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"La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare."

Solo andata, canzone del Canzoniere Grecanico Salentino scritta da Erri De Luca.
Lorenzo Masetti 14/6/2014 - 23:07

Li lasciamo annegare per negare

Antiwar Songs Blog
Li lasciamo annegare per negare
“Solo andata” nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall’autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal […]
Antiwar Songs Staff 2014-06-14 21:17:00
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Lullaby

Lullaby
Poesia di William Blake (Prologue Intended for a Dramatic Piece of King Edward the Fourth)
da "Poetical Sketches", 1783

Musica di Loreena McKennitt
Voce recitante dell'attore canadese di origine scozzese Douglas Cambell
Nel primo album di Loreena McKennit "Elemental" del 1985

Un illuminante testo del grande poeta visionario William Blake, recitato da Douglas Campbell su musica e accompagnamento di Loreena McKennitt,
O for a voice like thunder, and a tongue
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 12/6/2014 - 14:49
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Le tombeau de Couperin

Le tombeau de Couperin
[1914-17]
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).

"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2014 - 13:53
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The Wound-Dresser

The Wound-Dresser
[1863]
Versi del grande poeta statunitense, composti nel 1863 quando, in seguito al ferimento del fratello George in Virginia nel corso di una delle cruente battaglie della Guerra Civile, Walt Withman divenne per qualche mese infermiere volontario negli ospedali da campo.
Nella raccolta intitolata “Drum-Taps”, poi incorporata in una delle tante edizioni di “Leaves of Grass” (1865).
Musica del compositore statunitense John Coolidge Adams (1949-), nella sua opera per orchestra da camera e baritono composta nel 1988/89.
An old man bending I come among new faces,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2014 - 12:06
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Soldatenschicksal (O wunderbares Glück)

anonimo
Soldatenschicksal (O wunderbares Glück)
[XVIII° sec.]
“Destino di soldati”, canzone di anonimo autore settecentesco. Si trova pubblicata, per esempio, in un’edizione del 1800 per i tipi dell’editore Solbrigsche Buchdruckerey.
Interpretata dal duo folk Zupfgeigenhansel (Erich Schmeckenbecher e Thomas Friz) nel disco intitolato “Volkslieder 2” del 1977.

Anche questo brano – così come il cinquecentesco Ein neu Lied Herr Ulrichs von Hutten - compare ne “Il Gallo Rosso”, l’unico disco di un musicista, etnomusicologo e sociologo tedesco pressochè dimenticato, Uwe Hermann, prematuramente scomparso nel 1980 in uno scontro automobilistico con alcuni soldati americani ubriachi. “Il Gallo Rosso”, del 1979, è stato ripubblicato di recente, nel 2011, dalla Nota, casa editrice e discografica di Udine.

Originariamente pubblicata nel 1979, la raccolta di canti politici, di protesta e popolari raccolti e reinterpretati da Uwe Hermann, costituisce... (continua)
O wunderbares Glück!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2014 - 11:33

La Lettre de l'Oncle Hopner

La Lettre de l'Oncle Hopner
La Lettre de l'Oncle Hopner

Canzone française – La Lettre de l'Oncle Hopner – Marco Valdo M.I. – 2014

Le Livre Blanc 4

Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.



Il faut se ressouvenir, Lucien l'âne mon ami, qu'il s'agit ici d'histoires, de raconter des histoires et que les histoires, toujours, s'insèrent dans l’Histoire.

Quelle histoire ! Que me contes-tu là ? Et de quelle histoire finalement me parles-tu ? C'est à n'y rien comprendre. On était – il y a quelques années, j'en conviens – dans une école du côté de Prague, il y avait un professeur qui marchait au plafond et des autorités en panique... (continua)
Une loi transgressée une fois
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/6/2014 - 10:42

Copa de Sangue

Copa de Sangue
O GIGANTE voltou, mas não pra manifestação
(continua)
inviata da adriana 12/6/2014 - 09:37
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Un giorno di festa

Un giorno di festa
2014
Un giorno di festa

La crisi si sente e colpisce tutti, soprattutto noi gente di strada. Era già difficile poter trovare lavoro per i figli appena usciti dalla loro esperienza scolastica, ma in questo ultimo periodo sono tanti..troppi anche i papà che sono stati licenziati e cercano un'occupazione che in età adulta è ancora più difficile da trovare. Ma le giornate obbligatoriamente "libere" di padri e figli disoccupati hanno l'aspetto positivo di far scoprire aspetti personali gli uni degli altri che mai sarebbero emersi in tempi "occupati". Complicità e solidarietà di padre e figlio possono portare anche speranza e ottimismo, così da vivere un giorno senza occupazione come "un giorno di festa"
Dai divertiamoci non disperiamoci adesso
(continua)
inviata da Donquijote82 11/6/2014 - 15:35
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Ein neu Lied Herr Ulrichs von Hutten

Ein neu Lied Herr Ulrichs von Hutten
[1520?]
Versi di Ulrich von Hutten (1488-1523), umanista, cavaliere e teologo tedesco, che combattè in armi per la Riforma contro i grandi feudatari e la Chiesa cattolica. Un “radicale” che venne schienato anche da Erasmo da Rotterdam e da Lutero e che, sconfitto, morì malato di sifilide e in miseria nel 1523, esule sull’isola di Ufenau, sul lago di Zurigo.

Questa “canzone” – non so se tratta dal “Gesprächbüchlein” (i Dialoghi) scritti da Ulrichs von Hutten nel 1520 – compare ne “Il Gallo Rosso”, l’unico disco di un musicista, etnomusicologo e sociologo tedesco pressochè dimenticato, Uwe Hermann, prematuramente scomparso nel 1980 in uno scontro automobilistico con alcuni soldati americani ubriachi. “Il Gallo Rosso”, del 1979, è stato ripubblicato di recente, nel 2011, dalla Nota, casa editrice e discografica di Udine.

Originariamente pubblicata nel 1979, la raccolta di canti politici,... (continua)
Ich habs gewagt mit Sinnen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2014 - 14:08
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Tancas serradas a muru

Tancas serradas a muru
[dopo il 1820]
Versi di Melchiorre Murenu (1803-1854), detto “L’Omero del Màrghine” (dal nome della zona di Macomer), povero, analfabeta e reso cieco dal vaiolo, eppure un grandissimo poeta, ucciso vigliaccamente nel 1854, in circostanze mai chiarite, nella sua nativa Macomer. (Una morte che ricorda quella recente di un altro poeta sardo, Peppino Marotto di Orgosolo.)
Interpretata dal “Coro del Supramonte di Orgosolo” e anche dal gruppo Cordas et Cannas.

Il 6 ottobre 1820 venne emanato il cosiddetto "Regio Editto sovra le chiudende e i terreni comuni" col quale si autorizzavano comuni e privati a recintare terreni di loro proprietà non soggetti a servitù di pascolo (ma anche quelli soggetti, previa comunicazione ai consigli delle comunità), di passaggio, di fontana o di abbeveratoio. L'Editto venne emesso ancor prima che si potessero riconoscere e quindi delimitare i confini di ciascuna... (continua)
Tancas serradas a muru
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2014 - 14:37
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Lamentos d'unu nobile

Lamentos d'unu nobile
Nella raccolta “Poesias”, pubblicata a Cagliari nel 1899 per i tipi della Premiata Tipografia Eitice Editrice P. Valdés.
Interpretata dai Tenore San Gavino de Oniferi, Nuoro.

Un nobile decaduto che ormai è costretto ad usare il bastone, un tempo simbolo di distinzione e comando, per raccogliere le cicche per strada… Disprezzò gli umili ed il loro lavoro, ne fece di cotte e crude, abusò del proprio potere e della propria ricchezza negando giustizia ai poveri… E mal gliene incolse. E’ troppo tardi ormai, “non si piega più la schiena al lavoro” e la croce del cavalierato che l’ha protetto in passato è ormai cosa morta. E si avvicina il giorno in cui anche il nostro, senza più santi in paradiso, trascorrerà il suo tempo a “contemplare il cielo a quadri”…
Funesta rughe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2014 - 11:55
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Bentu de ottanta cabaddarjos

Bentu de ottanta cabaddarjos
[1960]
Versi del poeta sardo Pietro Mura (Isili 1906 - Nuoro 1966).
Musica di Tonino Puddu (1951-2008), fondatore e direttore artistico del coro “Su Nugoresu”.
Nel disco del coro intitolato “Cantones de pache e de amore”
Ottanta cabaddarjos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2014 - 08:16
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Sos Cristos semus nois

Sos Cristos semus nois
[1959]
Versi del poeta sardo Pietro Mura, scoperto dal sottoscritto grazie ad un intervento chiarificatore di Vikmakie, che ringrazio.
Musica di Tonino Puddu (1951-2008), fondatore e direttore artistico del coro “Su Nugoresu”.
Nel disco del coro intitolato “Cantones de pache e de amore”
Sos Cristos semus nois,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 22:15
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L'hana mortu cantande

L'hana mortu cantande
[1961]
Versi del poeta sardo Pietro Mura, scoperto dal sottoscritto grazie ad un intervento chiarificatore di Vikmakie, che ringrazio.
Con questa poesia Pietro Mura vinse il primo premio (f. c.) al concorso “Città di Ozieri”.
Musica di Piero Marras.
Nell’album di Piero Marras intitolato “Abbardente” pubblicato nel 1985.

Trovo il brano anche nel repertorio del coro “Su Nugoresu”, dove però la musica è attribuita a Tonino Puddu, il suo direttore artistico. Si tratta probabilmente di una differente armonizzazione per coro maschile...

Una poesia contro l’odio che uccide la bellezza... Versi che - se non fossero stati composti nel 1961, probabilmente per una delle tante vittime innocenti delle faide isolane - potrebbero benissimo essere dedicati al cileno Víctor Jara o all’orgosolese Peppino Marotto, entrambi uccisi “chin sa cantone in bucca”...
L'hana mortu cantande
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 21:45
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Hiroshima

Hiroshima
[2008]
Parole e musica di Gianni Lamagna.
Nel disco intitolato “Ninna nanna senza nome”.
Radio Tokyo informa che
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:51
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Ninna nanna senza nome

Ninna nanna senza nome
[2008]
Parole e musica di Gianni Lamagna.
La canzone che dà il titolo al disco.
‘E criature chiagneno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:45
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Sotto il velo del cielo

Sotto il velo del cielo
[1998]
Nel disco intitolato “Pesce d' 'o Mare”.
La terra gira da una parte e poi dall'altra,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:13
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Tzigari

Tzigari
[1996]
Nel disco intitolato “Incanto acustico”
Tzigari,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:06
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Gli occhi di Salgado

Gli occhi di Salgado
[2001]
Nel disco intitolato “La voce del grano”.

Parole di Pasquale Ziccardi
Musica di Corrado Sfogli, Michele Signore e Pasquale Ziccardi.
Senza parla',
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 12:08
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Terra bruciata

Terra bruciata
[1992]
Scritta da Carlo Faiello (Napoli, 10 ottobre 1958), cantautore e compositore italiano, membro della N.C.C.P. negli anni 90.
Nel disco intitolato “Medina”.

Terra bruciata, “terra dei fuochi”…
Terra bruciata mille culure cunzumate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 11:47
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Paul Verlaine: Chanson d’automne

Paul Verlaine: Chanson d’automne
[1865]
Versi di Paul Verlaine, nella sezione “Paysages tristes della raccolta intitolata “Poèmes saturniens” pubblicata nel 1867.
Messa in musica (swing) da Charles Trénet nel 1941 con il titolo “Verlaine”. Ripresa in seguito da Georges Brassens e da Léo Ferré.

Cosa caspita c’entra questa canzone con le CCG? Beh, la propongo timidamente come Extra ma in qualche modo c’entra perchè la prima strofa (con Bercent al posto dell’originale Blessent, così come nella versione di Trénet) fu recitata dai microfoni di Radio Londra il 5 giugno 1944 alle ore 21.15 e conteneva un messaggio in codice con cui gli Alleati avvisavano un parte della Resistenza francese (quella coordinata da Philippe de Vomécourt, detto Antoine, capo della rete VENTRILOQUIST e membro del Special Operations Executive britannico) di dare inizio alle operazioni di sabotaggio contro i nazisti nell’imminenza dello sbarco in Normandia,... (continua)
Les sanglots longs
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2014 - 21:52
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Animal

Animal
[2013]

Album Archer
What kind of animal are you?
(continua)
inviata da Daniel(e) BELLUCCI 8/6/2014 - 11:16
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Rap da Rua #NãoVaiTerCopa

Rap da Rua #NãoVaiTerCopa
[2014]
A rua é de quem?
(continua)
inviata da adriana 8/6/2014 - 11:04
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Desculpe, Neymar

Desculpe, Neymar
Il cantautore brasiliano dà voce alla parte critica del Paese, che si oppone alla Coppa del mondo e invita a boicottarla
Articolo
Desculpe, Neymar
(continua)
inviata da adriana 8/6/2014 - 09:33
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Make a Better World

Let's redeem the world
(continua)
inviata da Sead Trnka 8/6/2014 - 01:51
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C’est sur le pont de Lyon

anonimo
C’est sur le pont de Lyon
Canzone contro la guerra tradizionale della Savoia
C’est sur le pont de Lyon que la belle s’y promène
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 7/6/2014 - 23:15
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Contro la mafia (a Crimor)

Contro la mafia (a Crimor)
Poesia di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato contro le mafie.
www.salvatoreazzaro.it
salvatoreazzaro59
Forti leggere
(continua)
inviata da Salvatore Azzaro da Giarratana 7/6/2014 - 19:42
Percorsi: Mafia e mafie
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Federico

Federico
"Federico" è una canzone dedicata alla memoria di Federico Aldrovandi, che qualcuno ancora non vuole rispettare.
"Buongiorno a voi, signori della corte, premetto a tutti: io sono innocente.
(continua)
inviata da adriana 7/6/2014 - 16:38

El Ghorba

El Ghorba
[1996]
Album / Albumi: Trasmigrazioni - Voce di popoli migranti
Edizioni Il Manifesto
Testo arabo / Arabic lyrics / Paroles en arabe / Arabisk text / Arabiankieliset sanat: [?]
Testo svedese / Swedish lyrics / Paroles en suédois / Svensk text / Ruotsinkieliset sanat:
a) Karl Vennberg, Att leva, 1945
b) da / from / tirées de / från: Karin Boye, Vägen hem, 1924




Storie di culture senza frontiere, di vecchi e nuovi sfruttamenti. Suoni che intercettano le rotte migratorie di genti in movimento verso luoghi dove rifondare una nuova identità, propria e collettiva, autonoma e comune. Componimenti originali di musicisti professionisti e occasionali, di compagni di strada di varia nazionalità e provenienza: Albania, Algeria, Bosnia, Congo, Francia, Italia, Iran, Palestina, Romania, Senegal, Serbia, Spagna, Svezia, Tunisia, Turchia.

Stories of borderless cultures, of old and new forms... (continua)
ينقيرلحلما للفربه يتيهسلها الضرر
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 6/6/2014 - 13:01
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Wir sind die Eingeborenen von Trizonesien

Wir sind die Eingeborenen von Trizonesien
Wir sind die Eingeborenen von Trizonesien -
Karl Berbuer (1948)

Text, Musik und Gesang von Karl Berbuer.
Das Lied war damals Schlager des Jahres. Mit Trizonesien sind die drei westlichen Besatzungszonen gemeint.



Mon ami Lucien l'âne, tu me vois bien embarrassé... et embarrassé pour publier dans les Chansons contre la Guerre une chanson allemande que personnellement, je trouve des plus intéressantes en ce qu'elle peut être vue de diverses façons... J'en avais déjà touché un mot en parlant avec toi de la chanson des Histoires d'Allemagne - Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?, qui se situait justement en 1948.

Je m'en souviens, et tu avais noté qu'une autre de ses chansons, « Heidewitzka, Herr Kapitän » n'était pas trop appréciée des nazis...

Celle-ci vient après la disparition du régime nazi, c'est une chanson de 1948, juste au moment où dans l'Allemagne encore occupée, on commence à... (continua)
Mein lieber Freund, mein lieber Freund,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2014 - 17:55

Cantata per Rocco Scotellaro

Cantata per Rocco Scotellaro
Cantata per Rocco Scotellaro

[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato



"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari... (continua)
Piangono i padri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 15:35
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Il meridionale

Il meridionale
[1962]
Parole e musica di Franco Trincale
Nell’LP autoprodotto intitolato “Canzoni in piazza!”
Testo trovato su Il Deposito
Io sono nato laggiù in Meridione
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 14:21
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Berlin

Berlin
[1965]
Parole e musica di Leo Di Gianantonio, in arte Leo Valeriano, che negli anni 60 fu uno dei promotori della cosiddetta “musica alternativa di destra”.
(Indicate tra parentesi alcune lievi variazioni inserite in una versione successiva del brano).
Testro trovato su Lorien – Archivio storico della musica alternativa

Era il giorno di Natale del 1965 e Leo Valeriano salì su una torretta del Check Point Charlie a Berlino Ovest, imbracciò la chitarra e si mise a cantare questa sua canzone all’indirizzo dell’Est, sotto gli sguardi della Volkspolizei (i “VoPos”) della Repubblica Democratica Tedesca…
Poi andò a rendere omaggio a Peter Fechter, nel luogo in cui il giovane appena diciottenne fu colpito dai Vopos il 17 agosto 1962 mentre tentava di scavalcare il Muro, e lasciato morire dissanguato, senza assistenza medica, nella “terra di nessuno”…

L’altro nome citato nella canzone è quello... (continua)
A nord e a sud si parla
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 14:00
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Addiu bedda Sicilia

Addiu bedda Sicilia
Parole di Ignazio Buttitta.
Musica di Rosa Balistreri.
Canzone inedita incisa da Rosa Balistreri trovata tra i dischi donati dall’artista al Comune di Licata.
Testo inedito trovato sul libro di Nicolò La Perna “Rosa Balistreri - Rusidda... a licatisa”.
Addiu bedda Sicilia, Palermu capitali,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 11:12
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Lu sicilianu

Lu sicilianu
[1975]
Parole e musica di Pino Veneziano.
Nel disco intitolato “Lu patruni è suvecchiu”
Testo trovato sul sito dedicato a Pino Veneziano.
Lu sicilianu è ‘nta tuttu ‘u munnu,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 10:33

Ballata pi Peppi Fava

Ballata pi Peppi Fava
[1984]
Versi di Ignazio Buttitta
Musica di Rosa Balistreri.
Testo trovato su Cultura Siciliana, sito curato da Nicolò La Perna.
Interpretata dalla stessa Rosa Balistreri.

Si veda anche Passa la banda di Giuseppe “Peppe” Giuffrida.
E per l’ultima ammazzata
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 10:01
Percorsi: Mafia e mafie
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Cristo è là

Cristo è là
2014
Mo' mo'
(Audioglobe, New Model Label)

Cristo è là è posta vicino alla chiusura: è un brano reggae dedicato a Federico Aldrovandi e il testo si basa sulle parole di Lino Aldrovandi in memoria del figlio assassinato.

23 dicembre 2013

Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto. Ma tanti altri padri, madri, sorelle, fratelli, figli e figlie di altre vittime potrebbero dire la stessa cosa, testimoni in prima persona di tempi, da troppo, mai... (continua)
Ammiro il cielo
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/6/2014 - 00:15

Le Ramasseur d'Olives

Le Ramasseur d'Olives
Le Ramasseur d'Olives

Chanson française – Le Ramasseur d'Olives – Marco Valdo M.I. – 2014


Mon cher ami Lucien l'âne, il faut que je t'explique … Il te souviendra que l'autre jour en présentant une chanson de Rocco Scotellaro, U metetore, intitulée dans sa traduction française : LE MOISSONNEUR, j'avais évoqué un « cueilleur d'olives » et une chanson que j'entendais faire à son sujet... et bien le voici et pas seulement en chanson, comme tu vas le voir.

En chair et en os, alors ?, dit Lucien l'âne en levant les oreilles si noires, si noires...

Pas du tout... Je reprends seulement en introduction à cette chanson écrite hier, La Méridienne de la sorcière verte, qui est la traduction française du texte d'Ugo Dessy et j'y ai laissé l'introduction que j'y avais faite... Voilà tout ce que tu trouveras ci-après.

Cette chanson est la transposition d'une nouvelle de l'écrivain sarde Ugo Dessy,... (continua)
Les palourdes se pêchent avec les pieds
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/6/2014 - 19:20
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Umanità

Umanità
[1976]
Parole e musica di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista” in quel di Roma.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Umanità
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 15:32
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Ma verrà un giorno

Ma verrà un giorno
[1974]
Versi di Dacia Maraini.
Musica di Yuki Maraini (1939-1995, musicista, cantante e compositrice italiana) e Fortunata “Fufi” Sonnino (cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Testo trovato su Il Deposito.
Ma verrà un giorno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 15:22
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Bread and Roses

La versione italiana dal canzoniere femminista a cura del Centro Femminista di Padova.
Bread and Roses
“Il pane e le rose” fu anche il nome di una pubblicazione uscita tra il 1973 e il 1976 come supplemento ai Quaderni Piacentini.
Il testo – con leggere variazioni – fu pubblicato anche sulla rivista femminista “EFFE”, luglio –agosto 1976.

“Il comunismo è pane e rose, il necessario e il superfluo, una società dove si mangia meglio e di più (non solo pane), dove si lavora meglio e di meno, ma anche una società dove si è più felici, realizzati, liberi.” (lo diceva Karl Marx, e aveva ragione… peccato che poi l’essere umano – quello comunista compreso – sia spesso nei suoi consessi fondamentalmente una merdaccia…)
IL PANE E LE ROSE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 14:39
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Coal Owner and Pitman's Wife

Versione italiana come interpretata da Maria Carta nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976 (crediti: Bellugi-Ghiglia)
Coal Owner and Pitman's Wife
IL PADRONE DEL CARBONE E LA MOGLIE DEL MINATORE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 13:26
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A Song for Santiago Cruz

A Song for Santiago Cruz
Dal sito della CUB

Il 9 aprile 2007 e' stato ucciso a Monterrey, Messico, il sindacalista Santiago Rafael Cruz appartenente al Farm Labor Organizing Committee (FLOC, AFL-CIO) che organizza i lavoratori stagionali agricoli messicani negli USA.

Santiago, 29 anni, aveva lavorato quattro anni per il FLOC in Ohio e dirigeva la sezione messicana da solo un mese e mezzo. Testimoni oculari hanno dichiarato che Santiago è stato picchiato a morte dopo essere stato torturato.
Nel 2004 il FLOC aveva firmato con le associazioni dei coltivatori di tabacco e di cetrioli del North Carolina un accordo storico a tutela dei 10mila lavoratori messicani che si recano ogni anno in North Carolina per la raccolta. L'accordo faceva piazza pulita del sistema del caporalato attraverso il quale i lavoratori venivano reclutati in Messico e trasportati negli USA con voli notturni, senza alcuna garanzia, e dovendo pagare... (continua)
Bernart Bartleby 3/6/2014 - 10:34
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Funeral de um lavrador

Funeral de um lavrador
Nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976.
IL FUNERALE DI UN LAVORATORE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 10:20
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Parru cu tia

Parru cu tia
[1954]
Versi di Ignazio Buttitta, nella raccolta intitolata “Lu pani si chiama pani”, Roma 1954, con le traduzioni di Salvatore Quasimodo e le illustrazioni di Renato Guttuso.
Interpretata in musica da molti artisti, come Tano Avanzato e gli Zabara, Milagro Acústico, Rosa Mistretta con Vito Parrinello, Majaria Trio & Eleonora Bordonaro.

“Quando venne chiamato sul palco, il presentatore non fece in tempo a presentarlo perché ci fu un brusio di smarrimento proprio nell'istante in cui stava per partire l'applauso, che infatti non partì.
L'atteso Ignazio Buttitta si era messo a fare dei cenni a qualcuno dietro le quinte e visto che niente succedeva incominciò ad alzare la voce intimando "a luci, a luci". Niente! Di nuovo: "A luci! a luci! astutati ddra luci, mi viene davanti e non mi fa taliari li pirsuni nta l'occhi".
Finalmente il faretto venne smorzato, qualcuno dalla platea gridò... (continua)
Parru cu tia,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 08:47
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Hōyla hōyla [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]

Hōyla hōyla  [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]
Che emozione guardare la parata per la Festa della Repubblica! in prima fila gli insegnanti, con in mano le matite: sono quelli che educano i cittadini di domani, sono i custodi del futuro della Repubblica. subito dopo arrivano gli infermieri, simbolo di tutte le professioni sanitarie, alcuni smontano direttamente dalla notte; poi ci saranno le altre categorie, in testa allo spezzone degli operai ci saranno probabilmente quelli della Lucchini...chiuderanno il corteo i volontari e i ragazzi del servizio civile.
No, eh? dite che sto guardando un'altra parata? sì, forse. un'altra parata, un'altra Repubblica, un altro futuro.

Cecilia Strada
adriana 2/6/2014 - 18:15
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Un aeroplano a vela

Un aeroplano a vela
nel disco Hata (Cantos de aldea) [1999]
AEROPLANO A VELA
(continua)
2/6/2014 - 17:35
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L’albatros

L’albatros
quando fu scritta l'albatros di alda merini?
elisa 2/6/2014 - 15:22




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