In margine: come si vede dal bannerino, questa è la cinquantesima canzone in lingua bretone inserita nel sito (la dicitura nel banner significa: "50 canzoni in bretone nelle CCG"). Aumenteranno, parola di "Richard Gwenndour" (il mio cognome "bretonizzato" significa "acqua bianca", anche se con una piccola violenza alla grammatica bretone che non sto a spiegare).
Richard Gwenndour 24/12/2015 - 22:26
Siccome sono stato (mi pare) beccato sul fianco da Riccardo a causa della mia "scarna nota" introduttiva a Beg ar Van, re aggiungo che il citato canto Ar re c'hlas dal Barzaz Breiz, recita: "....dobbiamo sempre soffrire, uomini di Cornovaglia, sempre soffrire i ladri che opprimono i lavoratori?...." e dovrebbe essere stato scritto da un giovane montanaro incazzatissimo (a leggere l'intero testo) chiamato Guillou Arvern nativo di Kervlézek, vicino a Gourin, che l'allora persecuzione forzò a rinunciare allo stato ecclesiastico e gli fece abbracciare la lotta armata. Costui fu autore di molti altri canti tesi a incoraggiare i suoi compagni e che cantava lui stesso al modo dei vecchi bardi guerrieri bretoni di cui fu imitatore e rappresentante moderno.
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La leggenda della città di Ys mi fa ricordare per esempio quella della città sommersa che si dovrebbe trovare sui fondali abissali del lago di Bolsena. Non parlando poi di Amalasunta o di Agarthi...
Beh, insomma, fondali abissali...secondo mei quei ragazzi di Bolsena esagerano un po'. Il lago di Bolsena ha una profondità massima di 151 metri, a profondità del genere potrei permettermi una città sommersa pure nel canale di Piombino. Insomma, con Ys siamo in Bretagna, di fronte c'è l'Oceano e la cosa mi sembra un pochino più seria... :-)
AUTODETERMINAZIONE IN VISTA PER IL SAHARA OCCIDENTALE?
IL 14° CONGRESSO DEL POLISARIO CHIEDE:
REFERENDUM SUBITO!
(Gianni Sartori)
Si è appena concluso il 14° Congresso del Fronte Polisario.
Mohamed Abdelaziz è stato riconfermato, per elezione diretta, Segretario generale del Polisario e, in base alla Costituzione, presidente della RASD. Iniziato il 16 dicembre nella wilaya di Dakhla (duramente colpita dall’inondazione dello scorso ottobre e dove fervono i lavori di ricostruzione) il Congresso ha eletto anche il Segretariato nazionale, istanza dirigente del Fronte. Vi hanno partecipato ben 2472 delegati e all’apertura dei lavori, il 16 e 17 dicembre, numerose delegazioni straniere (presenti soprattutto quelle africane) hanno portato i loro saluti. Tra i partecipanti Luciano Ardesi, presidente dell’ANSPS (Associazione nazionale di solidarietà con il popolo sahrawi) che ha espresso i saluti... (continua)
d'après la version italienne
d'une chanson polonaise – Ku chwale ojczyzny - Grzegorz Dąbrowski – 2015
La Pologne, globalement, pour toi comme pour moi, est une terra incognita, ou presque. Un monde situé quelque part par là. Et en grande partie, le mot de Jarry situant le royaume du Roi Ubu reste de mise : « En Pologne, c’est-à-dire nulle part ». J'ajoute volontiers, comme Pierre Dac disait à propos du schmilblick dans Du Côté d'Ailleurs, « une machine qui si elle ne sert à rien, peut par conséquent servir à tout ». Transposons : nulle part, c'est-à-dire partout et ailleurs. Donc, on peut aussi bien renverser la proposition de Jarry et dire "En Pologne, c'est-à-dire partout et ailleurs".
Mais pourquoi donc, dis-tu, Marco Valdo M.I., des choses aussi banales, qui pourraient être mal interprétées par des gens sourcilleux en ce qui concerne le pays où ils vivent et où souvent, ils sont nés.
Come puoi vedere, Flavio, il tuo inserimento non è stato approvato semplicemente perché...la canzone c'era già, addirittura con l'onore di essere stata la n° 9999 di questo sito (il 6 dicembre 2009). E' stato però salvato e inserito il tuo commento. Come potrai intuire, per il sottoscritto questa è una canzone che ha un valore (e una storia) che vanno molto al di là di ogni cosa, e che sono legate indissolubilmente con certe mie vicende personali. Magari chissà, un giorno davanti a un litro molto amaro te le racconterò. Saluti e auguri.
Riccardo Venturi 24/12/2015 - 19:46
Evidentemente mi è sfuggito qualcosa di fondamentale perchè prima di inserirla sono andato a vedere nell'archivio l'elenco delle canzoni di Ciampi contenute nel sito:
ho trovato queste 9:
Confesso Cristo fra i chitarristi Dario di Livorno
Hitler in galera Il lavoro Non c’è più l’America
Non siamo tutti eroi Quaranta soldati, quaranta sorelle Tra lupi
non ho avuto dubbio alcuno. Che delusione avere sbagliato, lo intendevo come un omaggio "natalizio" alla combriccoloa, pazienza....
E' perché devi tenere conto anche dei biechi "Extra delle CCG", Flavio, che poi sarebbe -diciamocelo francamente- l'artificio da me escogitato anni fa per mettere nel sito praticamente tutte le canzoni che si vuole (o quasi; ma è sicuramente la sezione più numerosa di tutto il sito se si esclude "Anonimo"). Ciò non toglie che fra gli "Extra" si trovino spesso dei tesori (come pure le più immonde kazzate, va detto!). Ad ogni modo, per controllare ti consiglio sempre non di inserire il nome dell'autore (che pure viene dato nel box di ricerca, anche in caso di Extra), ma il titolo della canzone (o parte di esso). A quello non si sfugge. Ad ogni modo è stato un pensiero comunque gradito, e puoi immaginare quanto dal sottoscritto. Saluti e buon compleanno di Horus!
PS. Come "controregalo" vatti a vedere la pagina su Beg ar Van, ora completa di iconografia e di note. Contiene anche un'ulteriore sorpresa "stivelliana"!
Ciao, non si tratta di un video realizzato per la canzone, ma di un programma televisivo che si chiamava "Speciale tre milioni". I cantanti che partecipavano presentavano, nel corso delle varie puntate, alcune loro canzoni in varie località d'Italia. Come racconta lo stesso Guccini in "Un altro giorno è andato: Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto" (per la precisione a pagina 77 dell'edizione del 1999), nel corso della trsmissione fece amicizia con Claudio Baglioni («Tra i molti cantanti presenti, strinsi amicizia in particolare con Claudio Baglioni, molto simpatico e gran barzellettiere e burlaiolo», nel libro racconta anche uno scherzo che li vide protagonisti). Tornando alla trasmissione, a Marostica Guccini presentò "Il vecchio e il bambino", ancora inedita: quindi si presume che questa "La tua libertà", nata più o meno nello stesso periodo, fosse destinata a "Radici", ma poi rimase inedita (e visto il resto dei brani dell'album, è anche spiegabile il perchè....).
Vito Vita 24/12/2015 - 20:28
Ho profondamente amato moltissime canzoni di Guccini, l'Isola non trovata, Radici o le Stanze di vita quotidiana hanno accompagnato la mia età. Purtroppo in tempi più recenti....certo Canzone delle domande consuete oppure Van Loon, Le piogge d'aprile sono capolavori ma (con dispiacere) sono perfettamente d'accordo con la triste e sepolcrale sentenza del 29/3/2011 - 17:05