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Prima del 2015-12-1

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GIAN PIERO TESTA
ΤΖΑΝ ΠΙΕΡΟ ΤΕΣΤΑ

28-11-2014 / 28-11-2015

ΔΕ ΘΑ ΣΕ ΞΕΧΑΣΟΥΜΕ
Non ti dimenticheremo
Riccardo Venturi 28/11/2015 - 02:02

Love in the ruins of Kobanê / Stranizza d’amuri

Antiwar Songs Blog
Love in the ruins of Kobanê / Stranizza d’amuri
Evit Bederkhan, 21 anni, e Yilmaz Ali, 30 anni, si sono sposati nella loro città, Kobanê, tra le sue rovine. Hanno scelto di restarvi e di combattere per la libertà. Questo sito e Ismail Kevit Sukhnar, un giovane profugo Kurdo abitante a Firenze, hanno voluto dedicare loro, e a tutta la lotta di Kobanê, Stranizza […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-26 22:22:00
SÉCURITÉ, J'ÉCRIS TON NOM
Scrivo il tuo nome, Sicurezza
I write your Name, Safety


SERGE QUADRUPPANI
Riccardo Venturi 22/11/2015 - 22:41

Scrivo il tuo nome, “sicurezza”

Antiwar Songs Blog
Scrivo il tuo nome, “sicurezza”
Serge Q. : Suggestion pour le drapeau de la future garde nationale / Suggerimento per la bandiera della futura guardia nazionale Il 22 novembre 2015, vale a dire “oggi” nel normale computo del tempo, Serge Quadruppani (che ho avuto occasione di incrociare lo scorso giugno a Bologna, senza scambiarci nemmeno una parola ma canticchiandogli sulla […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-22 21:55:00
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Mentre el diretto cammina

anonimo
Canzone contro la guerra risalente alla prima guerra mondiale, non ne conosciamo l'autore. L'esecuzione (si tratta di volontariato, scusate la qualità scarsa del video) è stata registrata durante la festa del 25 aprile 2015 alla Casa del Popolo di Sottolongera-Podlonjer, Trieste.
Mentre il diretto cammina
(continua)
inviata da Claudia Cernigoi 19/11/2015 - 19:46

Township Beat

Township Beat
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Some of us work and some of us play
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 14:44

1999

1999
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Mutilate that poster face
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 14:11

Grensvegter

Grensvegter
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”

In Afrikaans “Grensvegter” (traducibile come “difensore dei confini”, “border fighter”) indica il combattente patriota bianco in puro stile Rambo, l’ammazza-negri nelle guerre d’Angola e Namibia e nelle township sudafricane… In fondo, anche in casa propria si trattava di difendere i confini dello status quo, come voleva il regime dell’Apartheid…

“Grensvegter” era anche il titolo di un fotoromanzo sudafricano degli anni 70 che celebrava le gesta del patriota combattente duro e spietato…
I) Grensvegter:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 13:49

Underground

Underground
[1988]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Sleep Armed”
The power lines have fallen down
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 13:10

Independence Day

Independence Day
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
its independence day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 13:00
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September 84

September 84
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Il 15 settembre del 1984 nasceva il principe Harry (Prince Henry of Wales, glande pilota di elicotteri da combattimento Apache), proprio nei giorni in cui la polizia sudafricana ammazzava decine di neri durante la cosiddetta “Township Uprising” (settembre-novembre 1984)
Sempre nel settembre 1984 diventava presidente del Sudafrica l’ultimo glande, irriducibile segregazionista, Pieter Willem Botha (1916 – 2006), detto “Die Groot Krokodil”.
something on page three caught me eye
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 12:52

Don't Dance

Don't Dance
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Own Affairs” e poi anche nella compilation “Forces Favourites”, realizzata nel 1986 dalla Shifty Records per la “End Conscription Campaign”, la campagna contro il servizio militare obbligatorio lanciata nel 1983 dall’United Democratic Front (UDF), la più importante organizzazione sudafricana interrazziale anti-apartheid negli anni 80.

Il Sudafrica segregazionista era strutturato più o meno come Israele oggi: i bantustan neri erano un po’ come il grande ghetto di Gaza e le aree controllate della West Bank. E ovviamente l’apartheid sudafricano, così come l’occupazione israeliana, richiedevano enormi risorse, anche umane, per il controllo della numerosa popolazione assoggettata.... (continua)
ok people get up off your feet
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 11:31
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Hou My Vas Korporaal!

Hou My Vas Korporaal!
[1983]
Parole e musica di James Phillips (1959-1995), songwriter e rocker sudafricano, bianco.
Singolo che l’autore pubblicò sotto lo pseudonimo di Bernoldus Niemand
Poi nell’album “Wie Is Bernoldus Niemand?” del 1984
Testo trovato su Lyrics Translate



Poco prima di chiudere l’esperienza dei Corporal Punishment e aprire quella dei Cherry-Faced Lurchers, James Phillips, giovane rocker bianco sudafricano, anticonformista e antirazzista, attenzionato dalla polizia segreta del regime dell’Apartheid, attribuì al suo alter ego Bernoldus Niemand un disco il cui obiettivo dichiarato era “slaughter the Afrikaans sacred cows”, fare a pezzi i pilastri su cui si reggeva la società bianca sudafricana. E non solo la segregazione razziale che colpiva la maggioranza nera ma anche la coscrizione militare, il calvinismo, la soppressione di ogni dibattito politico e l’intolleranza verso il non-conformismo,... (continua)
Hou my vas, korporaal
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2015 - 10:24
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Allora il mondo finirà

Allora il mondo finirà
[1967]
inedito

[2015]
Album: Se io avessi previsto tutto questo...

Non è un nuovo brano, solo un outtake del disco Folk beat n.1 di Guccini, e fa riferimento ad un'apocalisse nucleare, già presente in altri brani di quell'album: L'atomica cinese e Noi non ci saremo, e poi in Il vecchio e il bambino dall'album Radici
Un giorno il cielo si aprirà
(continua)
inviata da dq82 + Lorenzo + Carlo 19/11/2015 - 09:26

La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse

La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse
La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse

Chanson française – La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 12

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIII)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous... (continua)
Pèlerin, pèlerinant ayant longtemps pèleriné,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/11/2015 - 21:39
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A Child

A Child
(Zionism is savagery)
Feat. Ileana Gugliermina
A child cries
(continua)
inviata da CCG Staff 18/11/2015 - 20:19
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Shot Down

Shot Down
[1984]
Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.

James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà... (continua)
Long have we all waited
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2015 - 16:08
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Lungile Tabalaza

Lungile Tabalaza
[1978]
Parole di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Musica di Roger Lucey e della sua band, gli Zub Zub Marauders
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”


Tabalaza, Lungile, age 19.
Was detained on 10 July 1978 in connection with arson attacks and the robbery and burning of a delivery van. He died the same day in custody at the Sanlam Building, Strand Street, Port Elizabeth. Police claimed he had committed suicide by jumping from the fifth floor of the Sanlam Building. At the inquest in October 1978, the government pathologist acknowledged that several bruises and lacerations could have been sustained before he fell. The inquest held found no one responsible for his death. (dal sito della Truth Commission sudafricana)... (continua)
Some men take the hard line and some take none at all
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2015 - 11:52
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Deuxième Génération

Deuxième Génération
Album : Morgane de Toi (1983)

A proposito dei terroristi responsabili del massacro al Bataclan abbiamo sentito ripetere e ripetere che sono nati in Francia, che "il nemico è tra noi". In effetti una parte di verità c'è. Per quanto strepitino le Le Pen e i Salvini, i responsabili del massacro non sono arrivati dalla Siria insieme ai rifugiati, ma sono nati nei paesi occidentali, facevano parte della famosa seconda o addirittura terza generazione di immigrati. Naturalmente si tratta di una piccolissima minoranza, ma dovremmo riflettere sul perché la propaganda dei fanatici dell'ISIS riesca a fare presa su dei ragazzi così giovani.

Allora forse fa bene rileggere questa vecchia canzone di Renaud, di un po' di tempo fa, quando la musica dei ragazzi di origine magrebina nelle periferie francesi non era ancora il rap, ma l'hard rock (magari cantato in cabilo...). La canzone racconta in prima persona... (continua)
J'm'appelle Slimane et j'ai quinze ans
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 18/11/2015 - 00:03
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Hommes de loi

Hommes de loi
Album: Trait pour trait (2006)

Nel "paese dei diritti dell'uomo", che ha per motto "Liberté, Égalité, Fraternité", è proprio vero che la legge è uguale per tutti ? Gli Sniper ne sanno qualcosa, dato che hanno avuto anche a che fare con i tribunali della Repubblica, accusati di incitamento all'odio. Sarkozy, all'epoca ministro dell'interno li qualificò "criminali che disonorano la Francia".

Naturalmente per capire a fondo il testo bisogna affidarsi alle puntualissime note di genius.com. Comunque la canzone non risparmia nessuno, dagli uomini di legge ai politici dell'UMP e del FN, al dibattito sull'"identità nazionale".
[Refrain]
(continua)
17/11/2015 - 23:07
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Africain

Africain
Album: L'Apogée (2012)

Una canzone antirazzista e anticolonialista di questo gruppo composto da ragazzi francesi originari di diversi paesi africani.
[Refrain: Barack Adama & Maître Gims]
(continua)
17/11/2015 - 22:52
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Blood Diamondz

Blood Diamondz
(2007)

feat. Sexion d'Assaut

Un pezzo registrato nel 2007 ma pubblicato solo nel 2011, chiaramente ispirato al film Blood Diamond - Diamanti di sangue, ancora un bel pezzo contro il colonialismo in Africa. Rimandiamo a genius per le note.
[Couplet 1 - Lefa]
(continua)
17/11/2015 - 22:41
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La faucille et le marteau

La faucille et le marteau
La faucille et le marteau, ovvero "La falce e il martello" di Zebda.

Dall'album "Le bruit et l'odeur" del 1993
J'ai peur de la faucille
(continua)
inviata da leoskini 17/11/2015 - 20:12
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Le bistrot

Le bistrot
[1960]
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Album: Le mécréant



Mi è capitato in questi giornacci cani di pensare a una canzone che, per me, fosse Parigi. Ce n'è più d'una; ma nessuna ha a che vedere con tricolori, con marsigliesi, con aeroplani, con coprifuochi, con stati di emergenza, con patrie, con campi elisi, con paure, con terrori. La prima che mi è venuta a mente, di canzoni, è stata questa; e allora, mi sono detto, bisognerà che ce la metta.

En ces jours de merde, il m'est arrivé de penser à une chanson qui serait mon Paris. Il y en a plusieurs; mais aucune d'elles n'a rien à voir avec drapeaux tricolores, marseillaises, avions, couvre-feux, états d'urgence, patries, champs élysés, peurs, terreurs. La première qui m'est passée par la tête, c'est bien cette-ci; et, alors, je me suis dit qu'il fallait la mettre. [RV]
Dans un coin pourri
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/11/2015 - 17:11

Una barca color del mare

Una barca color del mare
Davanti a me il Mare tra le Terre
(continua)
inviata da rosso malpelo 17/11/2015 - 17:09
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Seicento destini

Eravamo noi ad emigrare, eravamo noi a morire fra le onde del mare, come i morti del piroscafo "Principessa Mafalda" nel 1927:314 per la stampa fascista, in realtà persero la vita 657 pesone
Ero il terzo di sette fratelli,
(continua)
inviata da rosso malpelo 17/11/2015 - 17:04
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Soleil Éteint

Soleil Éteint
[2000]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “De Bonne Guerre”
Les dernières fumées se dissipent
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2015 - 15:51
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Retour à Budapest

Retour à Budapest
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nel mini-album intitolato “Ni Fleurs Ni Couronnes”
Comme un seul homme le peuple hongrois
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2015 - 14:33
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Raison d'État (Semaines sanglantes)

Raison d'État (Semaines sanglantes)
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “L'Âge de Glace”

Una canzone sulle “semaines sanglantes” del 1851 e 1871.
Il 1851 è l’anno del colpo di Stato bonapartista, al quale cercarono di opporsi in armi molti repubblicani, tra i quali non solo operai e contadini ma anche alcuni deputati, come Jean-Baptiste Baudin, che morì crivellato dai colpi dei soldati su di una barricata in faubourg Saint-Antoine.
Il 1871 è invece l’anno della feroce repressione della Comune di Parigi, la breve esperienza rivoluzionaria seguita alla disfatta di Sedan e alla caduta del dittatore Bonaparte.
Que de sang a coulé en vain
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2015 - 12:25
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Paris Is Burning

Paris Is Burning
[2006]
Parole e musica di Anne Erin "Annie" Clark, in arte St. Vincent, cantautrice e multistrumentista statunitense.
In un EP del 2006 e poi nel suo album d’esordio intitolato “Marry Me” dell’anno seguente.

“The war-is-not-over Paris is Burning is a woozy Weimar-esque waltz filled out by phased effects, a martial groove and sneaking, cynical lines like the Shakespeare allusion "Come sit right here and sleep while I slip poison in your ear.” (Joshua Klein, da Pitchfork)

Una canzone complessa, su più piani di lettura, quello storico, della Rivoluzione francese e di Parigi occupata e bombardata durante l’ultimo conflitto mondiale, a quello dell’attualità, con le rivolte delle banlieue francesi nel 2005, le più gravi dal maggio 1968, quando il presidente Chirac e il ministro dell’interno Sarkozy – come oggi Hollande – dichiararono per alcune settimane lo stato di emergenza in base ad una... (continua)
I write to give word the war is over
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2015 - 10:42
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Sulla Strada Di Doufer

Sulla Strada Di Doufer
Album: Roba da Maiali (2011)

Ballata folk incentrata sull'immaginaria Doufer, diventa motivo che volge a idee di pace ("preferisco sognare ad occhi aperti/anche se è più facile ferirsi/non esiste nessun limite di tempo/solo quello di una bomba, ma non conta") e di spensieratezza ("il cantante della gente vola come una piuma"). Doufer è vista con l'immagine di una città piena di armonia e serenità ("l'aria a Doufer è felice e profuma").
Sulla strada di Doufer
(continua)
inviata da Mariachiara 17/11/2015 - 00:44
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Arabia

Arabia
feat. Reda Taliani

Omaggio alle rivoluzioni delle primavere arabe, soprattutto quella tunisina, prima che degenerassero in altri disastri. Con un chiarissimo atto d'accusa ai paesi occidentali e al loro neocolonialismo.

Numerose note e commenti su genius
[Refrain : Reda Taliani]
(continua)
16/11/2015 - 23:28
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Inch'Allah

Inch'Allah
(2010)
con il cantante algerino Reda Taliani

Una canzone per un matrimonio che esprime una lista di desideri quanto mai attuali in questi giorni di coprifuoco, stati d'emergenza, xenofobie, terrorismo e terrore.
C'est un son plein de sourires dans un climat tendu
(continua)
16/11/2015 - 22:42
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Nubi nere

Nubi nere
2016
Restiamo Umani
C'è un vento di paura
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 15:24
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Nel mio paese

Nel mio paese
2013
Nel mio Paese, lontano, lontano che io chiamo "Nostalgia"
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 11:39
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Nebbia infinita

2014
Canzone per Federico Aldrovandi
Nebbia lungo le strade e nei miei pensieri,
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 10:55
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דעם מילנערס טרערן

דעם מילנערס טרערן
Dem milners trern
[1902]
Testo e musica di Mark Varshavski [Mark Varshawsky]
Lyrics and Music by Mark Varshawsky
אױ װיפֿל יאָרן זענען פֿאַרפֿאָרן
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 10:21
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Don’t Speak (I Come to Make a BANG!)

Don’t Speak (I Come to Make a BANG!)
Death by Sexy - 2006

Gli Eagles of Death Metal - un gruppo notevole, che suona un rock diretto e irriverente ma assolutamente non death metal - saranno purtroppo ricordati soprattutto per essere stata la band che suonava al Bataclan la sera dei terribili attentati di Parigi.

Non si tratta di una band particolarmente impegnata, ma abbiamo voluto inserire questa canzone con i classici doppi sensi di weapon, target eccetera per ricordare quali sono le sole armi che ci piacciono. Peace, Love & Death Metal.
Don't move, don't speak, even whisper
(continua)
inviata da CCG Staff 14/11/2015 - 12:42
Lorenzo Masetti 14/11/2015 - 10:14
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All Our Dark Tomorrows

All Our Dark Tomorrows
TUTTI I NOSTRI DOMANI OSCURI
(continua)
inviata da Paolo 14/11/2015 - 01:46
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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan

Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], <i>incl.</i> Desolation Row <i>by</i> Bob Dylan
Bella, ma niente a che vedere con quella in cui ha messo mano il grande Fabrizio.
13/11/2015 - 20:36
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Georges Brassens: La Religieuse

Georges Brassens: La Religieuse
La Religieuse

Chanson française – La Religieuse – Georges Brassens – 1969
Paroles et musique : Georges Brassens



Mais que donc viendrait faire une religieuse dans les Chansons contre la Guerre ?

Y être ou ne pas y être ? Telle est la question. Tel est le dilemme… D’abord, ce n’est pas n’importe quelle religieuse. C’est la sœur de Fernande.

Voyez-vous ça, la sœur de Fernande. D’accord. Mais encore ?

Eh bien, Lucien l’âne mon ami, si la brave Margot (faudra aussi la présenter aux CCG, qui font semblant de l’ignorer) découvrait son corsage et inspirait ainsi tous les gars du village, cette religieuse incarne à elle seule tous les fantasmes des enfants de chœurs, des ecclésiastiques et même, qui lui résisterait ?, du Christ et des auditeurs de la chanson. C’est une Mélanie à rebours ; elle incendie les cierges sans même les toucher.

Et bien entendu aussi, dit Lucien l’âne en brayant... (continua)
Tous les cœurs se rallient à sa blanche cornette,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/11/2015 - 19:37
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Fimmine fimmine

anonimo
Fimmine fimmine
Come sempre Alessio è bene informato! A sostenerlo Alan Lomax, forse il primo che registrò il canto. Nella versione registrata nel 1954 a Calimera la seconda strofa dice "passa lu duca e te manda alla ruvina", poi "passa lu duca e te lu tira tuttu". Credo che all'epoca più espliciti di così non si potesse essere...
bulkington 13/11/2015 - 18:23
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Se scoppia la guerra...

Se scoppia la guerra...
[1991]
I crediti del brano sono a Piana (?) e Giorgio Faletti (1950-2014), celebre comico, artista e scrittore astigiano, prematuramente scomparso lo scorso anno.
Nell’album “Disperato ma non serio”

Testo, musica ed arrangiamento davvero claudicanti, ma in ogni caso una CCG doc.
Certamente ispirata all’aforisma di Carl Sandburg “Sometime they'll give a war and nobody will come” (“The People, Yes”, 1936).
Si veda al proposito Suppose They Give a War della The West Coast Pop Art Experimental Band.
Eravamo solo noi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2015 - 13:28
Percorsi: Disertori
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Die Wahrheit träumt in Schatten

Die Wahrheit träumt in Schatten
[1991]
Parole e musica di Linard Bardill
Nel disco intitolato “Strampedemi - Lieder Gegen Den Krieg”


“Inspiriert zu diesem Lied wurde ich durch einen Artikel des englischen Aussenministers Douglas Hurt, in welchem er erklärte, dass die Amerikaner und ihre Alliierten die Extra-Meile, die man für den Frieden mehr gehen müsse, gegangen seien. Ich bin überzeugt davon, dass man vor allem Schritte für den Krieg gemacht hat und die Wege für den Frieden noch längst nicht alle gegangen worden sind. Dass die Lüge im Liede in der Wirklichkeitsform, die Wahrheit (so wie ich sie sehe) in der Möglichkeitsform erscheint, verdanke ich Franz Kafka.” (Linard Bardill)

Credo si tratti – e se sbalio mi corigerete - di una canzone dedicata alla retorica e alle menzogne del Potere, che anche quando parla di pace in realtà prepara la guerra. Un esempio lampante per tutti: le cosiddette “operazioni di peacekeeping”…... (continua)
Und sie werden sagen: «Es hat jetzt keinen Sinn
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2015 - 12:51
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Ma race humaine

Ma race humaine
Plusieurs années que je voulais écrire cette chanson, sans m'y atteler, de crainte de tomber dans la démagogie ou les poncifs. Mais là il ne s'agit plus ni de gauche ni de droite, mais de verticalité, d'être un homme debout qui regarde, désarmé, le monde partir en vrille. Cette chanson est hélas d'une actualité brûlante. Partagez-la (elle est gratuite) ça me donnera l'impression de ne pas rester les bras ballants. C'est le moins que je puisse faire. Portez-vous bien haut.
Pascal Rinaldi
Bien sûr c'est si facile on est si bien chez soi
(continua)
13/11/2015 - 09:00
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La strega della guerra

La strega della guerra
[2015]

Testo e musica: Nicola Pisu
Nicola Pisu (voce, chitarra acustica)
Roberto Corda (batteria)
Andrea Cappai (basso, chitarra classica)
Registrazione, missaggio e mastering: Roberto Corda - Serrenti

La canzone si ispira liberamente a “Sette schegge di luna” di Gian Carlo Tusceri [Paolo Sorba Editore, 1992] e tenta di esprimere un concetto elementare: aldilà della retorica patriottica, la guerra è quello strumento che, dati alla mano, produce solo morte e distruzione.
Uomini morti portati in trionfo
(continua)
inviata da Nicola Pisu 13/11/2015 - 08:02
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Flodden Field

anonimo
Flodden Field
John Skelton : A ballade of the Scottysshe Kynge (1513)

Adesso esistono gli Instant books; un tempo esistevano le Instant ballads. La battaglia di Flodden (9 settembre 1513) si era praticamente appena conclusa, che già John Skelton (1460-1529) si era già messo all'opera per scrivere A ballade of the Schottysshe Kynge, che celebra, in modo apertamente satirico e derisorio verso gli scozzesi, la vittoria inglese. La ballata di Skelton è celebre anche per essere, come accennato nell'introduzione, la più antica Broadside ballad che ci sia pervenuta (un particolare del foglio volante è qui riprodotto): un genere, quello delle ballate "giornalistiche" vendute per mezzo penny agli angoli delle strade, che avrà fortuna fino ai primi anni del XX secolo (venditori di broadsides compaiono nelle strade di Dublino descritte nell'Ulisse di James Joyce, che si svolge interamente il 16 giugno 1904). A ballade... (continua)
Riccardo Venturi 13/11/2015 - 00:53
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L’Île Saint Louis

L’Île Saint Louis
[1948]

Texte et Musique :
Francis Claude– Léo Ferré (1948)



Voici une chanson éminemment poétique, dont on pourrait se demander ce qu'elle vient faire dans les Chansons contre la Guerre. On pourrait faire valoir que c'est une chanson d'émigration et d'une émigration ratée, puisqu'en finale, elle revient à son point de départ. Mais le principal argument n'est pas celui-là.

Quel est -il dès lors, dit Lucien l'âne un peu interloqué ?

Mais, ajoute Marco Valdo M.I., tout simplement celui qui veut que les meilleures chansons contre la guerre sont des chansons qui n'en parlent pas, ce sont des chansons de paix. Cependant, pour revenir à l'argument premier, c'est curieux, mais il me semble que le destin de pas mal des émigrés, réfugiés, personnes déplacées, fuyards contemporains est ou sera précisément celui-là de fuir un endroit avec dans la tête une « île au trésor » qui s'est noyée depuis... (continua)
L’île Saint Louis en ayant marre
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/11/2015 - 18:40

Mon Vieux Léo

Mon Vieux Léo
Mon Vieux Léo

Chanson française – Mon Vieux Léo – Marco Valdo M.I. – 2008-2015



Ah, Lucien l’âne mon ami, c’était il y a déjà quelques années… Je venais de découvrir les Chansons contre La Guerre… Autrement dit, c’était en 2008 et c’était une de mes premières tentatives, disons, d’écriture de chanson. J’avais eu l’idée de faire une chanson, une parodie déjà. Et une parodie de Georges Brassens et je te le dis tout net, je n’avais pas pu aboutir. J’avais donc laissé la chose en plan.

Et alors, pourquoi me racontes-tu ça ? J’imagine que tu as dû retrouver cette chanson inachevée et sans doute, as-tu essayé de la mener à son terme…

C’est exactement ça et comme tu le penses bien, vu qu’on en parle ici, j’ai dû réussir à la terminer. Mais je ne dirai pas combien de fois je l’ai reprise – une vieille chaussette ne l’a pas été autant, modifiée, recommencée, réécrite… Une montagne de papier... (continua)
Ça fait maintenant
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/11/2015 - 16:41
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La Madonna della FIAT (Profezia del riflusso)

La Madonna della FIAT (Profezia del riflusso)
[1960]
Parole di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Arrangiamento di Anton Virgilio Savona
E’ la canzone che dà il titolo all’album.
Purtroppo non credo che il testo sia completo, ma non mi è riuscito di trovare un video o un mp3 per poterlo sistemare all’ascolto…

Nel 1960 la direzione della FIAT promosse il primo pellegrinaggio dei suoi lavoratori a Lourdes. All’epoca l’azienda ancora scandiva il tempo dei torinesi, quello lavorativo come pure quello libero… Poi, per celebrare l’evento, offrì il denaro, il bronzo e il lavoro per installare una statua della Madonna - che chiamarono " Madonna dei lavoratori" - in un punto strategico della collina torinese, sulla piazzetta davanti al Monte dei Cappuccini. Al fianco della statua, un pezzo della cancellata che custodiva l’ingresso alla grotta delle apparizioni, donata dal vescovo di Lourdes…

Quei soliti provocatori del Cantacronache... (continua)
E se non vi basta la paga, operai,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2015 - 15:11
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The Torture Never Stops

The Torture Never Stops
12 novembre 2015
LA TORTURA NON FINISCE MAI
(continua)
12/11/2015 - 10:10
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The Torture Never Stops

The Torture Never Stops
Grande Franky
kkk 12/11/2015 - 02:27
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'Storia' per la morte di Lorenzo Panepinto

'Storia' per la morte di Lorenzo Panepinto
Non so se ancora vi può interessare, ma su Lorenzo Panepinto esiste un testo di Calogero Messina dal titolo "Il caso Panepinto" (Herbita, Palermo 1977).
vittorio riera 12/11/2015 - 01:44




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