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Sotto il ponte del diavolo
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Sotto il ponte del diavolo
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 18/11/2014 - 12:49
Percorsi:
Guerra alla Terra, Ponti
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Asalto al Palacio
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[1978]
Parole e musica di Carlos e Luis Enrique Mejía Godoy
Interpretata dalla messicana Amparo Ochoa nel disco dei due fratelli musicisti combattenti nicaraguensi intitolato “Canto épico al FSLN” (1981)
Il 22 agosto del 1978 è una data fatidica nella storia del Nicaragua, quella della cosiddetta “Operación Chanchera”.
Quel giorno un commando del Frente Sandinista de Liberación Nacional, agli ordini di Edén Pastora e Dora María Téllez, fece irruzione nel palazzo del Parlamento a Managua e sequestrò i deputati e senatori presenti, riuniti per una seduta comune, e tutti coloro che si trovavano in quel momento nell’edificio, non meno di un paio di migliaia di persone.
Il dittatore Anastasio Somoza DeBayle subì un duro smacco, essendo costretto a trattare coi sandinisti, che ottennero la liberazione di molti prigionieri politici - tra i quali Tomás Borge, comandante fondatore del FSLN –... (continua)
Parole e musica di Carlos e Luis Enrique Mejía Godoy
Interpretata dalla messicana Amparo Ochoa nel disco dei due fratelli musicisti combattenti nicaraguensi intitolato “Canto épico al FSLN” (1981)
Il 22 agosto del 1978 è una data fatidica nella storia del Nicaragua, quella della cosiddetta “Operación Chanchera”.
Quel giorno un commando del Frente Sandinista de Liberación Nacional, agli ordini di Edén Pastora e Dora María Téllez, fece irruzione nel palazzo del Parlamento a Managua e sequestrò i deputati e senatori presenti, riuniti per una seduta comune, e tutti coloro che si trovavano in quel momento nell’edificio, non meno di un paio di migliaia di persone.
Il dittatore Anastasio Somoza DeBayle subì un duro smacco, essendo costretto a trattare coi sandinisti, che ottennero la liberazione di molti prigionieri politici - tra i quali Tomás Borge, comandante fondatore del FSLN –... (continua)
22 de agosto del 78
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2014 - 11:15
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Lord Have Mercy on a Country Boy
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Scritta da Robert Lee "Bob" McDill (1944-), importante songwriter nell'ambito della musica country americana.
Incisa da Don Williams nel suo album del 1990 intitolato "True Love".
(B.B.)
Incisa da Don Williams nel suo album del 1990 intitolato "True Love".
(B.B.)
Well, I grew up wild and free
(continua)
(continua)
inviata da Anonymous 18/11/2014 - 02:37
Percorsi:
Guerra alla Terra
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Multi Viral
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Un video con la canzone Multiviral del gruppo portoricano Calle 13 e altri spezzoni interessanti, per far conoscere al mondo cosa sta succedendo in Messico dopo la strage degli studenti della scuola normale “Isidro Burgos” di Ayotzinapa, stato del Guerrero, pianificata e realizzata a Iguala dal blocco narco-poliziesco la sera del 26 settembre scorso: un crimine di stato, viste le omissioni e le azioni delle forze dell’ordine federali, statali e dell’esercito che il 26-27 settembre, nella notte della mattanza, hanno mostrato chiaramente il disfacimento dello stato di diritto, il ritardo (calcolato?) del governo nel reagire e il connubbio indissolubile delle istituzioni a vari livelli coi narcos, esecutori finali di una repressione sociale incessante.
Fabrizio Lorusso (continua su Carmilla)
Vedi anche Los rebeldes e Versos de Ayotzinapa.
Fabrizio Lorusso (continua su Carmilla)
Vedi anche Los rebeldes e Versos de Ayotzinapa.
Todo empieza con una llamarada
(continua)
(continua)
17/11/2014 - 23:17
Percorsi:
#freeAssange
Los rebeldes
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[1966?]
Parole e musica di Judith Reyes
Nel disco intitolato “Messico oppresso”. La ragione del titolo in italiano è che fu pubblicato da noi, dai soliti “I Dischi del Sole”
Una canzone che ho provato a datare al 1966 per via del nome che compare nella sesta strofa, quello del giornalista Víctor Rico Galán, tra i fondatori del Movimiento Revolucionario del Pueblo (MRP), una delle tante sigle del México Insurgente negli anni 60, un’organizzazione che precorse il movimento del 68 e gruppi guerriglieri più famosi come il Partido de los Pobres di Genaro Vázquez Rojas e Lucio Cabañas. L’MRP - composto sopratutto da medici e maestri rurali - ebbe breve esistenza: infiltrato pesantemente dalla forze di sicurezza, venne decimato nel 1966, dopo solo un paio d’anni di attività.
Sono passati quasi 50 anni ma il Messico è ancora oppresso, come e più di allora. Il governo, non riuscendo più a far... (continua)
Parole e musica di Judith Reyes
Nel disco intitolato “Messico oppresso”. La ragione del titolo in italiano è che fu pubblicato da noi, dai soliti “I Dischi del Sole”
Una canzone che ho provato a datare al 1966 per via del nome che compare nella sesta strofa, quello del giornalista Víctor Rico Galán, tra i fondatori del Movimiento Revolucionario del Pueblo (MRP), una delle tante sigle del México Insurgente negli anni 60, un’organizzazione che precorse il movimento del 68 e gruppi guerriglieri più famosi come il Partido de los Pobres di Genaro Vázquez Rojas e Lucio Cabañas. L’MRP - composto sopratutto da medici e maestri rurali - ebbe breve esistenza: infiltrato pesantemente dalla forze di sicurezza, venne decimato nel 1966, dopo solo un paio d’anni di attività.
Sono passati quasi 50 anni ma il Messico è ancora oppresso, come e più di allora. Il governo, non riuscendo più a far... (continua)
Voy a decir lo que pasa
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2014 - 21:52
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Αρκαδία IX [Η μητέρα του εξόριστου]
![Αρκαδία IX [Η μητέρα του εξόριστου]](img/upl/theodypografi.jpg)
[1969]
Arkadía IX [dekáti] [I mitéra tou exóristou]
Στίχοι: Κώστας Ι. Καλα(ν)τζής
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
Aνέκδοτo.
Testo di Kostas I. Kala(n)tzis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
Mikis Theodorakis confinato a Zatouna. Documento originale.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente il “Diario del carcere” di Theodorakis, tradotto dal francese (”Journal de résistance”) e pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1972,... (continua)
Arkadía IX [dekáti] [I mitéra tou exóristou]
Στίχοι: Κώστας Ι. Καλα(ν)τζής
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
Aνέκδοτo.
Testo di Kostas I. Kala(n)tzis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
Mikis Theodorakis confinato a Zatouna. Documento originale.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente il “Diario del carcere” di Theodorakis, tradotto dal francese (”Journal de résistance”) e pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1972,... (continua)
Μίκης Θεοδωράκης
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2014 - 20:36
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
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De serra, de terra e de mar
![De serra, de terra e de mar](img/upl/geraldovandrecantogeral.jpg)
[1968]
Scritta da Geraldo Vandré con Théo de Barros ed Hermeto Pascoal
Nel disco “Canto geral”
“Ho sempre voluto essere felice, ho sempre voluto soltanto cantare, portare a tutti quanti la voglia di abbracciarsi… Ma poi un giorno tutto cambiò, la vita si trasformò e così la nostra canzone.”
Forse la vicenda umana ed artistica di Geraldo Vandré sta tutta in questi versi…
Scritta da Geraldo Vandré con Théo de Barros ed Hermeto Pascoal
Nel disco “Canto geral”
“Ho sempre voluto essere felice, ho sempre voluto soltanto cantare, portare a tutti quanti la voglia di abbracciarsi… Ma poi un giorno tutto cambiò, la vita si trasformò e così la nostra canzone.”
Forse la vicenda umana ed artistica di Geraldo Vandré sta tutta in questi versi…
Eu sempre quis ser contente
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2014 - 15:13
Na terra como no céu
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[1970]
Parole e musica di Geraldo Vandré
La preghiera che apre il disco intitolato “Das terras de Benvirá”, pubblicato in Brasile nel 1973.
Il “Padre Nostro” secondo Geraldo Vandré, che lo scrisse durante l’esilio (in Cile, Germania e infine in Francia) cui l’aveva costretto il regime militare. Tornato in Brasile nel 1973, stanco, disilluso e amareggiato, Vandré non sarebbe mai più stato quello di prima. “Das terras de Benvirá” è di fatto il suo ultimo disco.
Parole e musica di Geraldo Vandré
La preghiera che apre il disco intitolato “Das terras de Benvirá”, pubblicato in Brasile nel 1973.
Il “Padre Nostro” secondo Geraldo Vandré, che lo scrisse durante l’esilio (in Cile, Germania e infine in Francia) cui l’aveva costretto il regime militare. Tornato in Brasile nel 1973, stanco, disilluso e amareggiato, Vandré non sarebbe mai più stato quello di prima. “Das terras de Benvirá” è di fatto il suo ultimo disco.
Não viemos por teu pranto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2014 - 14:50
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Αρκαδία Χ
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[1969]
Arkadía X [dekáti]
Στίχοι: Μίκις Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
LP: Σε “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” είναι ανέκδοτη.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Maria Farandouri (Solo “Είχα τρεις ζωές”)
LP: in “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” è inedita.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente... (continua)
Arkadía X [dekáti]
Στίχοι: Μίκις Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
LP: Σε “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” είναι ανέκδοτη.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Maria Farandouri (Solo “Είχα τρεις ζωές”)
LP: in “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” è inedita.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2014 - 10:20
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
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Cordão
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[1971]
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Nel disco intitolato “Construção”
“Nessuno mi può rinchiudere finchè potrò cantare, finchè potrò sorridere... E tutti coloro che non hanno nulla da perdere formeranno insieme a me un immenso cordone umano... Voglio vedere la tempesta, voglio vedere il carnevale...”
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Nel disco intitolato “Construção”
“Nessuno mi può rinchiudere finchè potrò cantare, finchè potrò sorridere... E tutti coloro che non hanno nulla da perdere formeranno insieme a me un immenso cordone umano... Voglio vedere la tempesta, voglio vedere il carnevale...”
Ninguém
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2014 - 21:35
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Fado tropical
![Fado tropical](img/upl/ln09-chico-buarque-calabar-ou-chico-canta.jpg)
[1972-73]
Scritta da Chico Buarque con il cineasta Ruy Guerra (che era stato anche il primo marito di Nara Leão)
Testo trovato sul sito di Chico Buarque
Nel disco intitolato “Calabar: o elogio à traição”, colonna sonora di uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Domingos Fernandes Calabar (1600-1635), un mulatto, facoltoso imprenditore zuccheriero del Pernambuco brasiliano che tradì gli spagnoli (che in quel periodo dominavano il Portogallo) per allearsi con i nemici olandesi. Catturato, finì malamente garrotato e poi squartato...
Dopo aver “annientato” Geraldo Vandré, i militari brasiliani si trovarono subito un altro artista da perseguitare con particolare accanimento. Oltre a soffrire un anno di esilio in Italia, Chico Buarque vide censurate parzialmente o totalmente molte sue canzoni, come Apesar de você
Quella di “Calabar” era una vera e propria operazione di “sovversione”.... (continua)
Scritta da Chico Buarque con il cineasta Ruy Guerra (che era stato anche il primo marito di Nara Leão)
Testo trovato sul sito di Chico Buarque
Nel disco intitolato “Calabar: o elogio à traição”, colonna sonora di uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Domingos Fernandes Calabar (1600-1635), un mulatto, facoltoso imprenditore zuccheriero del Pernambuco brasiliano che tradì gli spagnoli (che in quel periodo dominavano il Portogallo) per allearsi con i nemici olandesi. Catturato, finì malamente garrotato e poi squartato...
Dopo aver “annientato” Geraldo Vandré, i militari brasiliani si trovarono subito un altro artista da perseguitare con particolare accanimento. Oltre a soffrire un anno di esilio in Italia, Chico Buarque vide censurate parzialmente o totalmente molte sue canzoni, come Apesar de você
Quella di “Calabar” era una vera e propria operazione di “sovversione”.... (continua)
Oh, musa do meu fado
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2014 - 21:18
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Bom conselho
![Bom conselho](img/upl/R-2842149-1303520938.jpeg)
[1972]
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Scritta per la colonna sonora della commedia musicale “Quando o carnaval chegar” diretto da Cacá Diegues e interpretato dallo stesso Chico Buarque con Nara Leão e Maria Bethânia.
Poi inclusa in parecchi dischi successivi, a partire da “Caetano e Chico. Juntos e ao vivo”, sempre del 1972, insieme a Caetano Veloso.
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Scritta per la colonna sonora della commedia musicale “Quando o carnaval chegar” diretto da Cacá Diegues e interpretato dallo stesso Chico Buarque con Nara Leão e Maria Bethânia.
Poi inclusa in parecchi dischi successivi, a partire da “Caetano e Chico. Juntos e ao vivo”, sempre del 1972, insieme a Caetano Veloso.
Ouça um bom conselho
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2014 - 20:36
Partigiano dove sei...
![Partigiano dove sei...](img/upl/5141e5f41b_8246550_med.jpg)
Poesia di Cesare Corolli, responsabile dei collegamenti e delle trasmissioni della Brigata Arzani, presentata in allegato al CD "Chicchirichì, Canti ed Echi della Resistenza in provincia di Alessandria"
Credo che la poesia non richieda commenti e che qualsiasi parola sarebbe inutile.
Credo che la poesia non richieda commenti e che qualsiasi parola sarebbe inutile.
Partigiano dove sei...
(continua)
(continua)
inviata da gianfranco 16/11/2014 - 12:30
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L’ombra sols fuig en la nit
![L’ombra sols fuig en la nit](img/upl/ZEL_-_Portada.jpg)
(2013)
Album: Zel
Un micro-musical di otto minuti (in stile Bohemian Rhapsody), diviso in 10 sezioni e a più voci. La storia di un soldato che dialoga con la sua coscienza.
Album: Zel
Un micro-musical di otto minuti (in stile Bohemian Rhapsody), diviso in 10 sezioni e a più voci. La storia di un soldato che dialoga con la sua coscienza.
I- Introducció
(continua)
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16/11/2014 - 00:28
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Le fossoyeur itinérant
![Le fossoyeur itinérant](img/upl/VRF0003960_LRG.jpg)
[1980]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell'album intitolato “Le chanteur du silence”
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell'album intitolato “Le chanteur du silence”
J' suis fossoyeur itinérant
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2014 - 23:02
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Bosnie-Herzégovine
![Bosnie-Herzégovine](img/upl/19990301-peress-mw02-008-910.jpg)
[1993]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Tours, temples et pagodes post-industriels”
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Tours, temples et pagodes post-industriels”
J'ai un bœuf sur la langue, je ne peux plus parler
(continua)
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inviata da Bernart Bartleby 15/11/2014 - 22:49
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Der letzte Wolf
![Der letzte Wolf](img/upl/hb30_11_01.jpg)
[1996]
Parole e musica di Ingo Barz
La canzone che dà il titolo al suo album del 1996
Parole e musica di Ingo Barz
La canzone che dà il titolo al suo album del 1996
Es ist lang nach Mitternacht
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 22:52
Percorsi:
Guerra agli animali, LCG (Lupi Contro la Guerra)
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Opowieść pewnego emigranta
![Opowieść pewnego emigranta](img/upl/kaczmarski_1200-1200x720.png)
- Nie bój się, nie zabraknie. To krajowa czysta.
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/11/2014 - 20:40
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Zmartwychwstanie Mandelsztama
![Zmartwychwstanie Mandelsztama](img/upl/osip-mandelstam5.jpg)
[1987]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Al poeta russo Osip Mandelsztam (Osip Emil'evič Mandel'štam / Осип Эмильевич Мандельштам)
Da www.kaczmarski.art.pl
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Al poeta russo Osip Mandelsztam (Osip Emil'evič Mandel'štam / Осип Эмильевич Мандельштам)
Da www.kaczmarski.art.pl
Po Archipelagu krąży dziwna fama,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/11/2014 - 19:59
Percorsi:
L'Arcipelago Gulag
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Au bord de la rivière
![Au bord de la rivière](img/upl/R-1347017-1318598193.jpeg)
[1977]
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Ici”
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Ici”
De bon matin je suis allé
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 14:59
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Songez que maintenant
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[1968]
Parole e musica di Reinhard/Frédérik Mey
Nell’album “Frédérik Mey Volume 1”
Scopro ora che il berlinese Reinhard Mey – il cui nome per esteso è Reinhard Friedrich Michael Mey – compone ed interpreta indifferentemente in tedesco e francese e in Francia è conosciuto come Frédérik Mey.
Parole e musica di Reinhard/Frédérik Mey
Nell’album “Frédérik Mey Volume 1”
Scopro ora che il berlinese Reinhard Mey – il cui nome per esteso è Reinhard Friedrich Michael Mey – compone ed interpreta indifferentemente in tedesco e francese e in Francia è conosciuto come Frédérik Mey.
Songez que maintenant la lune pâle est sur la ville.
(continua)
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inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 14:46
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En l'an deux mille, l'humanité
![En l'an deux mille, l'humanité](img/upl/51Q9ayDoenL._SX300_.jpg)
[1999]
Parole e musica di Jofroi
La canzone che dà il titolo all’album del 1999
Parole e musica di Jofroi
La canzone che dà il titolo all’album del 1999
Quand donc a commencé le fabuleux décompte
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 14:33
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Bush-toi d'là
![Bush-toi d'là](img/upl/61AWUd35q8L._SL500_AA280_.jpg)
[2004]
Parole e musica di Jofroi
Nell’album intitolato “Marcher sur un fil”
Parole e musica di Jofroi
Nell’album intitolato “Marcher sur un fil”
Bush-toi d'là que j’m’y mette
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 14:25
Percorsi:
George Walker Bush II
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Fama nera
![Fama nera](img/upl/50488919.jpg)
Cerco un lavoretto estivo, un annuncio sul giornale
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/11/2014 - 10:30
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Khaled Said
![Khaled Said](img/upl/Khaled_Mohamed_Saeed_holding_up_a_tiny2C_flailing2C_stone-faced_Hosni_Mubarak.png)
Khaled Said era un giovane egiziano originario di Alessandria, ammazzato il 6 giugno 2010, dopo essere stato arrestato dalla polizia. Le foto del suo cadavere sfigurato diffuse attraverso le comunità online hanno scatenato la rabbia sfociata poi nella rivoluzione egiziana del 2011. Nell'ottobre del 2011 due ufficiali di polizia sono stati giudicati colpevoli per la morte di Khaled e condannati a sette anni di prigione. Il processo d'appello ha confermato la prima sentenza e condannato i due polziotti a 10 anni di reclusione (marzo 2014).
Khaled Mohamed Saeed (Arabic: خالد محمد سعيد IPA: [ˈxæːled mæˈħæmmæd sæˈʕiːd]; 27 January 1982 – 6 June 2010) was a young Egyptian man who died under disputed circumstances in the Sidi Gaber area of Alexandria on 6 June 2010, after being arrested by Egyptian police. Photos of his disfigured corpse spread throughout online communities and incited outrage... (continua)
Khaled Mohamed Saeed (Arabic: خالد محمد سعيد IPA: [ˈxæːled mæˈħæmmæd sæˈʕiːd]; 27 January 1982 – 6 June 2010) was a young Egyptian man who died under disputed circumstances in the Sidi Gaber area of Alexandria on 6 June 2010, after being arrested by Egyptian police. Photos of his disfigured corpse spread throughout online communities and incited outrage... (continua)
Abbiamo mani per non toccare.
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/11/2014 - 10:23
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Metti che un giorno ti svegli (Tu da che parte stai?)
![Metti che un giorno ti svegli (Tu da che parte stai?)](img/upl/vociper.jpg)
(testo e musica di Michele Negrini)
Questa canzone deve probabilmente molto alla poesia di Martin Niemöller
Vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti del festival Voci per la Libertà 2014
Questa canzone deve probabilmente molto alla poesia di Martin Niemöller
Vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti del festival Voci per la Libertà 2014
Metti che un giorno ti svegli
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/11/2014 - 10:16
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Sessanta sacchi di carbone
![Sessanta sacchi di carbone](img/upl/emigrazione-italiana-in-belgio_2009_03.jpg)
2014
Sempre avanti
Flavia Cumoli
Dai campi al sottosuolo. Reclutamento e strategie di adattamento al lavoro dei minatori italiani in Belgio
La centralità del nesso tra movimento di popolazione e contratto di lavoro ha contraddistinto l’emigrazione italiana assistita dall’immediato dopoguerra fino all’entrata in vigore dei principi teorici della libera circolazione della manodopera, ma l’intensità e le modalità della mobilità dei lavoratori sono mutate nel tempo e nello spazio sia in relazione alle differenti congiunture economiche che in relazione all’evoluzione delle politiche migratorie italiane ed estere. Gli anni della ricostruzione rappresentano, sotto questi due aspetti, uno dei periodi di maggiore diffusione dell’esodo clandestino così come della ripresa delle dinamiche autonome delle reti migratorie[1]. Nel corso dell’intero periodo postbellico l’Europa occidentale, ancora sconvolta... (continua)
Sempre avanti
Flavia Cumoli
Dai campi al sottosuolo. Reclutamento e strategie di adattamento al lavoro dei minatori italiani in Belgio
La centralità del nesso tra movimento di popolazione e contratto di lavoro ha contraddistinto l’emigrazione italiana assistita dall’immediato dopoguerra fino all’entrata in vigore dei principi teorici della libera circolazione della manodopera, ma l’intensità e le modalità della mobilità dei lavoratori sono mutate nel tempo e nello spazio sia in relazione alle differenti congiunture economiche che in relazione all’evoluzione delle politiche migratorie italiane ed estere. Gli anni della ricostruzione rappresentano, sotto questi due aspetti, uno dei periodi di maggiore diffusione dell’esodo clandestino così come della ripresa delle dinamiche autonome delle reti migratorie[1]. Nel corso dell’intero periodo postbellico l’Europa occidentale, ancora sconvolta... (continua)
Sopravvivere non era cosa facile
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/11/2014 - 09:46
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Les bourgeois
![Les bourgeois](img/upl/julos.jpg)
[1967]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nel suo album d’esordio, intitolato “Julos chante Julos”
Quando si è borghesi, che non si sà come ingannare il tempo, siccome in quella piccola testa c’è anche poca luce, inevitabilmente ci sia annoia. E allora si sogna la guerra, si maneggia il coltello e poi la pistola, ci si organizza in branco, in drappello, si marcia, si è fieri, in dieci contro uno, gli eroi sono fratelli... (Questa la prima strofa, ma la canzone merita senz’altro una traduzione completa)
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nel suo album d’esordio, intitolato “Julos chante Julos”
Quando si è borghesi, che non si sà come ingannare il tempo, siccome in quella piccola testa c’è anche poca luce, inevitabilmente ci sia annoia. E allora si sogna la guerra, si maneggia il coltello e poi la pistola, ci si organizza in branco, in drappello, si marcia, si è fieri, in dieci contro uno, gli eroi sono fratelli... (Questa la prima strofa, ma la canzone merita senz’altro una traduzione completa)
Quand on est bourgeois, qu'on sait pas quoi faire
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 21:56
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L’enfant du Liban
![L’enfant du Liban](img/upl/s_eg8592lb009.jpg)
[1989]
Parole e musica di Georges Chelon
La canzone che dà titolo al suo album del 1989.
Nel 1989 finiva la guerra civile scoppiata nel 1975, ma poco tempo dopo il Libano ricadeva sotto il controllo siriano, mentre nel sud continuava la guerra contro Israele, ritiratosi solo nel 2000. Un quarto di secolo di guerra ininterrotta, e sempre se non consideriamo l’attacco israeliano del 2006 e le ripercussioni che la guerra civile siriana in corso sta avendo anche sul Libano.
E non contiamo la situazione nei campi profughi palestinesi: in Libano sono 12, istituiti tra il 1948 ed il 1963, e raccolgono più di 400.000 rifugiati, quelli ufficialmente registrati: per i palestinesi guerra ed esilio durano ininterrottamente ormai da ben 66 anni!!!
Parole e musica di Georges Chelon
La canzone che dà titolo al suo album del 1989.
Nel 1989 finiva la guerra civile scoppiata nel 1975, ma poco tempo dopo il Libano ricadeva sotto il controllo siriano, mentre nel sud continuava la guerra contro Israele, ritiratosi solo nel 2000. Un quarto di secolo di guerra ininterrotta, e sempre se non consideriamo l’attacco israeliano del 2006 e le ripercussioni che la guerra civile siriana in corso sta avendo anche sul Libano.
E non contiamo la situazione nei campi profughi palestinesi: in Libano sono 12, istituiti tra il 1948 ed il 1963, e raccolgono più di 400.000 rifugiati, quelli ufficialmente registrati: per i palestinesi guerra ed esilio durano ininterrottamente ormai da ben 66 anni!!!
Il me regarde avec des yeux
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 21:35
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
La questione del Meridione
![La questione del Meridione](img/upl/6462730209_5122b60945_b.jpg)
2011
ViSiBì
ViSiBì
La questione del Meridione non ha proprio conclusione
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2014 - 17:35
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Peste noire
![Peste noire](img/upl/buhler12.jpg)
[1990]
Parole e musica di Michel Bühler
Nel sesto CD della raccolta “Toutes les chansons”
Parole e musica di Michel Bühler
Nel sesto CD della raccolta “Toutes les chansons”
Ce n'est rien de nouveau
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 17:27
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Yuri
![Yuri](img/upl/6462643993_f4c2bb5f63_b.jpg)
2011
ViSiBì
ViSiBì
Yuri lo aveva capito di avere il difetto di essere nato
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2014 - 17:26
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
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Frontières
![Frontières](img/upl/cabiacw.jpg)
[2011]
Parole e musica di Jofroi
Nell’album intitolato "Cabiac sur terre"
Parole e musica di Jofroi
Nell’album intitolato "Cabiac sur terre"
C’est une ritournelle, un refrain
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 17:01
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La ballade de monsieur Saint-Pierre
[1974]
Parole di Michel Bühler
Musica di Michel Bühler e Michel Devy.
Nella raccolta “Rue de la Roquette - Chansons de 1969 à 1980” pubblicata nel 2001.
Parole di Michel Bühler
Musica di Michel Bühler e Michel Devy.
Nella raccolta “Rue de la Roquette - Chansons de 1969 à 1980” pubblicata nel 2001.
Monsieur Saint-Pierre avait cinquante-deux ans
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 16:52
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Bêtes de somme
![Bêtes de somme](img/upl/613CWZQBfiL._SL500_AA280_.jpg)
[1987]
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Il aimait les rires”
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Il aimait les rires”
Je viens de recevoir la lettre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 16:43
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Le chômeur
[1976]
Parole di Jofroi
Musica di Jofroi, Jean Didier Vandervorst e Jean-Marie Simonart
Nell’album intitolato “L'odeur de la terre”
Parole di Jofroi
Musica di Jofroi, Jean Didier Vandervorst e Jean-Marie Simonart
Nell’album intitolato “L'odeur de la terre”
J'habite un'chambre dans une cité
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 16:33
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Ton Christ est Juif
![Ton Christ est Juif](img/upl/JulosBeaucarne_BarbaraDAlcantara.jpg)
[1997]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Vingt ans depuis quarante ans”
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Vingt ans depuis quarante ans”
Ton Christ est Juif
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 16:19
Je dis la paix
![Je dis la paix](img/upl/182.jpg)
[1953-54]
Versi di Louis Aragon, seconda sezione del “Chant XV” (“Chant de la Paix”) che chiude la raccolta intitolata “Les yeux et la mémoire”, pubblicata nel 1954
Musica di Jacques Yvart, cantautore di Dunkerque.
Nel disco di Yvart intitolato “Bonjour la paix!”, 1991.
Interpretati anche da un altro misconosciuto cantautore francese, Gérard-André Gaillard.
Lo stesso Aragon nel 1954 incise su LP Pathé Marconi frammenti (tra cui questa poesia) tratti da “Les yeux et la mémoire”.
Il 1954 fu un anno fatidico per la Francia colonialista, quello della sconfitta a Diên Biên Phu dopo una furiosa battaglia, combattuta contro il Viêt Minh di Võ Nguyên Giáp e Hô Chi Minh, durata più di cinque mesi, nel corso della quale gli occupanti persero oltre 2.300 soldati, cui però devono aggiungersene altri 7.800, catturati e poi morti in prigionia. Una disfatta che marcò indelebilmente il processo di decolonizzazione in atto ovunque, ma non in Vietnam, ben presto assalito da nuovi e più feroci invasori.
Versi di Louis Aragon, seconda sezione del “Chant XV” (“Chant de la Paix”) che chiude la raccolta intitolata “Les yeux et la mémoire”, pubblicata nel 1954
Musica di Jacques Yvart, cantautore di Dunkerque.
Nel disco di Yvart intitolato “Bonjour la paix!”, 1991.
Interpretati anche da un altro misconosciuto cantautore francese, Gérard-André Gaillard.
Lo stesso Aragon nel 1954 incise su LP Pathé Marconi frammenti (tra cui questa poesia) tratti da “Les yeux et la mémoire”.
Il 1954 fu un anno fatidico per la Francia colonialista, quello della sconfitta a Diên Biên Phu dopo una furiosa battaglia, combattuta contro il Viêt Minh di Võ Nguyên Giáp e Hô Chi Minh, durata più di cinque mesi, nel corso della quale gli occupanti persero oltre 2.300 soldati, cui però devono aggiungersene altri 7.800, catturati e poi morti in prigionia. Una disfatta che marcò indelebilmente il processo di decolonizzazione in atto ovunque, ma non in Vietnam, ben presto assalito da nuovi e più feroci invasori.
Je dis la paix pâle et soudaine
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 14:21
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La cravate lavallière
![La cravate lavallière](img/upl/cravate-soldat-chinois.jpg)
[1954]
Parole e musica di Stéphane Golmann
Nel disco intitolato semplicemente all’autore
Bellissima! Stéphane Golmann era un genio!
C’era un soldatino che portava una bella cravatta ascot. Marciava al passo, sì, ma ballando la polka, e persino al suo attendente, molto più marziale, la cosa non andava affatto giù… Il soldatino con la bella cravatta ascot amava la natura intera ed era cordiale con tutti, salutava con la mano persino i nemici – Come va? – quasi che non si rendesse conto di essere in guerra… Nessuno lo considerava un vero soldato, e infatti fu l’unico a salvarsi dalla carneficina… Tornato a casa, solo soletto, il Ministero della Guerra non se l’aspettava, non sapeva cosa farsene di lui… Ma il soldatino voleva solo che gli fosse restituita la sua vita, con la sua casa, la sua mamma e la sua donna… I burocrati del Ministero però non furono affatto d’accordo: - Ma che diamine!... (continua)
Parole e musica di Stéphane Golmann
Nel disco intitolato semplicemente all’autore
Bellissima! Stéphane Golmann era un genio!
C’era un soldatino che portava una bella cravatta ascot. Marciava al passo, sì, ma ballando la polka, e persino al suo attendente, molto più marziale, la cosa non andava affatto giù… Il soldatino con la bella cravatta ascot amava la natura intera ed era cordiale con tutti, salutava con la mano persino i nemici – Come va? – quasi che non si rendesse conto di essere in guerra… Nessuno lo considerava un vero soldato, e infatti fu l’unico a salvarsi dalla carneficina… Tornato a casa, solo soletto, il Ministero della Guerra non se l’aspettava, non sapeva cosa farsene di lui… Ma il soldatino voleva solo che gli fosse restituita la sua vita, con la sua casa, la sua mamma e la sua donna… I burocrati del Ministero però non furono affatto d’accordo: - Ma che diamine!... (continua)
Y avait un p'tit soldat en cravate lavallière
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 09:52
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Holy Water
![Holy Water](img/art/t548644.jpg)
"Holy Water" is a song co-written and recorded by American country music duo Big & Rich. It was released in September 2004 as the third single from debut album Horse of a Different Color. It reached number 15 on the U.S. Billboard US Country chart. The song was written by Big Kenny, John Rich, Vicky McGehee and Jeff Cohen.
The duo wrote the song in honor of their sisters, both of whom had been affected by domestic abuse.
Wikipedia
The duo wrote the song in honor of their sisters, both of whom had been affected by domestic abuse.
Wikipedia
Somewhere there's a stolen halo
(continua)
(continua)
inviata da John Doe 13/11/2014 - 03:16
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Earache My Eye
![Earache My Eye](img/upl/1855991.jpg)
My momma talkin' to me tellin' me how to live
(continua)
(continua)
inviata da John Doe 13/11/2014 - 02:23
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Loukanikos
![Loukanikos](img/upl/loukn.jpg)
[2014]
Album: Giro di danza
Loukanikos, (Λουκάνικος), era uno dei cani (chiamati internazionalmente Riot Dogs[1][2]), abbreviato in Louk, partecipanti a manifestazioni di piazza in Grecia, dai disordini del 2008, a quelli della protesta contro la crisi economica nel 2009 ai più recenti del 2010 e 2012, al pari di un altro animale, Kanellos (Κανέλλος), col quale è stato spesso confuso, e ad altri meno noti (Thodoris è un altro sosia di Kanellos, e si ritiene essere uno dei cuccioli). Esso è divenuto particolarmente famoso dopo la sua partecipazione a manifestazioni contro i tagli della spesa pubblica in Grecia, durante la Crisi economica della Grecia.
Il cane è diventato il simbolo della resistenza greca contro i tagli alla spesa pubblica. Si è altrimenti guadagnato un proprio sito web in cui vengono inoltrate le relazioni sui progressi di eventi in corso, correlati alle azioni di protesta.
Loukanikos è morto nell'ottobre 2014 per problemi cardiaci, a cui le prolungate esposizioni ai gas lacrimogeni hanno contribuito. Aveva circa 10 anni.
Album: Giro di danza
Loukanikos, (Λουκάνικος), era uno dei cani (chiamati internazionalmente Riot Dogs[1][2]), abbreviato in Louk, partecipanti a manifestazioni di piazza in Grecia, dai disordini del 2008, a quelli della protesta contro la crisi economica nel 2009 ai più recenti del 2010 e 2012, al pari di un altro animale, Kanellos (Κανέλλος), col quale è stato spesso confuso, e ad altri meno noti (Thodoris è un altro sosia di Kanellos, e si ritiene essere uno dei cuccioli). Esso è divenuto particolarmente famoso dopo la sua partecipazione a manifestazioni contro i tagli della spesa pubblica in Grecia, durante la Crisi economica della Grecia.
Il cane è diventato il simbolo della resistenza greca contro i tagli alla spesa pubblica. Si è altrimenti guadagnato un proprio sito web in cui vengono inoltrate le relazioni sui progressi di eventi in corso, correlati alle azioni di protesta.
Loukanikos è morto nell'ottobre 2014 per problemi cardiaci, a cui le prolungate esposizioni ai gas lacrimogeni hanno contribuito. Aveva circa 10 anni.
Arriva Loukanikos si incendia la città
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 12/11/2014 - 23:51
Les chasseurs
![Les chasseurs](img/upl/vauro_caccia1.jpg)
[1980]
Parole e musica di Marie-Annick Rétif, in arte Mannick.
Nel suo disco intitolato “... c'est par amour”
Parole e musica di Marie-Annick Rétif, in arte Mannick.
Nel suo disco intitolato “... c'est par amour”
Pardonnez si je vous offense
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 22:51
Percorsi:
Guerra agli animali
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L’art de la guerre
![L’art de la guerre](img/upl/pZx0rO0k4f5T9nOA17gj4pfEpVl.jpg)
[1958]
Parole di Stéphane Golmann ed F. Frédéric (?)
Musica di Stéphane Golmann
Nel disco “Stéphane Golmann 3”
Parole di Stéphane Golmann ed F. Frédéric (?)
Musica di Stéphane Golmann
Nel disco “Stéphane Golmann 3”
Deux singes se disputent
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 22:18
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If We Make It Through December
![If We Make It Through December](img/upl/_dL_5a74af49_7531d752.jpg)
1974
If we make it through December
(continua)
(continua)
inviata da John Doe 12/11/2014 - 19:27
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Mr. John Carlos
![Mr. John Carlos](img/upl/peternorman.jpg)
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Album: Livet är en fest
" È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”).
Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo... (continua)
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Album: Livet är en fest
" È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”).
Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo... (continua)
Säg, minns ni ännu den dagen i OS i Mexico
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/11/2014 - 19:01
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Padroni ci volete spaventare
![Padroni ci volete spaventare](img/upl/bredasesto.jpg)
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
(Sull'aria di "E quei briganti neri")
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Con un gruppo di operai della Breda Fucine
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni
Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e... (continua)
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
(Sull'aria di "E quei briganti neri")
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Con un gruppo di operai della Breda Fucine
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni
Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e... (continua)
Padroni ci volete spaventare
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2014 - 16:26
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Le temps perdu
![Le temps perdu](img/upl/R-5235002-1388332810-1263.jpeg)
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Alain Goraguer (1931-), compositore ed arrangiatore.
Interpretata da Marlène Jobert nel suo disco “Marlène Jobert dit Prévert” del 1978.
Musica di Alain Goraguer (1931-), compositore ed arrangiatore.
Interpretata da Marlène Jobert nel suo disco “Marlène Jobert dit Prévert” del 1978.
Devant la porte de l’usine.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 16:11
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
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Histoire du cheval
![Histoire du cheval](img/upl/Brassai2-Prevert72.jpg)
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".
Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".
Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Braves gens écoutez ma complainte
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 15:42
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Gli sfruttati
![Gli sfruttati](img/upl/bredasesto.jpg)
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni
Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e lo scontro di classe lascia lo spazio al pacifico confronto attraverso la conta delle... (continua)
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni
Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e lo scontro di classe lascia lo spazio al pacifico confronto attraverso la conta delle... (continua)
L’autunno caldo ormai se n’è andato
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2014 - 15:00
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La pêche à la baleine
![La pêche à la baleine](img/upl/1481839_3_b5f3_un-navire-japonais-capture-une-baleine-dans_b05506f5fc2de0313cafa2c35f367711.jpg)
[193?]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.
Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.
Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.
Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.
Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.
Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.
Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
A la pêche à la baleine, à la pêche à la baleine,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 14:24
Percorsi:
Guerra agli animali
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The Enemy Inside
![The Enemy Inside](img/art/t260935.jpg)
The Enemy Inside, tratto dall'ultimo album Dream Theater dei Dream Theater, è un brano metal caratterizzato da un ritmo sostenuto, veloce, energetico e tecnico. A detta del cantante James LaBrie, il testo di The Enemy Inside "è relativo allo stress post-traumatico, di come le persone si occupano degli avvenimenti raccapriccianti accaduti durante le loro vite o di qualcosa realmente stridente a cui esso sono realmente collegati come esseri umani".
Il videoclip è stato pubblicato il 23 settembre ed è basato su migliaia di storie accadute realmente. Il protagonista del video (il quale rispecchia in parte lo stesso personaggio descritto nel testo della canzone) è un uomo che in passato è stato un soldato al servizio degli Stati Uniti e durante i momenti quotidiani viene perseguitato in modo continuo dai vari ricordi di guerra, senza poter avere alcuna via di scampo.
Il videoclip è stato pubblicato il 23 settembre ed è basato su migliaia di storie accadute realmente. Il protagonista del video (il quale rispecchia in parte lo stesso personaggio descritto nel testo della canzone) è un uomo che in passato è stato un soldato al servizio degli Stati Uniti e durante i momenti quotidiani viene perseguitato in modo continuo dai vari ricordi di guerra, senza poter avere alcuna via di scampo.
Over and over again
(continua)
(continua)
inviata da Andrea - andreaipp86@libero.it 12/11/2014 - 12:38
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La dame Cendrillon
![La dame Cendrillon](img/upl/yvan-dautin-ne-pense-plus-depense-105835946.jpg)
[2008]
Parole di Yvan Dautin
Musica di Angelo Zurzolo
Album “Ne pense plus, dépense!”
Parole di Yvan Dautin
Musica di Angelo Zurzolo
Album “Ne pense plus, dépense!”
Elle dort sur du carton
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 11:25
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La mal mariée (o Déjà mal mariée)
anonimo
![La mal mariée (<em>o</em> Déjà mal mariée)](img/upl/1568780_11315347-goad-b129a.jpg)
Canzone popolare dalla Bretagna.
Fa parte del repertorio delle Sœurs Goadec, trio vocale tradizionale da Treffrin (Côtes-d'Armor) composto dalle sorelle Maryvonne (1900-1983), Eugénie (1909-2003) et Anastasie Goadec (1913-1998). Ripresa anche dai Tri Yann.
Ah, quella sfrontata della mal maritata! Non le piace il cavatore di pietre che le hanno imposto di sposare! Non le piace stare in cava e mangiare pane e succo di pietra! Così ha osato chiedere il “divorzio” ma lo ha chiesto proprio alla persona meno indicata, il prete, che le ha risposto “Io rendo le ragazze donne, ma non le donne ragazze!”.
Fa parte del repertorio delle Sœurs Goadec, trio vocale tradizionale da Treffrin (Côtes-d'Armor) composto dalle sorelle Maryvonne (1900-1983), Eugénie (1909-2003) et Anastasie Goadec (1913-1998). Ripresa anche dai Tri Yann.
Ah, quella sfrontata della mal maritata! Non le piace il cavatore di pietre che le hanno imposto di sposare! Non le piace stare in cava e mangiare pane e succo di pietra! Così ha osato chiedere il “divorzio” ma lo ha chiesto proprio alla persona meno indicata, il prete, che le ha risposto “Io rendo le ragazze donne, ma non le donne ragazze!”.
Mon père m'a mariée à un tailleur de pierre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 11:00
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Petit Pédé
![Petit Pédé](img/upl/113900010.jpg)
Una canzone del 2002.
dall'album "Boucan d'enfer"
dall'album "Boucan d'enfer"
T'as quitté ta province coincée
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 12/11/2014 - 10:18
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It's Your World
![It's Your World](img/art/t267854.jpg)
Dall'album "Ride Out" del 2014.
Let's talk about acid in the ocean
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 12/11/2014 - 10:15
Percorsi:
Guerra alla Terra
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L'oiseau qui fait tchak tchak
![L'oiseau qui fait tchak tchak](img/upl/1349247882_small.jpg)
[1960]
Parole e musica di Paul Villaz, misconosciuto poeta, compositore, cabarettista attivo negli anni 60. Profondamente anarchico, “cugino” bizzarro e folle di Brassens, scomparve dalle scene senza aver mai ceduto a compromessi col sistema. E’ morto nel 2010.
In seguito incisa da altri artisti, come Yvan Dautin (1968) e James Ollivier (1979).
Canzone non-sense dal significato piuttosto chiaro: una sonora presa per il culo dei valori tradizionali “Diopatriafamiglia”, che di lì a qualche anno sarebbero stati seriamente danneggiati insieme al pavé delle strade di Parigi. Non a caso la canzone fu ripresa proprio nel 1968 e poi sul finire dei 70.
Parole e musica di Paul Villaz, misconosciuto poeta, compositore, cabarettista attivo negli anni 60. Profondamente anarchico, “cugino” bizzarro e folle di Brassens, scomparve dalle scene senza aver mai ceduto a compromessi col sistema. E’ morto nel 2010.
In seguito incisa da altri artisti, come Yvan Dautin (1968) e James Ollivier (1979).
Canzone non-sense dal significato piuttosto chiaro: una sonora presa per il culo dei valori tradizionali “Diopatriafamiglia”, che di lì a qualche anno sarebbero stati seriamente danneggiati insieme al pavé delle strade di Parigi. Non a caso la canzone fu ripresa proprio nel 1968 e poi sul finire dei 70.
Tchak tchak
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 10:11
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Young Men Dead
![Young Men Dead](img/upl/Passover.jpg)
Album: Passover - 2006
Fire for the hills pick up your feet and let's go
(continua)
(continua)
inviata da Dionysus 12/11/2014 - 04:46
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Le lapin et les chameaux
![Le lapin et les chameaux](img/upl/72448.jpg)
[1953]
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Un riche et vieux sultan possédait en Afrique
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 01:00
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Hanna från Arlöv
![Hanna från Arlöv](img/upl/livetaerenfest.jpg)
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Interpretata da/Performed by/Sjungen av: Maria Grahn
Album: Livet är en fest
Arlöv è un grosso sobborgo industriale della città di Malmö, la metropoli della Svezia meridionale. Grossi zuccherifici, altre industrie, immigrazione, e lavanderie. Avete mai sentito parlare delle lavanderie industriali? L'industria di qualsiasi tipo produce un sacco di panni sporchi, e dove si lavano i panni sporchi c'è da sudare come bestie. Qui comincia la nostra canzone, che è una delle più famose dell'intero progg svedese. Con il nome di progg (abbreviazione di progressiv) si indicava in Svezia un movimento e stile artistico degli anni '70, caratterizzato da forti tematiche sociali e rivoluzionarie. Accanto agli Knutna Nävar, più dichiaratamente comunisti e rivoluzionari, il gruppo gotemburghese del Nationalteatern... (continua)
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Interpretata da/Performed by/Sjungen av: Maria Grahn
Album: Livet är en fest
Arlöv è un grosso sobborgo industriale della città di Malmö, la metropoli della Svezia meridionale. Grossi zuccherifici, altre industrie, immigrazione, e lavanderie. Avete mai sentito parlare delle lavanderie industriali? L'industria di qualsiasi tipo produce un sacco di panni sporchi, e dove si lavano i panni sporchi c'è da sudare come bestie. Qui comincia la nostra canzone, che è una delle più famose dell'intero progg svedese. Con il nome di progg (abbreviazione di progressiv) si indicava in Svezia un movimento e stile artistico degli anni '70, caratterizzato da forti tematiche sociali e rivoluzionarie. Accanto agli Knutna Nävar, più dichiaratamente comunisti e rivoluzionari, il gruppo gotemburghese del Nationalteatern... (continua)
Jag jobba' på tvätten i Arlöv
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/11/2014 - 23:10
Addio mammina addio
anonimo
![Addio mammina addio](img/upl/montemorello_5_001.jpg)
[1943-45]
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
“Addio mammina addio”
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/11/2014 - 15:44
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Che Italia è?
![Che Italia è?](img/upl/R-5802570-1403084473-9072.jpeg)
[2012]
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
La gente muore di fame
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/11/2014 - 14:29
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La ballata della piccolo-borghese
![La ballata della piccolo-borghese](img/art/t9891184.jpg)
La canzone nasce nel 1965; quando i due autori (Gianni Famoso scrisse la musica)la composero non potevano prevedere il 68, ma, col senno di poi, il canto preannuncia, in qualche modo, la critica spietata a una borghesia chiusa e noiosa.
Il mio primo grande amore
(continua)
(continua)
inviata da Francesco 'Ciccio' Giuffrida 11/11/2014 - 10:48
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Broken Soldier
![Broken Soldier](img/upl/R-4427565-1378388546-2373.jpeg.jpg)
2013
I want to be able to close my eyes with you
(continua)
(continua)
inviata da John Doe 11/11/2014 - 03:37
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra, Eroi
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Hungry Eyes
![Hungry Eyes](img/art/t274750.jpg)
A crowded canvas cabin in a crowded labor camp
(continua)
(continua)
inviata da John Doe 11/11/2014 - 02:43
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Lied der Steinklopfer
![Lied der Steinklopfer](img/thumb/c48407_130x140.jpeg?1415630517)
Chanson allemande – Lied der Steinklopfer – Kurt Tucholsky – 1929
Poème de Kurt Tucholsky, dans “Deutschland, Deutschland über alles” en 1929, un « journal de lutte comportant des photographie de tendance » avec les écrits de Tucholsky et l’apparatus iconographique (photographie et montages photographiques) d' Helmut Herzfeld, alias John Heartfield.
Une poésie mise en musique par The Ex, célèbre band anarco-punk néerlandais.
Seul e 1989 (en collaboration avec les Écossais Dog Faced Hermans) ensuite inclus en diverses formations successives. La photo de couverture est la même que celle que John Heartfield utilisa pour illustrer les poèmes de Tucholsky.
Oh, Lucien l'âne mon ami, cette fois-ci, il me faut vraiment donner quelque éclaircissement, même si, je peux te l'assurer et à la rigueur, le démontrer, ma version est conforme au texte et à son sens, ainsi d'ailleurs qu'à l'esprit de ce... (continua)
Poème de Kurt Tucholsky, dans “Deutschland, Deutschland über alles” en 1929, un « journal de lutte comportant des photographie de tendance » avec les écrits de Tucholsky et l’apparatus iconographique (photographie et montages photographiques) d' Helmut Herzfeld, alias John Heartfield.
Une poésie mise en musique par The Ex, célèbre band anarco-punk néerlandais.
Seul e 1989 (en collaboration avec les Écossais Dog Faced Hermans) ensuite inclus en diverses formations successives. La photo de couverture est la même que celle que John Heartfield utilisa pour illustrer les poèmes de Tucholsky.
Oh, Lucien l'âne mon ami, cette fois-ci, il me faut vraiment donner quelque éclaircissement, même si, je peux te l'assurer et à la rigueur, le démontrer, ma version est conforme au texte et à son sens, ainsi d'ailleurs qu'à l'esprit de ce... (continua)
CHANT DES PAVEURS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/11/2014 - 23:26
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Dall'album "Bala e fa balà "
ballata ambientalista dei Luf