ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
d'une chanson yiddish
Nit kayn rozhinkes, nit kayn mandlen – Isaiah Shpigl – Dovid Beyglman [David Beygelman] – 1943
Paroles d'Isaiah Shpigl (1906-1990), écrivain, poète et professeur qui survécut à la liquidation du ghetto de Łódź et à l'Holocauste
Musique de David Beyglman, qui par contre fut tué Auschwitz en août 1944, peu de jours après sa déportation de Łódź.
La chanson a été interprétée par beaucoup, par exemple par Abraham Brun dans l'album « Songs of the Ghetto », Folkways Records, 1965.
Le texte translittéré du yiddish a été trouvé sur Music and the Holocaust ; le texte original en caractères hébraïques est par contre une image reproduite de Der Yidisher Tem-Tem, revue pour l'apprentissage de la langue yiddish. L'image reproduit même le portrait de l'auteur des vers, Isaiah Shpigl.
Isaiah Shpigl écrivit cette chanson en mémoire... (continua)
d'une chanson yiddish
Nit kayn rozhinkes, nit kayn mandlen – Isaiah Shpigl – Dovid Beyglman [David Beygelman] – 1943
Paroles d'Isaiah Shpigl (1906-1990), écrivain, poète et professeur qui survécut à la liquidation du ghetto de Łódź et à l'Holocauste
Musique de David Beyglman, qui par contre fut tué Auschwitz en août 1944, peu de jours après sa déportation de Łódź.
La chanson a été interprétée par beaucoup, par exemple par Abraham Brun dans l'album « Songs of the Ghetto », Folkways Records, 1965.
Le texte translittéré du yiddish a été trouvé sur Music and the Holocaust ; le texte original en caractères hébraïques est par contre une image reproduite de Der Yidisher Tem-Tem, revue pour l'apprentissage de la langue yiddish. L'image reproduit même le portrait de l'auteur des vers, Isaiah Shpigl.
Isaiah Shpigl écrivit cette chanson en mémoire... (continua)
NI RAISINS, NI AMANDES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/7/2014 - 19:33
Maddalena di Val Susa
[2014]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Testo ripreso da Il deposito
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Testo ripreso da Il deposito
La recentissima e bella canzone di Alessio Lega è accompagnata qui per la prima volta dal suo video, perché certe canzoni, sempre sgradite al potere, è sempre bene ascoltarle cantate e ricantate. Abbiamo pensato di inserire in questa pagina anche il racconto di una domenica di qualche mese fa, passata in Val Susa. Per ribadire certe cose e certi eventi. [RV]
Maddalena sequestrata
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Adriana 23/7/2014 - 19:24
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
VENETO VICENTINO / VICENZA VENETIAN / VÉNITIEN DE VICENZA / VICENZAN VENETONKIELI
Versione veneta (vicentino centrale) di Andrea Seraglio
A version into Venetian (Vicenza central dialect) by Andrea Seraglio
Version en vénitien (dialecte central de Vicenza) par Andrea Seraglio
Andrea Seraglion käännös Veneton kieleen (Vicenzan keskimurreeseen)
23-07-2014
Beppe Righi, 2013
Versione veneta (vicentino centrale) di Andrea Seraglio
A version into Venetian (Vicenza central dialect) by Andrea Seraglio
Version en vénitien (dialecte central de Vicenza) par Andrea Seraglio
Andrea Seraglion käännös Veneton kieleen (Vicenzan keskimurreeseen)
23-07-2014
Beppe Righi, 2013
AUSCHWITZ
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Seraglio 23/7/2014 - 11:48
Núcleo Base
Dall'album "Mudança de Comportamento" (1988)
Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Meu amor eu sinto muito, muito, muito, mas vou indo
(continua)
(continua)
22/7/2014 - 22:34
Questo 22 luglio di morte a Gaza grazie al nazismo sionista è anche la data che ricorda due stragi apparentemente lontanissime nel tempo: quella dello xenofobo “cristiano” Anders Breivik a Oslo e Utøya il 22 luglio 2011 e quella dei Catari di Béziers, avvenuta il 22 luglio 1209. Ma entrambe sono prodotti della stessa cultura, della stessa intolleranza, dello stesso fanatismo religioso, della stessa storia. Niente viene dalla luna. Vogliamo qui ricordarle assieme in questo giorno nero.
Riccardo Venturi 22/7/2014 - 21:54
Utøya
Antiwar Songs Blog
Questo 22 luglio di morte a Gaza grazie al nazismo sionista è anche la data che ricorda due stragi apparentemente lontanissime nel tempo: quella dello xenofobo “cristiano” Anders Breivik a Oslo e Utøya il 22 luglio 2011 e quella dei Catari di Béziers, avvenuta il 22 luglio 1209. Ma entrambe sono prodotti della stessa […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-22 20:46:00
Ιδανικοί αυτόχειρες
E ancora un video sulla versione di Nikos Xylouris e Loukas Thanos, assai suggestivo:
Riccardo Venturi 22/7/2014 - 19:04
Refuseniks
[2014]
KilnAboy è scritto con la A cerchiata di Anarchia…
Dal disco intitolato “Prison Bars and Battle Scars”
“Refusenik” si riferiva originariamente ai cittadini ebrei dei paesi del blocco sovietico cui veniva rifiutata l’autorizzazione ad emigrare in Israele. In seguito il termine è passato ad indicare i militari che per motivi politici, religiosi o morali rifiutano il servizio attivo in particolari circostanze o luoghi, come i soldati e i riservisti israeliani – meglio definiti come “sarvanim”, o “mishtamtim” o ancora “shministim” nel caso dei più giovani - che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano nei Territori Occupati e/o nell’assedio di quella striscia di terra dimenticata da Dio a da Allah che è Gaza.
KilnAboy è scritto con la A cerchiata di Anarchia…
Dal disco intitolato “Prison Bars and Battle Scars”
“Refusenik” si riferiva originariamente ai cittadini ebrei dei paesi del blocco sovietico cui veniva rifiutata l’autorizzazione ad emigrare in Israele. In seguito il termine è passato ad indicare i militari che per motivi politici, religiosi o morali rifiutano il servizio attivo in particolari circostanze o luoghi, come i soldati e i riservisti israeliani – meglio definiti come “sarvanim”, o “mishtamtim” o ancora “shministim” nel caso dei più giovani - che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano nei Territori Occupati e/o nell’assedio di quella striscia di terra dimenticata da Dio a da Allah che è Gaza.
You say that you despise me
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/7/2014 - 15:25
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Sette sono i re
Bin Laden non era un re.. i opterei per Saddam
Quindi sarebbe
1) Craxi
2) russo
3) Bush Padre
4) Thatcher
5) Berlusconi / Franco
6) Bush Figlio
7) Saddam
??
Quindi sarebbe
1) Craxi
2) russo
3) Bush Padre
4) Thatcher
5) Berlusconi / Franco
6) Bush Figlio
7) Saddam
??
Roberto 22/7/2014 - 14:42
Come All You Coal Miners
Il titolo completo dell'album è "Harlan County USA - Songs Of The Coal Miner's Struggle".
Incisa anche dagli Uncle Tupelo nel loro disco "March 16–20, 1992"
Incisa anche dagli Uncle Tupelo nel loro disco "March 16–20, 1992"
Bernart Bartleby 22/7/2014 - 09:57
Satan, Your Kingdom Must Come Down
anonimo
Un blues country gospel registrato per primo nel 1931 da Blind Joe Taggart, uno dei tanti cantori/musicisti di strada ciechi degli anni 20 e 30.
Ripreso in seguito dagli Uncle Tupelo e più recentemente da Robert Plant nel suo disco “Band of Joy”, reunion con la sua band originaria pre-Led Zeppelin.
Propongo questo brano per il percorso su “Il Diavolo” ma anche per quello su “La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù” perché mi pare che negli anni della Grande Depressione, quando “Satan, your kingdom must come down” fu inciso, l’invocazione fosse diretta contro la disoccupazione, la miseria, la fame che attanagliavano la popolazione americana e mondiale, mentre i ricchi che avevano fatto soldi a palate speculando sulla Grande Guerra già si preparavano alla seconda…
E poi ritengo che questa semplice preghiera – come lo sono spesso blues, gospel e spiritual... (continua)
Ripreso in seguito dagli Uncle Tupelo e più recentemente da Robert Plant nel suo disco “Band of Joy”, reunion con la sua band originaria pre-Led Zeppelin.
Propongo questo brano per il percorso su “Il Diavolo” ma anche per quello su “La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù” perché mi pare che negli anni della Grande Depressione, quando “Satan, your kingdom must come down” fu inciso, l’invocazione fosse diretta contro la disoccupazione, la miseria, la fame che attanagliavano la popolazione americana e mondiale, mentre i ricchi che avevano fatto soldi a palate speculando sulla Grande Guerra già si preparavano alla seconda…
E poi ritengo che questa semplice preghiera – come lo sono spesso blues, gospel e spiritual... (continua)
Satan, your kingdom must come down
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/7/2014 - 09:11
Il signore degli agnelli
Chanson italienne – Il signore degli agnelli – Riccardo Scocciante – 2006
Lorsque Riccardo Scocciante, ou bien le dégoûtant personnage qui se cache derrière ce pseudonyme, m'a envoyé la chose qui suit, il m'a dit : « Écoute, tête de nœud, je sais que tu es en cheville avec un site de chansons contre la guerre. Voilà, tiens, j'ai écrit une chanson contre la guerre et même contre le pape, qui pour moi est cette espèce de zombie, dont certains affirment qu'il a fait partie de la SS, et qui me casse un peu les couilles. Veille à l'insérer, sinon cette nuit, je viens tuer ton chat. »
Je lui ai fait remarquer que je n'ai pas de chat, et que si j'en avais un, je lui scalperais les gencives au marteau-piqueur à ce tueur de chat, si seulement il touchait à un poil du minou ; mais puisque ce site accueille tout, mais vraiment tout (ou presque), je vous présente quand même sa « chanson » (dont je... (continua)
Lorsque Riccardo Scocciante, ou bien le dégoûtant personnage qui se cache derrière ce pseudonyme, m'a envoyé la chose qui suit, il m'a dit : « Écoute, tête de nœud, je sais que tu es en cheville avec un site de chansons contre la guerre. Voilà, tiens, j'ai écrit une chanson contre la guerre et même contre le pape, qui pour moi est cette espèce de zombie, dont certains affirment qu'il a fait partie de la SS, et qui me casse un peu les couilles. Veille à l'insérer, sinon cette nuit, je viens tuer ton chat. »
Je lui ai fait remarquer que je n'ai pas de chat, et que si j'en avais un, je lui scalperais les gencives au marteau-piqueur à ce tueur de chat, si seulement il touchait à un poil du minou ; mais puisque ce site accueille tout, mais vraiment tout (ou presque), je vous présente quand même sa « chanson » (dont je... (continua)
LE SEIGNEUR DES AGNEAUX
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/7/2014 - 23:16
For What It's Worth
Che ne dite di questa cover? E' del 1968 ed è dei Band Of Joy, formazione in cui militavano due futuri Led Zeppelin, Robert Plant alla voce (e si sente!) e John Bonham (e si sente pure!)...
Kikkazza!!!
Kikkazza!!!
Bernart bartleby 21/7/2014 - 22:48
Il lago che combatte
collaborazione tra gli Assalti Frontali e Il muro del canto
2014
canzone inedita
Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (continua)
2014
canzone inedita
Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (continua)
Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/7/2014 - 21:37
Percorsi:
Guerra alla Terra
Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
2012
Lontano dal cerchio
la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Lontano dal cerchio
la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/7/2014 - 20:13
Sarajevo
(2014)
In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.
Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».
Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (continua)
In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.
Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».
Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (continua)
Pax
Pax
Pax
Pax
Pax
20/7/2014 - 22:24
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Havana Affair
[1975]
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.
Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.
Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.
Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.
Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
PT-boat on the way to Havana
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 21:49
I'm Not Afraid of Life
Dopo Joey (2001), Dee Dee (2002) e Johnny (2004), l'11 luglio scorso è morto anche Tommy Ramone, ultimo membro della formazione originaria dei Ramones.
Tommy Ramone era stato batterista (dal 74 al 78, poi sostituito da Marky Ramone) e produttore della band.
Aveva scritto pezzi immortali come "I Wanna Be Your Boyfriend" e "Blitzkrieg Bop"...
Il suo vero nome era Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás. Era ungherese, ebreo, figlio di genitori scampati all'Olocausto perchè nascosti dai vicini... Molti suoi familiari invece furono vittime dei nazisti...
R.I.P. Tommy Ramone
Tommy Ramone era stato batterista (dal 74 al 78, poi sostituito da Marky Ramone) e produttore della band.
Aveva scritto pezzi immortali come "I Wanna Be Your Boyfriend" e "Blitzkrieg Bop"...
Il suo vero nome era Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás. Era ungherese, ebreo, figlio di genitori scampati all'Olocausto perchè nascosti dai vicini... Molti suoi familiari invece furono vittime dei nazisti...
R.I.P. Tommy Ramone
Bernart Bartleby 20/7/2014 - 21:07
Les Vacanciers
Les Vacanciers
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968
Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou
Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.
Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continua)
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968
Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou
Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.
Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continua)
Cré vin dieu !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/7/2014 - 19:08
Es urgente
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continua)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continua)
Es urgente pedir por esta boca,
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 20/7/2014 - 16:38
La Repubblica di Caulonia
[2005]
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:
Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continua)
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:
Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continua)
Si mi susteni u sensu e la raggiuni
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 15:21
L'estaca
SPAGNOLO 2 [ Abel García, 1986 ]
SPANISH 2 [ Abel García, 1986 ]
Non c'è minimamente da stupirsi se, tra le primissime versioni de L'estaca in lingue diverse dal catalano, ve ne siano in basco e in occitano (oltre che in francese e svedese); e, ugualmente, non ci si deve stupire se, per avere una versione cantata in castigliano, si sia dovuto attendere il 1986 e non in Spagna, bensì in Uruguay. Anche l'Uruguay, del resto, come molti altri paesi latinoamericani, ha dovuto a lungo tirare di qua e di là per liberarsi da dittature varie, più o meno militari e regolarmente sostenute dallo Zio Sam. Il cantautore uruguagio Abel García, nato nel 1953, inserì la sua versione nell'album eponimo (Orfeo LP). Ebbe a dichiarare: “La composizione originale era molto bella, e ho provato a mantenerne l'essenza. Quando la canto nel mio paese, l'Uruguay, piace molto a chi la ascolta”. [RV]
SPANISH 2 [ Abel García, 1986 ]
Non c'è minimamente da stupirsi se, tra le primissime versioni de L'estaca in lingue diverse dal catalano, ve ne siano in basco e in occitano (oltre che in francese e svedese); e, ugualmente, non ci si deve stupire se, per avere una versione cantata in castigliano, si sia dovuto attendere il 1986 e non in Spagna, bensì in Uruguay. Anche l'Uruguay, del resto, come molti altri paesi latinoamericani, ha dovuto a lungo tirare di qua e di là per liberarsi da dittature varie, più o meno militari e regolarmente sostenute dallo Zio Sam. Il cantautore uruguagio Abel García, nato nel 1953, inserì la sua versione nell'album eponimo (Orfeo LP). Ebbe a dichiarare: “La composizione originale era molto bella, e ho provato a mantenerne l'essenza. Quando la canto nel mio paese, l'Uruguay, piace molto a chi la ascolta”. [RV]
LA ESTACA
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 20/7/2014 - 12:59
Addio Juna
Rispondo ai figli della signora Bruna di Cagliari, mia "amica-di-penna" ma anche e soprattutto amica di cuore negli anni cinquanta, quando eravamo teen-agers. Mio padre, sensibile alla mia richiesta,da Olbia dove eravamo in vacanza mi accompagnò a Cagliari per conoscere Bruna, della quale gli parlavo sempre. Era una ragazza sensibile, intelligente, simpaticissima e i suoi genitori prepararono per noi una accoglienza meraviglio, che non dimenticherò mai. Andammo anche a fare il bagno al Poetto divertendoci come matte. Una giornata incredibile. Poi crescendo con gli anni ci siamo perse di..penna, ma nel mio pensiero è sempre stata un'amica carissima. Spero di avere sue notizie da voi. Sono su Facebook e la mia email è: elda.mari@alice.it (quel segno strambo sta per chiocciola). Grazie per avermi scritto. Siete stati molto cari.
elda mari 20/7/2014 - 12:02
La perquisa
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Stato mafia soldi banche
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:25
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Crociere
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Il sole va su
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:01
×
Here's what seems to be a literal Japanese translation of the original German lyrics, reproduced from ja.wikipedia together with the historic commentary included in the same page. [CCG/AWS Staff]
『リリー・マルレーン』(Lili Marleen)は、第二次世界大戦中に流行したドイツの歌謡曲。
1915年にロシアへの出征を前にドイツの詩人ハンス・ライプ(Hans Leip)が、ベルリンのある兵営の営門に歩哨に立った時に創作した詩集『Das Lied eines jungen Soldaten auf der Wacht』(邦題・港の小さな手風琴)に収録されていた詩を原典として、第二次世界大戦直前の1938年に、作曲家ノルベルト・シュルツェ(Norbert Schultze)が曲をつけた。歌手のララ・アンデルセンの1939年2月に録音したレコードが、有名になった。
大戦下での流行
1939年に発売した当初、アンデルセンのレコードは60枚しか売れなかったと言われている。しかし、販売店に山積みになっていた売れ残りのレコードから、店員がドイツ軍の前線慰問用レコード200枚の中に2枚紛れ込ませた。それが1941年の秋に初めて流され、それ以後も放送で繰り返しかけられて人気を得た[1]。第二次世界大戦下の一時期、21時57分にベオグラードのドイツ軍放送局から流れたこの歌に、多くのドイツ兵が戦場で耳を傾けて故郷を懐かしみ、涙を流したといわれている。また、ドイツ兵のみならずイギリス兵の間にも流行したため、北アフリカ戦線のイギリス軍司令部は同放送を聞くことを禁じた。アンデルセンも慰問で人気者になったが、長くは続かなかった。1942年夏、アンデルセンの親しい関係にあったロルフ・リーバーマンがユダヤ人であったことが当局に知られてアンデルセンの歌手活動が禁止され、アンデルセンの録音したレコードの原盤が廃棄される事態となる。「リリー・マルレーン」の歌と曲自体は、ヨーゼフ・ゲッベルス宣伝相の指示により別バージョンが作られた。
女性歌手によって歌われることが多い。日本ではベルリン出身のハリウッド女優、マレーネ・ディートリッヒの持ち歌として知られている。第二次世界大戦当時、ナチス政権下のドイツを離れ、アメリカの市民権を得ていたディートリヒは進んで連合軍兵士を慰問し、この歌を歌った。そのため、ドイツでのディートリヒは敵側の人間(反逆者)と見なされ、戦後も不人気であった。