Till, le roi Philippe et l'âne
« Pèlerin pèlerinant ne peut follier de séjour
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/10/2015 - 23:50
Il mercenario di Lucera
Sono Pino Caruso. Il testo della canzone "Il mercenario di Lucera" è di Ninni Pingitore. Dico questo solo per ripsetto alla verità, non per scansare una eventuale critica. Mi spiego meglio: la mia avventura al Bagaglino comincia nel 1965. Venivo da Palermo, dove la guerra, come in tutta la Sicilia era finita nel 1943, mentre nel resto del Paese continuava sino al 1945. La resistenza, i partigiani che l'avevano fatta, lo spirito che l'aveva animata, mi erano sconosciuti. Ero moltio povero e anche molto ignorante (sono un autodidatta), non c'erano i mezzi d'informazione che ci sono oggi. Insomma, quando arrivo a Roma ho un solo problema: quello della sopravvivenza. Nulla sapevo di politica, di partiti, etc. Cercavo lavoro. Me lo offrì Luciano Cirri che insieme ad altri giornalisti, stava dando vita al Bagaglino.
Preciso subito per onestà che fu la mia fortuna, perché da lì partì il mio successo.... (continua)
Preciso subito per onestà che fu la mia fortuna, perché da lì partì il mio successo.... (continua)
telamonio@iol.it 28/10/2015 - 15:04
Il Libero
Chanson italienne – Il Libero – Nomadi – 1993
LIBRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/10/2015 - 23:05
La guerra di lu 1866
[1866]
Cronaca cantata attribuita a Giovanni Geraci di Partinico, Palermo, un contadino che nel 1866, come tanti altri uomini del Sud appena annesso al Regno d’Italia, fu arruolato di gran corsa e spedito a combattere al Nord nell’ennesima (la terza) guerra d’indipendenza. La canzone è il racconto della coscrizione, del lungo e faticoso viaggio verso il Veneto e delle battaglia di Custoza combattuta il 24 giugno 1866 (dove gli italiani subirono una cocente sconfitta). Tornato indietro vivo, il Geraci ebbe modo di insegnare la sua “cronaca” in forma di canzone ai suoi parenti ed amici, dai quali l’apprese e trascrisse Salvatore Salomone Marino (1847-1916), medico palermitano appassionato di tradizioni e canti popolari.
“Il popolo era lontano dai problemi di politica interna e internazionale che la classe dirigente italiana affrontava in quel momento. Una vecchia di Canicattini Bagni, detta... (continua)
Cronaca cantata attribuita a Giovanni Geraci di Partinico, Palermo, un contadino che nel 1866, come tanti altri uomini del Sud appena annesso al Regno d’Italia, fu arruolato di gran corsa e spedito a combattere al Nord nell’ennesima (la terza) guerra d’indipendenza. La canzone è il racconto della coscrizione, del lungo e faticoso viaggio verso il Veneto e delle battaglia di Custoza combattuta il 24 giugno 1866 (dove gli italiani subirono una cocente sconfitta). Tornato indietro vivo, il Geraci ebbe modo di insegnare la sua “cronaca” in forma di canzone ai suoi parenti ed amici, dai quali l’apprese e trascrisse Salvatore Salomone Marino (1847-1916), medico palermitano appassionato di tradizioni e canti popolari.
“Il popolo era lontano dai problemi di politica interna e internazionale che la classe dirigente italiana affrontava in quel momento. Una vecchia di Canicattini Bagni, detta... (continua)
L’annu sissantasei mill’ottucentu
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2015 - 22:52
Tutti quei monti che io cavalcai
anonimo
Trovo la canzone su Youtube interpretata dal coro Le Vie del Canto nel loro spettacolo “Piuttost’ che fa ‘l soldato”.
Dalle note al video parrebbe che la canzone non sia che una versione di Ero povero ma disertore, canto di origine trentina risalente al 1835-1838, poi ripreso durante la Grande Guerra e quindi ulteriormente adattato durante la Resistenza...
In effetti le similitudini sono notevoli...
Dalle note al video parrebbe che la canzone non sia che una versione di Ero povero ma disertore, canto di origine trentina risalente al 1835-1838, poi ripreso durante la Grande Guerra e quindi ulteriormente adattato durante la Resistenza...
In effetti le similitudini sono notevoli...
Bernart Bartleby 27/10/2015 - 14:24
Glory Hallelujah
(2011)
England Keep My Bones
England Keep My Bones
Brothers and sisters, have you heard the news?
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 26/10/2015 - 21:34
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
La zappa e la sciabola
La poesia "La Zappa e la Sciabula" fu composta da Pasquale Creazzo nel 1911, all'epoca della guerra coloniale italiana contro la Libia...
Bernart Bartleby 26/10/2015 - 13:57
La ballata ti lu clandestinu
La ballata del clandestino
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/10/2015 - 12:45
If I Can Dream
E pensate che il colonnello,il suo maneger che lo ha spolpato fin dagli inizi e impeditogli di realizzare concerti in europa perche clandestino, voleva fermare il compimento di questo capolavoro ritenuto "non da elvis", elvis ci provo comunque ed eccoci qua ad ascoltare questa meraviglia in cui rimango affascinato dalla forza spirgionata,voce sgranata nelle note finali da puro rockstar, uno dei suoi lavori in cui lo si vede dentro il pezzo con tutta l anima,evidentemente credeva davvero nelle parole presentate.
Luca 26/10/2015 - 12:24
Lá vêm os nossos soldados
Le canzoni composte da José Afonso per “Barracas 1975” di Richard Demarcy sono tre, generalmente unificate sotto il titolo “Barracas Ocupação”. Quando l’anno seguente vennero incluse nell’album “Enquanto há força” i titoli vennero dettagliati in “Lá vem subindo o abismo”, “Lá vêm os nossos soldados” e “Maravilha, maravilha”.
BARRACAS OCUPAÇÃO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2015 - 09:03
Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète
Pin parasol, de préférence...
Non siamo soliti, in questo sito, pubblicare foto di tombe a meno che non siano di soldati mandati a morire in qualche guerra; ma per Tonton Georges si può fare un'eccezione. Aveva detto che se "si è più di quattro, non si è che una banda di stronzi", ed infatti nella semplice tomba nel cimitero Le Py, a Sète, ci stanno giusto in quattro: lui, la sua compagna Joha Heiman detta "Püppchen", la sorellastra e il marito di lei. In un certo senso, il desiderio espresso da Brassens nella Supplique è stato esaudito: il cimitero Le Py, infatti, è il "cimitero basso" della città di Sète, quasi in riva al mare (mentre il "Cimitero Marino" dove è sepolto Paul Valéry si trova più in alto). A proposito della Supplique: guardate che cosa si trova esattamente accanto alla tomba di Brassens..
Non siamo soliti, in questo sito, pubblicare foto di tombe a meno che non siano di soldati mandati a morire in qualche guerra; ma per Tonton Georges si può fare un'eccezione. Aveva detto che se "si è più di quattro, non si è che una banda di stronzi", ed infatti nella semplice tomba nel cimitero Le Py, a Sète, ci stanno giusto in quattro: lui, la sua compagna Joha Heiman detta "Püppchen", la sorellastra e il marito di lei. In un certo senso, il desiderio espresso da Brassens nella Supplique è stato esaudito: il cimitero Le Py, infatti, è il "cimitero basso" della città di Sète, quasi in riva al mare (mentre il "Cimitero Marino" dove è sepolto Paul Valéry si trova più in alto). A proposito della Supplique: guardate che cosa si trova esattamente accanto alla tomba di Brassens..
Riccardo Venturi 26/10/2015 - 00:32
Recitativo [Due invocazioni e un atto di accusa] e Corale [La leggenda del re infelice]
Nel Recitativo Bach - Double Violin Concerto in D minor 2nd movement, Largo....ecco è quanto pensavo questa sera......Ma come è possibile che non vi si faccia riferimento tra gli autori?
Guna Sibilian 25/10/2015 - 23:17
La ruota del tempo
Le amiche di ControCanto Pisano mi dicono che questa canzone è presente nel CD "La poesia operaia", Bond Records 1995,e nel documentario "Alfredo Bandelli - un cantautore di lotte e di speranze", Neoki Film 1911
Roberta 25/10/2015 - 12:11
Avanti ragazzi di Budapest
Traduction française de ZugNachPankow
In occasione del 59° anniversario della rivolta ungherese.
In occasione del 59° anniversario della rivolta ungherese.
ALLEZ, GENS DE BUDA
(continua)
(continua)
inviata da ZugNachPankow 25/10/2015 - 01:15
Francesco Guccini: Canzone per un'amica (In morte di S.F.)
English Version by ZugNachPankow
Ho alterato leggermente il significato di alcune frasi per rendere scorrevole la traduzione.
I tried to make the translation as "natural" as possible, at the expense of preserving the exact meaning of some sentences.
Ho alterato leggermente il significato di alcune frasi per rendere scorrevole la traduzione.
I tried to make the translation as "natural" as possible, at the expense of preserving the exact meaning of some sentences.
SONG FOR A FRIEND
(continua)
(continua)
inviata da ZugNachPankow 25/10/2015 - 00:50
I due fannulloni
[1966]
Parole e musica di Matteo Salvatore
Nel disco “Il lamento dei mendicanti” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1966
Parole e musica di Matteo Salvatore
Nel disco “Il lamento dei mendicanti” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1966
Hitler i Mussolini
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/10/2015 - 22:47
Pronti a salpare
2015
Pronti a salpare
Estratto dal nuovissimo album omonimo uscito il 23 ottobre 2015, 'Pronti a salpare' è una ballad folk/rock nella quale Edoardo torna a parlare dell'odissea di chi senza più alcuna scelta è pronto a scappare e salpare dal proprio paese per una vita migliore; un monito che non riguarda solo il sud del mondo ma investirà sempre più il ricco Occidente se non daremo forma a cambiamenti sostanziali.
Pronti a salpare
Estratto dal nuovissimo album omonimo uscito il 23 ottobre 2015, 'Pronti a salpare' è una ballad folk/rock nella quale Edoardo torna a parlare dell'odissea di chi senza più alcuna scelta è pronto a scappare e salpare dal proprio paese per una vita migliore; un monito che non riguarda solo il sud del mondo ma investirà sempre più il ricco Occidente se non daremo forma a cambiamenti sostanziali.
Via da quei luoghi comuni verso luoghi eccezionali
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 24/10/2015 - 21:48
Renato Curcio
[1992]
Testo e musica di Francesco Baccini
Lyrics and Music by Francesco Baccini
Paroles et musique: Francesco Baccini
Album: Nomi e cognomi
Strano tipo, Francesco Baccini. Genovese, classe 1960, e senz'altro un ottimo musicista e dotato di capacità vocali di tutto rispetto; comincia la sua carriera con canzoni sì carine, allegre & scanzonate, ma non certamente appiattite sulla banalità come si potrebbe magari presupporre. Ciò non gli impedisce di diventare, verso la fine degli anni '80, un idolo delle teenager. Nel settembre del 1992, annus horribilis per l'Italia, all'improvviso se ne esce fuori con un album incredibile, il suo terzo, intitolato Nomi e cognomi; e, lasciando tutti bouché bée, i nomi e i cognomi li fa davvero, cominciando da quello del collega Antonello Venditti (che non la piglia per nulla bene) per proseguire con Giulio Andreotti e altri. Tra i quali, eh sì, Renato... (continua)
Testo e musica di Francesco Baccini
Lyrics and Music by Francesco Baccini
Paroles et musique: Francesco Baccini
Album: Nomi e cognomi
Strano tipo, Francesco Baccini. Genovese, classe 1960, e senz'altro un ottimo musicista e dotato di capacità vocali di tutto rispetto; comincia la sua carriera con canzoni sì carine, allegre & scanzonate, ma non certamente appiattite sulla banalità come si potrebbe magari presupporre. Ciò non gli impedisce di diventare, verso la fine degli anni '80, un idolo delle teenager. Nel settembre del 1992, annus horribilis per l'Italia, all'improvviso se ne esce fuori con un album incredibile, il suo terzo, intitolato Nomi e cognomi; e, lasciando tutti bouché bée, i nomi e i cognomi li fa davvero, cominciando da quello del collega Antonello Venditti (che non la piglia per nulla bene) per proseguire con Giulio Andreotti e altri. Tra i quali, eh sì, Renato... (continua)
Cos'è sta pioggia che mi batte in testa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/10/2015 - 21:26
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Lu pisce spada
A tutti quelli che credono che questa canzone (ma anche altre) di Modugno sia cantata in Siciliano vorrei dire che invece è in perfetto dialetto Salentino nella sua variante brindisina.
Leo Dav 24/10/2015 - 20:35
Renzo Pezzani: Anviti
Il testo in italiano
A cura di R.V. e Daniela -k.d.-
Due parole dai traduttori. La poesia dialettale non si “traduce”; si scrive un testo in lingua che accompagni quello originale, e basta. A parte i casi in cui poeti dialettali di vaglio (come, ad esempio, Albino Pierro) hanno personalmente accompagnato le loro raccolte con traduzioni letterali da loro stessi preparati, è generalmente da presupporre che poesie come quelle di Renzo Pezzani siano state redatte esclusivamente per un pubblico locale, e quindi pienamente capace d'intendere ciò che vi era scritto. Detto questo, va da sé che per l' “Anviti” del Pezzani, già pochissimo presente in Rete, non esistesse (e, probabilmente, non sia mai esistita) una versione in lingua italiana; eccola qui, preparata da un inedito R.V. in versione parmigiana e, sic, dalla piacentina Daniela -k.d.-, vale a dire proprio da una concittadina del terribile... (continua)
A cura di R.V. e Daniela -k.d.-
Due parole dai traduttori. La poesia dialettale non si “traduce”; si scrive un testo in lingua che accompagni quello originale, e basta. A parte i casi in cui poeti dialettali di vaglio (come, ad esempio, Albino Pierro) hanno personalmente accompagnato le loro raccolte con traduzioni letterali da loro stessi preparati, è generalmente da presupporre che poesie come quelle di Renzo Pezzani siano state redatte esclusivamente per un pubblico locale, e quindi pienamente capace d'intendere ciò che vi era scritto. Detto questo, va da sé che per l' “Anviti” del Pezzani, già pochissimo presente in Rete, non esistesse (e, probabilmente, non sia mai esistita) una versione in lingua italiana; eccola qui, preparata da un inedito R.V. in versione parmigiana e, sic, dalla piacentina Daniela -k.d.-, vale a dire proprio da una concittadina del terribile... (continua)
ANVITI
(continua)
(continua)
24/10/2015 - 20:09
Ode to Joy
La versione di Pete Seeger dell'inno alla gioia di Beethoven.
Build the road of peace before us
(continua)
(continua)
inviata da Leoskini 24/10/2015 - 18:21
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Chanson française – Till, le roi Philippe et l'âne – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 9
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Nous voici, Lucien l’âne mon ami, à la neuvième canzone de l’histoire de Till le Gueux. Les huit premières étaient, je te le rappelle :
01 Katheline la bonne sorcière Katheline, la bonne sorcière (Ulenspiegel – I, I)
02 Till et Philippe Till et Philippe(Ulenspiegel – (Ulenspiegel – I, V)
03. La Guenon Hérétique La Guenon Hérétique(Ulenspiegel – I, XXII)
04. Gand, la Dame Gand, La Dame(Ulenspiegel – I, XXVIII)
05. Coupez les pieds ! Coupez les pieds !(Ulenspiegel – I, XXX)
06. Exil de Till Exil de Till(Ulenspiegel – I, XXXII)
07. En ce temps-là,... (continua)