Libertà mi fa schifo se alleva miseria di Cesare Basile: una canzone bellissima e necessaria per ribadire ancora una volta NO MUOS, no alle basi militari.
Lorenzo Masetti 24/8/2013 - 22:31
Il 13 agosto 1961, 52 anni fa, veniva tirato su il Muro di Berlino. Abbiamo quindi pensato di tornare a farci un giro, assieme alla vecchia comunista Nonna Meume, e passando per la Berlino Est del '68, dalla Chausseestraße dove, al numero 131, era confinato il "nipote prediletto", vale a dire Wolf Biermann. Un album fondamentale e storico, tradotto integralmente.
Riccardo Venturi 24/8/2013 - 13:10
Ballade auf den Dichter François Villon
Per Giampiero: A proposito di Thanos Mikroutsikos, c'è qualcosa di anche più "diretto" riguardo a Wolf Biermann e al suo album "Chausseestraße 131" che sto traducendo integralmente e inserendo nel sito. Vale a dire: Thanos Mikroutsikos ha musicato la traduzione che Dimosthenis Kourtovik fece di Die hab' ich satt!, la canzone iniziale dell'intero album: si tratta di Αυτούς τους έχω βαρεθεί, che forse è andata un po' "persa" perché è stata a suo tempo inserita soltanto come traduzione dell'originale tedesco; in realtà, per la musica (assai più bella) di Mikroutsikos, che nulla a ha che vedere coi 4 accordi di Biermann, potrebbe essere considerata una canzone greca autonoma nonostante la fedelissima (e perfetta) traduzione di Kourtovik. La ripropongo qui; a suo tempo non ritenni opportuno tradurla in italiano, visto che c'era già la traduzione dal tedesco e la versione greca, lo ripeto, è assai... (continua)
Riccardo Venturi 13/8/2013 - 15:38
Großes Gebet der alten Kommunistin Oma Meume in Hamburg
[1967]
Text und Musik: Wolf Biermann
Lyrics and music: Wolf Biermann
Testo e musica: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131
(leggi anche Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin sul blog)
- Die hab' ich satt!
- Das Barlach-Lied
- Deutschland: Ein Wintermärchen (1. Kapitel)
- Ballade auf den Dichter François Villon
- Deutschland: Ein Wintermärchen (Fortsetzung)
- Wie eingepfercht in Kerkermauern
- Zwischenlied
- Frühling auf dem Mont Klamott
- Moritat auf Biermann seine Oma Meume in Hamburg
- Großes Gebet der alten Kommunistin Oma Meume in Hamburg
- So soll es sein - So wird es sein
Chausseestraße 131 è stato il primo album inciso da Wolf Biermann e ha una storia leggendaria: poiché Biermann era bandito nella DDR, e quindi aveva il divieto ufficiale di registrare le sue canzoni, mise su uno studio improvvisato nel suo appartamento. Con l'aiuto... (continua)
Text und Musik: Wolf Biermann
Lyrics and music: Wolf Biermann
Testo e musica: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131
(leggi anche Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin sul blog)
- Die hab' ich satt!
- Das Barlach-Lied
- Deutschland: Ein Wintermärchen (1. Kapitel)
- Ballade auf den Dichter François Villon
- Deutschland: Ein Wintermärchen (Fortsetzung)
- Wie eingepfercht in Kerkermauern
- Zwischenlied
- Frühling auf dem Mont Klamott
- Moritat auf Biermann seine Oma Meume in Hamburg
- Großes Gebet der alten Kommunistin Oma Meume in Hamburg
- So soll es sein - So wird es sein
Chausseestraße 131 è stato il primo album inciso da Wolf Biermann e ha una storia leggendaria: poiché Biermann era bandito nella DDR, e quindi aveva il divieto ufficiale di registrare le sue canzoni, mise su uno studio improvvisato nel suo appartamento. Con l'aiuto... (continua)
1.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2013 - 15:13
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Indignados
Album: Tout tourne autour du Soleil (2012)
"Lorsqu’on s'aperçoit que la politique qui est menée par tel ou tel État, notamment par le nôtre propre, ne va pas vers la justice, vers la juste distribution des richesses alors la colère vient"
(continua)
(continua)
13/8/2013 - 13:12
Peace on Earth
Album: "Peace on Earth" (1984)
Tell the leaders of every land
(continua)
(continua)
13/8/2013 - 11:17
The Girl Next Door
Album: "Peace on Earth" (1984)
CJM-lead vocal
Greg Douglas--slide electric guitar
David Hayes--bass
Tom Donlinger--drums
"Lady Bianca" Thornton, Pauline Lozano, David Hayes--background vocals (bridge)
Mark Springer--background vocals (chorus)
Sound collage by Mike Herbick and CJM
(Vietnam War Courtesy of CBS Records.)
CJM-lead vocal
Greg Douglas--slide electric guitar
David Hayes--bass
Tom Donlinger--drums
"Lady Bianca" Thornton, Pauline Lozano, David Hayes--background vocals (bridge)
Mark Springer--background vocals (chorus)
Sound collage by Mike Herbick and CJM
(Vietnam War Courtesy of CBS Records.)
She grew up in America, just the girl next door
(continua)
(continua)
13/8/2013 - 11:15
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Varsavia
Scusate, ma questo brano riguarda il 1944 e l'invasione nazista o invece la rivolta degli operai polacchi, iniziata nei cantieri di Danzica nel 1980? Una rivolta appoggiata dal sindacato di Solidarnosc con a capo Lech Walesa contro il regime del Generale Jaruzelski. Una rivolta costata la vita al cappellano del movimento Jerzi Popielusko, recentemente beatificato e che venne assassinato dal regime.
Questo brano l'ho sempre letto in questa direzione. Poi posso anche sbagliarmi, ma Pierangelo ha scritto questo testo nel 1983-84, proprio a ridosso di questi avvenimenti.
Come si capisce meglio da questo link:
http://onesongfortoday.wordpress.com/2...
Questo brano l'ho sempre letto in questa direzione. Poi posso anche sbagliarmi, ma Pierangelo ha scritto questo testo nel 1983-84, proprio a ridosso di questi avvenimenti.
Come si capisce meglio da questo link:
http://onesongfortoday.wordpress.com/2...
i.fermentivivi 13/8/2013 - 11:03
Wake Up John (Hanging Song)
[1971]
Scritta da Dave Swarbrick e Dave Pegg
E’ la canzone che chiude il concept album intitolato “‘Babbacombe’ Lee”.
Nell’edizione originale del 1971 i brani non erano distinti ma accorpati in cinque lunghe suite.
Questo era ovviamente contenuto nell’ultima intitolata “When it comes, he cannot sleep, but when he does, a strange, prophetic dream comes to him, and helps him to bear the strain of his next day's ordeal as scaffold and its crew try in vain three times to take his life.”
Un concept album dedicato a John Henry George Lee (1864-1945), meglio conosciuto come John "Babbacombe" Lee o, ancora meglio, come "The Man They Couldn't Hang", un uomo originario del Devon inglese che nel 1884 fu accusato dell’omicidio di una donna. Lui si professò sempre innocente ma venne condannato a morte a seguito di un processo completamente indiziario. Il 23 febbraio... (continua)
Scritta da Dave Swarbrick e Dave Pegg
E’ la canzone che chiude il concept album intitolato “‘Babbacombe’ Lee”.
Nell’edizione originale del 1971 i brani non erano distinti ma accorpati in cinque lunghe suite.
Questo era ovviamente contenuto nell’ultima intitolata “When it comes, he cannot sleep, but when he does, a strange, prophetic dream comes to him, and helps him to bear the strain of his next day's ordeal as scaffold and its crew try in vain three times to take his life.”
Un concept album dedicato a John Henry George Lee (1864-1945), meglio conosciuto come John "Babbacombe" Lee o, ancora meglio, come "The Man They Couldn't Hang", un uomo originario del Devon inglese che nel 1884 fu accusato dell’omicidio di una donna. Lui si professò sempre innocente ma venne condannato a morte a seguito di un processo completamente indiziario. Il 23 febbraio... (continua)
Wake up John, it's time to go
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 13/8/2013 - 10:46
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Un an d'armée
[1994]
Paroles di Jean-François Porry, nome d’arte di Jean-Luc Azoulay (1947-), paroliere, compositore e produttore musicale francese
Musica di Jean-François Porry e Gérard Salesses, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra francese.
Nell’album intitolato “Le Miracle de l'amour”
Paroles di Jean-François Porry, nome d’arte di Jean-Luc Azoulay (1947-), paroliere, compositore e produttore musicale francese
Musica di Jean-François Porry e Gérard Salesses, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra francese.
Nell’album intitolato “Le Miracle de l'amour”
Que c'est loin l'endroit d'où m'écris
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 13/8/2013 - 08:35
Percorsi:
Naja di merda
Cette vie là
[1965]
Singolo poi incluso in diversi album del cantante francese
Singolo poi incluso in diversi album del cantante francese
Que c´est beau de voir venir le jour
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 13/8/2013 - 08:34
Et nous aussi mon frère
[1963]
Scritta da Maurice Tézé (1918-), paroliere, editore e produttore musicale francese.
Singolo del 1963 poi incluso nell’album “La belle vie” del 1964.
Si tratta di un adattamento del brano “Gonna Raise A Ruckus Tonight”, singolo interpretato nel 1962 dal cantante country (e attore e uomo d’affari) statunitense Jimmy Dean (1928-2010).
Scritta da Maurice Tézé (1918-), paroliere, editore e produttore musicale francese.
Singolo del 1963 poi incluso nell’album “La belle vie” del 1964.
Si tratta di un adattamento del brano “Gonna Raise A Ruckus Tonight”, singolo interpretato nel 1962 dal cantante country (e attore e uomo d’affari) statunitense Jimmy Dean (1928-2010).
Depuis six mois, je suis soldat (Et nous aussi mon frère)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 13/8/2013 - 08:31
War Hero
Album: "Peace on Earth" (1984)
Music and lyrics by Joe McDonald and Dave Van Ronk © 1984 Alkatraz Corner, BMI.
Music/Folklore music, ASCAP. From a song by Dave Van Ronk
CJM--background vocal, mouthbow
Jack Lancaster--Lyricon ll (pipes)
Mickey Hart--gourd drum, big drum
Bob Weir--gourd drum
Music and lyrics by Joe McDonald and Dave Van Ronk © 1984 Alkatraz Corner, BMI.
Music/Folklore music, ASCAP. From a song by Dave Van Ronk
CJM--background vocal, mouthbow
Jack Lancaster--Lyricon ll (pipes)
Mickey Hart--gourd drum, big drum
Bob Weir--gourd drum
When I got back to my homeland
(continua)
(continua)
12/8/2013 - 23:48
Percorsi:
Eroi
Live in Peace
Album: "Peace on Earth" (1984)
Today may seem hopeless filled with war and fear
(continua)
(continua)
12/8/2013 - 23:41
Falling Leaves (The Refugees)
Album: Higher Ground (1989)
Thank you for this precious day
(continua)
(continua)
12/8/2013 - 23:28
Right Right Now Now
Album: "To the 5 Boroughs" (2004)
Once upon a time up on this mic
(continua)
(continua)
12/8/2013 - 23:17
The Exit-Plan Rock
Vern Nelson
(tune of Jingle-Bell Rock, Nelson 2007)
Yeah … that was one of the songs we sang at various malls, and also Ed Royce’s office I believe, that December of 2007. I like to think the song helped convince candidate Obama that getting out of Iraq should be a big part of his campaign, which he has pretty much followed through on to a large degree. (To be fair, Barack was right on Iraq from the beginning, if you remember his 2002 speech as an Illinois state senator.)
Too bad he feels he has to compensate by doubling down on the pointless, endless war in Afghanistan.
(tune of Jingle-Bell Rock, Nelson 2007)
Yeah … that was one of the songs we sang at various malls, and also Ed Royce’s office I believe, that December of 2007. I like to think the song helped convince candidate Obama that getting out of Iraq should be a big part of his campaign, which he has pretty much followed through on to a large degree. (To be fair, Barack was right on Iraq from the beginning, if you remember his 2002 speech as an Illinois state senator.)
Too bad he feels he has to compensate by doubling down on the pointless, endless war in Afghanistan.
Bring ‘em back bring ‘em back bring ‘em back home,
(continua)
(continua)
12/8/2013 - 23:03
Cannon Fodder
(2003)
Album: "Troubled By The Fire"
Album: "Troubled By The Fire"
I will not have a child, I will be wild
(continua)
(continua)
12/8/2013 - 22:37
Ode al Passannante
Chanson italienne – Ode al Passannante – Carlo Ghirardato – 1998
J'ai rencontré la figure de Giovanni Passannante alors que je discutais et écrivais et réécrivais l'introduction à l'« Hymne à Oberdan ». Mais – je le répète – l’irrédentiste Oberdank n'a rien à voir avec l'anarchiste Passannante. Cependant, il m'aurait déplu qu'il n'y eût pas une chanson sur lui… Heureusement j'ai trouvé celle-ci, écrite par Carlo Ghirardato, chanteur lyrique et musicien amoureux de Fabrizio De André.
Giovanni Passannante était né à Salvia de Lucania en 1849, dernier de dix enfants, dans une famille très pauvre. Il fut forcé à travailler dès l'enfance comme journalier et berger. Plus tard, un officier de l'armée, son concitoyen, le prit à son service et cela lui permit de reprendre ses études interrompues trop tôt. Il connut ainsi la pensée de Mazzini et devint républicain. D'abord à Potenza, ensuite à Salerno,... (continua)
J'ai rencontré la figure de Giovanni Passannante alors que je discutais et écrivais et réécrivais l'introduction à l'« Hymne à Oberdan ». Mais – je le répète – l’irrédentiste Oberdank n'a rien à voir avec l'anarchiste Passannante. Cependant, il m'aurait déplu qu'il n'y eût pas une chanson sur lui… Heureusement j'ai trouvé celle-ci, écrite par Carlo Ghirardato, chanteur lyrique et musicien amoureux de Fabrizio De André.
Giovanni Passannante était né à Salvia de Lucania en 1849, dernier de dix enfants, dans une famille très pauvre. Il fut forcé à travailler dès l'enfance comme journalier et berger. Plus tard, un officier de l'armée, son concitoyen, le prit à son service et cela lui permit de reprendre ses études interrompues trop tôt. Il connut ainsi la pensée de Mazzini et devint républicain. D'abord à Potenza, ensuite à Salerno,... (continua)
ODE À PASSANNANTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/8/2013 - 19:03
Powrót
[1980]
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di przemysław Gintrowski
Piano di Zbigniew Łapiński
Da kaczmarski.art.pl
La più antica edizione rintracciabile è una cassetta intitolata "Raj" (Paradiso) del 1989, di cui copertina era originalmente a colori, verde e blu scuro, con la scritta Raj in rosso.
Anche se nessuno mi da retta io continuo a trovare una grande similitudine delle intuizioni nelle opere di Kaczmarski e De André. È una di queste canzoni che lo dimostrano palesemente, secondo me, visto che abbina i due concetti: la libertà e la solitudine, e li presenta strettamente legati, la cosa che dal primo De André, e dal primo Kaczmarski, fino ai loro ultimi capolavori, gli accompagnava entrambi nelle loro sventure su questo "bellissimo" pianeta chiamato Terra.
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di przemysław Gintrowski
Piano di Zbigniew Łapiński
Da kaczmarski.art.pl
La più antica edizione rintracciabile è una cassetta intitolata "Raj" (Paradiso) del 1989, di cui copertina era originalmente a colori, verde e blu scuro, con la scritta Raj in rosso.
Anche se nessuno mi da retta io continuo a trovare una grande similitudine delle intuizioni nelle opere di Kaczmarski e De André. È una di queste canzoni che lo dimostrano palesemente, secondo me, visto che abbina i due concetti: la libertà e la solitudine, e li presenta strettamente legati, la cosa che dal primo De André, e dal primo Kaczmarski, fino ai loro ultimi capolavori, gli accompagnava entrambi nelle loro sventure su questo "bellissimo" pianeta chiamato Terra.
Ścichł wrzask szczęk i śpiew
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 12/8/2013 - 02:28
Nasza Europa
Testo e musica: Jan Kaczmarek
NASZA EUROPA ( "La nostra Europa")[2009]
NASZA EUROPA ( "La nostra Europa")[2009]
Na tle brudnego muru
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 12/8/2013 - 02:00
Dbaj o miłość
Maja Kleszcz & Incarnations - WIELKIE JEST CZEKANIE
Testo: Bogdan Loebl
Musica: incarNations, dall'album "Radio Retro"[2010}
Maja Kleszcz - wokal (vocal)
Wojtek Krzak - gitara (guitar)
Wojtek Hurkacz - klarnet, saksofon (clarinetto,sax)
Wojciech Pulcyn - kontrabas (bass)
Janek Smoczyński - hammond, fortepian (piano)
Hubert Zemler - perkusja (drums)
Testo: Bogdan Loebl
Musica: incarNations, dall'album "Radio Retro"[2010}
Maja Kleszcz - wokal (vocal)
Wojtek Krzak - gitara (guitar)
Wojtek Hurkacz - klarnet, saksofon (clarinetto,sax)
Wojciech Pulcyn - kontrabas (bass)
Janek Smoczyński - hammond, fortepian (piano)
Hubert Zemler - perkusja (drums)
WIELKIE JEST CZEKANIE
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 12/8/2013 - 01:35
Limeryki o narodach
Dall'album "Bankiet" [1992].
Il titolo si potrebbe tradurre come "Limericks sulle nazioni". Li trovo sempre di una grande attualita'.
Il limerick è un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite eccezioni), di contenuto nonsense, umoristico o scapigliato, che ha generalmente il proposito di far ridere o quantomeno sorridere.
Quella che segue è una traduzione in italiano dall'originale inglese di autore anonimo:
Il limerick comprime l'anatomico
con riso in spazio economico
ma i migliori concepiti
raramente son puliti
e il pulito è raramente comico
Il titolo si potrebbe tradurre come "Limericks sulle nazioni". Li trovo sempre di una grande attualita'.
Il limerick è un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite eccezioni), di contenuto nonsense, umoristico o scapigliato, che ha generalmente il proposito di far ridere o quantomeno sorridere.
Quella che segue è una traduzione in italiano dall'originale inglese di autore anonimo:
Il limerick comprime l'anatomico
con riso in spazio economico
ma i migliori concepiti
raramente son puliti
e il pulito è raramente comico
Był Anglik co przyjaźń nawiązał z Hindusem
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 11/8/2013 - 21:13
Baghdad 1.9.9.1.
Anche io la cercavo, quella ska che diceva: Cocciolone cercava un benzinaio ma trova un Iracheno... O qualcosa del genere. Ma nulla.
11/8/2013 - 19:57
Testamento di Giovanni Passannante, anarchico italiano
dal disco: La vita agra
2011 lavorare stanca
Testo e musica di unòrsominòre (Emiliano Merlin)
Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico italiano. Nel 1878 fu autore di un attentato fallito alla vita di re Umberto I, il primo nella storia della dinastia Savoia.
Condannato a morte, la pena gli fu commutata in ergastolo. La sua prigionia fu spietata e lo condusse alla follia, sollevando un enorme scandalo nel mondo politico italiano. Venne, in seguito, trasferito in manicomio, ove passò il resto della sua vita.
Il suo paese d'origine, in segno di penitenza, venne rinominato nell'attuale Savoia di Lucania in onore della famiglia reale, nonostante gli abitanti conservino, tuttora, la denominazione di salviani.
Vedi anche Ode al Passannante.
2011 lavorare stanca
Testo e musica di unòrsominòre (Emiliano Merlin)
Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico italiano. Nel 1878 fu autore di un attentato fallito alla vita di re Umberto I, il primo nella storia della dinastia Savoia.
Condannato a morte, la pena gli fu commutata in ergastolo. La sua prigionia fu spietata e lo condusse alla follia, sollevando un enorme scandalo nel mondo politico italiano. Venne, in seguito, trasferito in manicomio, ove passò il resto della sua vita.
Il suo paese d'origine, in segno di penitenza, venne rinominato nell'attuale Savoia di Lucania in onore della famiglia reale, nonostante gli abitanti conservino, tuttora, la denominazione di salviani.
Vedi anche Ode al Passannante.
Io ti ucciderò,
(continua)
(continua)
11/8/2013 - 00:17
A la mina no voy
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti d'une
Chanson colombienne (espagnol) – A la mina no voy - Quilapayún – 1969
La chanson – une chanson de mineurs colombiens – dit : « On achète les choses mais pas les hommes . », c'est bien vrai. On n'achète pas les hommes, il y a bien longtemps que ça ne se fait plus... Grosso modo, c'est interdit. Alors, on les loue à l'heure, à la journée, à la semaine, au mois...Car, finalement... C'est moins cher et moins contraignant ! Telle est la vérité, mon cher Lucien l'âne. Comme pour les autos, les maisons... À ceci près que bien que – aux dernières nouvelles – les hommes ne soient toujours pas devenus des choses, on les oblige à se louer eux-mêmes, on les oblige à être eux-mêmes les acteurs de leur aliénation, on les oblige à être quémandeurs et gare à eux, s'ils ne le font pas.
Si ça n'est pas un régime de travail obligatoire, si ça n'est pas... (continua)
Chanson colombienne (espagnol) – A la mina no voy - Quilapayún – 1969
La chanson – une chanson de mineurs colombiens – dit : « On achète les choses mais pas les hommes . », c'est bien vrai. On n'achète pas les hommes, il y a bien longtemps que ça ne se fait plus... Grosso modo, c'est interdit. Alors, on les loue à l'heure, à la journée, à la semaine, au mois...Car, finalement... C'est moins cher et moins contraignant ! Telle est la vérité, mon cher Lucien l'âne. Comme pour les autos, les maisons... À ceci près que bien que – aux dernières nouvelles – les hommes ne soient toujours pas devenus des choses, on les oblige à se louer eux-mêmes, on les oblige à être eux-mêmes les acteurs de leur aliénation, on les oblige à être quémandeurs et gare à eux, s'ils ne le font pas.
Si ça n'est pas un régime de travail obligatoire, si ça n'est pas... (continua)
JE NE VAIS PAS À LA MINE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/8/2013 - 23:36
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Rocco Gatto (28 agosto 1926 – Gioiosa Ionica, 12 marzo 1977) è stato un mugnaio italiano vittima della 'ndrangheta, medaglia d'oro al valor civile.
DQ82 10/8/2013 - 18:51
Sognando la rivoluzione
Grazie a chi ha messo questo piccolo mio pensiero, agli innocenti nella scuola Diaz, in questo sito...queste parole vanno a chi era li solo per ricordarci la rivoluzione e ha subito la violenza ingiusta "dell'ordine pilotato e sommario"...non pieghiamoci ad alcun tipo di repressione, il coraggio è sempre dalla parte di chi fa sentire la propria voce e la violenza è padrona di chi ha fallito e di chi non ha piú nemmeno il coraggio! Grazie di cuore davvero, vostro Massimo Francescon
Massimo 10/8/2013 - 18:18
Banca armata
[2012]
Album: Teledisperati
Canzone scritta contro gli investimenti bancari in guerre ed armamenti.
Album: Teledisperati
Canzone scritta contro gli investimenti bancari in guerre ed armamenti.
Puzzo di morte anche in questi anni qua
(continua)
(continua)
inviata da Cesare Callà - 10/8/2013 - 12:54
La marcia dei colitici
Chanson italienne - La marcia dei colitici – Giorgio Gaber – 1973
Album: "Far finta di essere sani"
Paroles de Sandro Luporini – musique de Giorgio Gaber
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de Gaber, Giorgio Gaber... Une chanson qui ne prend pas ses auditeurs pour des cons.
Oh, dit Lucien l'âne en vibrant d'une petite indignation, il y en a beaucoup ici des chansons qui ne prennent pas leurs auditeurs pour des cons... Du reste, comme dit Tonton Georges : « Le temps ne fait rien à l'affaire. Quand on est con, on est con »
C'est une chanson très politique : on y parle d’élections, de parti démocratique, de cabinets... Allez dans les cabinets est en fait le but final... (C'est le but final. Groupons-nous et demain. Au cabinet national, on aura notre festin...)
Ho, ho !, dit Lucien l'âne en riant comme une baleine (ce qui est singulier pour un âne, mais passons, dit une voix venue... (continua)
Album: "Far finta di essere sani"
Paroles de Sandro Luporini – musique de Giorgio Gaber
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de Gaber, Giorgio Gaber... Une chanson qui ne prend pas ses auditeurs pour des cons.
Oh, dit Lucien l'âne en vibrant d'une petite indignation, il y en a beaucoup ici des chansons qui ne prennent pas leurs auditeurs pour des cons... Du reste, comme dit Tonton Georges : « Le temps ne fait rien à l'affaire. Quand on est con, on est con »
C'est une chanson très politique : on y parle d’élections, de parti démocratique, de cabinets... Allez dans les cabinets est en fait le but final... (C'est le but final. Groupons-nous et demain. Au cabinet national, on aura notre festin...)
Ho, ho !, dit Lucien l'âne en riant comme une baleine (ce qui est singulier pour un âne, mais passons, dit une voix venue... (continua)
LA MARCHE DES COLITIQUES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/8/2013 - 21:58
Samarcanda
Bruciano le divise dentro il fuoco la sera, Hey !
Brucia nella gola vino a sazieta'!
Musica di tamburelli fino all'aurora..
Brucia nella gola vino a sazieta'!
Musica di tamburelli fino all'aurora..
Osvaldo Casarsa 9/8/2013 - 16:01
Presso Chatila
[2010]
Album: Perché prima non sarebbe stato adesso
Album: Perché prima non sarebbe stato adesso
Porta una chiave al collo che gli serve a dimostrare
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 9/8/2013 - 11:26
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Sto semplice
[2012]
Album: Se fosse per me
Album: Se fosse per me
Un punto in ritardo in ogni eco-prospettiva,
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 9/8/2013 - 11:21
Volando con le sule
[2012]
Album: Se fosse per me
Album: Se fosse per me
Se fosse per me, sarei come il Pack per la vita dell’Orso bianco,
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 9/8/2013 - 11:16
Percorsi:
Guerra agli animali
Vous autres Piémontais qui parcourez la France
VOIALTRI PIEMONTESI CHE GIRATE LA FRANCIA
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/8/2013 - 11:10
Come faremo girare la Francia
Raccolta dalle voci di cinque cantori (Riccardo Blanc, del 1924, Sigfrido Galliano, del 1915, Sergio Gilli, del 1937, Querino Ughetto, del 1930 ed Enrico Vinçon, del 1934) a Pinasca, frazione Dubbione, bassa Val Chisone, Piemonte. Registrazione del marzo 1986. Si trova nella raccolta intitolata “Tin Tun Teno - Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca” pubblicata nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Canto di protesta, diffuso in bassa Val Chisone, contro le condizioni di vita nelle valli piemontesi, che costringevano la gente ad emigrare, in permanenza o stagionalmente, al di là delle Alpi. La volontà di trasferirsi In Francia è qui associata pure al rifiuto del servizio di leva e... (continua)
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Canto di protesta, diffuso in bassa Val Chisone, contro le condizioni di vita nelle valli piemontesi, che costringevano la gente ad emigrare, in permanenza o stagionalmente, al di là delle Alpi. La volontà di trasferirsi In Francia è qui associata pure al rifiuto del servizio di leva e... (continua)
Come faremo girare la Francia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/8/2013 - 11:02
Tra chi beve (e chi è bevuto)
[2012]
Album: Se fosse per me
Album: Se fosse per me
Puoi pagare un militare con il prezzo di una battaglia.
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 9/8/2013 - 11:01
Oh mamma mia son disgraziato (Il minatore ferito)
Raccolta dalla voce di Aldo Pons, classe 1940, orig. della borgata Arnaud di Rodoretto, la maggiore frazione del Comune di Prali, Val Germanasca, Piemonte. Registrata nell’aprile del 1987 da Mauro Durando de La Cantarana.
Nella raccolta intitolata “Tin Tun Teno - Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca” pubblicata nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Uno dei molti canti, un tempo assai diffusi, intonati da mendicanti invalidi per commuovere la gente con il racconto delle proprie disgrazie.
Il brano parla di una realtà ben conosciuta nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice, dove si contarono nelle numerose miniere parecchi infortuni sul lavoro (famosissimo quello delle miniere... (continua)
Nella raccolta intitolata “Tin Tun Teno - Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca” pubblicata nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Uno dei molti canti, un tempo assai diffusi, intonati da mendicanti invalidi per commuovere la gente con il racconto delle proprie disgrazie.
Il brano parla di una realtà ben conosciuta nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice, dove si contarono nelle numerose miniere parecchi infortuni sul lavoro (famosissimo quello delle miniere... (continua)
Oh mamma mia son disgraziato
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/8/2013 - 10:51
L'amour et la boisson
Raccolta nella borgata Jourdan (Giordano) di Prali (Val Germanasca, Piemonte) da Aldo Richard, cantore e custode degli antichi canti abitante a Villa di Prali.
“L’amore e il bere m’hanno fatto fare una pazzia: ho lasciato la guarnigione per amore di una ragazza…”
Canzone ottocentesca in cui il protagonista, un povero coscritto estratto a sorte per il lungo servizio militare, diserta con la speranza che la sua bella possa riscattarlo per denaro. Speranza vana: beccato dai gendarmi senza foglio di congedo viene condannato a morte e sarà giustiziato dal suo stesso sergente
Il brano risale probabilmente all’epoca in cui fu in vigore la legge Gouvion-Saint-Cyr, promulgata da Luigi XVIII nel 1818, che prevedeva il reclutamento attraverso l’ingaggio e l’estrazione a sorte ed una durata della ferma di 6 anni (che aumentava indefinitamente in caso di guerra). La legge prevedeva anche... (continua)
“L’amore e il bere m’hanno fatto fare una pazzia: ho lasciato la guarnigione per amore di una ragazza…”
Canzone ottocentesca in cui il protagonista, un povero coscritto estratto a sorte per il lungo servizio militare, diserta con la speranza che la sua bella possa riscattarlo per denaro. Speranza vana: beccato dai gendarmi senza foglio di congedo viene condannato a morte e sarà giustiziato dal suo stesso sergente
Il brano risale probabilmente all’epoca in cui fu in vigore la legge Gouvion-Saint-Cyr, promulgata da Luigi XVIII nel 1818, che prevedeva il reclutamento attraverso l’ingaggio e l’estrazione a sorte ed una durata della ferma di 6 anni (che aumentava indefinitamente in caso di guerra). La legge prevedeva anche... (continua)
L'amour et la boisson
(continua)
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inviata da Bernart 9/8/2013 - 09:41
Percorsi:
Disertori
Memento z Banalnym Tryptykiem
Dall'album intitolato "Memento z Banalnym Tryptykiem" registrato nel 1980 ed edito nel 1981.
Właściwie nie ma nic nadzwyczajnego
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/8/2013 - 00:41
Os vampiros
Versão espanhola / Versión al español / Versione spagnola / Spanish version / Version espagnole / Espanjankielinen versio: Gustavo Sierra Fernandez
"El genio de José Afonso describió a los personajes de la dictadura de Oliveira-Salazar como estos vampiros que chupaban la sangre del pueblo, lo comían todo y no dejaban nada. Hoy tenemos vampiros democráticos, porque el vampiro, además de ser vampiro, es camaleón, y no hay estaca que valga para acabar con su asquerosa ralea…" [GSF]
Los vampiros
(continua)
(continua)
8/8/2013 - 21:32
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