Ebi Hassenbach [Breslau 1945]
Tu pieczątki tam odprawy
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/11/2015 - 23:36
Percorsi:
Esili e esiliati
Army
[2009]
Testo di Katy Carr
Musica di Katy Carr and The Aviators
Dall'album "Coquette"
Testo di Katy Carr
Musica di Katy Carr and The Aviators
Dall'album "Coquette"
My army’s a mess and I don’t have the best
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 23/11/2015 - 22:11
La queue du chat
La Queue du Chat
Chanson française – La Queue du Chat – Les Frères Jacques – 1956
Paroles et musique : Robert Marcy – 1948
Bruxelles qui est, entre autres choses, la ville qui nous a vu naître, était ces jours-ci, disent les autorités et les médias, en état de siège et quasiment paralysée par l’effroi qui venait de s’abattre sur elle. Enfin, le temps de saison s’installait avec les pluies et les froids prémonitoires des gels et des neiges de l’hiver prochain. Il était temps pour assurer le refroidissement des brassins de lambic. Une peur impalpable imprégnait jusqu’aux brouillards grisouillards ; il régnait une espèce de terreur indéfinissable, qui troublait l’ordre des choses. Il fallait que quelqu’un réagisse… Les chats, qui sont des animaux terriblement pacifiques et casaniers, d’intenses dormeurs qui n’aiment pas le bruit et qui détestent la bêtise, les chats, dis-je, sont entrés... (continua)
Chanson française – La Queue du Chat – Les Frères Jacques – 1956
Paroles et musique : Robert Marcy – 1948
Bruxelles qui est, entre autres choses, la ville qui nous a vu naître, était ces jours-ci, disent les autorités et les médias, en état de siège et quasiment paralysée par l’effroi qui venait de s’abattre sur elle. Enfin, le temps de saison s’installait avec les pluies et les froids prémonitoires des gels et des neiges de l’hiver prochain. Il était temps pour assurer le refroidissement des brassins de lambic. Une peur impalpable imprégnait jusqu’aux brouillards grisouillards ; il régnait une espèce de terreur indéfinissable, qui troublait l’ordre des choses. Il fallait que quelqu’un réagisse… Les chats, qui sont des animaux terriblement pacifiques et casaniers, d’intenses dormeurs qui n’aiment pas le bruit et qui détestent la bêtise, les chats, dis-je, sont entrés... (continua)
Le médium était concentré.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/11/2015 - 18:51
Percorsi:
Gatti & gattacci
Chodźmy, Partyzanci! (Let's Go Partisans!)
2012
Paszport
Paszport
Chodźmy, Partyzanci!
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/11/2015 - 15:48
Red Red Rose
2012
Paszport
‘Red Red Rose’ is a song inspired by the mass transport of 1.8 million Poles to Siberia throughout World War Two : it centres on the theme of a ‘black black train taking my baby away…’ Note the red star on the train in the artwork.
Paszport
‘Red Red Rose’ is a song inspired by the mass transport of 1.8 million Poles to Siberia throughout World War Two : it centres on the theme of a ‘black black train taking my baby away…’ Note the red star on the train in the artwork.
I dreamt of your red red rose
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/11/2015 - 15:44
Paris la nuit (ronde de nuit)
Quando nei primi anni novanta a Parigi straripava la patchanka francoarabospagnoleggiante della band di Manu Chao, risposta mediterranea ai Clash, era tutto un mix di rock, reggae, lamenco e raï. Arrivò Ronde de nuit, ballata punk contro le misure repressive dell’allora sindaco Chirac; poi nel 1991 ne uscì una rielaborazione malinconica, da sbronza triste in riva al canale St. Martin. “Paris la nuit c’est ini”, cantava Manu Chao. E verrebbe da ricantare con lui, d’istinto, dopo la notte che ha colpito al cuore il nostro modo di vivere.
Piero Andrea Canei
Internazionale 1129
Piero Andrea Canei
Internazionale 1129
dq82 23/11/2015 - 15:39
Kevin Carter
[1996]
Parole di Richey Edwards
Musica di Nicky Wire, James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Everything Must Go”
Kevin Carter (1960-1994) è stato un fotografo sudafricano, vincitore del premio Pulitzer nel 1994.
Kevin Carter era nato a Johannesburg in una famiglia della media borghesia bianca.
Come capitava alla maggior parte dei ragazzi bianchi in un paese militarizzato, in cui la minoranza al potere conduceva una guerra feroce contro la maggioranza nera, anche Kevin fu chiamato per un lungo servizio militare. Nel 1980, al suo quarto anno di ferma in aeronautica, Kevin fu testimone dell’aggressione ingiustificata di alcuni militari ai danni di un cameriere nero. Lui prese le difese del malcapitato e fu a sua volta massacrato di botte dai suoi commilitoni: Kevin era un “Kaffir-boetie”, un “Nigger-brother”, un bianco che stava dalla parte dei negri, ancora più spegevole... (continua)
Parole di Richey Edwards
Musica di Nicky Wire, James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Everything Must Go”
Kevin Carter (1960-1994) è stato un fotografo sudafricano, vincitore del premio Pulitzer nel 1994.
Kevin Carter era nato a Johannesburg in una famiglia della media borghesia bianca.
Come capitava alla maggior parte dei ragazzi bianchi in un paese militarizzato, in cui la minoranza al potere conduceva una guerra feroce contro la maggioranza nera, anche Kevin fu chiamato per un lungo servizio militare. Nel 1980, al suo quarto anno di ferma in aeronautica, Kevin fu testimone dell’aggressione ingiustificata di alcuni militari ai danni di un cameriere nero. Lui prese le difese del malcapitato e fu a sua volta massacrato di botte dai suoi commilitoni: Kevin era un “Kaffir-boetie”, un “Nigger-brother”, un bianco che stava dalla parte dei negri, ancora più spegevole... (continua)
Hi Time magazine hi Pulitzer Prize
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2015 - 14:57
Keep Our Love Alive
[1990]
Parole e musica di Stevie Wonder
Singolo che non credo sia mai stato inserito in un album
Sulla copertina la frase “Free us from Apartheid”
Parole e musica di Stevie Wonder
Singolo che non credo sia mai stato inserito in un album
Sulla copertina la frase “Free us from Apartheid”
Feeble is the mind that says they don't care
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2015 - 13:00
Rise and Shine
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album “Liberation” del 1989.
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album “Liberation” del 1989.
This is the cry of a people;
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2015 - 10:28
Liberation
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Title track dell’album del 1989.
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Title track dell’album del 1989.
If you are living in a market place,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2015 - 10:18
Lucio Dalla: Disperato erotico stomp
1996
Così com'è
Così com'è
Dove vai?
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/11/2015 - 10:16
Botha the Mosquito
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album intitolato “Liberation”
Canzone dedicata a Pieter Willem Botha (1916-2006), detto “Die Groote Krokodill”, protagonista della vita politica sudafricana dagli anni 50 fino al 1989, promotore delle guerre in Angola e Namibia, strenuo fautore dell’Apartheid e dei Bantustan (le “riserve” per i neri, molte delle quali furono formalizzate come “indipendenti” proprio tra gli anni 70 e 80, privando contemporaneamente i loro abitanti della cittadinanza sudafricana), responsabile principale della sanguinosa repressione poliziesca contro i movimenti di protesta neri, soprattutto ANC ed Inkata.
Personaggio che mi pare - quanto a storia, determinazione, ferocia ed ottusità - molto affine ad Ariel Sharon, come all’ex premier israeliano (finito all’inferno l’anno scorso dopo 8 anni... (continua)
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album intitolato “Liberation”
Canzone dedicata a Pieter Willem Botha (1916-2006), detto “Die Groote Krokodill”, protagonista della vita politica sudafricana dagli anni 50 fino al 1989, promotore delle guerre in Angola e Namibia, strenuo fautore dell’Apartheid e dei Bantustan (le “riserve” per i neri, molte delle quali furono formalizzate come “indipendenti” proprio tra gli anni 70 e 80, privando contemporaneamente i loro abitanti della cittadinanza sudafricana), responsabile principale della sanguinosa repressione poliziesca contro i movimenti di protesta neri, soprattutto ANC ed Inkata.
Personaggio che mi pare - quanto a storia, determinazione, ferocia ed ottusità - molto affine ad Ariel Sharon, come all’ex premier israeliano (finito all’inferno l’anno scorso dopo 8 anni... (continua)
Ever since the abolition of slavery,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2015 - 10:06
Figli dell'officina
Dimenticavo: se non ricordo male Guido nel 1972 aderì alle “celebrazioni” di Saint-Imier (Svizzera) per il centenario del famoso Congresso anarchico.
GS
GS
Gianni Sartori 23/11/2015 - 09:40
Passive Suicide
[2012]
Extended play: "Terror in Dreamland"<
Canzone anticlericale E antireligiosa.
Ho visto troppi mangiapreti in giro essere mansueti nei confronti della religione temendo di ferire "buoni sentimenti".
Ho visto addirittura alcuni elogiare i "benefici" che una religione può dare a chi non ha niente.
Anche basta.
Terrore e guerre governano il regno di dio.
Extended play: "Terror in Dreamland"<
Canzone anticlericale E antireligiosa.
Ho visto troppi mangiapreti in giro essere mansueti nei confronti della religione temendo di ferire "buoni sentimenti".
Ho visto addirittura alcuni elogiare i "benefici" che una religione può dare a chi non ha niente.
Anche basta.
Terrore e guerre governano il regno di dio.
Passive suicide
(continua)
(continua)
inviata da [ΔR-PLU!] 22/11/2015 - 23:24
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Riccardo Venturi 22/11/2015 - 22:41
Scrivo il tuo nome, “sicurezza”
Antiwar Songs Blog
Serge Q. : Suggestion pour le drapeau de la future garde nationale / Suggerimento per la bandiera della futura guardia nazionale Il 22 novembre 2015, vale a dire “oggi” nel normale computo del tempo, Serge Quadruppani (che ho avuto occasione di incrociare lo scorso giugno a Bologna, senza scambiarci nemmeno una parola ma canticchiandogli sulla […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-22 21:55:00
דעם מילנערס טרערן
Trascrizione in caratteri latini di Riccardo Venturi
Secondo i criteri YIVO
Lyrics Romanized by Riccardo Venturi
In accordance with YIVO principles
22.11.2015 / 2015.11.22
Secondo i criteri YIVO
Lyrics Romanized by Riccardo Venturi
In accordance with YIVO principles
22.11.2015 / 2015.11.22
DEM MILNERS TRERN
(continua)
(continua)
22/11/2015 - 19:38
Sixteen Tons
Une floppée de versions :
Armand Mestral : https://www.youtube.com/watch?v=EgsnlzEHOCI
Sixteen Tons :
Adriano Celentano (italien): https://www.youtube.com/watch?v=QYdMDfWtaWI
Lou Monte, version napolitaine - Versione neapoletana (1961) : https://www.youtube.com/watch?v=enj3pvkomPs
The Platters : https://www.youtube.com/watch?v=RIBoPsThloE
The Golden Gate Quartett - The sixteen tonnes (live in France, 1964) :https://www.youtube.com/watch?v=QCoZsxoDQUE
Rockacapella : https://www.youtube.com/watch?v=Lvrs2baGtl0
Tennesse Ernie Ford (1955) sans doute l'originale :
https://www.youtube.com/watch?v=1K0l-xPhWzs
Ajoutée le 14 sept. 2013
"Sixteen Tons" is a song about the life of a coal miner, first recorded in 1946 by American country singer Merle Travis and released on his box set album Folk Songs of the Hills the following year. A 1955 version recorded by Tennessee Ernie Ford reached... (continua)
Armand Mestral : https://www.youtube.com/watch?v=EgsnlzEHOCI
Sixteen Tons :
Adriano Celentano (italien): https://www.youtube.com/watch?v=QYdMDfWtaWI
Lou Monte, version napolitaine - Versione neapoletana (1961) : https://www.youtube.com/watch?v=enj3pvkomPs
The Platters : https://www.youtube.com/watch?v=RIBoPsThloE
The Golden Gate Quartett - The sixteen tonnes (live in France, 1964) :https://www.youtube.com/watch?v=QCoZsxoDQUE
Rockacapella : https://www.youtube.com/watch?v=Lvrs2baGtl0
Tennesse Ernie Ford (1955) sans doute l'originale :
https://www.youtube.com/watch?v=1K0l-xPhWzs
Ajoutée le 14 sept. 2013
"Sixteen Tons" is a song about the life of a coal miner, first recorded in 1946 by American country singer Merle Travis and released on his box set album Folk Songs of the Hills the following year. A 1955 version recorded by Tennessee Ernie Ford reached... (continua)
Lucien Lane 22/11/2015 - 10:46
Bombe al muro
2016
Niutàun
Niutàun
il muro è un simbolo di costrizione,
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 22/11/2015 - 09:31
Deuxième Génération
Soltanto [in questa canzone] il personaggio si presenta in prima persona e il suo discorso mantiene il carattere di denuncia nei confronti del sistema. Già dal titolo si percepisce il dramma del magrebino emarginato; deuxiéme génération è infatti un termine gergale per indicare i figli degli immigrati magrebini. L'eroe della canzone è un ragazzino di quindici anni e, forse unica volta in Renaud, il personaggio che ha ricevuto la parola dal cantautore dice il proprio nome. Egli ha già il suo "C.A.P." di delinquente ed è il più grande della sua banda. Nella seconda strofa fa una considerazione che è un duro atto di accusa nei confronti della società che lo ospita.
Ancora una volta Renaud attacca il sistema, il quale non condanna alla prigione il giovane delinquente, non tanto per le sue azioni, quanto per la sua età, ma allo stesso tempo non si preoccupa di dargli la possibilità di farsi una... (continua)
Ancora una volta Renaud attacca il sistema, il quale non condanna alla prigione il giovane delinquente, non tanto per le sue azioni, quanto per la sua età, ma allo stesso tempo non si preoccupa di dargli la possibilità di farsi una... (continua)
22/11/2015 - 01:05
Ode an die Freude
Quella musica senza voce del Coro delle mani bianche
Tra i corsi della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, a Roma, anche quello sperimentale di coro integrato: ragazzi disabili, e non, fondono suoni e linguaggio dei segni ispirandosi all’esperienza venezuelana del Sistema di Abreu
Musica contro la diversità. Musica contro la disabilità. Guanti bianchi che si alzano al ritmo di un'orchestra e suonano una melodia speciale, quella dell'integrazione. Parte dal Venezuela e dalla storia di Josè Antonio Abreu e del suo "Sistema", l'esperienza del coro delle Mani Bianche . Un corso sperimentale che dal 2010 è attivo in Italia, e precisamente nella Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma, grazie all'incontro tra la musicista e cantautrice Giovanna Marini, presidente onorario della scuola di musica romana, e Naybeth Garcia, direttrice e fondatrice di Manos Blancas, la prima forma di applicazione... (continua)
Tra i corsi della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, a Roma, anche quello sperimentale di coro integrato: ragazzi disabili, e non, fondono suoni e linguaggio dei segni ispirandosi all’esperienza venezuelana del Sistema di Abreu
Musica contro la diversità. Musica contro la disabilità. Guanti bianchi che si alzano al ritmo di un'orchestra e suonano una melodia speciale, quella dell'integrazione. Parte dal Venezuela e dalla storia di Josè Antonio Abreu e del suo "Sistema", l'esperienza del coro delle Mani Bianche . Un corso sperimentale che dal 2010 è attivo in Italia, e precisamente nella Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma, grazie all'incontro tra la musicista e cantautrice Giovanna Marini, presidente onorario della scuola di musica romana, e Naybeth Garcia, direttrice e fondatrice di Manos Blancas, la prima forma di applicazione... (continua)
21/11/2015 - 14:29
Africans
2010
Concrete jungle
Concrete jungle
You keep pushing the blame on our colonial fathers
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 21/11/2015 - 11:25
Le roi Renaud [La mort du roi Renaud; Quand Renaud de guerre revint]
anonimo
Non c'è la traduzione italiana ?!?!?!!! : D
Un bello scandalo!!! : DDD
Un bello scandalo!!! : DDD
krzyś 21/11/2015 - 00:40
Jailer
2007
Aṣa
Aṣa
I'm in chains you're in chains too
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/11/2015 - 00:28
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Church and State
[1981]
Scritta da Dave Dictor e Al Schvitz
Musica degli MDC
In “Millions of Dead Cops” (1982), album d’esordio dell’oltraggiosa hardcore punk band di Austin, Texas
Canzone quanto mai attuale, n'est-ce-pas?
Scritta da Dave Dictor e Al Schvitz
Musica degli MDC
In “Millions of Dead Cops” (1982), album d’esordio dell’oltraggiosa hardcore punk band di Austin, Texas
Canzone quanto mai attuale, n'est-ce-pas?
Nationalism in school
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2015 - 20:53
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Who's the Terrorist Now
[1987]
Nell’album “This Blood's for You”, in occasione del quale l’acronimo della band punk hardcore texana assume uno dei suoi molteplici e variabili significati, Millions of Damn Christians
Un brano al cardiopalma, di soli 1.12’…
Nell’album “This Blood's for You”, in occasione del quale l’acronimo della band punk hardcore texana assume uno dei suoi molteplici e variabili significati, Millions of Damn Christians
Un brano al cardiopalma, di soli 1.12’…
Pardon me President Reagan
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2015 - 15:41
It's Wrong (Apartheid)
Traduzione inglese di alcuni dei versi in zulu, a cura di Vinnie Silva:
Qhas = No
Ubuqaba Babo Bucacile = Their barbarism is clear
Ngoba Nosathane Uyabugxeka = For many critics
Lobuqaba = Pagan
Nkululeko Iyeza = Freedom is coming.
Qinisani = Strengthen
Qinisani Umhlaba Wonke Unathi = Strengthen the world within us
Qhas = No
Ubuqaba Babo Bucacile = Their barbarism is clear
Ngoba Nosathane Uyabugxeka = For many critics
Lobuqaba = Pagan
Nkululeko Iyeza = Freedom is coming.
Qinisani = Strengthen
Qinisani Umhlaba Wonke Unathi = Strengthen the world within us
Bernart Bartleby 20/11/2015 - 14:26
Siamo tutti Pino Maniaci
SUONA IL CELLULARE. È PINO, CRUDO, FREDDO, SENZA GIRI DI PAROLE: “GIORNO 2 DICEMBRE TELEJATO CHIUDE”
In un primo momento mi sembra uno dei tanti falsi allarmi cui mi ha abituato, ma avverto che sotto c’è qualcosa di più serio e più grave e corro alla televisione. È nero. Comincia con lo “switch off”, una delle poche parole di inglese che ha dovuto imparare per forza di cose, la sigla con cui si è definito il passaggio al digitale terrestre, che in Italia è stato completato il 4 luglio 2012. Da allora sono state emanate norme e bandi che prevedevano la formazione di gruppi di televisioni private, il bouquet, ai quali sarebbe stato attribuito un punteggio per l’assegnazione delle frequenze, sulla base del personale, dei mezzi tecnici e di altri parametri.
Telejato, come tutte le televisioni comunitarie, era destinata a chiudere, anche perché, data la su
a “specifica” caratteristica di “onlus”... (continua)
In un primo momento mi sembra uno dei tanti falsi allarmi cui mi ha abituato, ma avverto che sotto c’è qualcosa di più serio e più grave e corro alla televisione. È nero. Comincia con lo “switch off”, una delle poche parole di inglese che ha dovuto imparare per forza di cose, la sigla con cui si è definito il passaggio al digitale terrestre, che in Italia è stato completato il 4 luglio 2012. Da allora sono state emanate norme e bandi che prevedevano la formazione di gruppi di televisioni private, il bouquet, ai quali sarebbe stato attribuito un punteggio per l’assegnazione delle frequenze, sulla base del personale, dei mezzi tecnici e di altri parametri.
Telejato, come tutte le televisioni comunitarie, era destinata a chiudere, anche perché, data la su
a “specifica” caratteristica di “onlus”... (continua)
dq82 20/11/2015 - 14:25
Spirit of Biko
[1978]
Nell’album intitolato “Jonkanoo Dub”.
The Revolutionaires sono stati uno dei tanti progetti dell’inossidabile coppia di artisti reggae giamaicani Sly & Robbie (Sly Dunbar e Robbie Shakespeare).
Brano strumentale dedicato alla memoria di Steven Biko, militante anti-apartheid assassinato dalla polizia sudafricana nel 1977.
Nell’album intitolato “Jonkanoo Dub”.
The Revolutionaires sono stati uno dei tanti progetti dell’inossidabile coppia di artisti reggae giamaicani Sly & Robbie (Sly Dunbar e Robbie Shakespeare).
Brano strumentale dedicato alla memoria di Steven Biko, militante anti-apartheid assassinato dalla polizia sudafricana nel 1977.
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2015 - 13:46
The Death of Stephen Biko
New Alternative last verse for Vic & Rob Sadot version:
Stephen Biko was the victim of a racist legal system
(continua)
(continua)
20/11/2015 - 13:42
Free Africa
[1978]
Parole e musica dei fratelli Norman e Ralston Grant, from Falmouth, Jamaica.
Nell’album intitolato “Love”
Parole e musica dei fratelli Norman e Ralston Grant, from Falmouth, Jamaica.
Nell’album intitolato “Love”
If Africa no free, black man caan free.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2015 - 11:55
Alla nuova compagna
Un'esperienza personale che può diventare paradigma di tanti piccoli "inferni domestici".
Per non dimenticare che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne avvengono all'interno della tanto decantata "istituzione naturale": la famiglia... per non rassegnarsi mai a questa "perversa normalità".
Per non dimenticare che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne avvengono all'interno della tanto decantata "istituzione naturale": la famiglia... per non rassegnarsi mai a questa "perversa normalità".
Come fai
(continua)
(continua)
inviata da dq82 20/11/2015 - 10:56
Brand New Day
[1970]
Parole e musica di Van Morrison
Nell’album intitolato “Moondance”
Una canzone che Morrison scrisse dopo aver ascoltato in radio “The Weight” di Robbie Robertson e The Band e/o I Shall Be Released di Dylan, sempre nella versione de The Band.
“Brand New Day” è una delle canzoni più famose di Morrison e fu riproposta da parecchi artisti, fra i quali Miriam Makeba che nel 1970 la dedicò al Sudafrica straziato dall’Apartheid, nell’album “Keep Me in Mind”
Parole e musica di Van Morrison
Nell’album intitolato “Moondance”
Una canzone che Morrison scrisse dopo aver ascoltato in radio “The Weight” di Robbie Robertson e The Band e/o I Shall Be Released di Dylan, sempre nella versione de The Band.
“Brand New Day” è una delle canzoni più famose di Morrison e fu riproposta da parecchi artisti, fra i quali Miriam Makeba che nel 1970 la dedicò al Sudafrica straziato dall’Apartheid, nell’album “Keep Me in Mind”
When all the dark clouds roll away
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2015 - 10:54
Shoot Them Before They Grown
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
Two white men fighting one another
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2015 - 10:06
Rotting on Remand
Usa: 27 anni in carcere da innocente, ricevera' 16 mln dlr
Houston, 19 nov. - Washington Dc ha acconsentito ad un risarcimento danni da 16 milioni di dollari per Donald Eugene Gates, un afroamericano che ha passato 27 anni in carcere pur uno stupro e un omicidio mai commessi. Si tratta di 617.000 dollari per ogni anno trascorso in carcere dove e' rimasto fino al 2009 quando, grazie un test del Dna, e' stato scagionato dall'accusa di aver stuprato ed ucciso la 21enne studentessa della Georgetown University, Catherine Schilling nel 1981. Contro di lui, secondo quanto stabilito da un giudice federale, erano state costruite prove ad hoc da parte di due agenti di polizia. Il vero killer, scoperto grazie ad un test del Dna nel 2013, era morto l'anno precedente...
da La Repubblica del 19 novembre 2015
Houston, 19 nov. - Washington Dc ha acconsentito ad un risarcimento danni da 16 milioni di dollari per Donald Eugene Gates, un afroamericano che ha passato 27 anni in carcere pur uno stupro e un omicidio mai commessi. Si tratta di 617.000 dollari per ogni anno trascorso in carcere dove e' rimasto fino al 2009 quando, grazie un test del Dna, e' stato scagionato dall'accusa di aver stuprato ed ucciso la 21enne studentessa della Georgetown University, Catherine Schilling nel 1981. Contro di lui, secondo quanto stabilito da un giudice federale, erano state costruite prove ad hoc da parte di due agenti di polizia. Il vero killer, scoperto grazie ad un test del Dna nel 2013, era morto l'anno precedente...
da La Repubblica del 19 novembre 2015
Bernart Bartleby 20/11/2015 - 00:02
Ni violeur ni terroriste
Album: 11 Septembre, Récit du 11ème Jour (2004)
Ft: Aboubakr
Scritta dopo l'11 settembre una risposta articolata, da parte di un musulmano, all'islamofobia dilagante in Francia e in occidente. Il gruppo condanna i terroristi responsabili dell'11 settembre ma non risparmia la società occidentale e i suoi ghetti.
genius
Ft: Aboubakr
Scritta dopo l'11 settembre una risposta articolata, da parte di un musulmano, all'islamofobia dilagante in Francia e in occidente. Il gruppo condanna i terroristi responsabili dell'11 settembre ma non risparmia la società occidentale e i suoi ghetti.
genius
[Couplet 1: Médine]
(continua)
(continua)
19/11/2015 - 22:24
Guantanamo
Album: 11 Septembre, Récit du 11ème Jour (2004)
Coupable innocent potentielle est la cible
(continua)
(continua)
19/11/2015 - 22:14
Percorsi:
Guantanamo Bay
11 Septembre
(2004)
Il pezzo chiude il primo album dei Médine “11 Septembre, récit du 11ème jour”.
Il videoclip disponibile su youtube è stato censurato in televisione.
Rimandiamo a genius per le note.
Il pezzo chiude il primo album dei Médine “11 Septembre, récit du 11ème jour”.
Il videoclip disponibile su youtube è stato censurato in televisione.
Rimandiamo a genius per le note.
J'recrache le drame du monde qui nous entoure:
(continua)
(continua)
19/11/2015 - 22:07
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Di ritorno dal campo di Dakhla
Saharawi: UNA QUESTIONE DIMENTICATA?
(Gianni Sartori)
Da qualche tempo la questione del popolo saharawi e della sua lotta di liberazione dal dominio del Marocco sembra scomparsa dalla maggioranza dei media. Eppure la lotta prosegue in tante forme. Recentemente con lo sciopero della fame “a staffetta” per fare giustizia sull'assassinio di Mohamed Lamine Haidala.
Non si ferma la testimonianza di Takbar Haddi per costringere le autorità marocchine a far luce sulle circostanze della morte del figlio, Mohamed Lamine Haidala, mentre era in mano alla polizia e dopo che era stato ferito gravemente da alcuni coloni marocchini. Dopo quasi tre mesi, la lotta è condotta con uno “sciopero della fame a staffetta” (formula spesso adottata da parenti e amici dei prigionieri politici baschi), a cui partecipano intellettuali, militanti, giornalisti, docenti, sindacalisti, persone solidali. Sospeso invece... (continua)
(Gianni Sartori)
Da qualche tempo la questione del popolo saharawi e della sua lotta di liberazione dal dominio del Marocco sembra scomparsa dalla maggioranza dei media. Eppure la lotta prosegue in tante forme. Recentemente con lo sciopero della fame “a staffetta” per fare giustizia sull'assassinio di Mohamed Lamine Haidala.
Non si ferma la testimonianza di Takbar Haddi per costringere le autorità marocchine a far luce sulle circostanze della morte del figlio, Mohamed Lamine Haidala, mentre era in mano alla polizia e dopo che era stato ferito gravemente da alcuni coloni marocchini. Dopo quasi tre mesi, la lotta è condotta con uno “sciopero della fame a staffetta” (formula spesso adottata da parenti e amici dei prigionieri politici baschi), a cui partecipano intellettuali, militanti, giornalisti, docenti, sindacalisti, persone solidali. Sospeso invece... (continua)
Gianni Sartori 19/11/2015 - 21:52
Von der Kindsmörderin Marie Farrar
Chanson allemande – Von der Kindsmörderin Marie Farrar – Bertolt Brecht – 1922
Poème de Bertolt Brecht, du recueil intitulé « Hauspostille » publié en 1927.
Très difficile mettre en musique un poème du genre, pourtant certains ont essayé…
L’acteur Giuseppe Di Mauro, par exemple, la récite sur des musiques de Fabrizio De André et de Jean Sibelius.
On trouve même un disque de Sylvia Zangenberg, classé dans le genre folk, dans lequel apparaît ce titre.
La pauvreté, la solitude, le corps encore jeune déjà marqué par la misère, une espèce d’amour, une tentative ratée d’avortement, l’accouchement dans la solitude, dans l’abandon et dans le désespoir les plus complets, l’infanticide, la condamnation de la « société civile », la prison et la mort…
Un splendide et terrible poème sur lequel il y a bien peu à dire… Il faut seulement le lire ou l’écouter…
Poème de Bertolt Brecht, du recueil intitulé « Hauspostille » publié en 1927.
Très difficile mettre en musique un poème du genre, pourtant certains ont essayé…
L’acteur Giuseppe Di Mauro, par exemple, la récite sur des musiques de Fabrizio De André et de Jean Sibelius.
On trouve même un disque de Sylvia Zangenberg, classé dans le genre folk, dans lequel apparaît ce titre.
La pauvreté, la solitude, le corps encore jeune déjà marqué par la misère, une espèce d’amour, une tentative ratée d’avortement, l’accouchement dans la solitude, dans l’abandon et dans le désespoir les plus complets, l’infanticide, la condamnation de la « société civile », la prison et la mort…
Un splendide et terrible poème sur lequel il y a bien peu à dire… Il faut seulement le lire ou l’écouter…
À PROPOS DE L’INFANTICIDE MARIE FARRAR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/11/2015 - 21:44
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Testo e musica di Kamil Borkowski
da YT