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Prima del 2015-12-29

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Good Planets Are Hard to Find

Good Planets Are Hard to Find
[1996]
Parole e musica di Steve Forbert
Nell’album intitolato “Rocking Horse Head”
Good planets are hard to find
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 22:32
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Godzilla

Godzilla
[1977]
Scritta da Donald Roeser, in arte Buck Dharma (1947-), membro fondatore della band Hard rock newyorkese
Nell’album intitolato “Spectres”

“La storia dimostra ancora e ancora come la natura evidenzi la follia degli uomini...”

E nel caso del mostro Gojira - in occidente Godzilla - la follia umana è quella nucleare, che i giapponesi avevano provato sulla loro pelle solo pochi anni prima... Nel 1954, quando nelle sale uscì il “Gojira” di Ishirō Honda, rettile cretacico risvegliato dagli esperimenti atomici americani nel Pacifico, i giapponesi avevano appena cominciato ad elaborare un lutto, quello di Hiroshima e Nagasaki, che non sarà mai consolato...

Non sapevo però che Godzilla fu ispirato ai produttori del Sol Levante da un film statunitense, “The Beast from 20,000 Fathoms” (“Il risveglio del dinosauro”) del 1952, tratto da un racconto di Ray Bradbury (già, quello di “Fahrenheit... (continua)
With a purposeful grimace and a terrible sound
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 22:04
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Earth Anthem

Earth Anthem
[1968]
Parole di William E. “Bill” Martin, musicista, cantautore e attore, che la scrisse nei primi anni 60 intitolandola “Evergreen (Earth Anthem)”
Musica de The Turtles
Il brano che chiude il loro concept album “The Turtles Present the Battle of the Bands”
And this is but an island in an ocean.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 15:37
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Death of Mother Nature Suite

Death of Mother Nature Suite
[1974]
Scritta da Kerry Allen Livgren
Nell’album intitolato “Kansas”

Se a qualcuno fosse sfuggito, questo brano - che contribuisco per il percorso sulla Guerra alla Terra – sta in un disco intitolato “Kansas” della band americana di rock progressive Kansas, che loro erano di Topeka, che è una ridente cittadina del… Kansas! (non gli mancava la fantasia a ‘sti qua!)
Every day she gets a little weaker;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 15:04
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Coal Tattoo

Coal Tattoo
[1964]
Parole e musica di Billy Edd Wheeler
Nel suo disco intitolato “Memories Of America / Ode To The Little Brown Shack Out Back”
Nello stesso anno fu incisa anche dal Kingston Trio e in seguito da Judy Collins, Jim Croce e altri.
Travelin' down that coal-town road,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 13:11
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Black Sky

Black Sky
[1994]
Parole e musica di Sam Phillips
Nell’album intitolato “Martinis & Bikinis”
The trees are listening each time a missile's made.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 09:33
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Black Moon

Black Moon
[1992]
Scritta da Keith Emerson, Greg Lake e Carl Palmer
Title track dell’album degli ELP pubblicato nel 1992
Everyday I see a new cloud coming
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2015 - 09:16

Ar brezel mod nevez

Ar brezel mod nevez
28/29 dicembre 2015
LA GUERRA “NEW STYLE”
(continua)
29/12/2015 - 03:56
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Circus la pauvreté

Circus la pauvreté
Chanson italienne – Circus la pauvreté – Casa Del Vento – 2001

Comme dirait Marco Valdo, une chanson sur la guerre de 100, 1000 ans.

Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, notre ami des Chansons contre la Guerre, DQ82, dit que cette chanson est une canzone sur la guerre de 100, 1000 ans. Et pourquoi pas ? Ce n’est pas faux. Il se peut qu’il y ait aussi des guerres de cent (100) ans (j’en connais au moins une), des guerres de mille (1000) ans et une telle chanson pourrait s’y référer.

Ah, dit Lucien l’âne en souriant, on dirait que cette idée de Guerre de Cent Mille Ans fait son petit bonhomme de chemin.

C’est vrai et j’en suis bien content. Cependant, la Guerre de Cent Mille Ans La Guerre de Cent mille ans, telle que je l’avais imaginée, est une guerre un peu particulière, car c’est la Guerre qui contient à la fois les épisodes de guerre (militaire) et les épisodes intercalaires de paix (militaire) ;... (continua)
CIRCUS LA PAUVRETÉ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/12/2015 - 23:32
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La manifestazione in cui morì Zibecchi

La manifestazione in cui morì Zibecchi
Non saprei dire quanto (e se) questo ricordo personale può servire a ricordare i compagni uccisi (per i quali, sia chiaro "non basta il lutto").
Ricorda comunque che anche in una città come Vicenza si manifestò per Varalli, Zibecchi e Miccichè (e poi venne la "breve estate dell'Autonomia..."), ciao
GS

“VADE RETRO RETRONE” (maggio 1975)

Dove si svela che fine avesse fato il canotto del Club Speleologico Proteo (quello utilizzato negli anni sessanta per attraversare il laghetto del Buso della Rana) dopo essere stato “rottamato” ...

Il percorso lungo cui si snoda il Bacchiglione attraversando Vicenza è relativamente noto. Così come i ponti che lo scavalcano (ponte Novo, ponte Pusterla, ponte degli Angeli...). Un po' meno, forse, quello altrettanto sinuoso del Retrone. Anche se, con la nascita negli anni novanta del Parco Fluviale del Retrone nella zona dei Ferrovieri (da un progetto... (continua)
Gianni Sartori 28/12/2015 - 18:05

Mario Lupo

SULLA “DANIELI” DI LUMIGNANO RICORDANDO MARIANO LUPO (198...?)
Gianni Sartori

Primi anni ottanta. Incontro casualmente Roberto Fini che non vedevo da parecchio tempo. Negli anni settanta era stato uno dei pochi esponenti vicentini di Lotta Continua. Fortissima a Schio, nella città del Palladio L.C. non aveva mai veramente attecchito, forse per la concorrenza di PotOp. Rivanghiamo qualche ricordo comune. Come quel primo anniversario del golpe cileno quando L.C. aveva organizzato una manifestazione antifascista a Schio. A comizio concluso mi ero arrampicato sulla facciata del Duomo e da lassù sventolavo la mia bandiera rossa con grande A cerchiata nera (versione personale del comunismo libertario). In breve tempo si era radunata una folla di curiosi che forse temeva (o sperava) di dover assistere alla mia rovinosa caduta al suolo. Arrivarono anche i carabinieri che mi intimarono di scendere... (continua)
Gianni Sartori 28/12/2015 - 17:49
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Stony Broke in No Man's Land

anonimo
Stony Broke in No Man's Land
[dopo il 1918]
Testo trovato su firstworldwar.com
Interpretata nel primo dopoguerra da artisti ormai sconosciuti, come tal Frank Miller o tal Albert Edward (Red) Newman, cantante inglese trapiantato in Canada e membro del gruppo d’intrattenimento per le truppe chiamato The Dumbells.

A Grande Guerra finita i sopravvissuti, vinti e vincitori, sprofondarono nella crisi economica, che anche nel Regno Unito portò ad un’importante inflazione, ad una severa crisi produttiva nonché al grande sciopero generale del 1926 ed al radicalizzarsi delle istanze indipendentiste irlandesi.
Per moltissimi reduci la vita divenne più difficile che in trincea…
In 1914 a hundred year's ago it seems
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 16:07
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A Soldier's Reminiscences

A Soldier's Reminiscences
[1915]
Scritta da Bert Lee ed Ernest Hastings
Testo trovato qui ma alquanto mal messo, sicchè ho provato a sistemarlo un po’ benchè il mio inglese sia abbastanza scarso (se qualcuno sa fare di meglio, si faccia avanti)

Uno dei cavalli di battaglia di Ernest Hastings, il cabarettista che abbiamo già trovato interprete di The Military Representative.
Anche qui il protagonista è una sorta di “Rip van Winkle”, un vegliardo ormai affetto da alzheimer o demenza senile ma spedito comunque in trincea a combattere.
In Gran Bretagna, dopo l’introduzione della coscrizione obbligatoria nel 1916, l’età massima per divenire carne da cannone fu progressivamente innalzata, dai 41 fino ai 51 e addirittura ai 56 anni… Vi rendete conto cosa volesse dire aver 50 anni nell’Europa di 100 anni fa?!? L’aspettativa media di vita in tempo di pace non era tanto più alta! E, non contenti, i macellai inglesi sprofondarono nella Grande Guerra anche 250.000 ragazzini sotto i 19 anni, il limite inferiore previsto dalla legge per andare a combattere overseas
I am an old Soldier with hair iron grey
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 15:21
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Prayer Of The Refugee

Prayer Of The Refugee
Spero che la traduzione sia accurata, sto ancora cercando di migliorare il mo inglese e, oltre a far conoscere questa traccia, tradurre è un ottimo metodo per esercitarmi. Se la traduzione non fosse soddisfacente scusatemi!
PREGHIERA DEL RIFUGIATO
(continua)
inviata da MurtasS 28/12/2015 - 13:54
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Lloyd George’s Beer

Lloyd George’s Beer
[1915]
Scritta da R. P. Weston e Bert Lee
Interpretata da Ernie Mayne, celebre cantante del music-hall dell’epoca.
Testo trovato su The Western Front Association

Nonostante l’introduzione patriottarda, questa canzone è uno sfogo contro le misure che il governo inglese prese sul “fronte interno” durante la Grande Guerra. Tra le più antipatiche, e a tutto discapito di una working class che già stava dando letteralmente il sudore, il sangue e la vita, il provvedimento che abbassava drasticamente la gradazione alcolica della bevanda nazionale e limitava gli orari d’apertura dei pub. Certo, l’alcolismo era una piaga ma la “temperance” quando non il moralismo proibizionista venivano abbracciati proprio mentre si costringevano i lavoratori a costruire cannoni e spolette e si mandavano i loro figli a provarli sul campo nel più grande macello mai escogitato prima. Inoltre, quanto più diminuiva... (continua)
We shall win the war, we shall win the war,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2015 - 11:34

La Théière Céleste

La Théière Céleste
La Théière Céleste

Chanson française – La Théière Céleste – Marco Valdo M.I. – 2015



Voici, Lucien l’âne mon ami, l’histoire de la théière céleste.

Quoi ? De quoi tu me parles, Marco Valdo M.I., mon ami ? D’une théière céleste, et il faudrait y croire.

Bien évidemment qu’on doit y croire et qu’on ne saurait la nier sous peine de sévère réprobation. Mais je ne t’en veux pas de ta stupéfiante ignorance ; dans le fond, tu es un âne. Écoute bien, Lucien l’âne mon ami, la théière céleste est attestée par les plus grandes écritures, par les livres les plus saints, par les saints les plus ivres. Mordicus d’Athènes, philosophe éminent, inspirateur de l’école éthylique, l’attestait déjà de toute son autorité. T’ai-je dit que c’était une planète, du moins en apparence, mais c’est bien plus que ça. Elle date d’avant le big-bang et ce serait elle qui l’aurait provoqué en laissant couler sur le monde... (continua)
Beaucoup de croyants disent
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/12/2015 - 09:19
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Aqualung

Aqualung
Grazie per la traduzione e l interpretazione
Emanuele 28/12/2015 - 08:17

Procès et condamnation

Procès et condamnation
Procès et condamnation

Chanson française – Procès et condamnation – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 18

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXIX)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous... (continua)
On sut bientôt dans tous les alentours
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/12/2015 - 23:00

I’m Glad I've Got a Bit of a Blighty One

I’m Glad I've Got a Bit of a Blighty One
[1916]
Scritta da Herman Darewski & Arthur Wimperis
Cavallo di battaglia di Matilda Alice Powles (1864-1952), in arte Vesta Tilley, cantante inglese di music-hall, assai famosa in quegli anni. Nei suoi numeri si presentava travestita da uomo.
Testo trovato su Monologues - Music Hall

Sebbene Vesta Tilley, come tanti altri artisti, fosse subito divenuta un megafono per la propaganda volta all’arruolamento, nonchè un’affezionata degli spettacoli per le truppe, questa canzone da lei interpretata non racconta una storia di eroismo, tutt’altro.

Qui ad un “Tommy” è riuscito il colpaccio di togliersi dalle trincee e da morte quasi sicura grazie ad una ferita nè troppo lieve nè troppo grave, una cosiddetta “blighty wound”, dove - according to en.wikipedia - “blighty” è termine che non deriva dal negativo “blight” - ruggine, degrado, rovina, morìa - ma da bilayati, o vilayati, parola in lingua... (continua)
Here I am, here I am,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2015 - 20:48
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Οι γειτονιές του κόσμου

Οι γειτονιές του κόσμου
Ecco l'album completo, caricato proprio pochi giorni dopo l'intervento di G.P. Testa (nel commento che precede questo mio).



Curiosamente le prime note (a partire dal canto), ripetute più volte, Τούτη την ανοίξη, servono da introduzione generale alla versione completa del balletto Zorbas, Verona 1990.
Non so cosa evochino questi intervalli musicali (re basso -fa-do alto-re basso, così almeno secondo il mio pianoforte vecchio e scordato, può darsi quindi che le note reali si trovino esattamente mezzo tono sotto, ma poco importa, tanto gli intervalli sono quelli). Forse è evocata l'attesa? Nel libretto è scritto L'Alba.
Il τούτη την ανοίξη sfocia in φεγγάρι μαγιά μου 'κανες.
vasiloukos 27/12/2015 - 18:42
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Luci basse

Luci basse
2015
La Rocha

a tutte le popolazioni che cercano rifugio e fortuna nei paesi occidentali anche quando quei paesi distano solo una frontiera. Immigrazione messico usa, a tutta quella moltitudine.
Rock word in my mind/sand word on my tongue
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:05
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La decisione

La decisione
2015
La Rocha
Resto qui ad aspettare contando le onde del mare
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:03
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La Gioventù

La Gioventù
2015
La Rocha

La Gioventù è la settima traccia del cd dei La Rocha
il brano è un'esortazione ad alzarsi, a ribellarsi a credere nel proprio pensiero, ad agire. E' dedicato a tutti i movimenti che lottano nei territorio interessati dal passaggio di grandi opere inutili, a tutti quei movimenti che lottano per un sistema di sviluppo più umano e diverso da quello del profitto, a tutti i movimenti presenti a Genova nel 2001.
Sono arrivati con le tasche piene
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 17:01
Percorsi: Genova - G8
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Città di Dio

Città di Dio
2015
La Rocha

Città di Dio, brano dai connotati lievemente punk, che prende il nome dall’omonimo libro di Paulo Lins e il successivo film di Meirelles e, come nelle due opere degli artisti brasiliani, affronta la realtà delle favela brasiliane.

testo ispirato dall'omonimo libro di Paulo Lins e del film di Fernando Meirelles Cidade de Deus
Nella città di dio non si balla più la samba
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 16:59
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Fumi e canzoni

Fumi e canzoni
2015
La Rocha

Taranto e l’ILVA e tutte le città sotto ricatto, invece, sono al centro di Fumi e Canzoni, struggente ballata folk che denuncia il ricatto occupazionale e sociale di questo scorcio di industrialità del meridione.
Dormi sul fondo del bicchiere
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 16:57
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Luglio

Luglio
2015
La Rocha

scritta per la strage di via D'amelio Luglio 1992.

Nell’omonimo primo album “La Rocha” (Kurumuny, 2015) i protagonisti sono gli ultimi, gli emarginati, quelli che abitano le periferie della città o in senso più ampio le periferie del mondo. Non a caso il primo singolo tratto dal disco, “Un Re”, descrive la malinconica e paradossale figura di un clochard intellettuale - «prima di dormire ripeteva la lezione per alunni di passaggio davanti alla stazione» - e del suo cane Napoleone (nome quanto mai singolare in questo contesto!) che percorrono la città nella totale noncuranza della gente, temendo soltanto le ingiurie della notte. Se l’obiettivo è quello di dar voce musicale a una riflessione socio-politica, se si vogliono cantare le brutture del mondo come le favelas brasiliane (“Città di Dio”), l’Ilva di Taranto (“Fiumi e Canzoni”), gli omicidi di mafia (“Luglio”), il gasdotto... (continua)
Un boato ad annunciare un fumo nero che lento sale
(continua)
inviata da dq82 27/12/2015 - 16:53
Percorsi: Mafia e mafie
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30 Giugno 1960

30 Giugno 1960
[1977]

Album :E Non Si Arrende!
Era il 29 Giugno nel '60 a Genova.
(continua)
inviata da adriana 27/12/2015 - 15:33
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Quello lì (compagno Gramsci)

Quello lì (compagno Gramsci)
Non conoscevo questa versione in esperanto, molto interessante, dove si può trovare questo disco del 1979 di Gianfranco MOLLE - Horo da opozicio? Una volta Gramsci ha scritto "Sono pessimista con l'intelligenza ma ottimista con la volontà"
Flavio Poltronieri 27/12/2015 - 14:53
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Il processo di Benito Mussolini

Il processo di Benito Mussolini
THE TRIAL OF BENITO MUSSOLINI
(continua)
inviata da leoskini 27/12/2015 - 14:06
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Senza paura delle rovine

Senza paura delle rovine
WITHOUT FEAR OF THE RUINS
(continua)
inviata da leoskini 27/12/2015 - 13:54
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Natale di merda

Natale di merda
LETTERA APERTA A SANTA CLAUS
(di Luís Sepúlveda)

Egregio Santa Claus, Papà Natale, Vecchio Pascuero o come Le va di chiamarsi o farsi chiamare:

confesso che mi è sempre stato simpatico perché in genere mi piace la Scandinavia, il suo vestito rosso mi pare premonitorio e perché dietro quella barba ho sempre creduto di riconoscere un filosofo tedesco che ogni giorno ha sempre più ragione in ciò che ha affermato in vari libri, molto citati ma poco letti.

Non abbia paura del tenore di questa lettera, non sono il bambino cileno che qualche anno fa Le scrisse: “Vecchio Scemo, l’anno scorso ti ho scritto dicendoti che, nonostante andassi a scuola scalzo e a digiuno, avevo preso i voti migliori e che l’unico regalo che volevo era una bicicletta, naturalmente non nuova, non doveva essere una mountain bike o una per il Tour de France. Volevo una semplice bicicletta, senza cambi, per aiutare mia... (continua)
CCG/AWS Staff 27/12/2015 - 09:28




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