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Uno uguale a me

Uno uguale a me
[1961]
Parole e musica di Mario Pogliotti
Nell’EP del Cantacronache intitolato “Il Cantacronache ben temperato (7)”
Poi nell’LP del 1971 “Cantacronache 2”




Canzone sull’alienazione da lavoro...
C'è per le strade uno uguale a me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 21:29
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Już jutro

Już jutro
[2012]
Testo e musica: Hubert Dobaczewski & Lao Che
Dall'album "Soundtrack"
Testo da http://www.tekstowo.pl/

Sol de Mañana
(k)
Jutro alkohol ujdzie sobie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/1/2014 - 19:08
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Girotondo di tutto il mondo

Girotondo di tutto il mondo
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?), 1960.
Musica di Anton Virgilio Savona
Interpretata da Margot nel disco del Cantacronache intitolato “Cantacronache 2” (1971)

Poi anche nel disco “Orecchioverde – Omaggio a Gianni Rodari. Poesie e filastrocche eco-pacifiste”, a cura di Stefano Panzarasa (2009)
Filastrocca per tutti i bambini,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 16:23
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Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο

Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο
Ta hronia pou mou èpianan ton kolo
Στίχοι: Γιώργος Κακουλίδης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Άλμπουμ: "Ο Άμλετ της Σελήνης" - 2002
Πρώτη εκτέλεση του Χρήστου Θηβαίου

Testo di Yorgos Kakoulidis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Albuma: "O Amlet tis Selinis/L'Amleto della Luna" - 2002
Prima interpretazione di Christos Thiveos

Ogni riferimento a sviluppi sociopolitici e persone reali dei nostri giorni è ovviamente del tutto casuale. (gpt)
Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 21/1/2014 - 13:47
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Filastrocca burlona

Filastrocca burlona
Versi di Gianni Rodari, in “Filastrocche lunghe e corte” del 1981.
Filastrocca recitata dai bambini del I° circolo didattico di Sala Consilina (Salerno) su musica dei Penguin Cafe Orchestra, per la realizzazione di un cartone animato nell’ambito del laboratorio “Sassopassosale” curato da Katia Rinaldi (esperta in realizzazioni grafiche e autrice di film d’animazione) e Erminia Pinto (insegnante elementare).
Filastrocca un po’ burlona
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2014 - 11:01
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Démocratie

Démocratie
(2005)
Testo della seconda parte da "Démocratie di Arthur Rimbaud (in Illuminations, 1873-1875)
Seguita da Des armes (Léo Ferré/Noir Désir)
Démocratie
(continua)
20/1/2014 - 23:39
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Free Will

Free will was composed three years ago, during teh election days in France. And it's all about Free-Will, a human right we don't use enough sometimes.

This version is a 2013 production.
Composed, Performed & recorded by Nemorospo
Produced by Gabriel Vanore.
You control information
(continua)
inviata da Marc ELUSSE aka NEMOROSPO 20/1/2014 - 18:08
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Somewhere On The Axis Of Evil

Composed in 2011 by Nemorospo
Performed & recorded in The Toad's Nest

Always the same sad old story.

"Nothing is more absurd than the encounter between a child and a rifle bullet."
(Jim HARRISON)
Always the same every night
(continua)
inviata da Marc ELUSSE aka NEMOROSPO 20/1/2014 - 17:57
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Nu juorno buono

Nu juorno buono
[2014]
Parole e musica di Rocco Hunt, al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte (speriamo che non se lo brucino…).

Trascrizione del testo di Sabatino Gokhan Maiello, che è di Napoli e spero che abbia riportato bene le parti in lingua napoletana…
Questa mattina per fortuna c’è un’aria diversa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 15:16
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Ceremony After a Fire Raid

Ceremony After a Fire Raid
[1945]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore svizzero-brasiliano Ernst Widmer (1927-1990) nell’opera per coro a cappella op. 28 (1962, rev. 1987) e dal gruppo di musica da camera tedesco Chamber, nel loro album del 2002 intitolato “L´Orchestre de Chambre Noir”.
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 11:41
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A Refusal to Mourn the Death, by Fire, of a Child in London

A Refusal to Mourn the Death, by Fire, of a Child in London
[1945]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore inglese Daniel Jones ma anche dal nostro Alessandro Mengali (Compagnia Yaleed) e dalla band Allyoucanbeat.
Never until the mankind making
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 11:11
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The Hand That Signed the Paper

The Hand That Signed the Paper
[1935]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nela raccolta intitolata "Twenty-five poems" pubblicata nel 1936.
Poesia messa in musica da molti, tra cui Ken Middleton, gli Eggs Laid By Tigers, i Black River Affair, i Simple Twists of Fate.

Un apologo sulla cieca violenza e la spietatezza del Potere…
The hand that signed the paper felled a city;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2014 - 09:45
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Cinco minutos con vos

Cinco minutos con vos
(2013)
Album: "Wise Up Ghost" (with The Roots)
feat. Marisoul (La Santa Cecilia)

‘Cinco minutos con vos’, por ejemplo, empieza con solo un beat y lo primero que se oye es una melodía de viento que yo escribí, y que ellos tocaron extraordinariamente, y luego entra la maravillosa línea vocal de Marisoul [vocalista del grupo angelino La Santa Cecilia], en español “argentino”. Me interesa particularmente centrarme en esta canción, porque cuenta la historia personal de una chica esperando en Montevideo a que su padre, perseguido por la dictadura argentina, llegue hasta allí. Desafortunadamente, él nunca consigue llegar, porque es lanzado desde un avión al mar por los militares. Francamente, no sé cómo puede vivirse una experiencia así, pero sí sé que hoy en día hay gente que está siendo interrogada, supuestamente por nuestra seguridad, y se están perpetrando cosas despreciables en nuestro nombre... (continua)
Stood at the kerb trying not to disturb
(continua)
19/1/2014 - 21:44
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Imuhar

Imuhar
Album: "Nomad" (2013)

Omara Moctar è un trentenne di Agadez, Niger; Omara è un Tuareg, un berbero di quelle comunità che vivono di pastorizia nomade attraversando i territori desertici dell'Africa settentrionale. Quando ha dieci anni vive in prima persona la seconda ondata della ribellione Tuareg e si sposta con la famiglia in Algeria, dove vive e impara a suonare la chitarra seguendo le influenze di Knopfler e Hendrix.
Il suo maestro lo soprannomina "bambino" per via dei suoi tratti e del suo viso fanciullesco: Omara decide che il suo nome d'ora in avanti diventerà Bombino, modificando l'accezione iniziale del termine e dedicandosi anima e corpo a un solo mestiere, quello del chitarrista rock.

OndaRock
Matinfa, tenessey
(continua)
19/1/2014 - 18:52
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Éternel Recommencement

Éternel Recommencement
Album: "À chaque frère" (2007)

Parole da RapGenius dove la canzone è ampiamente commentata.
[Intro]
(continua)
19/1/2014 - 14:53
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Cloth on a Pole

I recorded this song in 1987, but wrote it in 1982 after signing up for the "draft" in the United States.

The song is about losing control of one's life in the name of patriotic duty, which was and remains the catch phrase for military domination of the world by the United States.

I can say this freely because my Uncles all served in the military and suffered physically and mentally. My father was a Marine for 23 years and later worked on nuclear submarines for another 20 years. He suffered physically and died prematurely due to exposure to Agent Orange (Dioxin).

It was within this context that I wrote this song as I contemplated losing my life to this American war machine/ Military Industrial complex.

This is a very poor quality recording, made on a 4-track cassette recorder. It was made before digital recording technology- My apologies.

Cloth on a Pole
Recorded in 1987 on my Tascam 4 track. I was 24.
(continua)
inviata da Frank Cable (Composer) 19/1/2014 - 04:34
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Hold Me

Copyright 2011, Frank Cable (Orionstar)

I wrote this song to initially speak to the occupation of Palestine, but it speaks to the broader audience of all countries who control and oppress another nation or group of people (e.g. Syria).
In the shade you are sleeping
(continua)
inviata da Frank Cable 19/1/2014 - 04:22

Plastic People of the Universe

Antiwar Songs Blog
Plastic People of the Universe
Nel gennaio del 1968 Alexander Dubček diventò leader della Cecoslovacchia e diede inizio a una serie di riforme che allentarono il controllo statale e garantirono libertà di parola e di espressione. In risposta allla cosiddetta Primavera di Praga, l’Unione Sovietica inviò i carrarmati e mise fine alla breve esperienza del “socialismo dal volto umano”. Un […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-17 22:13:00
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Marcia d'amore

Marcia d'amore
Questo canto, prima struggente, infine trascinante, di Pierangelo Bertoli appartiene al periodo della sua militanza nel Canzoniere della Lega nazionale del Vento rosso, l'organismo per il 'lavoro di massa' in campo culturale dell'Unione dei comunisti italiani (marxisti-leninisti) - quelli di Brandirali, per intenderci, più comunemente noti come 'Servire il popolo', dal nome del loro organo di stampa.
[1973, in 45 giri con Per dirti t'amo]
Quante volte mio padre ha visto i raccolti
(continua)
inviata da L.L. 17/1/2014 - 19:58
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Canción del jinete

Canción del jinete
[1924]
Versi del grande poeta andaluso, nella raccolta “Canciones y Primeras Canciones”
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Por una canción” del 1990.
Interpretata anche da Chavela Vargas nel disco "Luna Grande", omaggio a García Lorca.

Una canzone in cui il poeta in qualche modo vaticinava (vate, veggente, è ben un sinonimo di poeta...) la propria fine, occorsa il 18 agosto del 1936, 12 anni più tardi, all’inizio della Guerra civile, quando i fascisti lo assassinarono in località Fuente Grande, sulla strada tra Víznar e Alfacar. Lo storico ispanista irlandese Ian Gibson nel suo “La represión nacionalista de Granada en 1936 y la muerte de Federico García Lorca” (1971) riporta le terribili parole di uno degli assassini del poeta-vate, tal Juan Luis Trescastro: “Acabamos de matar a Federico García Lorca… Yo le metí dos tiros en el culo por maricón” … Abbiamo appena ammazzato Federico García... (continua)
Córdoba.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 19:12
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La vie est belle

La vie est belle
Featuring: Kery James & LFDV
Album: Noir Désir (2012)

Il testo della canzone è preso da Rapgenius.

nel sito sono presenti molte canzoni di Youssoupha.
[Couplet 1 : Youssoupha]
(continua)
inviata da Silva 17/1/2014 - 16:03
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Manifesto: The Mad Farmer Liberation Front

Manifesto: The Mad Farmer Liberation Front
[1973]
Versi di Wendell Berry (1934-), scrittore, poeta, contadino e militante ecologista statunitense, dalla raccolta “The Collected Poems, 1957–1982” pubblicata nel 1985.
Nell’esecuzione de The Mid-City Propagators, performers di teatro e musica di San Diego, California.
Love the quick profit, the annual raise,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 14:27
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The Peace of Wild Things

The Peace of Wild Things
Versi di Wendell Berry (1934-), scrittore, poeta, contadino e militante ecologista statunitense, dalla raccolta “The Collected Poems, 1957–1982” pubblicata nel 1985.
Musica di Matthew J. Olson (2008), compositore e direttore di coro, nell’esecuzione del St. Olaf College Chapel Choir (chiesa luterana del Minnesota) diretto da Michael Hanawalt.
When despair for the world grows in me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 13:58
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A nemzetközi brigád indulója

A nemzetközi brigád indulója
[1936]
Testo: Aladár Komját
Musica: Paul Arma
Lyrics: Aladár Komját
Music: Paul Arma
Szöveg: Komját Aladár
Zene: Arma Pál


"Baloldali forradalmi dalt Arma Pál zeneszerző, Komját Aladár szövegére írta 1936-ban, a spanyol polgárháború idején, amikor a fasiszta Franco tábornok erői már Madridot ostromolták. A zeneszerzőt e műve tette világhírűvé. A dal a köztársasági kormány oldalán harcoló nemzetközi brigádoknak állít emléket. Több nyelvre lefordították és a Nemzetközi brigádok indulója címen is ismertté vált. Nálunk, csak 1947-ben adták ki." (Holnapután Anarchista újság). Aladár Komját, giornalista, scrittore e poeta comunista ungherese che si trovava in esilio fin dal 1920 per sfuggire alla dittatura e alla repressione dell'ammiraglio clerico-fascista Miklós Horthy von Nagybánya, scrisse questa canzone nel 1936, nella prima fase della Guerra civile spagnola mentre Madrid era sotto... (continua)
Madrid határán állunk a vártán,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/1/2014 - 12:23
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Poderoso Caballero es Don Dinero

Poderoso Caballero es Don Dinero
[1603?]
Versi dello scrittore e poeta spagnolo del “Siglo de Oro” Francisco de Quevedo, nella raccolta “Primera parte de las flores de poetas ilustres de España” edita nel 1605.
Musica di Paco Ibáñez – che intitola il brano semplicemente “Don Dinero” – nei dischi “Paco Ibáñez 2” del 1967 e “A galopar”, dal vivo nel 1991 (ho indicato tra parentesi le strofe della poesia che Ibáñez omette nella sua versione).

Poesia che fa il paio con Lo que puede el dinero‎ di Juan Ruiz (1284–1351), ‎meglio conosciuto come “Arcipreste de Hita”, pure quella messa in musica da Paco Ibáñez.
Madre, yo al oro me humillo,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 11:45
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Autobiografía (No sirves para nada)

Autobiografía (No sirves para nada)
[1955-56]
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).

Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…

"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (continua)
“Fui un mísero afligido desde mi mocedad, siempre lleno de espanto, lleno de tristeza” (Salm., 88, 16).
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2014 - 10:15
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Mistrz Hieronimus van Aeken z Hertogenbosch zwany Boschem

Mistrz Hieronimus van Aeken z Hertogenbosch zwany Boschem
[1977}
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Carmagnole 1981"
Testo dal sito http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
A ja dosiadam świni! I diabłów sto mnie goni!
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 17/1/2014 - 01:38
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Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia

Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia
(1994)
Testo e musica di Bruce Springsteen
O.S.T. Philadelphia


Brillante avvocato di Philadelphia è licenziato per inefficienza e inaffidabilità dal prestigioso studio legale dove lavora. È una scusa, sostenuta con mezzi ignobili: in realtà hanno scoperto che è omosessuale e malato di Aids. Sostenuto dall'affettuosa famiglia e dal suo tenero compagno, difeso da un grintoso avvocato nero, fa causa agli ex datori di lavoro. Prima produzione di alto costo (25 milioni di dollari) sull'Aids, è una lezione di tolleranza, una requisitoria sui pregiudizi, un'arringa contro l'ingiustizia affidata a uno straordinario T. Hanks, interprete simpatico e "leggero", e a D. Washington, l'avvocato che lo difende, fiero eterosessuale e a disagio con i gay, che a poco a poco disperde i suoi pregiudizi e le sue paure insieme a quelli dello spettatore. L'ottima sceneggiatura di Ron Nyswater affidata alla... (continua)
I was bruised and battered and I couldn't tell what I felt
(continua)
inviata da DoNQuijote82 16/1/2014 - 23:40
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Hetedik ecloga

Hetedik ecloga
[Luglio 1944]
Versi del poeta ungherese Radnóti Miklós.
Forse questa poesia non è mai stata messa in musica, eppure provo lo stesso a proporla come CCG e non come Extra, visto il suo contenuto.
In ogni caso ci sono su YouTube molti video in cui questi splendidi e disperati versi vengono proposti o recitati con un sottofondo musicale: quello più appropriato mi è sembrato dei Nine Inch Nails, dal loro album del 2008 intitolato «Ghosts I-IV (Halo 26)»... Ma anche il video con la declamazione di Latinovits Zoltán, accompagnata dalla musica del compositore ungherese Béla Bartók (nell’esecuzione della New York Philharmonic Orchestra diretta da Leonard Bernstein), lascia davvero di sale.

Miklós Rádnoti (Budapest, 5 maggio 1909 – Abda, 10 novembre 1944) aveva studiato filosofia, voleva insegnare, ma nell’Ungheria filonazista gli fu impedito perché ebreo. Lo mandarono comunque al fronte, seppur... (continua)
Látod-e, esteledik s a szögesdróttal beszegett, vad
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/1/2014 - 22:36

Ah, mama mia el Diablo

Antiwar Songs Blog
Ah, mama mia el Diablo
Siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto nelle CCG/AWS ad un vecchio amico presente in (e protagonista di) decine di canzoni: il Diavolo. Sì, proprio lui, Satana in persona, al quale è stato dedicato un apposito percorso. Visto che comunque siamo scomunicati, tanto vale esserlo – per cominciare – con Ferré… Ed esserlo con la […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-16 17:15:00
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Wojna postu z karnawałem

Wojna postu z karnawałem
[1992]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album omonimo
Ispirato al quadro di Pieter Bruegel Il Vecchio
Testo dal kaczmarski.art.pl
Niecodzienne zbiegowisko na śródmiejskim rynku
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 16/1/2014 - 01:32
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Club Foot

Club Foot
[2004]
Testo e musica: Kasabian
Prima traccia dell'album "Kasabian"
La canzone fu dedicata alla memoria di Jan Palach

Testo dal sito ufficiale
One take control of me you're messing with the enemy said it's
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 15/1/2014 - 23:20
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Βελζεβούλ

Βελζεβούλ
Velzevoúl
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας
Δίσκο: Συγνώμη για την άμυνα, 1992

Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Prima interpretazione di Yorgos Dalaras
Disco: Συγνώμη για την άμυνα ("Scusate se mi difendo"), 1992
Χτύπησε το κουδούνι μου χάραμα ο Βελζεβούλ
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 15/1/2014 - 21:50
Percorsi: Il Diavolo
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A Nanni Sulis II

A Nanni Sulis II
[Intorno al 1895?]
Versi del grande poeta sardo che fanno seguito a Naneddu meu, entrambe nella raccolta “Poesias” pubblicata nel 1899.
Nell’album intitolato “E prite tottu custu” dei Tenore San Gavino di Oniferi, Nuoro, che comunque ne cantano solo la prima parte, quella più intima (fino al punto che ho indicato con *)

Più interessante – almeno dal punto di vista delle CCG – la seconda parte della poesia, quella in cui Mereu, dal suo letto di sofferenza, si scaglia con violenta energia contro i ricchi, i padroni, i “vandali continentali” e i loro sgherri… Non manca nemmeno una strigliata ai carabinieri, corpo di cui peraltro il poeta fece parte per ben 5 anni…
Eccomi dae nou a t'infadare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/1/2014 - 15:11
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Mi Buenos Aires querido

Mi Buenos Aires querido
[1962]
Versi del grande poeta argentino, deceduto a Città del Messico il 14 gennaio 2014, dalla raccolta intitolata “Gotán” (cioè “Tango”, con una trasposizione delle sillabe propria del lunfardo… Il titolo è lo stesso di una celebre canzone di Carlos Gardel e Alfredo le Pera).
Musica di Juan Carlos Baglietto che reintitolò il brano dalla sua prima strofa, “Sentado al borde de una silla desfondada”, nel disco “Modelo para armar” del 1985.

“Mi Buenos Aires querido / cuando yo te vuelva a ver / no habrás más pena ni olvido…”, cantava Gardel. Invece in questa sua analoga dichiarazione d’amore alla città natale si sente tutta la pena e la sofferenza di Juan Gelman per il buio dei suoi tempi, quasi un presentimento delle tenebre che avrebbero di lì a poco tragicamente avvolto l’Argentina ed il poeta stesso con la sua famiglia. Detto che l’intero 900 è stato per l’Argentina un secolo di continua... (continua)
Sentado al borde de una silla desfondada,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/1/2014 - 14:25
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Attila József: Külvárosi éj

Attila József: Külvárosi éj
[1932]
Poesia di Attila József
A poem by Attila József

Se prendessi il via, temo che questo sito diventerebbe un ricettacolo delle poesie di Attila József; ma almeno una, un'altra sola, ce la voglio e ce la devo mettere. Questa. La „Notte di sobborgo”. Del 1932. Accingendomene a parlare dopo averla tradotta, mi accorgo che mi è molto difficile farlo. Troppe, troppe cose in testa; ma ci proverò.

Quando conobbi questa poesia, avevo circa sedici anni e avevo appena cominciato a imparare l'ungherese nel modo che, in questo sito, raccontai una volta proprio a un magiaro che vi era capitato. L'effetto che una poesia del genere può fare su un ragazzo di quell'età, è facilmente immaginabile, ma c'era di più. Io, certamente, non vivevo allora e non ho mai vissuto in un quartiere operaio e povero; ma mio padre sì. Nato, vissuto e lavorato a partire dai suoi tredici anni. In fabbrica a tredici... (continua)
A mellékudvarból a fény
(continua)
15/1/2014 - 13:49
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Pane e Coraggio

Pane e Coraggio
Molto bello
15/1/2014 - 12:05
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La Montonera

La Montonera
La montonera: la canción que Serrat prohibió, di Diego A. Manrique dal quotidiano spagnolo El País.
Bernart Bartleby 15/1/2014 - 11:35

Poderes

Poderes
Il poeta argentino Juan Gelman è morto a Città del Messico all'età di 83 anni.
E' stato una delle grandi voci contro la sanguinaria dittatura che funestò il paese tra gli anni 70 e gli 80.
Guerrigliero e poi esule, la dittatura gli rapì la figlia, il figlio e la moglie di questi, incinta. La coppia scomparve nel nulla. I resti del figlio, Marcelo Ariel, ricomparvero nel 1990 in un bidone pieno di cemento in fondo ad un fiume.
Della moglie di lui, María Claudia Irureta Goyena, si sa che venne trasferita a Montevideo dove fu poi eliminata dopo il parto. Nel 2000 Juan Gelman riuscì a rintracciare a Montevideo la nipote Andrea...
Bernart Bartleby 15/1/2014 - 11:19
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Un cielo mucho mas claro

Un cielo mucho mas claro
[2009]

Album :Despertándonos

Dedicata agli operai della FaSinPat
No hay patrón en Zanon
(continua)
inviata da adriana 15/1/2014 - 09:10
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Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?

Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?
E un fiore ed una canzone per quei carabinieri no?

(cesare)

Se cerchi canzoni sui carabinieri, ti suggeriamo di andare qui. Questo non è il sito adatto per canzoni su uomini in divisa il cui lavoro è fare "signorsì". Saluti.
14/1/2014 - 23:23
Siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto nelle CCG/AWS ad un vecchio amico presente in (e protagonista di) decine di canzoni: il Diavolo. Sì, proprio lui, Satana in persona, al quale è stato dedicato un apposito percorso.
Riccardo Venturi 14/1/2014 - 17:57
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Devil In The Business Class

Devil In The Business Class
Satana è però direttamente intervenuto in questa pagina, lasciandola fin dal 2 luglio 2009 con il titolo "Bussinness class" e la traduzione "Businnes class" !
Faust Caligari (RV's Alterego for this song itinerary) 14/1/2014 - 16:35

L’excision

Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Pourtant je t'aimais”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises

Come per On dirait que c'est normal di Jeanne Cherhal, avrei voluto, come al mio solito, corredare la pagina di qualche immagine, ma non sono riuscito nell’intento, tanta è la violenza e l’orrore che certe foto restituiscono… Da sentirsi male…
Bien caché pour pas qu’on le blesse
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/1/2014 - 14:06

Nasrine

Nasrine
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises

Credo che con “tchadri” in Francia s’intenda il burqa, uno dei vari tipi di copertura che le diverse tradizioni islamiche impongono alle donne (hijab, khimar, jilbab, niqab, abaya, chador,…)
Nasrine, t’as bientôt 16 ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/1/2014 - 13:42

Fait divers

Fait divers
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Il n'y avait qu' deux mois, qu'elle vivait avec lui
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/1/2014 - 13:23
Downloadable! Video!

Niente scuse

Niente scuse
2012
Cuori e confini
E dico a te a te che come me
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/1/2014 - 11:24




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