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Il testamento del capitano

anonimo
Il testamento del capitano
La vera e sicura origine di quello che potremmo definire il più classico, il più nobile fra i canti degli alpini si riscontra nel canto funebre cinquecentesco Il testamento spirituale del Marchese di Saluzzo. Il Nigra ce ne tramanda le versioni, in piemontese arcaico, ritenute più originali e già nel 1858 traccia dettagliatamente la vicenda storica cui il canto è legato. Michele Antonio, undicesimo marchese di Saluzzo, capitano generale delle armi francesi nel reame di Napoli, mortalmente ferito da un obice durante la difesa della fortezza di Aversa assediata dalla truppe borboniche, nel 1528, esprime le sue ultime volontà ai soldati riuniti attorno al letto di morte. E sarà forse proprio uno di quei soldati l'ignoto autore che riversò nel canto gli ultimi sublimi istanti del capitano, creando una fra le gemme più interessanti del patrimonio epico-lirico italiano, ereditata in seguito dalla... (continua)
Il capitan de la compagnia
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/6/2014 - 15:12
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Vampire Blues

Vampire Blues
Breve, ironico e tagliente blues scritto nel 1974 che sintetizza bene la connessione tra gli interessi petroliferi e la guerra. Nel sito di Neil Young, cui consiglio di dare un occhio ogni tanto, tra le altre cose c'è una sezione intitolata "Living with war", in cui, quasi a metà, ho trovato il link a questo bel video fatto nel 2006 in piena epoca Bush Jr. e pubblicato su YouTube.
I'm a vampire baby, suckin' blood from the earth.
(continua)
inviata da Enrico 21/6/2014 - 11:36

La Genèse d'Adam

La Genèse d'Adam
La Genèse d'Adam
Canzone française – La Genèse d'Adam – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 6

Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.


Cette histoire d'Adam ne cesse de m'intriguer. Adam lui-même me laisse perplexe... Où tout cela va-t-il finir ? Finalement, j'ai comme l'idée qu'ils n'ont pas tort les imprécateurs ; ceux-là qui disent :
« Adam, que fais-tu là ?
Adam, Adam, tu tues la foi. »
Et je me demande-même, si par hasard, Adam ne serait pas Adam, Adam, la réincarnation d'Adam et son père serait l'hypostase du Père éternel.

Oh, Lucien l'âne mon ami, tu anticipes, tu anticipes,... (continua)
Adam, passionné de chemin de fer
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/6/2014 - 22:59
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Pânico em SP

Pânico em SP
[1982]
Una delle prime canzoni di questa seminale band punk rock di SP (São Paulo).
Dapprima in una compilação del 1982 intitolata “Grito Suburbano”, poi nel mini-LP “Pânico em SP” del 1986.

La canzone si riferisce a quanto accaduto proprio nel 1982 a San Paolo dove, alla fine di novembre, fu organizzato un grande festival di musica punk chiamato “O Começo do Fim do Mundo”. L’intento degli organizzatori era quello di provare a riappacificare attraverso la musica le diverse fazioni del movimento punk della regione, spesso in lotta anche violenta tra loro. L’obiettivo fu raggiunto ma ci pensò la polizia della dittatura a creare il “pânico em SP” intervenendo violentemente il secondo giorno della manifestazione con la scusa di sequestrare materiale contro il regime...
As sirenes tocaram
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2014 - 20:47
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Great What?

Great What?
[1982]
Nel disco intitolato “It’s Time to See Who’s Who”, pubblicato dalla Corpus Christi Records nel 1983.

Gran (Bretagna) che cosa? Distruzione del mito della nazione faro della civiltà, dalla miriade delle guerre sette-ottocentesche fino alle guerre in Irlanda e nell’Ulster e alle Falklands/Malvinas.

Come sintetizza efficacemente la pagina di Wikipedia dedicata alle “British Wars”, nel corso della storia del paese, le forze armate britanniche (o sotto comando inglese) hanno invaso, hanno avuto una qualche forma di controllo o hanno combattuto guerre contro 171 dei 193 paesi che oggi fanno parte dell’ONU, quindi con un rating di 9 su 10…
This is the country you're supposed to be free
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2014 - 13:04
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Černé oči jděte spát

anonimo
Un'altra canzone popolare ceca
Černé oči jděte spát,
(continua)
inviata da Stanislava 19/6/2014 - 23:23
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Rotmistrz Witold Pilecki

Rotmistrz Witold Pilecki
[2012]
Parole e musica di Tadeusz Polkowski
Nell’album intitolato “Niewygodna prawda”

Dopo essermi casualmente imbattuto nella recensione de “Il volontario di Auschwitz” (Piemme, 2014) ed aver scoperto la storia del capitano dell’esercito polacco Witold Pilecki – che fu incaricato di farsi internare ad Auschwitz per organizzarvi la resistenza e raccontare cosa accadeva nell’ inferno concentrazionario nazista, che da Auschwitz fuggì dopo tre anni per organizzare l’insurrezione di Varsavia del 1944, che dopo la fine della guerra e l’occupazione sovietica fu infiltrato in un campo di lavoro per organizzare la resistenza contro i comunisti, che fu individuato, arrestato e giustiziato da questi ultimi nel 1948 – ho cercato se esistesse in Rete una canzone che parlasse di quest’uomo coraggioso, in lotta permanente contro gli occupanti della sua terra e contro ogni totalitarismo… Ho trovato questo... (continua)
Nikt nie zrobił tego co ten Polski Żołnierz
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/6/2014 - 13:43
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L'alba che verrà

L'alba che verrà
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (continua)
Ho cercato nei ricordi
(continua)
inviata da Donquijote82 19/6/2014 - 12:59
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Vita di trincea

Vita di trincea
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (continua)
I corvi si alzano, i cani abbaiano, ram bara rara ram
(continua)
inviata da Donquijote82 19/6/2014 - 12:47
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Da Caporetto al Piave

Da Caporetto al Piave
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (continua)
Da Caporetto al Piave è una gran processione
(continua)
inviata da Donquijote82 19/6/2014 - 12:42
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Neve su neve

Neve su neve
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (continua)
Se vedrai lassù sul monte
(continua)
inviata da Donquijote82 19/6/2014 - 11:04
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What Kind of Man?

What Kind of Man?
[1991]
Parole e musica di Eric Bogle
Nel disco intitolato “Voices In The Wilderness”

“Dal Getsemani fino ad Auschwitz, l'uomo con il fucile si è frapposto tra noi e ciò che avremmo potuto essere… Riuscirà ancora una volta a trascinarci di nuovo verso la barbarie? Se lo lasciamo fare, che razza di uomini siamo?”
What kind of man is he, and which cause did he use
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/6/2014 - 10:03
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Merica Merica

Angelo Giusti
Si tratta di una delle più importanti canzoni dei migranti veneti che andavano a cercar fortuna in Brasile. Dal 2005 questa canzone è l'inno ufficiale della Colonizzazione Italiana nel territorio del Rio Grande do Sul. [fonte: Italia Sempre]
Dalla Italia noi siamo partiti
(continua)
inviata da Lorenzo 18/6/2014 - 21:24
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Home

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[1987]
Parole e musica di Roger Waters
Nel disco intitolato “Radio K.A.O.S.”
Testo trovato su Pink Floyd – La Corte dei Miracoli

Riflessione su nazionalismo e patriottismo…

“Radio K.A.O.S.” è un concept album che racconta le vicende di un ragazzo gallese diversamente abile, Billy, che grazie alle sue particolari capacità telepatiche scoprirà il modo di collegarsi mentalmente ad una stazione radio di Los Angeles e a dare il segnale di lancio a tutte le basi missilistiche del pianeta che si distruggeranno a vicenda, liberando il mondo dall'oppressione militare.
Jim: "Oh, God!"
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/6/2014 - 15:01
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Folded Flags

Folded Flags
[1986]
Parole e musica di Roger Waters.
Canzone che chiude la colonna sonora del film d’animazione intitolato “When The Wind Blows”, diretto da Jimmy T. Murakami e tratto dal romanzo di Raymond Briggs. La canzone d’apertura è firmata da David Bowie.
Testo trovato su Pink Floyd – La Corte dei Miracoli



“When the Wind Blows” è la storia di una coppia di anziani coniugi britannici che si prepara ad affrontare i rigori di una guerra imminente come se si trattasse della II guerra mondiale, fiduciosi che con un po' di sacrificio e di fortuna riusciranno a scamparla ancora una volta... Non si rendono conto però che la nuova guerra sarà nucleare...

Il titolo della canzone fa riferimento, da una parte, ad una frase riportata nei vecchi libretti di istruzioni "Protect and Survive" - "the radioactive dust, falling where the wind blows it, will bring the most widespread dangers of all" - dall'altra... (continua)
Rock a bye baby
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/6/2014 - 14:12
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BenAnDANTI

BenAnDANTI
[2014]

Album:Penisolati
Muse blancj e, doi voi neris, doi dincj d’arint
(continua)
inviata da donquijote82 18/6/2014 - 12:57
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What God Wants (Part I, II & III)

What God Wants (Part I, II & III)
[1988-1992]
Parole e musica di Roger Waters
Nel concept album intitolato “Amused to Death”, ispirato al saggio di Neil Postman “Amusing Ourselves to Death: Public Discourse in the Age of Show Business” (1985).
Testo trovato su Pink Floyd – La Corte dei Miracoli

In “What God Wants” – con la chitarra di Jeff Beck che nella prima parte irrompe nella quiete aprendo la strada ad un brano rock carico di verve - è ritratta una figura fortemente contraddittoria di Dio (“God wants peace, God wants war”), mirata a denunciare l’uso strumentale che si fa della divinità per giustificare i propri intenti. Interpretare il tutto come un riferimento a George Bush all’inizio della guerra del Golfo (“Dio è dalla nostra parte”) è abbastanza immediato. In questo brano compaiano per la prima volta alcune figure che saranno presenti in tutto l’album: l’alieno, che rappresenta metaforicamente un punto di vista... (continua)
[PART I]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/6/2014 - 11:38
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Saviour Machine

Saviour Machine
[1970]
Parole e musica di David Bowie
Nel disco “The Man Who Sold the World”

La “Macchina Redentrice”, battezzata “La Preghiera” fu adottata dall’illuminato “Presidente Joe” per porre fine al caos umano, alle guerre e alla fame. Per “La Preghiera” fu estremamente facile porre tutto sotto il suo controllo, così banale che ben presto il supercomputer cominciò ad annoiarsi a tal punto da desiderare di reintrodurre nella società umana, da esso totalmente dominata, qualche nuova bella guerra, qualche devastante epidemia, un’apocalittica carestia, giusto per rompere il tedio procuratogli dal suo noioso lavoro e per dare sfogo al proprio odio per la meschinità e le miserie del genere umano. E’ la stessa “Macchina Redentrice” che chiede di essere allontanata, disattivata, messa in condizioni di non nuocere perché si rende conto di non essere più in grado di contenere le proprie nefaste intenzioni…... (continua)
President Joe once had a dream
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/6/2014 - 09:59
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Finisterre

Finisterre
2014
Album: "Una storia di mare e di sangue"

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato... (continua)
Uomo cieco non ha occhi
(continua)
inviata da Donquijote82 18/6/2014 - 09:33
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Il ponte della ferrovia

Il ponte della ferrovia
(2014)


Ugo Forno era un giovane eroe di 12 anni, ultimo morto ammazzato dai tedeschi il giorno della liberazione di Roma, il 5 giugno del 1944. Eroe per aver salvato il Ponte Ferroviario sull'Aniene, a lui oggi dedicato.
A Maggio era esplosa la riva
(continua)
inviata da Alberto Marchetti 17/6/2014 - 22:11
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Un sogno americano

Un sogno americano
214
Album: "Una storia di mare e di sangue"

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato... (continua)
Ieri notte ho fatto un sogno, ve lo voglio raccontare
(continua)
inviata da Donquijote82 17/6/2014 - 18:19
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Il valzer dei trent'anni

Il valzer dei trent'anni
2014
Album: "Una storia di mare e di sangue"

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato... (continua)
A Zara si ballava il valzer dei trent'anni
(continua)
inviata da Donquijote82 17/6/2014 - 17:42
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Una storia di mare e di sangue

Una storia di mare e di sangue
214
Album: "Una storia di mare e di sangue"

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato... (continua)
Venite amici fate cerchio
(continua)
inviata da Donquijote82 17/6/2014 - 17:22
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It's No Game (Part 1 & 2)

It's No Game (Part 1 & 2)
[1980]
Parole di David Bowie.
Musica di David Bowie e Tony Visconti.
Il brano che apre e chiude in due parti l’album intitolato “Scary Monsters (and Super Creeps)”.
Le parti in giapponese sono interpretate, con voce aggressiva, mascolina, esagerata ad arte, dalla cantante Michi Hirota.
Parte del testo e della melodia sono mutuate da “Tired of My Life”, inedita canzone giovanile di Bowie.

“It’s No Game” is the latest development in Bowie’s taste for protest songs, an angrier “Fantastic Voyage,” a broader “Repetition.” A man is woken up by a noise in the street. He sits, flicking through TV channels, disgusted and bewildered by what he’s seeing—the latest set of brownshirts, protesters clubbed on the streets, old dictators, new presidents (he turns from a documentary on refugees to a dish-soap advertisement). The world is reduced to flickering images, silhouettes and shadow, but as awful... (continua)
[Part 1]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 15:41
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Scream Like a Baby

Scream Like a Baby
[1980]
Parole di David Bowie.
Musica di David Bowie e Tony Visconti.
Nell’album intitolato “Scary Monsters (and Super Creeps)”
Rielaborazione di “I’m a Laser”, una canzone scritta da Bowie nel 1973 per The Astronettes, un gruppo in cui militavano la sua fidanzata dell’epoca, Ava Cherry, l’amico Geoff MacCormack (aka Warren Peace) e Jason Guess.

The lyric’s fractured storyline - gays and other “undesirables” clubbed off the streets, sent into reeducation camps, drugged, brainwashed and, in some cases, killed - was a common scenario of the time: there was a chill in the air, some almost willing the repression to come. “Scream Like a Baby” could be set in the London of Alan Moore’s near-contemporary V for Vendetta, with its post-nuclear-war fascist Britain that has dispatched its minorities and troublemakers via concentration camps.

La trama del brano – gay e altri ‘indesiderabili’ massacrati... (continua)
Well I wouldn't buy no merchandise
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 13:23
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Sangue sulle colline

Sangue sulle colline
Poesia di Cesare Pavese (1945)
dall'album "Un paese vuol dire - Deidda canta Pavese" (2011)

Vorrei poi proporre una poesia dell'amato Cesare Pavese, composta il 9 novembre del 1945 musicata e interpretata da Mariano Deidda nel cd "Un paese vuol dire" con il titolo di "Sangue sulle colline"

La gloria di una vittoria su un nemico non muta l'approdo finale, nè tantomeno l'onnipotenza di tenere nella mano il destino di qualcun altro, arresta la propria corsa verso la fine: resta solo deserto dove è passato un esercito.
Tu non sai le colline
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 17/6/2014 - 12:45
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Confessions of an Economic Hit Man

Confessions of an Economic Hit Man
[2006]
Nell’album intitolato “For Blood and Empire”

Una canzone ispirata a “Confessioni di un sicario dell'economia”, un libro del 2004 in cui l’autore, John Perkins, racconta la sua esperienza come consulente economico finanziario della NSA, della Banca Mondiale, di USAID ed altre organizzazioni americane punta di diamante del neocolonialismo occidentale.

“Un sicario dell'economia è un professionista il cui lavoro consiste nel convincere paesi strategicamente importanti per il suo datore di lavoro (gli USA, ma anche i loro alleati diretti) a contrarre significativi impegni finanziari con la banca mondiale, con la Banca Mondiale o l'agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) e con altre organizzazioni ‘umanitarie’.
I prestiti che questi organi internazionali si vedono richiedere vengono giustificati in base a straordinarie previsioni di sviluppo economico, spesso inventate,... (continua)
Recruited by the NSA, my orders to talk smooth and straight
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 11:02
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Collapse (Post-Amerika)

Collapse (Post-Amerika)
[2008]
Nell’album intitolato “Appeal To Reason”
When our rivers run dry and our crops cease to grow
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 10:04
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Sold as Freedom

Sold as Freedom
[2003]
Nell’album intitolato “The Terror State”.
You want to save the world?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 09:53
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High Pressure Low

High Pressure Low
[2010]
Parole di Laura Jane Grace.
Musica degli Against Me!
Nel disco intitolato “White Crosses”.

Non ci hanno lasciato nessun futuro da sognare in quest’epoca d’instabilità, dal cambiamento climatico indotto dall’inquinamento che produciamo fino alle guerre devastanti e insensate che hanno martoriato il pianeta e che continuano ad affliggerlo in un crescendo continuo.

Robert Strange McNamara è un personaggio che incontriamo in molte canzoni già presenti sul sito: ai vertici della Ford negli anni 50, fu Segretario della Difesa degli Stati Uniti dal 1961 al 1968, uno dei principali responsabili dell’avventura americana in Vietnam. Poi, visto il disastro cui aveva contribuito nel sud est asiatico, venne destinato per quasi 15 anni ai vertici della Banca Mondiale…

Robert McNamara è stato uno dei peggiori macellai del 20° secolo: durante l’operazione “Rolling Thunder”, il piano di bombardamenti... (continua)
There was a high pressure low developing off the coast of Africa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 09:10
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The Decline

The Decline
[1999]
Un singolo di ben 18 minuti, davvero insolito per una punk rock band!

“The Decline” is largely a satire of American politics and law, with an overwhelming concern for blind behaviors of the masses, such as complacency, indifference, gun violence, drug-use, and conformity, as well as destruction of constitutional rights, and condemnation of the religious right. Although the lyrics are somewhat disjointed, they all refer back to the unifying theme of the "decline" of America.

“Il declino” è in gran parte una satira sulla politica e la giustizia americane. Trasmette una forte preoccupazione per la cieca assuefazione delle masse, comprovata dalla noncuranza, dall’indifferenza, dalla violenza e dall’abuso nell’uso delle armi e delle droghe, dal conformismo come anche dall’annientamento dei diritti costituzionali e dal contemporaneo affermarsi dell’oscurantismo religioso. Questo è per i NOFX il declino dell’America…
Where are all the stupid people from?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 15:31
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Perché non siamo rimasti a bere latte sotto gli ulivi?

Perché non siamo rimasti a bere latte sotto gli ulivi?
2014
Album: "Una storia di mare e di sangue"

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato... (continua)
Perché non siamo rimasti a bere latte sotto gli ulivi?
(continua)
inviata da Donquijote82 16/6/2014 - 15:14
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Open Your Eyes

Open Your Eyes
[2001-2002]
Scritta da John Feldmann e Kelly LeMieux.
La traccia che dà il titolo al quarto album di questa punk rock/ska punk band di Los Angeles, California, pubblicato nel 2002.
Open your eyes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 14:27
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Turn Your Back

Turn Your Back
[2008]
Singolo di questa punk rock band canadese vicina agli Anti-Flag, che collaborarono nella realizzazione del brano.
Poi nel loro album “Billy Talent III”
And when the clock strikes 12, tell me where you gonna be?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 14:09
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Baby, I'm an Anarchist!

Baby, I'm an Anarchist!
[2002]
Scritta da Laura Jane Grace, Cassidy Rist e Rob Augman.
Nel disco d’esordio della band intitolato “Against Me! Is Reinventing Axl Rose”

Qual è la differenza tra “radical” e “radical-chic”?: “Noi marciamo insieme per la giornata di otto ore e ci diamo la mano per le strade di Seattle. Ma quando viene il momento di tirare mattoni nelle vetrine di Starbucks, tu mi lasci tutto solo…”
Through the best of times,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 13:45
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Sleeping With Ghosts

Sleeping With Ghosts
[2003]
La traccia che dà il titolo al quarto album della band britannica.
Meglio conosciuta con il titolo di “Soulmates Never Die” o semplicemente “Soulmates”.

“Maledetto il governo, maledetti i loro assassinii, maledette le loro bugie…”
The sea's evaporating
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 13:29
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Ready to Fall

Ready to Fall
[2006]
Primo singolo tratto dall'album “The Sufferer & the Witness”
Hold on slow down again from the top now and tell me everything
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 13:09
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The Saints Are Coming

The Saints Are Coming
[1978]
Parole di Richard Jobson
Musica di Stuart Adamson
Nell’album d’esordio del gruppo punk rock scozzese intitolato “Scared to Dance”, pubblicato nel 1979.

La canzone è dedicata ad un amico di Richard Jobson, un soldato britannico mandato a morire in Ulster…

Nel 2006 gli U2 insieme ai Green Day hanno ripreso il brano per un benefit per le popolazioni colpite dall’uragano Katrina, la grande tempesta che colpì Cuba e soprattutto il sud est degli States nell’agosto del 2005. La loro versione differisce un poco dall’originale, specie per l’introduzione mutuata dalla celebre The House of the Rising Sun.
I cried to my daddy on the telephone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 11:37
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Turncoat

Turncoat
[2003]
La feroce invettiva contro George W. Bush che apre l’album intitolato “The Terror State”.

“Voltagabbana! Assassino! Bugiardo! Ladro! Criminale protetto dalla legge!”
TURNCOAT! KILLER! LIAR! THIEF!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 09:46
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Mama

Mama
[2006]
Nell’album intitolato “The Black Parade”.
Con la partecipazione di Liza Minnelli.

Un soldato morente sul campo di battaglia nel suo improbabile dialogo con la madre, che arriva a rinnegarlo per gli orrori di cui si è macchiato… Un brano che in qualche modo mi evoca – ma non vorrei qui bestemmiare - “Mutter Courage und ihre Kinder” di Bertolt Brecht, come se della produzione si fosse occupato Alice Cooper o Glenn Danzig…
Mama, we all go to hell.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2014 - 09:18

Le Kangourou Autrichien

Le Kangourou Autrichien
Le Kangourou Autrichien

Chanson française - Le Kangourou Autrichien – Marco Valdo M.I. – 2014

Lucien l'âne mon ami, quand les Chansons contre la Guerre feront un bestiaire, reprenant les chansons où figurent des animaux, on t'y trouvera sûrement...

Voilà une idée excellente. On y trouvera certainement aussi des chats, les cochons, l'éléphant, le crocodile, le chameau, le dromadaire, le loup, l'agneau, des oiseaux, la colombe et l'aigle, des poissons, que sais-je...

Et, vois donc comme vont les choses, Lucien l'âne mon ami, je vais y ajouter le Kangourou et pas n'importe quel kangourou, le kangourou autrichien... Sans doute, l'espèce la plus dangereuse des kangourous.

Je me demande bien où tu as été pêcher pareil animal ?

Et bien, tout comme le hornbostel, autre rongeur mythique, il est issu de la fantasmagorie d'Alexandre Vialatte et dans ce cas précis, de sa chronique du 6 octobre... (continua)
Le kangourou date de la plus haute Antiquité
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/6/2014 - 22:28
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Cartomante

Cartomante
[1978]
Scritta da Ivan Lins e Vítor Martins
Nel disco intitolato “Nos dias de hoje”, inequivocabile fin dalla copertina.

“State buoni, state tranquilli, pensate ai fatti vostri, non cacciatevi nei guai e vedrete che andrà tutto bene... Dio è con noi, con noi fino al collo, lo dicono le carte e le stelle... State calmi e non accadrà nulla...” (Dittatura militare in Brasile: 1964-1984)
Nos dias de hoje é bom que se proteja
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 21:12
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Que as crianças cantem livres

Que as crianças cantem livres
[1973]
Parole e musica di Taiguara.
Nel disco intitolato “Fotografias”

Considerato uno dei simboli della resistenza alla censura durante la dittatura militare brasiliana, Taiguara fu uno dei compositori più censurati nella storia della MPB, con ben una settantina di canzoni bandite. Proprio i problemi con la censura lo indussero infine ad auto-esiliarsi prima in Inghilterra, nel 1973, e poi in vari paesi di Africa ed Europa. Fece ritorno in Braile solo a metà degli anni 80, ma non ebbe più il successo di prima...

Per quanto riguarda “Che i bambini cantino liberi”, credo che allora la commissione di censura si sia fermata al titolo, che non ebbe bisogno nemmeno di leggere le strofe per emettere il suo verdetto...
O tempo passa e atravessa as avenidas
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 20:33
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Mosca na sopa

Mosca na sopa
[1973]
Parole e musica di Raul Seixas
Nel suo album d’esordio intitolato “Krig-há, Bandolo!” (“Attenzione, ecco il nemico!”, grido di allarme di Tarzan nei comics pubblicati all’epoca in Brasile)

La mosca nella minestra è il popolo nel piatto dei ricchi, dei potenti, dei militari che all’epoca governavano il Brasile con pugno di ferro: “Non serve l’insetticida, nemmeno il DDT, mi potete anche sterminare perchè per una che ammazzate ne verrà sempre un’altra al mio posto...
Raul Seixas morì prematuramente nel 1989 a soli 44 anni, stroncato dall’alcol e dal diabete... Si veda qui la canzone dedicatagli da Tom Zé, A chegada de Raul Seixas e Lampião no FMI.
Eu sou a mosca
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 14:44
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Primavera nos dentes

Primavera nos dentes
[1973]
Versi del poeta João Apolinário (1924-1988), poeta e giornalista portoghese, fiero oppositore del fascismo tanto nella sua terra natale che nel suo esilio in Brasile.
Musica di João Ricardo, figlio del poeta e integrante dei Secos & Molhados.
Nell’album d’esordio del gruppo brasiliano, intitolato semplicemente “Secos & Molhados”

Dal Portogallo di Salazar al Brasile dei colonnelli: João Apolinário non smise mai di combattere dittature e fascismo e passò il testimone al figlio João Ricardo con poesie come questa.
Quem tem consciência pra se ter coragem
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 14:21

My Prime of Youth Is but a Frost of Cares

My Prime of Youth Is but a Frost of Cares
[1586]
Versi di Chidiock Tichborne (1562?-1586) “on the eve of his execution”.
Messi in musica già nel 1594 da John Mundy (1550 o 1554-1630), compositore e organista inglese del Rinascimento.

La famiglia di Chidiock Tichborne era di Southampton ed era di fede cattolica.
Quando Elisabetta I, anglicana, salì al trono inizialmente tollerò il cattolicesimo ma allorchè, nel 1570, fu scomunicata da papa Pio V (per via dell’imprigionamento di Maria Stuarda - e della violenta repressione di una rivolta cattolica nel nord dell’Inghilterra) l’atteggiamento della Regina cambiò radicalmente ed il culto cattolico fu dichiarato illegale. Il giovane Tichborne e suo padre furono più volte arrestati con l’accusa di aver introdotto dall’estero “reliquie papiste”.
Nel 1586 Chidiock Tichborne fu coinvolto nel cosiddetto “caso Babington”, uno dei tanti complotti orditi da cattolici contro Elisabetta I,... (continua)
My prime of youth is but a frost of cares
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 13:39
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Lingua e dialettu

Lingua e dialettu
LIMBA E LIMBÀGIU
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 10:38
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Todo cambia

Todo cambia
TOTU CÀMBIAT
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 10:33
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Le parole incrociate

Le parole incrociate
SOS FAEDDOS IN CRUXE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 10:28
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Solo andata

Solo andata
(2014)

Parole di Erri De Luca
Musica di Daniele e Mauro Durante
Videoclip diretto da Alessandro Gassmann
In coda Erri De Luca recita una riscrittura della sua poesia Naufraghi

"Solo andata" nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall'autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. Il progetto artistico ha ricevuto il sostegno di Amnesty International, di cui Gassmamn è testimonial.

La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal mare cupo e agitato emergono le figure di alcuni migranti, che con bracciate affannate raggiungono la riva. Il tutto avviene sotto gli occhi di un anziano pescatore, interpretato da Manrico Gammarota, che, di fronte al disperato impeto... (continua)
Siamo gli innumerevoli
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 14/6/2014 - 22:26
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Sogno

Sogno
[2004]
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”

Bella! Ha risvegliato il mio passato punkrockettaro, quando anche musica come questa - rigorosamente acquistata da Verovinile di Claudio Besia (che saluto), in via Pietro Giuria a Torino - girava molto sul mio piatto...
Immagina di vivere una vita perfetta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 22:00
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Cielo nero

Cielo nero
[2002]
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Ti credi superiore
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:34
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Il ballo dei potenti

Il ballo dei potenti
[2002]
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
La nuova economia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:19
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Black Out!

Black Out!
[2004]
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Black Out, Black Out!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:07
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Mi abuelo

Mi abuelo
Testo trovato su "Il Deposito"
Mi abuelo mató franceses y mi padre federales
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 14/6/2014 - 17:47
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Simmu Cca

Simmu Cca
[2012]

Album : Del Mio Tempo

Testo Giuseppe Dacquì
Musica e arrangiamento Aldo Giordano
Voci Giovanna D'angi
Hey hey hey
(continua)
inviata da adriana 14/6/2014 - 17:30
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Leonard Cohen: Who by Fire

Leonard Cohen: Who by Fire
La fonte d'ispirazione della canzone di Leonard Cohen è la poesia liturgica ebraica "Unetaneh Tokef". Questa non proviene nè dalla Bibbia nè dal Talmud, gli studi più recenti tendono ad attribuirla all'epoca bizantina e comunque il suo immaginario deriva dalla fantasia. Ci ricorda che possiamo anche cambiare il nostro carattere ma che non siamo in grado di controllare completamente il nostro futuro. Le liriche in questione recitano:

...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...

Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 14/6/2014 - 13:04

Interview

Interview
Canzone française – Interview – Marco Valdo M.I. – 2014

Le Livre Blanc 5

Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.



Lucien l'âne mon ami, tu as suivi l'histoire d'Adam jusqu'ici ; il ne me faut donc pas la raconter... Et si tu as des trous dans ta mémoire – ce qui arrive aux meilleurs, tu peux toujours retourner aux canzones précédentes, à savoir : Le Grand Bond au Plafond - La Déposition - Secret, secret - La Lettre de l'Oncle Hopner. Cette fois, il s'agit d'une canzone d'un type particulier ; il n'y en a pas beaucoup, si toutefois, il y en a d'autres que celle-ci. Donc, c'est un jeu de questions... (continua)
Q : Professeur, votre âge, dites-moi ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/6/2014 - 10:50
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Priggiuniero 'e guerra

Priggiuniero 'e guerra
Lembrei-me da estrada e do número
(continua)
inviata da Laís Figueiredo 14/6/2014 - 00:24

L'autoroute des Teutons

L'autoroute des Teutons
P.S. : Juste quelques mots à propos du narrateur, qui manifestement n'est pas un fanatique du régime ; on le sent tout au long de son monologue dans lequel il dénonce violemment le régime et la façon dont ce dernier traite les travailleurs. Et la description de la cérémonie d'inauguration sous la grêle et les averses par le Führer en personne de cette autoroute des Teutons est hallucinante d'ironie. Hitler en leveur de bras automatique est proprement surréaliste. Pour situer notre narrateur, le seul point de référence dont on dispose est le premier vers  : « Papa et moi, on était tous deux de la Teutonia ». Il ne reste plus qu'à retrouver cette Teutonia, qui devait bien être une association. Mais laquelle ? En creusant, j'ai fini par trouver, c'était la loge maçonnique de Postdam. En effet, une loge maçonnique de Postdam portait ce nom de Teutonia ("Teutonia zur Weisheit" – Weisheit étant... (continua)
Marco Valdo M.I. 13/6/2014 - 23:42
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
Un giorno non molto lontano il Meridione della gloriosa ed antica cultura greca prenderà coscienza delle vessazioni e dei soprusi subiti dai corruttori latini con la compiacenza degli ascari del sud. Ai carnefici della nostra amata terra che hanno costretto, allora i nostri padri, oggi i nostri figli ad emigrare, non resterà altro che scappare se faranno in tempo.
IIIT
IIITurri 13/6/2014 - 14:30
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Les Litanies de Satan

Les Litanies de Satan
Mi piace dedicare queste “Litanie di Satana” e anche Abel et Caïn del grande Baudelaire alla splendida Chiara, tanto accecata quanto ignorante – lei sì - fan dei Gen Rosso…
Bernart Bartleby 13/6/2014 - 13:11




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