Chi è felice di marciare in ranghi
Antiwar Songs Blog
Questo argomento (la guerra) mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore. Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello: un midollo […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-30 22:14:00
La Mort Grise
La Mort Grise
Ou
Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur
Chanson bilingue – franco-italienne - La Mort Grise ou Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur– Marco Valdo M.I. - 2005
Giacinto est une canzone leviane, une canzone bilingue – français – italien. Elle est tout droit issue de L'Orologio, un roman hautement poétique et tout aussi hautement politique de Carlo Levi. Cette canzone peut se chanter dans l'une ou l'autre de ces langues ou dans les deux. On peut imaginer une chanteuse ou un chanteur; on peut imaginer de chanter séparément et successivement les deux versions ou les entremêler, comme c'est le cas ici. On peut aussi imaginer un duo italo-français. En somme, il y a beaucoup de possibilités et on peut même se passer de musique. La musique est déjà dans le texte, la musique est dans la poésie.
Giacinto, comme on le verra, a un gros problème dans l'existence et son... (continua)
Ou
Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur
Chanson bilingue – franco-italienne - La Mort Grise ou Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur– Marco Valdo M.I. - 2005
Giacinto est une canzone leviane, une canzone bilingue – français – italien. Elle est tout droit issue de L'Orologio, un roman hautement poétique et tout aussi hautement politique de Carlo Levi. Cette canzone peut se chanter dans l'une ou l'autre de ces langues ou dans les deux. On peut imaginer une chanteuse ou un chanteur; on peut imaginer de chanter séparément et successivement les deux versions ou les entremêler, comme c'est le cas ici. On peut aussi imaginer un duo italo-français. En somme, il y a beaucoup de possibilités et on peut même se passer de musique. La musique est déjà dans le texte, la musique est dans la poésie.
Giacinto, comme on le verra, a un gros problème dans l'existence et son... (continua)
Giacinto
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/8/2014 - 19:57
Ho continuato la mia strada
Nel '75 non conoscevo ancora lo scoutismo, ma 3-4 anni dopo entrato nel VR 4, ho sentito questa canzone, che é sempre stata considerata uno standard, come "My way" o "Nel blu dipinto di blu" lo sono per la musica legggera.
Per me é una di quelle che meglio rappresentano lo stile scout e la "spiriutualià della strada", ben nota a chi ha partecipato ad un noviziato o clan scout.
Mi ha sempre affascinato, mi piace ritrovarla qui e la continuerò a ricordarla a vita.
Per me é una di quelle che meglio rappresentano lo stile scout e la "spiriutualià della strada", ben nota a chi ha partecipato ad un noviziato o clan scout.
Mi ha sempre affascinato, mi piace ritrovarla qui e la continuerò a ricordarla a vita.
Alberto 30/8/2014 - 15:02
Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle
FRANCES FARMER SI VENDICHERÀ SU SEATTLE
(continua)
(continua)
29/8/2014 - 23:59
Sfida
Sono il doc Pippus mi piace tanto Ada Negri e ho fatto la musica di Cade la neve.....
DOC Pippus 29/8/2014 - 20:07
Nella mia ora di libertà
Ultimo pezzone di un album da paura ! La traduzione in francese invece e abbastanza sbagliata, pecato
(franzozzo)
(franzozzo)
Pecato che è sbagliata, la coregeremo...[RV]
29/8/2014 - 10:09
Andrò dove mi porteranno i miei scarponi
[1995]
Album: Avanzo de cantiere
Album: Avanzo de cantiere
Non servirà farsi più in là non rompere i coglioni mai
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 29/8/2014 - 09:14
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Il Pescatore
Doveva succedere: prima o poi, questa canzone per la quale avevo lasciato "libertà di decidere contro chi e che cosa sia contro" è stata tolta dagli "Extra". Finalmente. Mentre lo facevo, mi sono chiesto per l'ennesima volta che cosa ci facesse ancora.
Viene tolta dagli "Extra" non soltanto perché sta per essere istituito un percorso sui Pescatori, nel quale, ovviamente, finirà per prima; ne viene tolta, soprattutto, per se stessa e per quello che dice e racconta. Sotto qualsiasi angolazione la si voglia considerare (laica, cristiana, semplicemente umana), "Il pescatore" descrive un gesto di ribellione. Descrive qualcosa che, in questi tempi di merda, verrebbe senz'altro definita contro la legalità.
Descrive un vecchio pescatore cui si presenta un uomo, un fuggitivo, un inseguito. Un uomo che chiede da mangiare e da bere e a cui il pescatore lo dà senza chiedersi, né chiedergli, niente.... (continua)
Viene tolta dagli "Extra" non soltanto perché sta per essere istituito un percorso sui Pescatori, nel quale, ovviamente, finirà per prima; ne viene tolta, soprattutto, per se stessa e per quello che dice e racconta. Sotto qualsiasi angolazione la si voglia considerare (laica, cristiana, semplicemente umana), "Il pescatore" descrive un gesto di ribellione. Descrive qualcosa che, in questi tempi di merda, verrebbe senz'altro definita contro la legalità.
Descrive un vecchio pescatore cui si presenta un uomo, un fuggitivo, un inseguito. Un uomo che chiede da mangiare e da bere e a cui il pescatore lo dà senza chiedersi, né chiedergli, niente.... (continua)
Riccardo Venturi 28/8/2014 - 17:59
I'm One of the Whitehall Warriors
[1940]
Dalla rivista (nel senso del genere teatrale) “Up & Doing” del 1940
Interpretata da Cyril Richard con l’orchestra di Carroll Gibbons
Un’allegra “ditty”, una canzoncina satirica, sul “dietro le quinte” di ogni guerra, nello specifico sull’ “alacre lavorìo” nelle stanze dei palazzi ministeriali che affaccano sulla Whitehall a Westminster, Londra… (“Chortles” vuol dire risatine, o ridacchi)
Dalla rivista (nel senso del genere teatrale) “Up & Doing” del 1940
Interpretata da Cyril Richard con l’orchestra di Carroll Gibbons
Un’allegra “ditty”, una canzoncina satirica, sul “dietro le quinte” di ogni guerra, nello specifico sull’ “alacre lavorìo” nelle stanze dei palazzi ministeriali che affaccano sulla Whitehall a Westminster, Londra… (“Chortles” vuol dire risatine, o ridacchi)
(Spoken) All right bring the car 'round to Whitehall at 5 o'clock
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 15:47
Crash! Bang! I Want to Go Home (or the Black-Out Song)
[1939]
Parole di Ralph Butler
Musica di Harry Parr Davies
Testo (forse parziale) trovato sul sempre ottimo Mudcat Café
Oh my God, che disagio la guerra, con tutti ‘sti blackout! Voglio andare a casa ma – crash! bang! ouch! fuck! – con ‘sto buio non trovo la strada… Spero di arrivarci domattina, sempre che nel frattempo non ci sia qualche altro maledetto allarme aereo!
Non una canzone contro la guerra, ma una “ditty”, una canzoncina per alleviarne il peso…
Parole di Ralph Butler
Musica di Harry Parr Davies
Testo (forse parziale) trovato sul sempre ottimo Mudcat Café
Oh my God, che disagio la guerra, con tutti ‘sti blackout! Voglio andare a casa ma – crash! bang! ouch! fuck! – con ‘sto buio non trovo la strada… Spero di arrivarci domattina, sempre che nel frattempo non ci sia qualche altro maledetto allarme aereo!
Non una canzone contro la guerra, ma una “ditty”, una canzoncina per alleviarne il peso…
Oh, what a great big blackout!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 15:16
Veličenstvo Kat
Rimettere in ordine una pagina krzysiana, perdipiù dedicata al Diavolo in persona, significa entrare in una babele di traduzioni, videi, link, rispedizioni, mòccoli, ricchi premi e côtillons; mi sono bevuto un paio di sambuche e mi ci sono addentrato. Per una canzone di Karel Kryl si può e si deve fare, tanto più che Alessio Lega, "krylliano" convinto, in questo caso si vede già servita una traduzione cantabile a cura di krzysiek stesso. Sebbene si sia autenticamente superato, mi sono permesso -dopo aver sfrondato a colpi di machete la foresta del Linco Grosso- di metterci leggermente le manacce per sistemare qualche articolo slavamente tralasciato e qualche doppia un po' fantasiosa; poca roba per un exploit autentico. Al quale vanno i miei personali complimenti.
Riccardo Venturi 28/8/2014 - 14:17
Black Rain
[2012]
Nell’album intitolato “Strangeland”
Una canzone che il tastierista della band, Tim Rice-Oxley, scrisse dopo aver visto il film d’animazione “Waltz With Bashir”, diretto nel 2008 dall’israeliano Ari Folman e incentrato sulla guerra in Libano dei primi anni 80 ed il massacro di Sabra e Chatila.
Nell’album intitolato “Strangeland”
Una canzone che il tastierista della band, Tim Rice-Oxley, scrisse dopo aver visto il film d’animazione “Waltz With Bashir”, diretto nel 2008 dall’israeliano Ari Folman e incentrato sulla guerra in Libano dei primi anni 80 ed il massacro di Sabra e Chatila.
I open my eyes, everything shines
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 13:17
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Ashes in Your Mouth
[1992]
Nell’album intitolato “Countdown To Extinction”
Una canzone dalla lontana prima guerra del Golfo… E’ passato quasi un quarto di secolo e ancora ci siamo in mezzo…
Nell’album intitolato “Countdown To Extinction”
Una canzone dalla lontana prima guerra del Golfo… E’ passato quasi un quarto di secolo e ancora ci siamo in mezzo…
People have round shoulders from fairing heavy loads
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 13:02
Alive With the Glory of Love
[2006]
Scritta da Max Bemis.
Singolo poi incluso in “...Is a Real Boy”, secondo album di questa band di Los Angeles.
The song is actually semi-biographical in nature, telling the story of songwriter and vocalist Max Bemis's grandparents, both of whom were Holocaust survivors. The song documents the love between two individuals as they live their lives in the ghetto, in hiding, and in the work camp. In an interview, Bemis said: "I thought about what it would be like to be in love and be separated from the person you love, because these times are just as dire in a way. Anything can happen, in a war and terrorist attacks and cynicism and all these actors who oppose love." (en.wikipedia)
Scritta da Max Bemis.
Singolo poi incluso in “...Is a Real Boy”, secondo album di questa band di Los Angeles.
The song is actually semi-biographical in nature, telling the story of songwriter and vocalist Max Bemis's grandparents, both of whom were Holocaust survivors. The song documents the love between two individuals as they live their lives in the ghetto, in hiding, and in the work camp. In an interview, Bemis said: "I thought about what it would be like to be in love and be separated from the person you love, because these times are just as dire in a way. Anything can happen, in a war and terrorist attacks and cynicism and all these actors who oppose love." (en.wikipedia)
When I watch you, I wanna do you right where you're standing (yeah)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:51
Red Wine
28 agosto 2014
Vino rosso per Sacco e Vanzetti, dalle loro terre.
Red wine for Sacco e Vanzetti, from their homelands.
Vino rosso per Sacco e Vanzetti, dalle loro terre.
Red wine for Sacco e Vanzetti, from their homelands.
VINO ROSSO
(continua)
(continua)
28/8/2014 - 11:31
Canzone del cavallo bendato
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Sì, quando un cavallo è troppo focoso
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:25
Canzone del padrone
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Sia chiaro compagni, la violenza
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:03
Sette Maggio
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Una canzone – che arbitrariamente ho attribuita a Fo, in realtà frutto di un lavoro collettivo – che racconta della morte accidentale di un editore, Giangiacomo Feltrinelli, il cui corpo dilaniato dall’esplosione di una bomba fu rinvenuto presso un traliccio dell’alta tensione a Segrate, Milano, sette giorni dopo le elezioni politiche che avevano appena riconfermato la DC, e il centrosinistra, al potere, ma con 9 milioni di voti al PCI di Berlinguer.
Dissero che l’editore, l’ex partigiano, il militante di estrema sinistra fosse saltato con l’ordigno che lui stesso stava piazzando (lo dissero anche Curcio e le BR), ma in molti non ci hanno mai creduto: "Giangiacomo Feltrinelli... (continua)
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Una canzone – che arbitrariamente ho attribuita a Fo, in realtà frutto di un lavoro collettivo – che racconta della morte accidentale di un editore, Giangiacomo Feltrinelli, il cui corpo dilaniato dall’esplosione di una bomba fu rinvenuto presso un traliccio dell’alta tensione a Segrate, Milano, sette giorni dopo le elezioni politiche che avevano appena riconfermato la DC, e il centrosinistra, al potere, ma con 9 milioni di voti al PCI di Berlinguer.
Dissero che l’editore, l’ex partigiano, il militante di estrema sinistra fosse saltato con l’ordigno che lui stesso stava piazzando (lo dissero anche Curcio e le BR), ma in molti non ci hanno mai creduto: "Giangiacomo Feltrinelli... (continua)
7 maggio, il baraccone, la gran fiera elettorale
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 10:49
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
1d. Canto dei lager - La versione italiana interpretata dalle Voci di mezzo
La traduzione italiana è di Beppe Chierici e Daisy Lumini
1c. Canto dei Lager - The Italian version performed by Voci di Mezzo
Translation by Beppe Chierici and Daisy Lumini
La traduzione italiana è di Beppe Chierici e Daisy Lumini
1c. Canto dei Lager - The Italian version performed by Voci di Mezzo
Translation by Beppe Chierici and Daisy Lumini
Un silenzio cupo ammanta
(continua)
(continua)
inviata da dq82 28/8/2014 - 09:18
O fascistone
anonimo
Si tratta di un canto partigiano che fa parte del repertorio di Voci di mezzo. Non se ne ricava però alcuna notizia né dal sito, né dal documento PDF; lo inseriamo perciò così com'è, iniziando naturalmente uno dei nostri soliti "viaggi" per una canzone -che spesso durano anni e anni. [CCG/AWS Staff]
O fascistone
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/8/2014 - 00:10
Saxon Shilling
la poesia originale di Kevin T Buggy
da The Spirit of the Nation (1843)
da The Spirit of the Nation (1843)
THE SAXON SHILLING
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/8/2014 - 22:58
Ich weiss bestimmt, ich werd dich wiedersehen!
Chanson de langue allemande – Ich weiss bestimmt, ich werd dich wiedersehen ! – Adolf Strauss – 1943
Lingua: Tedesco
[1943]
Poème de Ludwig Hift (1899 - 1981), juif autrichien , employé de banque à Vienne, qui fut incarcéré à Thérésienstadt et qui réchappa de l'Holocauste.
Musique (tango) composée par Adolf Strauss (1902-1944) qui fut moins chanceux que Ludwig Hift: Juif tchèque, Adolf Strauss eut le même destin qu'Ilse Weber et tant d'autres de ses compatriotes et des ses coreligionnaires ; enfermé au camp-ghetto de Thérésienstadt, il faut en 1944 transféré à Auschwitz où il fut éliminé.
Arrangement pour piano e voix de Moshe Zorman.
Lingua: Tedesco
[1943]
Poème de Ludwig Hift (1899 - 1981), juif autrichien , employé de banque à Vienne, qui fut incarcéré à Thérésienstadt et qui réchappa de l'Holocauste.
Musique (tango) composée par Adolf Strauss (1902-1944) qui fut moins chanceux que Ludwig Hift: Juif tchèque, Adolf Strauss eut le même destin qu'Ilse Weber et tant d'autres de ses compatriotes et des ses coreligionnaires ; enfermé au camp-ghetto de Thérésienstadt, il faut en 1944 transféré à Auschwitz où il fut éliminé.
Arrangement pour piano e voix de Moshe Zorman.
JE SUIS SÛR DE TE REVOIR ENCORE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/8/2014 - 22:27
Spaghetti Western
Povero Calderoli! Più volte in ospedale, diversi interventi chirurgici, strani incidenti, la morte della madre, e pure un serpente di due metri ritrovato in cucina! MACUMBAAA!!! La maledizione dei Kyenge!
Calderoli insiste: "Su di me macumba". Papà Kyenge: "Hai fatto innervosire antenati"
L'ex ministro leghista: "Negli ultimi tempi mi è capitato di tutto, chiedo la revoca del rituale". Clement Kikoko Kyenge effettuò un rito tribale dopo alcune frasi razziste dell'esponente leghista. Kyenge: "Sono cattolica, non credo a queste cose"
Da La Repubblica del 26 agosto 2014
MILANO - "Non sono mai stato superstizioso ma dopo la macumba che mi ha fatto il papà della Kyenge mi è capitato di tutto e di più". Roberto Calderoli insiste e rilancia una storia che assomiglia sempre di più alla sceneggiatura di un film tragicomico. Intervistato dal settimanale Oggi l'esponente leghista rilancia le accuse... (continua)
Calderoli insiste: "Su di me macumba". Papà Kyenge: "Hai fatto innervosire antenati"
L'ex ministro leghista: "Negli ultimi tempi mi è capitato di tutto, chiedo la revoca del rituale". Clement Kikoko Kyenge effettuò un rito tribale dopo alcune frasi razziste dell'esponente leghista. Kyenge: "Sono cattolica, non credo a queste cose"
Da La Repubblica del 26 agosto 2014
MILANO - "Non sono mai stato superstizioso ma dopo la macumba che mi ha fatto il papà della Kyenge mi è capitato di tutto e di più". Roberto Calderoli insiste e rilancia una storia che assomiglia sempre di più alla sceneggiatura di un film tragicomico. Intervistato dal settimanale Oggi l'esponente leghista rilancia le accuse... (continua)
Bernart Bartleby 27/8/2014 - 16:01
Canzone del Ricco
[1986]
Canzone scritta da Dario Fo che chiude la commedia “Il ratto della Francesca” interpretata da Franca Rame.
“[…] Venendo al dunque, di che cosa tratta questa nostra commedia? Qual è l’impegno? I più svelti fra di voi l’avranno già capito. Si tratta di un’opera in difesa dei ricchi. Sì, avete capito bene: in difesa dei ricchi! Certo, la nostra compagnia non ha buona reputazione né buona fama in merito. In molte occasioni, dobbiamo ammetterlo, siamo andati giù pesanti con la satira contro gli abbienti e i potenti. Ma concedeteci il rinsavimento. Oggi sentiamo il dovere, di fronte alla folle campagna che si sta organizzando contro i ricchi, di correre in loro difesa. Ve ne sarete di certo resi conto a vostra volta, nello stesso istante in cui il ricco è tornato di moda e lo si ama, sono scoppiati l’odio e l’idiosincrasia per i signori da parte di certi ambienti. Aggressioni morali e... (continua)
Canzone scritta da Dario Fo che chiude la commedia “Il ratto della Francesca” interpretata da Franca Rame.
“[…] Venendo al dunque, di che cosa tratta questa nostra commedia? Qual è l’impegno? I più svelti fra di voi l’avranno già capito. Si tratta di un’opera in difesa dei ricchi. Sì, avete capito bene: in difesa dei ricchi! Certo, la nostra compagnia non ha buona reputazione né buona fama in merito. In molte occasioni, dobbiamo ammetterlo, siamo andati giù pesanti con la satira contro gli abbienti e i potenti. Ma concedeteci il rinsavimento. Oggi sentiamo il dovere, di fronte alla folle campagna che si sta organizzando contro i ricchi, di correre in loro difesa. Ve ne sarete di certo resi conto a vostra volta, nello stesso istante in cui il ricco è tornato di moda e lo si ama, sono scoppiati l’odio e l’idiosincrasia per i signori da parte di certi ambienti. Aggressioni morali e... (continua)
Oh sì! È proprio vero: Ricco è bello, Ricco è splendido, dio sia benedetto per aver creato il Ricco, la Donna Ricca, gli Imprenditori e soprattutto i Banchieri! Alleluiah!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2014 - 15:06
Il sogno
[1977]
Scritta da Dario Fo e Franca Rame
Musica di Fiorenzo Carpi
Interpretata dalla Rame alla fine di uno dei monologhi che compongono lo spettacolo “Tutta casa, letto e chiesa”.
Ripresa anche in una delle puntate televisive di “Trasmissione forzata”, in onda su RAI3 nel 1988.
Scritta da Dario Fo e Franca Rame
Musica di Fiorenzo Carpi
Interpretata dalla Rame alla fine di uno dei monologhi che compongono lo spettacolo “Tutta casa, letto e chiesa”.
Ripresa anche in una delle puntate televisive di “Trasmissione forzata”, in onda su RAI3 nel 1988.
L’altra notte mi sono sognata
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2014 - 14:32
Siam gli imperiali (o Coro degli imperiali)
[1965]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Nello spettacolo “La colpa è sempre del diavolo”
Poi nella raccolta “Le canzoni di Dario Fo, vol. 2”.
Stavo riflettendo su come, ancora una volta, i Potenti di oggi (quelli di sempre, anche se le facce cambiano e magari alla Casa Bianca ora ce n’è una nera) stiano riuscendo a terrorizzarci e a paralizzarci sventolando crisi, guerre e terrorismo… Crisi, guerre e terrorismo che sono loro stessi ad aver costruito, pianificato e fomentato accuratamente, a partire – in quest’ultima fase - dalla dissoluzione del blocco sovietico (1989) e dalla prima guerra del Golfo (1990) per arrivare alle “primavere arabe” e alla nuova guerra fredda (invero piuttosto calda) che si combatte in Ucraina…
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Nello spettacolo “La colpa è sempre del diavolo”
Poi nella raccolta “Le canzoni di Dario Fo, vol. 2”.
Stavo riflettendo su come, ancora una volta, i Potenti di oggi (quelli di sempre, anche se le facce cambiano e magari alla Casa Bianca ora ce n’è una nera) stiano riuscendo a terrorizzarci e a paralizzarci sventolando crisi, guerre e terrorismo… Crisi, guerre e terrorismo che sono loro stessi ad aver costruito, pianificato e fomentato accuratamente, a partire – in quest’ultima fase - dalla dissoluzione del blocco sovietico (1989) e dalla prima guerra del Golfo (1990) per arrivare alle “primavere arabe” e alla nuova guerra fredda (invero piuttosto calda) che si combatte in Ucraina…
Parà parà parazipunzi pà!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2014 - 11:57
Forza avanti (Coro dei comunitardi)
[1965]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Nello spettacolo “La colpa è sempre del diavolo”
Poi nella raccolta “Le canzoni di Dario Fo, vol. 2”.
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Nello spettacolo “La colpa è sempre del diavolo”
Poi nella raccolta “Le canzoni di Dario Fo, vol. 2”.
Che ci importa se domani
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2014 - 11:32
Il piccolo soldato
2013
Il pittore è l’unico che sceglie i suoi colori…
Il pittore è l’unico che sceglie i suoi colori…
Ho visto la fine dei miei giorni,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/8/2014 - 10:02
Лёнька Королёв, или Песня про Лёньку Королёва
Il legame tra Alessio Lega e Bulat Okudžava è indissolubile fin dai tempi di Vigliacca!, la sua più famosa canzone ispiratagli direttamente da un verso del cantautore russo. Qui Alessio si cimenta con il Lënka Korolëv, vale a dire con una generazione intera di giovani cancellata, come in ogni guerra. La registrazione è stata fatta a Fosdinovo lo scorso 2 agosto 2014. [RV]
LA CANZONE DI LËNKA KOROLËV [*]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2014 - 09:57
Christmas 1914
This piece was written by Cormac MacConnell, Mickey MacConnell's brother.
Michael 27/8/2014 - 01:02
El miedo nos separa
2006
Ancora non è finita
Ancora non è finita
El miedo nos separa, y lo miramos en la cara!
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 26/8/2014 - 23:33
Il sentiero dei briganti
2004
Compagni di Strada
TESTI E MUSICHE ORIGINALI : Carlo Cempella e Stefano Belardi
Su Domenico Tiburzi si vedano anche Il brigante Tiburzi, Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso e Domenico Tiburzi
Compagni di Strada
TESTI E MUSICHE ORIGINALI : Carlo Cempella e Stefano Belardi
Su Domenico Tiburzi si vedano anche Il brigante Tiburzi, Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso e Domenico Tiburzi
Domenico il pirata
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/8/2014 - 23:24
Cosa resterà di questi euro 80
(2014)
Sembra che Riccardo Scocciante non sia stato l'unico ad avere l'idea di rifare Cosa resterà di questi euro ottanta sulla musica di Raf. Questa versione è un po' troppo grillina per i nostri gusti ma comunque godibile. E con il riferimento al mancato ritiro delle truppe la dobbiamo inserire per forza...
Sembra che Riccardo Scocciante non sia stato l'unico ad avere l'idea di rifare Cosa resterà di questi euro ottanta sulla musica di Raf. Questa versione è un po' troppo grillina per i nostri gusti ma comunque godibile. E con il riferimento al mancato ritiro delle truppe la dobbiamo inserire per forza...
E così la gente
(continua)
(continua)
26/8/2014 - 23:13
Domenico Tiburzi
Testo e musica di Mauro Chechi
Lyrics and Music by Mauro Chechi
"Brano interpretato da la banda del Torchio e dai Briganti di Maremma.
Su Domenico Tiburzi si vedano anche Il brigante Tiburzi, Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso e Il sentiero dei briganti. [DQ82]
Lyrics and Music by Mauro Chechi
"Brano interpretato da la banda del Torchio e dai Briganti di Maremma.
Su Domenico Tiburzi si vedano anche Il brigante Tiburzi, Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso e Il sentiero dei briganti. [DQ82]
Come segnalatoci da Lisetta Luchini, il brano è interamente da attribuirsi a Mauro Chechi, che nel 1979 ha lasciato la sua attività forense per dedicarsi interamente a quella di cantastorie e di uomo di spettacolo. [RV]
Un uomo sconosciuto entra nella taverna,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 26/8/2014 - 22:50
The Flood And The Storm
25/26 agosto 2014
Il fatto che nella canzone sia nominato Wilson poteva avere una valenza particolare per Guthrie: il suo nome completo era infatti Woodrow Wilson Guthrie, che suo padre gli diede essendo un ammiratore dell'allora governatore del New Jersey, e che sarebbe divenuto Presidente di lì a poco. [RV]
L'ALLUVIONE E LA TEMPESTA
(continua)
(continua)
26/8/2014 - 22:31
Il partigiano di Pozzaglio
anonimo
La canzone si riferisce al giovane partigiano Luigi Ruggeri (nome di battaglia "Carmen"), che fu arrestato dai fascisti in seguito a una delazione, portato a Cremona, sottoposto a tortura e poi pubblicamente fucilato sulla piazza principale di Pozzaglio il 24 settembre 1944. L'aria a cui si ispira è quella di una canzonetta assai in voga a quel tempo, Ho detto al sole.
Interpretata dal Gruppo Padano di Piadena, dai Briganti di Maremma
Interpretata dal Gruppo Padano di Piadena, dai Briganti di Maremma
La giusta pace è giunta alle porte
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/8/2014 - 22:28
Il ritorno
Chanspon italienne – Il ritorno – Marco Revelli – 2014
Paroles et musique de Marco Rovelli
La chanson fera partie de l'album prochain de Marco Rovelli, en préparation et sans encore un titre définitif. L'auteur en parle ainsi dans les notes de travail :
« Ainsi, on part : on part pour réaliser un monde, pour le construire, en affrontant ce qu'il faut affronter, car on ne peut pas se passer de l'affronter. Et en partant on s'en remet à la distance. Comme ces tant et tant de migrants avec lesquels j'ai parlé ces années, qui peut-être sont mariés mais ne voient pas leur femme depuis un an. Cette distance est la distance même de l'amour : qu'est-il d'autre si ce n'est un mouvement impossible, un deux qui ne pourra jamais se faire mais qui aussi est un un (un un fêlé, un absent à soi-même). On doit toujours revenir, parce que nous sommes toujours dans le départ. Et le retour, en réalité, n'est... (continua)
Paroles et musique de Marco Rovelli
La chanson fera partie de l'album prochain de Marco Rovelli, en préparation et sans encore un titre définitif. L'auteur en parle ainsi dans les notes de travail :
« Ainsi, on part : on part pour réaliser un monde, pour le construire, en affrontant ce qu'il faut affronter, car on ne peut pas se passer de l'affronter. Et en partant on s'en remet à la distance. Comme ces tant et tant de migrants avec lesquels j'ai parlé ces années, qui peut-être sont mariés mais ne voient pas leur femme depuis un an. Cette distance est la distance même de l'amour : qu'est-il d'autre si ce n'est un mouvement impossible, un deux qui ne pourra jamais se faire mais qui aussi est un un (un un fêlé, un absent à soi-même). On doit toujours revenir, parce que nous sommes toujours dans le départ. Et le retour, en réalité, n'est... (continua)
LE RETOUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/8/2014 - 22:19
×