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Prima del 2014-6-2

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Una historia real

Una historia real
Salutiamo con questa canzone Juan Carlos I di Borbone, il re allevato da Franco per diventare il suo successore e che ha oggi annunciato di voler abdicare e lasciare il posto al figlio

I tre componenti del gruppo punk spagnolo "Ardor Destómago" si sono beccati ben 900 euro di multa per "oltraggio alla corona" eppure è difficile negare la veridicità dei fatti raccontati nella canzone e che ripercorrono tutta la vita del monarca, fin da quando a 18 anni, in un misterioso "incidente" fece fuori il fratello...
¿Quién mató a su propio hermano
(continua)
2/6/2014 - 22:39
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Sergio Endrigo: Il dolce Paese

Sergio Endrigo: Il dolce Paese
[1968]
Scritta da Sergio Endrigo con Gianni Musy (1931 – 2011), attore, doppiatore, direttore del doppiaggio e paroliere italiano.
Un singolo poi incluso nel doppio album dal vivo “L'Arca di Noé” del 1970.

Propongo questa canzone, seppur cautamente come Extra, perchè trovo che le sue strofe ed il suo andamento musicale da banda di paese un po’ spompa, con tanto di mandolino e basso tuba, sia il miglior commento a questa giornata grondante di retorica patriottarda alla quale si è immancabilmente aggiunto l’abbraccio ai “nostri” due marò trattenuti in India da oltre due anni, i quali proprio oggi hanno pensato bene di alzare la voce professando la loro innocenza e affermando di aver soltanto adempiuto agli ordini...

Beh, sull’intricata vicenda il commento migliore è proprio la prima strofa di questa canzone di Endrigo. E infatti quella dei due marò è una “gonfia, tumefatta vicenda, una... (continua)
Io sono nato in un dolce Paese
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/6/2014 - 21:55
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Disisperada

Disisperada
[Anni 60]
Testo di un poeta logudorese, Giovanni Maria Dettori, il quale, dopo l’esordio di Maria Carta con l’album intitolato “Paradiso in re” (1971), le regalò una sua raccolta di poesie che l’artista mise poi in musica.
Nell’album della Carta intitolato “Delirio - In s'amena campagna dilliriende”, pubblicato nel 1974.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta

“Sa Disisperada” (Disperata) non è solo il titolo di questa poesia-canzone ma il nome di una delle varianti più recenti del “cantu a chiterra” sardo. Si canta su un'intera ottava e pare che sia stata composta per musicare un'ottava del poeta Antoni Cubeddu che comincia con i versi "Ahi mama isconsolada ite mi naras" che tratta di un soldato che saluta la madre prima di partire per la guerra.
Un canto di vecchi, un canto di solitudine e di dolore, un canto di emigrazione...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/6/2014 - 15:09
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Corsicana

Corsicana
[fine 800]
Testo tradizionale in corso gallurese (Gadduresu) risalente alla fine dell’Ottocento, famoso canto sui banditi, adattamento di Maria Carta (che in un 45 giri del 1971 la intitola “Antoneddu, Antoneddu”).
Canto della Gallura, diffuso ampiamente nel Logudoro, denominato Corsicana perché ritenuto originario della Corsica.
Presente anche nel repertorio di Elena Ledda.
Interpretato da voce maschile e chitarra nel disco “Musica Sarda Vol.1” realizzato nel 1964 a cura di Diego Carpitella, Pietro Sassu e Leonardo Sole.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta

Un canto che è una schermaglia a tre, tra il bandito e le sue donne, moglie e madre.
Ma nelle due ultime strofe (che Maria Carta non canta e di cui l’ultima, in particolare, è comune anche ad altre canzoni) sono sintetizzati i motivi che hanno fatto dell’uomo un fuorilegge (le comodità sono solo per i ricchi, per... (continua)
(La moglie)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 22:30
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Rammstein

Rammstein
Album: "Herzeleid" (1995)

Canzone dedicata al tragico incidente del 1988 alla base NATO di Ramstein (con una sola m) da cui il gruppo ha preso il nome. Una vera e propria strage causata dall'esibizione militarista delle Frecce Tricolori che precipitarono all'inizio dello spettacolo facendo 67 vittime tra il pubblico più i tre piloti degli aerei caduti. Vedi anche Frecce Avvelenate dei Punkreas.
Rammstein
(continua)
1/6/2014 - 22:12
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10.1.80

10.1.80
[1981]
Parole e musica dei Tavagna, nell’album intitolato “Chjamu” del 1981.

Credo che la canzone si riferisca ai sanguinosi scontri che si verificarono ad Ajaccio tra il 9 e il 10 gennaio 1980. Nei giorni precedenti gli abitanti del villaggio di Bastelica avevano fermato tre membri del Service d'Action Civique (SAC), organizzazione paramilitare creata da de Gaulle in chiave anticomunista, zeppa di poliziotti, pieds noir e fascisti, usata anche in Corsica contro gli autonomisti locali. I tre furono sequestratti in un albergo di Ajaccio, accusati di preparare un attentato. Il governo francese mandò i CRS in forze e si verificarono degli scontri violenti nel corso dei quali rimasero uccisi tre manifestanti corsi e un gendarme francese.
Languida hè l’alba sta mane
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 19:03
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L'alivu culomba

L'alivu culomba
[2009]
Parulle è Musica: Ghj.P. Lanfranchi
Accunciamenti: M. Bothwell
Nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”

Cumu fà da chì l’alivu di a libertà ascondi sempre in le so fronde a culomba di a pace?
À purtà tanti morti
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 18:05
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Tù ch'eri partutu

Tù ch'eri partutu
[2009]
Parulle: Ghj. Fusina
Musica: Tavagna (M. Paoli)
Nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”

À quelli chì, fiori strappati, sò morti in lochi scunnisciuti per guerre ch’ùn sanu arricoglie chè cuscogliule di morte...
Tù chì eri partutu in festa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 17:53
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Reggae per Carlo Giuliani

Reggae per Carlo Giuliani
Testo: Carmelo Albanese
Musica: Rock Brothers
Quando ti portan via la tua città
(continua)
inviata da adriana 1/6/2014 - 15:03
Percorsi: Genova - G8
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Lamentu d’una matri

Lamentu d’una matri
[1947/1953]
Poesia concepita - come “A stragi da Purtedda” - nel giorno dell'eccidio di Portella della Ginestra, 1 maggio 1947, ma strutturata e pubblicata solo qualche anno più tardi nella raccolta intitolata “Lu pani si chiama pani” (Editori Riuniti 1954), con la traduzione italiana a fronte a cura di Salvatore Quasimodo.

Nel repertorio di Nonò Salamone e recentemente ripresa anche dal giovane cantastorie siciliano Paolo Zarcone.

Trovo il brano anche in un disco collettivo intitolato “La mia vita vorrei scriverla cantando”, a cura della Fondazione Ignazio Buttitta, con le musiche del compositore Salvatore Di Grigoli e gli arrangiamenti del fisarmonicista Ruggero Mascellino, entrambi siciliani.
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 12:21
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La vita xe tuto un bidon

La vita xe tuto un bidon
(1946?)

Sull'aria di Lili Marleen

Canzone del grande comico triestino Cecchelin scritta probabilmente nell'immediato dopoguerra. Durante il fascismo Cecchelin, pur non scrivendo pezzi apertamente antifascisti, da spirito libero aveva avuto dei guai per alcune battute su Mussolini.

Nel dopoguerra fu vittima di tristi vicissitudini politiche. Accusato di aver denunciato al comando partigiano quale fascista e collaborazionista un altro attore, Giacomo Pellegrina in arte Nino D’Artena che fu poi ucciso nella foiba Plutone, fu per questo condannato ad una pena che molti all’epoca giudiarono comunque eccessiva. Uscito di galera gli fu impedito di calcare i palcoscenici di Trieste e morì a Torino nel 1964.

La trascrizione all'ascolto potrebbe essere anche sbagliata in qualche punto... chiedo aiuto ai triestini DOC.
Amici cari, inutile essere filosofi. La vita no xe che un grande bidon. E che bidon. Se odiemo, femo la guerra, se masemo, se parlemo drio. Per cossa? Solo per essere in possesso dei quattro pilastri della vita: vestirse, spoiarse, inpinirse e svodarse.
(continua)
1/6/2014 - 00:09

Salmo alla casa e agli emigranti

Salmo alla casa e agli emigranti
[1952]
Testo trovato in “L'universo contadino e l'immaginario poetico di Rocco Scotellaro”, di Giovanni Battista Bronzini, Edizioni Dedalo, 1987.
Nella sezione intitolata “Quaderno a cancelli” della raccolta “È fatto giorno. 1940-1953”, Milano, Mondadori, 1954.

Dopo aver visto i suoi contadini imbarcarsi a Napoli, Rocco Scotellaro, postosi il problema della forma poetica più idonea a esprimere l'angoscia di chi assiste al ripetersi dell'esodo biblico, lo risolse per il salmo: “Epica: è falsa, ora. Elegia: è facilissima. Ode: per chi e che? Sonetto: ci vuol pace e molti giorni di incubazione, non delle rime, del fatto. Canzone: sono solo. Comizio: idem. Epicedio: i morti sono freddi. Salmo: sto per arrivarci, ma l'ignoto è lontano. Vada per una specie di Salmo...”
Inchinati alla terra, alla piccola porta mangiata della casa,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 00:02

Il morto

Il morto
[1951]
Ennesima poesia di Rocco Scotellaro nata da un canto popolare lucano, in questo caso quello intitolato “Na cantata di mammaranna”, la ninna nanna di una nonna, che ha perso i figli in guerra e che ora fa crescere il suo nipotino rimasto orfano cantando il ritornello distico “Non vole fa cchiò notte e iume / s’é ‘nchiummate lu pane ’nta lu fome” (“Non possa far più notte né giorno / si è impiombato il pane nel forno”).
Testo trovato in “L'universo contadino e l'immaginario poetico di Rocco Scotellaro”, di Giovanni Battista Bronzini, Edizioni Dedalo, 1987.
La poesia fu anche pubblicata sulla rivista internazionale di letterature “Botteghe Oscure” (ottavo quaderno, II semestre 1951), fondata dalla nobildonna Marguerite Caetani ed edita dal 1948 al 1960.
Non voglia mai far notte, mai far giorno,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2014 - 23:18

‘N galera chi pane e lavoro

‘N galera chi pane e lavoro
[1951]
Ancora una poesia-canzone di Rocco Scotellaro nata dal grido dei contadini di Tricarico.
Nella sezione “Canti popolari” della raccolta “Tutte le poesie (1940-1953)”, Milano, Oscar Mondadori, 2004.
Testo trovato su Rabatana, bagatelle e cammei tricaricesi.
Cci l’ami fatte nuie a Creste:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2014 - 22:43

Terra

Terra
[1951]
Un’altra poesia-canzone di Rocco Scotellaro nata dal grido dei contadini di Tricarico.
Nella sezione “Canti popolari” della raccolta “Tutte le poesie (1940-1953)”, Milano, Oscar Mondadori, 2004.
Testo trovato su Rabatana, bagatelle e cammei tricaricesi.
So state n’anne ‘ngalera
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2014 - 22:32
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Take Good Care

Take Good Care
Album: LP1 (2011)
Produced by Dave Stewart

July 2012: Singer-songwriter and actor Joss Stone, war photographer Paul Conroy and musician and producer Dave Stewart are calling on world leaders gathering at the United Nations to deliver an effective Arms Trade Treaty as they launch a new version of the song ‘Take Good Care’.

‘Take Good Care’ was co-written by Paul Conroy – who was seriously injured earlier this year in Homs, Syria – and Joss Stone, and produced by Dave Stewart. The song is being released in support of Amnesty International’s call upon world leaders to deliver an effective and robust international Arms Trade Treaty.

Conroy wrote the song in response to the devastating impact upon people’s lives of armed violence and conflict in Misrata, Libya. He said:

"Having covered armed conflicts up close I have seen the sickening human toll of a world awash in weapons and military... (continua)
Take Good Care
(continua)
31/5/2014 - 21:52
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Resolution der Kommunarden

Resolution der Kommunarden
Polnische Version / Versione polacca / Polish version / Version polonaise / Puolankielinen versio / Polska wersja [1]:
Robert Stiller
Rezolucja komunardów
(continua)
inviata da sok 30/5/2014 - 22:17

Ὁ ὕμνος τῆς εἰρήνης

Ὁ ὕμνος τῆς εἰρήνης
Credo che questa lirica sia di Pindaro...
Orfeo 30/5/2014 - 22:06
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Don Salvatò

Don Salvatò
DON SALVATÒ
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/5/2014 - 12:09
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]

“L’IMPEGNO DI MIO PADRE E LA VIOLENZA DEL POTERE”. PARLA LA FIGLIA DI GIUSEPPE PINELLI

“Dalla lotta partigiana al movimento anarchico e alla non violenza, Pino era un ottimista che viveva con entusiasmo quel tempo di speranze e di profondi cambiamenti. Con la sua tragica morte è diventato un simbolo dei diritti negati e dei connotati violenti che può assumere il potere”. Claudia Pinelli ricorda il padre Giuseppe, volato da una finestra della Questura di Milano la notte del 15 dicembre 1969.

di Laura Tussi, da peacelink.it, ripreso da MicroMega in data 29 maggio 2014.

Il ricordo di tuo padre è stato un punto fermo nella vita della famiglia Pinelli. Quali sono le parole più significative e gli ideali più alti che la sua memoria ti ha trasmesso?

Il suo ricordo sicuramente è un punto fermo nella nostra famiglia e abbiamo dovuto testimoniarlo innumerevoli volte, ma la memoria sua e di quello... (continua)
Bernart Bartleby 29/5/2014 - 10:23
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Nun s’ave idea

Nun s’ave idea
Note:

(1) addosso
(2) inverno
(3) timido
(4) nascosto
Bernart Bartleby 29/5/2014 - 08:03
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Preta d’oro

Preta d’oro
Guardando il video mi sono accorto che ci sarebbe una terza strofa di cui però non sono riuscito a reperire il testo, nemmeno su www.almamegretta.net...
Bernart Bartleby 28/5/2014 - 22:04
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Starving to Death on a Government Claim

anonimo
Starving to Death on a Government Claim
Capisco questa canzone. Mi fa piangere moltissimo! T-T
Antonio 28/5/2014 - 11:24
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Mrs. McGrath

anonimo
Mrs. McGrath
MME MCGRATH
(continua)
inviata da donquijote82 28/5/2014 - 09:20
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Różne rozmowy z życiem

Różne rozmowy z życiem
Grazie a tutti, specialmente a Donquijote82, al grande Riccardo, a Lorenzo, Bart, Gian Piero e Flavio, lasciamo perde le femmine. Sto chiudendo 'na tappa nella mia vita e vi voglio augurare ogni bene, pace e prosperità. Questa qua vi tocca tradursela da soli, ma vale la pena. Poi, se le frontiere permangono, pazienza, fu sempre così. Un abbraccio forte... e a riscriverci, nel non più definito futuro.
Krzysiek
Krzysiek Wrona 28/5/2014 - 06:07
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Prośba o piosenkę

Prośba o piosenkę
28.05.2014
E che Julian Tuwim mi perdoni...che non capì più un cazz
LA PREGHIERA PER UNA CANZONE
(continua)
inviata da krzyś³ 28/5/2014 - 03:23
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Płyń mój bluesie płyń

Płyń mój bluesie płyń
Rysiek nacque in Alta Slesia, una regione delle miniere di carbone nella Polonia meridionale. Allora procurarsi la morfina era quasi impossibile...se no, forse sarebbe ancora fra di noi...così va la vita :)
E questo blues parla di luogo dove nacque
krzyś 28/5/2014 - 00:47
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Back Home In Derry

Back Home In Derry
POTESSI TORNARE A DERRY
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 27/5/2014 - 22:40
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Mutation

Mutation
Translated by Steven Birkbeck
The Cavalryman’s Farewell
(continua)
inviata da Steven Birkbeck 27/5/2014 - 20:29
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L'Histoire du Soldat

L'Histoire du Soldat
Pare che anche qua il diavolo centri :)
krzyś 27/5/2014 - 20:25
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Dyktator

Dyktator
27.05.2014
IL DITTATORE
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/5/2014 - 20:08
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Misery Is the River of the World

Misery Is the River of the World
Cantata da Kazik Staszewski
Nell'album "Piosenki Toma Waitsa" (Le canzoni di Tom Waits)
Il testo dal sito ufficiale
ROZPACZ PŁYNIE RZEKĄ POPRZEZ ŚWIAT
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/5/2014 - 17:17
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Катюша

Катюша
Anche nel brano "Russian Reggae", tra le citazioni e vocalizzi della cantante Nina Hagen, dopo le note della canzone popolare russa, la "Kalinka", viene ripresa la melodia del "Эй, ухнем!", il canto dei battellieri del Volga.
Nonché la forza espressiva paragonabile ai lanciarazzi russi : D
krzyś 27/5/2014 - 14:36




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