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World Peace Is None of Your Business

World Peace Is None of Your Business
[2014]
Parole e musica di Morrissey.
Il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro del grande ed immarcescibile artista inglese, sempre più anarchico man mano che passa il tempo...

Semplice, dura, diretta, semplicemente bellissima. Un pugno in faccia ai governanti e una sferzata diretta a tutti noi: “No more you poor little fool”, WAKE UP!!!

Appena scoperta grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
World peace is none of your business
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 22:11
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Let's Make Peace and Stop the War

Let's Make Peace and Stop the War
[1972]
Nel disco intitolato “Chicken Lickin'”

Ho scoperto questa splendida acid/funk Anti War Song grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
Let's make peace, oh, stop the war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 21:39
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Βράχο βράχο

Βράχο βράχο
Vráho vráho

[1961]
Στίχοι: Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη έκτελεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Δίσκος: "Πολιτεία"
1961

Testo di Dimitris Christodoulou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis
Disco: ""Πολιτεία" ("Città")

Colmo una lacuna. Questa vecchia e non mai dimenticata canzone greca, quando uscì tra iol 1960 e il 1961 con le altre del disco intitolato "Città" (Politia), intendeva probabilmente richiamare, tra le comuni situazioni e i comuni sentimenti di chi stentava la vita nei quartieri popolari delle città, anche il caso non certo infrequente di chi doveva imbarcarsi per trasferire in un paese straniero le sue chance di sopravvivenza. La canzone, sia nel testo sia nella musica, è infatti focalizzata sullo stato d'animo di chi è partito ma ancora non è arrivato: di chi cioè sta arrancando sul mare senza essere marinaio.

I... (continua)
Eίναι βαριά η μοναξιά
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 17/7/2014 - 19:32
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Christians Murdered Indians

Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”

Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 14:56
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The New Black

The New Black
[2008]
Scritta da Jeremy Karodia e Ayub Mayet.
Nell’album intitolato “Pura Vida” (2012)
Canzone ispirata al racconto “Mornings in Jenin” (il cui titolo originale è “The Scar of David”) della scrittrice palestinese americana Susan Abulhawa (1970-)

Susan Abulhawa, nata in Kuwait in una famiglia di rifugiati dopo la guerra del 1967, scrisse “The Scar of David” dopo aver constatato di persona gli effetti dell’operazione “Scudo Difensivo” lanciata da Israele nel 2002 nel corso della seconda Intifada, la più grande operazione militare in Cisgiordania dalla guerra dei Sei Giorni del 1967, proprio la guerra che costrinse i suoi genitori all’esilio prima in Kuwait e in Giordania e poi negli USA.

Nei primi dieci giorni di aprile del 2002 il campo profughi di Jenin nella West Bank fu teatro di una furiosa battaglia tra l’IDF e i gruppi armati palestinesi che lasciò sul campo 23 morti tra gli aggressori... (continua)
Did I hear you speak? Did you hear the children plead?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 11:39
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One Rode to Asa Bay

One Rode to Asa Bay
[1990]
Parole e musica di Quorthon (Tomas "Ace" Börje Forsberg, 1966-2004), il leader di questa formazione extreme/viking/thrash metal svedese.
Nell’album intitolato “Hammerheart”

La Scandinavia fu l'ultima parte dell'Europa germanica ad essere convertita al cristianesimo, e fu anche la più restìa ad accettarlo. Glielo fecero ingoiare con la spada.
A partire dal IX secolo, i territori dell'Europa settentrionale vennero gradualmente convertiti al cristianesimo non tanto dai missionari, come Oscar di Brema, piuttosto manu militari dai capi germanici e vennero trasformati in stati-nazione sotto il controllo della Chiesa.

Il processo di cristianizzazione forzata culminò con le crociate del Nord (le “Crociate Baltiche”) intraprese tra il XII e il XIII secolo dai re cristiani di Danimarca e di Svezia, dagli Ordini monastico-militari tedeschi dei Fratelli della Spada e dell’Ordine Teutonico... (continua)
One man rode the way
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 22:12
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(Indian) Corn Song

(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.

Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 20:41
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Pierres De Gaza

Pierres De Gaza
[2007]

Album:D'un Chemin A L'autre

Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano
(miguel martinez)
C'est l'histoire d'une Guerre, trop de soldats qui courent
(continua)
inviata da adriana 16/7/2014 - 17:08
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Avec le coeur et la raison

Avec le coeur et la raison
[2009]

Album : Réel
Pour ceux qu'on chassent de leurs maisons
(continua)
inviata da adriana 16/7/2014 - 16:33
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Migrante

Migrante
Miramòr (IMD/Blumusica, 2014) 
Dal nero del mare e del cielo il vento
(continua)
inviata da donquijote82 16/7/2014 - 15:57

The Indian Hunter

The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).

Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer
Oh! why does the white man follow my path,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 15:18

The Indian's Prayer

anonimo
The Indian's Prayer
[1846]
Versi di autore anonimo
Musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.

Una preghiera che potrebbe essere stata davvero scritta da un pellerossa nell’America del XIX secolo, cacciato dalla sua terra e privato della sua vita dai coloni bianchi, così come anche da un profugo palestinese del XXI secolo, ridotto a sopravvivere in un campo o assediato o bombardato in un enorme ghetto chiamato Gaza o rinchiuso in un bantustan chiamato West Bank, delimitato da un alto muro di cemento presidiato notte e giorno da uomini armati, un palestinese cacciato dalla sua terra e privato della sua vita da un esercito potente e da cowboys con la kippah in testa e l’Uzi in mano…
Let me go to my home in the far distant west,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 14:26
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Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story

Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story
[1976]
Scritta da Gianfranco Manfredi con Giuliano Illiani e Ricky Gianco.
Nel suo disco intitolato “Ma non è una malattia”.
T’ho incontrata a Quarto Oggiaro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 09:36
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Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)

Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
[1946]
Versi raccolti tra il 1969 ed il 1971 da Alessandro Portelli e Maurizio Gnerre a Canepina e Ronciglione, provincia di Viterbo.
Il testo - trovato sul blog Gocce di Note - è stato trascritto dall’opuscolo intitolato “Canzoni popolari operaie e contadine di Roma e del Lazio” dove compaiono sotto il titolo di “Ottave e stornelli”.

Interpretati da Piero Brega (1947-), architetto e musicista, animatore e voce solista del Canzoniere del Lazio fino al 1976, nell’album del gruppo intitolato “Quanno nascesti tune” del 1973.
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2014 - 21:22

Metafore incrociabili

Metafore incrociabili
Testo di Gian Piero Testa
Cantabile sull'aria di "Avanti popolo"
2014, luglio 15
Forza Concordia alza il bicchiere
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 15/7/2014 - 20:13

Tu si' lu giurici

anonimo
Tu si' lu giurici
[1860-70]
Canto dei briganti del Cilento (Lucania occidentale, provincia di Salerno, Campania) raccolto – ignoro in che data – da tal avv. Giovanni Bianco a Mercato Cilento, frazione del Comune di Perdifumo.
Testo e traduzione italiana trovati sul sito Eleaml

Il brigantaggio nel regno borbonico era un fenomeno ben conosciuto fin dalla seconda metà del 700. Nel 1816 Ferdinando I aveva addirittura ritenuto di emanare un decreto per la persecuzione e l’eliminazione delle bande di briganti, dando carta bianca all’esercito. Proprio in quegli anni nel Cilento operò la banda dei fratelli Capozzoli che nel 1828 si unì alla società segreta dei Filadelfi partecipando ai cosiddetti “Moti del Cilento”, duramente repressi dal ministro della polizia nel Regno delle Due Sicilie, Francesco Saverio Del Carretto (per la cronaca, Donato, Domenico e Patrizio Capozzoli furono catturati nel 1829 e giustiziati... (continua)
Tu si' lu giurici re li miei signori,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2014 - 16:44
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Maramao, perché sei morto?

Maramao, perché sei morto?
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).

Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:

“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (continua)
Quando tutto tace
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2014 - 13:25
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Piazza Barberina

anonimo
Piazza Barberina
[intorno al 1910]
Canzone romanesca che ha molte versioni, come accade per qualsiasi canzone nata nella strada. Ho indicato tra parentesi un ritornello cantato in alcune di queste.
Interpretata da molti, tra cui Luisa De Santis, i Controcorente, Franco Nardi de I Menestrelli…

La “lochèscion” è piazza Barberini, con la fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini (1643)…
L’epoca è quella immediatamente successiva al regio decreto n. 690 del 1907, con cui il governo Giolitti disciplinò competenze e poteri delle “guardie di città”, i vigili urbani…
A piazza Barberina, più su der Tiritone,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2014 - 10:39

Er canto provìbbito

Er canto provìbbito
[Roma, 11 febbraio 1833]
Un sonetto datato 1833 ma che si riferisce ad alcuni anni prima, precisamente al dicembre 1830, mese in cui morì – dopo breve pontificato – il papa Pio VIII, al secolo Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni, che il Belli aveva già ferocemente schernito all'indomani della fumata bianca, nell’aprile del 1829, nel sonetto “Pio Ottavo”: “Guarda llí cche ffigura da vienicce a ffà da Crist'in terra! Cazzo matto imbottito de carne de sarcicce!”… Qui un povero mendicante storpio viene arrestato da alcuni zelanti militi in alta uniforme e ficcato in gattabuia per canticchiare la vecchia canzoncina popolare “Maramao, perché sei morto?” mentre incombe il funerale del Santo Padre…

Già solo per questo anche “Maramao, perché sei morto?” meriterebbe almeno un Extra sulla CCG, tanto più se si pensa che, nella versione divenuta celeberrima più tardi, nel 1939 (quella a firma... (continua)
Sta in priggione, ggnorzí, ppovero storto!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2014 - 09:58

La gente, non i luoghi

Antiwar Songs Blog
La gente, non i luoghi
  Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan La canzone People not places mi è stata ispirata da una conversazione che ho avuto con mia madre (Ima, in ebraico) cinque anni fa, quando […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-14 22:00:00
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People Not Places

People Not Places
[2008]
Scritto dalla rapper ebrea americana Ilana Weaver, aka Invincible.
Nel coro è accompagnata dalla voce di tal Abeer (forse una cantante palestinese) che canta in arabo. Non sono riuscito ancora a trovarne il testo in lingua originale...
Nell’album intitolato “ShapeShifters”

Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan.

“This song was inspired by and has been in the works since a conversation with my mom (or Ima, in Hebrew) 5 years ago when I asked her if she missed ‘back home’ (which she calls Israel) and she responded profoundly: ‘I miss people not places’. I realized what a privilege it was to not miss a place and land that so many Palestinians have been displaced from.
The song takes the listener on a journey through a haunted ‘birthright’ tour where the buried... (continua)
Prepare for take off
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/7/2014 - 12:48
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Враги сожгли родную хату…

Враги сожгли родную хату…
Одна из самых популярных песен о Великой Отечественной войне, проникнутая острым драматическим и трагическим настроением. В песне описывается ситуация возвращения солдата с войны домой. Но дом сожжён, и жена погибла. В текст встроен пронзительный монолог солдата над могилой супруги, построенный как его обращение к ней.

"The Enemy Burned Down His Home", about a soldier who returns from the front to find his entire family dead
Враги сожгли родную хату,
(continua)
inviata da Vlad Ermakoff 14/7/2014 - 11:43
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New Aryans

New Aryans
Be proud that you're a white amerikan
(continua)
inviata da Alessandro Carènzan 13/7/2014 - 18:55
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Pazzum pazzia

Pazzum pazzia
[1979]
Scritta da:
Chiara Riondino
David Riondino
Silvano Panichi
Massimo Fagioli
Daniele Trambusti
Gaja Gualtieri
Album: Non vi mettete a spingere
E alloraaaaaa....!!!!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/7/2014 - 17:26
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Santa pazienza

Santa pazienza
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


Il Collettivo Víctor Jara, 1974.



Qualche tempo fa lo avevo trovato l'album del Collettivo Víctor Jara, in una vecchia stereocassetta rimasta sepolta nelle cose di una persona che conosco. Fosse mai; il nastro era rotto. Così, da allora, del Collettivo di cui fecero parte i fratelli Riondino e delle loro canzoni cerco le tracce in rete, e sono tracce parecchio difficili da trovare; ci vuole pazienza. Ironia perfetta,... (continua)
Santa pazienza, sorella dell'ignoranza,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/7/2014 - 18:25
Trent'anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l'unica canzone erotica del suo repertorio”.
Riccardo Venturi 11/7/2014 - 20:43

Per i trent’anni di Creuza de mä

Antiwar Songs Blog
Per i trent’anni di Creuza de mä
Trent’anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l’unica canzone erotica del suo repertorio”. Forse non è proprio vero, ripensando magari all’antichissima “Barbara” (ad esempio), […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-11 19:39:00
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Fabrizio De André: Jamin-a

Fabrizio De André: Jamin-a
Per i trent'anni di Creuza de mä
[1984]
Testo di Fabrizio De André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio De André
Album: Creuza de mä

Lyrics by Fabrizio De André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio De André
Album: Creuza de mä

Paroles de Fabrizio De André
Musique de Mauro Pagani et Fabrizio De André
Album: Creuza de mä



Trent'anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte. Fabrizio De André diceva che era “l'unica canzone erotica del suo repertorio”; forse non è vero, ripensando magari all'antichissima “Barbara” (ad esempio), ma resta il fatto che “Jamin-a”, dedicata a un'amica algerina di Faber, è veramente un pozzo di sensualità, di sesso e di vita dal quale non si esce e non si vuole uscire. Di “Creuza de mä” abbiamo quasi tutte le canzoni nel sito, compresa,... (continua)
Lengua 'nfeugä, Jamin-a
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/7/2014 - 19:18
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I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]

anonimo
I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]
[ca. fine degli anni '20]

Il canto si è formato in una situazione specifica di lotta: alla fine degli anni venti, le operaie della filanda Bonazzi di Arzignano (Vicenza), per ottenere un aumento salariale, entrarono in sciopero. Al canto segue un frammento di “Coragio ancor putele”. La durezza del lavoro in filandera era tale che la cessazione, anche temporanea, dell'attività era attesa con ansia e salutata con gioia dalle lavoratrici, pur sapendo che neanche a casa si sarebbero
riposate. [Rino De Michele]
I padroni de le filande
(continua)
inviata da Rino De Michele & RV 11/7/2014 - 17:56
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Chile resistencia

Chile resistencia
Nella seconda versione c'è un'introduzione parlata, qualcuno ha la traduzione?
Visto che la canzone è stata usata per una campagna elettorale del Presidente Allende, è possibile che si tratti proprio di lui, o di un estratto di un suo discorso?
Marco 11/7/2014 - 12:48
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Per le ribelli della libertà

Per le ribelli della libertà
[2010?]
Versi di Matteo Moder, giornalista e scrittore.
Musica di Margot Galante Garrone.
Ribelli per la sbirraglia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2014 - 11:11
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Potage: BerluscoNO!

Potage: BerluscoNO!
[1990]
Scritta da Angelo Tagliabue, in arte Speedy Angel, e Sandro Bianchi, in arte Sench, del gruppo punk comasco dei Potage.

Singolo profetico del 1990, ben prima della maledetta “discesa in campo” (26 gennaio 1994)…

Per qualche tempo, agli inizi di carriera, nel gruppo suonò anche Davide Bernasconi, ora noto come Davide Van De Sfroos ed all’epoca conosciuto come David Action.
Ma il leader del gruppo, nonché l’autore di quasi tutto il repertorio, era Speedy Angel, Angelo Tagliabue: purtroppo l’anno scorso ci ha lasciato, ed i rimanenti Potage si stanno dando da fare per ricordarlo con varie iniziative; il loro sito ufficiale è http://www.ipotage.org
Qui sul blog noi lo facciamo presentando un 45 giri quasi profetico, visto che venne realizzato dai Potage nel 1990, quindi prima della famosa “discesa in campo” di Berlusconi, ed attacca la figura dell’allora imprenditore milanese, che... (continua)
B E R L U S C O N O !
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2014 - 09:38
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Pasážová revolta

Pasážová revolta
Versificazione corretta
NASZE POKOLENIE
(continua)
11/7/2014 - 00:01
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Venían del desierto

Venían del desierto
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.

Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Venían del desierto,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2014 - 14:23
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Pasážová revolta

Pasážová revolta
Il testo da questo sito
NASZE POKOLENIE
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 10/7/2014 - 01:53
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Messa di Requiem

Messa di Requiem
per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, doppio coro e orchestra

Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi

Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.

Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (continua)
Requiem e Kyrie - quattro voci soliste e coro
(continua)
9/7/2014 - 23:21
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England 1914

England 1914
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell.
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”.

1914-2014. Cento anni dall’inizio della Grande Guerra, della Grande Mattanza: oltre 17 milioni di morti....
Night stirs her inky finger in the water of the day,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 22:14
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Streets of London

Streets of London
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”, la canzone forse più famosa del cantautore e chitarrista inglese.

Una canzone che parla di emarginati, di rifiuti umani, di homeless... Tra di loro anche un vecchio reduce di guerra... Sullo sfondo, una Londra fredda e indifferente...
Have you seen the old man
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 21:47
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ציגײַנערליד

ציגײַנערליד
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
d'une chanson en yiddish – Tsigaynerlid – David Beyglman – 1941
Texte et musique de David Beyglman

Un exemple tangible de la manière dont la pitié humaine ce queiqu'un qui à ce moment vivait les heures plus terribles de sa vie, prisonnier dans un ghetto, ne pouvait pas reculer face à l'analogue destinée d'autres êtres humains en proie à la folie criminelle d'autres êtres humains. David Beyglman, né à Ostrowiec en 1887, avait été un célèbre violoniste avant la guerre, accomplissant des tournées dans toute l'Europe et aux Etats Unis comme membre d'un orchestre. Malgré cela, le coeur de son activité était resté en Pologne, dans la ville de Łódż, dans le ghetto duquel, comme tous les autres Juifs, il se retrouva prisonnier avec l'invasion nazie. À Łódż, il existait aussi un camp de concentration où furent enfermés par les Allemands des milliers... (continua)
CHANT GITAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/7/2014 - 21:42
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Bentley and Craig

Bentley and Craig
[1982]
Parole e musica di Ralph McTell.
Canzone interpretata anche da June Tabor.

Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley,... (continua)
In 1952 in Croydon
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 21:23
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Pick Up a Gun

Pick Up a Gun
PRENDI UN FUCILE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 21:04
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Supper's Ready

Supper's Ready
Ho 67 anni suonati e nell'82 una mia amica i regalò A trick of the tail e Seconds Out: da allora ho praticamente tutti i dischi dei Genesis ma ho un dubbio atroce: sono matto forse per il fatto che (a parte i Pink Floyd, i Beatles e i Rolling Stones ) ogni canzone o cantante che ascolto mi sembrano robetta di poco conto? Sono maniaco ossessivo per un gruppo oppure questo gruppo arriva veramente a delle vette non usuali? Preciso che ho una formazione musicale di tipo classico (Beethoven. Chopin, Liszt etc.) e quindi penso di aver maturato un gusto musicale particolare per ciò che riguarda il rock: non mi accontento più. Anzi il mio mondo musicale è iniziato con i Genesis ed è terminato con i Genesis: per capire cosa sono , non solo dal punto di vista compositivo ma anche da quello della strumentazione occorre sentire le loro cose in cuffia: le sensazioni che danno sono straordinarie, a volte... (continua)
leonardo d'annunzio 9/7/2014 - 16:51
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
Ho scoperto questa canzone grazie a questo sito solo qualche tempo fa e non mi stanco di riascoltarla.
gianni 9/7/2014 - 16:00

Valdivia egu Lawxaru

Valdivia egu Lawxaru
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli

La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.

I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (continua)
Puñma wigu.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/7/2014 - 14:38
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Ragazzi, se posso, vorrei inserire, anche come commento se lo riterrete opportuno, questa mia considerazione sulla canzone.
Grazie in ogni caso.

Scritta nel 1940 in risposta all'ottimismo borghese di God Bless America di Irving Berlin, This Land Is Your Land si è fatta progressivamente strada nei cuori della working class americana, trasformandosi da inno patriottico studiato a scuola in masterpiece delle battaglie sociali e dei diritti civili. Ha infervorato la gioventù di Bob Dylan, trascinandolo verso la professione della musica (ascoltate la sua versione live del 1961 contenuta in No Direction Home: The Soundtrack, The Bootleg Series Vol.7, incredibilmente lenta e sofferta, ogni nota è un graffio, ogni accordo un pugno…); ha scolpito la maturità di Bruce Springsteen (cominciò a cantarla per protesta a 30 anni, all’epoca della campagna elettorale di Reegan per la presidenza USA, si... (continua)
Alessandro Carènzan 9/7/2014 - 12:34
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Νύχτωσε χωρίς φεγγάρι

Νύχτωσε χωρίς φεγγάρι
La versione italiana di Gian Piero Testa
E' SCESA UNA NOTTE SENZA LUNA
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 9/7/2014 - 08:11
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Οι πρωθυπουργοί

Οι πρωθυπουργοί
Ho scoperto questa divertente canzone del “mangas” e patriarca del Rebetiko Márkos Vamvakáris su rebet-asker, sito interamente dedicato a quel genere musicale così particolare.

Canzone che dedico volentieri al nostro attuale premier Renzi(e) ma anche agli ex Letta, Monti e Berlusconi, primi ministri del recente passato che hanno fatto un gran bene al Paese e a cui va tutta la sincera gratitudine del popolo. Proprio così come cantava Vamvakáris, che nel 1936 salutava la quasi contemporanea dipartita - nel senso proprio dello schiattare - di ben tre ex primi ministri greci, tali Kondilis, Venizelos e Demergìs...
Bernart Bartleby 8/7/2014 - 23:23




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