"Das alte Guggisbergerlied gilt nicht nur als eines der ältesten, sondern auch als eines der schönsten Volkslieder der deutschen Schweiz. Sicher wird sich niemand der stillen Gewalt ganz entziehen können, die diese altertümliche, ernste Moll-Weise jedesmal ausübt, wenn sie zur rechten Stunde vor einem empfänglichen Zuhörerkreis angestimmt wird." (Dr. Otto von Greyerz, 1912)
So erzählt man sich in Guggisberg die Geschichte von Vreneli und Hans-Joggeli
Im Dorf Guggisberg, am Fusse des Guggershorns, steht der stattliche Bauernhof "Linde", wo das Vreneli wohnte. Leider verlor es früh den Vater. Der Ammann auf der "Zelg" stand der Witwe und ihrer minderjährigen Tochter mit Rat und Tat bei. Er hätte gerne durch eine Heirat seines Sohnes mit der "Linden"-Tochter diebeiden schönen Höfe vereint. Aber zu spät: Vreneli hatte schon früh eine andere Wahl getroffen:... (continua)
Con solo due eccezioni, tutti i cantoni che hanno votato in maggioranza "SI" all'iniziativa "contro l'immigrazione di massa" sono quelli dove il tasso di stranieri è inferiore alla media nazionale! Vuol forse dire che la paura dello straniero è alimentata dalla scarsa conoscenza?
Il Jura (JU) e il Ticino (TI) sono i soli cantoni a cui sembra applicarsi una regola diversa.
In questo testo si pone il solito problema del valore da dare al termine tedesco "Heimat". Ho optato per un neutro "questo paese", ritenendo che "patria" non fosse adeguato. Il concetto di "Heimat" era del resto fondamentale nel nazismo, e lo è tuttora per tutte le destre (neonaziste o meno) tedesche. Qui, invece, si dice che le più forti guardiane della "Heimat" sono le sbarre di una cella. [RV]
Traduzione italiana di Rita Baldoni, docente di lingua tedesca presso l’Università di Macerata, da “Ilse Weber. Ma quando avrà fine il dolore? Poesie e lettere da Theresienstadt”, 2011.
Evidentemente la Ottolenghi decise di adottare una versione ridotta del canto originario... Infatti manca una strofa, la seconda, che qui aggiungo... Se poi qualcuno avesse voglia di tradurla...:
Noch weißt du vom Leben nicht allzuviel,
noch dünkt´s dich ein heiteres, schönes Spiel.
Und bist du am Abend auch müde und matt,
o Kind, noch warst niemals des Spieles du satt.
Schlaf, Kind, schlaf, die Zukunft ist weit,
schlafe, schlaf, erträume die Zeit.
Die Zukunft ist weit,
erträume die Zeit!