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Δε μένει κανείς σ'αυτή την πόλη

Δε μένει κανείς σ'αυτή την πόλη
De ménei kanéis s'aftí tin póli
Poesia di Katerina Gogou [1978]
Dalla raccolta Τρία κλικ αριστερά
Musica e interpretazione di Vangelis Kondopoulos
Nell'album collettivo Πάνω κάτω η Πατησίων – Οι όψεις της μοναξιάς στην Κατερίνα Γώγου και 20 μελοποιημένα ποιήματα της (“Su e giù per Patision – Le visioni della solitudine in Katerina Gogou e 20 sue poesie musicate”) [2012]

Στίχοι: Κατερίνα Γώγου [1978]
από Τρία κλικ αριστερἀ
Μουσική και ερμηνεία:
Βαγγέλης Κοντόπουλος
στο άλμπουμ "Πάνω κάτω η Πατησίων – Οι όψεις της μοναξιάς στην Κατερίνα Γώγου και 20 μελοποιημένα ποιήματα της" [2012]

Ogniqualvolta ci si trova di fronte a un testo di Katerina Gogou, tutto si disassa. Va fuori da ogni schema e da ogni realtà predefinita, con l'unico collante del dolore immenso che pervade tutto. Questa poesia del 1978, ancora tratta dalla raccolta Τρία κλικ αριστερά, riflette senz'altro, come tante... (continua)
Δε μένει κανείς σ’ αυτή την πόλη!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 1/12/2015 - 17:58
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Emily

Emily
[2003]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Lifeblood”, pubblicato nel 2004

“Even when Lifeblood is at its most political, it remains highly emotional and personal. ‘Emily’ is possibly the peak of the album’s political engagement, but in focusing principally on women’s suffrage icon Emmeline Pankhurst (1858 – 1928), it remains firmly rooted in human experience. In the succinct line “the relics, the ghosts are down so many roads”, the song recalls not only the ghosts mentioned in other Lifeblood tracks but also the history and geography of the struggle for women’s suffrage in the UK and elsewhere.”
(tratto da Manic Street Preachers. A Critica Discography)

Canzone dedicata ad Emmeline Goulden Pankhurst, leader del movimento suffragista femminile britannico.
Emily, Emily your gift to me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 16:29
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Autobiography of a Pistol

Autobiography of a Pistol
1994
Stories
I'm a pistol, a forty-five,
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 15:29
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Woody Guthrie, Working Man!

Woody Guthrie, Working Man!
2012
Hero in you

Nella galleria di ritratti di eroi di questo album compare anche Woody Guthrie
Woody's jumping on a train
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 15:14
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Rachel Carson

Rachel Carson
2012
Hero in you

Rachel Carson è stata un'ambientalista americana, grazie al suo contributo venne messo al bando il DDT
Rachel went a'walkin in the woods at twilight
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 15:10
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A Design for Life

A Design for Life
[1996]
Parole di Nicky Wire, la prima canzone da lui scritta senza Richey Edwards, appena scomparso nel nulla (sarà dichiarato ufficialmente morto nel 2008, dopo anni di vane ricerche)
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Singolo poi incluso nell’album “Everything Must Go”

The song’s lyrics are usually thought to be themed around working class solidarity, and make specific reference to the value of libraries, which have historically allowed poorer people to learn on their own terms through books – by contrast, owning books has historically been the preserve of the educated rich (and books of course remain expensive today, particularly factual ones). This line was directly inspired by the band’s time in public libraries when they were young. The lines “we don’t talk about love / we only want to get drunk” are a play on upper class assumptions about poor people – the idea that the... (continua)
Libraries gave us power
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 15:09
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Plastic Soldiers

Plastic Soldiers
2014
Chasing Beauty

Un bambino che gioca con i soldatini di plastica, diventa grande e in guerra salta in aria e perde le gambe. Suo figlio gioca con i soldatini, ma ormai anche lui è un "soldatino di plastica".
I had grass stains not scars
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:46
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Nellie Bly

Nellie Bly
2012
Hero in you

Elizabeth Jane Cochran, soprannominata "Pink" (Cochran's Mills, Pennsylvania, 5 maggio 1864 – 27 gennaio 1922), è stata una giornalista statunitense.

Una delle prime giornaliste investigative, ha creato il genere del giornalismo sotto copertura. Cochran era meglio conosciuta sotto lo pseudonimo giornalistico di Nellie Bly. Sembra che in seguito abbia cambiato il proprio nome in Cochrane (aggiungendo una 'e' finale).

Un articolo sessista sul giornale Pittsburgh Dispatch la spinse a scrivere un'accesa risposta all'editore. La qualità della lettera spinse l'editore ad offrire un posto nella redazione del giornale alla Cochran, che era alla disperata ricerca di un posto di lavoro. L'editore diede a Pink anche il suo pseudonimo, Nellie Bly, come il personaggio del titolo di una famosa canzone di Stephen Foster.

Bly scrisse numerosi articoli investigativi, prima di venire... (continua)
Nellie Bly, Nellie Bly
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:35
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Rosa Parks

Rosa Parks
2012
Hero in you
The wheels on the bus, they go round and round...
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:26
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Rosa Parks

Rosa Parks
Excuse me?
Rosa was a little tired after work in December
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:17
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I Sat on a Bus

I Sat on a Bus
2013
Rosa Parks 'I Sat On A Bus' - song from Horrible Histories series 5
Music: Richie Webb, commediografo e compositore inglese, autore di questa come delle altre ‎canzoni del programma televisivo per bambini intitolato “Horrible Histories”, in onda tra il 2009 ed ‎il 2013 sul canale Children’s BBC (CBBC).‎
Lyrics: Dave Cohen
Performed by Dominique Moore with Gospel Singers Incognito

Nella serie “Horrible Histories” Dominique Moore ha interpretato diverse figure di donne nere ‎famose per il loro impegno politico e sociale, tra le quali Harriet Tubman, Rosa Parks e la giamaicana Mary Seacole (1805-1881).‎

Rosa Parks esattamente 60 anni fa, il 1 dicembre 1955, si sedeva sull'autobus. Oggi la ricordiamo anche così.
I'm Rosa Parks, my story marks
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:05
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Montana/Autumn/78

Montana/Autumn/78
[1998]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
B-side del singolo “If You Tolerate This Your Children Will Be Next”, estratto dall’album “This Is My Truth, Tell Me Yours”

Nell’autunno del 1978 Theodore Kaczynski - americano di origine polacca, precoce genio matematico e brillante docente alla prestigiosa Università di Berkeley fino al 1969, anno in cui si era dimesso da ogni incarico senza alcuna spiegazione – si isolò dal mondo ritirandosi a vivere in una capanna di legno, priva di luce e di acqua corrente, nei boschi intorno a Lincoln, nel Montana.
Kaczynski, che avrebbe potuto far parte dell’élite intellettuale statunitense, aveva deciso invece di sopravvivere di caccia e lavoretti occasionali, prendendo le distanze da tutto e da tutti.
Si seppe in seguito che buona parte del tempo l’aveva trascorsa scrivendo un documento, un vero e proprio manifesto, intitolato... (continua)
Luddite lover
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 13:31
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Gli sposi di Tirana

Gli sposi di Tirana
2002
Il coraggio delle parole

C'è stato un tempo i cui i migranti (e quindi i "cattivi") erano gli albanesi. E anche nel canale d'Otranto ne sono sepolti a migliaia.
Signore delle stelle ascolta una preghiera
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 10:55
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First Republic

First Republic
[1996]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
B-side del singolo “Kevin Carter”, estratto dall’album “Everything Must Go”

Un’altra canzone ferocemente anti-monarchica, tema cui i Manics sono sempre stati particolarmente affezionati. Si vedano anche Repeat (UK) e We Her Majesty's Prisoners.
You are so alone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 10:34
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Rose e gramigna

Rose e gramigna
Terra di diavuli e di santi
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 10:32

Il Padre Nostro dei coatti

anonimo
Il Padre Nostro dei coatti
[prob.: Fine XIX secolo]
Per le fonti: Vedi introduzione
For its sources, see Introduction

L'Onnipotente tra le sbarre
di Riccardo Venturi

“Dalle galere del mondo”, recita la dicitura del nostro famoso e (purtroppo) nutrito “percorso”; d'accordo, e d'accordo anche sul fatto che una parte non indifferente di tale “percorso” sia costituita da canzoni, o altre cose, scritte da persone che si trovavano in galera, note oppure senza nome. Questa cosa che vado a presentarvi (che non è affatto una “canzone” in senso proprio) proviene invece, realmente, dalla galera come istituzione, come sistema organico e organizzato, come società codificata e definita. Mi scuso qui, naturalmente, per il linguaggio “simil-sociologico” che non mi è per nulla consono; ma non troverei altro modo per introdurre questi pochi versi, o meglio versetti, dato che si tratta nientepopodimeno che del Padre Nostro.

Fino... (continua)
Divèle, carnente di nostrivisi che stanzi soprarma,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2015 - 06:40
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Charles Windsor

Charles Windsor
[1987]
Scritta da Tim Gane e Malcolm Eden
Nell’album d’esordio dell’indie band inglese, intitolato “I Am a Wallet”
Nel 1994 i Manic Street Preachers ne hanno proposto una loro versione nell’EP intitolato “Life Becoming a Landslide”

La costante vena anti-monarchica dei Manics non poteva non adottare questa canzone dei loro predecessori McCarthy. Una versione aggiornata e anglofona del « Ah ça ira! ça ira ça ira / Les aristocrates à la lanterne », ovvero « La vendetta è così dolce per coloro che non hanno mai conosciuto nulla di dolce »

I Manics coverizzarono anche un’altra canzone dei McCarthy, We Are All Bourgeois Now.
Charles Windsor, who's at the door?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 16:17
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Sculpture of Man

Sculpture of Man
[1994]
Parole di Richey Edwards (che qui si firma Richey James) e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Una delle B-sides di “Faster”, singolo estratto dall’album “The Holy Bible”
War censored, no blood on TV
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 14:50
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Us Against You

Us Against You
[1993]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Canzone che accompagna il singolo “Roses in the Hospital”, estratto dal secondo album dei Manics. “Gold Against the Soul”

Una canzone sull’informazione asservita al potere, un’associazione a delinquere molto diffusa in ogni angolo del globo e che crea danni enormi.
Laddove invece i giornalisti non sono disponibili a stare sui libri paga dei potenti si sa bene cosa può loro capitare… Sono 1.153 quelli uccisi dal 1992 ad oggi

La Londra che i Manics avrebbero bombardato volentieri era quella dei John Major, primo ministro dal 1990 al 1997, e delle Virginia Hilda Brunette Maxwell Bottomley, Baroness Bottomley of Nettlestone, più volte ministro e “dama di carità”, due dei maggiori esponenti dei Tories nell’era post-Thatcher… Non che poi la Londra dei laburisti alla Tony Blair sia stata molto meglio…
From journalist to video to Channel 4 TV
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 13:13
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We Are Not Going Back

We Are Not Going Back
21 luglio 2015, Ventimiglia

Al tramonto, oltre gli scogli dei Balzi Rossi dove il cielo e il mare si toccano, due ragazzi francesi fanno sci nautico, sembrano divertirsi. Sulla riva, due ragazzi africani in mutande corrono, in un attimo si tuffano in acqua per cercare un po’ di fresco. Andrea Satta, cantante della band Têtes de Bois, ha questa immagine in testa da quando è tornato da Ventimiglia. Lì, sui massi di Ponte San Ludovico, tra la scogliera e il confine con la Francia, la band, insieme a Vauro, lo scorso 21 luglio è andata a raccogliere il canto di protesta dei migranti bloccati da quando l’Eliseo ha chiuso il confine con l’Italia. Si intitola We are not going back, noi non torniamo indietro. I Têtes de Bois, sulle parole dei migranti, hanno inciso la musica della ballata che si può vedere in anteprima sul sito de ilfattoquotidiano.it.

Satta, che cosa ha visto a Ventimiglia?
La... (continua)
We are not going back
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:54
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Mama non mama

Mama non mama
2004
Tre Passi avanti

Una canzone un po' criptica, ma con una serie di rifiuti, quello del potere, della guerra, del denaro. un po' "fate l'amore, non fate la guerra"
Vedo stelle soltanto se l'oroscopo è gentile
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:18
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Sempre allegri

Sempre allegri
2004
Tre Passi avanti

Non c'è molto da stare allegri, ma questa canzone mi ricorda due CCG: There But For Fortune "la fortuna è un fatto di geografia" e poi cita Dario Fo (anche nei credits dell'album) Ho visto un re, oltre al riferimento, più o meno diretto a Don Chisciotte.
Datemi i mulini a vento
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:06
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Prigioniero dentro il cielo

Prigioniero dentro il cielo
Per il giovane Marcello Lonzi picchiato a morte nel carcere le Sughere di Livorno, e la madre Maria Ciuffi, che chiede ancora giustizia
Prigioniero dentro il cielo
(continua)
30/11/2015 - 08:42
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Tiritera dei preti talebani

Tiritera dei preti talebani



Composta nel 1996, parziale contraffattura di un'arietta giocosa (Maramao perché sei morto...) ispirata ad una pièce teatrale di Stefano Filippi e sopratutto scritta per celebrare le eroiche esecuzioni talebane di Najibullah e di suo fratello, rifugiati politici nella legazione ONU di Kabul, dove i locali caschi blu si guardaron bene da proteggere i due comunisti.
Talebani, bani, bani
(continua)
inviata da Pardo Fornaciari 29/11/2015 - 11:56
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W świecie narracji

W świecie narracji
[2015]
Testo e musica di Kamil Borkowski
dA yT
Prawda ukryta racz mi wierzyć
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 29/11/2015 - 07:43

Quando la storia

Quando la storia
[tra il 1982 e il 1983]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Quando la storia viene raccontata solamente
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2015 - 02:15
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Dragonfly Pie

Dragonfly Pie
(2008)
Album: Real Emotional Trash

Stephen Malkmus & The Jicks’ Real Emotional Trash starts off with a “dessert” song that’s really a meal in and of itself. Dense lyrics and layered guitars are the ingredients of “Dragonfly Pie,” the hazy, ambling album opener that features Sleater-Kinney’s Janet Weiss. Malkmus riffs in his usual style, and the individual lines of the song are simple enough—but when stacked on top of each other, they really give the listener something to chew on here. For my part, I’ve always interpreted “Dragonfly Pie” as an anti-war song.

Hear me out: There are “stoned digressions” that have “mutated into the truth,” which brings to mind a downtrodden vet who’s speaking out against future (or present) wars. A middle passage about kids named after jazz songs who are standing up to their high school principals sounds like it could fit into old protest songs, especially... (continua)
Of all my stoned digressions
(continua)
28/11/2015 - 23:25

Indulgence

Indulgence
Indulgence

Chanson française – Indulgence – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 13

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous voici, Lucien l’âne... (continua)
Indulgences, qui veut des indulgences ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/11/2015 - 22:58
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The House at Pooneil Corners

The House at Pooneil Corners
(1968)
Parole e musica di Paul Kantner e Marty Balin
Album: "Crown of Creation"

Ancora una canzone sull'olocausto nucleare, potrebbe quasi essere il "prequel" di Wooden Ships. Questa traccia psichedelica appare sull'album del 1968 "Crown of Creation" ed è legata (secondo molti rappresenta l'altra faccia della medaglia) a un'altra canzone degli Airplane “The Ballad Of You & Me & Pooneil”, un inno vitale e ottimista pubblicato in After Bathing at Baxter’s del 1967.

Pooneil è una parola composta da "Winnie the Pooh", il personaggio del libro per bambini, e dal cognome del cantautore folk Fred Neil, considerati da Kantner come lo yin e lo yang - dove Pooh simboleggiava l'innocenza dell'infanzia e Neil la protesta e la critica anti-autoritaria al sistema. Fred Neil è anche l'ispiratore dello slogan "Tear Down The Walls!" di "We Can Be Together". Allo stesso modo, se la "Ballad" parlava... (continua)
You and me we keep walkin’ around and we see
(continua)
28/11/2015 - 19:16
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La mamma di Rosina [feat. Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]

anonimo
La mamma di Rosina [<i>feat.</i> Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]
Canzone popolare italiana
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.



La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (continua)
La mamma di Rosina era gelosa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/11/2015 - 01:41
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Grecia

Grecia
Parole e musica di Das Kapital
da YT

no intervalo que afasta o vello que non dá morto do novo que non dá emerxido, das kapital procura unha furia estratéxica. sabe dos monstros. sabe do estado de excepción permanente. revólvese contra o ditado da convención melódica. implica o ruído no seu discurso. asume o erro. é precario. tatexo. periférico. anormal. das kapital asómase ao perigo da época. na discordancia dos tempos, actúa.

en grecia entórnase o futuro: socialismo ou barbarie.

na terra, marzo de 2013
É o tempo
(continua)
inviata da krzyś 27/11/2015 - 23:43
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Spanish Inquisition

Spanish Inquisition
[1978-79]
Nella compilation intitolata “We Are Time” pubblicata nel 1980
Who has the right to
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 13:47
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Rob a Bank

Rob a Bank
[1980]
Il brano che chiude – programmaticamente - l’album intitolato For How Much Longer Do We Tolerate Mass Murder?

Il verso “Robin Hood riding through the glen” è una citazione dalla sigla finale della serie TV inglese “The Adventures Of Robin Hood”, in onda tra il 1955 ed il 1959.

“Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank?
“Che cos’è rapinare una banca al confronto della fondazione di una banca?”

Bertolt Brecht, da “Die Dreigroschenoper” (“L’opera da tre soldi”, 1928), atto III, scena 3.
Rob a bank, rob a bank
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 13:28
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Culturecide

Culturecide
[2013]
Scritta da Andrew Innes e Bobby Gillespie, featuring Mark Stewart (il fondatore del gruppo post-punk The Pop Group, con cui i due Primal Scream avevano già collaborato alla scrittura di “Autonomia”, brano incluso nell’album del 2012 di Stewart, intitolato “The Politics of Envy”)
Nell’album intitolato “More Light”
Train leaves the city, high on the tracks
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 11:46
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Gyöngyhajú lány

Gyöngyhajú lány
[1969]
Testo e musica di Omega
Dall'album "10000 lépés"
Egyszer a Nap úgy
(continua)
inviata da Krzysiek 27/11/2015 - 00:05
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Ten najpiękniejszy dzień

Ten najpiękniejszy dzień
[1980]
Testo e musica di Exodus
Dall'album omonimo "The Most Beautiful Day"

La suite "Ten najpiękniejszy dzień" si divide in quattro parti:
- Leśne wspomnienie
- Czas już iść
- Wyścig z czasem
- Najpiękniejszy dzień.
Czasu wciąż ubywa, wzrok słabnie od czytania
(continua)
inviata da Krzysiek 26/11/2015 - 23:18
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New Art Riot

New Art Riot
[1990]
La traccia che dà il titolo all’EP del 1990, uno dei primissimi parti della band gallese.

Già ai loro esordi la poetica dei manics appariva già molto chiara: “Le chiusure degli ospedali uccidono molta più gente che non le auto-bomba, e in più fanno risparmiare soldi perché le persone sono sacrificabili… Il terrorismo è solo un pretesto ad uso della classe dirigente…”

Niente di più attuale.
Vintage aromas and vintage ideals
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 17:43
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Spectators of Suicide

Spectators of Suicide
[1991]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Sulla B side del singolo “You Love Us”. Una versione successiva, parzialmente differente si trova nel debut album “Generation Terrorists”

La frase citata in introduzione al brano è di Bobby Seale, cofondatore delle Pantere nere.
“So the concept is this, basically / We're gonna walk on this nation / We're gonna walk on this racist power structure / And we're gonna say to the whole damn government: 'Stick 'em up motherfucker This is a hold up / We come for what's ours'”
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 17:08
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R.P. McMurphy

R.P. McMurphy
[1991]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Sul lato B del singolo “Stay Beautiful”, tratto dal debut album “Generation Terrorists”

R.P. McMurphy è il nome del protagonista del racconto del 1962 di Ken Kesey “One Flew Over the Cuckoo’s Nest”, magistralmente interpretato da Jack Nicholson nell’adattamento cinematografico del 1975 per la regia di Miloš Forman.

Una canzone contro il sistema capitalistico che aliena l’uomo, lo tiene imprigionato dietro le sbarre dei bisogni e dei consumi indotti e, se si ribella, lo annienta.
“No more pills and no more drugs”, ovvero, della necessità di non assoggettarsi, di rifiutare l’imbonimento e la narcosi, di lottare contro il sistema, anche se fosse inutile…
Straight jacket your own beauty
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 15:24
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Repeat (UK)

Repeat (UK)
[1991]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
In “Generation Terrorists”, album di debutto della band gallese. Poi estratta come singolo sul lato B di “Love's Sweet Exile”




Originariamente intitolata “Repeat”, in seguito fu aggiunto (UK), per distinguere la canzone dal suo remix, che fu sottotitolato (Stars & Stripes). Il secondo ha molti più campionamenti ispirati allo stile on stage dei Public Enemy, molto ammirati dai MSP. Anzi, su qualche sito si afferma che fu la squadra di produzione dei PE a remixare il brano, ma in seguito i MSP hanno smentito la cosa…

Il tema è lo stesso di We Her Majesty's Prisoners, una condanna senza mezzi termini della monarchia inglese e del nazionalismo.
London, England, consider yourselves warned
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 13:41
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Perché?

Perché?
2015
In nome dell'amore

Il brano con cui ha anticipato l’album segna un passaggio importante. E’ una canzone contro la violenza sulle donne, un messaggio forte e importante. E parte di un’iniziativa.
“La canzone mi è venuta esattamente com’è, non l’ho scritta a comando, perché qualcuno me l’avesse chiesto. Sono stato lusingato che We World l’abbia voluta, credo sia importante che il messaggio arrivi a più persone possibile e che i soldi ricavati servano davvero per aiutare qualcuno. Non faccio promozione al singolo, non ci sono concerti per lanciarlo, non voglio che ci sia confusione, non vado in giro a guadagnare su una canzone come questa, i soldi vanno tutti a We World, che io aiuterò anche in una raccolta fondi. Dopo penserò alla promozione del disco”
repubblica.it
Sono giorni che lasciano il segno
(continua)
inviata da dq82 26/11/2015 - 11:36
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Come Together

Come Together
[1969]
Parole e musica di John Lennon (ma i crediti - come spesso accadeva - sono a Lennon/McCartney)
Nell’album “Abbey Road”, da cui fu estratto come singolo (B-side di “Something”)

Propongo questa immortale canzone perchè, pur essendo - a detto dello stesso autore - un nonsense, Lennon la scrisse appositamente per un suo caro amico, lo scrittore e psicologo lisergico Timothy Leary il quale, subito dopo aver vinto una causa contro il governo USA che nel 1965 lo aveva condannato ad una pena pesantissima per possesso di marijuana, aveva annunciato la sua provocatoria candidatura a governatore della California, opponendosi niente popò di meno che a Ronald Reagan (che correva per il secondo mandato consecutivo). Timothy Leary raggiunse Lennon a Montreal, proprio nei giorni in cui lui e Yoko Ono erano impegnati nel “Bed-Ins for Peace”, e gli chiese di scrivergli la canzone per la campagna... (continua)
Here come old flat top
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2015 - 22:46
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Lather

Lather
(1968)
Parole e musica di Grace Slick
Album: "Crown of Creation"

Fino al 1968 Grace Slick aveva avuto due storie all'interno della band: la prima con Jack Casady, e la seconda con Spencer Dryden. I due sapevano che la canzone parlava di uno di loro ma non sapevano chi. Nel documentario Fly Jefferson Airplane Slick spiega che la canzone parla di Spencer, che nel 1968 aveva appena compiuto 30 anni. Il titolo, che significa "schiuma da barba", si riferisce al fatto che il batterista degli Airplane si faceva la barba con la schiuma e, secondo lei, pur essendo il più anziano del gruppo, era quello con la faccia più da ragazzino.
Ma un episodio raccontato nella canzone si riferisce invece a un fatto veramente accaduto al bassista Jack Casady che fu arrestato su una spiaggia di Santa Cruz, nudo, in preda ai postumi di un trip acido.

La canzone è insomma una classica ballata sul tempo che... (continua)
Lather was thirty years old today,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 25/11/2015 - 22:36
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Brave Margot

Brave Margot
[1952]
Chanson française – Brave Margot – Georges Brassens – 1952
Paroles et Musique: Georges Brassens – 1952



Mon ami Lucien l’âne, il te souviendra que l’autre jour, j’ai inséré ici-même une chanson de ma composition consacrée à Carlo Levi, confiné politique à Aliano en Lucanie et intitulée : Au-delà d’Eboli.
À cette occasion, je t’avais indiqué qu’il s’agissait d’une parodie d’une chanson de Georges Brassens, de Tonton Georges, chanson connue de tous les enfants de France et de Navarre (ou presque) et sans doute bien au-delà, vu qu’il doit bien en exister des versions italienne(s), espagnole(s) et même dans d’autres langues.

Je me souviens parfaitement de la circonstance et je peux même donner le titre de la chanson qui est « Brave Margot ». Une très jolie chanson… Qui soit dit en passant a dû résonner souvent aux oreilles de la chanteuse italienne homonyme, in arte "Margot", Margherita... (continua)
Margoton la jeune bergère
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/11/2015 - 21:19
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We Her Majesty's Prisoners

We Her Majesty's Prisoners
[1991]
B-side del singolo “Motown Junk”

Siamo qui proprio agli esordi della band gallese, ma già compare chiaramente l’iconoclastia, uno degli elementi fondanti della loro poetica. “We Her Majesty's Prisoners” è una God Save The Queen un po’ più contorta, ma comunque il significato è chiaro: “La gloria d’Inghilterra poggia sul genocidio operato in ogni angolo della Terra, tanto che il campo di sterminio di Buchenwald possiamo considerarlo un’eredità di Sua Maestà.”
Il titolo della canzone doveva essere “Ceremony Rape Machine” – come da refrain – ma la casa discografica Heavenly lo censurò.

HMP, “Her Majesty’s Prison”, è il prefisso applicato ad ogni nome di prigione inglese… Colloquialmente l’espressione viene significativamente trasformata in “Her Majesty’s Pleasure”
Jewels drip red and I don't sound proud
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2015 - 16:26
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Suggestion

Suggestion
1988
Fugazi

Canzone contro la violenza sulle donne e sull'idea comune che "se la vadano a cercare"



The Fugazi anti-rape track “Suggestion” is written from the perspective of a female, speaking out against sexual harassment and assault. At Fugazi show in 1991 at Washington, DC community hall, they asked Fire Party’s Amy Pickering to perform the visceral track to make the socially conscious track intensely more personal.

“Why can’t I walk down the street/Free of suggestion?/Is my body my only trait/In the eyes of man?”

– Fugazi. Suggestion from the self titled EP, released 1988, Dischord © (peyoteshaman, 2007).

Pickering recites MacKaye’s original writings and delivers the track ranging from a whispered inquiry to a raging accusation. “Suggestion’s” power and versatility was also demonstrated in 1988 at a show in Washington, mere days after a violent skinhead, white power demonstration... (continua)
Why can't i walk down a street free of suggestion?
(continua)
inviata da dq82 25/11/2015 - 15:25
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Little Black Sandals

Little Black Sandals
2008
Some People Have Real Problems


25 Novembre: Giornata contro la violenza sulle donne

La Giornata è stata istituita dall'Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. La matrice della violenza contro le donne può essere rintracciata ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall'Assemblea Generale Onu parla di violenza contro le donne come di "uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini".

I dati dell'Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un'altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul 'sexual harrassment'... (continua)
I'm being dragged down, down by the hand
(continua)
inviata da dq82 25/11/2015 - 15:03
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The Freedom Song

The Freedom Song
2012
"The Freedom Song" is a song by American singer-songwriter Jason Mraz. It was released as the first promotional single from his fourth studio album, "Love is a Four Letter Word" (2012), on March 13, 2012. It was written by Luc Reynaud and produced by Joe Chiccarelli.

In 2010, Jason traveled to Ghana to accompany Free the Slaves on a child slavery rescue mission. To his surprise, he was greeted by 20 former child slaves singing the Freedom Song. Jason’s tearful account of meeting slavery survivors was captured in the FTS video “The Journey of The Freedom Song . He also sang this song at at MTV Exit’s unprecedented anti-trafficking concert in Myanmar.
I picture something is beautiful
(continua)
inviata da dq82 25/11/2015 - 14:55
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Baby Elián

Baby Elián
[2001]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Know Your Enemy”

Una canzone che racconta della politica statunitense verso Cuba, a partire dal famoso episodio che nel 2000 vide protagonista involontario il piccolo Elián González (nato nel 1993). Nel 1999 la madre di Elián lo portò con sé, all’insaputa del padre, in un tentativo di raggiungere clandestinamente gli USA. La piccola imbarcazione su cui effettuarono la traversata si rovesciò e diversi occupanti, compresa la madre del bimbo, morirono annegati. Il piccolo Elián fu salvato da alcuni pescatori che lo consegnarono alla guardia costiera. I parenti della madre, anticastristi residenti a Miami, invocarono anche per Elián l’asilo politico, secondo la giurisprudenza del “wet feet, dry feet” in base alla quale tutti i cubani che riuscivano a mettere piede, in un modo o nell’altro, sulla... (continua)
Blockades won't win you more votes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2015 - 14:54
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Прерванный полет

Прерванный полет
translated by Mark Apelzaft and Maxim Zhak
https://www.youtube.com/watch?v=Sk87kIabmd0
המעוף שנקטע
(continua)
inviata da Max-Dn 25/11/2015 - 13:04
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Песня o земле

Песня o земле
translated by Mark Apelzaft and Maxim Zhak
https://www.youtube.com/watch?v=m_Go5fyHmQ0
שיר על אדמה
(continua)
inviata da Max-Dn 25/11/2015 - 13:01
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Мой Гамлет

Мой Гамлет
translated by Maxim Zhak
http://max-dnepr.narod.ru/vvs.html
המלט שלי
(continua)
inviata da Max-Dn 25/11/2015 - 12:57
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Песня о звездах [ Звёзды ]

Песня о звездах [ Звёзды ]
Translated into Hebrew by Mark Apelzaft and Maxim Zhak
Traduzione ebraica di Mark Apelzaft e Maxim Zhak

כוכבים
(continua)
inviata da Max-Dn 25/11/2015 - 12:53
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Братские могилы

Братские могилы
translated by Miron Gordon and Maxim Zhak
http://max-dnepr.narod.ru/vvs/html
קברות אחים
(continua)
inviata da Max-Dn 25/11/2015 - 12:47

Au-delà d’Eboli

Au-delà d’Eboli
Au-delà d’Eboli

Chanson française – Au-delà d’Eboli – Marco Valdo M.I. – 2015


« Tout simplement ceci, Lucien l’âne mon ami, que dès que les paysans, les contadini, les braccianti et les somari surent que Carlo Levi était médecin, ils vinrent requérir son aide pour sauver un des leurs qui était mourant, pour soigner leurs femmes et leurs enfants... Dottore, dottore... Et Levi, bien malgré lui, se mit à soigner, se mit à faire le docteur. Mais les autres docteurs de la commune privés de leurs malades, de leurs patients, accumulèrent la rancune rapidement, puis un jour, ivres de colère, ils s’armèrent de leurs relations et par le préfet fasciste firent interdire à Carlo Levi d’encore soigner la population. Faut dire, faut dire qu’il soignait gratuitement... Et voilà, le voilà le lien avec la chanson de De André. Soigner gratuitement ses « frères humains... ». La médecine tarifée n’aime pas... (continua)
Le docteur Levi, avant la guerre,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/11/2015 - 21:23
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Archives of Pain

Archives of Pain
[1994]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield and Sean Moore
Nell’album intitolato “The Holy Bible”

Una canzone controversa, solo apparentemente un’invocazione del ritorno ad una giustizia ottocentesca e all’applicazione della pena di morte. Si tratta in realtà della prosecuzione del discorso di Of Walking Abortion sul totalitarismo, sul suo essere possibile solo grazie al sostegno delle masse, sulla fascinazione del male che non è presente solo nei potenti ma anche nell’uomo comune.
Infatti il lungo elenco di killer seriali, contro i quali è diretta la furia di Richey Edwards, include personaggi politici molto noti (Boris Yeltsin, i neonazisti Vladimir Zhirinovsky e Jean-Marie Le Pen, il leader dei paramilitari segregazionisti sudafricani Eugene Terre’Blanche, sanguinari dittatori come l’ugandese Idi Amin ed il serbo Slobodan Milosevic) accanto ad efferati... (continua)
I wonder who you think you are
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 15:38
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Little Baby Nothing

Little Baby Nothing
[1992]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield and Sean Moore
Nell’album d’esordio della band gallese, dal titolo emblematico di “Generation Terrorists”




Un duetto tra James Dean Bradfield e Traci Lords, attrice americana che ebbe una breve ma intensa carriera nel porno quando ancora era minorenne. Si pensi che delle decine di film pornografici da lei interpretati tra il 1984 ed il 1986 l’unico legale è “Traci, I Love You” girato a Parigi 2 giorni dopo il suo 18° compleanno…

Inserirei la canzone non solo nel percorso “Guerra alle donne” ma anche in quello sulla “Guerra alla Terra”, perché nel brano la violenza sulle donne e quella sulla natura sono messe sullo stesso piano: “Usata, usata, usata dagli uomini / Tutto ciò che loro si lasciano dietro è il denaro / Carta fatta di alberi abbattuti e macerati…”
No one likes looking at you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 11:39
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Slash 'N' Burn

Slash 'N' Burn
[1992]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield and Sean Moore
Nell’album d’esordio della band gallese, dal titolo emblematico di “Generation Terrorists”

Una canzone contro i colossi multinazionali che nel loro agire sono paragonati, fin dal titolo, alla pratica dell’agricoltura di sussistenza, o di rapina, di sterminare e bruciare le foreste per far spazio alle coltivazioni. Guarda caso la stessa espressione “Slash 'n' Burn” fu adottata dagli USA durante la guerra in Indocina, quando l’US Air Force riversò su Vietnam, Laos e Cambogia circa 400.000 tonnellate di bombe al napalm e oltre 75 milioni di litri di defolianti, in particolare il famigerato Agente Arancio (ma c’erano anche il Blu, il Bianco, il Porpora e il Rosa), che continuano ancora oggi, a 40 anni dalla fine del conflitto, a mietere vittime da quelle parti…
You need your stars, even killers have prestige
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 10:50
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Small Black Flowers That Grow in the Sky

Small Black Flowers That Grow in the Sky
[1996]
Parole di Richey Edwards
Musica di Nicky Wire, James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Everything Must Go”

Gli animali selvatici imprigionati nelle gabbie degli zoo, privati della loro libertà e del loro destino, costretti ad una morte lenta per malinconia, consunzione e follia, sono qui una metafora dello stato d’animo dell’autore Richey Edwards, il vero motore del gruppo gallese. Depresso, frustrato, imprigionato, Richey Edwards sparì nel nulla prima dell’uscita di “Everything Must Go”… Si suppone si sia suicidato ma il suo corpo non fu mai ritrovato… Fu dichiarato morto nel 2008.
Credo che i MSP non abbiano mai più raggiunto in seguito il livello artistico dell’era di Richey Edwards…

C’è una poesia di Rainer Maria Rilke, del 1902 o 1903, che forse ha fornito ispirazione a Richey Edwards. S’intitola “Der Panther”, sottotitolo “Im Jardin des Plantes, Paris”:

Sein... (continua)
You have your very own number
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 09:41
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Chodźmy, Partyzanci! (Let's Go Partisans!)

Chodźmy, Partyzanci! (Let's Go Partisans!)
LET’S GO, PARTISANS!
(continua)
24/11/2015 - 09:13
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O mój rozmarynie

O mój rozmarynie
Come si vede c'entra pure Andrzej Małkowski.
Una specie di Baden Powell polacco.

krzyś 24/11/2015 - 03:38




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