Meravigliosa non la conoscevo sinche',mia figlia non me ne parlo'.Stanno studiando a scuola questa poesia e mi ha raccontato di essere rimasta incantata dalla canzone .L'ho trovata su youtube e' veramente commovente.
Lo sei ancora, Leonardo. Scusa, non era nella mia intenzione (e come credo, ancora meno in questa di Riccardo), offendere gli sentimenti di chiunque e soprattutto i tuoi. Qua, ci scambiamo le idee, le pazzie, i pareri, liberamente e ogniuno pure tranquillamente avere pure torto.
E poi, dai, lo sanno tutti qua che krzys': è più ignorante de'un romano e più somaro de' un ciuco...
Stammi bene, miracommando!
krzyś 11/3/2014 - 23:02
Grazie Krzyś, troppo buono. Non mi sono offeso, ci mancherebbe altro! Un caro saluto.
Ci credo, Krzyś... Medvedev è uno della Gruppa Arkadij Koc, a quanto è risultato a me. Oh, se poi la traduzione non è sua prima o poi si verrà a sapere, qui le pagine non finiscono mai come gli esami di De Filippo...
La traduzione russa è di Kirill Medvedev (2012), membro della band che pure la canta. La Gruppa Arkadij Koc è una band antifascista e libertaria russa.
Scommetto che "L' avi Siset" (lo leggo sulla foto del libro che appare nel riquadro) significa "Il nonno Siset". Se è così, Riccardo, mi fai ancora un piacere? Mi rettifichi così il quarto verso della mia traduzione?
Σιζέτ ωρέ παππού το βλέπεις ή δε το βλέπεις
Ho tentato di tradurre nella chiave della conversazione familiare spontanea e antiquata: e qui un παππούς come apostrofe per un vecchio sarebbe una cosa perfettamente greca. Assai meglio di φίλος.
Ho reso tronco il nome del nonno perché, da sdrucciolo, mi guastava il ritmo. Più avanti tenterò di farla cantabile, la mia traduzione e chissà se la vedrà Papakonstandinou...
Grazie, Riccardo, e complimenti per il tuo lavoro su questo paginone!
In effetti avi vuol dire proprio nonno, forse dovrei cambiare anche la mia traduzione. Comunque non ho capito una cosa: anche nell'originale il nome è tronco (Sisét), no?
Davvero non lo so, Lorenzo, se si dica Sìset o Sisèt. Siamo abituati a tante oscillazioni di pronuncia: Ucràina o Ucraìna, Pàdoan o Padoàn? Dal canto mio ho seguito l'orecchio. A un Greco Sizèt potrebbe addirittura suonare un po' turco.
Perfetto: si sente chiaramente Sisèt. L'altro giorno, però, molti video risultavano oscurati e questa prova non l'ho potuta fare. Adesso c'è la sovrabbondanza: stranamente, quando apro la pagina parte automaticamente una versione, mi sembra in una lingua slava. e per un po' mi copre gli altri ascolti.
Si scrive Siset e si pronuncia Sisèt, con l'accento tonico sulla "e". In catalano sono diffusissimi questi diminutivi/vezzeggiativi; tutte parole tronche: Cintet (Jacint, Giacinto), Quimet (Joaquim, Gioacchino), etc.
Secondo le regole fonetiche catalane, si dice Sisèt (con la "t" finale abbastanza evanescente); e la cosa ha un preciso riscontro nell'italiano. Essendo il diminutivo di "Narcís", corrisponderebbe infatti a un nostro "Cisétto" (se esistesse). Quanto alla questione dei video: non è nemmeno che mi "piaccia" più di tanto inserirli direttamente, ma nelle pagine che presentano versioni cantabili e cantate in molte lingue rende l'ascolto più diretto. Magari si potrebbe ovviare, che so io, con un box video per ogni sezione; ma chiaramente non so se sia possibile...
Per Gian Piero: Vado subito a fare la correzione che hai richiesto nella tua traduzione greca (capolavoro come sempre).
In 1948 my family moved from Zara (that, after the peace treaty of 1947 became part of the just born Jugoslavia ruled by the Marshall Tito) toward Venezia. For centuries Zara was part of the Venetian Republic; after the treaty of Campoformio (1797) that was the end for the Republic of Venezia, Zara was given to Austria, that, beside the few years of the Napoleon kingdom of Italy (between 1805 and 1810), ruled it until the beginning of XXth century. After the First World War the city became Italian exclave, surrounded by Jugoslavian Dalmatia; The Italian speaking population until the first half of XXth century was the majority. The "Italians from Dalmazia" felt like strangers in the 1947 Jugoslavia and in some way they were pushed to go away. Venezia and Italy seemed the right place to go for my family and many other families, but also the "Italian dream" was destined not to last too long.... (continua)
L'ultima strofa, recitata, è in italiano; la traduzione è di Kirill Medvedev, membro e cantante del gruppo. Nel video è presetata in sovrimpressione l'intera storia di Sante Caserio. [RV]