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Prima del 2014-9-15

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Private Property

Private Property
[1984]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nel quadruplo “United States, Live”

William F. Buckley, Jr. (1925-2008) è stato un importante intellettuale conservatore americano, fautore del totale laissez-faire in economia e ferocemente anticomunista. Fu un grande sostenitore di Barry Goldwater e di Ronald Reagan durante le loro campagne presidenziali.

Qui Laurie Anderson racconta di come nei primi anni 80 lo stesso William F. Buckley, Jr. avesse provato un giorno sulla propria pelle le sue teorie sulla deregulation selvaggia: recatosi per fare un comizio nel centro di una cittadina dell’Illinois e scoperto che il centro-città non c’era più, sostituito da un mega centro commerciale, provò a abbozzare un comizio proprio lì ma fu immediatamente invitato ad andarsene dalla security... “Mi dispiace, questa è proprietà privata”...

La Anderson continua raccontando che, tornata nella sua Glen Ellyn,... (continua)
William F. Buckley, Jr., Mr. Private Property, planned to give a little talk, a political speech, in a small town in Illinois. His advance men discovered that the center of town had disappeared, and that all the commercial action was out at the mall. When Buckley arrived at the mall, he set up his microphone near a little fountain and began to hand out leaflets and autograph copies of his latest book. Just as a small crowd of shoppers gathered, the owners of the mall ran out and said: Excuse us. This is private property, we’re afraid you’ll have to leave ...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2014 - 22:31
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Il mondo è fatto a scale

Il mondo è fatto a scale
[2000]
Testo di Claudio Lolli
Musica di Claudio Lolli e Paolo Capodacqua
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Claudio Lolli and Paolo Capodacqua
Paroles de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Album: Dalla parte del torto

“Il mondo è fatto a scale: chi le scende, e chi le sale”, è un vecchio proverbio italiano; in questa sua riedizione, però, Claudio Lolli non serve dosi di fatalismo, proprie della cosiddetta “saggezza popolare” (e che il popolo sia così “saggio” resta senz’altro da dimostrare). In questa canzone non si parla di scale, ma di classi. Sapete, le classi…? Quelle cose per cui, in un tempo lontano, c’era la coscienza e c’era pure la lotta…ora, invece, ci hanno detto che “le classi non esistono più”, che sono passate di moda, che ci vuole concordia e coesione, e tutta una serie di altri concetti che si esplicano alla perfezione, e con estrema ma precisa... (continua)
Lo sai come si dice
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e danieka -k.d.- 15/9/2014 - 11:36
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Free Fire Zone

Free Fire Zone
[1992]
Parole e musica di Kerry Livgren, membro dei Kansas e poi fondatore degli AD e dei Proto-Kaw.
Nel disco compilativo intitolato “Decade”

Una canzone che mi ha riportato alla mente una delle tante celebri sequenze di “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrick, quella in cui durante un trasporto in elicottero un mitragliere continua a sparare senza sosta sui civili vietnamiti nelle risaie sottostanti urlando come un pazzo, “Get some! Get some! Get some, get some! Yeah, YEAH! C'mon, C'mon! Get some!”.

Ecco il dialogo completo tra il “door gunner”, interpretato da Tim Colceri, e il soldato-giornalista Joker, interpretato da Matthew Modine:


Door Gunner: Git some! Git some! Git some, yeah, yeah, yeah! Anyone who runs is a VC. Anyone who stands still is a well-disciplined VC! You should do a story about me sometime!
Joker: Why should we do a story about you?
Door Gunner: 'Cause I'm so... (continua)
Fear for your life, just when you thought you were safe inside,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2014 - 09:47
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The Only Life You Have

The Only Life You Have
[2014]
Parole e musica di Justin “J” Capaldi e Kristen Falso
Nell’album intitolato “Things That Are Not”

Il video che accompagna questa canzone è stato girato al Vietnam Memorial, al Korean Memorial e al World War Two Memorial in Washington DC.
When you tried to grow up
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2014 - 21:01
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L'amore ai tempi del fascismo

L'amore ai tempi del fascismo
Chanson italienne – L'amore ai tempi del fascismo – Claudio Lolli – 2000
Paroles de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Album: Dalla parte del torto
L'AMOUR AUX TEMPS DU FASCISME
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/9/2014 - 17:17
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War Song

War Song
CANTO DI GUERRA
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2014 - 16:58
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The Man Who Controls the Drones

The Man Who Controls the Drones
L’UOMO CHE GUIDA I DRONI
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2014 - 16:25
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L'Internationale

L'Internationale
Solo mezz'ora fa ho tolto il cellophane da un libro che dormiva da sette od otto mesi su un ripiano, e ne ho lette finora solo le due pagine di introduzione. E questo ho letto:

"Cento e cinquanta anni fa, quel sogno diventò un inno: l'Internazionale, che poi è risuonato in ogni parte del mondo e che era nato tra queste montagne e in queste valli intorno al Macigno Bianco, dove si svolge la nostra storia. Anche se l'autore delle parole è un certo Pierre Degeyter, di nazionalità francese: la musica, nella sua parte essenziale, esisteva prima delle parole ed era un inno alle Alpi. Era una «marcia per banda» del maestro Vincenzo Petrali, e si intitolava Orobia. Come abbia poi fatto l'inno delle Alpi a diventare l'inno del genere umano («E' la lotta finale:| Uniamoci, e domani | L'Internazionale | Sarà il genere umano») resterà un mistero, che nessuno probabilmente potrà mai spiegare. La musica,... (continua)
Gian Piero Testa 14/9/2014 - 15:15
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
LA EBENAĴO DE LA SEP FRATOJ
(continua)
inviata da ZugNachPankow 14/9/2014 - 00:58
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Una storia senza onore né gloria

Una storia senza onore né gloria
L'ultima è una balla, un colossale falso storico individuato e smentito proprio dal sottoscritto, con l'aiuto della dr. Ratti. Se ne è occupato anche lo storico e giornalista Marzo Magno: http://www.linkiesta.it/trieste-wikipedia

Bella roba l'Italia, che a distanza di 100 anni ha ancora bisogno di inventare falsi storici su personaggi storici nati due secoli fa per giustificare l'occupazione di terre che non hanno mai voluto far parte dell'Italia e che per la parte di cittadini originali scampati alle pulizie etniche ed alle emigrazioni coloniali, ancora non la vuole.

Lei non dovrebbe scrivere qui, è solo un povero nazionalista italiano. Tenga presente che l'unica guerra fatta dalla vecchia Austria negli ultimi due secoli della sua esistenza fu quella in Bosnia, su mandato degli Stati del Congresso di Berlino. L'Austria non era entrata in Italia tramite guerre, semmai l'aiutò a liberarsi... (continua)
Sandi Stark 13/9/2014 - 18:30
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Gallo rojo, gallo negro

Gallo rojo, gallo negro
Keeps the music and the feeling... Its written during greek hunta and dedicated to Nikos Bellogiannis, a greek communist which executed as soviet spy (he wasn't) after the Greek Civil War. The title means "In memory (Oh my carnation) "
stixoi.

Στίχοι: Βαγγέλης Γκούφας
Μουσική: Αργύρης Κουνάδης
Ελένη Βιτάλη

Lyrics by Vangelis Goufas
Music by Argyris Kounadis
1st performed by Eleni Vitali


ΕΙΣ ΜΝΗΜΟΣΥΝΟΝ (ΆΙ, ΓΑΡΟΥΦΑΛΛΟ ΜΟΥ)
(continua)
inviata da Kakos Lykos 13/9/2014 - 14:04
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Fimmine fimmine

anonimo
Fimmine fimmine
Concordo da testimonianze dirette, con Roberta. Naturalmente la grande dignità di queste donne e il bisogno di proteggere il proprio lavoro, esigevano di nascondere questa realtà. ..
13/9/2014 - 11:17
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J'en veux pas d'votre guerre

J'en veux pas d'votre guerre
NON VOGLIO LA VOSTRA GUERRA
(continua)
13/9/2014 - 10:28
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30 giugno 2011

30 giugno 2011
Ho ascoltato per la prima volta la canzone della rivista Internazionale e mi sono commossa a tal punto che l'ho risen. tita e cantata con l'autore più volte fino ad ora.
Ortensiola 13/9/2014 - 06:24
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Il vecchio e il bambino

Il vecchio e il bambino
polluzione?????
Barbara 13/9/2014 - 01:40
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Sweet Harmony

Sweet Harmony
di Riccardo Venturi, 12 settembre 2014

Nel tradurre nel mio linguaggio d'uso comune, vale a dire l'isolottino/ugnanese (con venature di mantignanese e, qua e là, anche dell'avito parlare di S. Bartolo a Cintoia), mi sono certamente immaginato John Marsh gnùdo mentre dice diahane (comune interiezione isolottina di antica origine semitica, rivolta com'è al principale eroe di alcune favole mediorientali). La traduzione contiene anche il refrèn originale inglese come verrebbe pronunciato a i'barrino di via di Mantignano, che fa delle schiaccine parecchio bòne. [RV]
DORCIARMONÌA
(continua)
12/9/2014 - 22:56
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Miniè dell'Elba datemi respiro

anonimo
Miniè dell'Elba datemi respiro
Punta Calamita

"Scorcio delle miniere del Monte Calamita (Capoliveri). Per secoli queste miniere sono state la più grande fonte di lavoro per le popolazioni elbane, soprattutto per Rio Marina, Rio Elba, Capoliveri e la loro gestione in quest'ultimo secolo ha visto alternarsi le società Ilva, Ferromin, Italsider, di nuovo Ilva e infine Iritecna che ne cura la sorveglianza. Dopo oltre 3000 anni di sfruttamento, nel 1980 l'attività produttiva è stata sospesa, perché i giacimenti non sono esauriti, anzi nelle profondità sotto il livello del mare c'è ancora molto ferro disponibile. Calamita, la miniera più importante, tutta a cielo aperto con prevalente mineralizzazione a magnetite. All'interno della miniera operavano diversi cantieri citiamo i più importanti: Vallone, Albaroccia, Nuova Zona, Macei, Civetta, Polveraio, Punta Rossa, Le Piane. Oggi che l'attività mineraria è cessata è ben difficile trovare minerali, ma soprattutto non è possibile accedere nelle aree minerarie che sono proprietà demaniale."

DIA Banca Dati di Immagini
Riccardo Venturi 12/9/2014 - 20:52
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Sera di Pasqua

Sera di Pasqua
Chanson italienne – Sera di Pasqua - Eugenio Montale - 18 avril 1975

Vers d'Eugenio Montale, dans le recueil « Cahier de quatre ans » publié en 1977.
Musique de Altera,
SOIRÉE DE PÂQUES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/9/2014 - 20:48

Requiem für Sacco und Vanzetti

Requiem für Sacco und Vanzetti
12 settembre 2012
REQUIEM PER SACCO E VANZETTI
(continua)
12/9/2014 - 16:27
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Sacco e Vanzetti

Vampo - Pensiero
Sacco e Vanzetti
"Sono scarse le notizie sul tenore italiano Raoul Romito, che incise un certo numero di dischi per la casa Columbia tra gli anni ’10 e ’20. Pare che egli sia emigrato negli Stati Uniti negli anni ‘20, forse per cause politiche, come fa sospettare il fatto che abbia inciso alcuni canti della tradizione anarchica. I dischi restituiscono una voce popolaresca, ma piena, maschia, di un piacevole colorito scuro, in cui è evidente l’imitazione dell'’allora celeberrimo Enrico Caruso."
(TodOpera)
Bernart Bartleby 12/9/2014 - 13:31
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Salvador

Salvador
11 de septiembre de 2014
SALVADOR
(continua)
11/9/2014 - 23:35
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Manhattan Kaboul

Manhattan Kaboul
Finalmente il video dell'interpretazione di Joan Baez (del 2011)

11/9/2014 - 22:37
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赤い命 (Akai Inochi)

赤い命 (Akai Inochi)
The sun dyed the wind from the wasteland
(continua)
11/9/2014 - 22:27
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Dremong

Dremong
Chanson italienne – Dremong – Max Manfredi – 2014

« Dremong » l'ours tibétain, totem de l'album, est un être inquiet et inquiétant au caractère – traditionnellement – mauvais et qui tend souvent à se dresser debout sur ses pattes, semblable aux humains, jusqu'à donner origine, selon certains, aux légendes du Yeti, l'Abominable Homme des Neiges. Un ours imprenable qui habite les altitudes et les solitudes himalayennes, et de temps en temps se montre aux humains…

De maxmanfredi.com

*

Dremong est une étrange chanson, mon ami Lucien l'âne. Elle parle de ce personnage fantasmagorique et même, surtout, phantasmaphorique qui peut être parfois et par ici, le loup, loup-garou ou tout autant, selon les endroits, l'ours. En tous cas, un animal anthropomorphe. Il déambule ailleurs sous mille formes et au Tibet, sous l'inquiétante stature du Yéti, communément appelé l'Abominable Homme des Neiges.... (continua)
DREMONG
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/9/2014 - 19:03
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I cento passi

I cento passi
LA CENT PASXOJ
(continua)
inviata da ZugNachPankow 11/9/2014 - 16:52
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Chile herido

Chile herido
Ho riascoltato questa canzone e mi sono accorto che dice "su tierra" e non "su patria" (già corretto anche nella traduzione italiana) e anche "el mañana" e non "la mañana", quindi dovrebbe essere "il domani" e non "il mattino", giusto?
Lorenzo 11/9/2014 - 16:42
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Storia dell'orso Bruno

Storia dell'orso Bruno
Daniza.

Così saranno contenti, ora: il pericolo pubblico è stato eliminato, con tutti quanti i protocolli di ordinanza. Possono tornare a avere i loro boschi-zoo, i loro intelligentissimi fungaioli, i loro leghisti di merda, le loro mele del cazzo superstrombazzate e col bollino e le loro pecore-simbolo. Tutti dobbiamo essere brave pecorine d'allevamento, e all'orso o al lupo cattivo ci pensano loro. Solo loro hanno il diritto di sfruttarti e macellarti a loro piacimento.

Perché agiscono, loro, nella legalità.

Un giorno sparano a un ragazzo perché sta sopra un motorino che non si è fermato all'alt, e quindi è automaticamente passibile di esecuzione immediata, sul posto. Dopo l'esecuzione, eccoli tutti a difendere il loro sbirro, a dire che un bravo ragazzo non sta "in giro di notte", a insultarlo, a dire che la vera vittima sarebbe il carabiniere.

Un altro giorno sparano l'anestetico... (continua)
CCG/AWS Staff 11/9/2014 - 13:54




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