Abschied von der Front (Abschied der Internationalen Brigaden)
[1938]
Versi di Erich Weinert.
Musica di Ernst Busch.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Spanien - Venceremos” del 1967 e “Ernst Busch 2 (Lieder Des Spanischen Bürgerkrieges)” del 1970.
Musicalmente niente di più che una marcetta, ma il testo è bello e racconta di quanto allora fosse sentito l’internazionalismo, il fatto quasi naturale di accorrere in un paese lontano a combattere e morire in soccorso dei propri fratelli minacciati ed aggrediti dai fascisti.
L’ “abschied”, l’addio, è qui quello dei volontari delle Brigate internazionali che tra settembre ed ottobre del 1938, nel pieno della battaglia dell’Ebro e mentre i nazionalisti cominciavano chiaramente a prevalere, furono costretti a rimpatriare per adempiere ad un ipocrita monito della Società delle Nazioni (l’ONU di allora) che caldeggiava la politica di non intervento. Però a fianco dei fascisti rimasero decine di migliaia di italiani e tedeschi...
Versi di Erich Weinert.
Musica di Ernst Busch.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Spanien - Venceremos” del 1967 e “Ernst Busch 2 (Lieder Des Spanischen Bürgerkrieges)” del 1970.
Musicalmente niente di più che una marcetta, ma il testo è bello e racconta di quanto allora fosse sentito l’internazionalismo, il fatto quasi naturale di accorrere in un paese lontano a combattere e morire in soccorso dei propri fratelli minacciati ed aggrediti dai fascisti.
L’ “abschied”, l’addio, è qui quello dei volontari delle Brigate internazionali che tra settembre ed ottobre del 1938, nel pieno della battaglia dell’Ebro e mentre i nazionalisti cominciavano chiaramente a prevalere, furono costretti a rimpatriare per adempiere ad un ipocrita monito della Società delle Nazioni (l’ONU di allora) che caldeggiava la politica di non intervento. Però a fianco dei fascisti rimasero decine di migliaia di italiani e tedeschi...
Wie schön der Tag, als wir mit hartem Schritt,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:59
Meceчина [Mesečina]
Questa mia non è una versione letterale, pur cercando di rispettare lo spirito dell'originale, ma l'avevo preparata per una situazione musicale in piazza di anni fa; vorrei cogliere l'occasione per ricordare che nella canzone Djeli Mara del gitano Šaban Barajmović, il testo racconta della zingara Mara che finì imprigionata a Budapest per avere rubato una sciarpa rossa al mercato...grande personaggio questo Barajmović, nato a Niš, in Serbia, nel 1936, il cui conservatorio musicale è stata la strada e che durante il servizio militare desiderando restare in contatto con l'amata ma...non sapendo scrivere, preferì disertare l'esercito. Fu anche cantante nell'orchestra della prigione e portiere nella squadra di calcio sempre della prigione e una cicatrice dal petto al pube rivela quali erano le regole carcerarie del tempo. Quando nel 1964 riacquistò la libertà iniziò subito a guadagnare con la... (continua)
CHIARO DI LUNA
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 21/4/2014 - 21:51
Seifenlied
[1928]
Versi di Julian Arendt (1895-1938), scrittore ebreo tedesco, autore di molti testi per il cabaret durante la Repubblica di Weimar.
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, dal vivo al “Larifari”, un cabaret itinerante a contenuto fortemente politico fondato proprio nel 1928 a Berlino da Rosa Valetti, famosa attrice di cinema e di cabaret e cantante, e da Erich Einegg, pianista e compositore.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964 e “Ernst Busch 1 (Lieder Der Arbeiterklasse 1917-1933)” del 1970.
Testo trovato qui
Una canzoncina da kabarett che prende allegramente per il culo i socialdemocratici tedeschi, i cui candidati, durante la campagna elettorale del 1928, distribuivano ai raduni saponette con su impresso “Vota SPD”. Un’iniziativa davvero “pulita” per una Germania sull’orlo... (continua)
Versi di Julian Arendt (1895-1938), scrittore ebreo tedesco, autore di molti testi per il cabaret durante la Repubblica di Weimar.
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, dal vivo al “Larifari”, un cabaret itinerante a contenuto fortemente politico fondato proprio nel 1928 a Berlino da Rosa Valetti, famosa attrice di cinema e di cabaret e cantante, e da Erich Einegg, pianista e compositore.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964 e “Ernst Busch 1 (Lieder Der Arbeiterklasse 1917-1933)” del 1970.
Testo trovato qui
Una canzoncina da kabarett che prende allegramente per il culo i socialdemocratici tedeschi, i cui candidati, durante la campagna elettorale del 1928, distribuivano ai raduni saponette con su impresso “Vota SPD”. Un’iniziativa davvero “pulita” per una Germania sull’orlo... (continua)
Wir haben unsre Brüder
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:21
Gianfranco Mattei
La lezione non si fermerà!
PER L'INTITOLAZIONE DI UNA CASA DELLO STUDENTE A TERESA E GIANFRANCO MATTEI
Famiglia Mattei.Fonte: PDF, Patrizia Pacini
Vogliamo intitolare la Casa dello Studente di Valdirose, Sesto Fiorentino (FI) a Teresa e Gianfranco Mattei, sorella e fratello entrambi partigiani, protagonisti della Resistenza, che si distinsero per l'altissimo esempio civile delle loro vite. Quest'anno ricorre l'anniversario della morte di Teresa (12 marzo 2013) e i settant'anni dalla morte di Gianfranco (6-7 febbraio 1944).
TERESA MATTEI (sito ANPI, Wikipedia)
Teresa detta "Teresita", laureata in Filosofia, è stata comandante di una compagnia fiorentina del Fronte della Gioventù, la più giovane madre costituente, dirigente dell'Unione delle Donne Italiane; fu lei a proporre che per l'8 marzo venisse regalata alle donne una mimosa, un fiore povero ma diffusissimo nelle campagne;... (continua)
PER L'INTITOLAZIONE DI UNA CASA DELLO STUDENTE A TERESA E GIANFRANCO MATTEI
Famiglia Mattei.Fonte: PDF, Patrizia Pacini
Vogliamo intitolare la Casa dello Studente di Valdirose, Sesto Fiorentino (FI) a Teresa e Gianfranco Mattei, sorella e fratello entrambi partigiani, protagonisti della Resistenza, che si distinsero per l'altissimo esempio civile delle loro vite. Quest'anno ricorre l'anniversario della morte di Teresa (12 marzo 2013) e i settant'anni dalla morte di Gianfranco (6-7 febbraio 1944).
TERESA MATTEI (sito ANPI, Wikipedia)
Teresa detta "Teresita", laureata in Filosofia, è stata comandante di una compagnia fiorentina del Fronte della Gioventù, la più giovane madre costituente, dirigente dell'Unione delle Donne Italiane; fu lei a proporre che per l'8 marzo venisse regalata alle donne una mimosa, un fiore povero ma diffusissimo nelle campagne;... (continua)
a Teresa e Gianfranco Mattei 21/4/2014 - 19:20
Psaume 151
Chanson française – Léo Ferré – 1971
Après son passage chez les « bons pères », Léo Ferré devait en connaître devait en connaître un bout sur les litanies ecclésiastiques..., dit Lucien l'âne en riant.
Après son passage chez les « bons pères », Léo Ferré devait en connaître devait en connaître un bout sur les litanies ecclésiastiques..., dit Lucien l'âne en riant.
Les psaumes sont écrits sur les magnétophones
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/4/2014 - 19:04
Canzone NO MUOS
Qualche raro ficodindia sul mio cammino
(continua)
(continua)
inviata da adriana 21/4/2014 - 17:16
Die Kinder vom Bullenhuser Damm
d'après la traduction italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande - Die Kinder vom Bullenhuser Damm – Hannes Wader – 1989
Il s'agit en réalité d'un récit dit par la voix prenante de Wader, accompagné simplement du son d'une boîte à musique.
Wader nous parle d'un ogre méchant et d'un groupe d'enfants qui finirent sous ses griffes, mais il ne s'agit malheureusement pas d'une fable…
L'ogre répondait au nom de Kurt Heissmeyer (1905-1967), un médecin médiocre, de modeste intelligence, qui avait cependant l'ambition d'obtenir un poste universitaire prestigieux. Objectif difficile à atteindre, vu que le jeune médecin n'avait même pas à son actif une seule publication scientifique. Heissmeyer cependant pressentit qu'en devenant un fervent nazi et en se rapprochant des milieux les plus fanatiques du régime, ceux de la SS, il pourrait obtenir de belles avancées dans sa carrière. Il se rendit... (continua)
Chanson allemande - Die Kinder vom Bullenhuser Damm – Hannes Wader – 1989
Il s'agit en réalité d'un récit dit par la voix prenante de Wader, accompagné simplement du son d'une boîte à musique.
Wader nous parle d'un ogre méchant et d'un groupe d'enfants qui finirent sous ses griffes, mais il ne s'agit malheureusement pas d'une fable…
L'ogre répondait au nom de Kurt Heissmeyer (1905-1967), un médecin médiocre, de modeste intelligence, qui avait cependant l'ambition d'obtenir un poste universitaire prestigieux. Objectif difficile à atteindre, vu que le jeune médecin n'avait même pas à son actif une seule publication scientifique. Heissmeyer cependant pressentit qu'en devenant un fervent nazi et en se rapprochant des milieux les plus fanatiques du régime, ceux de la SS, il pourrait obtenir de belles avancées dans sa carrière. Il se rendit... (continua)
LES ENFANTS DE BULLENHUSER DAMM
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/4/2014 - 14:44
Wenn das Eisen mich mäht
(Della versione originale tedesca)
21 aprile 2014.
21 aprile 2014.
QUANDO IL FERRO MI FALCIA
(continua)
(continua)
21/4/2014 - 14:31
Padre Nuestro
Albúm: Cantos Religiosos
Grabado en Español para Multimusic en México.
Grabación por: "La Buena Estrella"
Producido por: Luis Alberto San Martín
Arreglos musicales: May González
Coro: Varios (Nueva Vida)
Multimusic en Español
Año 2008
Canción dedicada a la oración y a la paz. La plegaria que Jesús mismo diseño para unificar a los pueblos en la oración a través de los siglos.
Va dedicada a todos los pueblos del mundo. Dios les bendiga!
Grabado en Español para Multimusic en México.
Grabación por: "La Buena Estrella"
Producido por: Luis Alberto San Martín
Arreglos musicales: May González
Coro: Varios (Nueva Vida)
Multimusic en Español
Año 2008
Canción dedicada a la oración y a la paz. La plegaria que Jesús mismo diseño para unificar a los pueblos en la oración a través de los siglos.
Va dedicada a todos los pueblos del mundo. Dios les bendiga!
(Coro)
(continua)
(continua)
inviata da José Cisneros 21/4/2014 - 10:09
A Pa’
L'interpretazione live dei Gang
Dopo averla interpretata più volte dal vivo i Gang hanno inserito la loro versione nel nuovo disco
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Dopo averla interpretata più volte dal vivo i Gang hanno inserito la loro versione nel nuovo disco
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
dq82 20/4/2014 - 23:38
Masa
Cari Amici in questo giorno di Pasqua mi sento di inviarvi una poesia di César Vallejo che Carlos Andreu ha musicato e interpretato nel suo CD omaggio al poeta peruviano nel 1988.
Oltre a Elisa Serna, ho scritto più volte di Carlos Andreu (che ho incontrato tanti anni fa a Parigi per tramite del comune amico pianista François Tusques), amo molto il suo canto popolare e conosco bene l'intera sua opera , ma le sue canzoni sono più circoscritte alla lotta del popolo spagnolo, l'universalità e l'atemporalità delle parole di questo testo mi fanno concludere che ci vogliono molte voci perchè una voce sia ascoltata!
Oltre a Elisa Serna, ho scritto più volte di Carlos Andreu (che ho incontrato tanti anni fa a Parigi per tramite del comune amico pianista François Tusques), amo molto il suo canto popolare e conosco bene l'intera sua opera , ma le sue canzoni sono più circoscritte alla lotta del popolo spagnolo, l'universalità e l'atemporalità delle parole di questo testo mi fanno concludere che ci vogliono molte voci perchè una voce sia ascoltata!
MASSA
(continua)
(continua)
20/4/2014 - 19:49
Musi neri
ti posso confermare che la canzone è proprio di Marino e Sandro, un'inedita, e non una "tradizionale"..
antonio 20/4/2014 - 18:35
Il vento dalle case in fiamme / portava neri aquiloni, /la gente in corsa sulle giostre/ acchiappava i fiocchi nell’aria. / Gonfiava le gonne alle ragazze / quel vento dalle case in fiamme, / rideva allegra la folla / nella bella domenica di Varsavia.
C’è chi ne trarrà la morale / che il popolo di Varsavia o Roma /commercia, si diverte, ama /indifferente ai roghi dei martiri./ Altri ne trarrà la morale
sulla fugacità delle cose umane,/sull’oblio che cresce /prima che la fiamma si spenga.
Czesław Miłosz, Pasqua 1943
C’è chi ne trarrà la morale / che il popolo di Varsavia o Roma /commercia, si diverte, ama /indifferente ai roghi dei martiri./ Altri ne trarrà la morale
sulla fugacità delle cose umane,/sull’oblio che cresce /prima che la fiamma si spenga.
Czesław Miłosz, Pasqua 1943
Lorenzo Masetti 20/4/2014 - 10:32
אין אַלע גאַסן אָדער הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ
anonimo
ABBASSO LA POLIZIA
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 19/4/2014 - 23:10
Jishapuniw Marichiweu
Homenaje al pueblo Mapuche
El corazón de los cielos
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/4/2014 - 11:04
Le dormeur du val
La versione tedesca di Stefan George (1868-1933), grande poeta e traduttore scomparso l’anno stesso dell’avvento di Hitler.
In “Zeitgenössische Dichter. Übertragungen, Zweiter Teil, Gesamt-Ausgabe der Werke, Bände 16”, Berlino, 1929.
Fu Hans Krása - compositore ebreo ceco, collaboratore di Viktor Ullmann, con lui rinchiuso a Theresienstadt dove insieme scrissero tante opere, compresa la famosa anti-nazista “Brundibár”, entrambi eliminati ad Auschwitz nel 1944 - a dare una musica a questa versione
In “Tři písně pro baryton, klarinet, violu a violoncello na verše Arthura Rimbauda”, 1943.
Le tre canzoni (Čtyřverší, Vzrušení e Přátelé) sono state recentemente proposte da Christian Gerhaher e Anne Sofie von Otter nel CD “Terezín – Theresienstadt”, Deutsche Grammophon, 2007.
Fu Hans Krása - compositore ebreo ceco, collaboratore di Viktor Ullmann, con lui rinchiuso a Theresienstadt dove insieme scrissero tante opere, compresa la famosa anti-nazista “Brundibár”, entrambi eliminati ad Auschwitz nel 1944 - a dare una musica a questa versione
In “Tři písně pro baryton, klarinet, violu a violoncello na verše Arthura Rimbauda”, 1943.
Le tre canzoni (Čtyřverší, Vzrušení e Přátelé) sono state recentemente proposte da Christian Gerhaher e Anne Sofie von Otter nel CD “Terezín – Theresienstadt”, Deutsche Grammophon, 2007.
DER SCHLÄFER IM TAL
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/4/2014 - 11:22
Der Zündschnüre-Song
Version française - CHANSON DES FUSIBLES – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson allemande – Der Zündschnüre-Song – Franz-Josef Degenhardt – 1972
« Zündschnüre » est avant tout le titre d'un récit – je crois autobiographique - de Degenhardt (1973), situé dans sa région natale de la Ruhr pendant les dernières année de la guerre, de la description de la vie quotidienne et des aventures de quelques enfants de familles ouvriers et antinazis, dont les pères ont fini tués ou en camp de concentration, qui participent à leur manière, souvent amusante, à la résistance contre le régime…
Chanson allemande – Der Zündschnüre-Song – Franz-Josef Degenhardt – 1972
« Zündschnüre » est avant tout le titre d'un récit – je crois autobiographique - de Degenhardt (1973), situé dans sa région natale de la Ruhr pendant les dernières année de la guerre, de la description de la vie quotidienne et des aventures de quelques enfants de familles ouvriers et antinazis, dont les pères ont fini tués ou en camp de concentration, qui participent à leur manière, souvent amusante, à la résistance contre le régime…
CHANSON DES FUSIBLES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/4/2014 - 18:22
Um Comunista
Intervista a Caetano Veloso
[...]
"Di base farò in Italia lo stesso show che faccio in Brasile, è il mio brazilian show, con qualche piccola eccezione".
Eccezione? Per quale ragione?
"Beh, per esempio nell'utlimo disco c'è un pezzo che per me è molto importante, ma forse non è del tutto adatto a un concerto italiano. È il pezzo che si intitola Um comunista, dedicato alla storia di Carlos Marighella, un combattente ucciso dalla dittaura militare. Quando la canto in Brasile ci sono reazioni molto forti, la gente canta il ritornello, appalude, urla il nome di Marighella, è un pezzo che piace e il pubblico rispetta la storia che racconto, anche i giovani, trovano commovente raccontare di un comunista che guardava verso un sogno. Io non sono mai stato violento, ma quella storia mi piaceva, nel pezzo ci sono tutte le contraddizioni del caso, non l'ho mai incontrato e non sono mai stato vicino... (continua)
[...]
"Di base farò in Italia lo stesso show che faccio in Brasile, è il mio brazilian show, con qualche piccola eccezione".
Eccezione? Per quale ragione?
"Beh, per esempio nell'utlimo disco c'è un pezzo che per me è molto importante, ma forse non è del tutto adatto a un concerto italiano. È il pezzo che si intitola Um comunista, dedicato alla storia di Carlos Marighella, un combattente ucciso dalla dittaura militare. Quando la canto in Brasile ci sono reazioni molto forti, la gente canta il ritornello, appalude, urla il nome di Marighella, è un pezzo che piace e il pubblico rispetta la storia che racconto, anche i giovani, trovano commovente raccontare di un comunista che guardava verso un sogno. Io non sono mai stato violento, ma quella storia mi piaceva, nel pezzo ci sono tutte le contraddizioni del caso, non l'ho mai incontrato e non sono mai stato vicino... (continua)
17/4/2014 - 09:44
Porta Romana bella
anonimo
L'intonazione e le parole, sono nei ricordi della mia infanzia,trascorsi in Lombardia,di cui conoscevo il dialetto.
Questi riemergono con l'età avanzata con un velo di nostalgia per qui canti ormai lontani nel passato, rievocarli è come ritornare bambini di allora, o com'eravamo chiamati ' GNARI '.
Questi riemergono con l'età avanzata con un velo di nostalgia per qui canti ormai lontani nel passato, rievocarli è come ritornare bambini di allora, o com'eravamo chiamati ' GNARI '.
Calcagno Giampaolo 17/4/2014 - 07:27
Он не вернулся из боя
E' vero che Vysotskij in occidente non è molto conosciuto, però affermare che è stato ignorato mi sembra una esagerazione se perfino in Italia ben tre libri parlano di lui, in due CDs le meravigliose traduzioni di Sergio Sacchi sono cantate da Finardi, Ligabue, Capossela Guccini, Branduardi...grazie ai lodevoli amici del Club Tenco
ed è pure in commercio un DVD con un omaggio di Sentieri Selvaggi diretti da Carlo Boccadoro (sempre con Finardi al canto)e non vorrei tralasciare le bellissime interpretazioni (e traduzioni) del caro amico Alesssio Lega che si trovano su Youtube. Certo il personaggio ha goduto di un boicottaggio totale quand'era in vita, ma esiste pure un video dell'allora corrispondente RAI a Mosca...Essendo in possesso del materiale a riguardo posso affermare comunque che in Germania e soprattutto in Francia è stato tributato meno che qui (pur essendo la patria della sua consorte... (continua)
ed è pure in commercio un DVD con un omaggio di Sentieri Selvaggi diretti da Carlo Boccadoro (sempre con Finardi al canto)e non vorrei tralasciare le bellissime interpretazioni (e traduzioni) del caro amico Alesssio Lega che si trovano su Youtube. Certo il personaggio ha goduto di un boicottaggio totale quand'era in vita, ma esiste pure un video dell'allora corrispondente RAI a Mosca...Essendo in possesso del materiale a riguardo posso affermare comunque che in Germania e soprattutto in Francia è stato tributato meno che qui (pur essendo la patria della sua consorte... (continua)
Flavio Poltronieri 16/4/2014 - 19:51
Cannons
2014
Education, Education, Education & War
Education, Education, Education & War
Look alive
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 16/4/2014 - 17:32
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https://www.youtube.com/watch?v=xtwUx5Lb0lw
Jałta
Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
Epitafium dla Brunona Jasieńskiego
Aleksander Wat
hai ragione, ma queste quattro canzoni si riferiscono direttamente ai gulag, ci starnno bene
Saludi