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Prima del 2014-12-18

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Jeunesse

Jeunesse
Jeunesse

Chanson française – Jeunesse – René Louis Lafforgue – 1966
Paroles de Paul Vaillant-Couturier
Musique d'Arthur Honegger - 1937

1936, chansons de 1936… C'est ancien et c'est un genre qu'il vaudrait mieux définir comme Chansons du Front Populaire. Car des chansons françaises à cette époque-là, il y en avait beaucoup et de bonnes (Tout va très bien, Madame la marquise date de 1935 et Je Chante ou Y a de la Joie ! de 1937, toutes bien plus explosives que cette solennelle sonnerie.) et pour l'essentiel, elles seront très éloignées du « style » de celle-ci, qui reflète parfaitement la conception culturelle issue d'une mentalité de parti – en l'occurrence, le PCF – le parti communiste français : volontariste, patriotarde, magnifiant le travail… En un mot : pompiérisme.

Il y a là, en effet, un petit côté scout… Cette manière de circonvenir les enfants, de'embrigader la jeunesse…... (continua)
Nous sommes la jeunesse ardente
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/12/2014 - 16:14
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Première comparution de Louis Capet devant la Convention

Première comparution de Louis Capet devant la Convention
[1792]
Versi di Ladré, soldato della Rivoluzione e cantore di strada, l’autore del ben più famoso Ah ça ira!
Sull’aria della “chanson à boire” intitolata “Quand la mer Rouge apparût”, la cui melodia – asua volta – era basata sul canto natalizio "Allons Bergers partons tous".

Dicembre 1792. Luigi XVI compare per la prima volta davanti alla Convention nationale. Fino a quel momento i Girondini avevano resistito alle pressioni dei Montagnardi per mettere a processo il re, ma alla fine di novembre nella residenza delle Tuileries fu scoperto un archivio nascosto (il cosiddetto “Armoire de fer) dove era custodita tutta la corrispondenza e i documenti segreti del sovrano dai quali appariva non solo il doppio gioco di parecchi ministri ma anche il vasto disegno di corruzione messo in piedi da Luigi XVI. Giudicato colpevole da una larga maggioranza ma condannato a morte solo per un voto, il re fu ghigliottinato il 21 gennaio 1793.
Vous savez que je fus roi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2014 - 11:32
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Summer in Paradise

Summer in Paradise
Way back when well our master plan
(continua)
18/12/2014 - 05:36
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Topaz

Topaz
New cities by the sea
(continua)
18/12/2014 - 05:08
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Kiss Mother Nature Goodbye

Kiss Mother Nature Goodbye
The oil tankers poisoned the oceans
(continua)
18/12/2014 - 04:45
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La colpa è del Diavolo

La colpa è del Diavolo
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


CVJ

Il Collettivo Víctor Jara, 1974.
Il Collettivo Víctor Jara, 1974.



Via, via, estremisti, capelloni, zozzi!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/12/2014 - 00:43
Percorsi: Il Diavolo

La romance du Maquis

anonimo
La romance du Maquis
[Tra il 1942 ed il 1944]
Canzone di anonimo autore francese, renitente al lavoro obbligatorio in Germania ed entrato nella Resistenza.
Sull’aria de “Romance de Paris”, canzone interpretata da Charles Trénet nel film omonimo diretto da Jean Boyer nel 1941.

Testo trovato su “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.
On les appelle les réfractaires,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2014 - 16:06
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La Religion

La Religion
La Religion

Chanson française – La Religion – Jacques Debronckart – 1967



Lucien l'âne mon ami, voici une bien intéressante chanson. Une chanson athée, c'est déjà quelque chose, mais une chanson contre la religion, contre toute religion, contre les religions, les religieux, c'est encore plus rare. Car elle va au-delà de l'anticléricalisme, elle va au-delà des déismes en tous genres ; c'est la religion comme telle qui est visée. La religion comme rassemblement sous une bannière ; en fait, cette chanson ne serait pas nécessairement athée ; en ce sens, elle rejoint Épicure pour qui les Dieux pouvaient bien exister vu qu'ils n'avaient aucun lien quelconque avec l'humanité et que dès lors les dieux ne souciaient pas de ce que peuvent bien faire les humains et les humains n'auraient aucune raison de se soucier des dieux, de tous les dieux ou d'un dieu singulier. Mais elle peut tout aussi bien... (continua)
[Parlé]
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/12/2014 - 16:06

Chant des Réfractaires

anonimo
Chant des Réfractaires
[1942?]
Canzone di autore anonimo, sull’aria di “Au devant de la vie” (1935), canzone del Front Populaire scritta da Jeanne Perret prendendo a prestito una composizione di Dmitrij Šostakovič di qualche anno prima.
Testo trovato su “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.

I “réfractaires au STO” durante l’occupazione tedesca della Francia erano i francesi che rifiutavano di essere inviati in Germania a lavorare per il Terzo Reich, così come disponeva la legge sul lavoro obbligatorio varata dal governo collaborazionista di Vichy. Siccome poi i renitenti – considerati “ennemis intérieurs” al pari di partigiani, dissidenti, prigionieri politici evasi ed ebrei – venivano braccati dalle Brigades Spéciales del regime, giocoforza erano costretti alla clandestinità e quasi sempre entravano nelle formazioni della... (continua)
Pour travailler en Allemagne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2014 - 14:22

Dakota Sunset

Dakota Sunset
New York City, 8 P.M.
(continua)
inviata da Beavis 17/12/2014 - 03:53
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Gli angeli di Novi Sad

Gli angeli di Novi Sad
Realizzato insieme all’Orchestra Pergolesi diretta dal Maestro Stefano Campolucci, si intitola “Gli Angeli di Novi Sad” ed è senza dubbio uno dei momenti più struggenti del nuovo album “Sangue e Cenere” in uscita a febbraio 2015, a distanza di 14 anni dal precedente album di inediti in studio.

“E’ una canzone che punta dritto e mira all’ultimo inferno di Novi Sad. Alla guerra contro la Jugoslavia, ai bombardamenti sul Kosovo, al capro espiatorio del popolo serbo, all’abbattimento dei Ponti come strategia militare e soprattutto culturale…” (Marino Severini)

La possibilità di ascoltare e scaricare gratuitamente la traccia su questo sito e tramite il nostro canale SoundCloud vuole essere un primo riconoscimento ai tanti sostenitori che hanno contribuito alla realizzazione definitiva del nuovo album attraverso la piattaforma di auto finanziamento BeCrowdy.

Realizzato tra gli Stati Uniti e... (continua)
16/12/2014 - 22:19

Les camouflés

Les camouflés
[1944?]
Parole di tal Jean Seauve, forse un giovane renitente al lavoro obbligatorio e poi partigiano nei Francs-Tireurs et Partisans Français operanti nel Vercors.
Sull’aria della popolare “Le Maître à Bord”, di Jean Rodor e Roger Dumas, 1937.
Testo trovato su “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.
Nous sommes des centaines
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2014 - 22:11
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
PARODIA FRANCESE / FRENCH PARODY - FTPF




Parodia francese di anonimo autore (un partigiano dell’F.T.P.F, il movimento di resistenza creato nel 1941 dal Partito Comunista Francese) tratta dai “Chants des maquisards et réfractaires”, raccolta edita dall’Association Nationale des Francs-tireurs et Partisans Français.

In realtà l’autore non è poi completamente “anonimo”, che ne viene fornita la matricola, n. 61.058. Impossibile comunque risalire all’identità.
La musica viene attribuita ad “un Ch’leu”, che credo significhi “un Lupo” in Ch'ti, la lingua piccarda del Nord-Pas de Calais. Probabilmente si tratta del soprannome di un altro partigiano o, forse, di come venivano chiamati in genere i maquisards dell’F.T.P.F.

Sull'origine e sul vero significato di "ch'leu" (chleuh) si veda questa nota.
AÏE-AÏE LILY MARLEN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2014 - 21:35
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Fa' o Signore

Fa' o Signore
il Natale di Lager

[...]Furono gli amici a pilotarmi nei meandri della burocrazia, a darsi da fare per ottenere il mio trasferimento a Genova e l'ottennero. Col nuovo anno sarei tornata a insegnare. Tutti gli amici dicevano: "Sei contenta? Sei tranquilla?".
"Andate, o umani. Più niente
voglio a che fare
con voi".
Sono i primi versi di una poesia pensata sera dopo sera, quando camminavo per strade sempre più buie: non volevo tornare a casa presto, disturbare la cena dei miei ospiti. Camminavo, una strada dopo l'altra.
In una di quelle sere decisi di lasciar perdere la vita. Me la sentivo addosso come un vestito fradicio, maleodorante, perché non dovevo spogliarmene? Mi dicevano:"Non ti basta essere tornata?". Non mi bastava.
Non mi bastava, ma non ero disperata. La disperazione è di chi piange e grida. Ero senza sogni, senza speranze, senza amore; la non speranza è condizione quieta,... (continua)
gianfranco 16/12/2014 - 18:13
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Avola

Avola
Enzo Del Re, di Mola di Bari. Come avevo fatto a dimenticare il suo nome? Lo conobbi ad una festa dell'Unità dove anche io facevo uno spettacolo con chitarra e voce, canti politici e popolari, erano gli anni settanta...gli amici con cui allora dividevo i palchi erano Antonio Infantino, Pino Masi, che frequento tuttora quando torno in Toscana, Caterina Bueno buonanima e tanti altri che sono spariti o hanno fatto soldi con la protesta come Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini.
Ero stato uno dei fondatori del Folk Studio a Roma, del Cab 65 a Firenze e poi del Centro di Tradizioni Popolari della Flog, sempre a Firenze, ma non ero uno capace di fare soldi ma solo di suonare e cantare...come ancora oggi faccio.
Di Enzo Del Re ricordo che si spostava solo a piedi o coi mezzi pubblici ma senza mai fare il biglietto, e una volta arivò ad un concerto con 3 ore di ritardo perchè l'avevano fatto scendere... (continua)
Mario Galasso 16/12/2014 - 16:24
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Mulheres de Atenas

Mulheres de Atenas
FEMMES D'ATHÈNES
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2014 - 14:14
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The World Today

The World Today
[1970]
Scritta da John Lee Hooker
Nell’album intitolato “Hooker 'N Heat” del 1971, con il bluesman accompagnato dalla band dei Canned Heat.

“I giovani combattono in ogni città, in ogni campus universitario, non so se fanno bene o male ma combattono per il loro diritti…”

E ragioni per combattere in quel 1970 ce n’erano state a strafottere: l’assoluzione dei “Chicago Seven” per i disordini alla convention del Partito Democratico nel 1968, il massacro di My Lai in Vietnam, l’invasione americana della neutrale Cambogia, l’uccisione di 4 studenti da parte della Guardia nazionale durante le proteste contro la guerra alla Kent University dell’Ohio, la marcia su Washington del 9 maggio, i test nucleari francesi a Mururoa, il festival rock all’isola di Wight, il “Settembre Nero” palestinese in Giordania, l’elezione di Salvador Allende in Cile (preceduta di poco dall’assassinio, ordito dalla CIA, di René Schneider Chereau, un generale democratico che lo appoggiava), la nascita del regime segregazionista in Rhodesia
I wonder why this world is the way it is
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2014 - 11:43

Vorrei parlarti

Vorrei parlarti
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Inedita in album

Sia il testo della canzone che l'immagine sono ripresi dal volume Alfredo Bandelli, Musica e utopia pubblicato nel 2006 dalle edizioni Il Grandevetro di Santa Croce sull'Arno, le stesse presso le quali pubblicava parecchi suoi libri Ivan Della Mea. Nelle canzoni d'amore dei lavoratori c'è un tema fisso e forzato: il lavoro che impedisce di godere delle cose più belle e autentiche della vita. Le poche ore a disposizione sono riservate al riposo, pure forzato, che deve permettere il lavoro del giorno dopo, e così via fino alla fine. Chissà se qualcuno ha fatto in tempo a dire a Alfredo Bandelli, prima che morisse oltre vent'anni fa, di avere scritto una delle più belle canzoni del genere che si conoscano. [RV]
Vorrei parlarti d'un po' d'amore
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/12/2014 - 11:31
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Le Poseur de Rails

Le Poseur de Rails
Le Poseur de Rails

Chanson française – Le Poseur de rails – René-Louis Lafforgue – 1956



Ah, Lucien l'âne mon ami, j'avais inséré l'autre jour une chanson de René-Louis Lafforgue, chanteur libertaire, surtout connu pour ses chansons gouailleuses et dansantes. Cette chanson – Les Enfants d'Auschwitz – reflétait cependant l'autre versant de René-Louis, celui d'un fils de réfugiés espagnols, venus d'Euzkadi (qu'on nomme souvent par ici, le Pays Basque), fuyant la dictature franquiste et les massacres qu'elle perpétra avec l'appui armé (Guernica est en Euzkadi) des fascistes italiens et des nazis allemands. Derrière le chanteur de musette, on découvrait un artiste militant anarchiste – comme Maurice Fanon, Henri Tachan, Léo Ferré, Georges Brassens...

Je m'en souviens très bien de cette chanson assez bouleversante et qui mérite bien sa place près de celle de Guccini Auschwitz, o Canzone del... (continua)
Re-hop, re-hop
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/12/2014 - 10:26
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Cadillac Assembly Line

Cadillac Assembly Line
[1976]
Scritta da tal Mack Rise
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Truckload Of Lovin'”

“Vado a Detroit, babe, a cercarmi un lavoro alla Cadillac. Non posso portarti con me ora. Sono stanco di penare quaggiù nel Mississippi, costretto a raccogliere quel maledetto cotone…”

“Voglio prendere un bus per il Nord, non voglio più dover dire sempre sissignore, sì padrone… Bene, amore, se ci stai a metterti un paio di blue jeans aderenti, appena prendo la paga ti metto sul primo volo per raggiungermi…”
Goin' to Detroit, Michigan
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2014 - 09:50
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Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)

E. Macario / G. Maccario
Boves  (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
Col titolo "Non ti ricordi il 31 dicembre" lo potete ascoltare nell'LP "Con la Guerriglia" della serie Dischi del Sole.

Dalla cover dell'ellepi risulta:
canta un gruppo di donne di Boves (Cuneo). Registrazione di Franco Coggiola e Matteo Deichmann.
La versione "video" è la stessa del disco.
Ricordo anche che la stessa divisione SS si era resa responsabile, a metà settembre, della strage di ebrei immortalata da Carlo Lizzani nel film "Hotel Meina".
gianfranco 15/12/2014 - 19:23
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Nate ‘d Boves

Nate ‘d Boves
Col titolo "Nui auti ad Boves" potete ascoltare le ultime due strofe nell'LP "Con la Guerriglia" della serie Dischi del Sole.
gianfranco 15/12/2014 - 19:11
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Compagno ti conosco

Compagno ti conosco
Mi scuso per l'inserimento "a singhiozzo" di questa lunga, e a mio parere fondamentale, cantata di Ivan Della Mea. L'intenzione di farne una "paginona" in stile gpt ha giocato il suo ruolo, ma presentarla come spezzatino sarebbe stato scorretto. Il fatto della turista americana travolta da nove automobili che non si fermarono, e il cui cadavere straziato fu trascinato per oltre un chilometro, avvenne dopo il casello di Firenze Sud il 4 agosto 1974, lo stesso giorno della strage fascista e di stato del treno Italicus.
Riccardo Venturi 15/12/2014 - 12:02
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Einigkeit und Recht und Freiheit

Einigkeit und Recht und Freiheit
Gli ultimi versi dell’ultima strofa fanno riferimento ad un testo originario parzialmente differente dalla versione sopra riportata:

Bayern zeigt sich barsch,
schreit: Leckt mich am . . . [Arsch]
Eine Republike wider Willen.
Deutsch ist deutsch. Da helfen keine Pillen.
UNITY AND JUSTICE AND FREEDOM
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/12/2014 - 11:22

Revolutions-Rückblick (1)

Revolutions-Rückblick (1)
La seconda parte della riflessione di Tucholsky sulla Rivoluzione di Novembre, pubblicata nel 1920 sulla rivista Freie Welt sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger.
La propongo a commento per completezza e perchè ignoro se sia mai stata messa in musica.

Tutto è tornato come prima, anzi, è molto peggio... La casta militare è tornata all’antico splendore... Tutto è come sempre stato: ti sbattono in prigione senza tanti complimenti e la gente ha paura... La Corte Suprema non conta (o non fa) nulla...

Sulla Germania aleggiano tristi figuri come Karl Theodor Helfferich - politico conservatore ferocemente antirepubblicano - e Erich Friedrich Wilhelm Ludendorff, il generale che fece da ponte tra Secondo e Terzo Reich...

E Karl Liebknecht, uno dei leader della Rivoluzione, è morto ammazzato: per questo è vivo.

REVOLUTIONS-RÜCKBLICK

Das war eine deutsche Revolution:
Eine mit Organisation,
eine... (continua)
Bernart Bartleby 14/12/2014 - 22:15

Helden!

Helden!
Chanson allemande - Helden!  – Erich Kästner – 1928



Héros ! L'histoire humaine ne manque pas de héros, dit Marco Valdo M.I. et Lucien l'âne mon ami, ne va pas confondre ce mot plein d'orgueil et de sonnerie (comme disait Boby Lapointe : pour une belle sonnerie, c'est une belle sonnerie ! Et merci pour la cédille…) avec ce gentil dieu grec qui titille les êtres en toutes saisons.

Je ne peux mal de le faire, dit Lucien l'âne en se gondolant. Vu d'où et de quand je viens et partout par où je suis passé à la recherche des roses, Éros n'a pour moi plus aucun secret. Cela dit, des héros, j'en ai vu des cent et des mille, à toutes les époques, un peu partout et tous finalement, assez cadavériques.

En général, c'est le cas ! Et, je dirais même pour les héros, c'est la meilleure des positions. Être mort est un avantage : on les honore, on les décore ; puis, on ne sait plus quoi faire. Alors,... (continua)
HÉROS !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/12/2014 - 18:37
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Damunt d'una terra

Damunt d'una terra
Hace algún tiempo, el artista Ángel Pascual Rodrigo nos revelaba que el famoso “Maurici” de la canción de Lluís Llach, “Damunt d’una terra”, no era ni un estudiante ni un obrero de los años 60, sino un miliciano anarquista llamado Joan Maurici, y nos contó la historia que sobre él contaba su suegro. Hoy desea aclararnos algo, ya que sus palabras, por lo visto –y siendo yo inconsciente de esto–, han trascendido bastante y han causado molestias a la familia de Maurici. Y, aunque me limité a repetir lo dicho por Ángel, también deseo pedir disculpas, al ser parte implicada, a la familia de Joan Maurici: ha estado siempre lejos de mi intención el manchar la memoria de alguien, al igual que Ángel Pascual. Por eso me sumo a las disculpas de Pascual Rodrigo, y quiero que conste que, en todo caso, sólo se trató de restituir su memoria. Así mismo, os invito a leer su comentario íntegro en la sección... (continua)
Gustavo 13/12/2014 - 15:44
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There Must Be More to Life Than This

There Must Be More to Life Than This
Questa canzone è stata ripubblicata nel "nuovo" ripescaggio di canzoni inedite dei Queen, questa volta in una versione in duetto con Michael Jackson. La traccia era stata registrata durante le sessioni dell'album "The Works" nel 1984 ma non era mai stata pubblicata dai Queen ed era finita (in una versione Jackson-free) nell'album solista di Mercury.

Mah... una bella melodia e una bella voce (almeno una delle due) ma un testo veramente melenso che è un perfetto esempio delle CCG che ci piacciono poco...
CCG Staff 13/12/2014 - 12:33
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Krivi smo mi

Krivi smo mi
THE BLAME
(continua)
inviata da S. Ćirić 13/12/2014 - 03:28
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Paragwaj

Paragwaj
Con tempo la metafora è mutata in: "Le colombe paramilitari ci vogliono comprare di nuovo...".
Tutto qua.
Faktotum
k 13/12/2014 - 02:22
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Canción de la esperanza

Canción de la esperanza
gracias mil!
ana 12/12/2014 - 12:05
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Jahrgang 1899

Jahrgang 1899
Chanson allemande - Jahrgang 1899 - Erich Kästner – 1928

Donc, Lucien l'âne mon ami, quand j'indique, comme ici, « version française », il faut comprendre très exactement : « Ceci n'est pas une traduction ». Ce qui a l'avantage de ne pas tromper les gens sur ce qu'ils peuvent lire.

De toute façon, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents, il suffit d'aller voir ce que font les traducteurs patentés pour comprendre combien tu as raison de désigner ainsi ton travail.

Cela dit, j'en viens à cette histoire d'Erich Kästner qui est remarquable en ce qu'elle exprime le destin de toute une génération : celle dont la vie a commencé la dernière année du siècle précédent, celle qui vivra son adolescence dans la guerre 14-18 et passera finalement du banc de l'école au casse-pipe ; c'était aussi celle d'Erich Maria Remarque (né en juin 1898). Une génération entière qui est passée du catéchisme... (continua)
CLASSE 1899
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2014 - 20:30
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Canción del jinete

Canción del jinete
Leggendo La represión nacionalista de Granada en 1936 y la muerte de Federico García Lorca di Ian Gibson

– Lucertola, lucertola, lucertola!
dicono che prima di fucilare
Federico García Lorca i fascisti
gli rivolgessero parole oscene
Questo fu presso la fonte che i Mori
chiamavano delle lacrime e Qui
insieme al poeta furono uccisi
il maestro Dióscoro Galindo
e Cabezas e Galadí toreri
– e molti altri ragazze e adolescenti
Poi vennero i Gitani a seppellirlo
ai piedi del cerro del Aceituno
senza chiedersi dove fosse il Cristo
che da venti secoli risuscita invano

5-6 dicembre 2014
L.L. 11/12/2014 - 17:30
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Weihnachtslied, chemisch gereinigt

Weihnachtslied, chemisch gereinigt
Chanson allemande – Weihnachtslied, chemisch gereinigt – Erich Kästner – 1928

La canzone de Kästner est un antichant de Noël, parodie du «  chant de Noël pour enfants » traditionnel «  Morgen, Kinder, wird’s was geben! »(« Demain, enfant, on donne quelque chose ! ») ; Kästner dit : « Morgen, Kinder, wird's nichts geben! » (« Demain, enfant, on ne donne rien ! ») . Le texte de « Weihnachtslied für Kinder » est de Philipp von Bartsch (1795)  et la mélodie de Gottlieb Hering (1809). Le premier vers de ce chant classique, que connaissent tous les enfants à qui on le serine, dit textuellement : « Morgen, Kinder, wird’s was geben! » - « Demain, enfant, on donne quelque chose ». Bref, c'est le jour des cadeaux au pied du sapin vert… Sur le souvenir de quoi se construit une vision nostalgique de cette fête ; nostalgie qui crée cette ambiance sirupeuse qui caractérise cette période de décembre.... (continua)
CHANT DE NOËL, CHIMIQUEMENT NETTOYÉ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/12/2014 - 21:39
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
una canzone molto seria ma allo stesso tempo banale
ciccio 10/12/2014 - 21:01
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Electioneering

Electioneering
IN CAMPAGNA ELETTORALE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/12/2014 - 09:25
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Bettogli, 1911

Bettogli, 1911
Chanson italienne – Bettogli, 1911 - Bededeum – 2008

Le texte du morceau est inspiré d'un fait réel : le 26 Juillet 1911, dans la marbrière, propriété des Comtes Lazzoni, dans la localité de Bettogli (près de Carrare), la montagne s'écroula tout à coup, en tuant dix mineurs, dont quelques-uns très jeunes.

C'est seulement un des multiples épisodes qui pourraient être racontés, dans l'interminable défilé de morts dans les carrières de Carrara ou dans n'importe quel autre lieu de travail…
La mélodie est un morceau traditionnel écossais « Clyde's bonnie banks », elle aussi inspirée d'un dramatique incident minier produit à Blantyre (près de Glasgow) le 22 Octobre 1877, où moururent plus de deux cents mineurs.

Ce morceau est dédié à tous les morts au travail, de tous les temps et de partout, et à la mémoire de ceux qui, comme Alberto Meschi, se sont battu généreusement pour que cette extermination... (continua)
BETTOGLI, 1911
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/12/2014 - 19:26
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Big Rock Candy Mountain

Big Rock Candy Mountain
Questa “Poor Man's Heaven” (1930) del country singer e songwriter del Kansas Carson Robison (1890-1957) non è solo una versione ma proprio una canzone diversa dalla più celebre “Big Rock Candy Mountain”, con un accento vendicativo che manca al brano scritto da Harry McClintock…

Però ne propongo il testo a commento perché credo che di canzoni simili sul tema del “paese della Cuccagna” se ne sfornassero molte all’epoca della Grande Depressione… chissà come mai?!?

POOR MAN'S HEAVEN

Now friends gather near, I want you to hear
A dream that I had last night
There's a land o'er the sea for you and for me
Where we won't have to struggle and fight.

There's real feather beds where we lay our heads
And a nice private room for each one
There's shoes with soles and pants without holes
And no work up there to be done

In Poor Man's Heaven, the land of the free
There's nothing up there but good... (continua)
Bernart Bartleby 9/12/2014 - 17:24
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High Germany

anonimo
La versione di Judy Collins, da suo album d’esordio intitolato “A Maid of Constant Sorrow”, pubblicato nel 1961
High Germany
WARS OF GERMANY
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/12/2014 - 15:27
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Gegen den Krieg

Gegen den Krieg
ΣΤΡΑΤΕΓΕ, ΤΟ ΤΑΝΚ ΣΟΥ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 9/12/2014 - 11:17
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Ítaca

Ítaca
Quando ho letto la notizia della scomparsa di Gian Piero Testa, mi è dispiaciuto molto anche se non lo conoscevo di persona. Questo è un piccolo “grazie“ per il suo grande lavoro che io da appassionata della lingua, cultura e musica greca continuerò spesso a consultare, e per le belle parole che mi ha rivolto su questo sito.
ITAKA
(continua)
inviata da Stanislava 8/12/2014 - 23:22
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Le déserteur

Le déserteur
GIAPPONESE / JAPANESE / JAPONAIS [3] - Kenji Sawada

沢田研二 (Sawada Kenji) - Boris Vian 脱走兵



La versione giapponese scritta e cantata da Kenji Sawada.
The Japanese version written and performed by Kenji Sawada
La version japonaise écrite et interprétée par Kenji Sawada.

脱走兵
(continua)
inviata da Bernart Bartleby + CCG/AWS Staff 8/12/2014 - 22:32




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