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Tanz Mit Laibach

Tanz Mit Laibach
[2003]
Scritta dai membri della band industrial slovena con Peter Mlakar, Iztok Turk (ex membro del gruppo Videosex) e i DJ Umek, Bizzy e Dojaja.
Nell’album intitolato “WAT” (acronimo per “We Are Time”)

Brano dichiaratamente ispirato allo stile dei predecessori e maestri D.A.F. (Deutsch-Amerikanische Freundschaft)
Lo stile musicale ed estetico dei Laibach è sempre stato oggetto di discussioni, improntato com’è all’esasperazione dei simboli del totalitarismo, di matrice fascista come comunista, e del militarismo.
Leggo su Wikipedia che uno dei loro primi concerti, a Zagabria nel 1983, fu interrotto dalla polizia perchè sul maxischermo alle spalle della band scorrevano immagini pornografiche alternate a quelle dei comizi di Josip Broz Tito…
Invece nei primi anni 90, in un concerto a Belgrado proprio poco prima lo scoppio della guerra in Jugoslavia, i Laibach alternarono le registrazioni... (continua)
Wir alle sind besessen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/10/2015 - 13:09
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Der Sheriff

Der Sheriff
[2003]
Scritta da Robert Görl e Gabriel "Gabi" Delgado-López
Singolo estratto dall’album “Fünfzehn neue D.A.F-Lieder”

Dedicato a George W. Bush all’alba della seconda guerra del Golfo.
Facile che questo brano sia stato concepito negli stessi giorni in cui lo era questo sito delle CCG/AWS…
Wenn der Sheriff reiten geht, reiten alle mit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/10/2015 - 09:13
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Der Mussolini

Der Mussolini
[1981]
Scritta da Robert Görl e Gabriel "Gabi" Delgado-López
Celeberrimo singolo estratto dall’album “Alles ist gut”

"Alzati, batti le mani, scuoti i fianchi, balla il Mussolini, balla l'Adolf Hitler, muovi il culo, balla il Gesù Cristo, balla il comunismo."… Elettronica iconoclasta.
Geht in die Knie
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/10/2015 - 08:51
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Another Day

Another Day
[February 23, 2015]

Lyrics and music by Lesya Padalko,

What if more of us cared more and said “no” to the spread of evil? Then maybe, we, united, could have stopped any war at its very beginning? With this song we would like to raise more awareness about the war in Ukraine.
Another Day
(continua)
inviata da Lesya Padalko 22/10/2015 - 04:53

Katheline suppliciée

Katheline suppliciée
Chanson française – Katheline suppliciée – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 8

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Nous voici, Lucien l’âne mon ami, à la huitième canzone de l’histoire de Till le Gueux. Les sept premières étaient, je te le rappelle :

01 Katheline la bonne sorcière Katheline, la bonne sorcière
02 Till et Philippe Till et Philippe
03. La Guenon Hérétique La Guenon Hérétique
04. Gand, la Dame Gand, La Dame
05. Coupez les pieds ! Coupez les pieds !
06. Exil de Till Exil de Till
07. En ce temps-là, Till

Je ne l’avais pas oublié… Mais voyons ce que tu as à dire de la huitième…

La huitième raconte l’histoire atroce du supplice de Katheline, la bonne sorcière, celle-même qui mit au monde... (continua)
Katheline la bonne sorcière, en ce temps-là,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/10/2015 - 22:53
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Józef K.

Józef K.
[2003]
feat Marcin Świetlicki

Testo, musica e tutto Krzysztof „Grabaż” Grabowski, Artur Stanilewicz, Marcin Świetlicki
Dal disco "Koncertówka 2. Drugi szczyt". Presente anche sull'album "Bułgarskie Centrum" (2004)
testo trovato sul sito ufficiale sito ufficiale
Ludzie z pierwszych stron gazet
(continua)
inviata da Krzysi€k 21/10/2015 - 22:45
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Nad ranem śmierć się śmieje

Nad ranem śmierć się śmieje
{1985}
Testo e musica di Lech Janerka
Dall'album "Klaus Mitffoch"
da bibliotekapiosenki
Pracował dzień i noc
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/10/2015 - 21:55
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Joe Stalin's Cadillac

Joe Stalin's Cadillac
[1986]
Nell’album intitolato alla band, con la collaborazione di Eugene Chadbourne

Continuando sul tema dei Dictators, una canzone in puro stile CVB…
“La cadillac di Pinochet – che poi è uguale a quella di Reagan – ha la caratteristica che non può girare a sinistra…”
Joe Stalin's Cadillac
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2015 - 16:22
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(White Man) in Hammersmith Palais

(White Man) in Hammersmith Palais
[1978]
Scritta da Joe Strummer e Mick Jones
Lato A di un 45 giri, sul B “The Prisoner”
Poi nella versione per il mercato USA del debut album “The Clash” del 1979

Una canzone di disillusione, prima a partire da un concerto di musica giamaicana cui Joe Strummer assistette e che lo deluse molto per il taglio molto “pop” e poco “riot”. Poi lo sguardo di Strummer si sposta su altri temi più generali relativi alla situazione nella Gran Bretagna di allora, dove si andava preparando la grande “svolta” thatcheriana… La violenza della polizia, l’incapacità dei giovani ad organizzare una resistenza efficace, la finta attitudine ribelle di molte band, il fascismo strisciante,… “Oggi Adolf Hitler verrebbe ben accolto e trasportato in limousine…”
Midnight to six man
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2015 - 15:43
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Trans

Trans
1994
Peter Pan
Se mi vedeste di giorno
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 15:26
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Dictator

Dictator
[1985]
Scritta da Joe Strummer e Bernard Rhodes
La traccia che apre l’album intitolato “Cut The Crap”
All’epoca Joe Strummer e Paul Simonon erano rimasti gli unici membri della formazione originaria

Certamente Joe Strummer scrisse questo brano col pensiero alla pletora di dittatori, più o meno sanguinari, sostenuti dai governi USA per “tenere ordine” nel loro “cortile di casa”…
Voglio però dedicare qui la canzone ad uno dei tanti dittatori in carica, quel gran bastardo di Recep Tayyip Erdoğan, “imperatore” turco corrotto, liberticida ed assassino del proprio popolo – si veda l’ultimo, terribile attentato compiuto ad Ankara contro una manifestazione pacifica - doppio e triplo giochista che se la fa con i nazisti tagliagole dello Stato Islamico e massacra i curdi che invece lo combattono; Erdoğan, un figlio di puttana, ma in questo momento “il nostro figlio di puttana”, come direbbe la... (continua)
Yes I am the dictator the more guns I got the better
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2015 - 14:41
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Colpa della fame

Colpa della fame
2015
In riforma della sentenza emessa dalla III corte d'assise di Roma in data 5 giugno 2013 assolve Fierro, Cordi, Bruno, De Marchis Preite, Di Carlo perché il fatto non sussiste
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 10:29
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Cara madre

Cara madre
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat: emsi Caserio; testo: “cara madre” di Sante Geronimo Caserio)
Cara madre, vi scrivo queste poche righe per farvi sapere che la mia condanna è la pena di morte.
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 09:14
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A sarà dura

A sarà dura
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat: emsi Caserio; testi: emsi Caserio, Simona Ivan)
feat. Simona Ivan
RIT - SIMONA IVAN: Gente che non ha paura, e canta in coro, a sara dura.
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 09:11
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La carta brucerà

La carta brucerà
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat e testo: emsi Caserio)

feat. Leleprox
la carta è solo carta, e dopo notti in barca, c'accoglie la finanza. Sempre che non ci lascino morire in
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 09:09
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All cops are bastard

All cops are bastard
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat e testo: emsi Caserio)
Ti ho visto col santino di benito sul cruscotto. Da sempre un impedito infatti hai fatto il poliziotto.
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 09:07
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Bombe contro pietre

Bombe contro pietre
2015
Nostra patria è il mondo intero
(beat: emsi Caserio, Leleprox; testi: emsi Caserio; scratch: Leleprox)
feat. Leleprox
Lacrime sui volti dei bambini in medio-oriente, bombe come sveglia, la scuola non c'è più. E' colpa
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 09:05
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Piazza dei tre martiri (Rimini antifascista)

Piazza dei tre martiri (Rimini antifascista)
2015

Tre Martiri è la denominazione che accomuna i tre partigiani Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani impiccati il 16 agosto 1944 nella piazza principale di Rimini, a loro intitolata dal 1946. Essi rappresentano il simbolo della Resistenza e dei caduti nella lotta di Liberazione nel territorio della Provincia di Rimini.

I tre giovani partigiani, attivi nella Resistenza riminese sin dai primi giorni successivi all'Armistizio, nell'estate del 1944 facevano parte del medesimo Distaccamento della 29ª Brigata GAP "Gastone Sozzi". Durante una operazione di sabotaggio ad una trebbiatrice, con l'obbiettivo di impedire la trebbiatura del grano da consegnare ai nazifascisti, un gappista riminese fu riconosciuto e denunciato.

Catturato, fu costretto sotto tortura a denunciare i compagni di lotta. A causa di queste informazioni i tre partigiani, che avevano come sede operativa la vecchia... (continua)
Quando arrivò al patibolo
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 01:39

La pompe à merde (Marseillaise des Vidangeurs)

anonimo
La pompe à merde (Marseillaise des Vidangeurs)
[fine 800 / primi 900?]
La “Marsigliese dei Vuotatori di Latrine” è una chanson paillarde - goliardica, certamente, ma anche rivoluzionaria - fra le più celebri, probabilmente nata alla fine dell’800 nella “salle de garde” di qualche collegio universitario, come il famoso Internat des Hopitaux di Parigi, che dal 1802 al 2004 ha accolto gli studenti in medicina.

Il testo si trova già nella “Anthologie hospitalière et latinesque: Recueil de chansons de salle de garde anciennes et nouvelles, entre-lardées de chansons du Quartier Latin, fables, sonnets, charades, élucubrations diverses, etc” a cura di Edmond Bernard Dardenne, pubblicata a Parigi nel 1911.
Ne esistono molte versioni. Quella che propongo è un potpourri (molto pourri) di alcuni dei tanti testi reperibili nella Rete.
Entendez-vous, plac'de la République,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2015 - 18:43
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Faccia di cane

Faccia di cane
[1985]
Parole di Roberto Ferri e Fabrizio De Andrè, quest’ultimo non ufficialmente accreditato (il brano fu depositato alla SIAE a firma del solo Ferri)
Musica di Nico Di Palo, Vittorio De Scalzi, Gianni Belleno e Ricky Belloni
Nell’album intitolato “Tour”, dove “Faccia di cane” è la prima traccia, la seconda è “Quella carezza della sera”…
Oh oh oh oh…
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2015 - 11:47

Tra de record

Tra de record
[1995]
Nel disco intitolato “A toun souléi”, con Fabrizio De André, Dori Ghezzi, Alan Stivell, Franco Mussida, Gabriel Yacoub ed il Jabbar Karyagdy trio, ensemble azero che accompagna Li Troubaires nel brano qui presentato.
Testo trovato su Via del Campo
I.à qu'un chamin sus terro,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2015 - 09:59
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Le pluriel

Le pluriel
La sana "anarco-misantropia" programmatica di Brassens è celebrata anche in "Discours des fleurs" (musica di Eric Zimmermann), una canzone - mi pare - del tutto inedita il cui ritornello recita:

"Car je préfère, ma foi,
En voyant ce que parfois,
Ceux des hommes peuvent faire,
Les discours des primevères.
Des bourdes, des inepties,
Les fleurs en disent aussi,
Mais jamais personne en meurt
Et ça, plaît à mon humeur."
Bernart Bartleby 15/10/2015 - 14:12
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Πω πω τι έπαθε ο Μουσολίνι

Πω πω τι έπαθε ο Μουσολίνι
Segnalo la traduzione diplomatica di Koroido che stempera l'impatto emotivo.
vasiloukos 15/10/2015 - 13:12
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Over the Rainbow

Over the Rainbow
"Over The Rainbow" è stata recentemente riproposta in una versione cantata dai bambini sopravvissuti alla strage avvenuta alla fine del 2012 nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, Connecticut, quando un folle armato fino ai denti uccise 27 persone tra cui 20 piccoli.
Si veda al proposito Pray for Newtown di Sun Kil Moon

B.B. 15/10/2015 - 08:51
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Barn av regnbuen

anonimo
Versione norvegese di My Rainbow Race di Pete Seeger, con testo Lillebjørn Nilsen.

Vista la valenza che la canzone ha assunto in particolare dopo la strage di Utoya, suggerirei di mantenere questa pagina autonoma aggiungendo i contenuti posti a commento dell'originale americana.
Bernart Bartleby 15/10/2015 - 08:36
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Ballade von der Judenhure Marie Sanders

Ballade von der Judenhure Marie Sanders
Hi,

First thank you for you great website. I just want to signal a little mistake in Marie Sanders' Song : at the end it is not "was mann mit uns macht" but "was man mit ihnen macht".
So not "what they are doing to us" but "what they are doing with them" or "what they are used for" some thing like that (I am French, not English, it is "ce que l'on fait d'eux" in French)
my sources are : Bertolt Brecht, Die Gedichte edited by insel taschenbuch ; and the score by Eisler : AusgewÄhlte Lieder, III (ed. VEB Deutscher Verlag für Musik. Leipzig).

I think it is important because in other texts, Brecht insists on the fact that as a writter you must denounce "evitable causes". If the poem ended like you say, it would be just depressing. But with Brecht's end, it gives hope that things could maybe change.

Anyway, I would be glad to learn they are other sources with other ending !!!

THank you again for your site,

Marie Soubestre.
Marie Soubestre 14/10/2015 - 11:44
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Le roi

Le roi
Il tema de "le roi de cons" torna in una canzone che Brassens non registrò mai e che ha visto la luce su iniziativa di Bruno Granier e Claude Duguet (che firma la musica) nel disco omaggio a Brassens intitolato "Sauf le respect que l'on vous doit…"

LE CAUCHEMAR

Sa majesté n'avait pas l'air d'un Cypriote
D'un Belge, un Suisse, un Écossais,
Mais tout bonnement hélas! d'un de nos compatriotes,
Dans mon rêve le roi des cons était Français.

Quand un olibrius portait une couronne,
Tous en choeur on applaudissait,
Nous les fiers descendants de général Cambronne,
Dans mon rêve où le roi des cons était Français.

Et tous comme un seul homme, on courait à l'embauche
Dès qu'un botteur de culs passait,
Tendant les miches à droite, tendant les miches à gauche,
Dans mon rêve où le roi des cons était Français.

Dupont, Durant, Dubois, Duval, Dupuis, Duchêne,
A nos fusils la fleur poussait,
Toujours... (continua)
Bernart Bartleby 14/10/2015 - 11:24
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L'Oltretorrente

L'Oltretorrente
Il pdf del racconto di ZeroCalcare sul suo viaggio nei pressi di Kobane. Bellissimo. Se non lo avete ancora fatto vi suggeriamo di dargli un'occhiata.

Kobane Calling
CCG Staff 14/10/2015 - 11:24
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Le déserteur

Le déserteur
TURCO / TURKISH [2] - Zeynep Oral

La traduzione turca della scrittrice e giornalista Zeynep Oral (traduzione letterale).

The Turkish translation made by the writer and journalist Zeynep Oral (a literal translation)

La traduction turque de l'écrivaine et journaliste Zeynep Oral (traduction littérale)
ASKER KAÇAĞI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/10/2015 - 11:15
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Csak egy éjszakára

Csak egy éjszakára
d'après la version italienne de Fulvio Senardi – 2004
d'une chanson hongroise Csak egy éjszakára – Géza Gyóni – 1914



Géza Áchim, né à Gyón le 25 juin 1884 (et il tire son nom de plume de celui de sa ville natale : Gyóni signifie « de Gyón »), provenait d'une famille d'étroite observance luthérienne, et fut lui aussi théologien protestant. Il ne sera jamais compté parmi les grands de la littérature et de la poésie hongroises ; on dirait un « mineur » ou quelque chose du genre, face à des noms comme Sándor Petőfi, Endre Ady, Attila József, Mihály Vörösmarty et autres. S'il n'y avait cette poésie, qui n'est pas seulement une de plus célèbres du XXième siècle en langue hongroise, mais même une des plus citées, mises en musique, reproposées, etc. Une poésie, entre autres choses, au destin fort singulier, étroitement lié à celui qui l'écrivit ; elle est, selon toute vraisemblance, devenue la... (continua)
POUR UNE NUIT SEULEMENT
(continua)
13/10/2015 - 23:17
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Os vampiros

Os vampiros
Os vampiros interpretata dagli UHF (2014)

Riccardo Venturi 13/10/2015 - 20:23
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Era de noite e levaram

Era de noite e levaram
Era de noite e levaram interpretata dagli UHF



Gli UHF, formatisi nel 1978, sono la più vecchia e probabilmente ancora la più famosa rock band portoghese. Questa loro versione di Era de noite e levaram è stata appositamente da loro preparata per il 25 aprile 2014, 40° anniversario della Rivoluzione dei Garofani. E sentite come il vecchio José Afonso si adatta perfettamente al rock, perdiana!
Riccardo Venturi 13/10/2015 - 20:16
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Epígrafe para a arte de furtar

Epígrafe para a arte de furtar
13 ottobre 2015



Due parole del traduttore. Forse, a qualcuno, sarà sorta la curiosità di sapere che cosa sia quell' "Aqui d'el rei" finale che ho tradotto, piuttosto banalmente invero, con "aiutatemi". Si tratta della tradizionale invocazione di soccorso che potrebbe corrispondere al nostro "accorruomo" o qualcosa del genere: "qui, (soldati/guardie/eccetera) del Re!". L'espressione è talmente antica da aver mantenuto, unica in tutta la lingua portoghese, la forma arcaica dell'articolo, "el", al posto del moderno "o".
EPIGRAFE PER L'ARTE DI RUBARE
(continua)
13/10/2015 - 19:24
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Traz outro amigo também

Traz outro amigo também
13 ottobre 2015
PORTA PURE UN ALTRO AMICO
(continua)
13/10/2015 - 19:04
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Les quatre bacheliers

Les quatre bacheliers
La vicenda di questa canzone è autobiografica e riporta a un episodio del Brassens liceale (aveva circa 17 anni), avvenuto nella città natale di Sète (che allora si chiamava ancora Cette, da cui le prese in giro che non fosse una città, ma un pronome dimostrativo, e che i suoi abitanti si chiamassero ces). La « banda dei senza vergogna », come la chiama Salvo Lo Galbo nella sua traduzione, era appunto una gang di liceali che aveva trovato questo simpatico modo per avere qualche soldino in più in tasca : rubare in casa i gioielli e l'oro di famiglia per andare a rivenderseli e farsi un po' belli con le bimbe del paese. Nella gang c'era anche Brassens. La cosa fu scoperta e, in una cittadina di provincia francese degli anni '30, non fu presa alla leggera. I ragazzi furono arrestati, portati fuori dalla caserma della Gendarmeria in manette e accolti da una folla che reclamava punizioni esemplari,... (continua)
Riccardo Venturi 13/10/2015 - 17:54
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Le vieux Normand

Le vieux Normand
13 ottobre 2015
IL VECCHIO NORMANNO
(continua)
13/10/2015 - 16:28
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Le sceptique

Le sceptique
13 ottobre 2015
LO SCETTICO
(continua)
13/10/2015 - 12:44

Passe-temps

Passe-temps
12 ottobre 2015
IL PASSATEMPO
(continua)
12/10/2015 - 19:57
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Partigiano di Valle Susa

Louis Bernard (Fulvio Davì)
Partigiano di Valle Susa
Nella terza strofa c'è sicuramente un "adattamento". Infatti "balda schiera ci invita ad eroi" non ha molto significato.
Molto probabilmente il testo era " balda schiera invitta d'eroi".
"Invitta" era termine ostico e poco conosciuto che è stato trasformato in " C'invita".
Ne ho parlato con Elio Pereno ma lui ricorda di aver sempre sentito "c'invita".
La musica è probabilmente quella di una canzonetta dell'epoca, la struttura strofa in minore e ritornello in maggiore sembra confermarlo.
Se volete posso passarvi la trascrizione del canto con accordi.
Orla Mario 12/10/2015 - 19:09
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Valigie di cartone

Chanson italienne – Valigie di cartone – Peos – 1963

Texte de Nuccio Ambrosino
Musique de Giampiero Borella

Encore des valises ?, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents.

Eh oui, mon ami l'âne Lucien, dit Marco Valdo M.I. en clignant les yeux. Encore… Ainsi l'autre jour, je disais :

La valise, la valise, s'il y a bien un objet qui illustre l'immigration, c'est la valise. La vieille valise, sans roulettes, généralement en carton, enfin, celle qu'on porte à bout de bras. En découvrant cette valise de La Tresca, il m'est revenu à la mémoire, outre les histoires racontées par les immigrés, une autre chanson italienne où il était question de « la valise », dont j'avais fait une version française, il y a quelque temps déjà. C'était une chanson de Gianni Rodari. Puis j'ai un peu cherché dans le labyrinthe et j'en ai trouvé d'autres encore sur le même thème :
une valise anonyme La valigia,
la... (continua)
VALISES DE CARTON
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/10/2015 - 19:08
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Don Juan

Don Juan
Une version québecoise des Vigoureux acochymes... Très jazzy...



Lucien Lane
Lucien Lane 12/10/2015 - 18:39
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Les funérailles d'antan

Les funérailles d'antan
12 ottobre 2015
I FUNERALI DI UN TEMPO
(continua)
12/10/2015 - 15:09
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Georges Brassens: Philistins

Georges Brassens: Philistins
La traduzione integrale della poesia di Jean Richepin (1876)
Di Riccardo Venturi, 12 ottobre 2015

Due parole del traduttore. Jean Richepin, come scrisse René Fallet, "aveva una gran barba e fu accademico di Francia". Dopo la regolare gioventù da poeta romantico arrabbiato, nell'età matura assunse il "ventre rond" che tanto odiava da giovanotto, e un buon posto tra gli Immortali (addirittura col n° 2 dell'epoca); onore a Brassens che sapeva scovare autenticamente delle perle anche in personaggi improbabili. Da notare, e molti lo avranno sicuramente già notato, che la poesia originale di Richepin termina con una strofa che ci suona parecchio familiare: le "rose che nascono dalla merda" (propriamente, nell'originale francese: "da uno stronzo"). Sono, i pratica, i fiori che nascono dal letame di Via del Campo di De André. Insomma, ci sarebbe da sospettare una derivazione diretta, visti i legami di De André con Brassens. Tanto più che nel Recitativo del medesimo De André si nominano pizzicagnoli e notai...
CANZONE DELLE CAMPANE A BATTESIMO
(continua)
12/10/2015 - 14:07
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La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)

La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
“Noi siamo rimasti la turba / la turba dei pezzenti, / quelli che strappano ai padroni / le maschere coi denti.”

Poesia di Rocco Scotellaro, scritta all’indomani del trionfo democristiano alle elezioni politiche del 1948. Nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata nel 1954, l’anno successivo alla morte del poeta.

POZZANGHERA NERA IL 18 APRILE

Carte abbaglianti e pozzanghere nere
hanno pittato la luna
sui nostri muri scalcinati!
I padroni hanno dato da mangiare
quel giorno si era tutti fratelli,
come nelle feste dei santi
abbiamo avuto il fuoco e la banda.
Ma è finita, è finita è finita
quest’altra torrida festa
siamo qui soli a gridarci la vita
siamo noi soli nella tempesta.

E se ci affoga la morte
nessuno sarà con noi,
e col morbo e la cattiva sorte
nessuno sarà con noi.
I portoni ce li hanno sbarrati
si sono spalancati i burroni.
Oggi ancora... (continua)
Bernart Bartleby 12/10/2015 - 13:55
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
Mi attacco qui, per analogia o assonanza....ciao, GS

CANTI POPOLARI VENETI DI LOTTA E RESISTENZA
Anche cantare, come scrivere, può essere RESISTENZA.
La canzone popolare veneta ha trovato nel “Canzoniere Vicentino” dei cultori attenti non solo alle sue valenze musicali, ma al contesto storico, sociale e umano in cui ha avuto origine. Sfatando anche qualche stereotipo.

Un incontro con il IL CANZONIERE VICENTINO
(Gianni Sartori)

Il primo L.P. del Canzoniere Vicentino “S’è rivà el Torototela” ha rappresentato una pietra miliare nel panorama della musica popolare veneta. È quindi assai auspicabile che quanto prima venga data al gruppo la possibilità di ripetere l’esperienza: il materiale non manca e la capa- cità neppure. Il secondo LP dovrebbe presentare un repertorio un po' diverso. Il primo è stato sostanzialmente una antologia mentre stavolta vorrebbero, attorno ad un pezzo che usano... (continua)
Gianni Sartori 12/10/2015 - 10:55
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Georges Brassens: Saturne

Carissima Daniela -k.d.-, non so se ti ho mai raccontato di Agrippa d'Aubigné, il poeta francese che fu il cantore degli Ugonotti. Quando ero in seconda liceo, e avevo quindi davvero i famosi diciassette anni e mezzo che dico sempre di avere, la professoressa di greco e latino, la famosa Asselle che sempre nomino, parlò in classe della sua opera principale, il "Poema tragico" (Les Tragiques), che poi è la narrazione in poesia di tutte le guerre di religione di quell'epoca e della Notte di San Bartolomeo. Un'opera poetica stupefacente, che tant'è vero corsi subito a comprare (nelle edizioni della BUR) e che ho tuttora in casa. Pensa dunque che cosa sei andata a "smuovere" nominandomi D'Aubigné, che conosco quasi a memoria. Quando abitavo in Svizzera, una volta feci un giro a Ginevra; bene, ti dico che volli di riffa o di raffa salire alla cattedrale protestante, che oltre ad essere parecchio... (continua)
Riccardo Venturi 12/10/2015 - 01:39
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C'est la merde

C'est la merde
Voi, i grandi filosofi
(continua)
inviata da Daniel(e) BELLUCCI - Nizza - 11.10.2015 ore 21.17 - giorno precampano 11/10/2015 - 21:18
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A Pa’‎

A Pa’‎
À PA'
(continua)
inviata da Daniel(e) BELLUCCI - 11.10.2015 - Nizza un po' campana. 11/10/2015 - 19:30

La valigia

La valigia
Chanson italienne – La valigia – Leo Valeriano – 1970



La question, Lucien l'âne mon ami, que je me pose… c'est : y a-t-il autant de valises dans les chansons en d'autres langues que l'italien ?

Franchement, Marco Valdo M.I. mon ami, je n'en sais rien. En fait, je ne le pense pas. J'ai même l'impression que cette foutue valise, qui tient à peine debout parfois, est le symbole-même de l'émigration italienne. C'est en tout cas, comme ça, que les immigrés ici en Wallonie le ressentent.

De fait, à propos de l'émigration des gens de tous les pays, j'ai entendu parler de bagages, de sacs, de malles, de boîtes, de caisses… de toutes sortes d'autres objets destinés à contenir les affaires de l'exil, mais pas autant de valises que chez les émigrés italiens… Faudrait voir dans d'autres émigrations et donc dans d'autres langues… Peut-être y en a-t-il chez les émigrés espagnols, portugais, grecs,... (continua)
LA VALISE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2015 - 18:16
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Obama Nation - Part 2

Obama Nation - Part 2
Μπραβο !!!
Gigi 11/10/2015 - 16:08




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