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Ozymandias

Ozymandias
[1818]
Versi del grande poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792 - 1822), pubblicati prima sull’Examiner e quindi inclusi nella raccolta “Rosalind and Helen, A Modern Eclogue; with Other Poems” pubblicata postuma nel 1826.
Messi in musica da un numero elevatissimo di compositori classici. Si veda la pagina di The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive dove il testo è stato reperito. Più recentemente da gruppi come i tedeschi Qntal e i finlandesi The Black League.

Il sonetto fu scritto da Shelley nel corso di una competizione con l’amico Horace Smith (1779–1849) per comporre un benvenuto ad una statua del faraone egiziano Ramesses II (conosciuto anche con il nome di Ozymandias), appena acquisita nella collezione del British Museum di Londra.

Ma la poesia fu subito letta - e non v’è dubbio che lo fosse - come un severo monito all’impero britannico proprio nel pieno del suo fulgore, tre... (continua)
I met a traveller from an antique land
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 22:43
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Gräber

Gräber
[1990?]
Parole e musica di Wolf Biermann
Nel disco intitolato “Gut Kirschenessen (DDR - Ça Ira!)” pubblicato nel 1990.

Il padre di Wolf Biermann, Dagobert, non solo era ebreo ma pure operaio, Non solo era operaio, ma pure comunista. E non solo era comunista ma membro della resistenza antifascista. Fu arrestato e condannato a sei anni di prigionia per aver sabotato i pezzi destinati ad una nave da guerra. Nel 1942, quando i nazisti decisero di applicare la “soluzione finale al problema ebraico”, anche il padre di Wolf Biermann fu deportato in un campo di sterminio, ad Auschwitz, dove venne assassinato il 22 febbraio 1943.

Nella Germania democratica del dopoguerra Wolf Biermann divenne amico ed allievo di Hanns Eisler, rientrato in patria dopo essere stato cacciato dagli USA perché comunista, ma con il maestro condivise fin da subito l’atteggiamento critico verso il “socialismo reale”.... (continua)
Auf Kreta fand ich ein’ Friedhof
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 15:52
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Auf dem Friedhof am Montmartre

Auf dem Friedhof am Montmartre
[1979]
Parole e musica di Wof Biermann
Nel disco intitolato “Hälfte Des Lebens”.

All’inizio degli anni 30 Heinrich Heine abbandonò la Germania (“Deutschland, ein Wintermärchen”, come scrisse una decina d’anni dopo) alla volta della più libera Francia. La censura delle sue opere in patria lo colpì già nel 1835, ma il poeta non poteva immaginare che sarebbe stata ancora più feroce cento anni dopo, quando i suoi libri – insieme a quelli di tanti altri autori - non solo vennero vietati ma furono bruciati nel corso degli autodafé (i Bücherverbrennungen) organizzati dai nazisti nel maggio 1933…
Auf dem Friedhof am Montmartre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 14:25
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Solo una guerra

Solo una guerra
2002
Vita agra
Un mio amico è già stato chiamato
(continua)
inviata da donquijote82 26/2/2014 - 10:38
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Die schlesischen Weber

Die schlesischen Weber
[1844]
Versi del poeta tedesco Heinrich Heine.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Messa in musica da moltissimi artisti, classici e non, tra i quali i compositori Christian Bruh, Heinrich Huber, Peter Janssens, Otto Klemperer, Alexander Lipping, Ermano Maggini, Roland Moser, Stefan Wolpe…I gruppi folk Liederjan e Bergfolk, quelli punk o metal (variamente declinati) Die Schnitter, Leichenwetter, Kapitulation B.o.N.n., KandesBunzler, Die Schwarzen Schafe,…

In Germania, dopo la Restaurazione, venne creata la “Zollverein”, l’unione doganale tra i 38 Stati che componevano la nuova Confederazione tedesca. L’integrazione economica, il rafforzarsi del capitalismo industrale, la nascita di grandi manifatture, insieme al saldarsi della classe commerciale ed industriale emergente con la vecchia aristocrazia terriera e militare, condannarono allo sfruttamento e alla miseria... (continua)
Im düstern Auge keine Träne,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 09:35
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América, América

América, América
[1968]
Parole e musica di César Roldão Vieira (1944-), compositore, cantante e attore brasiliano.
Canzone presentata al III Festival Internacional da Canção a Rio de Janeiro, l’edizione in cui trionfarono Cynara e Cybele con Sabiá, scritta da Tom Jobim e Chico Buarque, ma dove il vincitore morale fu Geraldo Vandré con la sua Pra não dizer que não falei das flores.
Reinterpretata in seguito con grande successo da Roberto Carlos.

Insieme a Pra não dizer que não falei das flores, questa fu la canzone che più mandò sulle furie la giunta militare brasiliana, perché conteneva un nemmeno tanto velato omaggio al Che Guevara ad un anno dal suo assassinio in Bolivia… L’autore e interprete, César Roldão Vieira, in seguito scese a più miti consigli e non dovette scappare di gran corsa come invece furono costretti a fare sia Vandré che Chico Buarque (ricordo che la sua Sabiá fu fatta prevalere su... (continua)
Descendo a montanha um rio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 15:41
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Adesso tocca a noi

Adesso tocca a noi
[1997]
Album :Più di mille
I padroni vestiremo con tute da lavoro 
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 11:45
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L’Italia che non conta

L’Italia che non conta
[1988]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nel doppio LP intitolato “Il giardino di Giovanni”
In questa notte che sa già d’estate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 11:41
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L.M.L.T. ska

L.M.L.T. ska
[1997]
Album :Più di mille

L'acronimo sta per lavorare meno, lavorare tutti
sentita sabato sera cantata dalla Banda Bassotti
Imbottito d'alcool
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 11:32
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I Prìncipi in vacanza

I Prìncipi in vacanza
[1963]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album “Endrigo”
Quando il sole risplende sulle spiagge
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 10:24
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Il Diavolo c’è

Il Diavolo c’è
[1993]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album intitolato “Qualcosa di meglio”
Nella gente che si sente sempre in alto più di te
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 10:13
Percorsi: Il Diavolo
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Giunti, tubi, palanche e ska

Giunti, tubi, palanche e ska
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.


Giunti, tubi, palanche e ska - Caput mundi - Fiere senza Dio - Somaro beat ska - Er Ciccione - Carraro sindaco - Barboni - 78 notturno - Poesia e realtà - La rotta degli schiavi - Ska Against Racism - Negli occhi il buio - Nazi-sion polizei - Novara no! - Figli della stessa rabbia


La... (continua)
Giunti, tubi, palanche ska
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 10:01
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Da quando ero bambino

Da quando ero bambino
[1974]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Dall’album intitolato “La voce dell'uomo”
Quando ero bambino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 09:21
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Poesia e realtà

Poesia e realtà
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.

Ombre scure nella notte
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 08:56
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आज के इस इंसान को यह क्या हो गया

आज के इस इंसान को यह क्या हो गया
Āja kē isa insāna kō yaha kyā hō gayā
Album: Amar Rahe Yeh Pyar
Year: 1961

"Simply a great healer for those who have lost their dear ones during the riots or violence. If people start following the advice of this great poet by behaving humanly with the fellow humans, a big positive change can take place in the humanly behaviour and peace and harmony shall prevail among all human beings on this earth. Hoping the positive attitude in all the living human beings resurfaces which has almost been erased by the act of those who are referred to in this great song."

(From a commentary found on the relevant YouTube video page; the English has been slightly amended).

"Love is just a part of life and the love written about today talks about love between the sexes only. But do young men and women have a monopoly where love is concerned. Aren't there different kinds of love that between a mother... (continua)
आज के इस इंसान को यह क्या हो गया
(continua)
inviata da Ritesh Singh 25/2/2014 - 03:14
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Le Murate

Le Murate
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


Il Collettivo Víctor Jara, 1974.




Quaranta galere fa
di Riccardo Venturi

Stasera ero uscito per due cose. La prima, l'hanno annullata. La seconda era un film che avevo visto e rivisto. Alla fine ho deciso di tornare a casa. Di film già visti, si vede che non ne avevo tutta quella voglia.

Sarà, probabilmente, anche per questo motivo che ultimamente ho poca voglia di scrivere.

Così sono passato da quel bar aperto... (continua)
E non si respira più
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2014 - 23:41
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Carnevale

Carnevale
[1977]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album intitolato “Sarebbe bello...” (quello dove c’è pure Non ammazzate i bambini)

Leggete bene il testo, non si tratta di una semplice canzone “nonsense”... C’è tutta l’anima poetica - e politica - di Endrigo...
La pecora ha ruggito
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 22:51
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Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit

Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, <i>oder</i> Bet und arbeit
[1863]
Conosciuta anche come “Bet und arbeit” o, più semplicemente ancora, come “Bundeslied”.
Versi di Georg Herwegh, poeta tedesco, socialista rivoluzionario.
Messa in musica negli anni 20 del secolo successivo da Hanns Eisler.
Testo trovato sul sito di Christoph Holzhöfer, cantautore tedesco.

“Voi siete molti, loro sono pochi…”
Eurer sind viele, ihrer sind wenige
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 16:06
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Das goldene Herz der Bourgeoisie

Das goldene Herz der Bourgeoisie
[1931]
Testo di David Weber, pseudonimo di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco.
Musica di Herbert Breth-Mildner.
Interpretata da Ernst Busch, nel disco in “Es kommt der Tag”, ottava ‎pubblicazione della serie “Rote Reihe” dell’Aurora-Schallplatten (1974).
Più recentemente da Christoph Holzhöfer, cantautore tedesco.

Di Robert Gilbert aka David Weber si veda anche Ballade Vom Neger Jim.
Sie sind nicht so schlimm wie sie aussehn,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 15:15
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Lied für die Pariser Kommune

anonimo
Lied für die Pariser Kommune
[1871]
Canzone di anonimo autore popolare tedesco, in solidarietà con i Comunardi francesi.
Nel repertorio del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, dal loro disco d’esordio del 1976 intitolato “Volkslieder 1”.
Interpretata pure da Holger Saarmann, poeta, compositore e cantautore tedesco (1971-, di Hagen, Westphalia), nel suo disco d’esordio intitolato “Hüt dich, schöns Blümelein!” (2001).
Lustig, lustig ihr lieben Brüder!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 13:23
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Die bange Nacht

anonimo
Die bange Nacht
[1942]
Testo di autore anonimo, basato su quello dell’omonima canzone scritta nel 1841 dal poeta socialista rivoluzionario Georg Herwegh (1817–1875)
La musica originaria fu scritta dal grande compositore Franz Liszt (1811-1886) nel 1842 ma la versione di 100 anni dopo che presento adotta la musica, più popolare, scritta nel 1843 da tal Justus Wilhelm Lyra (1822-1882), compositore e pastore luterano.
Ripresa dal gruppo folk rock tedesco Zupfgeigenhansel nel loro disco del 1977 intitolato “Volkslieder 2”
Pure nel repertorio di Christoph Holzhöfer, cantautore tedesco.

Se ho capito bene, questo “soldatenlied”, insieme ad altre canzoni contro la guerra scatenata dal regime di Hitler, comparve in un opuscolo, evidentemente confezionato in Unione Sovietica, le cui copie vennero lanciate sulle linee tedesche sul fronte orientale nel 1942.
Die bange Nacht ist nun herum,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 11:42
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Das Lied der Sozialdemokraten

Das Lied der Sozialdemokraten
[2014]
Parole e musica di Christoph Holzhöfer.

Una canzone originale, composta probabilmente in queste ultime settimane, ma nella quale si avverte chiaramente l’eco dei versi di Kurt Tucholsky nelle sue Feldfrüchte e Das Lied vom Kompromiß, sarcastiche invettive contro i “rapanelli” tedeschi, i socialdemocratici tutti rossi fuori ma tutti bianchi dentro, i quali contribuirono non poco, a partire dal primo dopoguerra, a preparare il terreno fertile per il radicarsi del nazismo… Di Friedrich Ebert si è già parlato proprio a commento di una delle due poesie di Tucholsky citate… Qui si accenna pure a Gustav Noske (1868-1946), socialdemocratico che fu ministro della difesa tra il 1919 ed il 1920 e che guidò di persona i Freikorps e i monarchici contro le rivolte popolari e, in primis, contro gli spartachisti; poi, dopo il bagno di sangue, si fece sopraffare dai suoi “amici” quando cercò di imporre... (continua)
Wir sind Sozialdemokraten & singen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 10:47

Lebensregel

Lebensregel
[1914]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste-Krater-Wolken” pubblicata nel 1914.
Musica per mezza voce e pianoforte composta da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino.
An allen Früchten unbedenklich lecken;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 21:16

Gesang der Intellektuellen

Gesang der Intellektuellen
[1920]
Parole di Erich Mühsam.
Originariamente sulla melodia del “Gaudeamus igitur”, o “De brevitate vitæ”, inno internazionale della goliardia.
Recentemente (2010) musicate per mezza voce e pianoforte da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino.

Una canzone utopista in cui Mühsam auspicava che la Rivoluzione fosse guidata dai poeti e che la guerra civile non fosse un bagno di sangue ma sulla punta dei fucili l’amore scrivesse ad inchiostro rosso, “Fratello, non sparare!”... In una mano la bandiera rossa, nell’altra il lenimento per una dolce riconciliazione...
Rr-r-revolution
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 21:04
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Gesang der jungen Anarchisten

Gesang der jungen Anarchisten
[1925]
Versi di Erich Mühsam
Musica per mezza voce e pianoforte scritta nel 2009 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino.
Messa in musica anche dal cantautore tedesco Christoph Holzhöfer.
Freiheit! mahnt es aus den Grüften,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 20:28
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Αυτές οι σιωπές

Αυτές οι σιωπές
Aftès i siopès
Στίχοι: Γιώργος Δουλτσίνος
Μουσική: Θαλής Τραινταφύλλου
Πρώτη εκτέληση: Κώστας Μακεδόνας - Γρηγόρης Βαλτινός
Δίσκος: « δεν έχει...Μα!!!»
2014

Testo di Yorgos Doultsinos
Musica di Thalìs Triandafyllou
Prima esecuzione di Kostas Makedònas e Grigoris Valtinòs
Disco: «den echi...Ma!!! / non c'è...Ma!!!»
2014

L'afasia, voce dell' indifferenza, come chiave di buono e comodo vivere borghese, in una nuovissima canzone psico-sociologica di Thalìs Triandafyllou su versi di Yorgos Doultsinos. Sotto accusa una certa tipologia di signore e signorine, probabilmente ancora la più frequente nel vasto e vario mondo, a sua volta indotta a una cinica acquiescenza dai dettami parentali e coniugali vigenti negli strati benestanti. Niente di nuovo, in apparenza: ma oggi un altro tipo di paura s'aggira in quelle sfere, e non è più solamente il fantasma riconoscibile delle un tempo minacciose... (continua)
Αυτή η σιωπή που μεγάλωσε
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 23/2/2014 - 19:16
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Ellos dicen mierda (y nosotros amén)

Ellos dicen mierda (y nosotros amén)
[1989]
Album:ELLOS DICEN MIERDA NOSOTROS AMEN

Inciso anche da:
Banda Bassotti nell'album Siamo guerriglia del 2012
N.U.P.A. (una superband formata da Boikot Reincidentes, Porretas y Sonora) nell'album Ni un passo atras (en directo) del 2009
Attaque 77 nell'album Solo Cover (en directo) del 2012
Q'Acelga? nell'album Trilogia Amarilla (2010)

Interpretata dagli Ska-P dal vivo

"Una folla di gente vive tristemente e va a morire democraticamente, ma io, io io non intendo starmene zitto!"
Mis colegas quedan tiraos por el camino
(continua)
inviata da DoNQuijote82 23/2/2014 - 16:51
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La belle vie

La belle vie
Versi di Jacques Prévert.
Musica di Joseph Kosma.
Interpretata da diversi artisti, tra i quali Mouloudji e Juliette Gréco.
Dans les ménageries
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 16:11
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Dove correte!

Dove correte!
[1968]
Parole e musica di Duilio del Prete
Canzone che da il titolo a suo album del 1968.
Ripresa anche da un misconosciuto cantautore torinese, Carlo Credi (1947-1986), nel suo unico disco intitolato “Chi è Carlo Credi?” del 1976.
Testo trovato in un articolo di Mauro Macario su Carlo Credi pubblicato su A-Rivista Anarchica, n. 386 del febbraio 2014.
Dove correte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 15:42
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Gaza

Gaza
Quando ero giovane, sembrava tutto un gioco
(continua)
inviata da Andrea Tramonte 18/2/2014 - 10:32
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Ballad Of The Triangle Fire

Ballad Of The Triangle Fire
BALLATA DEL “TRIANGLE FIRE”
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 08:32
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קעשענעווער שטיקעלע

קעשענעווער שטיקעלע
c'è qualcosa a proposito, credo : D
krzyś ¼ 18/2/2014 - 06:19
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Je ne hurlerai pas avec les loups

Je ne hurlerai pas avec les loups
IO NON URLERÒ CON I LUPI
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri & CCG Staff 17/2/2014 - 21:27
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Night In Baghdad

Night In Baghdad
NOTTE A BAGHDAD
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 17/2/2014 - 17:58
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Las cárceles

Las cárceles
LE CARCERI
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 17/2/2014 - 16:54
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Song to the Men of England

Song to the Men of England
ET TU LABOURES
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2014 - 15:44
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Tre passi nel delirio

Tre passi nel delirio
Chanson italienne - Tre passi nel delirio - Dugentodumila – 2002

Plus qu'une chanson, il s'agit d'une trilogie, ou bien de trois micro-chansons, dans lesquelles trois des membres du groupe interprètent les sensations qu'ils imaginent avoir été éprouvées tout au long de sa vie par le pilote qui lors de la seconde guerre mondiale a lâché la bombe atomique sur Hiroshima. La peur, quand il était dans l'avion, qui ne lui a pas laissé voir la gravité du geste, le remords qui commence à le tourmenter immédiatement comme un spectre, une fois rentré chez lui à la fin de la guerre et enfin la honte, pendant sa vieillesse qu’il masque avec orgueil et arrogance. Cette trilogie ne s'inspire pas de la biographie réelle du pilote, les auteurs prennent simplement appui sur cet événement pour faire surgir l'absurdité de la guerre.
LES TROIS PAS DU DÉLIRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/2/2014 - 15:20
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ישׂראליק

ישׂראליק
Questa canzone di Leyb Rozental di Vilnius è sicuramente stata ispirata ad un brano precedente, “פּאַפּיראָסן” (Papirosn), di cui fu autore negli anni 20 Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, ed emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Su di una melodia tradizionale bulgara.
Bernart Bartleby 17/2/2014 - 15:07

מײַן ייִנגעלע

מײַן ייִנגעלע
La "perfezione" non è merito mio ma delle pagine di Yidlid, che tu stesso dici siano ben fatte... Peccato solo che le canzoni non siano molte... Comunque sto scandagliando a fondo... Ciao!
Bernart Bartleby 17/2/2014 - 12:54




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