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Laissez rester les Sans Papiers

Laissez rester les Sans Papiers
Air : Les p'tits papiers, Nîmes 18.03.2000, à l'occasion du Carnaval pour le droit à la différence
Laissez passer Les Sans Papiers
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 18:08
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La vérité

La vérité
La vérité, le peuple n’ attend que ça
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:45
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Que la paix soit sur toi

Attaques gratuites et conflits d'égos
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:37
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Quand les hommes

Les chiens sont lachés, mais pas d’jugement dernier
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:13
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I must go home

J'ai refusé simplement de participer à leur guerre
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:03
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Hey Brother

Hey Brother
(2013)

Potrebbe essere anche essere interpretato come una generica dichiarazione di amicizia (tipo "farei qualunque cosa per te bro"), ma il video è bello e inequivocabile.

Il video mostra un bambino americano il cui padre è morto combattendo in Vietnam: quando il figlio riceve i suoi effetti personali ripercorre con la mente la giovinezza del padre stesso immaginando che questo sia suo fratello maggiore. I due ragazzi, che hanno un forte legame, passano le loro giornate giocando e facendo le tipiche attività dei giovani ragazzi americani dell'epoca; nel frattempo in una televisione di un negozio vengono mostrate alcune immagini della guerra in Vietnam quindi si capisce che tale conflitto è scoppiato da poco. Nel video queste scene che il bambino immagina sono alternate a scene reali in cui il giovane si trova al funerale militare del padre. Il fatto che nel video il ragazzo più grande... (continua)
Hey brother
(continua)
inviata da Pierangelo 13/4/2014 - 12:09
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Donde empieza

Donde empieza
[2012]
Album :Escribo Rap Con R De Revolución
(PORTAVOZ)
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 09:23
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Abuso de poder

Abuso de poder
Album : Abuso de poder
Ya paren de hacer maldad por ser la autoridad
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 09:05
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Crisis

Crisis
[2012]
Album: Crisis
A dying empire in a state of collapse
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 08:43
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Товарищ Сталин, вы большой ученый

Товарищ Сталин, вы большой ученый
[1959]
Tovarišć Stalin, vy bołšoj učenyj
"Compagno Stalin sei un grande scienziato"

Canzone dedicata al "compagno Stalin" interpretata anche da Vladimir Vysotskij e Dina Vierny

Aleškovskij era uno scrittore molto letto in Unione Sovietica negli anni '70 e '80, anche se ufficialmente scriveva libri per ragazzi e i suoi libri più politici circolavano in forma anonima. Anche le sue canzoni, spesso dedicate ai gulag e alle prigioni venivano generalmente considerate canzoni popolari. Nel 1979 quando un giornale pubblicò le parole della canzone "Tovarišć Stalin" fu costretto all'esilio negli Stati Uniti. La canzone fu interpretata anche da Vysotskij che la rese estremamente popolare.

Fonte: Soviet Society in the Era of Late Socialism, 1964-1985
Товарищ Сталин, вы большой ученый -
(continua)
12/4/2014 - 23:01
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А ты хохочешь

А ты хохочешь
Scritta nei terribili gulag siberiani della regione della Kolyma una toccante poesia in cui un detenuto si rivolge all'amata di cui gli rimane solo una foto di un momento di felicità, il caldo, il mare, il corpo nudo. E intanto per lui solo il vento, la tempesta e la gelosia.


А ты хохочешь, ты всё хохочешь...
(continua)
12/4/2014 - 20:08
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Ten tranovskyj mostek

anonimo
Poco tempo fa Riccardo ha toccato, con Kanonýr Jabůrek, il vasto campo delle canzoni popolari ceche finora inesplorato dalle CCG. Per ovvi motivi, le canzoni folkloristiche hanno un ruolo importante tra le CCG come le prime reazioni e manifestazioni di dissenso verso la guerra, nate già nei tempi antichi. Infatti, le canzoni folkloristiche sono già presenti qui per molte lingue. Anche in ceco esiste una miriade di canzoni e canzoncine popolari che rientrano nell'argomento della guerra. Non c'è da meravigliarsi: leggendo una breve cronologia del servizio militare nelle terre boeme si scopre che già dal 1649 esisteva un esercito ceco facente parte dell'armata austriaca. I soldati, seppur volontari, dovevano sottoscrivere il servizio a vita. Dal 1781, poi, è stato indetto l'obbligo del servizio militare (guarda caso) per le classi più povere, con esclusione dei nobili, degli ecclesiastici e... (continua)
Ten tranovskyj mostek prohyjbá se,
(continua)
inviata da Stanislava 11/4/2014 - 17:27
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Ill Manors

Ill Manors
[2004-2012]
Parole e musica di Ben Drew, aka Plan B, cantautore, attore e regista britannico.
Il brano che da il titolo a “III Manors” (stilizzato in “Ill Manors”), film scritto e diretto nel 2012 dallo stesso Plan B.

“Cosa cerchi, ragazzino ricco? Corri a casa e chiudi bene la porta e non tornare mai più da queste parti o finirai male…”. Aggiornamento de “La Haine” di Kassovitz, trasferita nei sobborgi londinesi.

A Plan B non manca l'ambizione. Né la pazienza: per realizzare "Ill Manors", una hip-hop opera cinematografica sulle "vite invisibili" dei sobborghi di Londra, ha atteso otto anni. Questo il tempo trascorso tra la scrittura della prima sceneggiatura "Trigger" - prontamente respinta dai finanziatori: che credenziali da regista poteva avere mai un rapper, allora peraltro alle prime armi? - e la trionfale uscita nelle sale del film lo scorso giugno.

Dal 2004 di "Trigger" non... (continua)
Let’s all go on an urban safari
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 13:55
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На Молдаванке музыка играет

На Молдаванке музыка играет
[1975]
Tradizionale
Dall'album "Блатные песни"
Sotto il titolo "Одесса" (Odessa)
Testo da http://www.shansonprofi.ru/

Una canzone popolare russa dedicata a Kolka il borseggiatore che lascia l'"onesta" vita da ladro, ironicamente per lavorare nell'amministrazione del famigerato campo di detenzione di Belomornakal. Quando i ladri di Odessa mandano la bella Mascia a riprenderlo, lui gli manda a dire che "non ruba piu".
City of Rogues and Schnorrers: Russia's Jews and the Myth of Old Odessa
На Молдаванке музыка играет,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/4/2014 - 13:49
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Я помню тот Ванинский порт

Я помню тот Ванинский порт
[seconda meta degli anni 40]
Tradizionale
La canzone del Gulag
Dall'album "Блатные песни" (1975)
dove viene riportato il titolo "Колыма (Порт Ванино)"
Testo da http://www.shansonprofi.ru/



Il Porto di Vanino (in russo Ванинский порт) e' una canzone poporale che viene considerata l'inno dei prigionieri nei gulag della Kolyma. Dovrebbe essere stata composta nel 1946 o 1947. Il nome dell'autore (o degli autori) è incerto.

Il porto di Vanino, sulla costa pacifica della Russia, che dà il nome alla canzone fu completato nel 1945. Si trattava di un porto di transito per prigionieri che venivano poi smistati verso il porto di Magadan, sul mare di Okhotsk.

In seguito i prigionieri venivano condotti lungo la "via delle ossa", chiamata così per l'elevata mortalità, verso la vasta regione di Kolyma, nell'estremo e freddissimo nord della Siberia (dove si raggiungono temperature di -60-70°C... (continua)
Я помню тот Ванинский порт
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/4/2014 - 13:01
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King's Cross

King's Cross
[1987]
Scritta da Chris Lowe e Neil Tennant.
Nell’album intitolato “Actually”

Come 30-Year War, un’altra radiografia – forse meno esplicita ma altrettanto forte – degli anni d’oro del “thatcherismo”, dell’attacco frontale dell’ultraliberismo alle classi lavoratrici e ai loro diritti.
Una canzone che racconta di disoccupazione, di disperazione e di morte, associando quegli anni bui e duri alla tragedia della stazione di King’s Cross a Londra, quando la sera del 18 novembre 1987 scoppiò un incendio devastante (causato dalla combustione dei gradini in legno delle scale mobili) in quell’importante snodo del sistema ferroviario metropolitano della capitale inglese: morirono in 31, in gran parte persone che tornavano a casa dal lavoro…
The man at the back of the queue was sent
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 11:17
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God Bless Amerika

God Bless Amerika
[2013]
Scritta da A. Lyon, B. Williams, J. Preyan, M. Valenzano.
Nell’album di Lil Wayne intitolato “I Am Not a Human Being II”
Uh, my mind’s filled with mine fields
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 10:25
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30-Year War

30-Year War
[2013]
Scritta da James Dean Bradfield, Nick Jones e Sean Moore.
Nell’album intitolato “Rewind the Film”

“E’ la più duratura e ricorrente barzelletta della Storia, quella che le classi lavoratrici vengono massacrate in nome della Libertà…”

La Guerra dei Trent’anni cui alludono qui i “folli predicatori di strada” gallesi non è quella che squassò l’Europa tra il 1618 ed il 1648 (da cui, fra l’altro, la Gran Bretagna fu risparmiata) ma quella condotta nella “perfida Albione” (ma anche ovunque) dalle classi dominanti contro quelle dei lavoratori a partire dal 1979, ossia dall’ingresso sulla scena politica di Margaret Thatcher: “30-Year War starts with the miners' strike and moves through Hillsborough, and it's a critique of the attack on the working classes over the last 30 years. It's the most spiteful, angry track on the album” (Nick Wire dei MSP)
“The lies of Hillsborough” si riferisce... (continua)
It’s the longest running joke in history
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 09:37
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The Ballad of Kelly Thomas

The Ballad of Kelly Thomas
[2011]
Parole e musica di Julian Porte, giovane cantautore californiano.

Un’altra canzone dedicata a Kelly Thomas, un giovane di 36 anni di Fullerton, Orange County, California, affetto da problemi psichici e che conduceva una vita da homeless.
La sera del 5 luglio 2011 il padrone di un locale della cittadina chiamò la polizia perchè - disse - qualcuno stava danneggiando delle vetture in sosta. Gli agenti sopraggiunti incapparono in Kelly Thomas, un giovane barbone con qualche rotella fuori posto, che semplicemente “non si mostrava molto collaborativo”. Questo bastò per aggredirlo, massacrarlo con la pistola elettrica (5 scariche), spappolargli la faccia a cazzotti e ridurlo in fin di vita.
Kelly morì 5 giorni dopo senza mai essere uscito dal coma.
Una telecamera di sorveglianza registrò l’aggressione che iniziò con queste parole del poliziotto Manny Ramos, mentre si infilava un paio... (continua)
Well a man named Kelly Thomas was sitting on a bench
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/4/2014 - 23:48
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Kelly Thomas

Kelly Thomas
[2014]
Parole e musica di Bryan McPherson

“Kelly Thomas was a mentally ill, homeless man beaten to death by the police in Fullerton, California. The police were found "Not Guilty", despite having the obvious crime on video and audio. Kelly can be heard pleading for his last breaths and screaming out that he was sorry. I came across the shocking audio and video of one of the most obvious cases of police brutality and murder I have ever seen. I wrote this song. I worked on it the following day and recorded it in the hut this morning and afternoon. It's the least I can do in telling this story. You can listen below.” Bryan McPherson

Kelly Thomas aveva gravi problemi mentali e per questo, negli ultimi anni, si era ridotto a vivere per strada. Aveva 36 anni quando, il 5 luglio del 2011, a Fullerton, California, il padrone di un locale notturno chiamò la polizia indicando in quel barbone l’autore... (continua)
Rest in peace Kelly Thomas.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/4/2014 - 16:39

Und jeden Tag ein Stück

Und jeden Tag ein Stück
[1963]
Parole e musica di Hannelore Kaub, giornalista e cabarettista il cui nome è legato al cabaret politico del Das Bügelbrett ad Heidelberg negli anni 60.
Testo trovato su “Nihilisten - Pazifisten - Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, di Christian Hörburger

Una riflessione sulla cattiva coscienza e l’ipocrisia occidentale sulla questione del Muro a Berlino.
L’“Ich bin ein Berliner” pronunciato da Kennedy proprio nel 1963 non fu che un bella prova di retorica, che se la separazione tra le due Germanie resistette per quasi 40 anni fu anche perché l’Occidente ci mise molto del suo, contribuendo con il proprio “mattone”, giorno dopo giorno, dietro la cortina fumogena della propaganda. Da una parte s’invocava la demolizione del Muro eretto dai perfidi comunisti, dall’altra s’instillava nei cittadini la convinzione che davvero esistessero due Germanie, una buona e... (continua)
Am 13. August 1961 begann der Bau der Mauer durch die Regierung der DDR. Kein Mensch im Westen hat sie gewollt, und jeder von uns verurteilt sie. Und denoch wird sie täglich höher, denn wir...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/4/2014 - 10:31
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They Shall Not Pass

They Shall Not Pass
[2011]
Parole e musica di Grace Petrie
Nell’album intitolato “Mark My Words”

Una giovanissima e degna erede di Woody Guthrie e Billy Bragg: “Tear the fascist flag now from its mast, it shall not pass”
You're not my brother, nor my countryman
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/4/2014 - 18:39
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Sai com'è

Sai com'è
2014
Giovanni e Nori una storia di amore e di Resistenza
Testo di Claudio Lolli, musica di Marino Severini

Il grande Claudio Lolli ha scritto per lo spettacolo una canzone molto emozionante, “Sai com’è”, che è una lettera post mortem di Giovanni a Nori.  Daniele Biacchessi
Canzone di Resistenza e canzone d'amore, forse delle più belle che i Gang abbiano mai cantato

Giovanni Pesce, comandante partigiano responsabile dei Gap di Torino e di Milano, è stato un protagonista della Resistenza e della Liberazione. Giovanissimo ha aderito al Partito comunista e combattuto nelle Brigate internazionali contro Franco. Tornato in Italia, è catturato e mandato al confino. Per lui, giovane proletario emigrato con poca cultura, l’incontro a Ventotene con il fior fiore dell’antifascismo diventa fondamentale. Liberato intorno all’estate del 1943, dopo l’arresto di Mussolini e l’armistizio dell’8 settembre,... (continua)
Sai com'è sarà forse il fatto che passano gli anni
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/4/2014 - 12:15
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Lettera al papà lontano

Lettera al papà lontano
1967
Lettera al papà lontano/La terroncina di papà
con la figlia Mariella
Bambino:
(continua)
inviata da DoNQuijote82 8/4/2014 - 11:55
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Musi neri

Musi neri
2014
Giovanni e Nori una storia di amore e di Resistenza

Non so se la canzone sia effettivamente dei Gang o sia un qualche "tradizionale" in rete non se ne ha traccia, quindi propendo per un brano scritto da Marino e Sandro
Noi santi non abbiamo in paradiso
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/4/2014 - 11:44
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Down With Us

Down With Us
(2003)

The S.T.O.P. Movement

featuring: Everlast Tray Deee - Defari - J-Ro - RBX - Soopafly - Light - Daz Dillinger - Bad Azz - Rakaa Iriscience - WC - Mac Minister

produced by:
FredWreck


original press release/statement


We the people of the United States of America have gathered together to express our views against the oppression of people across the Earth by the imperialistic policy makers of our government. They want all the nations of the world to bow down and abide by rules and laws they impose behind the curtain of the United Nations, yet when those laws go against the political agenda of the administration they themselves break the law and feloniously fabricate propaganda to mislead the world and American people that Iraq has "Weapons of Mass Destruction", and will use them on America. Evidence to validate this fantasy still to this day does not exist, even after the CIA... (continua)
[hook: Everlast]
(continua)
7/4/2014 - 23:42
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Glacier

Glacier
[2013]
Parole e musica di John Grant, ex frontman della band The Czars.
Nell’album intitolato “Pale Green Ghosts”

Semplicemente bellissimi, la canzone e pure il video che l’accompagna...
You just want to live your life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2014 - 22:28
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Sheep to the Slaughter

Sheep to the Slaughter
Album: "Sonic Jihad"

feat. Dead Prez
Easily I approach, the microphone, in this land of jokes
(continua)
7/4/2014 - 22:21
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Qualcuno mi renda l'anima

Qualcuno mi renda l'anima
[1974]
Album: "Invenzioni"
Testo di Renato Zero - Musica di Roberto Conrado, Renato Zero
Lyrics by Renato Zero - Music by Roberto Conrado, Renato Zero
Paroles de Renato Zero - Musique de Roberto Conrado, Renato Zero
Qualcuno… con un sorriso addosso,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 7/4/2014 - 22:17
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Satisfied

Satisfied
(2002)

Album: "All Of The Above"

Per le note vedi rapgenius
Hey yo
(continua)
7/4/2014 - 22:07

La kasa

La kasa
[7 aprile 2014]
Testo di Ahmed il Lavavetri
Sull'aria de La Casa di Sergio Endrigo
(1969, Bardotti - De Moraes)

La casa di Vinícius de Moraes, tradotta nel 1969 in italiano da Sergio Bardotti e cantata da Sergio Endrigo, è una delle più famose canzoni per bambini della storia; chi non la conosce, quella casa molto carina in via dei Matti al numero zero, dove mancava ogni cosa? E, in fondo, questo piccolo rifacimento che mi permetto di sottoporre alla vs. Spettabile attenzione, non è per nulla dissimile: ci sono i bambini (quelli buttati fuori di casa assieme alla loro famiglia, con tanto di intervento di forze dell'ordine e autorità giudiziaria), c'è la mancanza del tetto e del gabinetto (= ritrovarsi per una strada), c'è la legge retroattiva che taglia le utenze e nega la residenza in caso di occupazione... e c'è anche il finale. Un finale pienamente ottimistico, però. [Ahmed il Lavavetri]
Era una casa molto carina
(continua)
7/4/2014 - 16:25
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Hazy Osterwald Sextett: Geh´n sie mit der Konjunktur (Konjunktur-Cha-Cha)

Hazy Osterwald Sextett: Geh´n sie mit der Konjunktur (Konjunktur-Cha-Cha)
[1960]
Parole di Kurt Feltz (1910-1982), autore di poesie e canzoni tedesco.
Musica di Paul Durand (1907-1977), compositore francese.
Cavallo di battaglia (insieme a “Kriminal-Tango”) del sestetto di Hazy Osterwald (1922-2012), musicista, cantante e direttore d’orchestra svizzero.
Singolo del 1960, poi nell’album “Die Hazy Osterwald-Story” dell’anno seguente.
La canzone è presente anche nella raccolta intitolata “Protestsongs.de” realizzata nel 2004 dalla Lieblingslied Records.

Mi permetto di proporre questo Extra perché si tratta di una chicca assoluta che in qualche strofa spiega, secondo me, molto bene come mai dal “Wirtschaftswunder”, il “miracolo economico” di ieri si sia arrivati al disastro di oggi…
Nella versione inglese di questo brano, che all’epoca ebbe un grande successo internazionale, manca completamente (forse censurata) una strofa molto divertente (e agghiacciante)... (continua)
Geh' n sie mit, Geh' n sie mit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2014 - 15:51
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Brigante

Brigante
2009
Cani di Banlieu
La storia è questa.
(continua)
inviata da DQ82 7/4/2014 - 14:09
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Terra 'e Nisciuno

Terra 'e Nisciuno
[2012]

Album : L'Amore ai tempi del default
Vulesse addeventare surricillo nennane'
(continua)
7/4/2014 - 14:07
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Lied vom Wirtschaftswunder

Lied vom Wirtschaftswunder
[1958]
Parole di Günter Neumann (1913-1972), artista poliedrico, cabarettista, cantautore, compositore e pianista.
Musica di Günter Neumann e Franz Grothe (1908-1982), compositore.
Nella colonna sonora del film “Wir Wunderkinder” (da noi con il titolo “Finalmente l’alba”), commedia diretta nella Germania Federale dal regista Kurt Hoffmann (1910-2001).
Interpretata dall’attore e cabarettista Wolfgang Neuss (1923-1989), voce narrante nel film, che fu in seguito militante dell’APO, l’Außerparlamentarische Opposition di Rudi Dutschke.
Trovo pure la canzone – con il titolo “Chanson Vom Wirtschaftswunder” – nella raccolta intitolata “Protestsongs.de” realizzata nel 2004 dalla Lieblingslied Records.

La Germania dal primo al secondo dopoguerra. Il regista Kurt Hoffmann traspone in pellicola un racconto dello scrittore Hugo Hartung (1902-1972) e, facendo ricorso ad un tono brillante e cabarettistico... (continua)
Die Straßen haben Einsamkeitsgefühle
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2014 - 14:05

Ulivi sui sassi

Ulivi sui sassi
2005
Il dio di sion non apre più i mari, per aiutare il suo popolo a scappare
(continua)
inviata da DoNQuijote82 7/4/2014 - 13:28
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Rory prende la via della collina

Rory prende la via della collina
2013
R_Evoluzione
feat Andrea Mei
La notte era buia e Rory sul fiume guardava i compagni pronti a partire
(continua)
7/4/2014 - 13:18
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La Canzone di Misa

La Canzone di Misa
Scende la notte sopra i balcani
(continua)
7/4/2014 - 13:12
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Il Paradiso

Il Paradiso
2002
Il metro dell'età

C'è stato un'epoca, che ormai sembra lontana, i cui i migranti sui barconi venivano da Est, dall'Albania, attraversavano lo stretto di Otranto in poche ore di barca... Di questo parla la canzone


Vent'anni fa lo sbarco dei 27.000
Il primo grande esodo dall'Albania
A bordo di decine di imbarcazioni, nel porto di Brindisi arrivarono migliaia di profughi. Fuggivano da un paese in crisi e sognavano un futuro migliore. Ma l'Italia non era preparata ad accoglierli e il paese si trovò di fronte a un'emergenza umanitaria
di VALERIA PINI

Vent'anni fa lo sbarco dei 27.000 Il primo grande esodo dall'Albania La prima ondata di profughi albanesi nel porto di Brindisi, nel 1991
Era il 7 marzo del 1991 quando l'Italia scoprì di essere una terra promessa per migliaia di albanesi. Quel giorno arrivarono nel porto di Brindisi, a bordo di navi mercantili e di imbarcazioni di ogni... (continua)
Noi guardavamo il cielo di Tirana
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/4/2014 - 12:21
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Je veux m'intégrer

Je veux m'intégrer
(2012)

Nata come risposta a Claude Guéant, ministro dell'interno del governo Sarkozy che ha portato l'UMP su posizioni pericolosamente vicine a quelle del Front National per quanto riguarda l'immigrazione (ha dichiarato per esempio che "i francesi hanno spesso l'impressione di non essere più a casa loro in Francia"), questa ironica canzone del paroliere francese (famoso per aver lanciato la cantante Zaz) ci presenta il ritratto ironico di un immigrato pronto pur di "integrarsi".
Avec ma photo dessus
(continua)
6/4/2014 - 23:15
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Cronache di Napoli

Cronache di Napoli
[2010]
P. Romano - D. Sepe
Album: Fessbuk

E' una canzone che ha già quattro anni, questa; è del 2010, ed è tratta dal “Social Album” di Daniele Sepe, Fessbuk. Avrei dovuto inserirla prima, certamente; ma poiché l' Operazione Saviano è andata avanti imperterrita per tutto questo tempo, portata avanti da “Repubblica”, da “Leccalecca” Fabio Fazio e da altri, la sua attualità non ne risulta certamente diminuita (solo in questi ultimi tempi sembra un po' in fase calante, che sia stata finalmente percepita una crisi di rigetto?). Ed eccola dunque qui, “Cronache di Napoli”, canzone per la quale Daniele Sepe ha ricevuto “dure lettere di protesta” e che è stata, ovviamente, del tutto ostracizzata perché, negli ultimi anni, il Savian-pensiero è stato pressoché intoccabile essendo del tutto organico al disegno repressivo in atto. A tale riguardo, il consiglio che do è quello di leggere attentamente... (continua)
So' da' periferia, songhe 'e miez' 'a via, songhe unu bbuon',
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/4/2014 - 11:12
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Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle

Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle
Album: "In Utero" (1993)

Vent'anni fa, con un colpo di fucile nella sua casa di Seattle, Kurt Cobain diceva addio a questo mondo. Nella lettera di commiato citava una famosa canzone di Neil Young, "Hey Hey, My My" - "it's better to burn out than to fade away", è meglio bruciarsi in fretta che spegnersi lentamente. E infatti il ragazzo aveva bruciato in fretta tutte le tappe passando dai locali underground di Seattle a scalzare Michael Jackson ai vertici delle classifiche statunitensi, facendo diventare i Nirvana il gruppo simbolo delle inquietudini della generazione di ventenni negli anni '90. Il grunge sapeva mettere insieme la furia del punk con la malinconia del blues e del folk, e Cobain lo dimostrava benissimo quando si esibiva in "Where did you Sleep Last Night", cover di un vecchio pezzo del bluesman Leadbelly.

Ci dispiaceva davvero che in tutte le CCG non ci fosse neanche un pezzo... (continua)
It's so relieving to know that you're leaving as soon as you get paid
(continua)
5/4/2014 - 20:15
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Peacock

Voci per la libertà 2008

Singolo pubblicato per il mercato digitale nel 2013, inserito nell'Album prodotto da Amnesty International - Italia "17x60" nel 2009. Dedicato alla donna birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace

(Om mani padme hum)
(continua)
5/4/2014 - 18:09

Peace

Peace
This song is based on an anti-war poem from The War of 1812 written by a 10 year old girl. More information at - American Music Preservation

Ten-year-old Esther Talbot took up her pen, dipped it in ink, and with near perfect penmanship wrote the word "Peace" atop expensive paper.

Most likely, this was how the girl from a prominent Stoughton family began her short poem in 1814, almost two years after the start of the War of 1812 and just months before Francis Scott Key penned "The Star Spangled Banner," according to Roger Hall. The local composer put her words to music after finding the poem more than two decades ago while searching the archives of the Stoughton Historical Society.

"She wasn't just talking about lilies in the field," Hall said.

She was writing an anti-war poem.

-- Esther Talbot, 1814 (War of 1812)
Come, gentle Peace, with smiling ray,
(continua)
5/4/2014 - 07:18
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Serce jak ogień

Serce jak ogień
[1993]
DAAB
Testo da YT
Matko, moja matko, serce mam jak ogień.
(continua)
5/4/2014 - 05:39
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Chanson d'innocence

Chanson d'innocence
(1981)
Musica di Paul Simon
Testo francese di Didier Barbelivien

Sulla musica di "The Sound of Silence" di Simon & Garfunkel.
Elle disait faut pas toucher
(continua)
4/4/2014 - 22:48
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Stop à la guerre à l’Est

Stop à la guerre à l’Est
(2012)

« Stop à la guerre à l’Est » c’est le titre de la chanson que viennent d’enregistrer plusieurs artistes congolais pour dénoncer cette énième guerre inexpliquée à l’Est du Congo. Ces artistes appellent à l’unité face à l’agression de leur pays, et exhortent les agresseurs de laisser le Congo en paix.

La chanson est une co​​-production de Mme Odiane Lokako décorée ambassadrice de la Paix à Kinshasa en mai 2011 et le député Patrick Muyaya. Deux congolais qui disent se sentir énormément concernés par la situation à l’Est du pays. Ils disent que n’ayant pas d’armes pour défendre leur patrie, ils ont juste eu cette idée. D’après les producteurs, c’est la première fois en RDC et en Afrique centrale qu’une chanson est produite pour une bonne cause.

La guerre à l’Est de la RDC : Les artistes congolais se mobilisent
"Là où règne la guerre, avant de tuer les hommes
(continua)
4/4/2014 - 22:38
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Стоп война - Украина - нет войне

[2014]
Testo e musica di Дима Саба (Dmitriy Sabadashev)
La canzone è cantata in ucraino, credo, ma l'unico testo reperibile è la traduzione russa su YT dell'autore stesso.
Я не хочу ничего видеть,
(continua)
4/4/2014 - 15:37
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Correndo con le forbici in mano (Ode a Pippa Bacca)

Correndo con le forbici in mano (Ode a Pippa Bacca)
[2011]
Parole di Italo Zeus
Musica di Italo Zeus e Sergio Lipari

Leggendo dell’assassinio di William Moore nel 1963 in Alabama, mi è tornata alla mente Pippa Bacca (1974-2008).
Come il postino di New York, anche l’artista lombarda aveva deciso di camminare da sola, vestita da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo. Aveva gia attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria quando a Gebze, in Turchia, venne violentata e uccisa da un uomo – tal Murat Karatash, poi arrestato e condannato all’ergastolo - che le aveva offerto un passaggio…

Questa canzone interpretata dall’artista siciliana Nadia Impalà fu esclusa tra le polemiche dal Festival di Sanremo di quell’anno…

Dedicata a Pippa Bacca è anche la canzone Velo di sposa dei Radiodervish
Con le forbici in mano
(continua)
4/4/2014 - 13:50

Atomgedicht 57

Atomgedicht 57
[1957]
Parole di Gerd Semmer (1919-1967), poeta, giornalista e traduttore tedesco, considerato il “padre della canzone di protesta tedesca”.
Musica di Dieter Süverkrüp (1934-), importante cantautore tedesco, nonché cabarettista e artista grafico, con cui Gerd Semmer collaborò fino alla sua prematura scomparsa.

Una canzone scritta in solidarietà ai cosiddetti “18 di Gottinga” (“Göttinger Achtzehn”), diciotto importanti fisici nucleari tedeschi - tra i quali Max Born, Otto Hahn, Werner Heisenberg, Max von Laue e Wolfgang Pauli, tutti premi Nobel - che nel 1957, pubblicando il loro famoso manifesto, si opposero al progetto del Cancelliere Konrad Adenauer e del ministro della difesa Franz-Josef Strauss di dotare l'esercito della Germania Ovest di armi nucleari tattiche.

Vorrei ricordare che tra i “Göttinger Achtzehn” ci furono anche scienziati che erano stati pienamente attivi durante il... (continua)
Achtzehn Professoren durchbrachen
(continua)
4/4/2014 - 13:11
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Der Zug Nach Aldermaston

Der Zug Nach Aldermaston
[primi anni 60’]
Parole di Fasia Jansen e Heinz Kahlau (1931-2012), autore e sceneggiatore tedesco.
Musica di Fasia Jansen.
Nel disco intitolato “Los, Kommt Mit - Ostermarsch-Lieder An Der Abschussrampe”, prodotto nel 1980 dal Komitee Für Frieden Und Abrüstung Und Zusammenarbeit (KOFAZ), organizzazione del movimento pacifista tedesco.

Una canzone che racconta delle grandi marce di protesta pacifiste e antinucleari che si tennero ad Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE) britannico, tra il 1958 ed il 1964, alle quali evidentemente parteciparono anche delegazioni tedesche.


L’interprete, Fasia Jansen, era la figlia illegittima di un console liberiano e di una cameriera tedesca. Cresciuta ad Amburgo in pieno nazismo, Fasia subì inevitabilmente il razzismo riservato a tutti i non-ariani. Lei, che avrebbe voluto diventare una ballerina, ad 11 anni fu costretta al servizio... (continua)
Zwölftausend sind zu Osterzeit in London aufgebrochen
(continua)
4/4/2014 - 10:37
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Gesang, in Augenblicken Von keinem Hauch bewegt

Gesang, in Augenblicken Von keinem Hauch bewegt
[1956]
Versi di Wolfgang Weyrauch (1904-1980), scrittore, giornalista e attore tedesco (nella sua produzione usò spesso lo pseudonimo di Joseph Scherer). Il titolo originale della poesia è
“Gesang, um nicht zu sterben”, che è anche il titolo della raccolta pubblicata nel 1956.
(Tra parentesi le strofe che Fasia Jansen non canta)

Musica di Fasia Jansen, presente nella raccolta “Die Burg Waldeck Festivals 1964 – 1969”, dedicata ai grandi festival musicali all’aperto che si tennero negli anni 60 nell’Hunsrück, una regione al confine sud orientale tedesco. Vi parteciparono importanti artisti tedeschi e non solo, come Reinhard Mey e Hannes Wader, Odetta, Phil Ochs e Guy Carawan.

Una canzone contro la minaccia dell’Olocausto nucleare…
Gesang, in Augenblicken
(continua)
4/4/2014 - 10:19
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Weltuntergangs-Blues

Weltuntergangs-Blues
[1980]
Parole di Gerd Semmer (1919-1967), poeta, giornalista e traduttore tedesco, autore dei testi di molte canzoni di protesta nel secondo dopo guerra.
Sulla melodia di "St. James Infirmary Blues".
Nel disco di Fasia Jansen intitolato “Los, Kommt Mit - Ostermarsch-Lieder An Der Abschussrampe”, prodotto dal Komitee Für Frieden Und Abrüstung Und Zusammenarbeit (KOFAZ), organizzazione del movimento pacifista tedesco.

Una canzone contro la guerra fredda e l’escalation nucleare scritta da Gerd Semmer, considerato il “padre della canzone di protesta tedesca”, sulla falsariga della bellissima "St. James Infirmary Blues", canzone di autore anonimo, resa famosa da Louis Armstrong alla fine degli anni 20 ma che affonda le sue radici nella Gran Bretagna del 18° secolo.

L’interprete, Fasia Jansen, era la figlia illegittima di un console liberiano e di una cameriera tedesca. Cresciuta ad Amburgo... (continua)
Ich lag heut' Nacht im Traume –
(continua)
4/4/2014 - 09:24
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Party in the C.I.A

Party in the C.I.A
[2008-2011]
Scritta da Lukasz Gottwald, Claude Kelly, Jessica Cornish e Alfred Yankovic.
Si tratta di una parodia della canzone "Party in the U.S.A." di Miley Cyrus
Nell'album di "Weird Al" Yankovic intitolato "Alpocalypse", pubblicato nel 2011.

(Bernart Bartleby)
I moved out to Langley recently
(continua)
4/4/2014 - 02:32

Mille soldats d’argile

Mille soldats d’argile
(1974)
Album: "L'Hirondelle"

J'ai écrit Désertion sans penser vraiment à la guerre de 14. Ou alors à ses débuts, avant les tranchées. Mais c'est vrai que c'est plutôt marqué par cette guerre que par celle de 40. Ou même peut-être par celle de 1870, car j'ai certainement été influencé par Le dormeur du val de Rimbaud.

J'ai écrit une autre chanson, Mille Soldats d'Argile, marquée, elle, par la guerre de 14. Je venais de découvrir, à Groix, la beauté et le lyrisme de la langue bretonne avec le livre de Yann-Ber Kalloc'h "Ar en deulin". Yann-Ber Kalloc'h est mort en 1917, tué par un obus. J'étais très révolté à cette époque (1969) et je n'étais pas le seul.
réponse à Daneck
Mille soldats d’argile
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/4/2014 - 23:48
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Le Soldat

Le Soldat
Album: "Vieillir avec toi" (2013)

Paroles trouvées ici
A l'heure où la nuit passe au milieu des tranchées
(continua)
3/4/2014 - 23:40

Die Schuld

Die Schuld
[1947]
Versi di Hellmuth Krüger (1890-1955), scrittore tedesco, attore e comico molto attivo nel cabaret berlinese negli anni d’oro di Weimar.
Ignoro se la musica sia sua oppure di qualche famoso ovvero ignoto compositore dell’epoca, come ce n’erano tantissimi nella vivissima Berlino prenazista.

Di chi sarà stata la colpa di tutto il macello la Germania ha causato? Di Bismarck o del vecchio “Friedrich der Große” che ci guidarono male? Delle teorie di Nietzsche o Hegel? O forse delle favole troppo truculente dei fratelli Grimm? Oppure abbiamo ecceduto nella lettura della saga dei Nibelunghi?... Ma non facciamo i bambini! Inutile scomodare i sociologi e magari affibiare la responsabilità ad Adamo: la colpa è sempre di chi sta in sella! (e di chi lo sostiene, aggiungo io)
Einer muß die Schuld daran doch tragen,
(continua)
3/4/2014 - 15:31
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La devianza

La devianza
[1977]
Album: Noi ci saremo

"questa paura è l'arma del potere"
Non dirmi che in casa tua non c'è
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/4/2014 - 12:05
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The Other White Meat

The Other White Meat
2005
Black Cargo

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Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite

The profile of a wanted man
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/4/2014 - 11:26
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Bang! Bang!

Bang! Bang!
From The Desk Of Mr. Lady (2001)

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Forty-one bullets Africa Unite

Murder is murder
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/4/2014 - 11:20
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Contempt Breeds Contamination

Contempt Breeds Contamination
2006
The Crusade

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Bang! Bang! de Le Tigre
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I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite

Mistaken identity
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/4/2014 - 11:14
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A Tree Never Grown

A Tree Never Grown
2000
Hip Hop for Respect

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Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite

[88 Keys]
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/4/2014 - 11:04
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I Know You Don't Care About Me

I Know You Don't Care About Me
2005
Am I My Brother's Keeper?

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Bunny Wailer:
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/4/2014 - 10:50
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Repubblica Italiana

Repubblica Italiana
Traduzione italiana del brano che è in dialetto barese, introvabile ed incomprensibile
benvenuti fratelli e sorelle
(continua)
inviata da DoNQUijote82 3/4/2014 - 10:04
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Płyń mój bluesie płyń

Płyń mój bluesie płyń
[1993]
Testo di Ryszard Riedel
Musica di Benedykt Otręba
Dall'album "Autsajder"
Testo da YT

In un piccolo buco, nel senso del ghetto.
Płyń w dół rzeki tej szerokiej,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/4/2014 - 02:22
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Lungo la strada

Lungo la strada
[2014]
Parole e musica di Lino Straulino
Dall’album intitolato “Bar Italia”, disco uscito sia su vinile (tiratura limitata) che su cd, con canzoni in Italiano scritte da Straulino a partire dai primi anni '80.
Testo ripreso da YouTube

Una canzone che farebbe la gioia di Woody Guthrie e di Pete Seeger...
Quanti silenzi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 20:59

Nürnberger Betrachtungen

Nürnberger Betrachtungen
[1946]
Canzone scritta dal poeta, attore e cabarettista tedesco Horst Lommer
Testo trovato su “Nihilisten - Pazifisten - Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, di Christian Hörburger.

All’avvento di Hitler, anche Lommer - come buona parte degli intellettuali ed artisti – si iscrisse al partito nazista e per anni lavorò in teatro tenendo un profilo molto basso. Ma allo scoppio della guerra le cose cambiarono e Lommer manifestò apertamente il proprio dissenso in brani satirici come “Das Tausendjährige Reich” (“Il Reich Millenario”). Ricercato dalla polizia, nel 1944 fu costretto a sparire dalla circolazione, restando nascosto nella casa di un amico sino alla fine della guerra.

In questa canzone – intitolata “Considerazioni su Norimberga” – Lommer racconta del celebre processo che avrebbe dovuto “denazificare” radicalmente la Germania e che si ridusse invece ad un evento... (continua)
Ich wandle wie im Traum einher,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 15:35
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Davanti al nastro che corre

Davanti al nastro che corre
[1974]
Parole e musica di Ricky Gianco
Dall’album intitolato “Disco dell’angoscia”
Davanti al nastro che corre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 13:26
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Migrante

Migrante
2001
Cielo basso

Sergio Maglietta
Ci deve essere un modo per andare via di qua
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/4/2014 - 12:07
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Mario

Mario
[2009]
Parole e musica di Lino Straulino.
Nell’album intitolato “Baruc”, dal nome del presunto autore di in libro apocalittico apocrifo dell’Antico Testamento.
Testo originale in friulano ricostruito a partire dai commenti di Giovanni Tiroldi su YouTube

Mi dispiace che i testi di Straulino siano così difficilmente reperibili in Rete. Molti potrebbero essere subito accolti dalle CCG/AWS, ben più di quei pochi già presenti…
Regalavin mutuos a tas di usure
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 11:43




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