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Ozymandias

Ozymandias
[1818]
Versi del grande poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792 - 1822), pubblicati prima sull’Examiner e quindi inclusi nella raccolta “Rosalind and Helen, A Modern Eclogue; with Other Poems” pubblicata postuma nel 1826.
Messi in musica da un numero elevatissimo di compositori classici. Si veda la pagina di The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive dove il testo è stato reperito. Più recentemente da gruppi come i tedeschi Qntal e i finlandesi The Black League.

Il sonetto fu scritto da Shelley nel corso di una competizione con l’amico Horace Smith (1779–1849) per comporre un benvenuto ad una statua del faraone egiziano Ramesses II (conosciuto anche con il nome di Ozymandias), appena acquisita nella collezione del British Museum di Londra.

Ma la poesia fu subito letta - e non v’è dubbio che lo fosse - come un severo monito all’impero britannico proprio nel pieno del suo fulgore, tre... (continua)
I met a traveller from an antique land
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 22:43
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Gräber

Gräber
[1990?]
Parole e musica di Wolf Biermann
Nel disco intitolato “Gut Kirschenessen (DDR - Ça Ira!)” pubblicato nel 1990.

Il padre di Wolf Biermann, Dagobert, non solo era ebreo ma pure operaio, Non solo era operaio, ma pure comunista. E non solo era comunista ma membro della resistenza antifascista. Fu arrestato e condannato a sei anni di prigionia per aver sabotato i pezzi destinati ad una nave da guerra. Nel 1942, quando i nazisti decisero di applicare la “soluzione finale al problema ebraico”, anche il padre di Wolf Biermann fu deportato in un campo di sterminio, ad Auschwitz, dove venne assassinato il 22 febbraio 1943.

Nella Germania democratica del dopoguerra Wolf Biermann divenne amico ed allievo di Hanns Eisler, rientrato in patria dopo essere stato cacciato dagli USA perché comunista, ma con il maestro condivise fin da subito l’atteggiamento critico verso il “socialismo reale”.... (continua)
Auf Kreta fand ich ein’ Friedhof
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 15:52
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Auf dem Friedhof am Montmartre

Auf dem Friedhof am Montmartre
[1979]
Parole e musica di Wof Biermann
Nel disco intitolato “Hälfte Des Lebens”.

All’inizio degli anni 30 Heinrich Heine abbandonò la Germania (“Deutschland, ein Wintermärchen”, come scrisse una decina d’anni dopo) alla volta della più libera Francia. La censura delle sue opere in patria lo colpì già nel 1835, ma il poeta non poteva immaginare che sarebbe stata ancora più feroce cento anni dopo, quando i suoi libri – insieme a quelli di tanti altri autori - non solo vennero vietati ma furono bruciati nel corso degli autodafé (i Bücherverbrennungen) organizzati dai nazisti nel maggio 1933…
Auf dem Friedhof am Montmartre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 14:25
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Solo una guerra

Solo una guerra
2002
Vita agra
Un mio amico è già stato chiamato
(continua)
inviata da donquijote82 26/2/2014 - 10:38
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Die schlesischen Weber

Die schlesischen Weber
[1844]
Versi del poeta tedesco Heinrich Heine.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Messa in musica da moltissimi artisti, classici e non, tra i quali i compositori Christian Bruh, Heinrich Huber, Peter Janssens, Otto Klemperer, Alexander Lipping, Ermano Maggini, Roland Moser, Stefan Wolpe…I gruppi folk Liederjan e Bergfolk, quelli punk o metal (variamente declinati) Die Schnitter, Leichenwetter, Kapitulation B.o.N.n., KandesBunzler, Die Schwarzen Schafe,…

In Germania, dopo la Restaurazione, venne creata la “Zollverein”, l’unione doganale tra i 38 Stati che componevano la nuova Confederazione tedesca. L’integrazione economica, il rafforzarsi del capitalismo industrale, la nascita di grandi manifatture, insieme al saldarsi della classe commerciale ed industriale emergente con la vecchia aristocrazia terriera e militare, condannarono allo sfruttamento e alla miseria... (continua)
Im düstern Auge keine Träne,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 09:35
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América, América

América, América
[1968]
Parole e musica di César Roldão Vieira (1944-), compositore, cantante e attore brasiliano.
Canzone presentata al III Festival Internacional da Canção a Rio de Janeiro, l’edizione in cui trionfarono Cynara e Cybele con Sabiá, scritta da Tom Jobim e Chico Buarque, ma dove il vincitore morale fu Geraldo Vandré con la sua Pra não dizer que não falei das flores.
Reinterpretata in seguito con grande successo da Roberto Carlos.

Insieme a Pra não dizer que não falei das flores, questa fu la canzone che più mandò sulle furie la giunta militare brasiliana, perché conteneva un nemmeno tanto velato omaggio al Che Guevara ad un anno dal suo assassinio in Bolivia… L’autore e interprete, César Roldão Vieira, in seguito scese a più miti consigli e non dovette scappare di gran corsa come invece furono costretti a fare sia Vandré che Chico Buarque (ricordo che la sua Sabiá fu fatta prevalere su... (continua)
Descendo a montanha um rio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 15:41
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Adesso tocca a noi

Adesso tocca a noi
[1997]
Album :Più di mille
I padroni vestiremo con tute da lavoro 
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 11:45
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L’Italia che non conta

L’Italia che non conta
[1988]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nel doppio LP intitolato “Il giardino di Giovanni”
In questa notte che sa già d’estate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 11:41
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L.M.L.T. ska

L.M.L.T. ska
[1997]
Album :Più di mille

L'acronimo sta per lavorare meno, lavorare tutti
sentita sabato sera cantata dalla Banda Bassotti
Imbottito d'alcool
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 11:32
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I Prìncipi in vacanza

I Prìncipi in vacanza
[1963]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album “Endrigo”
Quando il sole risplende sulle spiagge
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 10:24
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Il Diavolo c’è

Il Diavolo c’è
[1993]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album intitolato “Qualcosa di meglio”
Nella gente che si sente sempre in alto più di te
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 10:13
Percorsi: Il Diavolo
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Giunti, tubi, palanche e ska

Giunti, tubi, palanche e ska
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.


Giunti, tubi, palanche e ska - Caput mundi - Fiere senza Dio - Somaro beat ska - Er Ciccione - Carraro sindaco - Barboni - 78 notturno - Poesia e realtà - La rotta degli schiavi - Ska Against Racism - Negli occhi il buio - Nazi-sion polizei - Novara no! - Figli della stessa rabbia


La... (continua)
Giunti, tubi, palanche ska
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 10:01

Quaranta galere fa

Antiwar Songs Blog
Quaranta galere fa
24 febbraio 1974: Quaranta galere fa. Durante una rivolta al carcere delle Murate, a Firenze, gli agenti sparano sui detenuti che si trovano sul tetto e uccidono un giovane di vent’anni in carcere per un furto d’auto: Giancarlo Del Padrone. Poche ore dopo, il Collettivo Víctor Jara scrive Le Murate. A quarant’anni di distanza, ricordiamo […]
Antiwar Songs Staff 2014-02-25 09:59:00
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Da quando ero bambino

Da quando ero bambino
[1974]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Dall’album intitolato “La voce dell'uomo”
Quando ero bambino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2014 - 09:21
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Poesia e realtà

Poesia e realtà
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.

Ombre scure nella notte
(continua)
inviata da donquijote82 25/2/2014 - 08:56
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आज के इस इंसान को यह क्या हो गया

आज के इस इंसान को यह क्या हो गया
Āja kē isa insāna kō yaha kyā hō gayā
Album: Amar Rahe Yeh Pyar
Year: 1961

"Simply a great healer for those who have lost their dear ones during the riots or violence. If people start following the advice of this great poet by behaving humanly with the fellow humans, a big positive change can take place in the humanly behaviour and peace and harmony shall prevail among all human beings on this earth. Hoping the positive attitude in all the living human beings resurfaces which has almost been erased by the act of those who are referred to in this great song."

(From a commentary found on the relevant YouTube video page; the English has been slightly amended).

"Love is just a part of life and the love written about today talks about love between the sexes only. But do young men and women have a monopoly where love is concerned. Aren't there different kinds of love that between a mother... (continua)
आज के इस इंसान को यह क्या हो गया
(continua)
inviata da Ritesh Singh 25/2/2014 - 03:14
24 febbraio 1974: Quaranta galere fa. Durante una rivolta al carcere delle Murate, a Firenze, gli agenti sparano sui detenuti che si trovano sul tetto e uccidono un giovane di vent'anni in carcere per un furto d'auto: Giancarlo Del Padrone. Poche ore dopo, il Collettivo Víctor Jara scrive Le Murate. A quarant'anni di distanza, ricordiamo ancora con rabbia.
Riccardo Venturi 25/2/2014 - 00:22
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Le Murate

Le Murate
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


Il Collettivo Víctor Jara, 1974.




Quaranta galere fa
di Riccardo Venturi

Stasera ero uscito per due cose. La prima, l'hanno annullata. La seconda era un film che avevo visto e rivisto. Alla fine ho deciso di tornare a casa. Di film già visti, si vede che non ne avevo tutta quella voglia.

Sarà, probabilmente, anche per questo motivo che ultimamente ho poca voglia di scrivere.

Così sono passato da quel bar aperto... (continua)
E non si respira più
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2014 - 23:41
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Carnevale

Carnevale
[1977]
Parole e musica di Sergio Endrigo
Nell’album intitolato “Sarebbe bello...” (quello dove c’è pure Non ammazzate i bambini)

Leggete bene il testo, non si tratta di una semplice canzone “nonsense”... C’è tutta l’anima poetica - e politica - di Endrigo...
La pecora ha ruggito
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 22:51
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Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit

Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, <i>oder</i> Bet und arbeit
[1863]
Conosciuta anche come “Bet und arbeit” o, più semplicemente ancora, come “Bundeslied”.
Versi di Georg Herwegh, poeta tedesco, socialista rivoluzionario.
Messa in musica negli anni 20 del secolo successivo da Hanns Eisler.
Testo trovato sul sito di Christoph Holzhöfer, cantautore tedesco.

“Voi siete molti, loro sono pochi…”
Eurer sind viele, ihrer sind wenige
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 16:06
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Das goldene Herz der Bourgeoisie

Das goldene Herz der Bourgeoisie
[1931]
Testo di David Weber, pseudonimo di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco.
Musica di Herbert Breth-Mildner.
Interpretata da Ernst Busch, nel disco in “Es kommt der Tag”, ottava ‎pubblicazione della serie “Rote Reihe” dell’Aurora-Schallplatten (1974).
Più recentemente da Christoph Holzhöfer, cantautore tedesco.

Di Robert Gilbert aka David Weber si veda anche Ballade Vom Neger Jim.
Sie sind nicht so schlimm wie sie aussehn,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 15:15
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Lied für die Pariser Kommune

anonimo
Lied für die Pariser Kommune
[1871]
Canzone di anonimo autore popolare tedesco, in solidarietà con i Comunardi francesi.
Nel repertorio del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, dal loro disco d’esordio del 1976 intitolato “Volkslieder 1”.
Interpretata pure da Holger Saarmann, poeta, compositore e cantautore tedesco (1971-, di Hagen, Westphalia), nel suo disco d’esordio intitolato “Hüt dich, schöns Blümelein!” (2001).
Lustig, lustig ihr lieben Brüder!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 13:23
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Die bange Nacht

anonimo
Die bange Nacht
[1942]
Testo di autore anonimo, basato su quello dell’omonima canzone scritta nel 1841 dal poeta socialista rivoluzionario Georg Herwegh (1817–1875)
La musica originaria fu scritta dal grande compositore Franz Liszt (1811-1886) nel 1842 ma la versione di 100 anni dopo che presento adotta la musica, più popolare, scritta nel 1843 da tal Justus Wilhelm Lyra (1822-1882), compositore e pastore luterano.
Ripresa dal gruppo folk rock tedesco Zupfgeigenhansel nel loro disco del 1977 intitolato “Volkslieder 2”
Pure nel repertorio di Christoph Holzhöfer, cantautore tedesco.

Se ho capito bene, questo “soldatenlied”, insieme ad altre canzoni contro la guerra scatenata dal regime di Hitler, comparve in un opuscolo, evidentemente confezionato in Unione Sovietica, le cui copie vennero lanciate sulle linee tedesche sul fronte orientale nel 1942.
Die bange Nacht ist nun herum,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 11:42
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Das Lied der Sozialdemokraten

Das Lied der Sozialdemokraten
[2014]
Parole e musica di Christoph Holzhöfer.

Una canzone originale, composta probabilmente in queste ultime settimane, ma nella quale si avverte chiaramente l’eco dei versi di Kurt Tucholsky nelle sue Feldfrüchte e Das Lied vom Kompromiß, sarcastiche invettive contro i “rapanelli” tedeschi, i socialdemocratici tutti rossi fuori ma tutti bianchi dentro, i quali contribuirono non poco, a partire dal primo dopoguerra, a preparare il terreno fertile per il radicarsi del nazismo… Di Friedrich Ebert si è già parlato proprio a commento di una delle due poesie di Tucholsky citate… Qui si accenna pure a Gustav Noske (1868-1946), socialdemocratico che fu ministro della difesa tra il 1919 ed il 1920 e che guidò di persona i Freikorps e i monarchici contro le rivolte popolari e, in primis, contro gli spartachisti; poi, dopo il bagno di sangue, si fece sopraffare dai suoi “amici” quando cercò di imporre... (continua)
Wir sind Sozialdemokraten & singen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 10:47

Lebensregel

Lebensregel
[1914]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste-Krater-Wolken” pubblicata nel 1914.
Musica per mezza voce e pianoforte composta da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino.
An allen Früchten unbedenklich lecken;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 21:16

Gesang der Intellektuellen

Gesang der Intellektuellen
[1920]
Parole di Erich Mühsam.
Originariamente sulla melodia del “Gaudeamus igitur”, o “De brevitate vitæ”, inno internazionale della goliardia.
Recentemente (2010) musicate per mezza voce e pianoforte da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino.

Una canzone utopista in cui Mühsam auspicava che la Rivoluzione fosse guidata dai poeti e che la guerra civile non fosse un bagno di sangue ma sulla punta dei fucili l’amore scrivesse ad inchiostro rosso, “Fratello, non sparare!”... In una mano la bandiera rossa, nell’altra il lenimento per una dolce riconciliazione...
Rr-r-revolution
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 21:04
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Gesang der jungen Anarchisten

Gesang der jungen Anarchisten
[1925]
Versi di Erich Mühsam
Musica per mezza voce e pianoforte scritta nel 2009 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino.
Messa in musica anche dal cantautore tedesco Christoph Holzhöfer.
Freiheit! mahnt es aus den Grüften,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 20:28
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Αυτές οι σιωπές

Αυτές οι σιωπές
Aftès i siopès
Στίχοι: Γιώργος Δουλτσίνος
Μουσική: Θαλής Τραινταφύλλου
Πρώτη εκτέληση: Κώστας Μακεδόνας - Γρηγόρης Βαλτινός
Δίσκος: « δεν έχει...Μα!!!»
2014

Testo di Yorgos Doultsinos
Musica di Thalìs Triandafyllou
Prima esecuzione di Kostas Makedònas e Grigoris Valtinòs
Disco: «den echi...Ma!!! / non c'è...Ma!!!»
2014

L'afasia, voce dell' indifferenza, come chiave di buono e comodo vivere borghese, in una nuovissima canzone psico-sociologica di Thalìs Triandafyllou su versi di Yorgos Doultsinos. Sotto accusa una certa tipologia di signore e signorine, probabilmente ancora la più frequente nel vasto e vario mondo, a sua volta indotta a una cinica acquiescenza dai dettami parentali e coniugali vigenti negli strati benestanti. Niente di nuovo, in apparenza: ma oggi un altro tipo di paura s'aggira in quelle sfere, e non è più solamente il fantasma riconoscibile delle un tempo minacciose... (continua)
Αυτή η σιωπή που μεγάλωσε
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 23/2/2014 - 19:16
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Ellos dicen mierda (y nosotros amén)

Ellos dicen mierda (y nosotros amén)
[1989]
Album:ELLOS DICEN MIERDA NOSOTROS AMEN

Inciso anche da:
Banda Bassotti nell'album Siamo guerriglia del 2012
N.U.P.A. (una superband formata da Boikot Reincidentes, Porretas y Sonora) nell'album Ni un passo atras (en directo) del 2009
Attaque 77 nell'album Solo Cover (en directo) del 2012
Q'Acelga? nell'album Trilogia Amarilla (2010)

Interpretata dagli Ska-P dal vivo

"Una folla di gente vive tristemente e va a morire democraticamente, ma io, io io non intendo starmene zitto!"
Mis colegas quedan tiraos por el camino
(continua)
inviata da DoNQuijote82 23/2/2014 - 16:51
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La belle vie

La belle vie
Versi di Jacques Prévert.
Musica di Joseph Kosma.
Interpretata da diversi artisti, tra i quali Mouloudji e Juliette Gréco.
Dans les ménageries
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 16:11
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Dove correte!

Dove correte!
[1968]
Parole e musica di Duilio del Prete
Canzone che da il titolo a suo album del 1968.
Ripresa anche da un misconosciuto cantautore torinese, Carlo Credi (1947-1986), nel suo unico disco intitolato “Chi è Carlo Credi?” del 1976.
Testo trovato in un articolo di Mauro Macario su Carlo Credi pubblicato su A-Rivista Anarchica, n. 386 del febbraio 2014.
Dove correte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 15:42
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Andrò ancora

Andrò ancora
[1968]
Parole di Riccardo Mannerini.
Musica di Fabrizio De André, Nico Di Palo e Vittorio De Scalzi.
Prodotto da Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi.
Un verso di questa canzone diede il titolo all’album d’esordio dei New Trolls in cui è contenuta, “Senza orario senza bandiera”. “Andrò ancora” è il sequel della traccia d’apertura del disco, intitolata “Ho veduto”.

Una canzone scritta da Riccardo Mannerini, un “poeta cieco di rabbia”, collaboratore negli anni '60 dei New Trolls e di Fabrizio De André (del quale fu amico e maestro), autore di numerose poesie, marinaio frigorista, antimilitarista anarchico, diventato cieco e morto suicida nel 1980. Vi invito alla lettura dell’articolo in suo ricordo scritto da Mauro Macario e pubblicato su A-Rivista Anarchica, n. 271 dell’aprile 2001.
Andrò ancora per le strade del mondo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2014 - 15:15
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Più di mille

Più di mille
[1997]
Album :Più di mille

Sentita questa sera a Roma cantata dalla Banda Bassotti
Odio chi non ha più dignità
(continua)
inviata da DoNQuijote82 23/2/2014 - 02:39
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Ce Ministre de l’intérieur

Ce Ministre de l’intérieur
Mercredi dernier à la Mutualité, Manuel Valls s’est exprimé lors d’un meeting du parti socialiste, dont l’ambition affichée était de « défendre la république contre les extrémismes ». Officiellement, il s’agissait de démontrer l’union du parti et du gouvernement, rassemblés pour prendre la défense de Christiane Taubira.
Dans ce contexte et à quelques jours de la manifestation contre le racisme et pour l’égalité des droits, la tonalité de ce discours n’augure rien de bon pour l’avenir des étrangers en France.
Dal Sito ufficiale
Qui c’est qui ordonne la violence des expulsions ?
(continua)
inviata da adriana 22/2/2014 - 13:03
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N’achetez pas notre nouveau réacteur

N’achetez pas notre nouveau réacteur
Des négociations sont en cours pour vendre deux centrales EPR aux anglais, alors que les chantiers de Flamanville et d’Olkiluoto en Finlande voient se multiplier les retards, les surcoûts et les procédures judiciaires (voir la rubrique DOCUMENTATION en bas de la page).
Pendant ce temps, plusieurs pays voisins prennent le chemin de la sortie du nucléaire…

Les Atomic Songs sont deux chansons qui vont de pair. La première, Don’t buy our nuclear plant, présente une campagne antinucléaire qui envahit la ville (écho à l’offensive publicitaire actuelle d’EDF, il faut y croire pour le voir). La seconde, Nuclear SOS, sera publiée jeudi prochain. Elle évoque la menace que représente une France hypernucléarisée pour ses voisins géographiques. Exceptionnellement et pour faire honneur au Made in France, ces deux chroniques promotionnelles sont chantées en anglais sous-titré.
N'achetez pas notre nouveau réacteur
(continua)
inviata da adriana 22/2/2014 - 12:54
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La guerre de 13-18

La guerre de 13-18


En général, quand on commémore des événements historiques, les dates ont leur importance. Mais pourquoi donc avoir choisi celle du 7 novembre 2013 pour lancer les commémorations officielles du centenaire de la Première Guerre mondiale ? On a beau se creuser la tête, on ne trouve pas.

Quoi qu’il en soit, ce quasi-centenaire est l’occasion de redécouvrir les chansons de l’époque : En avant les p’tits gars, Avec Bidasse, Quand la Madelon, Ils ne passeront pas, Le cri du poilu, Si tu veux Marguerite, Vive le pinard, La Chanson de Craonne.
Da questa pagina
En route pour cinq ans de centenaire
(continua)
inviata da adriana 22/2/2014 - 12:49
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Tulipán

Tulipán
[1962]
Hudba: Jiří Šlitr
Text: Jiří Suchý
Musica: Jiří Šlitr
Testo: Jiří Suchý
Music: Jiří Šlitr
Lyrics: Jiří Suchý

È indubbio che l'Olda di questa famosa canzone di Jiří Suchý e Jiří Šlitr debba aver regalato al protagonista soltanto una riproduzione del quadro di Luděk Marold raffigurante la battaglia di Lipany del 30 maggio 1434, l'ultima battaglia delle cosiddette “Guerre hussite” dove l'armata “Utraquista” della Lega Boema sconfisse i radicali “Taboriti” comandati da Procopio il Grande e da Jan Čapek di Sány. Un episodio talmente importante nella storia ceca, che il pittore realista Marold, nel 1888, dopo gli schizzi preparatori effettuati direttamente a Lipany, sul luogo della battaglia, realizzò un “quadretto” alto undici metri e lungo novantacinque, che occupava una superficie di 1045 m2 e che certamente non potrebbe mai entrare interamente in una cameretta. Quadro che, attualmente... (continua)
Přišel mi k svátku gratulovat Olda
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/2/2014 - 12:48
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SOS nucléaire

SOS  nucléaire
Paroles et musique : la Parisienne Libérée
Chers voisins, rappelez-vous
(continua)
inviata da adriana 22/2/2014 - 12:14
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Notre-Dame-des-Landes n’est pas compensable !

Notre-Dame-des-Landes n’est pas compensable !
[2014]

Au fil des cinquante années pendant lesquelles les projets d’aéroport ont successivement été lancés puis abandonnés, le bocage de Notre-Dame-des-Landes est devenu un habitat naturel privilégié pour les espèces protégées, en particulier grâce à la qualité de son eau.

Les études qui ont été conduites à la demande des promoteurs du projet n’ont relevé qu’une toute petite partie des mares et espèces présentes dans cette zone humide. Des naturalistes en lutte (abonnés, voir ici) ont donc entrepris de compléter cette étude. Étant donné leurs résultats, il semblerait raisonnable qu’une nouvelle étude plus précise et plus indépendante soit conduite. C’est le sens du courrier que la Société herpétologique de France a envoyé au ministre Philippe Martin le 3 février dernier.

Par ailleurs, le principe général des mesures compensatoires est discutable : peut-on compenser monétairement la destruction... (continua)
Les fauvettes grisettes
(continua)
inviata da adriana 22/2/2014 - 11:51
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Donnez vos données

Donnez vos données
Paroles et musique : La Parisienne Libérée

La loi de programmation militaire a finalement été promulguée cette nuit au Journal officiel, sans saisine du Conseil constitutionnel. L’article 20 du texte définitif autorise l’accès administratif aux données de connexion sans contrôle judiciaire. Il constitue une réelle et alarmante dérive vers un cadre administratif de surveillance généralisée (cf. rubrique « documentation »).

Des citoyens qui s’opposent au projet d’aéroport à Notre-Dame-des-Landes, aux stratégies énergétiques nucléaires, au marché transatlantique, aux interventions militaires sur le continent africain et à toutes ces sortes de luttes sociales et politiques constituent-ils une menace pour le potentiel scientifique et économique de la France ou la sécurité nationale ? Si des personnes qualifiées considèrent que oui, alors ces citoyens pourront entrer dans le cadre d’une législation d’exception qui était jusqu’ici réservé au terrorisme.
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Au détour d’un projet de loi
(continua)
inviata da adriana 22/2/2014 - 11:28
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A Satana

A Satana
[1863]
Versi di Giosuè Carducci, come pubblicati sul periodico democratico “Il Popolo” di Bologna dell’8 dicembre 1869. Poi nella raccolta “Poesie di Giosuè Carducci” pubblicata a Bologna dalla Zanichelli.
Musica dei Valkyrian, gruppo heavy death metal senese, dal loro disco d’esordio del 2005 intitolato "…Of Boredom And Sorrow"

“...Tu spiri, o Satana, ... sfidando il dio de’ rei pontefici, de’ re cruenti: e come fulmine scuoti le menti...”

Questa al liceo non me l’hanno mai fatta leggere...

“Del resto, tu non potevi non intendere a qual nume inneggiassi io. Tu l’hai detto: alla Natura. E alla Ragione. [...] Sì, ho inneggiato a queste due divinità dell’anima mia, dell’anima tua e di tutte le anime generose e buone, a queste due divinità che il solitario e macerante e incivile ascetismo abomina sotto il nome di carne e di mondo; che la teocrazia scomunica sotto il nome di Satana.
[...]... (continua)
A te, dell’essere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2014 - 19:05
Percorsi: Il Diavolo
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Giorgio Gaber: Destra-Sinistra

Giorgio Gaber: Destra-Sinistra
[2001]
Testo e musica: Gaber-Luporini
Lyrics and music: Gaber-Luporini
Paroles et musique: Gaber-Luporini
Album: La mia generazione ha perso

Destra-Sinistra è un singolo di Giorgio Gaber, pubblicato nel 2001, tratto dall'album La mia generazione ha perso.

La canzone vuol mettere ironicamente in risalto le presunte differenze tra destra e sinistra politiche, delle quali è una bonaria critica. Tutta la canzone verte infatti su luoghi comuni anziché sulle differenze di tipo idealistico, ed è lo stesso Gaber a specificare che, attualmente, le differenze fra le due parti sono ormai minime, e che chi si definisce di una fazione rispetto ad un'altra lo fa per mera «ideologia», e per «passione ed ossessione» di una diversità che «al momento dove è andata non si sa». In altre parole, la differenza fra chi si definisce di una parte piuttosto che dall'altra è solamente ostentata, ed è nulla per quanto riguarda il lato pratico. - it.wikipedia
Tutti noi ce la prendiamo con la storia
(continua)
inviata da Gino LUKA 21/2/2014 - 17:58
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Der Zündschnüre-Song

Der Zündschnüre-Song
[1972]
Colonna sonora del film per la televisione “Zündschnüre” di Reinhard Hauff, 1974, dall’omonimo racconto di Degenhardt del 1973
Poi nell’album dell’autore intitolato “Mit Aufrechtem Gang”.

“Zündschnüre” è prima di tutto il titolo di un racconto – credo autobiografico - di Degenhardt (1973), ambientato nella natale regione della Ruhr durante gli ultimi anni della guerra, descrizione della vita quotidiana e delle avventure di alcuni bambini di famiglie operaie e antinaziste, i cui padri sono finiti ammazzati o in campo di concentramento, che partecipano a modo loro, e spesso divertente, alla resistenza contro il regime…
Und als von tausend Jahren
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2014 - 15:28
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Gegen Verführung

Gegen Verführung
[1925]
Versi di Bertolt Brecht, dalla raccolta intitolata “Hauspostille” (da noi col titolo “Libro di devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.
Musica di Hans-Dieter Hosalla e poi anche di Hanns Eisler. Interpretata da molti, tra cui Hilmar Thate, Ernst Busch, Hanns Ernst Jäger, Therese Giehse, Hein & Oss e Katja Ebstein.

Con un pensiero a quanti hanno perso la vita in questi giorni a Kiev…
Laßt Euch nicht verführen!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2014 - 14:32
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Wenn die Leute fragen (Heckerlied)

anonimo
Wenn die Leute fragen (Heckerlied)
[1848]
Canto dalla “Primavera dei Popoli” tedesca, che ebbe il suo inizio nel Baden quando, nell’aprile del 1848, Friedrich Hecker (1811-1881) e Gustav von Struve (1805-1870), insieme ad altri radicali repubblicani come il poeta Georg Herwegh (1817-1875) riuscirono a deporre il locale gran duca. Durò poco. Già il 14 aprile le truppe della “Deutscher Bund”, la confederazione tedesca nata dalla Restaurazione, sconfissero le milizie di Hecker, il quale fuggì in America finendo a combattere nella guerra civile nelle fila dell’Unione.

Da quello che posso capire, non certo una CCG, anzi, si tratta di una canzone piuttosto sanguinaria, come sanguinarie e sanguinose sono il più delle volte le rivoluzioni (Ucraina docet).
A voi, o perfidi ma giusti Admins, l’ardua sentenza.
Wenn die Leute fragen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2014 - 13:56
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Mετανάστες

Mετανάστες
Metanástes
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Βίκυ (Βασιλική) Μοσχολιού και Λάχης (Μιχάλης) Χαλκιάς
Δίσκος « Μετανάστες», 1974

Testo di Yorgos Skourtis
Musica di Yannis Markopoulos
Prima interpretazione di Vicky (Vassiliki) Moscholiou con Lahis (Mihalis) Halkias
Disco: «Μετανάστες/Emigranti», 1974

Io lo so che nel sito ho disseminato promesse che non ho sempre mantenuto. Ogni tanto, però, faccio una ricognizione e puntualmente trovo qualche debito da saldare. Questa volta sono stati gli "Ergates" di Markopoulos, che ho tradotto e postato nelle settimane scorse, a farmi ricordare che, dopo averne messo le tre canzoni più belle e significative (Η φάμπρικα; Η μπαλάντα του μετανάστη; Ο Ρόκκο κι οι άλλοι), avevo lasciato in sospeso il resto del disco, con la promessa che l'avrei prima o poi completato. Lo faccio adesso, perché anche le altre... (continua)
1. Οχτώ χωριάτες / Βίκυ Μοσχολιού (continua)
inviata da Gian Piero Testa 20/2/2014 - 17:58
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Agüita pa' beber (Carmona)

Agüita pa' beber (Carmona)
(1974)
Incisa con il titolo "Carmona" da Maria Burruca (Burruca significa "lotta" in basco), pseudonimo Elisa Serna quando si trovava esiliata in Francia, nel disco "Contra La Muerte Espagne En Marche" pubblicato in Francia alla fine del 1974 dall'etichetta privata Droug (Collera in bretone) fondata da Kirjuhel.

Poi nell'LP del 1977 di Elisa Serna "Choca la mano" con il titolo "Agüita pa beber".

Ringraziamo Flavio Poltronieri per averci segnalato questo storico brano e Gustavo Sierra per averci inviato le immagini della copertina originale da cui abbiamo ricavato il testo spagnolo.

Vedi anche Por el agua de Carmona e El pueblo no olvidará.


L'ultima vittima del fascismo a Carmona
traduzione parziale e riassunto dell'articolo di Francisco Eslava per La Voz de Carmona

A Carmona, paese andaluso della provincia di Siviglia, il 1 agosto del 1974 una manifestazione pacifica di cittadini... (continua)
Ya no basta que el salario
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri, Gustavo Sierra & CCG Staff 20/2/2014 - 16:03
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Текст олимпийской песни

Текст олимпийской песни
(2014)


Nuova sfida e nuova disavventura a Sochi per le Pussy Riot, la punk band russa impegnata a denunciare il potere di Vladimir Putin.

Questa volta è finita a spintoni, botte e manganellate per due componenti della ormai celebre formazione, malmenate brutalmente e cosparse di spray irritante al peperoncino sotto gli occhi di una telecamera da guardiani cosacchi incaricati di garantire la sicurezza nella città dei giochi olimpici invernali, mentre tentavano di esibirsi in nuova performance ostile al presidente russo. Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina, amnistiate di recente dopo quasi due anni di galera e che già ieri erano state fermate per alcune ore dalla polizia insieme ad attivisti per i diritti umani, sono tornate alla carica per girare un videoclip di denuncia a ritmo di musica di fronte allo sfondo del porto di Sochi. Come avevano scritto sui loro account, intendevano... (continua)
50 миллиардов и радужный Лучик,
(continua)
inviata da adriana 20/2/2014 - 09:40

Sã Blah

Sã Blah
[1989]
Texto: Modesto Escobar Aquino
Música: José Asunción Flores
Ñe'ã ñe'ê yvoty ha Ñemongeta Kito Kolõndive,
Asunción 1993

Testo: Modesto Escobar Aquino
Musica: José Asunción Flores
Ñe'ã ñe'ê yvoty ha Ñemongeta Kito Kolõndive,
Asunción 1993

Il 3 febbraio il martirologio festeggia San Biagio; ed il giorno di San Biagio del 1989 è una data storica per il Paraguay. Quel giorno, infatti, dopo una dittatura considerata tra le più dure e oscurantiste della storia, il generale Alfredo Stroessner, dittatore e signore assoluto del paese sudamericano per trentacinque anni, fu deposto con un colpo di stato. Era al potere dal 4 maggio 1954; il 15 agosto dello stesso anno aveva già sospeso la costituzione e instaurato una tirannia che trasformò il Paraguay in un paese sospeso e addormentato nella paura. Figlio di un immigrato bavarese, Stroessner diede asilo in Paraguay ad ogni sorta di... (continua)
Oho pyhare puku, puku,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/2/2014 - 01:24
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Przesłanie z daleka

Przesłanie z daleka
Testo e musica di DAAB
trovato gui, su YT
U mnie jest noc -
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 20/2/2014 - 01:12
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Przed nami wielka przestrzeń

Przed nami wielka przestrzeń
Musica e testo DAAB
trovato su YT
con qualche citazione da Bob
Dookoła płacz.
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 20/2/2014 - 00:21
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Hodné štěně

Hodné štěně
Bellissima, e in più una traduzione praticamente formidabile (per quanto ne so italiano, certamente). Me sa che Il Venturi, questa sua abitudine di mettercela la "a" come congiunzione al posto della "i", nelle sue traduzioni polacche, ha preso proprio da voi cechi ; D
Krzysiek Wrona 19/2/2014 - 22:57

Medio Oriente

Medio Oriente
Ciao Gpl, amico e compagno di tanta musica, tante battaglie, tanta strada, ma soprattutto le tante risate. Ci mancheranno i viaggi in auto con le tue "ruspanti" storie che facevano trascorrere il tempo tra risate da pisciarsi letteralmente addosso, la tua ironia molto "english" a detta di Chris... non possiamo che dirti grazie, per tutto, anche quando, dopo un litigio, abbiamo preso strade diverse, pochi giorni per fortuna... poi di nuovo via, tutto serve per crescere e per conoscersi meglio. I tuoi pregi? Tanti, uno su tutti, saper dire ho sbagliato, non è da tanti!!! I difetti, pochi, forse un po’ testardo… Lancio o Gpl, come ti chiamavamo noi, un altro pezzo della nostra vita che se ne va, fai buon viaggio.
donquijote82 19/2/2014 - 22:24

Il principe

Il principe
Chanson italienne – Il Principe – Massimo Troisi – 1975

Texte de Massimo Troisi
Musique di Massimo Troisi et Vincenzo Purcaro, à la scène Enzo Decaro, le troisième homme de “La Smorfia”
Disque de Enzo Decaro intitulé “Poeta Massimo”, 2008.
LE PRINCE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/2/2014 - 15:04
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Mutterns Hände

Mutterns Hände
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Gisela May (1924-), attrice e cantante tedesca, nel suo disco “Gisela May Singt Tucholsky” (1967), con musica di Henry Krtschil.
In seguito dalla cantante tedesca Dagmar Krause (sulla musica originaria di Eisler) nel suo disco intitolato “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (“Tank Battles: The Songs of Hanns Eisler”) del 1988.




Una canzone che farà la gioia del traduttore, chè qui non si tratta di tedesco ma di stretto dialetto berlinese della classe bassa.
Elegìa di una “madre coraggio” del proletariato berlinese, il cui vero eroismo quotidiano viene esaltato da Tucholsky in contrapposizione al falso eroismo dei militari.
Il tutto reso attraverso una parlata che ricorda quella del grande cabarettista Karl Valentin, contemporaneo di Tucholsky, che si esibiva in bavarese stretto…
Hast uns Stulln jeschnitten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2014 - 12:02
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Das Lied vom Kompromiß

Das Lied vom Kompromiß
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati su Die Weltbühne con lo pseudonimo Kaspar Hauser.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco “Fromme Gesänge - He! Republik” del 1969 e in varie raccolte successive.

Come più tardi Feldfrüchte, uno dei frequenti attacchi satirici di Tucholsky contro i socialdemocratici tedeschi, primo fra tutti “Papa Ebert”, ossia Friedrich Ebert (1871-1925), leader dell’SPD nei primi anni 20, caloroso interventista nella Grande Guerra, poi mandante della feroce repressione delle rivolte spartachiste e popolari, per cui si avvalse dei servigi dei Freikorps (poi SA) e dei militari filo-monarchici. Morì nel 1925 sulla poltrona di presidente del Reich, riconsegnando la Germania ai monarchici, nella persona di Paul Ludwig Hans Anton von Beneckendorff und von Hindenburg, che fu poi quello che, a sua volta, la consegnò a Hitler…
Manche tanzen manchmal wohl ein Tänzchen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2014 - 11:25




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