Fighter Pilot
(1981)
dall'album "Honi soit"
Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan
Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
dall'album "Honi soit"
Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan
Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
Fighter pilot you're losing the war again
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 18/7/2014 - 22:59
Rataplan!
Antiwar Songs Blog
Dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un’interessante trasmissione musicale dedicata alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall’inizio del grande macello del primo conflitto mondiale. Il programma si chiama “Rataplan” e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00. Lo conduce l’ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-18 21:11:00
Tammurriata nera
Salve;
con molta modestia: credo che questa esegetica del testo sia interessantissima per quanto riguarda l'identificazione del substrato culturale in cui è stata concepita l'originale e si sono poi sviluppate le varie versioni della "canzone". Ma credo anche che, più semplicemente, sia le versioni originali che il testo ripreso, rielaborato o scritto tout-court dal Maestro Roberto De Simone risponda più che altro ad esigenze di rima, di metrica e di assonanze. E' facile, del resto, verificare ascendenze "nobili" di questa tecnica nelle tantissime cantate, ballate, tammurriate, postegge e quant'altro disponibile nella tradizione napoletana e campana, che fanno un uso estremamente ampio e variegato di tecniche simili. Qualche esempio si trova anche in testi popolari rielaborati sempre da De Simone e dalla NCCP, testi in cui si può leggere
""uh m'avota e giro 'a re'a,
'o cavero 'nfoca... (continua)
con molta modestia: credo che questa esegetica del testo sia interessantissima per quanto riguarda l'identificazione del substrato culturale in cui è stata concepita l'originale e si sono poi sviluppate le varie versioni della "canzone". Ma credo anche che, più semplicemente, sia le versioni originali che il testo ripreso, rielaborato o scritto tout-court dal Maestro Roberto De Simone risponda più che altro ad esigenze di rima, di metrica e di assonanze. E' facile, del resto, verificare ascendenze "nobili" di questa tecnica nelle tantissime cantate, ballate, tammurriate, postegge e quant'altro disponibile nella tradizione napoletana e campana, che fanno un uso estremamente ampio e variegato di tecniche simili. Qualche esempio si trova anche in testi popolari rielaborati sempre da De Simone e dalla NCCP, testi in cui si può leggere
""uh m'avota e giro 'a re'a,
'o cavero 'nfoca... (continua)
steno aulicino 18/7/2014 - 20:33
Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
Everytime I listened to the song,it reminds me of the fact humans like me are in the claws of violence and I pray they return safely.
Sarah Kuponiyi 18/7/2014 - 15:39
Do The Evolution
What the fuck? What the fuck? We can have this many people having a peaceful time. We can have modern technology. We can reach our friends. We know what they’re thinking before they’re thinking it. The advertisers know what we’re thinking before we’re thinking it. We have technology – all this in our hands, but the same time that something this positive is happening, at the same fucking time, not even that far away, [people are] fucking dropping bombs on each other. What the fucking fuck?
I swear to fucking God, there are people out there who are looking for a reason to kill! They're looking for a reason to go across borders and take over land that doesn't belong to them. They should get the fuck out, and mind their own fucking business.
Everyone wants the same goddamn thing: to have our children, eat, procreate, draw a painting, make some art, listen to music, fuck some more, have another... (continua)
I swear to fucking God, there are people out there who are looking for a reason to kill! They're looking for a reason to go across borders and take over land that doesn't belong to them. They should get the fuck out, and mind their own fucking business.
Everyone wants the same goddamn thing: to have our children, eat, procreate, draw a painting, make some art, listen to music, fuck some more, have another... (continua)
18/7/2014 - 14:24
Valdivia egu Lawxaru
(Op. cit., pp. 51/53/55)
VALDIVIA E LAUTARO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/7/2014 - 21:54
Stelutis Alpinis
La versione realizzata da Francesco De Gregori è la prima che è stata ascoltata ... sul tema. Struggente, da non poter ascoltare, perchè colpisce nel ... profondo senza respiro ... e poi CONTRO l'infame inutile strage ... la parte iniziale dell'ultima guerra dei trent'anni in Europa ... e non solo, dove a morire furono soprattutto contadini e operai... Ora ascolteremo anche ... quella in lingua friula ....
Ernesto Sattaneo 17/7/2014 - 21:22
La ninna nanna de la guerra
Volevo segnalarvi - e sarebbe magari da mettere in evidenza tra le novità - che dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un'interessante trasmissione musicale dedicata proprio alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall'inizio del grande macello del primo conflitto mondiale.
Il programma si chiama "Rataplan" e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00 su Radio2, come ho già detto. Lo conduce l'ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale molto in gamba e competente, uno che si occupa di musica da moltissimo tempo e che in passato ha avuto anche una sua etichetta discografica, la On/Off Records, che nel 1998 ha lanciato un gruppo oggi molto famoso ed apprezzato, i Perturbazione.
Rataplan
Rataplan Facebook
Il programma si chiama "Rataplan" e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00 su Radio2, come ho già detto. Lo conduce l'ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale molto in gamba e competente, uno che si occupa di musica da moltissimo tempo e che in passato ha avuto anche una sua etichetta discografica, la On/Off Records, che nel 1998 ha lanciato un gruppo oggi molto famoso ed apprezzato, i Perturbazione.
Rataplan
Rataplan Facebook
Bernart Bartleby 17/7/2014 - 21:13
Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”
Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”
Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 14:56
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Fabrizio De André: Amico fragile
scatola di legno la vedo più come abbassarsi alle logiche di mercato e fare musica (con la chitarra) in modo commerciale
17/7/2014 - 00:31
Salome
Cantata da Antonina Krzysztoń
Il testo da http://poema.pl/publikacja/22410-salome
Il testo da http://poema.pl/publikacja/22410-salome
SALOME
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/7/2014 - 23:18
Creek Mary's Blood
La traduzione italiana della preghiera nativa, in lingua Siouan Lakota (Teton), con cui "Creek Mary's Blood" si conclude.
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).
Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).
Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Bernart Bartleby 16/7/2014 - 21:04
(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.
Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.
Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 20:41
Polentransport
Chanson tchèque de langue allemande - Polentransport – Ilse Weber – 1944.
Paroles d'Ilse Weber (1903 – 1944), écrivaine tchécoslovaque de religion juive
Musique de Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes aussi en allemand et en anglais.
Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport » . Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants,... (continua)
Paroles d'Ilse Weber (1903 – 1944), écrivaine tchécoslovaque de religion juive
Musique de Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes aussi en allemand et en anglais.
Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport » . Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants,... (continua)
CONVOI POLONAIS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/7/2014 - 18:24
Not In Our Name
Visto che in questa pagina sono menzionati due dischi della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, mi sembra doveroso ricordare anche l'altro: The Ballad of the Fallen, il più militante a cominciare dall'eloquente titolo. Contiene El Segadors, la canzone della rivolta dei contadini catalani, diventata in seguito l'inno ufficiale della Repubblica Catalana, Grandola Vila Morena (che ho precedentemente segnalato), El pueblo unido jamas sera vencido! e poi La Santa Espina e Si me quieres escribir entrambe ancora dalla guerra civile spagnola. Contiene la Milonga para un fusilado, canto recente da El Salvador, La Pasionaria, canzone dedicata a Dolores Ibarruri che ispirò il famoso slogan "No Pasaran", i disegni di Celia, bambina salvadoregna del Centro Rifugiati di Managua, Nicaragua e una musica che fa venire le lacrime agli occhi...
Flavio Poltronieri 16/7/2014 - 17:53
Pierres De Gaza
[2007]
Album:D'un Chemin A L'autre
Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano (miguel martinez)
Album:D'un Chemin A L'autre
Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano (miguel martinez)
C'est l'histoire d'une Guerre, trop de soldats qui courent
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/7/2014 - 17:08
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Avec le coeur et la raison
[2009]
Album : Réel
Album : Réel
Pour ceux qu'on chassent de leurs maisons
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/7/2014 - 16:33
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Migrante
Miramòr (IMD/Blumusica, 2014)
Dal nero del mare e del cielo il vento
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 16/7/2014 - 15:57
The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).
Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer…
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).
Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer…
Oh! why does the white man follow my path,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 15:18
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
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(Da stixoi.info, 28/08/2007)