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Prima del 2014-1-24

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Haiti

Haiti
Album: "Funeral" (2004)

Régine Chassagne, la cantante degli Arcade Fire, è figlia di profughi haitiani che hanno dovuto lasciare il loro paese durante la terribile dittatura di François Duvalier (Papa Doc). Vedi anche Gadé maché ti péyi mouin!.
Haïti, mon pays,
(continua)
24/1/2014 - 23:59
L'aggressione fascista italiana all'Etiopia (1935/36) in un brano Calypso proveniente da Trinidad e Tobago: The Gold in Africa di Neville Marcano, detto “The Tiger” (1936). Viene qui presentato per la prima volta in Italia, dopo quasi ottant'anni passati invano, dato che si continuano a inagurare monumenti al macellaio Graziani e roba del genere.
Riccardo Venturi 24/1/2014 - 21:12

L’oro d’Africa

Antiwar Songs Blog
L’oro d’Africa
The Gold in Africa di Neville Marcano, detto “The Tiger” (1936) è un brano Calypso proveniente da Trinidad e Tobago che denuncia l’aggressione fascista italiana all’Etiopia (1935/36). Lo presentiamo per la prima volta in Italia, dopo quasi ottant’anni passati invano, dato che si continuano a inaugurare monumenti al macellaio Graziani. Di prim’acchito pensavo di aver […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-24 20:38:00
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The Gold in Africa

The Gold in Africa
[1936]
Lyrics and music by Neville Marcano [The Growling Tiger]
Testo e musica di Neville Marcano [The Growling Tiger]
Paroles et musique de Neville Marcano [The Growling Tiger]

Arrangement by Gerald Clark and his Caribbean Serenaders
Arrangiament di Gerald Clark coi suoi Caribbean Serenaders
Arrangement de Gerald Clark et ses Caribbean Serenaders

Recorded in New York, April 2nd, 1936
Registrato a New York, 2 aprile 1936
Enregistré à New York, 2 avril 1936



Di prim'acchito pensavo di aver trovato, con questo brano, un'autentica particolarità: una canzone a ballo contro Mussolini e la guerra d'Abissinia (vale a dire l'aggressione fascista e colonialista all'Etiopia) proveniente, in epoca contemporanea agli avvenimenti, da Trinidad e Tobago! Poi ci ho ripensato, e mi sono detto che la cosa era più che normale: in tutti i Caraibi, la figura dell'imperatore Hailé Selassié era pressoché... (continua)
The gold , the gold, the gold,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/1/2014 - 19:01
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Brutal

Brutal
[1991]
Langford-White-Greenhalg
Album: The Curse of the Mekons
Here comes McDrug
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/1/2014 - 17:52
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Sole di notte

Sole di notte
(2013)

AK 47:
Renato N (Voce), Michele F (chitarra e voce), Michele M (basso e percussioni), Riccardo R (anima e cori), Fabio G (elettronica, anima e cori), Alessio P (elettronica, effetti)

con loro Serhat A (saz e violino) Marco D (percussioni), Marta M (sax soprano)

Siamo tornati a scrivere dopo molti anni di silenzio e con la stessa intenzione che ci mosse a scrivere per denunciare la profonda ingiustizia del caso di Silvia Baraldini, detenuta all'epoca negli Stati Uniti, in regime di strettissima sorveglianza con un immane carico di pressione fisica e psicologica (leggi tortura e accanimento) e lo abbiamo fatto su un tema che è stato affrontato in mille modi, ma che -- nonostante le mille giuste e antiche battaglie - è rimasto "incombente" su tutti noi senza possibilità di scampo: Genova 2001. Non ci dilunghiamo sulle analisi perché mille e mille volte tutti quanti noi abbiamo parlato... (continua)
Genova era fuori dalla zona rossa e a venti anni a piazza Alimonda
(continua)
inviata da DQ82, adriana 24/1/2014 - 15:21
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Thanos Mikroutsikos / Θάνος Μικρούτσικος : Ο διάβολος

Thanos Mikroutsikos / Θάνος Μικρούτσικος : Ο διάβολος
O diávolos
Στίχοι: Γιώργος Κακουλίδης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Άλμπουμ: "Ο Άμλετ της Σελήνης" - 2002
Πρώτη εκτέλεση του Χρήστου Θηβαίου

Testo di Yorgos Kakoulidis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Album: "O Amlet tis Selinis/L'Amleto della Luna" - 2002
Prima interpretazione di Christos Thiveos

Questa forse (se sì, lo decidano gli admin) si può aggiungere alle diavolerie che questo sito ha incominciato a collezionare, anche se qui, più che un diavolo, parla piuttosto uno che se ne ritiene posseduto. Il cliché è probabilmente convenzionale, poiché il possesso diabolico coincide con l'incontinenza erotica. Ma è la musica di Mikroutsikos che egregiamente crea l'atmosfera sulfurea, ed è soprattutto per questo che mi sembra possa avere un posticino nella rubrica satanica. La canzone è tratta da un disco del 2002, musicalmente tutto di Thanos Mikroutsikos, ma i cui testi sono affidati... (continua)
Πόθε μου σκοτεινέ, κάνεις κομμάτια το καθρεφτάκι
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 24/1/2014 - 00:30
Percorsi: Il Diavolo
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No Lies

No Lies
[1971]
Parole e musica di Mark Farner
Nell’album intitolato “E Pluribus Funk”

In questo paese non abbiamo bisogno di capi, di leader che ci dicano cos’è giusto e cos’è sbagliato… Basta con le menzogne!
In questo paese abbiamo solo bisogno d’amore, abbiamo bisogno l’uno dell’altro per vivere in pace ed armonia, solo così saremo più forti... Basta con le cazzate!

Ho solo una cosa da aggiungere: basta con le balle!
Oh ... I got one thing to tell ya'
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2014 - 15:05
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Save the Land

Save the Land
[1971]
Parole e musica di Mark Farner
Nell’album intitolato “E Pluribus Funk”

Un appello ai miei fratelli, alle mie sorelle, tutti insieme per sconfiggere questa paura che ci attanaglia: diamoci una mossa, salviamo questa terra!
Look out for the land rush
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2014 - 14:56
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I Want Freedom

I Want Freedom
[1971]
Parole e musica di Mark Farner
Nell’album intitolato “Survival”
La canzone vera e propria è preceduta nell’incisione da un lungo dialogo tra Don Brewer e Mel Schacher dei Grand Funk che sembrano non intendersi sull’attacco del pezzo… Io ho preferito ometterlo perché, almeno dal punto di vista testuale, lo trovavo privo di interesse…

Quando ero bambino credevo di essere libero ma più tardi ho scoperto che la libertà che mi hanno dato non era vera, era una menzogna… Ora non ho più nessuna libertà, nemmeno quella di piangere, di esprimere come mi sento senza la mia libertà… Voglio libertà, voglio la libertà che mi avevano promesso per poter vivere in questo paese, la voglio, non posso vivere senza…
Just let me take it, my mind can't make it without ...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2014 - 14:40
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I'm Your Captain (Closer to Home)

I'm Your Captain (Closer to Home)
[1970]
Parole e musica di Mark Farner
Singolo poi incluso nell’album “Closer To Home”

Un brano epico, il più lungo (10 minuti) mai realizzato dalla band di Flint, Michigan.
Detto che il racconto è quello di un capitano privato del proprio vascello, forse in seguito ad un ammutinamento, le sue interpretazioni sono state molteplici ed il suo autore, Mark Farner, non ne ha mai avallata una in particolare: l’Odissea, o un trip lisergico andato male, o un tributo a Walt Whitman e alla sua "O Captain! My Captain!" dedicata a Lincoln…
Ma quella più accreditata ha a che fare con la guerra in Vietnam: nel suo “Battle Notes: Music of the Vietnam War” lo scrittore Lee Andresen afferma che il Capitano fosse il presidente Nixon, ritratto nel momento in cui stava perdendo il consenso della nazione al proseguimento della guerra. Mi sembra francamente un’interpretazione un po’ forzata… Meglio forse... (continua)
Everybody, listen to me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2014 - 14:07
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Creepin'

Creepin'
[1973]
Parole e musica di Mark Farner
Nell’album intitolato "We're An American Band” (dove il gruppo abbandonò il nome originario semplificandolo in Grand Funk).

Ehi, aprite bene le orecchie! C’è qualcosa che dobbiamo temere, ed è qui, ed è ora, ed è evidente: sono gli uomini che si arricchiscono depredando e stuprando il paese… Non riesco a capire perché non li acciuffiamo subito… Non dobbiamo più stare in loro balìa, apriamo gli occhi, smettiamola di dormire, apriamo gli occhi prima che sia troppo tardi, prima che il loro domani si insinui insidioso strisciando fra di noi come un serpente velenoso…
Hey, everybody won't you lend me your ear
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2014 - 13:03
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Words of Fire, Deeds of Blood

Words of Fire, Deeds of Blood
[1876]
Parole di Hin-mah-too-yah-lat-kekt, meglio conosciuto come Capo Giuseppe, o Giuseppe Il Giovane (1840–1904), capo della tribù Wal-lam-wat-kain (Wallowa) del popolo nativo dei Niimíipu (Nez Perce), originariamente abitanti nel nord-est dell’attuale Oregon.
Adattamento e musica di Robbie Robertson, dal disco “Music For the Native Americans” del 1994, con il gruppo The Red Road Ensemble.

Uno dei tanti, coraggiosi discorsi pronunciati da Hin-mah-too-yah-lat-kekt, prima e dopo l’incredibile e sfortunata impresa del 1877 quando, dopo aver rifiutato la deportazione in Idaho ma al tempo stesso di scontrarsi con i bianchi, condusse la sua tribù in un’epica fuga verso il Canada, nel tentativo di raggiungere i Sioux di Tȟatȟáŋka Íyotake (Toro Seduto) che lì erano sconfinati qualche tempo prima. Braccati dall’esercito, i Niimíipu, militarmente organizzati da guerrieri come Toohoolhoolzote e... (continua)
Perhaps you think the Creator sent you here
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2014 - 11:32
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Le Chameau

Le Chameau
Le Chameau

Chanson enfantine de langue française
Interprétations :
Les Quatre Barbus – 1956
Quatre Barbus (1956) :
Les petits chanteurs de l'Ile de France (1966) 

Ah, « Le Chameau »... Voilà bien un quadrupède utile...

Attention, dit Lucien l'âne, quadrupède et de plus, c'est un ongulé et de surcroît, tout comme son compère le dromadaire, il est très costaud et certains sont très rapides à la course et peuvent courir jusqu’à 65 km/h en pointe. Ce sont de lointains cousins...

Ah, l'esprit de famille... Ne fais pas la grimace, Lucien l'âne mon ami. C'était juste une petite plaisanterie. Mais notre « Chameau » d'aujourd'hui est une chanson, sans doute anonyme, qui fut sauvée des eaux par les colonies de vacances, les soirées dans les auberges de jeunesse et les Quatres Barbus qui en 1956, en firent une version qui fit les bonnes heures de leurs tours de France... Mais ce n'est pas... (continua)
Perdu dans le désert immense
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/1/2014 - 11:21
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
[1969]
Testo di Víctor Jara
Musica di Víctor Jara e Patricio Castillo
Intrerpretata anche dai Quilapayún
Altri interpreti: Mercedes Sosa, Maria Farandouri

Letra de Víctor Jara
Música de Víctor Jara y Patricio Castillo
También interpretada por Quilapayún
Otros intérpretes: Mercedes Sosa, Maria Farandouri

Lyrics by Víctor Jara
Music by Víctor Jara and Patricio Castillo
Also performed by Quilapayún
Further performances by Mercedes Sosa, Maria Farandouri




Ave Fucile
di Riccardo Venturi


Non saprei nemmeno dire se questa canzone è una delle celebri “dimenticanze” di questo sito, oppure se non sia mai stata inserita per qualche altro motivo; fatto sta che non c'era. Come sempre, stamani la cercavo assolutamente certo che ci fosse; “urgeva rimediare”.

Però, come per ogni canzone che autenticamente segna un'epoca intera, e un luogo intero, non è affatto semplice presentarla. Attualmente,... (continua)
Levántate y mira la montaña
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2014 - 04:38
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Forza di gravità

Forza di gravità
[2013?]

Poichè gli anarchici tendono a cadere giù dalle finestre, questa canzone si intitola “Forza di gravità” (Minoranza di Uno)
guardo alle mie spalle, ma è tutto già successo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 14:48
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Luglio

Luglio
[2013?]
Questa voce amara, Carlo, questa voce afona per il tanto urlare, è anche la tua.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 14:37
Percorsi: Genova - G8
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Stracci! Stracci!

Stracci! Stracci!
[anni 50]
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?) del 1960.
Musica di di Mario Piatti, pedagogo musicale, e Angelo Paccagnini (1930-1999), compositore e didatta italiano, da un vecchio disco di filastrocche intitolato “Teste fiorite”. Le canzoni sono interpretata da bambine, nello specifico Paola con il coro delle allieve dell’istituto “Matilde di Canossa” di Como.
Musica per coro di voci bianche e pianoforte di Tullio Visioli, compositore, flautista, cantante, didatta, eseguita dal coro di voci bianche 'I piccoli Talenti', Roma, diretto da Claudia Gili (2012)
O cenciaiolo, che hai nel sacco?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 11:25

Il pane

Il pane
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” del 1960.
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
S'io facessi il fornaio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 10:34
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La luna bambina

La luna bambina
Versi di Gianni Rodari, da “Filastocche in cielo e in terra” del 1960.
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
E adesso a chi la diamo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 09:44
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Gianni Rodari: Un signore maturo con un orecchio acerbo (L’orecchio verde)

Gianni Rodari: Un signore maturo con un orecchio acerbo (L’orecchio verde)
[1979]
Versi di Gianni Rodari, da “Parole per giocare” del 1979
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
Musica di Tullio Visioli per il video "L'orecchio acerbo" del Coro "Le cinque note" dell'Istituto Comprensivo di Vedelago diretto da Chiara Cattapan, secondo classificato al Concorso Nazionale "Racconta Gianni 2010".



Propongo questa filastrocca come tributo al grande Gianni Rodari, perché la intendo come il suo testamento e lascito politico ed artistico, lui che di orecchio verde non ne aveva certamente solo uno…
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 09:35
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L’uomo di neve

L’uomo di neve
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra”, 1960
Musica di Anton Virgilio Savona, dal disco “Filastrocche in cielo e in terra” del 1972, interpretato dallo stesso Savona con Lucia Mannucci del Quartetto Cetra.
Bella è la neve per l’uomo di neve
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 09:05
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Il cammello e il dromedario

Il cammello e il dromedario
[1963]
Parole e musica di Antonio Virgilio Savona, certamente ispirate alla filastrocca di Gianni Rodari Il dromedario e il cammello, che quindi deve essere di qualche tempo prima.
In un singolo del Quartetto Cetra uscito nel 1964.
Poi nella compilation tributo ad Anton Virgilio Savona intitolata “Seguendo Virgilio” del 2005, nella bella versione dei Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che l’hanno poi ripresa nel loro “Musica Nuda 2” del 2006.

Canzone emblema del genio che fu Anton Virgilio Savona, un artista capace di vivere sul doppio binario della canzone leggera e di quella radicale ed iconoclasta, percorsi che sovente si intersecavano, come in questa filastrocca di sapore rodariano…
In un deserto un giorno s'incontrarono
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 08:30

Il dromedario e il cammello

Il dromedario e il cammello
[196?]

Versi di Gianni Rodari, da “Il libro degli errori” pubblicato nel 1964.
Musica di Giannantonio Mutto, dallo spettacolo musicale “Brif Bruf Braf, suoni e parole in libertà” realizzato dal Conservatorio di Verona.
Una volta un dromedario
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 08:06
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Świat sprzyja

2011
Terzo giorno della primavera

Jerzy Słomiński & figli

All'orecchio dal video
Intro: Bardzo trudne, filozoficznie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 22/1/2014 - 03:13

La domenica delle talpe

La domenica delle talpe
[21/22 gennaio 2014]
Sull'aria de La domenica delle salme di Fabrizio De André


L'originale del détournement.
Tentò la fuga sembra
(continua)
22/1/2014 - 00:47
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Il dittatore

Il dittatore
Versi di Gianni Rodari, in “Filastrocche in cielo e in terra”, credo, nell’edizione definitiva del 1972, ripubblicata nel 1996 con le illustrazioni di Altan.
Ho trovato la poesia in versioni musicate da Andrea Lovito e da Chiara Figus, ma sicuramente stava anche nel repertorio del Cantacronache, su musica di Anton Virgilio Savona, anche se non sono ancora riuscito a capire se si trovi in qualche loro disco.
Inoltre una versione si trova in un vecchio disco di filastrocche intitolato “Teste fiorite”, con musiche di Mario Piatti, pedagogo musicale, e Angelo Paccagnini (1930-1999), compositore e didatta italiano. Le canzoni sono interpretata da bambine, nello specifico Paola con il coro delle allieve dell’istituto “Matilde di Canossa” di Como.

Pubblicata anche dai Mercanti di liquore nel disco "Live in Dada" con il titolo "un punto"
Un punto piccoletto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 22:46
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Uno uguale a me

Uno uguale a me
[1961]
Parole e musica di Mario Pogliotti
Nell’EP del Cantacronache intitolato “Il Cantacronache ben temperato (7)”
Poi nell’LP del 1971 “Cantacronache 2”




Canzone sull’alienazione da lavoro...
C'è per le strade uno uguale a me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 21:29
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Już jutro

Już jutro
[2012]
Testo e musica: Hubert Dobaczewski & Lao Che
Dall'album "Soundtrack"
Testo da http://www.tekstowo.pl/

Sol de Mañana
(k)
Jutro alkohol ujdzie sobie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/1/2014 - 19:08
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Girotondo di tutto il mondo

Girotondo di tutto il mondo
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?), 1960.
Musica di Anton Virgilio Savona
Interpretata da Margot nel disco del Cantacronache intitolato “Cantacronache 2” (1971)

Poi anche nel disco “Orecchioverde – Omaggio a Gianni Rodari. Poesie e filastrocche eco-pacifiste”, a cura di Stefano Panzarasa (2009)
Filastrocca per tutti i bambini,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 16:23
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Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο

Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο
Ta hronia pou mou èpianan ton kolo
Στίχοι: Γιώργος Κακουλίδης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Άλμπουμ: "Ο Άμλετ της Σελήνης" - 2002
Πρώτη εκτέλεση του Χρήστου Θηβαίου

Testo di Yorgos Kakoulidis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Albuma: "O Amlet tis Selinis/L'Amleto della Luna" - 2002
Prima interpretazione di Christos Thiveos

Ogni riferimento a sviluppi sociopolitici e persone reali dei nostri giorni è ovviamente del tutto casuale. (gpt)
Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 21/1/2014 - 13:47
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Filastrocca burlona

Filastrocca burlona
Versi di Gianni Rodari, in “Filastrocche lunghe e corte” del 1981.
Filastrocca recitata dai bambini del I° circolo didattico di Sala Consilina (Salerno) su musica dei Penguin Cafe Orchestra, per la realizzazione di un cartone animato nell’ambito del laboratorio “Sassopassosale” curato da Katia Rinaldi (esperta in realizzazioni grafiche e autrice di film d’animazione) e Erminia Pinto (insegnante elementare).
Filastrocca un po’ burlona
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 11:01
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Démocratie

Démocratie
(2005)
Testo della seconda parte da "Démocratie di Arthur Rimbaud (in Illuminations, 1873-1875)
Seguita da Des armes (Léo Ferré/Noir Désir)
Démocratie
(continua)
20/1/2014 - 23:39
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Free Will

Free will was composed three years ago, during teh election days in France. And it's all about Free-Will, a human right we don't use enough sometimes.

This version is a 2013 production.
Composed, Performed & recorded by Nemorospo
Produced by Gabriel Vanore.
You control information
(continua)
inviata da Marc ELUSSE aka NEMOROSPO 20/1/2014 - 18:08
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Somewhere On The Axis Of Evil

Composed in 2011 by Nemorospo
Performed & recorded in The Toad's Nest

Always the same sad old story.

"Nothing is more absurd than the encounter between a child and a rifle bullet."
(Jim HARRISON)
Always the same every night
(continua)
inviata da Marc ELUSSE aka NEMOROSPO 20/1/2014 - 17:57
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Nu juorno buono

Nu juorno buono
[2014]
Parole e musica di Rocco Hunt, al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte (speriamo che non se lo brucino…).

Trascrizione del testo di Sabatino Gokhan Maiello, che è di Napoli e spero che abbia riportato bene le parti in lingua napoletana…
Questa mattina per fortuna c’è un’aria diversa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 15:16
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Ceremony After a Fire Raid

Ceremony After a Fire Raid
[1945]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore svizzero-brasiliano Ernst Widmer (1927-1990) nell’opera per coro a cappella op. 28 (1962, rev. 1987) e dal gruppo di musica da camera tedesco Chamber, nel loro album del 2002 intitolato “L´Orchestre de Chambre Noir”.
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 11:41
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A Refusal to Mourn the Death, by Fire, of a Child in London

A Refusal to Mourn the Death, by Fire, of a Child in London
[1945]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore inglese Daniel Jones ma anche dal nostro Alessandro Mengali (Compagnia Yaleed) e dalla band Allyoucanbeat.
Never until the mankind making
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 11:11
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The Hand That Signed the Paper

The Hand That Signed the Paper
[1935]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nela raccolta intitolata "Twenty-five poems" pubblicata nel 1936.
Poesia messa in musica da molti, tra cui Ken Middleton, gli Eggs Laid By Tigers, i Black River Affair, i Simple Twists of Fate.

Un apologo sulla cieca violenza e la spietatezza del Potere…
The hand that signed the paper felled a city;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 09:45
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Cinco minutos con vos

Cinco minutos con vos
(2013)
Album: "Wise Up Ghost" (with The Roots)
feat. Marisoul (La Santa Cecilia)

‘Cinco minutos con vos’, por ejemplo, empieza con solo un beat y lo primero que se oye es una melodía de viento que yo escribí, y que ellos tocaron extraordinariamente, y luego entra la maravillosa línea vocal de Marisoul [vocalista del grupo angelino La Santa Cecilia], en español “argentino”. Me interesa particularmente centrarme en esta canción, porque cuenta la historia personal de una chica esperando en Montevideo a que su padre, perseguido por la dictadura argentina, llegue hasta allí. Desafortunadamente, él nunca consigue llegar, porque es lanzado desde un avión al mar por los militares. Francamente, no sé cómo puede vivirse una experiencia así, pero sí sé que hoy en día hay gente que está siendo interrogada, supuestamente por nuestra seguridad, y se están perpetrando cosas despreciables en nuestro nombre... (continua)
Stood at the kerb trying not to disturb
(continua)
19/1/2014 - 21:44
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Imuhar

Imuhar
Album: "Nomad" (2013)

Omara Moctar è un trentenne di Agadez, Niger; Omara è un Tuareg, un berbero di quelle comunità che vivono di pastorizia nomade attraversando i territori desertici dell'Africa settentrionale. Quando ha dieci anni vive in prima persona la seconda ondata della ribellione Tuareg e si sposta con la famiglia in Algeria, dove vive e impara a suonare la chitarra seguendo le influenze di Knopfler e Hendrix.
Il suo maestro lo soprannomina "bambino" per via dei suoi tratti e del suo viso fanciullesco: Omara decide che il suo nome d'ora in avanti diventerà Bombino, modificando l'accezione iniziale del termine e dedicandosi anima e corpo a un solo mestiere, quello del chitarrista rock.

OndaRock
Matinfa, tenessey
(continua)
19/1/2014 - 18:52
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Éternel Recommencement

Éternel Recommencement
Album: "À chaque frère" (2007)

Parole da RapGenius dove la canzone è ampiamente commentata.
[Intro]
(continua)
19/1/2014 - 14:53
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Cloth on a Pole

I recorded this song in 1987, but wrote it in 1982 after signing up for the "draft" in the United States.

The song is about losing control of one's life in the name of patriotic duty, which was and remains the catch phrase for military domination of the world by the United States.

I can say this freely because my Uncles all served in the military and suffered physically and mentally. My father was a Marine for 23 years and later worked on nuclear submarines for another 20 years. He suffered physically and died prematurely due to exposure to Agent Orange (Dioxin).

It was within this context that I wrote this song as I contemplated losing my life to this American war machine/ Military Industrial complex.

This is a very poor quality recording, made on a 4-track cassette recorder. It was made before digital recording technology- My apologies.

Cloth on a Pole
Recorded in 1987 on my Tascam 4 track. I was 24.
(continua)
inviata da Frank Cable (Composer) 19/1/2014 - 04:34
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Hold Me

Copyright 2011, Frank Cable (Orionstar)

I wrote this song to initially speak to the occupation of Palestine, but it speaks to the broader audience of all countries who control and oppress another nation or group of people (e.g. Syria).
In the shade you are sleeping
(continua)
inviata da Frank Cable 19/1/2014 - 04:22

Plastic People of the Universe

Antiwar Songs Blog
Plastic People of the Universe
Nel gennaio del 1968 Alexander Dubček diventò leader della Cecoslovacchia e diede inizio a una serie di riforme che allentarono il controllo statale e garantirono libertà di parola e di espressione. In risposta allla cosiddetta Primavera di Praga, l’Unione Sovietica inviò i carrarmati e mise fine alla breve esperienza del “socialismo dal volto umano”. Un […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-17 22:13:00
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Marcia d'amore

Marcia d'amore
Questo canto, prima struggente, infine trascinante, di Pierangelo Bertoli appartiene al periodo della sua militanza nel Canzoniere della Lega nazionale del Vento rosso, l'organismo per il 'lavoro di massa' in campo culturale dell'Unione dei comunisti italiani (marxisti-leninisti) - quelli di Brandirali, per intenderci, più comunemente noti come 'Servire il popolo', dal nome del loro organo di stampa.
[1973, in 45 giri con Per dirti t'amo]
Quante volte mio padre ha visto i raccolti
(continua)
inviata da L.L. 17/1/2014 - 19:58
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La vie est belle

La vie est belle
Featuring: Kery James & LFDV
Album: Noir Désir (2012)

Il testo della canzone è preso da Rapgenius.

nel sito sono presenti molte canzoni di Youssoupha.
[Couplet 1 : Youssoupha]
(continua)
inviata da Silva 17/1/2014 - 16:03
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Rosso su verde

Rosso su verde
Beh trovo un po' strano che nell'intervista non venga citato l'autore della canzone Rosso Su Verde, da cui ha preso il titolo il libro, Massimo Bubola non viene mai citato, mentre altri cantautori si. Mi sembra molto scorretto. Mauro
Mauro 17/1/2014 - 14:51
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The Peace of Wild Things

The Peace of Wild Things
Versi di Wendell Berry (1934-), scrittore, poeta, contadino e militante ecologista statunitense, dalla raccolta “The Collected Poems, 1957–1982” pubblicata nel 1985.
Musica di Matthew J. Olson (2008), compositore e direttore di coro, nell’esecuzione del St. Olaf College Chapel Choir (chiesa luterana del Minnesota) diretto da Michael Hanawalt.
When despair for the world grows in me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 13:58
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Pochodnie

Pochodnie
Bella, grazie Krzysztof per la traduzione!
Stanislava 17/1/2014 - 13:19
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
6a. Болотные солдаты: Versione russa 1
6a. Болотные солдаты: Russian version 1

La prima versione russa che qui si presenta è anonima, completa e molto vicina all'originale tedesco (è quella, tra l'altro, riportata da ru.wikipedia). Non è stato però possibile reperirne alcuna incisione o registrazione.

The author of the first Russian version here included is unknown. The version is complete and very close to the German original (among others, it is reproduced in the relevant page of ru.wikipedia). No recording is available.

Болотные солдаты (нем. Die Moorsoldaten) — одна из самых известных протестных песен Европы, написанная и впервые исполненная в концентрационном лагере нацистской Германии «Бергермор» (Börgermoor), расположенного на территории Нижней Саксонии неподалёку от города Папенбург. В 1933 году в лагерь было заключено около 1000 узников — в основном представителей левых партий,... (continua)
БОЛОТНЫЕ СОЛДАТЫ [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/1/2014 - 11:31
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Autobiografía (No sirves para nada)

Autobiografía (No sirves para nada)
[1955-56]
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).

Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…

"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (continua)
“Fui un mísero afligido desde mi mocedad, siempre lleno de espanto, lleno de tristeza” (Salm., 88, 16).
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 10:15




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