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Blood of the Sun

Blood of the Sun
[1972]
Dall'album live "Twin Peaks" (1974)
Testo trovato qui http://www.nomorelyrics.net/
Standin' on my pillow
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/3/2014 - 22:57
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Москва-Одесса

Москва-Одесса
[1968]
В который раз лечу Москва - Одесса, -
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/3/2014 - 21:46
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Ermutigung

Ermutigung
[1968]
Versi di Wolf Biermann, pubblicati nella raccolta “Mit Marx- und Engelszungen” curata da Verlag Klaus Wagenbach, che poi ne scrisse la musica e produsse anche l’EP originario dove la canzone si trova.
Nel 1974 Biermann reincise la canzone (non so se su musica propria e su quella originaria di Wagenbach) nell’album intitolato “Aah-ja!”
Interpretata anche da Nina Hagen (figliastra di Biermann) in "Volksbeat"

Una canzone dedicata all’amico Hellmut “Peter” Huchel (1903–1981), poeta e direttore di “Sinn und Form”, una rivista letteraria molto rinomata in entrambe le Germanie ma molto poco “ortodossa” e sempre in rotta di collisione con il regime comunista. Nel 1962 Peter Huchel fu costretto alle dimissioni e per quasi 10 anni fu confinato in casa sua sotto lo strettissimo controllo della Stasi. Solo nel 1971 gli fu consentito di emigrare. A Biermann non andò molto diversamente: dopo... (continua)
Peter Huchel gewidmet
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2014 - 14:03
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Waiting for the Axe to Fall

Waiting for the Axe to Fall
[1980]
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “Real Eyes”

Un uomo nella cella di una prigione, l’unico tetto sulla testa che abbia avuto nella vita; un veterano del Vietnam, ritornato contaminato dall’Agente Arancio (il terribile defoliante usato massicciamente dagli USA in quella guerra tra il 1961 ed il 1971); una donna sola che senza l’aiuto di nessuno deve sopravvivere insieme ai propri figli; una vecchietta alla quale hanno rubato la pensione… Tutte persone in attesa che il colpo d’ascia si abbatta su di loro.
Brother livin' in a cell
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2014 - 11:26
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Canarios y Jilgueros

Canarios y Jilgueros
1988
Donde se habla
Se despierta entre sudores
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/3/2014 - 10:28
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Memoria de muerte

Memoria de muerte
1992
Album: La polla records o "negro"
Memoria ven
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/3/2014 - 10:23
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Capitalismo

Capitalismo
1992
Album: La polla records o "negro"

un'altra canzone sulla famigerata guerra dei 1000 anni dei ricchi contro i poveri
ste sistema te da
(continua)
inviata da DQ82 2/3/2014 - 16:03
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Asì casca la basca

Asì casca la basca
1998
Salve
Nuclear y policial
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/3/2014 - 15:56
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La democracia funciona

La democracia funciona
1998
Salve
De que se a muerto este muerto?
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:48
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La tortura

La tortura
1985
Revolucion
Te han cogido por la noche indefenso,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:41
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Morireis como imbeciles

Morireis como imbeciles
1985
Revolucion

1994
14 años de la polla
Morireis como imbeciles,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:33
Percorsi: Disertori, Eroi

Prayer Before Birth

Prayer Before Birth
[1944]
Versi di Louis MacNeice (1907-1963), poeta e drammaturgo irlandese.
Musica per coro a cappella di SSAA (soprano e alto) di Elizabeth Maconchy (1907-1994), composta nel 1972.

Benchè fosse diventato padre da meno di un anno - o forse proprio per questo - furono gli orrori della guerra, la brutalità dei regimi che l’avevano scatenata a suggerire al poeta Louis MacNeice questa disperata invocazione di un bambino non ancora nato: “Non lasciare che gelino la mia umanità, non lasciare che mi facciano diventare un automa, non lasciare che mi costringano ad uccidere con le mie mani. Altrimenti, uccidimi.”
I am not yet born; O hear me.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2014 - 22:42
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The New Colossus

The New Colossus
[1883]
Versi della poetessa newyorkese Emma Lazarus (1849-1887).
Musica di Irving Berlin, con il titolo “Give Me Your Tired, Your Poor”, interpretata da artisti come Fred Waring ed Allyn McLerie.
Musica del compositore Lee Hoiby (1926-2011) con il titolo di "Lady of the Harbor", nel ciclo “Three Women” del 1985.

La famiglia di Emma Lazarus era di origine portoghese, di religione ebraica sefardita, si era trasferita in America già in epoca coloniale e lì aveva fatto fortuna. Poetessa, innamorata delle letteratura europea, in particolare tedesca e italiana (tradusse molto Goethe, Heine, Dante, Petrarca e Carducci), Emma Lazarus fu anche molto curiosa delle proprie radici ebraiche, tanto da trasporre in poesia “Der Tanz zum Tode”, un racconto del tedesco Richard Reinhard sulla strage di Nordhausen, Turingia, del 1349, quando gli ebrei della città furono arsi vivi perché - ovviamente, a... (continua)
Not like the brazen giant of Greek fame,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2014 - 21:44
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Vedo terra

Vedo terra
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
Pubblicità
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/2/2014 - 18:41
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Mayapan

Mayapan
2002
da "L'altra faccia dell'impero"

"Quanto vale un'oncia di piombo
Quanto un indio poco di più"

Mayapan (Màayapáan in lingua maya moderna e Mayapán in spagnolo) è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà Maya, situato nello Stato messicano dello Yucatan, a circa 40 km sud-est rispetto a Mérida e circa 100 km ovest rispetto a Chichén Itzá. Mayapan fu la capitale politica dei Maya nella penisola dello Yucatan dal 1220 al 1440.

Nel 1221, i Maya si ribellarono contro i signori Maya-Toltechi di Chichén Itzá. Dopo una breve guerra civile, i signori delle città più potenti si incontrarono per ricostruire un governo centrato nella penisola. Decisero di costruire la nuova capitale vicino alla città di Telchaquillo, il luogo di origine di Hunac Ceel, il generale che sconfisse i governatori di Chichén Itzá. La città venne costruita all'interno di mura protettive e venne chiamata "Mayapan",... (continua)
E' vestito a festa come un pezzente
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/2/2014 - 18:37
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Politics

Politics
[1938]
Versi di William Butler Yeats, nella raccolta “Last Poems” pubblicata nel 1939, poco dopo la morte del poeta.
Musica per baritono e pianoforte del compositore John Woods Duke (1899-1984).
Musicata anche dai Waterboys nell'album "An Appointment with Mr Yeats" del 2011

Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.

Il vecchio Yeats, ormai alla fine della sua vita, riflette sui venti di guerra che impetuosi soffiano sull’Europa: l’aggressività del fascismo italiano (la guerra d’Etiopia), le purghe staliniane e l’imminente spartizione dell’Europa tra nazisti e comunisti, la guerra civile fratricida in Spagna, laboratorio dell’incombente conflitto mondiale… Tutto questo orrore il poeta l’ha ben presente (e ne intuì più volte e chiaramente gli sviluppi, si legga The Second Coming) ma davanti ai suoi occhi stanno soltanto, ancora una volta, la Vita e l’Amore…
How can I, that girl standing there,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2014 - 11:52
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Easter, 1916

Easter, 1916
[1916]
Versi di William Butler Yeats, composti tra maggio e settembre del 1916 ma pubblicati solo nel 1921, nella raccolta intitolata “Michael Robartes and the Dancer”.
Messi in musica dal compositore Brian Boydell (1917-2000), nella sua opera per soprano, coro SATB, voce narrante ed orchestra intitolata “A Terrible Beauty is Born”.

Irlanda, 24 aprile 1916, Pasqua. I repubblicani guidati da Pádraig Pearse e James Connoly occuparono Dublino e proclamarono la Repubblica e l’indipendenza dalla Gran Bretagna. La reazione inglese fu durissima. Dopo sei giorni di combattimenti, la rivolta fu schiacciata nel sangue e i suoi principali leader furono catturati, processati sommariamente e giustiziati.

Yeats era un convinto repubblicano ma rifuggeva la violenza come mezzo per ottenere la liberazione del suo paese dalla dominazione britannica. Eppure conobbe molti dei protagonisti della rivolta di... (continua)
I have met them at close of day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2014 - 10:56
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The Second Coming

The Second Coming
[1920]
Versi di William Butler Yeats, pubblicati prima sulla rivista trascendentalista “The Dial” e poi inclusi nella raccolta intitolata “Michael Robartes and the Dancer” del 1921.
Messi in musica da compositori come Jonathan Harvey (per soprano, baritono, coro SATB e orchestra da camera, 1968) e Gary Bachlund (per baritono e pianoforte, 2005).
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.

La carneficina della Grande Guerra è appena terminata… Un mondo sull’orlo dell’abisso descritto da Yeats con un pessimismo intriso di toni biblici e mistici che esplode negli ultimi versi: “Quale orrido animale si avvicina a Betlemme per nascere?”. Il Secondo Avvento potrebbe non essere il ritorno trionfante di Cristo ma quello di una nuova e più grande tragedia per l’umanità… Il grande - e profetico - poeta irlandese morirà nel 1939, giusto in tempo per non assistervi…
Turning and turning in the widening gyre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2014 - 09:13
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Ozymandias

Ozymandias
[1818]
Versi del grande poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792 - 1822), pubblicati prima sull’Examiner e quindi inclusi nella raccolta “Rosalind and Helen, A Modern Eclogue; with Other Poems” pubblicata postuma nel 1826.
Messi in musica da un numero elevatissimo di compositori classici. Si veda la pagina di The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive dove il testo è stato reperito. Più recentemente da gruppi come i tedeschi Qntal e i finlandesi The Black League.

Il sonetto fu scritto da Shelley nel corso di una competizione con l’amico Horace Smith (1779–1849) per comporre un benvenuto ad una statua del faraone egiziano Ramesses II (conosciuto anche con il nome di Ozymandias), appena acquisita nella collezione del British Museum di Londra.

Ma la poesia fu subito letta - e non v’è dubbio che lo fosse - come un severo monito all’impero britannico proprio nel pieno del suo fulgore, tre... (continua)
I met a traveller from an antique land
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 22:43
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Gräber

Gräber
[1990?]
Parole e musica di Wolf Biermann
Nel disco intitolato “Gut Kirschenessen (DDR - Ça Ira!)” pubblicato nel 1990.

Il padre di Wolf Biermann, Dagobert, non solo era ebreo ma pure operaio, Non solo era operaio, ma pure comunista. E non solo era comunista ma membro della resistenza antifascista. Fu arrestato e condannato a sei anni di prigionia per aver sabotato i pezzi destinati ad una nave da guerra. Nel 1942, quando i nazisti decisero di applicare la “soluzione finale al problema ebraico”, anche il padre di Wolf Biermann fu deportato in un campo di sterminio, ad Auschwitz, dove venne assassinato il 22 febbraio 1943.

Nella Germania democratica del dopoguerra Wolf Biermann divenne amico ed allievo di Hanns Eisler, rientrato in patria dopo essere stato cacciato dagli USA perché comunista, ma con il maestro condivise fin da subito l’atteggiamento critico verso il “socialismo reale”.... (continua)
Auf Kreta fand ich ein’ Friedhof
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 15:52
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Auf dem Friedhof am Montmartre

Auf dem Friedhof am Montmartre
[1979]
Parole e musica di Wof Biermann
Nel disco intitolato “Hälfte Des Lebens”.

All’inizio degli anni 30 Heinrich Heine abbandonò la Germania (“Deutschland, ein Wintermärchen”, come scrisse una decina d’anni dopo) alla volta della più libera Francia. La censura delle sue opere in patria lo colpì già nel 1835, ma il poeta non poteva immaginare che sarebbe stata ancora più feroce cento anni dopo, quando i suoi libri – insieme a quelli di tanti altri autori - non solo vennero vietati ma furono bruciati nel corso degli autodafé (i Bücherverbrennungen) organizzati dai nazisti nel maggio 1933…
Auf dem Friedhof am Montmartre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 14:25
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Solo una guerra

Solo una guerra
2002
Vita agra
Un mio amico è già stato chiamato
(continua)
inviata da donquijote82 26/2/2014 - 10:38
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Die schlesischen Weber

Die schlesischen Weber
[1844]
Versi del poeta tedesco Heinrich Heine.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Messa in musica da moltissimi artisti, classici e non, tra i quali i compositori Christian Bruh, Heinrich Huber, Peter Janssens, Otto Klemperer, Alexander Lipping, Ermano Maggini, Roland Moser, Stefan Wolpe…I gruppi folk Liederjan e Bergfolk, quelli punk o metal (variamente declinati) Die Schnitter, Leichenwetter, Kapitulation B.o.N.n., KandesBunzler, Die Schwarzen Schafe,…

In Germania, dopo la Restaurazione, venne creata la “Zollverein”, l’unione doganale tra i 38 Stati che componevano la nuova Confederazione tedesca. L’integrazione economica, il rafforzarsi del capitalismo industrale, la nascita di grandi manifatture, insieme al saldarsi della classe commerciale ed industriale emergente con la vecchia aristocrazia terriera e militare, condannarono allo sfruttamento e alla miseria... (continua)
Im düstern Auge keine Träne,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 09:35
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América, América

América, América
[1968]
Parole e musica di César Roldão Vieira (1944-), compositore, cantante e attore brasiliano.
Canzone presentata al III Festival Internacional da Canção a Rio de Janeiro, l’edizione in cui trionfarono Cynara e Cybele con Sabiá, scritta da Tom Jobim e Chico Buarque, ma dove il vincitore morale fu Geraldo Vandré con la sua Pra não dizer que não falei das flores.
Reinterpretata in seguito con grande successo da Roberto Carlos.

Insieme a Pra não dizer que não falei das flores, questa fu la canzone che più mandò sulle furie la giunta militare brasiliana, perché conteneva un nemmeno tanto velato omaggio al Che Guevara ad un anno dal suo assassinio in Bolivia… L’autore e interprete, César Roldão Vieira, in seguito scese a più miti consigli e non dovette scappare di gran corsa come invece furono costretti a fare sia Vandré che Chico Buarque (ricordo che la sua Sabiá fu fatta prevalere su... (continua)
Descendo a montanha um rio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 15:41
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Adesso tocca a noi

Adesso tocca a noi
[1997]
Album :Più di mille
I padroni vestiremo con tute da lavoro 
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 11:45
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L’Italia che non conta

L’Italia che non conta
[1988]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nel doppio LP intitolato “Il giardino di Giovanni”
In questa notte che sa già d’estate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 11:41
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L.M.L.T. ska

L.M.L.T. ska
[1997]
Album :Più di mille

L'acronimo sta per lavorare meno, lavorare tutti
sentita sabato sera cantata dalla Banda Bassotti
Imbottito d'alcool
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 11:32
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I Prìncipi in vacanza

I Prìncipi in vacanza
[1963]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album “Endrigo”
Quando il sole risplende sulle spiagge
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 10:24
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Il Diavolo c’è

Il Diavolo c’è
[1993]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album intitolato “Qualcosa di meglio”
Nella gente che si sente sempre in alto più di te
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 10:13
Percorsi: Il Diavolo
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Giunti, tubi, palanche e ska

Giunti, tubi, palanche e ska
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.


Giunti, tubi, palanche e ska - Caput mundi - Fiere senza Dio - Somaro beat ska - Er Ciccione - Carraro sindaco - Barboni - 78 notturno - Poesia e realtà - La rotta degli schiavi - Ska Against Racism - Negli occhi il buio - Nazi-sion polizei - Novara no! - Figli della stessa rabbia


La... (continua)
Giunti, tubi, palanche ska
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 10:01
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Da quando ero bambino

Da quando ero bambino
[1974]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Dall’album intitolato “La voce dell'uomo”
Quando ero bambino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 09:21
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Poesia e realtà

Poesia e realtà
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.

Ombre scure nella notte
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 08:56
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आज के इस इंसान को यह क्या हो गया

आज के इस इंसान को यह क्या हो गया
Āja kē isa insāna kō yaha kyā hō gayā
Album: Amar Rahe Yeh Pyar
Year: 1961

"Simply a great healer for those who have lost their dear ones during the riots or violence. If people start following the advice of this great poet by behaving humanly with the fellow humans, a big positive change can take place in the humanly behaviour and peace and harmony shall prevail among all human beings on this earth. Hoping the positive attitude in all the living human beings resurfaces which has almost been erased by the act of those who are referred to in this great song."

(From a commentary found on the relevant YouTube video page; the English has been slightly amended).

"Love is just a part of life and the love written about today talks about love between the sexes only. But do young men and women have a monopoly where love is concerned. Aren't there different kinds of love that between a mother... (continua)
आज के इस इंसान को यह क्या हो गया
(continua)
inviata da Ritesh Singh 25/2/2014 - 03:14
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Le Murate

Le Murate
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


Il Collettivo Víctor Jara, 1974.




Quaranta galere fa
di Riccardo Venturi

Stasera ero uscito per due cose. La prima, l'hanno annullata. La seconda era un film che avevo visto e rivisto. Alla fine ho deciso di tornare a casa. Di film già visti, si vede che non ne avevo tutta quella voglia.

Sarà, probabilmente, anche per questo motivo che ultimamente ho poca voglia di scrivere.

Così sono passato da quel bar aperto... (continua)
E non si respira più
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2014 - 23:41

Il principe

Il principe
Chanson italienne – Il Principe – Massimo Troisi – 1975

Texte de Massimo Troisi
Musique di Massimo Troisi et Vincenzo Purcaro, à la scène Enzo Decaro, le troisième homme de “La Smorfia”
Disque de Enzo Decaro intitulé “Poeta Massimo”, 2008.
LE PRINCE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/2/2014 - 15:04
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מאָטל דער אָפּרײטער

מאָטל דער אָפּרײטער
19 febbraio 2014

La traduzione italiana è stata, come sempre, condotta direttamente sul testo yiddish. Contiene alcune note esplicative perlopiù volte a illustrare qualche caratteristica dello yiddish come veniva usato e scritto nelle comunità ebraiche operaie americane; chiaramente presenta molti termini ripresi dall'inglese, una caratteristica che lo yiddish europeo (all'epoca ancora non sterminato) non aveva. Le note però si occupano anche di alcuni aspetti generali della lingua yiddish; chissà che a qualcuno non venga la voglia di impararla. [RV]
MOTEL L'OPERAIO TESSILE
(continua)
19/2/2014 - 07:45
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Mir ist heut’ so nach Tamerlan

Mir ist heut’ so nach Tamerlan
IT’S SO MUCH LIKE TAMERLANE FOR ME TODAY
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 22:14

אין שאַפּ, אָדער די סװעט־שאַפּ

אין שאַפּ, <i>אָדער</i> די סװעט־שאַפּ
English translation of a fragment of the poem, from the blog The Arty Semite.

La presente traduzione (incompleta) proviene dal blog di Ezra Glinter (che è, presumibilmente, l'autore della traduzione stessa). Rispetto alla traduzione d'arte presente in questa pagina, presenta il vantaggio di una lingua più facilmente comprensibile -agli anglofoni stessi, oserei dire. Interessante la breve introduzione presente sulla pagina:
Morris Rosenfeld, born in 1862 in Russian Poland, became famous in the early 20th century as one of the Yiddish “sweatshop poets” of New York. When the Triangle Waist Company fire killed 146 workers on March 25, 1911, Rosenfeld responded with a poem printed on the front page of the Forward. (To commemorate the 100th anniversary of the fire, the Forward is sponsoring a poetry contest — see here for details.)

It didn’t take a tragedy, however, to prompt Rosenfeld to lament... (continua)
THE SWEATSHOP (FRAGMENT)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/2/2014 - 21:32

מײַן צװאה - אָ גוטע פרײַנט

מײַן צװאה - אָ גוטע פרײַנט
18 febbraio 2014




Di rote fon: Dalla rivoluzione russa del 1905, schiacciata nel sangue. La scritta recita:
Nider mit der tsarisher konstitutsiyen! Es lebe di demokratishe republik! “Abbasso la costituzione zarista! Viva la repubblica democratica!”


Ho provato a fare una traduzione con un linguaggio un po' "da canto operaio ottocentesco"; certo, bisognerebbe farla in rima. Magari ci proverò in un altro momento. Mi preme sottolineare come in questo canto si avvertano come echi dell' Internazionale, canto che nel 1892 doveva essere già conosciuto; anzi, bisognerebbe andare a vedere perbene quando e da chi sia stata fatta la traduzione in yiddish del canto di Pottier e Degeyter. E non mi stupirei che l'autore fosse una di queste figure come David Edelstadt. [RV]
IL MIO TESTAMENTO
(continua)
18/2/2014 - 21:01
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Hodné štěně

Hodné štěně
IL BRAVO CAGNOLINO
(continua)
inviata da Stanislava 18/2/2014 - 18:57
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Povero diavolo

Povero diavolo
Chanson italienne – Povero diavolo – Modena City Ramblers – 2011

Voici, Lucien l'âne mon ami, une canzone comme nous les aimons ... Je crois bien qu'elle te plaira, comme elle m'a plu... Une chanson pour tout dire « dantesque »... Mais au sens ancien du terme, je veux dire au sens où non seulement, la canzone est tout entière construite autour de l'Enfer de Dante, mais également autour des personnages antiques que lui-même avait revivifiés dans la Divine Comédie... Un texte qui ne date pas d'hier, comme tu sais...

Ah, Dante... Je m'en souviens très bien de celui-là quand nous allions – lui à côté de moi, car je portais ses bagages et ses livres... (ses armes, il les portait lui-même) au travers des plaines, des vallons et des montagnes. Ce fut un de ces voyages extraordinaires que seul, je crois bien sans me vanter, moi, l'âne Lucien, au travers des siècles de mon existence, j'ai pu faire...... (continua)
PAUVRE DIABLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/2/2014 - 18:52

Italien-Chanson

Italien-Chanson
CANZONETTA ITALIANA
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 16:04

אין שאַפּ, אָדער די סװעט־שאַפּ

אין שאַפּ, <i>אָדער</i> די סװעט־שאַפּ
d'après la version italienne de Riccardo venturi
d'une chanson yiddish – In shap, oder Di svet-shap - Moris Roznfeld [Morris Rosenfeld] – 1893 ?

Poème de Morris Rosenfeld, originairement publié dans la revue « Di Tsukunft » (« Le Futur »),
ensuite, peut-être, dans le recueil intitulé « Lider-bukh », traduite en anglais en 1898 et en allemand en 1902.

J'ai eu une étrange sensation en traduisant cette chanson qui me rappelait soudain mon grand-père qui fut lui aussi ouvrier tailleur... Évidemment, quand je l'ai connu l'ouvrier de ses débuts était devenu artisan, puis maître tailleur... Et puis, plus rien... son métier était mort... Il l'a suivi quelques temps plus tard... Ceci dit, il y a plusieurs chansons autour de l'atelier de couture ou de tissage... C'est une chanson qui pourrait se retrouver dans un parcours des chansons autour du « textile »... Mais attends un peu... J'essaye de... (continua)
À L'ATELIER DE COUTURE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/2/2014 - 15:22
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Gaza

Gaza
Quando ero giovane, sembrava tutto un gioco
(continua)
inviata da Andrea Tramonte 18/2/2014 - 10:32

אין שאַפּ, אָדער די סװעט־שאַפּ

אין שאַפּ, <i>אָדער</i> די סװעט־שאַפּ
Non credo proprio di poter copiare correttamente in Word un testo destra-sinistra come l'ebraico... Dovrei installare prima di tutto un supporto per le lingue aggiuntive che però richiede il disco d'installazione... Inoltre a casa non uso nemmeno Word di Windows ma un programma di scrittura (Softmaker Free) molto meno sofisticato... Come posso fare?
Bernart Bartleby 18/2/2014 - 09:35
Video!

Ballad Of The Triangle Fire

Ballad Of The Triangle Fire
BALLATA DEL “TRIANGLE FIRE”
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 08:32
Downloadable! Video!

קעשענעווער שטיקעלע

קעשענעווער שטיקעלע
c'è qualcosa a proposito, credo : D
krzyś ¼ 18/2/2014 - 06:19




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