Amore Manifesto
Chanson italienne – Amore Manifesto – Casa Del Vento – 2008
MANIFESTE AMOUREUX
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/12/2014 - 16:45
Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]
Mia nonna ( che in quella data aveva dovuto lasciare Venezia con i suoi 4 figli)cantava così' : SEMO DE CANAREGIO, S.GIACOMO E CASTEO, SEMO SCAMPAI ( e non "fuggiti" ) VIA TUTI COL NOSTRO FAGOTEO
Arpalice Boldrin 4/12/2014 - 15:04
21st Century Schizoid Man
Ovviamente il penultimo verso è "nothing he's got he really needs" e non "nothing he's got her really needs"
Marco Zanetti 4/12/2014 - 15:04
Ο μπλόκος της Κοκκινιάς
O blókos tis Kokkiniás
[1944]
Parole e musica di Nikos Dimopoulos, nome di battaglia “Tountas”, ufficiale dell’ELAS ma anche suonatore di bouzouki. Pare che sia stato ucciso in combattimento quello stesso anno, poco dopo aver scritto questa canzone sul terribile rastrellamento nazista a Nikaia, Pireo, del 17 agosto 1944.
Testo trovato qui
Ignoro se la canzone sia mai stata incisa da qualcuno.
Era un giovedì e alle tre del mattino ingenti forze motorizzate tedesche e collaborazioniste circondarono Νέα Κοκκινιά, questo l’antico nome di Nikaia. Dopo aver raccolto tutti i maschi tra i 14 e 60 anni sulla piazza principale, i nazisti si fecero indicare da informatori greci travisati i presunti membri della Resistenza, che poi vennero uccisi sul posto a gruppi. Gli assassinati furono centinaia ed tanti altri kokkiniotes furono internati nel campo prigione di Haidari. Nikaia fu saccheggiata... (continua)
[1944]
Parole e musica di Nikos Dimopoulos, nome di battaglia “Tountas”, ufficiale dell’ELAS ma anche suonatore di bouzouki. Pare che sia stato ucciso in combattimento quello stesso anno, poco dopo aver scritto questa canzone sul terribile rastrellamento nazista a Nikaia, Pireo, del 17 agosto 1944.
Testo trovato qui
Ignoro se la canzone sia mai stata incisa da qualcuno.
Era un giovedì e alle tre del mattino ingenti forze motorizzate tedesche e collaborazioniste circondarono Νέα Κοκκινιά, questo l’antico nome di Nikaia. Dopo aver raccolto tutti i maschi tra i 14 e 60 anni sulla piazza principale, i nazisti si fecero indicare da informatori greci travisati i presunti membri della Resistenza, che poi vennero uccisi sul posto a gruppi. Gli assassinati furono centinaia ed tanti altri kokkiniotes furono internati nel campo prigione di Haidari. Nikaia fu saccheggiata... (continua)
Ένα γλυκό ξημέρωμα,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/12/2014 - 14:47
U Megu
Inserisco qui questo commento, in onore di quanti si sono impegnati, anche col sacrificio della loro vita, a contrastare il malcostume, il malgoverno, la mafia, il malaffare che anche in questi giorni perseguitano, nel disinteresse generale, la nostra povera nazione.
Nel primo dopoguerra Maria Boiardo si impegnava per dare un sollievo alle famiglie che cercavano i familiari dispersi, caduti chissaddove.
Così scriveva la madre di Felice Cascione al padre di un altro partigiano.
Io sona una madre sventurata, perché anch'io l'unico figlio che avevo, buono, bello, dottore in Medicina, a ventiquattro anni è caduto, il 17 gennaio 1944. Egli è Felice Cascione, del quale ha preso nome la sua divisione. La mia vita è spezzata perché già vedova avendo perduto mio marito nell'altra guerra. Io dico a lei, coraggio, coraggio, i nostri cari morti pregheranno per noi affinché possiamo attìngere dalla... (continua)
Nel primo dopoguerra Maria Boiardo si impegnava per dare un sollievo alle famiglie che cercavano i familiari dispersi, caduti chissaddove.
Così scriveva la madre di Felice Cascione al padre di un altro partigiano.
Io sona una madre sventurata, perché anch'io l'unico figlio che avevo, buono, bello, dottore in Medicina, a ventiquattro anni è caduto, il 17 gennaio 1944. Egli è Felice Cascione, del quale ha preso nome la sua divisione. La mia vita è spezzata perché già vedova avendo perduto mio marito nell'altra guerra. Io dico a lei, coraggio, coraggio, i nostri cari morti pregheranno per noi affinché possiamo attìngere dalla... (continua)
gianfranco 4/12/2014 - 14:46
Οι λαδάδες
Oi ladádes
[1941 o 1942]
Parole e musica di Mihalis Genitsaris / Μιχάλης Γενίτσαρης
In un disco dedicato all’autore nella serie “Οι Μεγάλοι Του Ρεμπέτικου”, Margophone, 1982
Testo trovato su Stixoi.info
Durante l’occupazione uno dei metodi usati dai nazisti per piegare la resistenza dei greci fu la fame. Si difesero anche da quella.
Mihalis Genitsaris scrisse questa canzone dopo aver assistito all’esecuzione sommaria di due compatrioti, due abitanti del quartiere di Ladadika a Salonicco, sospresi dagli occupanti a vendere olio al mercato nero.
[1941 o 1942]
Parole e musica di Mihalis Genitsaris / Μιχάλης Γενίτσαρης
In un disco dedicato all’autore nella serie “Οι Μεγάλοι Του Ρεμπέτικου”, Margophone, 1982
Testo trovato su Stixoi.info
Durante l’occupazione uno dei metodi usati dai nazisti per piegare la resistenza dei greci fu la fame. Si difesero anche da quella.
Mihalis Genitsaris scrisse questa canzone dopo aver assistito all’esecuzione sommaria di due compatrioti, due abitanti del quartiere di Ladadika a Salonicco, sospresi dagli occupanti a vendere olio al mercato nero.
Όσοι πουλάνε μαύρη αγορά
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/12/2014 - 11:10
Lu pisce spada
Tante volte dedichiamo strade a uomini politici ma non ai grandissimi cantanti che abbiamo avuto in Italia. Sono il più grande patrimonio culturale che abbiamo degli ultimi cinquant'anni. Non cerchiamo all'estero: i nostri Modugno, De Andrè, Endrigo, Gaber, Battisti, Iannacci...sono dei monumenti. Modugno parla dell'amore e della vita al pari dei migliori poeti di tutti i tempi.
Roberto 4/12/2014 - 05:14
Arrurú la faena [Mamita obrera]
Arrurú pedacito de luna llena
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 3/12/2014 - 19:25
Supper's Ready
Anch'io come Gianni ero a Firenze a vedere/ascoltare il concerto dei Musical Box, che sono stati fantastici. Ho letto tutti i commenti di chi mi ha preceduto e sono davvero contento che ci siano tante persone che amano (adorano) come me i Genesis "gabrieliani" e questo splendido brano, che ad ogni ascolto ti cattura come la prima volta eri f sempre venire la pelle d'oca egli occhi lucidi. Grazie di cuore a RiccRdo che ci ha regalato questa bellissima traduzione è che ci ha dato l'opportunità di scambiarci le nostre sensazioni.
Un saluto a tutti i genesis-gabieliani.
Dino
Un saluto a tutti i genesis-gabieliani.
Dino
Dino 3/12/2014 - 19:07
Acordai!
La prima versione che avevo mandato conteneva alcune imprecisioni. "Arrancar" è un verbo ambiguo, che può voler dire sia "cogliere", sia "strappare", ma il primo significato mi sembra più adeguato. "Cais" è, propriamente, il molo (o moli, resta invariato), ma "approdo" mi sembra più adatto al tono del testo.
SVEGLIATEVI!
(continua)
(continua)
inviata da Floriana Sciumbata 3/12/2014 - 17:40
Sparrows Will Sing
(2014)
Words and music by Roger Waters
Album: "Give my Love to London"
Il primo singolo del nuovo sorprendente album di Marianne Faithfull, che celebra quest'anno i cinquant'anni di carriera (l'esordio a 18 anni con As Tears Go By di Jagger/Richards).
La canzone, scritta appositamente per la Faithfull dall'ex bassista dei Pink Floyd, è una melodica e malinconica espressione di angoscia e speranza. Da una parte si tratta di un lamento per lo stato del mondo nel ventunesimo secolo (definito senza mezzi termini un "unholy mess"), dall'altra contiene un messaggio di speranza e di fiducia nelle nuove generazioni. “Riassume i miei sentimenti sull’umanità, il mondo e l’amore“ - ha dichiarato Marianne Faithfull a proposito della canzone - "Roger scrive sempre parole di speranza, è molto più ottimista di me, per questo ho scelto di lavorare con lui."
Il videoclip è stato realizzato dal filmmaker... (continua)
Words and music by Roger Waters
Album: "Give my Love to London"
Il primo singolo del nuovo sorprendente album di Marianne Faithfull, che celebra quest'anno i cinquant'anni di carriera (l'esordio a 18 anni con As Tears Go By di Jagger/Richards).
La canzone, scritta appositamente per la Faithfull dall'ex bassista dei Pink Floyd, è una melodica e malinconica espressione di angoscia e speranza. Da una parte si tratta di un lamento per lo stato del mondo nel ventunesimo secolo (definito senza mezzi termini un "unholy mess"), dall'altra contiene un messaggio di speranza e di fiducia nelle nuove generazioni. “Riassume i miei sentimenti sull’umanità, il mondo e l’amore“ - ha dichiarato Marianne Faithfull a proposito della canzone - "Roger scrive sempre parole di speranza, è molto più ottimista di me, per questo ho scelto di lavorare con lui."
Il videoclip è stato realizzato dal filmmaker... (continua)
A child breaks the ice and peers into the hidden depths
(continua)
(continua)
2/12/2014 - 20:36
Mandela
“VIDI QUEL VOLTO E MI PARVE FAMILIARE…” (in memoria di Nelson Mandela)
“Il giorno dopo, con la giacca a vento e il baschetto verde, stavo in piedi davanti a un muro. Papà mi scattava una foto e io feci un’espressione simile a quella di una tigre che ruggisce o a una foca che sbadiglia. Dietro di me, il vero soggetto della foto: due manifesti formato gigante. Nel primo si vedeva una donna con due grandi ali che diceva: “Diritti per tutti”. Il secondo mostrava una faccia nera che occupava tutto il manifesto. Stavamo camminando per quelle strade larghissime di Parigi fatte apposta per far passare i carri armati. Vidi quel volto e mi parve familiare. Sotto, c’era scritto: LIBERTE’ POUR NELSON MANDELA!”. Ecco chi era! Uno di quelli della mostra. Uno dei capi di tutta la faccenda. Uno del paese senza nome. Vederlo così, con la barba e gli occhi tristi, mi faceva dispiacere. Mio papà provò a staccare... (continua)
Gianni Sartori 2/12/2014 - 16:45
J'ai rien prévu pour demain
[1998]
Parole di Cyril Célestin, in arte Guizmo, membro della band
Musica dei Tryo
Nell’album intitolato “Mamagubida”
Parole di Cyril Célestin, in arte Guizmo, membro della band
Musica dei Tryo
Nell’album intitolato “Mamagubida”
J'ai rien prévu pour demain
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2014 - 16:13
Adieu cher camarade
anonimo
La canzone sta nel repertorio di Mouloudji e di Marc Ogeret. Famosa anche l’interpretazione che ne diede nel 1926 Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente scomparsa nel 1930.
ADIEU CHERS CAMARADES
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2014 - 12:02
Luna Park
[1945]
Parole di Jean Guigo
Musica di Loulou Gasté (1908-1995), compositore
Singolo del 1945 poi incluso nell’album “Recital 1958”
Parole di Jean Guigo
Musica di Loulou Gasté (1908-1995), compositore
Singolo del 1945 poi incluso nell’album “Recital 1958”
Dans mon usine de Puteaux
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2014 - 11:11
Les routiers
[1953]
Parole e musica di Francis Lemarque
Interpretata da Montand nel suo disco “Yves Montand chante ses dernières créations”
Ho preferito attribuire questa canzone a Montand piuttosto che al suo autore, che pure la incise in seguito, per via del fatto che proprio nel 1953 Yves Montand interpretò al cinema il personaggio di un autista di camion in un film che, secondo me, è uno dei più belli nella storia del cinema francese: “Le salaire de la peur” (da noi “Vite vendute”) diretto dal maestro Henri-Georges Clouzot.
Una pellicola ad altissima tensione dove Mario (Yves Montand), Mister Jo (Charles Vanel), Luigi (Folco Lulli) e Bimba (Peter van Eyck) sono quattro sbandati che vivono di espedienti, rifugiatisi per via di chissà quali problemi con la legge in un misero paesino dell’America Latina. Qui vengono ingaggiati per una missione impossibile, guidare per centinaia di chilometri, su strade dissestate, camion stracarichi di nitroglicerina destinata al contenimento di un pozzo petrolifero in fiamme.
Da vedere assolutamente.
Parole e musica di Francis Lemarque
Interpretata da Montand nel suo disco “Yves Montand chante ses dernières créations”
Ho preferito attribuire questa canzone a Montand piuttosto che al suo autore, che pure la incise in seguito, per via del fatto che proprio nel 1953 Yves Montand interpretò al cinema il personaggio di un autista di camion in un film che, secondo me, è uno dei più belli nella storia del cinema francese: “Le salaire de la peur” (da noi “Vite vendute”) diretto dal maestro Henri-Georges Clouzot.
Una pellicola ad altissima tensione dove Mario (Yves Montand), Mister Jo (Charles Vanel), Luigi (Folco Lulli) e Bimba (Peter van Eyck) sono quattro sbandati che vivono di espedienti, rifugiatisi per via di chissà quali problemi con la legge in un misero paesino dell’America Latina. Qui vengono ingaggiati per una missione impossibile, guidare per centinaia di chilometri, su strade dissestate, camion stracarichi di nitroglicerina destinata al contenimento di un pozzo petrolifero in fiamme.
Da vedere assolutamente.
La route est un long ruban
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2014 - 10:52
Coup de grisou
[1958]
Parole di Henri Contet (1904-1998), ingegnere, critico cinematografico, attore, paroliere e giornalista.
Musica di Louis Guglielmi, in arte Louiguy (1916-1991), compositore d’origine italiana, l’autore della musica de “La Vie en rose”
Nel disco della Piaf intitolato semplicemente “Édith Piaf”
Parole di Henri Contet (1904-1998), ingegnere, critico cinematografico, attore, paroliere e giornalista.
Musica di Louis Guglielmi, in arte Louiguy (1916-1991), compositore d’origine italiana, l’autore della musica de “La Vie en rose”
Nel disco della Piaf intitolato semplicemente “Édith Piaf”
C'était un homm' sans condition
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2014 - 10:23
Would Jesus Wear a Rolex?
Woke up this mornin', turned on the T.V. set
(continua)
(continua)
inviata da Anonymous 2/12/2014 - 04:22
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Unità di Produzione
La canzone e dei CSI, non dei CCCP, primo, secondo, la canzone non è soltanto un aspra critica, il sogno della gioventù rivoluzione rimane tale, è il dopo, il trasformarsi in un luogo assillante che toglieva troppo all'essere umano.
Emiliano. 1/12/2014 - 23:24
Fensch Vallée
[1976]
Parole e musica di Bernard Lavilliers
Nell’album intitolato “Les barbares”
Il Fensch è un fiume della Lorena, affluente della Mosella e quindi del Reno.
La Fenschdall è stata fino ad epoca recente una valle di miniere, impianti siderurgici, acciaierie ed altiforni.
E’ sempre stata dominata dalla stessa famiglia, i de Wendel.
Oggi la Wendel è una società d’investimenti da 6.5 miliardi di Euro. Nel 2013 ha fatturato 333 milioni di Euro, +51% rispetto all’esercizio precedente: alla faccia della crisi! (che ce la fanno vivere solo a noi poveracci...)
Parole e musica di Bernard Lavilliers
Nell’album intitolato “Les barbares”
Il Fensch è un fiume della Lorena, affluente della Mosella e quindi del Reno.
La Fenschdall è stata fino ad epoca recente una valle di miniere, impianti siderurgici, acciaierie ed altiforni.
E’ sempre stata dominata dalla stessa famiglia, i de Wendel.
Oggi la Wendel è una società d’investimenti da 6.5 miliardi di Euro. Nel 2013 ha fatturato 333 milioni di Euro, +51% rispetto all’esercizio precedente: alla faccia della crisi! (che ce la fanno vivere solo a noi poveracci...)
Viens petite sœur au blanc manteau
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2014 - 21:45
El Ejército del Ebro
anonimo
Qui di seguito, la versione di "El Eercito de l'Ebro" "detournata" da Guy-Ernest Debord e inserita nella raccolta "Pour en finir avec le travail", pubblicata in Francia nel 1974. La canzone racconta le giornate del maggio 1937 e il massacro dei proletari barcellonesi ad opera degli stalinisti, polemizzando apertamente con il frontismo antifascista che portò alcuni esponenti del movimento anarchico a ricoprire la carica di ministro all'interno del governo repubblicano.
La garde d'assaut marche
(continua)
(continua)
inviata da Faber74 1/12/2014 - 21:26
Imagine
SANREMASCO (SAREMASCÜ) / SANREMO DIALECT - Roberto Barricalla
"Il Sanremasco è il dialetto di Sanremo, ho tradotto in modo letterale la vostra versione italiano 2." (Roberto Barricalla)"
IMAGINA (METI U CAIXU)
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Barricalla 1/12/2014 - 17:24
Dongo
anonimo
ho riascoltato la versione registrata sul disco LP SIGNAL
che è praticamente identica, tranne che alla seconda strofa dice:
dove stette all'incirca tre dì
anziché due come citato nel testo, (e questa è l'unica variante significativa)
che è praticamente identica, tranne che alla seconda strofa dice:
dove stette all'incirca tre dì
anziché due come citato nel testo, (e questa è l'unica variante significativa)
gianfranco 1/12/2014 - 15:02
Canzone dei cantastorie “vittime della Phos”
anonimo
Forse avrete sentito parlare dell'incendio della fabbrica di fiammiferi di Rocca Canavese del 15 marzo 1924. Si incendiò la fabbrica e morirono 21 operai, di cui 18 ragazzine tra i 12 e i 17 anni.
Erano anni di fame, l'apertura della fabbrica in campagna venne vista come una benedizione, le operaie venivano pagate 4-5 lire a giornata, ovviamente per condizioni di lavoro insalubri (tanto che la fabbrica prese fuoco).
Era un po' che cercavo qualche testo per poter raccontare questa storia operaia, finché ho scoperto che alla commemorazione del 90° anniversario i ragazzi della scuola media di Rocca Canavese hanno presentato un canto dell'epoca raccolto dalla prof.ssa Daniela Gaiara, ma del testo non c'era traccia.
Ho contattato la scuola e quindi la professoressa che gentilmente ci ha fornito il testo e ce ne ha raccontato la storia. In occasione del 75° anniversario (1999) ha iniziato a... (continua)
Erano anni di fame, l'apertura della fabbrica in campagna venne vista come una benedizione, le operaie venivano pagate 4-5 lire a giornata, ovviamente per condizioni di lavoro insalubri (tanto che la fabbrica prese fuoco).
Era un po' che cercavo qualche testo per poter raccontare questa storia operaia, finché ho scoperto che alla commemorazione del 90° anniversario i ragazzi della scuola media di Rocca Canavese hanno presentato un canto dell'epoca raccolto dalla prof.ssa Daniela Gaiara, ma del testo non c'era traccia.
Ho contattato la scuola e quindi la professoressa che gentilmente ci ha fornito il testo e ce ne ha raccontato la storia. In occasione del 75° anniversario (1999) ha iniziato a... (continua)
A Rocca Canavese ha distrutto ogni cosa
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2014 - 11:58
Hitler con gli occhiali a specchio
[2014]
Album: Come il soffitto di una chiesa bombardata (split con i Contrasto)
La guerra ha un'inizio?
Memorie oniriche di uno stato in bilico tra la pace e la guerra... Al classico pezzo, diciamo, punk, abbiamo voluto abbinare alcuni momenti ambient, sperimentando un po' al di fuori delle solite cose... il frammento che chiude il disco si intitola "Hitler con gli occhiali a specchio"kalashnikov-collective
Album: Come il soffitto di una chiesa bombardata (split con i Contrasto)
La guerra ha un'inizio?
Memorie oniriche di uno stato in bilico tra la pace e la guerra... Al classico pezzo, diciamo, punk, abbiamo voluto abbinare alcuni momenti ambient, sperimentando un po' al di fuori delle solite cose... il frammento che chiude il disco si intitola "Hitler con gli occhiali a specchio"kalashnikov-collective
La prima volta che vedemmo il nemico fu in televisione all'ora di cena, si muoveva sullo schermo con il passo dell'oca e i denti bianchi. La prima volta che vedemmo del sangue fu sul fondo delle vaschette della carne macinata, mentre spingevamo i carrelli pieni verso l'uscita del supermercato.
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/12/2014 - 11:11
Canto della Cichero
anonimo
Discografia partigiana
Un breve riepilogo dei dischi "partigiani" che ho presentato:
- La Resistenza, Cori e canti dei Partigiani Italiani, LP Signal 1970
- Bella Ciao, Canti della resistenza, di guerra e patriottici LP Signal 1972
- CANTI PARTIGIANI, Coro "A.Toscanini" di Torino, dischi Dello Zodiaco Vpa 8158
- PIETÀ L'È MORTA, CANTI DELLA RESISTENZA ITALIANI Dischi del Sole
- CON LA GUERRIGLIA, CANTI DELLA RESISTENZA ITALIANA Dischi del Sole
- CANTI DELLA RESISTENZA, GRUPPO FOLK ITALIANO di Paolo Castagnino Saetta
Vedette Records - Dischi dello Zodiaco, 1972.
- LA RESISTENZA DELL'EMILIA ROMAGNA, dischi del Sole DS 502/4 e DS 505/7
- LA RESISTENZA IERI E OGGI , Enal G101
Ed inoltre qualche brano da :
- QUESTA SETA CHE FILIAMO di Daisy Lumini e Beppe Chierici LP Cetra / lpp 197
Per ultimo, il CD ISRAL, La Memoria delle Alpi:
- CHICCHIRICHÌ, Canti ed echi della Resistenza,... (continua)
gianfranco 30/11/2014 - 17:16
Riccardo Venturi: Per Gian Piero Testa / Για τον Τζαν Πιέρο Τέστα
Firenze, 10 frimaio 223.
Quando scompare una persona che mi è cara, e per mille motivi, non mi riesce mai scrivere “a caldo”. Probabilmente, la prima reazione che ho è quella del silenzio. Nel caso di Gian Piero Testa, purtroppo, ho avuto poi in sorte di sapere già prima che cosa si stava preparando, e direttamente dalla sua voce; eravamo soliti farci telefonate interminabili, raccontandoci di tutto e “cospirando” per mettere sul sito questo o quell'album, questa o quella canzone. Nel contempo, ci raccontavamo la nostra vita, quella passata e quella quotidiana. Mi accadeva, con Gian Piero, praticamente la stessa cosa che ebbi a vivere con un altro mio amico carissimo, anche lui scomparso all'improvviso; la raccontai, anni fa, parlando di Traiettorie dei gatti. I gatti, non so come, ci sono sempre. Nelle persone cui più ho vol... (continua)
30/11/2014 - 08:46
Percorsi:
Gatti & gattacci
Canta camarada
Il testo di "Canta camarada canta" è indicato nel disco originale di José Afonso come un adattamento di una canzone di contrabbandieri della regione di Beira Baixa. Va notato che la resistenza antifascista è stata sostenuta da numerosi contrabbandieri e, a volte, ha avuto la collaborazione attiva (e importante) di alcuni.
Avendo militato da molto giovane (ora ho 68 anni) nella resistenza contro la dittatura, credo di aver imparato questa canzone in riunioni politiche, anteriormente alla pubblicazione del disco di Zeca Afonso nel 1969. Non ricordo avere mai alcuna conoscenza di informazioni diverse sulla provenienza di questi versi.
D'altra parte, occorre precisare che la canzone è composta soltanto dai primi quattro quartine. L'ultima è di António Aleixo, dell'Algarve, un uomo dai diversi mestieri e poche lettere, generalmente riconosciuto come il più grande poeta popolare portoghese.... (continua)
Avendo militato da molto giovane (ora ho 68 anni) nella resistenza contro la dittatura, credo di aver imparato questa canzone in riunioni politiche, anteriormente alla pubblicazione del disco di Zeca Afonso nel 1969. Non ricordo avere mai alcuna conoscenza di informazioni diverse sulla provenienza di questi versi.
D'altra parte, occorre precisare che la canzone è composta soltanto dai primi quattro quartine. L'ultima è di António Aleixo, dell'Algarve, un uomo dai diversi mestieri e poche lettere, generalmente riconosciuto come il più grande poeta popolare portoghese.... (continua)
Paulo Rato 30/11/2014 - 06:07
Ítaca
Traduzione polacca di Zygmunt Kubiak della poesia di Costantino Kavafis
ITAKA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/11/2014 - 00:52
Ο Άρης κάνει πόλεμο (Του Μικρού Χωριού η μάχη ή Το τραγούδι του 'Αρη)
Un ricordo di Gian Piero Testa su Ecoinformazioni - Como
CCG/AWS Staff 30/11/2014 - 00:01
Αθάνατος
Antiwar Songs Blog
E’ la più triste notizia che si possa dare, ma purtroppo dobbiamo farlo. Gian Piero Testa, collaboratore storico di questo sito e anima della “Sezione Greca”, con decine di traduzioni magistrali, ci ha lasciati stanotte per una gravissima e rapidissima malattia. A chi lo ha conosciuto di persona restano non uno, ma diecimila ricordi; a […]
Antiwar Songs Staff 2014-11-29 23:14:00
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Parole di Jacques Lanzmann (1927-2006), scrittore, sceneggiatore, liricista e viaggiatore francese, figlio di immigrati ebrei dall’Europa dell’est.
Musica di Jacques Dutronc
Nel disco intitolato semplicemente “Jacques Dutronc”
Al flauto traverso Roger Bourdin
In origine su questa pagina il brano originale di Lanzmann/Dutronc era stato contribuito quasi solo per conoscenza, preferendo invece la sua versione “detournée”, quella con il testo militante di Jacques Le Glou, intellettuale vicino al situazionista Guy Debord…
Ma poi il nostro Marco Valdo M.I. ha giustamente fatto notare che il testo originale è solo all’apparenza meno “engagé” della sua cover, anzi, “Sono le cinque, Parigi si sveglia” di Lanzmann e Dutronc è stata proprio una delle canzoni del Maggio francese, sulla bocca di tutti in quelle fatidiche settimane di passione, un inno dell’innesco rivoluzionario come fu,... (continua)