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Y'a qu'des honnêtes gens dans l'gouvernement
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[1912]
Parole di Gaston Montéhus
Musica di R. Chantegrelet (18??-1945)
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Parole di Gaston Montéhus
Musica di R. Chantegrelet (18??-1945)
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Y'a qu'des honnêtes gens dans l'gouvernement
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 15:45
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Je cherche la tombe de mon gars
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[1920]
Parole di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946), compositore ed editore francese
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Parole di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946), compositore ed editore francese
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Malgré le canon qui fait rage
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 15:20
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
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Deux ans pour tous
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[1912]
Parole di Gaston Montéhus
Musica di R. Chantegrelet (18??-1945)
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Nella compilation “Gaston Montéhus. The Humanitarian French Singer. Original Recordings 1905-1936”
Nel 1912 il servizio militare obbligatorio durava 4 anni, ma nel corso dell’800 era arrivato a durare 5, 6, persino 7 anni. Il furto della gioventù e della vita, decretato per legge.
Parole di Gaston Montéhus
Musica di R. Chantegrelet (18??-1945)
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Nella compilation “Gaston Montéhus. The Humanitarian French Singer. Original Recordings 1905-1936”
Nel 1912 il servizio militare obbligatorio durava 4 anni, ma nel corso dell’800 era arrivato a durare 5, 6, persino 7 anni. Il furto della gioventù e della vita, decretato per legge.
Jadis les jeunes conscrits de France
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 15:12
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So what
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So what
Franz-Josef Degenhardt - 1998
Franz-Josef Degenhardt - 1998
Arbeitslosigkeit?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/11/2014 - 15:10
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Verdun
![Verdun](img/upl/Verdun_14-18_-_Dead_001.jpg)
[1979]
Parole e musica di Michel Sardou
Nel suo disco intitolato “Sardou”, ma meglio conosciuto come “Verdun”
Verdun, dipartimento della Mosa, regione della Lorena.
Qui, da febbraio a dicembre del 1916, ebbe luogo una delle battaglie più feroci della Grande Guerra (e di sempre). Alla fine della carneficina si contarono quasi un milione di morti.
L’autore lamenta che l’ecatombe di Verdun sia una pagina di storia dimenticata, “un vecchio che passa”, al pari di eventi antichissimi, come la battaglia di Melegnano del 1515 (tra Francia e ducato di Milano), ma anche più recenti, come la Resistenza (e qui Sardou fa esplicito riferimento al Chant des Partisans, e non so se ironicamente, visto che lui non è stato certo un artista di sinistra…)
Parole e musica di Michel Sardou
Nel suo disco intitolato “Sardou”, ma meglio conosciuto come “Verdun”
Verdun, dipartimento della Mosa, regione della Lorena.
Qui, da febbraio a dicembre del 1916, ebbe luogo una delle battaglie più feroci della Grande Guerra (e di sempre). Alla fine della carneficina si contarono quasi un milione di morti.
L’autore lamenta che l’ecatombe di Verdun sia una pagina di storia dimenticata, “un vecchio che passa”, al pari di eventi antichissimi, come la battaglia di Melegnano del 1515 (tra Francia e ducato di Milano), ma anche più recenti, come la Resistenza (e qui Sardou fa esplicito riferimento al Chant des Partisans, e non so se ironicamente, visto che lui non è stato certo un artista di sinistra…)
Pour celui qui en revient,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 13:38
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
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Quand Madelon…
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[1914]
Parole di Louis Bousquet (1870-1941), paroliere ed editore
Musica di Camille Robert (1872-1957), compositore
Interpretata da Charles-Joseph Pasquier, in arte Bach (1882-1953), “comic troupier”, cioè cantante di caffè-concerto, di music-hall, di avanspettacolo che impersonava il soldato di truppa e intonava per lo più canzoni a doppio senso, con allusioni sessuali, comunque di genere comico.
“Quand Madelon…” (meglio conosciuta semplicemente come “La Madelon”) fu presentata da Bach la sera del 19 marzo 1914 al teatro parigino Eldorado, 4 boulevard de Strasbourg, 10e arrondissement, vicino all’altrettanto celebre music-hall Scala.
Parole di Louis Bousquet (1870-1941), paroliere ed editore
Musica di Camille Robert (1872-1957), compositore
Interpretata da Charles-Joseph Pasquier, in arte Bach (1882-1953), “comic troupier”, cioè cantante di caffè-concerto, di music-hall, di avanspettacolo che impersonava il soldato di truppa e intonava per lo più canzoni a doppio senso, con allusioni sessuali, comunque di genere comico.
“Quand Madelon…” (meglio conosciuta semplicemente come “La Madelon”) fu presentata da Bach la sera del 19 marzo 1914 al teatro parigino Eldorado, 4 boulevard de Strasbourg, 10e arrondissement, vicino all’altrettanto celebre music-hall Scala.
Pour le repos, le plaisir du militaire,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 12:08
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Matatizo Nimeyazoea
![Matatizo Nimeyazoea](img/art/t1635147.jpg)
Just A Band‘s video is inspired by those who perished and survived the Nyayo House torture and detention chambers that were in use during Daniel arap Moi’s period as president. Find out more about that here.
‘Matatizo’ (which in Swahili means ‘problems’ or ‘suffering’), is a beautiful rendition of Issa Juma’s ‘Matatizo Nimeyazoea’ (which in Swahili translates to ‘I am used to problems’). Juma was a member of the popular 70′s band Les Wanyika.
Al momento ho trovato solo una traduzione in inglese del testo swahili
‘Matatizo’ (which in Swahili means ‘problems’ or ‘suffering’), is a beautiful rendition of Issa Juma’s ‘Matatizo Nimeyazoea’ (which in Swahili translates to ‘I am used to problems’). Juma was a member of the popular 70′s band Les Wanyika.
Al momento ho trovato solo una traduzione in inglese del testo swahili
Ah eh Ah eh Ah eh
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/11/2014 - 11:39
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Lettre d'un déserteur
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[1903]
Parole e musica di Gaston Dumestre (1875-1949), scrittore, poeta, paroliere, librettista e critico teatrale.
Nel repertorio di Mayol (Félix Mayol, 1872-1941), celebre cantante francese, che la interpretò per la prima volta alla Scala, rinomato music-hall parigino (3 boulevard de Strasbourg, 10e arrondissement)
Parole e musica di Gaston Dumestre (1875-1949), scrittore, poeta, paroliere, librettista e critico teatrale.
Nel repertorio di Mayol (Félix Mayol, 1872-1941), celebre cantante francese, che la interpretò per la prima volta alla Scala, rinomato music-hall parigino (3 boulevard de Strasbourg, 10e arrondissement)
Puisqu'il faut te dire, oh, maman
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 11:01
Percorsi:
Disertori
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Le cri du poilu
![Le cri du poilu](img/upl/POILU_001.jpg)
[1916]
Parole e musica di Vincent Scotto (1874-1952), compositore originario di Marsiglia
Interpretata da Nine Pinson (1881-1949), apprezzata cantante degli anni 10 e 20 del secolo scorso.
Con il termine argot “poilu” venne indicato specificamente il fante, il soldato sprofondato nelle trincee francesi della Grande Guerra, lo stesso che un secolo prima, all’epoca delle guerre napoleoniche, veniva chiamato “grognard”. Da espressioni come “un brave à trois poils” – utilizzata già da Molière – o “avoir du poil” e “avoir du poil aux yeux” emerse il termine popolare argotico “poilu” (letteralmente “peloso”, nel senso di non sbarbato, “maschio”) ad indicare per l’appunto un uomo risoluto, coraggioso, virile.
Vorrei solo sottolineare che questa canzone è del 1916 ed è una canzone da “poilu”, zeppa di espressioni per nulla carine nel confronti del nemico (“sales prussiens”, “la sale gueule des... (continua)
Parole e musica di Vincent Scotto (1874-1952), compositore originario di Marsiglia
Interpretata da Nine Pinson (1881-1949), apprezzata cantante degli anni 10 e 20 del secolo scorso.
Con il termine argot “poilu” venne indicato specificamente il fante, il soldato sprofondato nelle trincee francesi della Grande Guerra, lo stesso che un secolo prima, all’epoca delle guerre napoleoniche, veniva chiamato “grognard”. Da espressioni come “un brave à trois poils” – utilizzata già da Molière – o “avoir du poil” e “avoir du poil aux yeux” emerse il termine popolare argotico “poilu” (letteralmente “peloso”, nel senso di non sbarbato, “maschio”) ad indicare per l’appunto un uomo risoluto, coraggioso, virile.
Vorrei solo sottolineare che questa canzone è del 1916 ed è una canzone da “poilu”, zeppa di espressioni per nulla carine nel confronti del nemico (“sales prussiens”, “la sale gueule des... (continua)
V'là plus d'une année
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 10:20
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Les poilus
![Les poilus](img/upl/polus.jpg)
[1998]
Parole e musica dei fratelli Michel e Frédéric Stavron, in arte Norvats
Con il termine argot “poilu” venne indicato specificamente il fante, il soldato sprofondato nelle trincee francesi della Grande Guerra, lo stesso che un secolo prima, all’epoca delle guerre napoleoniche, veniva chiamato “grognard”. Da espressioni come “un brave à trois poils” – utilizzata già da Molière – o “avoir du poil” e “avoir du poil aux yeux” emerse il termine popolare argotico “poilu” (letteralmente “peloso”, nel senso di non sbarbato, “maschio”) ad indicare per l’appunto un uomo risoluto, coraggioso, virile. Non so se la nostra “uno con un bel pelo sullo stomaco” o altre espressioni simili possano essere comparate, ma credo di no, che la sfumatura di significato assunta col tempo mi pare un po’ diversa.
Parole e musica dei fratelli Michel e Frédéric Stavron, in arte Norvats
Con il termine argot “poilu” venne indicato specificamente il fante, il soldato sprofondato nelle trincee francesi della Grande Guerra, lo stesso che un secolo prima, all’epoca delle guerre napoleoniche, veniva chiamato “grognard”. Da espressioni come “un brave à trois poils” – utilizzata già da Molière – o “avoir du poil” e “avoir du poil aux yeux” emerse il termine popolare argotico “poilu” (letteralmente “peloso”, nel senso di non sbarbato, “maschio”) ad indicare per l’appunto un uomo risoluto, coraggioso, virile. Non so se la nostra “uno con un bel pelo sullo stomaco” o altre espressioni simili possano essere comparate, ma credo di no, che la sfumatura di significato assunta col tempo mi pare un po’ diversa.
Statufiés sur la place, ils contiennent à jamais leurs plaintes graves, les poilus
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2014 - 09:49
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
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Piosenka o porcelanie
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Różowe moje spodeczki,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 20/11/2014 - 20:45
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Couvre-feu
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[2003]
Parole di Christophe Miossec
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Aimez-vous les uns les autres ou bien disparaissez...” (2003)
Parole di Christophe Miossec
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Aimez-vous les uns les autres ou bien disparaissez...” (2003)
Une larme au fond de tes yeux
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 16:14
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
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Comme une idée
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[1998?]
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
J'ai comme une idée,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 16:00
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Planète
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[1998?]
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Planète
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 15:57
Percorsi:
Guerra alla Terra
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C'était un train de nuit
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[1998?]
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Il racconto di uno stupro sullo sfondo – mi pare – di un paese in guerra…
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Il racconto di uno stupro sullo sfondo – mi pare – di un paese in guerra…
Je me souviens d'une main
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 15:53
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Le contre-ecclésiaste (Rien n’est vanité)
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[1998?]
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Parole di Jean-Claude Carrière (1931-), “conteur” (come lui stesso si definisce), scrittore, sceneggiatore, paroliere, regista ed attore.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco).
Nell’album intitolato “Un jour d'été et quelques nuits” (1998)
Ni le bon ni le mauvais temps
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 15:29
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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La place aux ormeaux
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[1983?]
Parole di Robert Nyel (1930-), autore, compositore ed interprete.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco)
Nel disco intitolato “Gréco 83”
Parole di Robert Nyel (1930-), autore, compositore ed interprete.
Musica di Gérard Jouannest (1933-), pianista (marito della Gréco)
Nel disco intitolato “Gréco 83”
En trente-neuf, cette année-là
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 15:13
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Les croix
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[1954]
Scritta da Gilbert Bécaud e Louis Amade
Nell’EP di Bécaud intitolato “Viens”
Interpretata in seguito da Juliette Gréco, Georges Brassens (ai suoi esordi) ed Edith Piaf
Scritta da Gilbert Bécaud e Louis Amade
Nell’EP di Bécaud intitolato “Viens”
Interpretata in seguito da Juliette Gréco, Georges Brassens (ai suoi esordi) ed Edith Piaf
Mon Dieu, qu'il y en a des croix sur cette terre
(continua)
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inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 14:59
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Maréchal…
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[1983?]
Parole di Georges Coulonges (1923-2003), scrittore e sceneggiatore.
Musica di Jean Ferrat
Nel disco intitolato “Gréco 83”
Una canzone dedicata – évidemment – al Maréchal Putain – oh, pardon – Pétain (1856-1951), un vecchio generale in pensione (uno dei macellai di Verdun, per intenderci) che a partire dal giugno 1940 divenne il capo del regime di Vichy, collaborando con gli occupanti nazisti al 100%, deportazioni degli ebrei comprese.
Eppure in Francia – così anche come da noi riguardo a Mussolini (“che sconfisse la mafia, che bonificò la Maremma, che i treni arrivavano in orario…” e bla bla bla) c’è ancora qualcuno che sostiene che le Maréchal fece delle cose buone…
Come far distribuire ai bambini i famosi biscotti vitaminizzati, i “biscuits caséinés du Secours National”, che integravano la misera dieta di guerra. E in ogni latta di biscotti, distributi diligentemente dalle maestre a scuola, non mancava mai un immagine ed un monito del Maréchal, benefattore del paese…
Parole di Georges Coulonges (1923-2003), scrittore e sceneggiatore.
Musica di Jean Ferrat
Nel disco intitolato “Gréco 83”
Una canzone dedicata – évidemment – al Maréchal Putain – oh, pardon – Pétain (1856-1951), un vecchio generale in pensione (uno dei macellai di Verdun, per intenderci) che a partire dal giugno 1940 divenne il capo del regime di Vichy, collaborando con gli occupanti nazisti al 100%, deportazioni degli ebrei comprese.
Eppure in Francia – così anche come da noi riguardo a Mussolini (“che sconfisse la mafia, che bonificò la Maremma, che i treni arrivavano in orario…” e bla bla bla) c’è ancora qualcuno che sostiene che le Maréchal fece delle cose buone…
Come far distribuire ai bambini i famosi biscotti vitaminizzati, i “biscuits caséinés du Secours National”, che integravano la misera dieta di guerra. E in ogni latta di biscotti, distributi diligentemente dalle maestre a scuola, non mancava mai un immagine ed un monito del Maréchal, benefattore del paese…
Maréchal, nous revoilà !
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 14:28
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Il confine dell'odio e dell'amore
![Il confine dell'odio e dell'amore](img/upl/un-nome-ad-ogni-pioggia.jpg)
Dall'album "Un nome ad ogni pioggia" (2006)
Featuring Joe Grushecky.
La collaborazione con Joe Grushecky nasce da incontro avvenuto con Luca Mirti nel 1996 a New York, ad un concerto della band di Joe, gli Iron City Houserockers. Con il tempo il legame si è consolidato fino a quando, durante i preparativi per l'album "Un nome ad ogni pioggia", lo stesso Luca gli propose di partecipare al brano, scrivendo appositamente la parte in inglese.
Joe Grushecky, nella sua carriera, ha suonato anche con Bruce Springteen, il quale ne ha prodotto anche un disco.
La canzone è chiaramente ispirata ai fatti dell'11 settembre 2001, quando quattro aerei vennero dirottati, due dei quali si schiantarono rispettivamente contro la Torre Sud e la Torre Nord del complesso del World Trade Center.
Featuring Joe Grushecky.
La collaborazione con Joe Grushecky nasce da incontro avvenuto con Luca Mirti nel 1996 a New York, ad un concerto della band di Joe, gli Iron City Houserockers. Con il tempo il legame si è consolidato fino a quando, durante i preparativi per l'album "Un nome ad ogni pioggia", lo stesso Luca gli propose di partecipare al brano, scrivendo appositamente la parte in inglese.
Joe Grushecky, nella sua carriera, ha suonato anche con Bruce Springteen, il quale ne ha prodotto anche un disco.
La canzone è chiaramente ispirata ai fatti dell'11 settembre 2001, quando quattro aerei vennero dirottati, due dei quali si schiantarono rispettivamente contro la Torre Sud e la Torre Nord del complesso del World Trade Center.
ho visto l’agonia al potere
(continua)
(continua)
inviata da luciana monaci 20/11/2014 - 12:41
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
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Six soldats
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[1968]
Parole di Pierre Louki (1920-2006), nome d’arte di Pierre Varenne, attore, paroliere e cantante. Louki fu partigiano durante l’occupazione nazista e suo padre, Georges Varenne, militante comunista, fu internato ed ucciso ad Auschwitz.
Musica di Yani Spanos, nome de plume di Giannis Spanos (Γιάννης Σπανός, 1943-), compositore e paroliere greco.
Nell’album intitolato “Peut-être que…”
Parole di Pierre Louki (1920-2006), nome d’arte di Pierre Varenne, attore, paroliere e cantante. Louki fu partigiano durante l’occupazione nazista e suo padre, Georges Varenne, militante comunista, fu internato ed ucciso ad Auschwitz.
Musica di Yani Spanos, nome de plume di Giannis Spanos (Γιάννης Σπανός, 1943-), compositore e paroliere greco.
Nell’album intitolato “Peut-être que…”
Trois soldats cachés
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2014 - 12:11
Percorsi:
Disertori, Il Papavero: un fiore contro la guerra?
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La favola di Adamo ed Eva
![La favola di Adamo ed Eva](img/upl/gazze_la_favola.jpg)
1998
La Favola di Adamo ed Eva
La Favola di Adamo ed Eva è una canzone di Max Gazzè del 1998 e nonostante sia un singolo rilasciato ormai 15 anni fa, a rileggere il testo della canzone oggi sembra quasi di leggere una sorta di profezia da quanto sono vere le parole utilizzate. La canzone è talmente attuale che molti concorderebbero senza problemi con frasi del tipo “trovo un po’ esagerato pagare tre volte un litro di benzina sentirsi ridire con sorrisi di rame che sono costretti dal mercato dei cambi” soprattutto ora che siamo in un periodo molto difficile di recessione economica. La canzone vuole dunque essere una sorta di denuncia alla società e allo stesso tempo una forte critica a tutti noi che siamo attratti da cose superflue e irraggiungibili tanto da pensare ad un futuro fantasioso piuttosto che darsi da fare e guardare al presente, come dice la frase “l’azione è importante, siamo... (continua)
La Favola di Adamo ed Eva
La Favola di Adamo ed Eva è una canzone di Max Gazzè del 1998 e nonostante sia un singolo rilasciato ormai 15 anni fa, a rileggere il testo della canzone oggi sembra quasi di leggere una sorta di profezia da quanto sono vere le parole utilizzate. La canzone è talmente attuale che molti concorderebbero senza problemi con frasi del tipo “trovo un po’ esagerato pagare tre volte un litro di benzina sentirsi ridire con sorrisi di rame che sono costretti dal mercato dei cambi” soprattutto ora che siamo in un periodo molto difficile di recessione economica. La canzone vuole dunque essere una sorta di denuncia alla società e allo stesso tempo una forte critica a tutti noi che siamo attratti da cose superflue e irraggiungibili tanto da pensare ad un futuro fantasioso piuttosto che darsi da fare e guardare al presente, come dice la frase “l’azione è importante, siamo... (continua)
Santi numi ma che pena mi fate
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 20/11/2014 - 09:34
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Göttingen
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Göttingen
Text und Musik: Franz Josef Degenhardt
(1983)
Text und Musik: Franz Josef Degenhardt
(1983)
Göttingen
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/11/2014 - 22:24
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La nueva España
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Vi segnalo una suite sinfonica che conosco solo in parte: si intitola “La nueva España” ed è stata composta dal 1992 al 1999 da Lorenzo Ferrero. Comprende 6 poemi sinfonici autonomi, intitolati
Il primo ed il sesto si possono ascoltare su youtube.
Tutti i 6 poemi sinfonici hanno a che fare con il genocidio degli Aztechi perpetrato da Cortés.
Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito www.debaser.it che recensisce l’opera.
1- La ruta de Cortés
2- La noche triste
3- Memoria del fuego
4- Presagios
5- El encuentro
6- La matanza del Templo Mayor
2- La noche triste
3- Memoria del fuego
4- Presagios
5- El encuentro
6- La matanza del Templo Mayor
Il primo ed il sesto si possono ascoltare su youtube.
Tutti i 6 poemi sinfonici hanno a che fare con il genocidio degli Aztechi perpetrato da Cortés.
Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito www.debaser.it che recensisce l’opera.
E' una composizione sinfonica solo strumentale, perciò non c'è alcun testo.
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 19/11/2014 - 22:09
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
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Meu povo que jaz
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Versi di César Pratas (che possibilmente oggi è un vecchio “principe del foro” in Portogallo)
Musica di Francisco Fernandes (?)
Nel disco di Padre Fanhais intitolato Canção da Cidade Nova
Musica di Francisco Fernandes (?)
Nel disco di Padre Fanhais intitolato Canção da Cidade Nova
Meu povo que jaz
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2014 - 21:56
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Rwanda Nziza
Faustin Murigo
Words by Faustin Murigo
Music by Jean-Bosco Hashakaimana
Rwanda Nziza è l'inno nazionale del Rwanda dal 2001.
Uscito nel marzo 2014, l’album “Dream a Little Dream” porta la firma dei Pink Martini & The Von Trapps; contiene una versione dell’inno nazionale del Rwanda, che, pur con la retorica degli inni nazionali (non sempre negativa), inneggia alla pace universale.
(E grazie a Riccardo per il bentornato nel post che ho inviato precedentemente)
Music by Jean-Bosco Hashakaimana
Rwanda Nziza è l'inno nazionale del Rwanda dal 2001.
Uscito nel marzo 2014, l’album “Dream a Little Dream” porta la firma dei Pink Martini & The Von Trapps; contiene una versione dell’inno nazionale del Rwanda, che, pur con la retorica degli inni nazionali (non sempre negativa), inneggia alla pace universale.
(E grazie a Riccardo per il bentornato nel post che ho inviato precedentemente)
Rwanda nziza Gihugu cyacu
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 19/11/2014 - 21:21
Percorsi:
Inni e Controinni
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Louis Aragon: Il n'aurait fallu
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[195?]
Versi di Louis Aragon, nella raccolta intitolata “Le Roman inachevé” (1956), nel capitolo “L’amour qui n’est pas un vain mot”.
Musica di Léo Ferré
Poesia interpretata dalo stesso Ferré, come pure da Catherine Sauvage e Monique Morelli.
Lo so, lo so, è bella ma non c’entra una cippa con le CCG…
E invece no! E’ l’amore che vince la tristezza, è l’amore che vince la collera, l’oscurità, le tenebre, e che vincerebbe anche la violenza e pure la guerra ed il suo orrore, se di amore ce ne fosse tanto, ma tanto di più… “Sarebbe bastato un istante di più perché la morte venisse. Ma invece sono arrivati due grandi occhi aperti e una mano nuda che ha preso la mia. E tutto questo mondo mi è sembrato di colpo un immenso campo di grano”.
Versi di Louis Aragon, nella raccolta intitolata “Le Roman inachevé” (1956), nel capitolo “L’amour qui n’est pas un vain mot”.
Musica di Léo Ferré
Poesia interpretata dalo stesso Ferré, come pure da Catherine Sauvage e Monique Morelli.
Lo so, lo so, è bella ma non c’entra una cippa con le CCG…
E invece no! E’ l’amore che vince la tristezza, è l’amore che vince la collera, l’oscurità, le tenebre, e che vincerebbe anche la violenza e pure la guerra ed il suo orrore, se di amore ce ne fosse tanto, ma tanto di più… “Sarebbe bastato un istante di più perché la morte venisse. Ma invece sono arrivati due grandi occhi aperti e una mano nuda che ha preso la mia. E tutto questo mondo mi è sembrato di colpo un immenso campo di grano”.
Il n'aurait fallu
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2014 - 16:20
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
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Chant des vauriens
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[1963?]
Versi di Louis Aragon, nella raccolta intitolata “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963.
Musica di Lino Léonardi, compositore italiano naturalizzato francese.
La prima interpretazione è di Monique Morelli e risale al 1966. Seguono quelle di Catherine Sauvage (1968) e di Marc Ogeret (1974).
Considerato che quando Aragon scrisse questa poesia era appena finita la sanguinosa guerra d’Algeria e che le poesie contenute nella raccolta “Le Fou d'Elsa” sono in gran parte dedicate al processo di decolonizzazione ed al rapporto tra mondo cristiano e mondo musulmano, credo che i “vauriens” qui descritti siano i giovani immigrati maghrebini delle banlieues francesi, assimilati nella descrizione ai giovani “blusons noirs” bianchi che in quel periodo stavano già vivendo il loro declino.
Versi di Louis Aragon, nella raccolta intitolata “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963.
Musica di Lino Léonardi, compositore italiano naturalizzato francese.
La prima interpretazione è di Monique Morelli e risale al 1966. Seguono quelle di Catherine Sauvage (1968) e di Marc Ogeret (1974).
Considerato che quando Aragon scrisse questa poesia era appena finita la sanguinosa guerra d’Algeria e che le poesie contenute nella raccolta “Le Fou d'Elsa” sono in gran parte dedicate al processo di decolonizzazione ed al rapporto tra mondo cristiano e mondo musulmano, credo che i “vauriens” qui descritti siano i giovani immigrati maghrebini delle banlieues francesi, assimilati nella descrizione ai giovani “blusons noirs” bianchi che in quel periodo stavano già vivendo il loro declino.
Porteurs d’oiseaux et de poignards
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2014 - 15:47
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Ἀντισταθεῖτε
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Andistatêite
[1999]
Στίχοι: Μιχάλης Κατσαρός (1919-1998)
Μουσική: Θανάσης Γκαϊφύλλιας
Πρώτη ἐκτέλεση: Χρῆστος Θηβαῖος
Σε: Stavento (Δίσκοι Κύτταρο Κομοτηνής 1999)
Da una poesia di Michalis Katsarós (1919-1998)
Musica di Thanasis Gaïfyllias
Primo interprete: Christos Thivaios
In: Stavento (Dischi Kyttaro Komotinis, 1999)
Se qualcuno poteva dire di resistere, questi era Michalis Katsarós. Era quello che aveva fatto per tutta la vita, a cominciare dall'anagrafe visto che non si sapeva neppure quando fosse nato esattamente, se nel 1919 o nel 1921 a Kyparissìa in Messenia, da una famiglia poverissima. Continuò la sua Resistenza durante la II guerra mondiale, dove combatté nell'EPON, nell'EAM e nell'ELAS. Arrestato e torturato dalla Gestapo mentre era rinchiuso nella prigione Chatzikostas, presente ai “Fatti di Dicembre” del 1944, i Δεκεμβριανά. Dal 1945 iscritto al KKE, il Partito Comunista... (continua)
[1999]
Στίχοι: Μιχάλης Κατσαρός (1919-1998)
Μουσική: Θανάσης Γκαϊφύλλιας
Πρώτη ἐκτέλεση: Χρῆστος Θηβαῖος
Σε: Stavento (Δίσκοι Κύτταρο Κομοτηνής 1999)
Da una poesia di Michalis Katsarós (1919-1998)
Musica di Thanasis Gaïfyllias
Primo interprete: Christos Thivaios
In: Stavento (Dischi Kyttaro Komotinis, 1999)
Se qualcuno poteva dire di resistere, questi era Michalis Katsarós. Era quello che aveva fatto per tutta la vita, a cominciare dall'anagrafe visto che non si sapeva neppure quando fosse nato esattamente, se nel 1919 o nel 1921 a Kyparissìa in Messenia, da una famiglia poverissima. Continuò la sua Resistenza durante la II guerra mondiale, dove combatté nell'EPON, nell'EAM e nell'ELAS. Arrestato e torturato dalla Gestapo mentre era rinchiuso nella prigione Chatzikostas, presente ai “Fatti di Dicembre” del 1944, i Δεκεμβριανά. Dal 1945 iscritto al KKE, il Partito Comunista... (continua)
Ἀντισταθεῖτε, σ᾿ αὐτὸν ποὺ χτίζει ἕνα μικρὸ σπιτάκι
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 19/11/2014 - 14:57
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Enfer-les-Mines
![Enfer-les-Mines](img/upl/blitzkriegLG.jpg)
[1939-40]
Versi di Louis Aragon, nella raccolta “Le Crève-coeur” pubblicata nel 1941
Messi in musica da Marc Ogeret (il quale trascura la prima e l’ultima strofa, non segue l’ordine delle rimanenti e ripete la terza in chiusura) in “Marc Ogeret chante Aragon”, la raccolta più recente del 1992.
Poi anche nella compilation collettiva “Louis Aragon. Hommage” nel 2012, nei 30 anni dalla morte del poeta.
Poesia composta da Aragon nell’agosto del 1940 durante la permanenza a Varetz, nella regione del Limosino. Ma le località citate – tra cui Courrières-les-Morts, dal nome inquietante – sono tutte del Nord Passo di Calais, alla frontiera con il Belgio. E infatti Aragon ci parla delle misere condizioni della gente di quei bacino minerario – L’Inferno delle Miniere – rese ancor più terribili dallo scatenarsi della guerra nazista, che investì Paesi Bassi, Belgio e quindi la Francia a partire dal... (continua)
Versi di Louis Aragon, nella raccolta “Le Crève-coeur” pubblicata nel 1941
Messi in musica da Marc Ogeret (il quale trascura la prima e l’ultima strofa, non segue l’ordine delle rimanenti e ripete la terza in chiusura) in “Marc Ogeret chante Aragon”, la raccolta più recente del 1992.
Poi anche nella compilation collettiva “Louis Aragon. Hommage” nel 2012, nei 30 anni dalla morte del poeta.
Poesia composta da Aragon nell’agosto del 1940 durante la permanenza a Varetz, nella regione del Limosino. Ma le località citate – tra cui Courrières-les-Morts, dal nome inquietante – sono tutte del Nord Passo di Calais, alla frontiera con il Belgio. E infatti Aragon ci parla delle misere condizioni della gente di quei bacino minerario – L’Inferno delle Miniere – rese ancor più terribili dallo scatenarsi della guerra nazista, che investì Paesi Bassi, Belgio e quindi la Francia a partire dal... (continua)
Charade à ceux qui vont mourir Égypte noire
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2014 - 13:34
Μαρκ Μαρσώ
[1969]
Mark Marsó
Στίχοι: Μίκης Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Aνέκδοτo.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
La si potrebbe chiamare una “canzone d'occasione”, o instant song, questa che Mikis Theodorakis compose durante il confino di Zatouna, nel 1969. Non fa parte, però, di nessuna Arcadia, né Theodorakis intese mai inserirvela. Nello sperduto villaggio dell'Arcadia dove era stato deportato assieme alla famiglia, Theodorakis riceveva comunque notizie da tutta Europa e gli venivano recapitati dei giornali stranieri, tra i quali Le Monde. La canzone prende dunque l'avvio da un articolo letto su quel giornale, a firma del giornalista Marc Marceau, corrispondente da Atene sin dal 1948. Così Theodorakis racconta l'episodio nel Diario del carcere (a pagina 240 dell'edizione italiana del 1972):
”Ci sono anche notizie irritanti come la lettura, su 'Le... (continua)
Mark Marsó
Στίχοι: Μίκης Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Aνέκδοτo.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
La si potrebbe chiamare una “canzone d'occasione”, o instant song, questa che Mikis Theodorakis compose durante il confino di Zatouna, nel 1969. Non fa parte, però, di nessuna Arcadia, né Theodorakis intese mai inserirvela. Nello sperduto villaggio dell'Arcadia dove era stato deportato assieme alla famiglia, Theodorakis riceveva comunque notizie da tutta Europa e gli venivano recapitati dei giornali stranieri, tra i quali Le Monde. La canzone prende dunque l'avvio da un articolo letto su quel giornale, a firma del giornalista Marc Marceau, corrispondente da Atene sin dal 1948. Così Theodorakis racconta l'episodio nel Diario del carcere (a pagina 240 dell'edizione italiana del 1972):
”Ci sono anche notizie irritanti come la lettura, su 'Le... (continua)
Τι κι αν είμαι εξορία
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 19/11/2014 - 11:49
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
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Complainte de Pablo Neruda
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Credo che il primo ad adattare e musicare questa poesia di Aragon sia stato Eduardo Carrasco, dieci anni prima di Jean Ferrat.
Nell’album dei Quilapayun intitolato “Tralali tralalá” del 1984.
La versione di Ferrat è del 1994, nel disco “Ferrat 95 - 16 nouveaux poèmes D'Aragon – Vol. 2”.
La poesia di Aragan si trova in “Le romancero de Pablo Neruda”, capitolo della raccolta intitolata “Le nouveau crève-cœur” pubblicata nel 1948
Nell’album dei Quilapayun intitolato “Tralali tralalá” del 1984.
La versione di Ferrat è del 1994, nel disco “Ferrat 95 - 16 nouveaux poèmes D'Aragon – Vol. 2”.
La poesia di Aragan si trova in “Le romancero de Pablo Neruda”, capitolo della raccolta intitolata “Le nouveau crève-cœur” pubblicata nel 1948
B.B. 19/11/2014 - 11:00
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Est-ce ainsi que les hommes vivent ?
![Est-ce ainsi que les hommes vivent ?](img/thumb/c8045_130x140.jpeg?1328357280)
Altri artisti hanno interpretato questo testo, come Daniel Bougnoux, Liselotte Hamm e Jean-Marie Humel.
BIERSTUBE MAGIE ALLEMANDE
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 19/11/2014 - 10:34
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Ainsi Prague
![Ainsi Prague](img/thumb/c42899_130x140.jpeg?1354178996)
La poesia di Aragon s'intitola "Ainsi Prague a perdu" e si trova nella raccolta "Le Roman inachevé" (1956), nel capitolo "Spectacle à la lanterne magique".
B.B. 19/11/2014 - 10:20
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Vajont: La ballata di Longarone
![Vajont: La ballata di Longarone](img/upl/daisy_lumini_beppe_chierici.jpg)
Discografia - QUESTA SETA CHE FILIAMO di Daisy Lumini e Beppe Chierici
LP Cetra / lpp 197
di Daisy Lumini e Beppe Chierici
Consulenza musicale di Ettore De Carolis
01. LE TESSITRICI DI SETA 3'16"
da Chretien de Troyes - XII sec.
Testo italiano di B. Chierici-Elab. mus. di Daisy Lumini
Il testo originale è in « Yvain ou le chevalier au lion » di Chretien de Troyes, il fondatore del romanzo francese. E' l'epoca delle Crociate e del feudalesimo; ma accanto alle tradizionali forme di sfruttamento economico, quelle legate alla struttura agricola della società, nascono i primi nuclei dell'industria. Nella Champagne e nell'Artois gli operai sono sottoposti a un ben duro regime nelle officine dove si tesse la seta. Il lamento delle tessitrici è un testo assai insolito nell'opera di Chretien de Troyes, che solo qui sembra accorgersi dell'esistenza... (continua)
LP Cetra / lpp 197
di Daisy Lumini e Beppe Chierici
Consulenza musicale di Ettore De Carolis
01. LE TESSITRICI DI SETA 3'16"
da Chretien de Troyes - XII sec.
Testo italiano di B. Chierici-Elab. mus. di Daisy Lumini
Il testo originale è in « Yvain ou le chevalier au lion » di Chretien de Troyes, il fondatore del romanzo francese. E' l'epoca delle Crociate e del feudalesimo; ma accanto alle tradizionali forme di sfruttamento economico, quelle legate alla struttura agricola della società, nascono i primi nuclei dell'industria. Nella Champagne e nell'Artois gli operai sono sottoposti a un ben duro regime nelle officine dove si tesse la seta. Il lamento delle tessitrici è un testo assai insolito nell'opera di Chretien de Troyes, che solo qui sembra accorgersi dell'esistenza... (continua)
gianfranco 19/11/2014 - 09:58
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Soeur de race
![Soeur de race](img/upl/Catherine_Ribeiro_1198346239.jpg)
[1969]
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e del suo gruppo, 2bis
Nel disco “Catherine Ribeiro + 2bis”
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e del suo gruppo, 2bis
Nel disco “Catherine Ribeiro + 2bis”
Si vous la rencontrez
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2014 - 22:04
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Sotto il ponte del diavolo
![Sotto il ponte del diavolo](img/thumb/c48476_130x140.jpeg?1416323826)
Chanson italienne – Sotto il ponte del diavolo - Luf – 2005
SOUS LE PONT DU DIABLE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/11/2014 - 21:36
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Uncle Tom's Cabin
![Uncle Tom's Cabin](img/upl/5101828_orig.jpg)
Just for the record let's get the story straight
(continua)
(continua)
inviata da Dionysus 18/11/2014 - 19:38
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Lord Have Mercy on the Working Man
![Lord Have Mercy on the Working Man](img/art/t255890.jpg)
All around I hear the sound of money
(continua)
(continua)
inviata da Dionysus 18/11/2014 - 18:57
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![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Opowieść pewnego emigranta
![Opowieść pewnego emigranta](img/thumb/c48458_130x140.jpeg?1416248724)
18 novembre 2014
RACCONTO DI UN EMIGRATO
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 18/11/2014 - 18:34
Partigiano dove sei...
![Partigiano dove sei...](img/upl/2007_cdcantipopolari.jpg)
Discografia - CHICCHIRICHÌ, Canti ed echi della Resistenza in provincia di Alessandria
a cura di : ISRAL, La Memoria delle Alpi
FolkClub Ethnosuoni MA001 2007
01. Chicchirichi (Contarino-Porta)
02. Siamo I Ribelli Della Montagna (Casalino-Rossi)
03. Lassu' Sulle Colline Del Piemonte (Anonimo)
04. Foglie (Anonimo)
05. Inno Della Brigata Arzani (Anonimo)
06. Partigiani Della Arzani (Anonimo)
07. I Tedeschi Ci Chiaman Banditi (Anonimo)
08. Viva La Nostra Cricca (Anonimo)
09. Cefalonia (Paolo Conte)
10. La Banda Dell'ovest (Contarino-Porta)
11. Fortunato (Contarino-Porta)
12. Paolo Rossi (Contarino-Porta)
13. Garibaldi (Contarino-Porta)
14. Fior Di Tomba ... (continua)
a cura di : ISRAL, La Memoria delle Alpi
FolkClub Ethnosuoni MA001 2007
01. Chicchirichi (Contarino-Porta)
02. Siamo I Ribelli Della Montagna (Casalino-Rossi)
03. Lassu' Sulle Colline Del Piemonte (Anonimo)
04. Foglie (Anonimo)
05. Inno Della Brigata Arzani (Anonimo)
06. Partigiani Della Arzani (Anonimo)
07. I Tedeschi Ci Chiaman Banditi (Anonimo)
08. Viva La Nostra Cricca (Anonimo)
09. Cefalonia (Paolo Conte)
10. La Banda Dell'ovest (Contarino-Porta)
11. Fortunato (Contarino-Porta)
12. Paolo Rossi (Contarino-Porta)
13. Garibaldi (Contarino-Porta)
14. Fior Di Tomba ... (continua)
gianfranco 18/11/2014 - 18:12
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Send Me Your Money
![Send Me Your Money](img/art/t137127.jpg)
Lights, camera, quiet on the set
(continua)
(continua)
inviata da Dionysus 18/11/2014 - 17:48
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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La Croisière Des Nanavortées ou Amsterdam-sur-eau
![La Croisière Des Nanavortées ou Amsterdam-sur-eau](img/upl/nanavortC3A9es2BVarda.jpg)
[1965]
Dans les années un peu passé le milieu du siècle dernier, ou si l'on veut dans les années d'après-guerre ou de guerre froide ou après la guerre de Corée ou autour de la guerre d'Algérie ou pendant la guerre du Viet-Nam…
Quelle énumération… On dirait que le monde est étalonné par les guerres, dit Lucien l'âne un peu interloqué…
Mais précisément, c'est le cas… Évidemment, il y a une explication globale à cela, c'est que les guerres sont des événements marquants et spectaculaires. En somme, il y a de l'action et dans notre monde où l'image animée, le bruit et la rumeur font marcher le commerce des médias, les guerres sont d'un très bon rapport. C'est aussi le paysage de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres afin de maintenir et d'accroître l'écart qui les sépare de la valetaille.
Maintenir l'écart ? Accroître l'écart ?
Et bien oui ! Maintenir et accroître... (continua)
Dans les années un peu passé le milieu du siècle dernier, ou si l'on veut dans les années d'après-guerre ou de guerre froide ou après la guerre de Corée ou autour de la guerre d'Algérie ou pendant la guerre du Viet-Nam…
Quelle énumération… On dirait que le monde est étalonné par les guerres, dit Lucien l'âne un peu interloqué…
Mais précisément, c'est le cas… Évidemment, il y a une explication globale à cela, c'est que les guerres sont des événements marquants et spectaculaires. En somme, il y a de l'action et dans notre monde où l'image animée, le bruit et la rumeur font marcher le commerce des médias, les guerres sont d'un très bon rapport. C'est aussi le paysage de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres afin de maintenir et d'accroître l'écart qui les sépare de la valetaille.
Maintenir l'écart ? Accroître l'écart ?
Et bien oui ! Maintenir et accroître... (continua)
Glissant sous les ponts d’Amsterdam
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/11/2014 - 14:43
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Gallows Pole
La versione di Jean Ritchie, in molti dei dischi di questa ormai ultranovantenne appalachiana virtuosa della voce e del dulcimer.
![Gallows Pole](img/upl/R-4353397-1362596789-3097.jpeg)
A cominciare da “Jean Ritchie” del 1957, per finire con “Jean Ritchie: Ballads from her Appalachian Family Tradition” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2003.
THE HANGMAN SONG
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2014 - 14:29
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Heure grave
![Heure grave](img/upl/R-1501498-1259146572.jpeg)
I versi di Rainer Maria Rilke dovrebbero essere compresi nella raccolta intitolata “Das Buch der Bilder” pubblicata tra il 1902 ed il 1906.
La versione francese fu incisa dalla Magny in un suo disco del 1964 noto con il tiolo de “Les Tuileries”.
La versione francese fu incisa dalla Magny in un suo disco del 1964 noto con il tiolo de “Les Tuileries”.
Bernart Bartleby 18/11/2014 - 14:04
Los rebeldes
![Los rebeldes](img/thumb/c48472_130x140.jpeg?1416262710)
Si veda anche la bella canzone di Carmina Cannavino Versos de Ayotzinapa.
Bernart Bartleby 17/11/2014 - 22:05
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Zmartwychwstanie Mandelsztama
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16/17 novembre 2014
LA RESURREZIONE DI MANDELSTAM
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 17/11/2014 - 19:47
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Le parole incrociate
![Le parole incrociate](img/thumb/c291_130x140.jpeg?1328527050)
Esiste un primo provino grezzo interpretato in solitudine al pianoforte, in cui la voce di Dalla è davvero commovente, chi ama questo straordinario capolavoro dedicato al periodo postunitario italiano lo può ascoltare in "Nevica sulla mia mano" Sony 2013.
Flavio Poltronieri 17/11/2014 - 15:32
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Intervista con l'Avvocato
![Intervista con l'Avvocato](img/thumb/c43674_130x140.jpeg?1362132631)
Alcune parti del testo furono probabilmente all'epoca censurate e si possono ora finalmente leggere e ascoltare nella pubblicazione "Nevica sulla mia mano" Sony 2013.
Flavio Poltronieri 17/11/2014 - 15:20
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Carmen Colon
![Carmen Colon](img/thumb/c43655_130x140.jpeg?1361922005)
Dopo che il disco fu messo sul mercato, Roversi fu interrogato dall'Interpol a Roma e dovette mostrare agli inquirenti i ritagli di giornale che riportavano le notizie in merito e a cui si era ispirato nella stesura del testo. Sembra che alcuni particolari contenuti nella canzone non fossero di dominio pubblico ma a sola conoscenza degli investigatori.
Flavio Poltronieri 17/11/2014 - 15:07
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Zu Straßburg auf der Schanz (Der Schweizer)
anonimo
La versione ottocentesca [184?] di Salomon Hermann Mosenthal (1821-1877), scrittore ebreo tedesco originario di Kassel, Hesse, ma che visse per lo più a Vienna.
Musica per voce e pianoforte di Anton Häckel (1799-1846), compositore viennese (che viene comunemente indicato come l’inventore della fisarmonica).
DER DESERTEUR
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2014 - 16:35
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Si Deus cheret (Se Dio vuole, e se i carabinieri lo consentono)
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BELLISSIMA CANZONE, .. BRAVO PIERO MARRAS.
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BENITO 15/11/2014 - 12:27
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Die Gedanken sind frei
anonimo
La versione tedesca di Ingo Barz, cantautore e poeta della Germania comunista, uno per nulla allineato col regime. Infatti non gli consentirono mai di cantare in pubblico, solo nelle chiese del culto evangelico di cui l’artista era seguace.
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Questa riscrittura de “I pensieri sono liberi” credo risalga a pochi anni prima la caduta del Muro.
LIED DER FRIEDENSGEBETE IN NEUBRANDENBURG
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 22:28
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Samobójstwo Jesienina
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14 novembre 2014
IL SUICIDIO DI JESENIN
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/11/2014 - 19:43
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Eusko gudariak
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segnalazione: La breve estate catalana - A-Rivista Anarchica
intervista di Gianni Sartori a Claudio Venza
intervista di Gianni Sartori a Claudio Venza
Gianni Sartori 14/11/2014 - 19:07
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Scritta dai Midnight Oil
Singolo incluso nel disco intitolato “Blue Sky Mining”
Una canzone di quasi 25 anni fa che racconta di una vicenda consumatasi ormai più di mezzo secolo fa e che oggi fa apparire la sentenza sull’Eternit, con cui la corte di Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di disastro ambientale doloso, annullando le condanne e i risarcimenti in favore delle parti civili, ancora più mostruosa, ridicola, ingiustificabile.
Gli australiani Midnight Oil, una band che è sempre stata molto sensibile alle tematiche ambientali, scrissero questa canzone nel 1990, quando ancora a Casale Monferrato l’Eternit produceva i suoi manufatti in fibrocemento (la produzione e commercializzazione furono interrotte solo nel 1994).
“Blue Sky Mine” racconta perchè Wittenoom, un paese del Pilbara, regione dell’Australia occidentale, nel 1966 divenne una “ghost town”, a nemmeno... (continua)