Horizon
Combien de temps déjà
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 22/10/2014 - 23:14
Percorsi:
Dalle galere del mondo
La Berloque
LA BERLOQUE
Scène de guerre – Rêve de Peur
Chanson française – LA BERLOQUE – Marco Valdo M.I. – 2014
La Berloque…
La breloque !
Non, la berloque, comme je te le dis.
Sûr ?
Sûr et certain, que je suis. Je te l'accorde : berloque et breloque sont deux mots très proches et aisément confondus. Il n'empêche que c'est bien de berloque qu'il est question. Et de plus, il faut l'entendre aux sens propre et figuré.
Moi, je veux bien, dit Lucien l'âne un peu éberlué, mais je ne sais rien ni de l'un, ni de l'autre.
Alors, je t'explique. Berloque n'est pas un mot d'usage courant… Au point que les dictionnaires les plus usités n'en disent mot. Cependant, quand on cherche, on trouve. Ainsi, berloque est attesté par Littré, ce qui – en soi – est une référence et aussi, par le dictionnaire de l'Académie française, référence redoutable, s'il en est.
Ça ne me dit toujours pas de quoi il s'agit,... (continua)
Scène de guerre – Rêve de Peur
Chanson française – LA BERLOQUE – Marco Valdo M.I. – 2014
La Berloque…
La breloque !
Non, la berloque, comme je te le dis.
Sûr ?
Sûr et certain, que je suis. Je te l'accorde : berloque et breloque sont deux mots très proches et aisément confondus. Il n'empêche que c'est bien de berloque qu'il est question. Et de plus, il faut l'entendre aux sens propre et figuré.
Moi, je veux bien, dit Lucien l'âne un peu éberlué, mais je ne sais rien ni de l'un, ni de l'autre.
Alors, je t'explique. Berloque n'est pas un mot d'usage courant… Au point que les dictionnaires les plus usités n'en disent mot. Cependant, quand on cherche, on trouve. Ainsi, berloque est attesté par Littré, ce qui – en soi – est une référence et aussi, par le dictionnaire de l'Académie française, référence redoutable, s'il en est.
Ça ne me dit toujours pas de quoi il s'agit,... (continua)
Avec le soir, les cris redoublent,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/10/2014 - 19:29
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Charlie Don't Surf
Per questo motivo inserisco qui "Charlie fa surf" dei Baustelle.
La canzone è ispirata a Charlie Don't Surf, opera di Maurizio Cattelan, nella quale è rappresentato un bambino con le mani inchiodate al banco di scuola con le matite (a sua volta ispirato ad un dialogo del film Apocalypse Now, che aveva ispirato anche un brano dei Clash Charlie Don't Surf).
Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, ha spiegato che il testo ha due chiavi di lettura. La prima è quella che traspare chiaramente: si tratta di un canto rock and roll di ribellione adolescenziale con riferimenti ai Ramones (la mazza da baseball di Beat on the Brat) in cui il linguaggio gergale e diretto è volutamente provocatorio.
La seconda lettura è una condanna dei ragazzi d'oggi, i quali, per sentirsi diversi, non fanno che identificarsi in certe tipologie di musica e modi di essere con il risultato di diventare comunque omologati.... (continua)
La canzone è ispirata a Charlie Don't Surf, opera di Maurizio Cattelan, nella quale è rappresentato un bambino con le mani inchiodate al banco di scuola con le matite (a sua volta ispirato ad un dialogo del film Apocalypse Now, che aveva ispirato anche un brano dei Clash Charlie Don't Surf).
Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, ha spiegato che il testo ha due chiavi di lettura. La prima è quella che traspare chiaramente: si tratta di un canto rock and roll di ribellione adolescenziale con riferimenti ai Ramones (la mazza da baseball di Beat on the Brat) in cui il linguaggio gergale e diretto è volutamente provocatorio.
La seconda lettura è una condanna dei ragazzi d'oggi, i quali, per sentirsi diversi, non fanno che identificarsi in certe tipologie di musica e modi di essere con il risultato di diventare comunque omologati.... (continua)
CHARLIE FA SURF
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 22/10/2014 - 11:36
Brigante se more
BRIGANTI E PARTIGIANI
Banda POPolare dell'Emilia Rossa
da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).
Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Banda POPolare dell'Emilia Rossa
da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).
Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Paolo Brini 22/10/2014 - 08:48
Sgt. McKenzie
Joseph Klina McKenzie
Lay me doon in the caul, caul groon
(continua)
(continua)
inviata da John Doe 21/10/2014 - 22:39
Percorsi:
Eroi
Sull’aspro monte
anonimo
Poiché raccolsi dal vice sindaco di Campli (TE) due strofe di un canto dopo la caduta della Fortezza di Civitella posso ritenere che il canto da Voi riportato possa avere la stessa melodia di quella da me registrata.
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Filippo Buongrazio 21/10/2014 - 13:24
Sergeant Waurich
Chanson allemande - Sergeant Waurich – Erich Kästner – 1930
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht" von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.
Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.
Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continua)
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht" von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.
Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.
Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continua)
SERGENT BRAILLARD
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/10/2014 - 22:35
Il giorno che la Terra smise di girare
perché mettere questa traduzione al futuro, mi sembra che il testo originale é al passato. Sarebbe stato meglio indicarlo nella presentazione.
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Jacques Becker 20/10/2014 - 19:40
La Pernette
anonimo
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
NON PIANGERE, GIANNETTA
(continua)
(continua)
inviata da Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 18:02
Complainte de Mandrin
anonimo
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini
"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"
"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continua)
"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"
"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continua)
LAMENTO DI MANDRINO
(continua)
(continua)
inviata da Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 04:03
Elle n'est pas morte!
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini
"Canzone della Comune di Parigi 1871
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
(Parole di E. Pottier)
Canzone scritta nel 1886 in ricordo della Comune di Parigi 1871"
"La Comune di Parigi del 1871 fu certo uno dei momenti-chiave nella storia del movimento operaio e democratico. Il suo ricordo non si estinse con la terribile repressione del governo di Thiers, anzi restò intatto nella coscienza popolare. Tra le numerose canzoni che si ispirano alla Comune, questa, composta da Pottier nel 1886, è forse la più nota. La versione italiana di Chierici ne mette in risalto tutta la carica aggressiva e rabbiosa, attribuendole al tempo stesso una cadenza un po' sbracata da cantastorie, sorretta da un accompagnamento musicale che sa di osteria e di piazza di paese."
"Canzone della Comune di Parigi 1871
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
(Parole di E. Pottier)
Canzone scritta nel 1886 in ricordo della Comune di Parigi 1871"
"La Comune di Parigi del 1871 fu certo uno dei momenti-chiave nella storia del movimento operaio e democratico. Il suo ricordo non si estinse con la terribile repressione del governo di Thiers, anzi restò intatto nella coscienza popolare. Tra le numerose canzoni che si ispirano alla Comune, questa, composta da Pottier nel 1886, è forse la più nota. La versione italiana di Chierici ne mette in risalto tutta la carica aggressiva e rabbiosa, attribuendole al tempo stesso una cadenza un po' sbracata da cantastorie, sorretta da un accompagnamento musicale che sa di osteria e di piazza di paese."
LA COMUNE NON È MORTA
(continua)
(continua)
inviata da Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 03:29
Toz jorz dras de soie tristrons
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini
Da Chrétien de Troyes - XII sec.
Musica di Daisy Lumini - Testo italiano di Beppe Chierici
Il testo originale è in "Yvain ou le chevalier au lion" di Chrétien de Troyes, il fondatore del romanzo francese. E' l'epoca delle Crociate e del feudalesimo; ma accanto alle tradizionali forme di sfruttamento economico, quelle legate alla struttura agricola della società, nascono i primi nuclei dell'industria. Nella Champagne e nell'Artois gli operai sono sottoposti a un ben duro regime nelle officine dove si tesse la seta. Il lamento delle tessitrici è un testo assai insolito nell'opera di Chrétien de Troyes, che solo qui sembra accorgersi dell'esistenza della miseria; ma descrive con tale dolorosa forza espressiva la situazione dello sfruttamento, che sembra che l'autore riconosca davvero l'esistenza di due classi.
La versione italiana di Chierici... (continua)
Da Chrétien de Troyes - XII sec.
Musica di Daisy Lumini - Testo italiano di Beppe Chierici
Il testo originale è in "Yvain ou le chevalier au lion" di Chrétien de Troyes, il fondatore del romanzo francese. E' l'epoca delle Crociate e del feudalesimo; ma accanto alle tradizionali forme di sfruttamento economico, quelle legate alla struttura agricola della società, nascono i primi nuclei dell'industria. Nella Champagne e nell'Artois gli operai sono sottoposti a un ben duro regime nelle officine dove si tesse la seta. Il lamento delle tessitrici è un testo assai insolito nell'opera di Chrétien de Troyes, che solo qui sembra accorgersi dell'esistenza della miseria; ma descrive con tale dolorosa forza espressiva la situazione dello sfruttamento, che sembra che l'autore riconosca davvero l'esistenza di due classi.
La versione italiana di Chierici... (continua)
LE TESSITRICI DI SETA
(continua)
(continua)
inviata da gianfranco 19/10/2014 - 21:19
It Ain't Me Babe
Francamente io non sarei così sicuro della validità di questa interpretazione della canzone...
Paolo 19/10/2014 - 15:09
Sans Papiers (Iniziali S.P.)
Hanno cantato questa canzone col gruppo Amoul Solo, in francese.
Lucas 19/10/2014 - 09:19
Unser Marsch ist eine gute Sache
Chanson allemande – Unser Marsch ist eine gute Sache – Dieter Süverkrüp – 1964
[1964]
Paroles et musique : Hannes Stütz
Arrangement musical : Dieter Süverkrüp
Interprétation : Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp et Hannes Stütz.
Imagine, Lucien l'âne mon ami, que cette chanson date de cinquante ans, d'un demi-siècle…
Oui, j'imagine fort bien. Mais je connais bien d'autres chansons qui datent depuis bien plus longtemps encore ; certaines depuis des centaines d'années et plus. Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, je me demande ce que tu as derrière la tête en évoquant ce demi-siècle…
Plusieurs choses, en effet. Particulièrement, quoi que tu en dises, la durée écoulée. Certes, cinquante ans pour une chanson, ce n'est rien ou peu de choses, mais à l'échelle d'une vie d'homme, c'est beaucoup. Et cette chanson est une chanson de marche civile avec une forte charge politique pacifiste... (continua)
[1964]
Paroles et musique : Hannes Stütz
Arrangement musical : Dieter Süverkrüp
Interprétation : Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp et Hannes Stütz.
Imagine, Lucien l'âne mon ami, que cette chanson date de cinquante ans, d'un demi-siècle…
Oui, j'imagine fort bien. Mais je connais bien d'autres chansons qui datent depuis bien plus longtemps encore ; certaines depuis des centaines d'années et plus. Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, je me demande ce que tu as derrière la tête en évoquant ce demi-siècle…
Plusieurs choses, en effet. Particulièrement, quoi que tu en dises, la durée écoulée. Certes, cinquante ans pour une chanson, ce n'est rien ou peu de choses, mais à l'échelle d'une vie d'homme, c'est beaucoup. Et cette chanson est une chanson de marche civile avec une forte charge politique pacifiste... (continua)
NOTRE MARCHE EST UNE BONNE CHOSE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/10/2014 - 22:32
O charlatão
[1971]
Parole e musica di José Mário Branco
Nel disco intitolato “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Interpretata anche da Sérgio Godinho nel suo disco “Os sobreviventes” del 1972
Descrizione del Portogallo come ridotto sotto la dittatura di António Salazar, il ciarlatano (e affamatore e assassino).
Parole e musica di José Mário Branco
Nel disco intitolato “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Interpretata anche da Sérgio Godinho nel suo disco “Os sobreviventes” del 1972
Descrizione del Portogallo come ridotto sotto la dittatura di António Salazar, il ciarlatano (e affamatore e assassino).
Numa ruela de má fama
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:44
Com uma arma, com uma flor
[1975]
Parole e musica di José Niza
Con l’arrangiamento e l’orchestra di José Calvário
Canzone presentata al XII Grande Prémio Tv Da Canção 1975
Parole e musica di José Niza
Con l’arrangiamento e l’orchestra di José Calvário
Canzone presentata al XII Grande Prémio Tv Da Canção 1975
Nasci num país de silêncio e luta
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:15
Le Joueur De Pipeau
Le Joueur De Pipeau
Chanson française – Hugues Aufray – 1966
Voici donc la chanson dont je t'avais parlé à propos du Charmeur de Rats Der Rattenfänger. Elle est plus accessible, notamment par les enfants et d'ailleurs, elle est illustrée ici par un dessin animé. Mais, elle n'a pas du tout la portée de la version allemande. Elle irait même à l'encontre de celle-ci.
Que veux-tu dire ?, Marco Valdo M.I. mon ami. Elle dirait donc blanc où la version d'Hannes Wader
dirait noir, ou rouge, ou bleu… Que sais-je ? Une autre tonalité, une autre couleur ? Un autre sens…
Exactement. Ce Joueur de Pipeau, je te le dis tout de suite, est très conforme à la version traditionnelle. Le vagabond est définitivement le méchant, il va tuer les enfants pour se venger. C'est le message que la bonne société, celle qui se voit comme la bonne société, la société des bonnes gens, ces gens de quelque part, de... (continua)
Chanson française – Hugues Aufray – 1966
Voici donc la chanson dont je t'avais parlé à propos du Charmeur de Rats Der Rattenfänger. Elle est plus accessible, notamment par les enfants et d'ailleurs, elle est illustrée ici par un dessin animé. Mais, elle n'a pas du tout la portée de la version allemande. Elle irait même à l'encontre de celle-ci.
Que veux-tu dire ?, Marco Valdo M.I. mon ami. Elle dirait donc blanc où la version d'Hannes Wader
dirait noir, ou rouge, ou bleu… Que sais-je ? Une autre tonalité, une autre couleur ? Un autre sens…
Exactement. Ce Joueur de Pipeau, je te le dis tout de suite, est très conforme à la version traditionnelle. Le vagabond est définitivement le méchant, il va tuer les enfants pour se venger. C'est le message que la bonne société, celle qui se voit comme la bonne société, la société des bonnes gens, ces gens de quelque part, de... (continua)
Un étranger est arrivé un beau soir
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/10/2014 - 23:11
Fadinho do pobre
[800]
Canzone popolare portoghese – credo originariamente delle contadine del Beira Baixa all’epoca della battitura (“Coro das maçadeiras”) - ripresa e adattata da Tonicha in un suo EP del 1975.
Canzone popolare portoghese – credo originariamente delle contadine del Beira Baixa all’epoca della battitura (“Coro das maçadeiras”) - ripresa e adattata da Tonicha in un suo EP del 1975.
Ó minha mãe dos trabalhos
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 15:09
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Album: "Horizons"
L'inserimento di questa canzone è destinato sicuramente a fare discutere. Perché proviene dalla penna e dalla voce di Bertrand Cantat, l'ex cantante dei Noir Désir. Scontati cinque anni di galera in seguito all'omicidio di Marie Trintignant e dopo una breve reunion con il suo vecchio gruppo per la pubblicazione di Gagnants / Perdants, Cantat ha formato con il vecchio amico Pascal Humbert un nuovo progetto, Détroit (il nome del gruppo non ha niente a che vedere con la Motor City ma significa "stretto" in francese).
In un sito dove appare un percorso intitolato "Violenza sulle donne: come e peggio della guerra" è giusto dare spazio alla voce a un artista che è anche - indubbiamente - un bastardo violento, un assassino, un pazzo?
Forse no. Però nel sito abbiamo anche un percorso chiamato Dalle galere del mondo che raccoglie moltissime canzoni che si oppongono... (continua)