E' sempre attuale ed anche oggi mi domando :" Dove sono gli uomini di oggi?"
28/9/2013 - 23:03
Una piccola precisazione: anche se è stata messa in musica nel 1970, la poesia di Alberti è del 1953 come è indicato anche nel manoscritto riportato in questa stessa pagina. Naturalmente questo non toglie niente al commento: la poesia era ancora attualissima nel 1970.
Bravò Ricardòn! Barilla è Famiglia e Patria, e un tempo era pure Dio: quando ero ragazzo, "con pasta Barilla era sempre Domenica". C'è chi se lo ricorda? Oggi dove c'è Barilla c'è casa: ma più che casa la mi pare una casino.
Gian Piero Testa 28/9/2013 - 08:19
In compenso sembra che il sig. Barilla stia facendo un rapidissimo corso di apprendimento sulla "famiglia moderna", dimostrando in questo una singolare pochezza di vedute e, più che altro, una scarsissima conoscenza del suo stesso mercato. Ora, dico io: prendiamo il mio caso, che attualmente è assai frequente. Ho cinquant'anni, vivo rigorosamente e orgogliosamente da solo, sono allergico alla "famiglia" e ritengo il familismo più deteriore uno dei mali più gravi della società (non solo italiana): la pasta Barilla, essendo tutto sommato decente (se non ci credete, provate quella del discount...), rappresenta non di rado una soluzione. Oso immaginare che, in realtà, un'ottima fetta del mercato delle paste alimentari sia occupata proprio da persone come me: la pasta è buona, è veloce, la condisci con du' cacate di sugo e stop. Quindi, una strategia di marchètting intelligente si rivolgerebbe... (continua)
Nessuno ha capito che i CCCP e poi i CSI erano ironici?
La loro musica "socialist-punk" era goliardica, ironica e scherzosa. Io li adoravo e ascolto tutt'ora i vecchi dischi ma... come è possibile che qualcuno li prenda sul serio?
The Lee Shore è un'altra bellissima canzone contro la guerra, che coglie appieno lo spirito freak come ad esempio Wooden Ships e, appunto, Almost Cut My Hair. Appena riuscirò a trovare un attimo di tempo la proporrò, con la mia traduzione.
I testi che ho trovato scrivono "Gherakina" alcuni con la minuscola, altri con la maiuscola: resta dunque il dubbio se si tratti della poiana o di una donna. Io ho scelto la maiuscola.
FIGLIO DI GHERAKINA (continua)
inviata da Gian Piero Testa 28/9/2013 - 15:07
Esaminando il video che ho postato frettolosamente, vedo che una nota dello stesso Kostas Virvos che lo accompagna mi avrebbe evitato, se me ne fossi accorto subito, di scegliere per "gherakina" la maiuscola al posto della minuscola.
Si tratta proprio del rapace, non di una donna dal nome evocativo. Per questo, non solo il testo, ma anche la traduzione andrebbe corretta. Scriveva Virvos:
"La canzone fu scritta alla fine della dittatura d'Aprile (quella dei Colonnelli, iniziata il 21 aprile 1967 NdT) ed è ispirata dall' EAT - ESA (la polizia militare segreta istituita nel 1951 in funzione anticomunista nell'ambito della NATO e affidata nel periodo della Giunta alla belva Dimitrios Ioannidis: si "occupò" anche di Alekos Panagoulis. NdT) . Volevamo cioè fornire un' immagine di quello che accadeva in quel terribile inferno. Il falco, che considero più superbo dell'aquila mi emozionava fin... (continua)
Pare che Domenico Quirico abbia metabolizzato il tradimento di una "rivoluzione" nel peggiore dei modi.
La pubblicazione cattolica "Tempi" riporta un'intervista il cui contenuto permette di ascrivere in tutta serenità il signor Quirico alla schiera dei Magdi Apostata Pluricondannato Allam, delle Suad Sbai e delle Oriana Fallaci.