Al Capitale piacciono le camicie: che siano nere o brune quando ha bisogno del fascismo poliziotto, o che siano tanto belline quando c'è da rendere schiavi nelle fabbriche che producono per la “moda”. Ce lo racconta esattamente, dalla sua breve e triste vita, Morris Rosenfeld, ebreo, immigrato, schiavo in uno Sweatshop newyorkese nel 1893. Appena scritta.
Riccardo Venturi 17/2/2014 - 22:46
1947
Grazie al Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia per queste verità troppo spesso dimenticate.
steno 16/2/2014 - 13:39
Magazzino 18
i veri fascisti siete voi che mostrate tutto il vostro odio e la vostra violenza repressa nei vostri scritti
alessandro 16/2/2014 - 09:45
Tre passi nel delirio
2003
Fumo e incenso
Più che di una canzone si tratta di una trilogia, ovvero di tre micro-canzoni, nelle quali tre dei componenti del gruppo interpretano le sensazioni che immaginano abbia provato il pilota che durante la seconda guerra mondiale ha sganciato la bomba atomica su Hiroshima, nel corso della sua vita. La paura, nel momento in cui era sull'aereo, che non gli fa vedere la gravità del gesto, il rimorso che comincia a tormentarlo come uno spettro da subito, una volta tornato a casa alla fine della guerra ed in fine la vergogna, durante la sua vecchiaia che maschera con orgoglio e arroganza. Questa trilogia non si ispira alla reale biografia del pilota, gli autori prendono semplicemente spunto dalla vicenda per interpretare l'assurdità della guerra.
Fumo e incenso
Più che di una canzone si tratta di una trilogia, ovvero di tre micro-canzoni, nelle quali tre dei componenti del gruppo interpretano le sensazioni che immaginano abbia provato il pilota che durante la seconda guerra mondiale ha sganciato la bomba atomica su Hiroshima, nel corso della sua vita. La paura, nel momento in cui era sull'aereo, che non gli fa vedere la gravità del gesto, il rimorso che comincia a tormentarlo come uno spettro da subito, una volta tornato a casa alla fine della guerra ed in fine la vergogna, durante la sua vecchiaia che maschera con orgoglio e arroganza. Questa trilogia non si ispira alla reale biografia del pilota, gli autori prendono semplicemente spunto dalla vicenda per interpretare l'assurdità della guerra.
Primo passo: Paura
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni 16/2/2014 - 07:26
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Sinàn Capudàn Pascià
Grazie ! Ci tenevo a farne una versione napoletana e i Pietrarsa in "Canti randagi 2" me ne hanno dato la possibilità.
Gennaro 15/2/2014 - 22:21
אַרבעטלאָזע מאַרש
La versione in inglese e Yiddish (traslitterato) di Daniel Kahn and the Painted Bird, dall'album "Lost Causes" del 2011.
MARCH OF THE JOBLESS CORPS
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2014 - 21:03
I'm Gonna Be an Engineer
When I was a little girl I wished I was a boy
(continua)
(continua)
inviata da Andrea R. 15/2/2014 - 18:35
Il principe
[1975]
Versi di Massimo Troisi
Musica di Massimo Troisi e Vincenzo Purcaro, in arte Enzo Decaro, il terzo uomo de “La Smorfia”
Nel disco di Enzo Decaro intitolato “Poeta Massimo”, 2008.
Versi di Massimo Troisi
Musica di Massimo Troisi e Vincenzo Purcaro, in arte Enzo Decaro, il terzo uomo de “La Smorfia”
Nel disco di Enzo Decaro intitolato “Poeta Massimo”, 2008.
Il principe sul cavallo bianco
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2014 - 15:30
Wallflower
Chanson anglaise – Wallflower - Peter Gabriel – 1982
Wallflower, FLEUR DE MUR... C'est presqu'aussi bien que Fleur de banlieue, Fleur de Pavé ou Gibier de Potence... Étrange endroit pour faire de la floriculture... Étranges fleurs aussi que ces prisonniers qui poussent entre, sur... les murs. C'est le grand bal des réprouvés de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres, le système à ceux qui relèvent la tête, à ceux qui ont la dignité à fleur de peau. Mon propre père a fini ainsi à la suite de ces jours de conversations forcées entre les murs gris... Ses médecins étaient habillés de noir, de runes et de têtes de mort...
C'est une chanson qui me rappelle ce « Mur gris de le prison » ou « La Moisissure de Regina Coeli » ou qui évoque Marco Camenisch ou, ou, ou des milliers, des milliers d'autres... depuis la nuit des temps. En somme, une chanson immémoriale... Ora e sempre :... (continua)
Wallflower, FLEUR DE MUR... C'est presqu'aussi bien que Fleur de banlieue, Fleur de Pavé ou Gibier de Potence... Étrange endroit pour faire de la floriculture... Étranges fleurs aussi que ces prisonniers qui poussent entre, sur... les murs. C'est le grand bal des réprouvés de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres, le système à ceux qui relèvent la tête, à ceux qui ont la dignité à fleur de peau. Mon propre père a fini ainsi à la suite de ces jours de conversations forcées entre les murs gris... Ses médecins étaient habillés de noir, de runes et de têtes de mort...
C'est une chanson qui me rappelle ce « Mur gris de le prison » ou « La Moisissure de Regina Coeli » ou qui évoque Marco Camenisch ou, ou, ou des milliers, des milliers d'autres... depuis la nuit des temps. En somme, une chanson immémoriale... Ora e sempre :... (continua)
FLEUR DE MUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2014 - 11:06
Canción de soldados (o Dicen que la patria es)
Durante il festival politico-musicale "Siete días con el pueblo", tenuto nella Repubblica Domenicana dal 25 novembre al primo dicembre 1974, su questa stessa canzone, ricalcandone gli schemi metrici e lo stile, Bernardo Palombo cantó una canzone scritta sul momento, che dedicò ai poliziotti che, pur essendo presenti come parte di un formidabile apparato repressivo, avevano manifestato solidarietà e partecipazione alle tematiche sociali e politiche del festival: uno si era messo a piangere quando Víctor Manuel aveva cantato "No quiero ser militar", altri si erano rifiutati di continuare il lavoro, altri ancora avevano esplicitamente detto "siamo con voi".
In quel momento la repressione nella Repubblica Domenicana aveva raggiunto livelli intollerabili: il festival convogliò e rivelò l'insopprimibile anelito di libertà e di giustizia sociale della popolazione.
Questo è il testo (da "Taller Latino"):
Video su Youtube
In quel momento la repressione nella Repubblica Domenicana aveva raggiunto livelli intollerabili: il festival convogliò e rivelò l'insopprimibile anelito di libertà e di giustizia sociale della popolazione.
Questo è il testo (da "Taller Latino"):
Video su Youtube
Ay que yo si canto que si
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 14/2/2014 - 19:20
La femme libre
Da "Chansons rouges" pubblicato nel 1896 a nome di Maurice Boukay (pseudonimo di Charles-Maurice Couyba).
Monsieur Chaumette au Club plaçait
(continua)
(continua)
inviata da Andrea R. 14/2/2014 - 18:52
Ο Ναπολιτάνος
Melachriné Napolitano (1)
Στίχοι: Πυθαγόρας
Μουσική: Γιώργος Κατσαρός (2)
Πρώτη έκτελεση: Μαρινέλλα
Δίσκος: "Αλβανία", 1973
Testo di Pythagòras
Musica di Yorgos Katsaròs
Prima interpretazione di Marinella
Disco: "Albania", 1973
(1): Il titolo esatto è "Ο Ναπολιτάνος".
(2): La canzone greca annovera due Γιώργος Κατσαρός . Il primo, il cui vero cognome era Θεολογίτης, nacque nell'isola di Amorgos nel 1888 ed è morto in Florida a 107 anni nel 1995. Fu un importante autore di canzoni rebetiche, e si affermò nell'anteguerra tra i Greci degli U.S.A. prima di avere successo anche nella madrepatria. Il secondo, corfiota, è nato nel 1934, è autore di molta musica per la radio, il cinema, il teatro e la televisione. E' anche un buon saxofonista di musica jazz. Purtroppo è anche noto per essere l'autore dell'"Inno del 21 Aprile", composto nel 1967 a pro dei Colonnelli, che si sdebitarono... (continua)
Στίχοι: Πυθαγόρας
Μουσική: Γιώργος Κατσαρός (2)
Πρώτη έκτελεση: Μαρινέλλα
Δίσκος: "Αλβανία", 1973
Testo di Pythagòras
Musica di Yorgos Katsaròs
Prima interpretazione di Marinella
Disco: "Albania", 1973
(1): Il titolo esatto è "Ο Ναπολιτάνος".
(2): La canzone greca annovera due Γιώργος Κατσαρός . Il primo, il cui vero cognome era Θεολογίτης, nacque nell'isola di Amorgos nel 1888 ed è morto in Florida a 107 anni nel 1995. Fu un importante autore di canzoni rebetiche, e si affermò nell'anteguerra tra i Greci degli U.S.A. prima di avere successo anche nella madrepatria. Il secondo, corfiota, è nato nel 1934, è autore di molta musica per la radio, il cinema, il teatro e la televisione. E' anche un buon saxofonista di musica jazz. Purtroppo è anche noto per essere l'autore dell'"Inno del 21 Aprile", composto nel 1967 a pro dei Colonnelli, che si sdebitarono... (continua)
Gian Piero Testa 14/2/2014 - 17:29
Povero diavolo
2011
Sul tetto del mondo
Sul tetto del mondo
Pape sàtan, pape sàtan aleppe!
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 14/2/2014 - 15:44
Percorsi:
Il Diavolo
La tumba del guerrilero
La tumba del guerrillero
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 14/2/2014 - 15:33
Allegretto ma non troppo
(2009)
dall'EP del progetto "Balla la pace" di Roberto "Freak Antoni", Alessandra Mostacci e Paolo Buconi
poi nell'album "Dimanismi plastici" della Freak Antoni Band - 2011
Dall'ultimo progetto di Freak Antoni, il leader degli Skiantos che ci ha lasciati pochi giorni fa.
"Allegretto ma non troppo", composta nella parte musicale da Alessandra Mostacci e nei "soli" di violino da Paolo Buconi, canzone presentata [con il solito insuccesso - scartata] al Festival di Sanremo. Il brano cerca una sua definizione della vita, mettendo a confronto contraddizioni esistenziali evidenti, e dunque il "non senso" del quotidiano che stranamente, forse, si avvicina più d'ogni altro concetto alla misteriosa ragione della [continua] fatica di vivere tra mille ostacoli. Il testo di Freak Antoni è eseguito nel progetto Balla la pace in due versioni: una con gli Skiantos e l'altra acustica stile “Ironikontemporaneo”.... (continua)
dall'EP del progetto "Balla la pace" di Roberto "Freak Antoni", Alessandra Mostacci e Paolo Buconi
poi nell'album "Dimanismi plastici" della Freak Antoni Band - 2011
Dall'ultimo progetto di Freak Antoni, il leader degli Skiantos che ci ha lasciati pochi giorni fa.
"Allegretto ma non troppo", composta nella parte musicale da Alessandra Mostacci e nei "soli" di violino da Paolo Buconi, canzone presentata [con il solito insuccesso - scartata] al Festival di Sanremo. Il brano cerca una sua definizione della vita, mettendo a confronto contraddizioni esistenziali evidenti, e dunque il "non senso" del quotidiano che stranamente, forse, si avvicina più d'ogni altro concetto alla misteriosa ragione della [continua] fatica di vivere tra mille ostacoli. Il testo di Freak Antoni è eseguito nel progetto Balla la pace in due versioni: una con gli Skiantos e l'altra acustica stile “Ironikontemporaneo”.... (continua)
La vita è molto dura ma leggera
(continua)
(continua)
14/2/2014 - 12:32
Wallflower
Antiwar Songs Blog
Oggi è il compleanno di Peter Gabriel. Vabbé, direte, mica lo conoscete, non siete invitati alla festa. D’accordo, è solo un pretesto per tirare fuori una vecchia canzone del 1982. Si intitola Wallflower (Tappezzeria) e c’è chi dice sia stata scritta per Nelson Mandela, secondo altri invece è basata sul trattamento riservato ai prigionieri politici […]
Antiwar Songs Staff 2014-02-13 22:35:00
Non è Francesco
Sull'aria di: (ahinoi)
Non è Francesca (1970)
di Lucio Battisti.
Non è Francesca (1970)
di Lucio Battisti.
Aiuto. Qui finiremo molto, ma molto male. Oltre all'ira divina, anche l'ira dello spirito di Lucio Battisti. Siamo spacciati. [CCG/AWS Staff]
Ti stai sbagliando, chi hai visto non è,
(continua)
(continua)
inviata da Un disperato staff delle CCG 13/2/2014 - 21:07
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Perdóname Tío Juan
1974-1979 Lo primero de Alí Primera
In alcuni siti è riportata con il titolo "Perdóneme Tío Juan"
In alcuni siti è riportata con il titolo "Perdóneme Tío Juan"
Perdóneme Tío Juan
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina 13/2/2014 - 20:33
Chorał z piekła dna
Traduzione tedesca reperita su Kazett - Lyrik, una ricerca del 2001 condotta da Sophie Luise Bauer.
In tedesco nel disco di AA. VV. dedicato ad Alexander Kulisiewicz e intitolato “Lieder aus der Hölle”
CHORAL AUS DER TIEFE DER HÖLLE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/2/2014 - 14:36
Uno degli administradores de este sitio era nel suo candido lettino, quando ha ricevuto una telefonata da un personaggio molto in vista...scoprite chi era, approfittandone anche per ripassare la vera storia della Creazione del mondo!
Riccardo Venturi 13/2/2014 - 13:36
Der Gekreuzigte 1944
[1944]
Scritta da Alexander Kulisiewicz nel lager di Sachsenhausen
Originariamente in polacco, con il titolo “Ukrzyżowany 1944” (che non sono riuscito a reperire in Rete), l’autore ne compose anche una versione in francese, “Le crucifié”, firmandosi con lo pseudonimo di Alex Alicouli, dalle prime sillabe del suo nome e cognome.
Siccome nemmeno la versione in francese sono riuscito a trovare, contribuisco per il momento la traduzione tedesca reperita su Kazett - Lyrik, una ricerca del 2001 condotta da Sophie Luise Bauer.
In tedesco nel disco di AA. VV. dedicato ad Alexander Kulisiewicz e intitolato “Lieder aus der Hölle”
Scritta da Alexander Kulisiewicz nel lager di Sachsenhausen
Originariamente in polacco, con il titolo “Ukrzyżowany 1944” (che non sono riuscito a reperire in Rete), l’autore ne compose anche una versione in francese, “Le crucifié”, firmandosi con lo pseudonimo di Alex Alicouli, dalle prime sillabe del suo nome e cognome.
Siccome nemmeno la versione in francese sono riuscito a trovare, contribuisco per il momento la traduzione tedesca reperita su Kazett - Lyrik, una ricerca del 2001 condotta da Sophie Luise Bauer.
In tedesco nel disco di AA. VV. dedicato ad Alexander Kulisiewicz e intitolato “Lieder aus der Hölle”
Sie kreuzigten Menschen Söhnchen!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/2/2014 - 12:27
Percorsi:
Campi di sterminio
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