Stasera ho potuto ascoltare la versione polacca di questo celeberrimo pezzo eseguito in maniera eccellente da Arek Zawiliński. Purtroppo non c'è il video ma mando un asaggio delle capacità di Arek : )
Ho voluto proporre questa canzone perchè è certamente una CCG/AWS, un'invocazione a Dio contro le guerre, la fame, la miseria. E poi, pur non essendo credente (anzi, ateo, apostata e irretito dalla censura), ho un profondo rispetto per la Fede, quella con la lettera maiuscola, come in questa canzone.
Ho invece un profondo schifo per tutte le misere credenze, le ignoranti superstizioni, i dogmi funzionali al Potere, le leggende utili a mercanti, speculatori, maghi e fattucchiere.
E' lo schifo che provo in occasione di ogni canonizzazione, ma in particolare di quella imminente, in cui il Potere ecclesiastico celebra sè stesso, e addirittura raddoppia: un papa in carica e un papa emerito che santificano due loro predecessori.
Bernart Bartleby 26/4/2014 - 21:05
L'ultimo "miracolo" degli ormai Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
(Da Il Messaggero del 24 aprile 2014)
Dramma in Valcamonica.
Un giovane disabile di 21 anni è morto a Cevo, nel bresciano, schiacciato dal Cristo Redentore, la croce realizzata dall'artista Enrico Job in occasione della visita a Brescia di Papa Giovanni Paolo II nel settembre del 1998.
Ironia della sorte: pare che la vittima abitasse in un paese del bergamasco in via Papa Giovanni XXIII...
[Speriamo che questi due nuovi Santi non ci portino troppa sfiga!... ndr]
Capisco il naturale sorriso a leggere la notizia, m'è venuto anche a me per l'assurdità della situazione, però dopo me ne sono vergognato visto che è morto un povero ragazzo che fra l'altro non è riuscito a mettersi in riparo in tempo perché affetto da una lieve disabilità motoria. Cioè se nessuno si fosse fatto male sarebbe stata una coincidenza esilarante, ma così mi sembra un po' di cattivo gusto scherzarci sopra.
Comunque come i famosi miracolati sarebbero guariti lo stesso senza andare a Lourdes o dal papa o santone di turno, così il monumento - se costruito male - sarebbe cascato lo stesso anche se in cima invece del crocifisso ci fosse stata la stella rossa, il sol dell'avvenire, la faccia di Che Guevara, Buddha, Maometto o quello che ti pare...
No, ma capisco che non volevi scherzare sul ragazzo morto, e sono d'accordo sull'ironia del fatto che nei processi di canonizzazione andrebbero considerati allora anche i miracoli all'incontrario... :) questo è in effetti assurdo e fa ridere, ha poco da ridere però chi era responsabile della sicurezza di quel posto visto che non crediamo agli interventi divini né nel bene né nel male.
Comunque non tolgo niente, volevo solo specificare che non volevamo fare ironia sulla tragedia di quella morte.
Lo confesso. Anch'io, che sono uomo naturaliter compassionevole - e che, tra l'altro, stavo svernando in bergamasca - ho dovuto registrare che la mia prima reazione è stata quella di pensare che lassù Qualcuno avesse voluto rovinare una indecorosa, insopportabile festa pagana. E magari proprio di questo si è trattato. Ma poi - quasi subito - ho pensato a quel povero figlio -incolpevole -, a quei poveri genitori che l'avevano perso a dispetto di tutta la loro confidenza nel loro buon Dio, e ho preferito attribuire al cieco caso, che normalmente ci governa, questo triste episodio che è fin troppo facile caricare beffardamente di reconditi sensi. Insomma, se non ci sono miracoli, non devono nemmeno esserci antimiracoli: e allora assolviamo il buon Dio, sempre che sia un dio, e sempre che sia buono, da una atrocità che si giustificherebbe solo ad majorem sui gloriam, senza concludere che... (continua)
Sempre a proposito di roba eventualmente da rimuovere, perchè magari qualcuno s'offende, allora rimuoverei anche il commento introduttivo a questa canzone ed ogni riferimento al caso di Riccardo Magherini. Infatti ci sono delle indagini in corso e nessuno può dire, fino a sentenza definitiva, che è stato assassinato oppure si è suicidato.
Non vorrei che l'Arma si offendesse!
Mi sa che l'Arma si potrebbe offendere per parecchie altre pagine in questo sito. Lasciamo stare le sentenze definitive se no bisognerebbe scrivere che quello di Pinelli fu un malore attivo. La conclusione in questo caso è che quando una persona in stato confusionale chiede aiuto bisogna chiamare il 118 - sperando che arrivino dei professionisti capaci di aiutarlo - e non certo i carabinieri, che nel mondo reale non sono quelli delle fiction.
"When the ships comes in di Bob Dylan" non è una canzone contro la guerra, nè riferita ad alcuna guerra.
Fonti: basta vedere il documentario di Martin Scorsese.
Gigi 27/4/2014 - 17:24
Ma è una canzone che è diventata un inno dei movimenti per i diritti civili (infatti è stata cantata anche durante la famosa Marcia per i diritti civili a Washington) e per questo è stata inserita.
Come VoceVana cercando la traduzione e l'origine della canzone mi sono ritrovata su questo sito... incredibile! Sono siciliana, di Caltagirone, per cui il termine cantone qui da noi non si usa. Però vorrei far notare a chi scrive "fate tradurre il testo ad un siciliano" che per il motivo suddetto di termini che da oriente a occidente della sicilia sono diversi, non si può dire "fate tradurre ad un siciliano!" Vorrei però buttarla un po' sugli ottanta anni del teschio che da tempo aspetta degna sepoltura perchè abbandonato lì,senza onori, dimenticato... se è vero che i minatori già conoscevano, e c'è motivo di crederlo, è possibile che anche loro ne abbiamo modificato il testo per renderla vicina alla loro condizione... ma a me tornano in mente quegli ottanta anni che inevitabilmente portano al decennio di massacro dei briganti nel regno delle due Sicilie... Vorrei ricordare anche che molti... (continua)
Chanson italienne (Lombard) – Infermiera – Davide Van De Sfroos – 2014
Album : Goga e Magoga
Voici, mon ami Lucien l'âne, une chanson qui raconte une histoire d'infirmière....
Une infirmière ? Dans les Chansons contre la Guerre ? Tous comptes faits, ça se tient... Il y a souvent des infirmières dans les endroits où l'on fait la guerre ; surtout quand on n'engage pas les femmes comme guerrières. Il paraît qu'à présent, et je n'oserais croire que c'est grâce au féminisme, il y a des femmes militaires...
Oh, je crois plutôt que c'est grâce au libéralisme... La guerre est un fabuleux marché, même quand elle est dissimulée sous le visage de la paix. Dès lors, comme pour tout le reste de la vie, on a professionnalisé la guerre et de ce fait, on ne pouvait laisser en friche un tel champ de recrutement... c'est-à-dire la moitié (et aussi la moins chère) du marché de recrutement potentiel pour... (continua)