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Prima del 2014-5-25

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Love Has Found a Way

Love Has Found a Way
Album: "Twelve Dreams of Dr. Sardonicus" (1970)

A determinedly optimistic message celebrating the power of love in a world filled by war and other forms of violence. The choice between the gun and the sun is a simple but effective contrast.

altrockchick
Waves are crashing on the sea
(continua)
25/5/2014 - 23:17
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Varsavia

Varsavia
E' morto oggi alla bella età di 90 anni Wojciech Jaruzelski. I giornali ora scrivono che fu quello che "aprì la strada alla democrazia", mi pare una grande castroneria. D'altra parte perfino Pinochet permise di indire un referendum sul suo regime, e questi gesti tardivi non bastano certo a riabilitare questa razza di militari sanguinari. Altra tesi molto in voga è che il suo colpo di stato servì comunque a risparmiare alla Polonia un'invasione sovietica stile Cecoslovacchia o Ungheria. Non so, certo è che con i se non si fa la storia, ma mi pare una difesa un poco debole. Krzys, che ne pensi?
Lorenzo 25/5/2014 - 21:58
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Michè

Michè
Ed eccone un altro:

Mirto Crosia (Cosenza) - Un giovane di 29 anni, Vincenzo Sapia, è morto a mezzogiorno dopo una colluttazione con due carabinieri intervenuti per calmarlo dopo che aveva dato in escandescenze. La Repubblica del 24 maggio 2014

Anche questo l'hanno "calmato" per sempre...
La versione ufficiale, per il momento, è che si sia trattato di un infarto... La vittima in passato aveva sofferto di problemi psichici... La trama è quella di un film dell'orrore già visto decine di volte...
Bernart Bartleby 25/5/2014 - 20:47
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The Kill

The Kill
dalla raccolta di B-side "No, Virginia..." del 2008

Dal "cabaret punk brechtiano" della cantante Amanda Palmer, una canzone ironica ma apertamente politica e ricca di citazioni (Sex Pistols, Clash...), dedicata evidentemente agli Stati Uniti, all'"american way of life" e all'impero militare da George Washington a Bush...

Pat Sajak è il conduttore del programma telesivivo "Wheel of Fortune" quindi "Put Pat Sajak back in office..." vuole essere una critica alle sovrapposizioni tra spettacolo e politica (e pensare che da noi il Berlusca voleva fare Mike Bongiorno senatore a vita...).
I am anarchist
(continua)
24/5/2014 - 22:49
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Soldier's Things

Soldier's Things
Dal 1983 questo straordinario artista non ha mai fallito.
E questo è davvero un semplice raccontino devastante: tutta la paura, il sangue, e le esperienze di battaglia di un uomo finite in una scatola del monte dei pegni a un dollaro al pezzo. E nel canto della voce di Tom Waits, ogni oggetto elencato sembra ingrossare sempre più il dolore e rivelare l'inutilità di una qualsiasi guerra, in un qualsiasi luogo, per una qualsiasi causa. Dentro quella scatola c'è il valore di chi è morto in combattimento e il ringraziamento della propria patria.
LE COSE DI UN SOLDATO
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 24/5/2014 - 08:44
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Patriot Game

Patriot Game
Avete ascoltato la versione di Tony Coe, contenuta in "Les Voix d'Itxassou"? Se non lo conoscete, procuratevi questo meraviglioso disco militante, credo che ben difficilmente avrete sentito i canti rivoluzionari del mondo suonati così, ve lo garantisco!
Flavio Poltronieri 23/5/2014 - 19:55
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It's A Long Way Down To The Soupline

It's A Long Way Down To The Soupline
Presente nella 30ma edizione del “Little Red Song Book” dell’IWW di Chicago (1968).
Sulla melodia della celebre “marching song” “It's a long, long way to Tipperary” (1914).

Non credo che questa canzone sia degli anni 60, quelli del “Boom”, ma che piuttosto risalga a quelli intorno alla grande crisi del 1929, considerata l’immagine dei lavoratori disoccupati in coda per una scodella di zuppa… Comunque è una bella canzone, divertente e parecchio utopistica (e “luddista”), in cui si immagina un mondo al rovescio dove i lavoratori hanno ottenuto la giornata di quattro ore e la proprietà delle aziende, e dove sono i vecchi padroni a fare la coda alla Caritas…
Bill Brown was just a working man like others of his kind.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/5/2014 - 14:32
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We Have Fed You All for a Thousand Years

anonimo
We Have Fed You All for a Thousand Years
[1918 o 1919]
Canzone di autore anonimo (forse William Dudley Haywood, detto "Big Bill", 1869-1928, dirigente dell’IWW a Chicago), presente nalla 15ma edizione del “Little Red Song Book” dell’IWW (Industrial Workers of The World).
Musica di Rudolf Von Liebich (suppongo un immigrato tedesco a Chicago)
E’ anche il brano che dà il titolo ad un disco di Utah Phillips del 1983.

Big Bill Haywood, che è probabilmente l’autore del testo di questa canzone, è stato un’importante figura del sindacalismo statunitense. Con Arturo Giovannitti e Carlo Tresca fu uno dei protagonisti dello storico sciopero dei tessili a Lawrence, “The Bread and Roses Strike”.

L’ingresso degli USA nella Grande Guerra offrì il pretesto alle autorità per reprimere con ferocia l’IWW, che si era schierato sul fronte anti-interventista: secondo la legge federale del 1917, chiamata “Espionage Act”, 165 membri dell'IWW furono... (continua)
The working class will never be free until it can blow the whistle for the parasites to go to work. The IWW, through organization, can make this possible.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/5/2014 - 13:22
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Scissor Bill

Scissor Bill
[1913]
Versi di Joseph Hillström, nato Joel Emmanuel Hägglund, meglio conosciuto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolare “Steamboat Bill” (di Arthur Collins, 1911)
Canzone presente sul “Little Red Song Book”.
Interpretata anche da Joe Glazer e Mats Paulson.

Scissor Bill è il prototipo del lavoratore sfruttato, malpagato, frustrato che invece di provare a capire e di trovare la soluzione nella lotta e nell’organizzazione si rifugia, quando va bene, nel qualunquismo e sennò nel nazionalismo (“L’italia agli italiani!”) nel razzismo (“Sono i negri che ci portano le malattie!”) e nell’odio verso i “diversi”, dagli stranieri (“Sono i rumeni che ci rubano il lavoro!”) agli omosessuali (“Brutto frocio, stammi a due metri dal culo!”)…
Insomma, la manovalanza di ogni fascismo… E infatti questa canzone del grande Joe Hill – “Murdered by the Authorities of the State of Utah, Novembre 19, 1915” – mi ha fatto subito tornare in mente l’altrettanto illuminante Das Lied vom SA-Mann di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
You may ramble 'round the country anywhere you will,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/5/2014 - 12:07
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Soldati

Soldati
Grida nella notte
(continua)
inviata da DoNQuijote82 23/5/2014 - 11:18

Le grand bond au plafond

Le grand bond au plafond
Canzone francese – IL GRANDE SALTO AL SOFFITTO – Marco Valdo M.I.

IL LIBRO BIANCO 1

Opera-raconto contemporanea in episodi multipli, tratta del romanzo di Pavel KOHOUT “WEISSBUCH„ (Il Libro bianco) pubblicato in lingua tedesca – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – nel 1970 e particolarmente dall'edizione francese « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduzione di Dagmar e Georges Daillant, pubblicata da Juillard a Parigi nel 1972.

Eccomi, Lucien l'asino amico mio, e per contraccolpo anche tu finalmente all'alba di una nuova avventura, di una nuova serie di canzoni scritte specialmente per le Canzoni Contro la Guerra. Non so del resto se quest'attenzione piacerà loro…

E come al solito, dice l'asino Lucien sorridendo, aspetteremo i musicisti… Peraltro, mi chiedo dove si siano nascosti. Forse si sono smarriti nello spazio… Tutto è possibile, se è vero che un uomo può camminare sul... (continua)
IL GRANDE SALTO AL SOFFITTO
(continua)
22/5/2014 - 23:00
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No TAV

No TAV
L'Etat italien mobilise l'antiterrorisme contre des opposants à la ligne grande vitesse Lyon-Turin

Pour en savoir plus : le collectif international Pro No TAV
Marco Valdo M.I. 22/5/2014 - 17:00
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Pitzinnos in sa gherra

Pitzinnos in sa gherra
Questa canzone è stampata nella mia memoria da tre anni e il mitico Andrea Parodi è più in alto di molti altri cantanti come Domenico Modugno, Max Pezzali e Piero Pelù ma pochi lo ricordano per quello che è;
FORZA ANDREA SOPRAVVIVI NEI RICORDI DI TUTTI E PORTACI CONSIGLIO!
22/5/2014 - 16:34

Tornavamo dai lager (Salmo dei deportati)

Tornavamo dai lager (Salmo dei deportati)
Su più siti ho trovato questa poesia datata al 1985. Il riferimento a Dayan (che è scomparso nel 1981) fatto da Turoldo nella sua introduzione consentirebbe invece, secondo me, di datarla al periodo della guerra dei Sei Giorni (1967) o del Kippur (1973), quando Dayan era effettivamente un personaggio al centro delle cronache internazionali...
Bernart Bartleby 22/5/2014 - 08:43
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La fille soldat

La fille soldat
21 maggio 2014
LA FANCIULLA SOLDATO
(continua)
21/5/2014 - 20:17
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Τα τραγούδια μας

Τα τραγούδια μας
Ohibò, ma questo sì che è un contributo coi fiocchi, carissima Prisca. Non solo elimina ogni esitazione su cosa intendesse Fondas Ladis alludendo agli oliveti di Megara (provvedi, Riccardo mio, a introdurre la correzione, almeno come variante tra parentesi e magari con un rinvio al suggerimento di Prisca e al suo decisivo documento), ma mi piace anche perché sfata inesorabilmene la favola - che ancora persiste - della georgofilia dei colonnelli, cui si attribuisce tanto amore per le campagne, da loro dotate di qualche palo della luce a simulare l'elettrificazione.
Magnifico, nel documentario, l'allevatore di pecore che racconta la verità della vicenda, quasi reimpersonando il Karanghioghiz, con la stessa voce e la stessa cantilena! Vedo che il filmato fu prodotto da Finos film, grande arma culturale del popolo greco.
Converrete che è questo il bello e il buono del sito. Si incomincia ad... (continua)
Gian Piero Testa 21/5/2014 - 15:33




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