnarle. E non è certo un caso: il recupero della ricchissima... (continua)
Daou vloaz zo e labouran e ti ar “Joint Français”
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/12/2015 - 17:54
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Carne de cañón

Carne de cañón
[2002]

Album: Con tus ojos

Matanza de Acteal donde 45 indígenas tzotziles fueron asesinados mientras rezaban, en el estado mexicano de Chiapas
Da cancioneros.com
Arderá la selva y otra vez regresará
(continua)
inviata da adriana 22/12/2015 - 17:36

Merica, Merica

anonimo
[fine 800?]
“Canzone composta di due parti: la prima (testo di anonimo e musica di Cantovivo) è la presentazione dell’America come paese ideale, la Mecca del proletariato. La seconda (raccolta a Seregno da Maria Adelaide Spreafico) è la forzata sopravvivenza degli emigranti in quella terra di sogni e di chimere. (Maria Rollero – forse costei? - come da commento citato su Il Deposito, da cui riprendo anche il testo.)
Il ritornello è lo stesso di Son maritata giovane, guarda caso raccolta dalla stessa Spreafico.
Sembra invece non aver a che fare, a parte il titolo, con Merica Merica di Angelo Giusti.
O cari fratelli ora state a sentire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/12/2015 - 14:45
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87 ore

87 ore
Video canzone e fonte commento

Brano dei 99 Posse e sigla finale del film “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” (trailer)
Regia di Costanza Quatriglio
Fotografia: Sabrina Varani
Montaggio: Eleonora Marino
Color: Mauro Vicentini
Produzione: Luca Ricciardi, Diego Magnetta
Si ringrazia: Loredana Antonelli, Ex Opg Je So' Pazzo
Una produzione Doc Lab / Musica Posse

In onda su Rai3 il 28 dicembre 2015 alle ore 23:50.

In uscita nelle sale cinematografiche il 23 novembre 2015 il film/documentario “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” di Costanza Quatriglio cerca di far luce sul caso dell'insegnante elementare di Castelnuovo Cilento sottoposto a TSO il 31 luglio e rinchiuso nel reparto psichiatrico del Vallo della Lucania, dichiarato morto il 4 agosto. Sei medici sono stati condannati. Il film andrà in prima visione assoluta su RaiTre il 28 dicembre... (continua)
87, non mi ricordo bene com'è stato
(continua)
inviata da [ΔR-PLU] 22/12/2015 - 13:26
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In Germany Before the War

In Germany Before the War
[1977]
Parole e musica di Randy Newman
Nell’album intitolato “Little Criminals”
Interpretata anche da Marianne Faithfull nell'album di cover "Easy Come, Easy Go" del 2008

Una canzone ispirata allo splendido film espressionista “M - Eine Stadt sucht einen Mörder“ (“M – Il mostro di Düsseldorf”) diretto nel 1931 dal regista tedesco Fritz Lang, con l’inquietante Peter Lorre nella parte di Hans Beckert, un pedofilo sadico che adesca e uccide bambine. Dove però il mostro si rivela il più fragile ed il più umano in una società putrescente e violenta che è quella tedesca uscita a pezzi dalla Grande Guerra e avviata vero la follia del nazismo. E infatti “l’assassino è tra noi”, di cui al titolo originale, a partire dalla sinistra filastrocca intonata da bambini con cui il film si apre: “Scappa, scappa monellaccio, sennò viene l'uomo nero, col suo lungo coltellaccio, per tagliare a pezzettini...... (continua)
In Germany before the war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/12/2015 - 11:26
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Scura maja

anonimo
Scura maja
[XVIII° sec]
Secondo it.wikipedia, Scura maje (conosciuto anche come Mara maje) è un canto popolare di ignoto autore proveniente dall’Abruzzo. Alcune fonti lo danno come di origine balcanica e risalente al 500, all’epoca delle migrazioni dovute all’invasione ottomana. Secondo altre, l’origine potrebbe essere addirittura medievale ma comunque è al 700 che risale la prima testimonianza scritta del canto, pubblicato con il titolo Scura mai in un libro di poemi dialettali di Romualdo Parente poeta di Scanno, in provincia dell’Aquila.
Secondo Antonio De Nino (1833-1907), studioso abruzzese, il lamento si componeva originariamente di 17 strofe scritte intorno al 1830 da tal Sebastiano Mascetta di Colledimacine, in provincia di Chieti.
Riprendo il testo – in 9 strofe, a cura di Enzo. C. Delli Quadri – dal sito Alto Sannio
Faccio presente che il testo che comunemente appare in Rete è invece quello... (continua)
Scura maja, scura maja!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/12/2015 - 09:48
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Piosenka walcząca

Piosenka walcząca
12 dicembre 2015
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzech" Dąbrowski
Da YT all'orecchio (k)
Walczę ze sobą
(continua)
inviata da Krzysiek 21/12/2015 - 22:07

Inés

anonimo
Inés
Canzone spagnola di autore anonimo e data imprecisata, sulla melodia dell’infantile Tres hojitas, madre, filastrocca di origine asturiana (che, tra l’altro, fa parte del repertorio di María Elena Walsh).
Testo trovato su Canciones regionales de España
Sola esta la casa,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/12/2015 - 09:03

Società io ti odio

Società io ti odio
[?]
Testo di Alessio Lega
Liberamente ispirata da:
Société tu m'auras pas di Renaud

Depositata presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano, fondato e tenuto da Santo Catanuto, Società io ti odio deve probabilmente la sua sopravvivenza proprio al Canto anarchico in Italia dello stesso Catanuto e di Franco Schirone, nella cui edizione aggiornata del 2009 è stata inserita a pagina 353. Dev'essere una delle prime canzoni scritte da un giovanissimo Alessio Lega, ispirata a sua volta da una famosa canzone di un altro che era giovanissimo nel '74, Renaud. Ma se per Renaud la "società non lo avrebbe avuto", l'Alessio Lega ventenne o poco più dichiarava addirittura tutto il suo odio alla società stessa. Come Alessio scrisse ai curatori del volume: "Questa canzone fu la prima cosa che scrissi nel mio anno di servizio civile presso 'Cometa', la comunità di prima accoglienza per tossicodipendenti,... (continua)
Non si può scendere a patti con la tua violenza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/12/2015 - 00:05
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Belle Françoise

Belle Françoise
Belle Françoise
Music : Tom Theuns, Wim Claeys
Lyrics : Traditional Canadian

La canzone è tratta dal cd Kabonka del 2002 del gruppo belga, anche questo prodotto da Gabriel Yacoub che partecipa vocalmente da par suo. La penultima riga è messa tra parentesi perché non viene cantata pur facendo parte del testo...
C'est la belle Francoise, lon gai
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 20/12/2015 - 22:03
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Quanta guerra!

Quanta guerra!
[2015]

Album: Cançons de la Resistència
con Paco Ibáñez
Quanta, quanta, quanta guerra!
(continua)
inviata da adriana 20/12/2015 - 12:56
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L'errore

L'errore
(2015)
testo e musica Rocco Pezzano

Ai primi di ottobre le forze Nato hanno bombardato un ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz, in Afghanistan. Oltre venti morti, tanti dispersi e feriti. Il primo comunicato della Nato parlava di "probabile errore". Si può davvero parlare di "errore" se si bombarda un ospedale? Che sia frutto di negligenza o di precisa volontà, non è la perfetta sintesi, la realizzazione sul campo, quanto mai pesante e concreta, del cinismo di cui è capace l'uomo?

Questa canzone vuole essere anche un omaggio all'impegno dei medici che, come quelli di Msf (ma anche di Emergency) si prodigano nelle zone di guerra. Viene citata anche una considerazione di Cecilia Strada, presidente di Emergency, nella sua visita a Matera nel settembre scorso.
Le forze Nato ammettono il probabile errore,
(continua)
inviata da Rocco Pezzano 20/12/2015 - 10:28
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C'è troppa guerra

C'è troppa guerra
(Belleno/Di Palo/Dini/Rhodes/Salvi)
da "Ut" (1972)
C'è Troppa guerra!
(continua)
inviata da Marcello Mento 19/12/2015 - 13:10
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Latinoamérica

Latinoamérica
AMERICA LATINA
(continua)
inviata da Stefano 18/12/2015 - 19:30
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Gwerz tabut Kemper

Gwerz tabut Kemper
"Une journée à la maison" era un ellepì meraviglioso come non se ne fanno quasi più purtroppo, che ricordo, mi infondeva un grande senso di fratellanza e iniziava con una fantastica bombarda suonata da Alan sulle percussioni addirittura di Chris Hayward, (che bazzicava in Francia avendo suonato con i Gong di Daevid Allen)su un'aria tradizionale dell'Alta Bretagna: "Alziamo i nostri bicchieri". Siamo nel 1978 e quando entra il flauto irlandese possiamo addirittura sentire una tampura in sottofondo (allora non esisteva ancora la world music) e il titolo del brano non sarà certo sfuggito a Riccardo visto che si tratta di un incontro festaiolo intorno al vino. Più avanti ci sarà spazio anche per il sitar e l'accordéon e l'improvvisazione...
Flavio Poltronieri 18/12/2015 - 18:35
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Megalomaniac

Megalomaniac
Questa la traduco ... per chi è interessato, sto condividendo sul mio profilo facebook tutte le canzoni contro la guerra degli artisti che conosco per una settimana.
Il mio nome su fb è: Daniele Ilmionomeèmaipiusulcampo Fusca
Daniele Fusca 18/12/2015 - 18:26

Fin an naontegwed kantwed

Fin an naontegwed kantwed
Karo R, da (spero!) buon divulgatore io mi attengo alle incisioni ufficiali in quanto tendo alla condivisione da parte di più gente possibile di questi che considero tesorini e in effetti Gilles Servat si è presentato subito come un originale cantautore. Le sue canzoni rappresentavano una rivolta salutare con la loro indubbia chiarezza didattica, rinforzata da una sensibilità indefinibile e pervasiva, comunque concordo senza dubbio sul fatto che siano pochini i testi di Glenmor in questo sito e.......visto in questo sito tu regni da sovrano ti dedico di cuore Kan Bale Nevenoe:

Kan Bale Nevenoe

Skoulmet-mat eo hirie Chadenn ar goskored Kousket noz kousket de Kalon ar Vretoned Ma'z eo du an noz Dindan wask pounner ar gall Disoñjet-krenn eo ho anv Ma'z eo du an de D'argadourien 'r vro dibal Piv a sammo bir ha kleze Nevenoe, Nevenoe, Nevenoe Met en deiz e c'hwezho Avel menez Arrez Met un deiz... (continua)
Flavio Poltronieri 18/12/2015 - 17:43
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Siamo sempre partigiani

Siamo sempre partigiani
[1971]
Canzone scritta da Patrizio Nocciolini, membro del Canzoniere delle Lame
Trovo il brano in un EP del 1973, con altre tre canzoni che probabilmente non ci stavano nell’LP “I canti della baracca di Piazza Maggiore. 18 canti sindacali e di protesta”.
Poi anche nel recital “Tu compagno” del 1975

“Canto composto nel periodo della strategia delle tensione voluta dalla CIA e dai fascisti italiani”
(Introduzione da Gli anni che cantano)
Era la sua casa, era il suo paese
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2015 - 14:25




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